Marittimo blues

  • 17 maggio 2014
  • 18:00
  • Libreria Feltrinelli

In collaborazione con Bottega Errante

Rughe scavate dal sole, dal sale, dal vento. Gesti essenziali, che raccontano un mondo nudo come un ciottolo levigato dall’acqua. Queste sono le somiglianze tra le genti di mare che, da Trieste a Venezia, abitano i luoghi che si affacciano sul mare. Dalle isole più lontane nella laguna della Serenissima alle saline di Sicciole, in Slovenia, non esistono confini: le terre formano un’unica lingua che abbraccia il mare; e le persone, che hanno lo stesso carattere roccioso che si increspa per una lieve brezza d’amore, gli stessi umori volubili come il cielo sopra il mare, raccontano la stessa nostalgia per gli abissi e la terra oltre il blu. Le loro storie sono come il blues: danno vita a una melodia struggente e intensa, a volte ballabile, a volte troppo intensa per essere anche solo canticchiata a fior di labbra.