La vita impura. Tra biologia e filosofia

  • 19 maggio 2019
  • 10:00
  • Oratorio del Cristo

in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

 

Per descrivere fenomeni politici, sociali, economici che ci colpiscono per rapidità, ampiezza, difficoltà di controllarne gli effetti, sempre più spesso ricorriamo alla nozione di “contagio”. Pensiamo evidentemente che in certi casi, come accade per le malattie epidemiche, le frontiere individuali diventino permeabili ad agenti patogeni che mettono a rischio la protezione della vita collettiva. Al tempo stesso non prendiamo davvero sul serio l’analogia e restiamo convinti di star usando un linguaggio metaforico: “contagio” non sarebbe dunque che un’altra parola da aggiungere al lessico immunitario. Prendere questo lessico alla lettera non ci farebbe cadere infatti in una forma di “biologismo”? Oppure, il transfert di senso può essere giustificato in modo più consistente, e portarci a decostruire la coppia senso proprio/senso metaforico, vita “solo” naturale” e vita umana, cosciente, razionale, in senso lato “politica”?