Tra obbedienza costituzionale e disobbedienza civile

  • 18 maggio 2019
  • 15:00
  • Oratorio del Cristo

con il patrocinio dell’Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani

incontro valido per la formazione permanente dell’Ordine dei Giornalisti – attribuisce 2 crediti formativi

Il “diritto di resistenza” affonda le radici nel diritto-dovere di obbedienza costituzionale, che ne è la ragione giustificatrice e nello stesso tempo lo strumento, mentre la “disobbedienza civile” è un atto politico. Certamente l’ammissibilità dell’opposizione pacifica all’ingiustizia è sintomo di democrazia nel rapporto tra governanti e governati. Ma in quale momento la “possibilità” si trasforma in imperatività? Quando sono in gioco i diritti umani costituzionalmente garantiti, diventa necessario e urgente ubbidire all’imperativo morale, culturale e giuridico che lega insieme giustizia e diritto, politica ed etica, scienza, religione e coscienza individuale, collocandoli nella cornice di una democrazia sana, non solo come affermazioni astratte di principi fondamentali e inalienabili ma come spie e sentinelle le une delle altre.