Viviamo troppo a lungo?

  • 18 maggio 2014
  • 16:30
  • Oratorio del Cristo

In collaborazione con Forum

Negli ultimi decenni, almeno nei Paesi occidentali, si vive più a lungo, e in generale si vive meglio: merito dei progressi della medicina, della migliore alimentazione, della maggiore ricchezza. Le età (attive) si moltiplicano: terza, quarta, quinta età. E tuttavia quantità e qualità della vita non sempre coincidono: malattie degenerative, perdita di autosufficienza, solitudine vanno messe nel conto. Tutto questo porta anche a ripensare alla morte sotto molteplici profili. Ciò che un tempo era un evento naturale diventa terreno di scelte e decisioni. È forse giunto il momento di porci la domanda, senz’altro scandalosa: “si vive troppo a lungo”? Troppo, dal punto di vista di chi (soprav)vive, quando la vita non offre più ciò che la persona considera un “bene”? Troppo per ciò che la società è in grado o è disposta a offrire: risorse da destinare al welfare e alla sanità, alla solidarietà, al conforto?