Architettura italiana. Dal postmoderno ad oggi

  • 12 maggio 2017
  • 11:00
  • Libreria Tarantola

PRESENTAZIONE

Il 1978 è un anno cruciale per l’Italia: le decennali tensioni ideologiche hanno raggiunto il culmine con il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro. Nello stesso giorno in cui si svolgono i funerali dello statista, a Roma viene inaugurata la mostra “Roma interrotta”, che sancisce la fine dell’epoca del conflitto ideologico e dell’impegno, inaugurando la lunga stagione della cultura edonistica dell’effimero, che vedrà l’Italia al centro del dibattito internazionale. Da allora, l’architettura italiana, attraversata da tentazioni utopistico-trasgressive, aprirà le ostilità contro utilitarismo e proibizionismo, per costruire un linguaggio post-moderno come processo creativo teso a ottenere un effetto prevalentemente estetico. Eclettismo, citazionismo decontestualizzato, autoreferenzialità: l’idea postmoderna funziona ancora?  Quanto è vitale il movimento in Italia?