Gli equivoci del sapere

  • 09 maggio 2015
  • 10:00
  • Casa Cavazzini

Nel dibattito attuale l’idea di sapere gode in maniera inequivoca di un valore positivo. Sapere e conoscenza vengono comunemente omologati sotto una medesima legittimazione filosofica. Si cancellano così molti equivoci e differenze. Non possiamo dimenticare che sapere e potere sono inscindibili. Nelle pratiche, inoltre, il sapere è sempre declinato al plurale ed è un grande equivoco trattarlo come una categoria unitaria di pensiero. Aggiungendo gli equivoci non piccoli prodotti dal dimenticare che c’è una storia dell’idea di sapere e che il “sapere del padrone” e il “sapere del servo” si sono decisamente trasformati e oggi la loro dialettica è molto diversa da quella tradizionale. Dobbiamo allora indagare criticamente gli “effetti di padronanza” che sono propri dell’attuale pratica dei saperi. Per esempio, cominciando da quanto accade nelle nostre scuole.