Quando la dieta è una religione

  • 10 maggio 2015
  • 11:00
  • Libreria Tarantola

Se è vero che è stato prima un best seller americano e poi addirittura l’Unesco a dare autorevolezza e dignità scientifica alla dieta mediterranea, è vero che essa preesisteva come ricco sedimento di usanze conviviali, di costumi antropologici e territoriali. Ma ora siamo entrati nell’era dell’Homo dieteticus. Crudisti, sushisti, vegetariani, vegani, gluten free, no carb: fra etica e dietetica la ricerca del modello alimentare virtuoso è diventata la nuova religione globale. E come tutte le religioni nascenti produce continue contrapposizioni, scismi, eresie, sette, abiure. Ciascun credo si ritiene l’unica via verso la salvezza. E verso l’immortalità. O almeno quel suo succedaneo salutistico che chiamiamo longevità. Così facciamo del dietologo una sorta di Dio che dispensa premi e castighi. La dieta non è più una misura di benessere, ma una condizione dell’essere.