Alla fine della vita: liberi di decidere?

  • 17 maggio 2014
  • 15:00
  • Chiesa San Francesco

In collaborazione con Forum

La morte, che una volta era un evento – conseguenza di una malattia, di un trauma, della vecchiaia – di cui prendere atto passivamente, appare sempre più come un momento dipendente da una scelta: di attivare o meno una terapia, di mantenere o interrompere una misura già in atto. Scelta che dipende dal difficile bilanciamento fra i benefici offerti dalle cure e i costi, soprattutto in termini di sofferenze fisiche ed esistenziali, di una prosecuzione della vita in condizioni difficili. Ma a chi spetta il potere di decidere? E quali criteri devono guidare nella scelta? Può il soggetto decidere il proprio destino, per l’oggi e per il futuro, per mezzo di un testamento biologico o di direttive anticipate? O è invece opportuno che la legge ponga all’individuo dei vincoli insuperabili?