Per GO!2025 al via il 26 giugno il progetto “e”

Nell’ambito del programma ufficiale di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 “Moja meja je tvoja meja/ Il tuo confine è il mio confine”, è stato presentato oggi, lunedì 17 giugno alla libreria caffetteria Maks di Nova Gorica il progetto ”e”.

Incentrato sulla necessità di promuovere la costruzione di una Europa più unita, l’articolata iniziativa, che fa parte del programma ufficiale di GO!2025, ha come capofila la nostra associazione e si realizza con il supporto di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Ne sono partner il Centro di ricerca dell’Accademia slovena delle Scienze e delle Arti ZRC SAZU, il Centro culturale dell’Università di Klagenfurt UNIKUM, il Centro studi Nediža di San Pietro al Natisone, la Fondazione slovena Pot miru/Walk Of Peace e l’associazione culturale Bottega Errante di Udine. Vi collaborano il Centro sloveno per la Ricerca scientifica e l’Innovazione ARIS, il Centro di produzione En Knap di Lubiana, Tib Teatro di Belluno e l’Agenzia regionale per la lingua friulana ARLeF

Sono intervenuti Stojan Pelko, direttore artistico di GO! 2025, Mattia Cason, ideatore e direttore artistico del progetto, antropologo, regista e performer, Paola Colombo, presidente della nostra associazione.

Progetto “e”, dove “e” sta per Europa, è un viaggio in 27 tappe, come 27 sono i Paesi dell’UE, lungo il Confine Orientale, tra Italia, Slovenia, Austria e Croazia. Prenderà il via mercoledì 26 giugno a Sankt Peter in Holz, in Carinzia, e si concluderà venerdì 30 agosto, a Trieste.

Tutti i dettagli dell’iniziativa nel comunicato stampa e sul sito www.eforeurope.eu

Domenica 12 maggio a Udine: un gran finale per il Festival vicino/lontano 2024 con uno sguardo sul futuro.

Gran finale, domenica 12 maggio a Udine, per vicino/lontano 2024. Nella giornata conclusiva, fra i tanti incontri in programma: il politologo Manlio Graziano ragionerà su “Crisi di civiltà e disordine nel mondo” in dialogo con il geo economista Jean-Leonard Touadi, il sinologo Maurizio Scarpari e l’antropologa Paula Montero; i numeri del nostro “Inverno demografico” saranno analizzati in prospettiva dal demografo Francesco Billari e dal sociologo Stefano Allievi, i significati velati “Dentro le parole” saranno indagati nella lectio del filosofo Pier Aldo Rovatti; il prestigioso scienziato Atish Dabholkar, direttore del Centro di Fisica Teorica Abdus Salam di Trieste, in un dialogo con il genetista Enrico Pè e il pediatra Giorgio Tamburtini, coordinato dal genetista Michele Morgante, porrà la questione se e come la ricerca scientifica possa “Ridurre il divario nord/sud del mondo”. E ancora, sul significato del liberalismo oggi: “Libertà contro libertà” con lo storico dell’economia Emanuele Felice, il politologo Alberto Mingardi e l’economista Antonio Massarutto

E per concludere con uno sguardo al futuro è in programma la conversazione scenica del giornalista e reporter Fabrizio Gatti su “Chi abiterà l’Italia dopo di noi” con un’appendice musicale, come regalo di ventesimo compleanno: il concerto-omaggio di Jvan Moda & Friends.

Foto di copertina: Ettore Mo e Pierluigi Di Piazza ritratti da Danilo De Marco

Sabato 11 maggio: orizzonti in metamorfosi. Dialoghi tra giovani, la Democrazia e il Futuro dell’Europa

Al festival, sabato 11 maggio, l’editorialista, scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz per parlare di Europa, nell’incontro “Patria comune”, con un’anticipazione del suo nuovo libro in uscita per Feltrinelli. Si indagherà anche sull’ “Enigma della democrazia” con la politologa Nadia UrbinatiTommaso Bobbio e Gabriele Pedullà.

In tempo di elezioni in tutto il mondo e di campagna elettorale permanente ci si interrogherà sulle insidie della propaganda politica tra narrativaretorica della teatralità, viralità social e intelligenza artificiale: con il linguista Giuseppe Antonelli, la studiosa di retorica Flavia Trupia e il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari nel confronto “La politica è teatro? Come cambia il discorso pubblico”; con il consigliere scientifico di Limes Alessandro Aresu, gli esperti di comunicazione digitale Gabriele Balbi, Irene Doda e Fabio Chiusi nell’incontro “Come si salva (se si salva) la democrazia dall’IA?”.

Quanto capitalismo possiamo sopportare?” è la domanda che Marco Pacini porrà agli economisti Mauro Bonaiuti e Clara E. Mattei.

E infine l’attesissima serata-evento della XX edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani: al Teatro Nuovo la consegna del riconoscimento alla giornalista irlandese Sally Hayden per il libro inchiesta E la quarta volta siamo annegati, e in occasione del 20esimo anniversario della scomparsa di Tiziano Terzani, menzione speciale della giuria all’artista e attivista cinese Ai Weiwei per il memoir Mille anni di gioie e dolori.

Foto © Archivio Terzani_Himalaya

Sabato 11 maggio, la serata-evento della XX edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani

Sabato 11 maggio sarà il momento di un attesissimo appuntamento: la serata-evento al Teatro Nuovo Giovanni da Udine  (ore 21.00) per la consegna del 20esimo Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani nato per iniziativa di vicino/lontano, in accordo con la famiglia Terzani all’indomani della scomparsa del giornalista e scrittore fiorentino (28 luglio 2004). Ancora una volta sarà una serata intensa e articolata, che offrirà la possibilità di conoscere di persona la vincitrice dell’edizione 2024, la giornalista di inchiesta e reporter irlandese Sally Hayden, premiata per il suo reportage E la quarta volta siamo annegati, pubblicato in Italia da Bollati Boringhieri con l’impeccabile traduzione di Bianca Bertola. Sarà protagonista di un dialogo con Annalisa Camilli, a sua volta giornalista di inchiesta per InternazionaleAngela Terzani Staude, presidente della Giuria, consegnerà personalmente il premio alla vincitrice. L’attrice Caterina Bernardi leggerà un passaggio significativo del volume. Un saluto al pubblico del Premio arriverà dall’artista e attivista cinese Ai Weiwei, che in occasione del 20esimo anniversario, riceve una Menzione speciale della Giuria per il suo memoir “Mille anni di gioie e dolori”, edito in Italia da Feltrinelli. Verrà proposta l’intervista video realizzata dal giornalista Marco Del Corona, già corrispondente da Pechino per il Corriere della Sera e componente della Giuria del Premio Terzani. Mentre un breve estratto del volume-testimonianza sarà letto dall’attore Massimo Somaglino, che firma anche la regia della serata, condotta dall’attore Alessandro Lussiana. Non va dimenticata un’altra importante sorpresa della serata: l’esordio della Vicino/lontano Orchestra, formazione musicale che raccoglie alcuni dei più talentuosi musicisti del Friuli Venezia Giulia, creata in occasione della 20esima edizione del Premio Terzani: Mirko Cisilino alla tromba, Alessandro Mansutti alla batteria, Carla Scandura al violoncello, Giulio Scaramella al piano, Nicoletta Taricani alla voce, Alessio Zoratto al contrabbasso. I biglietti per la serata sono gratuiti, ritirabili presso la biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine o sul circuito Vivaticket (info su www.vicinolontano.it).

In copertina Sally Hayden, foto di Rachel Meagher ©

Venerdì 10 maggio, al Festival Vicino/Lontano le tante metamorfosi di un’epoca in cerca di nuovi equilibri

Le tante metamorfosi di un’epoca in cerca di nuovi equilibri: al Festival Vicino/Lontano, venerdì 10 maggio tanti protagonisti e molti incontri per immaginare nuovi scenari, dalla globalizzazione, forse giunta al capolinea, con l’economista Marco Magnani (alle 18) alla guerra che dilaga nel mondo con l’arma più facile da possedere e usare: ne parla l’inviato e Premio Terzani Domenico Quirico (ore 21). E ancora il mondo delle donne in cammino attraverso continenti difficili con Luciana Castellina e le foto di Danilo De Marco (ore 18), la crisi climaticacon il fisico climatologo Antonello Pasini (alle 20.30), i costi del “cibo per tutti”, in termini di sostenibilità ambientale e sociale, con il giornalista Marco Panara (alle 18), la potente e ironica riflessione di Michela Murgia sul linguaggio sessista nella pièce “Stai zitta!” con Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque (alle 20.30). Ma prima di tutto, alle 11, alla Torre di Santa Maria, linguaggio letterario e linguaggio figurativo si intrecceranno in una lectio del germanista Simone Costagli sulla metamorfosi di Kafka, che vedrà la proiezione di tavole, in forma di fumetto, della omonima graphic novel di Sergio Vanello. In mattinata al Teatro Giovanni da Udine si rinnova l’appuntamento con l’evento annuale del progetto per le scuole “Il piacere della legalità” dedicato quest’anno a Lorenzo Parelli. Ospiterà le storie di ribellione “per motivi di giustizia” del sociologo Marco Omizzolo e le testimonianze di riscatto di un territorio che lotta contro la camorra insieme a chi l’ha subita e combattuta in prima linea di Gaetano Paesano e Simmaco Perillo, che si rivolgeranno in serata anche al pubblico del Festival.

Giovedì 9 maggio, dai conflitti che infiammano il pianeta alle Lettere contro la guerra di Tiziano Terzani

Dalle guerre in Medio Oriente ai popoli sotto assedio, dalla storia di Hamas alle Lettere contro la guerra di Terzani: vicino/lontano si misura, giovedì 9 maggio, con i conflitti che infiammano il pianeta. Alle 21, nella Chiesa di San Francesco, l’incontro “Popoli sotto assedio”, con l’inviato di guerra Domenico Quirico – Premio Terzani 2018 -, lo scrittore bosniaco Damir Ovcina, finalista 2024, e la giornalista e storica del Medio Oriente Paola Caridi, che alle 18 presenta anche la nuova edizione aggiornata del suo saggio Hamas. Dalla resistenza al regimeAlle 19 sarà presentato nella nuova veste che porta la prefazione di Tomaso Montanari lo storico volume di Tiziano Terzani Lettere contro la guerra, accompagnato da video documenti che lo vedono protagonista. 

Nel ventennale della scomparsa, vicino/lontano ricorda la figura di Carlo Urbani, il medico dell’OMS e di MSF che identificò e fermò la diffusione della SARS, con il documentario “Ho fatto dei miei sogni la mia vita” di Riccardo De Angelis e Romeo Marconi. Infine, per interrogarci su cosa significhi oggi la parola “lavoro” c’è l’incontro con la sociologa Francesca Coin, l’attivista Marco Bentivogli e il docente di diritto Alessandro Somma.

Foto di copertina Tiziano Terzani durante il viaggio dell’Indovino © Archivio Terzani

Mercoledì 8 maggio – seconda giornata del Festival vicino/lontano

Al Festival vicino/lontano, mercoledì 8 maggiola reporter di guerra Francesca Mannocchi racconta da testimone diretta accanto alle vittime “I conflitti di oggi” nella chiesa di San Francesco (ore 21). Subito prima, nello stesso luogo, il concerto dell’Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani diretta da Felix Hornbachner farà risuonare una “Musica di pace” (ore 19) sulle note della composizione di Richard Strauss “Metamorphosen”, composta dopo il bombardamento dell’opera di Vienna nel marzo 1945 e quelle di Arvo Pärt “Da Pacem Domine”, che commemorano la strage alla stazione di Madrid nel 2004. Sempre in serata, alle 21, alla Loggia del Lionello lo spettacolo “Sui trois pe europe”, di e con Mattia Cason e Alessandro Conte, e con il poeta siriano Muhammad ‘abd al-mun’im, parte integrante del “progetto e” – di cui vicino/lontano è capofila -, che si realizzerà dal 26 giugno al 30 agosto, in 20 tappe, tra Austria, Italia, nell’ambito delle iniziative di go!2025. 

Gli altri appuntamenti della giornata: alle 18 Feminis”, una riflessione sul “Talento delle donne” con Cristiana Compagno e Roberta Nunin. Il tema 2024 “Metamorfosi” ispira da sempre l’immaginario della letteratura e delle arti figurative. Lo mostrano Linda Borean e Mario Alberto Labate (ore 11, Torre di Santa Maria) con l’intervento accompagnato da letture e immagini “Ovidio. Miti di trasformazione dai versi all’immagine”, e il docufilm di Paul B. Preciado (ore 20, visionario) ispirato all’Orlando di Virginia Woolf. Alle 18, a Pozzuolo del Friuli, un incontro per capire come è cambiata l’Italia a 50 anni dal referendum sul divorzio insieme ad Andrea Zannini e Anna Cattaruzzi. Alla stessa ora nella Torre di Santa Maria a Udine presentazione dell’audiodocumentario “In forma di perulas” per riscoprire Giorgio Ferigo, intellettuale carnico del novecento, con Gian Paolo Gri e Renato Rinaldi.

Martedì 7 maggio 2024 – inaugurazione della XX edizione del Festival vicino/lontano

Si apre, martedì 7 maggio, la 20^ edizione del festival vicino/lontano, in programma a Udine fino a domenica 12 maggio, con più di 200 protagonisti, sul tema “metamorfosi”.

Al Festival ci saranno, fra gli altri: Alessandro Aresu, Giuseppe Antonelli, Stefano Allievi, Paola Caridi, Luciana Castellina, Fabio Chiusi, Atish Dalbhokar, Danilo De Marco, Angelo Floramo, Manlio Graziano, Lucio Luca, Marco Magnani, Francesca Mannocchi, Paula Montero, Tomaso Montanari, Domenico Quirico, Massimiliano Panarari, Dino Pešut, Pier Aldo Rovatti, Paolo Rumiz, Marino Sinibaldi, Jean-Léonard Touadi, Nadia Urbinati.

La serata inaugurale sarà dedicata a “L’Italia nella guerra grande”: sul ruolo dell’Italia nelle dinamiche globali interverrà domani alle 21, nella Chiesa di San Francesco, il direttore di Limes Lucio Caracciolo, in dialogo con il direttore editoriale NEM, Paolo PossamaiL’inaugurazione con i saluti delle autorità è in calendario alle 18.30, come da tradizione sul sagrato della chiesa di San Francesco che nel 2005 ha visto nascere il festival.

Vicino/lontano lascerà un segno visibile e profondo: l’installazione dell’artista e attivista Gianluca Costantini “Ci sono amori senza paradiso”, una “Spoon river” artistica dedicata alle vittime di femminicidio degli ultimi anni in Italia, da Giulia Cecchettin alle molte altre donne delle quali non ricordiamo nemmeno il nome. Domani l’inaugurazione, in Piazza Libertà alle 19.30.

La “Carta di Lorenzo” alla Giornata della Legalità

È dedicata a Lorenzo Parelli, il giovane studente friulano vittima nel 2022 di un incidente sul lavoro, durante uno stage scolastico, la XVII edizione della Giornata della Legalità, evento conclusivo di un percorso formativo che ha coinvolto oltre un migliaio di studenti per l’intero anno scolastico nell’ambito delprogetto “Il piacere della legalità? Mondi a confronto” promosso da una ampia rete di Istituti superiori di Udine e di San Daniele, Gemona del Friuli e Tolmezzo, coordinato da Liliana Mauro e Chiara Tempo

Appuntamento come sempre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, venerdì 10 maggio alle 8.30 nell’ambito della XX edizione del Festival, partner di progetto. 

L’evento offrirà ancora una volta l’occasione per presentare i risultati dell’articolato percorso formativo. Al centro dei lavori ci sarà proprio la “Carta di Lorenzo”, nata per promuovere i valori e la cultura della sicurezza in ogni ambito, a partire dalla scuola.

Interverranno testimoni che spendono la loro vita per promuovere valori di dignità, solidarietà e legalità, come Marco Omizzolo, sociologo ed esperto di migrazioni; Gaetano Paesano, protagonista di esperienze drammatiche, oggi è prezioso testimone di riscatto e socio-lavoratore della cooperativa sociale “Al di là dei sogni”; Giorgia Pappalardo, creative Strategist Senior, lavora sui temi della diversità e dell’inclusione; Valentina Parelli, insieme ai genitori Elena e Dino, è impegnata nella promozione della “Carta di Lorenzo”; Simmaco Perillo, presidente del Consorzio NCO-Nuova Cooperazione Organizzata e della cooperativa sociale Al di là dei sogni; Dj Tubet, rapper, produttore e freestyler friulano.

Una installazione per le vittime di femminicidio

Una Spoon River artistica che parla alle nostre coscienze, per spingerci a riflettere sulla violenza di genere. Un appello a trovare il modo di porre fine a questa piaga – che è sociale e culturale – dell’artista e attivista Gianluca Costantini, da sempre impegnato sul fronte dei diritti umani: da martedì 7 maggio sarà ben visibile nel centro storico di Udine, in piazza Libertà, un segno tangibile consegnato dal festival vicino/lontano a tutti i cittadini. È l’installazione “Ci sono amori senza paradiso”, dedicata alle vittime di femminicidio in Italia, 120 nel 2023 e già 60 solo nei primi 3 mesi del 2024. Progettata dall’architetto Alberto Cervesato con un diametro di 20 metri, la struttura custodirà al suo interno i ritratti che Costantini ha dedicato alle tante, troppe donne che hanno dolorosamente fatto parlare di sé, da Giulia Cecchettin a Carol Maltesi, da Vanessa Ballan a Vincenza Angrisano, Marisa Leo, e tante altre vittime delle quali in molti casi non ricordiamo più neppure il nome.

Le anteprime di vicino/lontano 2024

Il calendario degli eventi di anteprima della 20esima edizione di vicino/lontano si apre nel segno di Giuseppe Zigaina. Venerdì 3 maggio, alla Stamperia d’arte Albicocco viene inaugurata “La metamorfosi tra inchiostri e anatomie”. La mostra, a cura di Francesca Agostinelli e Gianluca Albicocco, è proposto nell’ambito del progetto “Zigaina 100. Anatomia di una immagine”, nel centenario della nascita del grande artista friulano.

Sabato 4 maggio apre i battenti al Make spazio espositivo la mostra fotografica di Fabiana Cioni “Verso l’Angelo Pavone. Viaggio in Kurdistan insieme alla comunità ezida”. In collegamento con il percorso espositivo è in programma lunedì 6 maggio l’incontro dedicato a “La resistenza del popolo ezida a Shengal”, con Fabiana Cioni, Riccardo Pinosa e Angela Galli. 

Sempre lunedì 6 maggio alle 18.30, nella Galleria Fotografica Tina Modotti si inaugura “Ritorno in città. Il futuro dei borghi urbani udinesi”: in mostra i progetti degli studenti del corso di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università di Udine, a cura di Alberto Cervesato.

Premio Terzani 2024: annunciati i vincitori

Premio Terzani 2024 a Sally Hayden per “E la quarta volta siamo annegati (Bollati Boringhieri) e Menzione speciale a Ai Weiwei per “Mille anni di gioie e dolori” (Feltrinelli). Lo ha annunciato oggi, lunedì 22 aprile, la presidente di Giuria Angela Terzani Staude. Il reportage di Sally Hayden – si legge nella motivazione del Premio – ci consegna una analisi rigorosa, di potentissima verità umana, che presenta il quadro dettagliato di quanto accade nei lager del Terzo Millennio al di là del Mediterraneo, obbligandoci a interrogarci su uno scandalo umanitario che ci vede responsabili come europei e come italiani. 

La Giuria, nel ventennale della scomparsa di Tiziano Terzani, assegna una Menzione Speciale ad Ai Weiwei per il suo memoir di testimonianza sulla condizione degli intellettuali in Cina: un accorato appello a proteggere a ogni costo – ormai anche nell’Occidente “democratico” – il diritto alla libertà dell’espressione artistica e di ogni altro tipo di espressione.

Sally Hayden sarà premiata sabato 11 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine in occasione della Serata d’onore dedicata al Premio Terzani, momento centrale della 20esima edizione del nostro festival.

Presentato il programma della 20esima edizione del Festival

Viene presentato oggi, 15 aprile, in conferenza stampa il programma del festival vicino/lontano – Premio Terzani, che si svolgerà a Udine dal 7 al 12 maggio, con eventi di anteprima a partire dal 3 maggio. E’ “metamorfosi” la parola chiave della 20esima edizione.

Oltre 100 gli appuntamenti in calendario, che si realizzano grazie alla consulenza di un autorevole comitato scientifico e alla rete dei partner e delle collaborazioni. 

Il festival porterà a Udine più di 200 personalità dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione.

Nel cuore del festival, come ogni anno, la serata-evento per la consegna del Premio Terzani 2024 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Il 22 aprile Angela Terzani, presidente della giuria, annuncerà il vincitore/la vincitrice dell’edizione 2024, che segna anche il ventennale dalla scomparsa di Tiziano Terzani.

Annunciata la cinquina finalista del Premio Terzani 2024

Ai Weiwei per Mille anni di gioie e dolori (Feltrinelli), Sally Hayden per E la quarta volta siamo annegati (Bollati Boringhieri), Benjamín Labatut per Maniac (Adelphi), Leila Mottley per Passeggiare la notte (Bollati Boringhieri) e Damir Ovčina  per Preghiera nell’assedio (Keller) sono i cinque finalisti della ventesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dalla nostra associazione insieme alla famiglia Terzani, nel segno del giornalista e scrittore fiorentino. Lo ha annunciato la Giuria, riunitasi nella casa fiorentina della famiglia Terzani. 

«Se non insistiamo nel pretendere il diritto di tutti all’informazione e alla libera espressione del pensiero, rischiamo di perderlo ed è così che la democrazia scompare. Ancora una volta, dopo vent’anni – afferma Angela Terzani-,  la giuria ha voluto onorare questo messaggio di Tiziano, indicando cinque volumi finalisti che ci aiutano a meglio comprendere le tragedie collettive del nostro tempo, che inquietano i nostri pensieri e turbano la nostra visione del futuro: la guerra di nuovo così vicina e spaventosa, la catastrofe umanitaria dei migranti nell’indifferenza del mondo e di chi ha già tutto e forse troppo, il consolidarsi di regimi oppressivi che negano libertà e diritti elementari, la marginalità estrema delle persone più fragili e indifese, e poi le promesse ma anche le incognite dell’intelligenza artificiale».  

I giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi, Mario Soldaini – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore, o la vincitrice, sarà annunciato, o annunciata, a metà aprile e sabato 11 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l’atteso/a protagonista – a vent’anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani e dall’istituzione del Premio – della serata-evento per la consegna del riconoscimento, appuntamento centrale della 20esima edizione del nostro festival, in programma a Udine dal 7 al 12 maggio.

Volere la pace. A Venezia i protagonisti di “Apeirogon”

A vent’anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani e a pochi giorni dall’uscita in libreria della nuova edizione delle sue “Lettere contro la guerra”, con Assopace Palestina e l’associazione Anam Tiziano Terzani  abbiamo decisodi proporre al pubblico un momento di riflessione nel segno della sempre più attuale eredità terzaniana. “Volere la pace. Dialogo tra due padri” è il titolo dell’iniziativa che sarà ospitata lunedì 25 marzo, a partire dalle 17, nell’Aula magna dell’Ateneo Veneto, prestigiosa istituzione culturale di Venezia.

Dopo i saluti di Roberta Pierobon dell’Associazione Anam, prenderanno la parola Rami Elhanan e Bassam Aramin, i due padri – il primo israeliano, il secondo palestinese – divenuti protagonisti di “Apeirogon, lo straordinario libro dello scrittore irlandese Colum McCann, vincitore del Premio Terzani 2022. Rami e Bassam – che tornano in Italia dopo molti anni di assenza – sono uniti dallo stesso strazio indicibile, il lutto per la perdita delle proprie bambine, Smadar e Abir, uccise ciascuna dalla guerra dell’altro. All’Ateneo Veneto dialogheranno con Luisa Morgantini, già vice presidente del Parlamento europeo, presidente di Assopace Palestina che fin dal primo momento della sua fondazione, sostiene e collabora con il Parents’ circle, organizzazione che riunisce oltre seicento famiglie israeliane e palestinesi in lutto. Entrando in questa associazione, Rami e Bassam hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, per imbracciare come unica arma il loro comune dolore di padri: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell’odio

Alla testimonianza di questi due protagonisti seguirà un intervento del giornalista Gad Lerner, che presenterà il suo punto di vista sulla questione israelo-palestinese.

L’evento si concluderà con “Salām/Shalom”, una toccante lettura scenica di e con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana tratta da “Apeirogon”, che restituisce in chiave drammaturgica la parola e le ragioni della pace a Rami e Bassam. La performance è stata portata in teatro per la prima volta a Udine in occasione del Premio Terzani 2022 e ora vicino/lontano e il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia intendono farne uno spettacolo da veicolare nei circuiti istituzionali, allo scopo di diffonderne il più possibile il messaggio di pace, anche nel nome e nel ricordo di Tiziano Terzani.

La “Controstoria dell’alpinismo” di Andrea Zannini

Sarà la Sala consiliare dell’ex municipio di Forni di Sopra, in piazza del Comune 2, a ospitare – in anteprima nazionale – sabato 9 marzo, alle 17, la presentazione del volume “Controstoria dell’alpinismo”, di Andrea Zannini, edito da Laterza-CAI e da pochi giorni nelle librerie. L’autore dialogherà con Paola Cosolo Marangon, consigliera della sezione CAI di Forni di Sopra. L’incontro, a ingresso libero, rappresenta uno dei primi frutti della collaborazione tra Leggimontagna e vicino/lontano mont.

Andrea Zannini, docente di Storia dell’Europa all’Università di Udine, vice presidente della nostra associazione e appassionato alpinista, ripercorre senza schemi precostituiti la storia dei primi passi dell’alpinismo e ne rovescia la narrazione tradizionale che vuole che siano stati alcuni illuminati e abbienti cittadini ad aprire le prime vie verso le vette delle Alpi che fino a quel momento non avevano attratto nessuno, ma, anzi, avevano provocato paura e allontanamento. Da un’attenta e puntigliosa analisi storica, Zannini trae la convinzione e fornisce le prove che, invece, siano stati proprio i montanari a provare e poi diffondere la passione per le vette e per la frequentazione delle terre alte. 

Il prossimo appuntamento a cura di Leggimontagna e vicino/lontano mont è fissato per sabato 20 aprile, alle 17.30, alla Biblioteca Guarneriana di San Daniele, per l’incontro “Dante Alighieri, della montagna e della lingua volgare” con Gianpaolo Carbonetto e Angelo Floramo.

La foto pubblicata è di Luca d’Agostino /Phocus Agency

È “metamorfosi” la parola-chiave della 20esima edizione del festival

È “metamorfosi” la parola-chiave che abbiamo scelto per l’edizione 2024 del festival – la ventesima – in programma a Udine da martedì 7 a domenica 12 maggio. 

In questi venti anni di vita del festival il mondo ha subito grandi trasformazioni – in campo ambientale, geopolitico, economico-sociale, tecnologico-scientifico, demografico, antropologico. Sono processi in divenire che rischiano di rendere irriconoscibile il mondo che conoscevamo, e obsolete o inadeguate le nostre categorie di analisi e di giudizio. Processi sui quali rimane urgente e necessario continuare a interrogarsi. Sullo sfondo e intorno a noi l’impennata della crisi climatica che per prima impone un cambiamento radicale al nostro modo di abitare la Terra. E questo è il senso della nostra scelta e la ragion d’essere di vicino/lontano

Sarà nuovamente l’antropologo Nicola Gasbarro a presiedere il comitato scientifico, a cui si sono aggiunti da quest’anno Michele Bonino, direttore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, e Andrea Staid, docente di antropologia culturale all’Università di Genova e alla NABA di Milano. Il Comitato scientifico e i curatori del festival vicino/lontano – Paola Colombo, Franca Rigoni e Álen Loreti – sono da tempo al lavoro per costruire il programma della manifestazione.

Ventesima edizione anche per il Premio Letterario internazionale Tizian Terzani, nato insieme a vicino/lontano, all’indomani della scomparsa del grande giornalista e scrittore fiorentino.

La Giuria del Premio, presieduta da Angela Staude Terzani, è impegnata proprio in questi giorni a individuare i cinque finalisti dell’edizione 2024.

È strettamente legato al Premio Terzani il progetto di coproduzione dello spettacolo “Salām / Shalom” – avviato con il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia – a partire dalla lettura scenica tratta da “Apeirogon” di Colum McCann, libro vincitore dell’edizione 2022 del Premio.

Nella stagione estiva tornerà, per la quarta edizione, la rassegna “vicino/lontano mont”, lo spazio di riflessione sui temi della montagna a cura di Claudio Pellizzari.  A partire da quest’anno, sempre in sinergia e con il coinvolgimento di qualificati attori che si occupano istituzionalmente di sviluppo e valorizzazione delle aree montane, l’intenzione è quella di trasformare vicino/lontano mont in un progetto annuale. 

La foto pubblicata è di Luca d’Agostino/Phocus Agency

Salām / Shalom. Nel segno della pace e del Premio Terzani


Davanti all’orrore dei massacri in Israele e Palestina, vicino/lontano e CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giuliascelgono di offrire al pubblico, con il patrocinio del Comune di Udine, una occasione di riflessione. “Salam/Shalom”, pace in arabo e in ebraico, è il titolo della mattinata a ingresso libero senza prenotazione in programma domenica 5 novembre alle 11, al Teatro Palamostre di Udine.

Vicino/lontano e CSS l’hanno fortemente voluta per riportare sul palcoscenico uno spettacolo-testimonianza in questo momento quanto mai necessario: “Due padri”, la lettura scenica di e con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana tratta da “Apeirogon”, lo straordinario libro che ha vinto il Premio Terzani 2022.  L’autore, lo scrittore irlandese Colum McCann, ha raccolto nei mille e uno frammenti che compongono il romanzo i brandelli di un conflitto, quello israelo-palestinese, apparentemente senza soluzione. Infiniti sono i lati del poligono chiamato apeirogon da cui il libro prende il titolo. Come infiniti sono i punti di vista da cui due padri, l’israeliano Rami e il palestinese Bassam – persone reali, che McCann ha conosciuto –, cercano di comprendere una realtà troppo complessa per essere osservata, e giudicata, da un unico lato. Due padri uniti dallo stesso strazio indicibile, il lutto cui nessuna lingua ha saputo dare un nome, per la perdita delle proprie bambine, uccise ciascuna dalla guerra dell’altro; due padri che hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, imbracciando come unica arma il loro comune dolore: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell’odio. 

A fare il punto su un presente che è drammaticamente di segno diverso, e se possibile ancora più atroce, interverrà in collegamento video la storica, giornalista e saggista Paola Caridi. È stata corrispondente dal Cairo per Lettera22, associazione di cui è fondatrice e presidente. Ha vissuto a lungo e lavorato a Gerusalemme, collaborando con alcune delle maggiori testate italiane. Per Feltrinelli ha pubblicato, tra gli altri, Hamas, tradotto anche in arabo e tra pochi giorni in libreria in una nuova edizione, e Gerusalemme senza Dio. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana, di ‘Ala al-Aswani, Premio Terzani 2012Da molti anni cura invisiblearabs.com, il suo blog sulla cultura e l’attualità araba. 

Al pubblico del Palamostre verrà riproposto anche un breve e attualissimo brano dell’intervista a Colum McCann del giornalista Andrea Filippi, registrata in occasione della serata di consegna del Premio Terzani al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. «In un mondo dominato dal caos – afferma McCann – abbiamo il dovere di abbracciare la confusione, ma dobbiamo farlo insieme, e dobbiamo farlo subito, imparando a condividere quest’unica Terra. E viverci in pace». Parole di odio – si legge nelle note di regia di “Due padri” – possono diventare parole di pace. Proviamo a mettere le parole nei corpi. Proviamo ad ascoltare davvero. Proviamo. Nella geometria dell’apeirogon ogni luogo è raggiungibile, ogni punto può essere toccato anche se sembra impossibile.

Siete tutti invitati a partecipare!

Tiziano Terzani. Il viaggio della vita

Lunedì 16 ottobre alle 20.00 il documentario che ripercorre le tappe più significative della vita del giornalista e scrittore fiorentino.

Ospiti in sala Angela Terzani e il regista Mario Zanot.

Prevendite attive


Il Visionario e vicino/lontano insieme per dar vita a un evento speciale dedicato alla figura di Tiziano Terzani. L’occasione sarà l’uscita del film documentario TIZIANO TERZANI – IL VIAGGIO DELLA VITA, per la regia di Mario Zanot. 

Lunedì 16 ottobre alle 20.00, al Visionario, sarà presente in sala per conversare con il regista Angela Terzani Staude, moglie di Tiziano, presidente della nostra giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine.

Dopo Anam, il senzanome, l’ultima intervista a Tiziano Terzani, il regista Mario Zanot approfondisce la figura del grande giornalista e scrittore dedicandogli un lavoro durato due anni, in cui foto d’archivio, Super 8 di famiglia, filmati storici, animazioni 3D, illustrazioni originali e motion graphic si fondono per raccontare la vita di Terzani, dall’infanzia alla morte. Nel film gli aneddoti divertenti si alternano a momenti drammatici, la sfera privata si intreccia con gli importanti avvenimenti storici di cui lo scrittore è stato testimone, osservazioni acute e riflessioni profonde si susseguono.

E grazie a registrazioni audio inedite, è Terzani stesso, con la sua inconfondibile voce, a ripercorrere le tappe più significative del suo percorso umano e professionale. Riflette sul senso della propria vita, della vita in generale, arrivando alla conclusione che l’unico vero maestro non è in nessuna foresta, non è in nessuna capanna, non è in nessuna caverna di ghiaccio dell’Himalaya: è dentro di noi. Ma la cosa a cui tiene di più è dare un messaggio di speranza, prima di tutto ai giovani, perché è convinto che chiunque possa inventarsi la propria vita, come ha fatto lui: “Non è che le porte sono chiuse, che il mondo è già tutto sprangato, che i posti sono già presi dagli altri. Ma per nulla!”.

Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti online consultare il sito www.visionario.movie oppure facebook.com/VisionarioUdine.

Si chiude a Dordolla la terza edizione di vicino/lontano mont

Ultima tappa, sabato 23 settembre alle 16 Dordolla, nell’asilo della piccola frazione di Moggio in Val Aupa, per il cammino della terza edizione di vicino/lontano mont tra le montagne del Friuli Venezia Giulia: la rassegna – come spiega il curatore Claudio Pellizzari – intenzionalmente propone in chiusura un incontro che allarga lo sguardo sulle Terre Alte di tutto il Paese, dove i paesi si spopolano, la popolazione invecchia e il paesaggio perde progressivamente la mano dell’uomo. È un’Italia vuota, che però contiene – molto più di quanto si pensi – il nostro futuro. Ne parleranno Silvia Di Passio, community manager e project designer in processi partecipativi e Filippo Tantillo, ricercatore, film-maker e attivista, esponente dell’associazione Riabitare l’Italia e del Forum Disuguaglianze Diversità, oltre che autore del saggio edito da Laterza “L’Italia vuota”, che dà il titolo all’appuntamento. Modererà la discussione Cammilla Tuccillo, esperta di sviluppo territoriale e animazione culturale in aree montane, oltre che fondatrice del centro culturale Casa Alexander Langer di Tarcento. 

L’incontro, che si tiene in occasione di Harvest-festival del raccolto, iniziativa biennale che ha luogo a Dordolla, sarà seguito dalla proiezione di un’anteprima del film “Forrest”, ultimo lavoro del regista, fotografo, autore e performer Opher Thomson, dedicato a indagare il significato della parola “casa”. 

In serata, alle 20.30, il festival Harvest propone poi la proiezione di “The New Wild. Vita nelle terre abbandonate”, film dello stesso autore che è stato distribuito al cinema in tutta Italia (dalla Tucker Film) e in Austria.

La foto pubblicata è di Katalin Daka, che ringraziamo

Una storia femmina di anarchia

Una storia carnica di amore e di lotta. La porterà a vicino/lontano mont – domenica 17 settembre alle 11, a Pradmubli di Prato Carnico – lo studioso di storia medioevale, insegnante, scrittore e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele Angelo Floramo. Racconterà di quando Maria Solari sfidò il Duce – correva l’undicesimo anno dalla Marcia su Roma -, pretendendo che il corpo del suo compagno, Giovanni Casali detto Paluçan, anarchico migrante a Parigi e assassinato da mano fascista, le venisse restituito. «Quel corpo – sottolinea Angelo Floramo – doveva tornare all’abbraccio della sua terra. Perché qui da noi, come diceva Davide Maria Turoldo, “i morti non si seppelliscono ma si seminano”. Affinché possano far sbocciare in qualche altro tempo, forse anche il nostro, i fiori della libertà». Il racconto di Floramo si alternerà con gli interventi musicali di Laura Giavon, talentuosa giovane cantante, diplomata al Conservatorio di Amsterdam e attiva anche come esecutrice di musica antica. L’evento – che in caso di maltempo si terrà alla Casa del Popolo a Pieria di Prato Carnico – si realizza in collaborazione con Bottega Errante, con il Comune di Prato Carnico e grazie all’ospitalità di un privato che metterà a disposizione il proprio giardino. Si consiglia al pubblico di portare plaid o cuscini per sedersi sull’erba.

Dagli Appennini alle Alpi: montagne vuote

L’Italia è un paese in forte decrescita demografica e nei prossimi decenni ampi territori ritenuti marginali saranno totalmente spopolati. Le soluzioni sono difficili e non immediate: in queste terre alte i giovani sono rari e le iniziative per evitarne la fuga o consentirne la permanenza sono poche e disorganiche. Soltanto una seria politica del territorio potrebbe forse costruire una nuova cultura della montagna e invertire un destino quasi segnato. Qesto il tema del volume “Montagne vuote”, edito da Forum, che verrà presentato nell’ambito di vicino/lontano mont sabato 16 settembre, alle 17, a Forni Avoltri, nella piazza dell’ex latteria sociale (in caso di maltempo nel cinema comunale). Interverranno gli autori del saggio Marco Breschi, docente di Demografia all’Università di Sassari, e Maurizio Ferraripresidente dell’Associazione Amo la Montagna. Parteciperanno alla discussione, moderata dall’urbanista Maurizio Ionico, anche Jacopo Sforzi, ricercatore Euricse, e Marco Bussone, presidente dell’Uncem-Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

L’incontro, a ingresso libero, si realizza in collaborazione con Legacoop Fvg, Innovalp, Forum editrice, Comune di Forni Avoltri, UNCEM-delegazione regionale Fvg e Comunità di Montagna della Carnia

Le nuove strategie per la montagna

La montagna e le aree marginali italiane, da luoghi di spopolamento, impoverimento produttivo e carenza di servizi pubblici essenziali, possono diventare spazi di opportunità attraverso la valorizzazione – integrata e partecipata – delle risorse ambientali e culturali presenti. Delle nuove strategie di sviluppo sostenibile – incoraggiate anche dalle risorse messe a disposizione dal Pnrr – che si stanno sviluppando – dalle Green Communities, alle Comunità Energetiche, alle Imprese di Comunità – si parlerà per vicino/lontano mont a Paluzza, presso la sede del Cesfam, venerdì 15 settembre, alle 17. Interverranno Paolo Felice,presidente di Legacoop­sociali Fvg, Alessandro Marangoni, sindaco di Artegna e presidente della Comunità di montagna del Gemonese e Jacopo Sforzi, ricercatore Euricse– European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises. Modererà l’incontro Giacomina Pellizzari, giornalista al Messaggero Veneto.

L’incontro, a ingresso libero, si realizza in collaborazione con Legacoop FVG, Fiera Forester, Innovalp, Comune di Paluzza, UNCEM-delegazione regionale FVG e Comunità di Montagna della Carnia.

Il concerto di Miky Martina in miniera

Domenica 10 settembre, alle 17, vicino/lontano mont tornerà a far tappa a Cave del Predil. Uno dei luoghi più suggestivi delle Alpi Giulie, l’interno della ex miniera, diventerà lo speciale scenario di un evento musicale. Il cantautore tarvisiano Miky Martina – che è anche tecnico del Soccorso Alpino e come tale aveva partecipato alla seconda edizione di vicino/lontano mont in un incontro dedicato alla sicurezza in montagna – porterà le sue canzoni e le sue storie di vita, vissute in montagna, fin dentro le viscere del Monte Re, accompagnato come sempre dalla sua chitarra e dall’armonica. 

L’evento, a ingresso libero, si realizza in collaborazione con la Cooperativa Pluriservizi Valcanale che al termine del concerto offrirà a tutti i partecipanti un aperitivo. Si consigliano abbigliamento pesante e calzature adeguate. In miniera la temperatura è compresa tra i 6 e i 9 gradi e l’umidità è elevata.

Nella foto: Miky Martina in uno scatto di Luca Vuerich

Finissage della mostra di Ulderica Da Pozzo

Sabato 9 settembre, alle 17, a Salârs di Ravascletto, il giornalista, scrittore e dottore forestale Luigi Torreggiani porterà i risultati della passeggiata didattica nei boschi in programma la mattina (si veda la news precedente per i dettagli) in occasione del finissage della mostra fotografica di Ulderica Da Pozzo “In tal bosc. Alberi sentieri storie”, a cura di Francesca Agostinelli, in mostra nella sua Cjasa da Duga per questa terza edizione di vicino/lontano mont.

Torreggiani dialogherà con l’autrice delle immagini sull’onda delle suggestioni portate dalle letture, a cura di Massimo Somaglino, di alcune straordinarie pagine di Storia di alberi e della loro terra” (Marsilio)e “Il duca”(Einaudi)di Matteo Melchiorre.

Una passeggiata didattica nei boschi

Dopo Vaia un’altra calamità sta colpendo i nostri boschi: l’infestazione di bostrico, un coleottero che attacca l’abete rosso, condannando a morte ampie porzioni di foresta. Su tutte le Alpi centro-orientali la situazione è drammatica. E anche in Carnia l’infestazione dilaga. C’entra la crisi climatica in atto, ma c’entra anche la passata gestione forestale. Come agire nell’emergenza? Come saranno i boschi del futuro? Sarà il giornalista, scrittore e dottore forestale Luigi Torreggiani – già ospite di vicino/lontano mont lo scorso anno – a guidare la passeggiata didattica che la rassegna propone per cercare di rispondere a queste domande sabato 9 settembre, dalle ore 10.00, con ritrovo ai Piani di Vâs, punto di partenza del sentiero che sale al rifugio Chiampizzulon. 

Torreggiani, che scrive per la rivista Sherwood, conduce il podcast “Ecotoni” e ha realizzato per il quotidiano Domani e la Compagnia delle Foreste il reportage vocale “Vaia”, sarà coadiuvatoda: Erika Andenna, dottore forestale, appassionata di “studi di futuri” e direttrice del Consorzio Boschi Carnici; Iris Bernardinelli, ispettore Fitosanitario di Ersa; Mirco Cigliani, impresario forestale e presidente della cooperativa Legnoservizi; e Pier Paolo De Biasio, commissario forestale presso l’Ispettorato forestale di Tolmezzo. 

Per partecipare basta prenotarsi scrivendo a prenotazioni@vicinolontano.it. Per chi lo desidera, dopo il pranzo facoltativo al ristorante Aplis di Ovaro (costo 20 euro), nel pomeriggio sarà possibile visitare la storica Segheria veneziana presso il Centro turistico-ambientale Aplis.

La foto pubblicata è di Ulderica Da Pozzo, che ringraziamo

In montagna al tempo dello smartphone

La rivoluzione digitale sta cambiando anche il nostro rapporto con la montagna: rete Gps, navigatori e carte digitali sembrano ormai indispensabili per muoversi tra cime e sentieri. Ma sono sempre un aiuto o non piuttosto una forma di diseducazione all’orientamento e all’autosufficienza, se non una dipendenza psicologica? Quali abilità e conoscenze sono necessarie quando si va per monti? 

A rispondere a questi quesiti è dedicato l’incontro “In montagna al tempo dello smartphone” che vicino/lontano mont propone sabato 2 settembre, alle 17, a Salârs di Ravascletto, a Cjasa da Duga, dove sarà per l’occasione ancora visitabile la mostra fotografica di Ulderica da Pozzo “In Tal bosc. Alberi sentieri storie” (in caso di maltempo l’incontro si terrà nella attigua chiesa di San Giovanni Battista).

Porteranno il loro parere e la loro esperienza il giornalista, scrittore e filmaker Stefano Ardito – che ha all’attivo un centinaio di guide di trekking e sentieri, una cinquantina di documentari, in buona parte realizzati per RaiTre, e una ventina di libri dedicati alla montagna – e l’alpinista e guida alpina Attilio De Rovere, responsabile della redazione e produzione cartografica presso la casa editrice Tabacco, oltre che autore con Mario Di Gallo dei vo­lumi Alpi Carniche I II della collana ‘Monti d’Italia’ del CAI-Touring Club ItalianoModererà l’incontro Andrea Zannini, ordinario di Storia moderna all’Università di Udine, oltre che esperto alpinista. Ha collaborato con ALP e altre riviste di montagna, ha curato con Fabio Favaretto la guida Gruppo di Sella, sempre per la collana ‘Monti d’Italia’, e fa parte della giuria del premio Leggimontagna.

In serata, alle 20.30, montagna ancora protagonista alla Pace alpina di Ravascletto, con il concerto dei Vecjazz – con Paolo Bon al sax tenore e flauto, Franco Feruglio al contrabbasso, Federico Fogolari alla chitarra, Claudio Giusto alla batteria e Fabrizio Radassao al pianoforte – che rende omaggio alla figura di Sergio De Infanti: alpinista, escursionista, sciatore, scrittore, albergatore, ma soprattutto visionario promotore e animatore di battaglie sociali in favore della sua terra. L’iniziativa è condivisa con Leggimontagna/Cortomontagna, premio riservato alla letteratura e ai cortometraggi di montagna organizzato dall’Asca, che ha prodotto nel 2020 il docufilm Spigoli, dedicato a Sergio De Infanti, poi presentato in occasione della prima edizione di vicino/lontano mont. 

Nuova replica per “Sui sentieri d’Europa”

A grande richiesta, nuova replica – in sloveno – dello spettacolo “Sui sentieri d’Europa” di e con Mattia Cason e Alessandro Conte e con la partecipazione di Muhammad ‘Abd al-Mun’im, editore, scrittore e poeta siriano di Aleppo costretto a fuggire dal proprio paese a causa della guerra civile. Appuntamento sabato 2 settembre, alla fortezza di Kluže nel comune di Bovec (Plezzo).

L’evento si realizza in collaborazione con Pot miru-Via di Pace e l’Ente Turismo Dolina Soče (Valle dell’Isonzo).

Lo spettacolo, multimediale, immagina un futuro condiviso tra i popoli, aperto all’accoglienza, proseguendo la riflessione avviata da Mattia Cason con “Le etiopiche”, portato in scena con la compagnia En-Knap, l’unica formazione stabile slovena di danza contemporanea, di cui l’artista fa tutt’ora parte.

Per il fine settimana due uscite in natura

Dopo aver aperto la terza edizione con l’allarme lanciato dagli apicoltori di montagna della regione, la rassegna torna a occuparsi di api, proponendo, sabato 26, dalle 10 alle 13, a Malga Glazzat (Pontebba), un laboratorio di didattico sulle api – aperto ai bambini dai 5 ai 10 anni, ma adatto anche agli adulti interessati – a cura di Giuliano Cervi e Giulia Petrucco. I partecipanti potranno vedere da vicino il mondo dell’apicoltore e i bambini potranno cimentarsi in un gioco a squadre ispirato alla vita delle api. Durante l’attività potranno osservare i comportamenti delle api direttamente sul favo. E a ricordo della giornata avranno modo di realizzare una candelina di cera d’api da portare a casa. Nel pomeriggio, alle 15, dopo una breve presentazione dei progetti del CeVI, avrà luogo una degustazione guidata di mieli di montagna e formaggi della malga a cura di Maria Luisa Zoratti, esperta in analisi sensoriale del miele e referente del presidio Slow Food Mieli di Alta Montagna alpina per il Friuli Venezia Giulia. Malga Glazzat è raggiungibile in automobile o a piedi con una facile passeggiata di circa 4 chilometri lungo il segnavia CAI 434 (dislivello: 400 m) partendo da Sella Cereschiatis in Val Aupa (per prenotare il pranzo: 377 1892939).

Domenica 27, dalle 10, Vicino/lontano mont si sposta nel comune di Grimacco per una passeggiata lungo la via delle acque di Topolò, con Moreno Miorelli, ideatore e direttore, dal 1994 al 2022, del laboratorio internazionale Stazione di Topolò/Postaja Topolove, Stefano Santi, agronomo, già direttore del Parco delle Prealpi Giulie e ora direttore del GAL Euroleader, e con l’accompagnamento musicale del Matika Duet, unione di due strumenti appartenenti a mondi musicali lontani: la fisarmonica diatonica di Matteo Parillaud e il violoncello di Fanika Coren. I “sentieri delle acque” formano un reticolo sotto il paese di Topolò. L’Associazione Topolò-Topoluove ha migliorato gli accessi ai resti di due mulini che fino a poco tempo fa hanno svolto un ruolo fondamentale per la vita del paese. Il torrente Koderjana e i suoi affluenti formano cascate di acque verdi e trasparenti. In prossimità del primo mulino, è possibile ammirare un grande intervento di land-art, opera degli architetti olandesi di Studio Wild. Una breve deviazione conduce alla magica località di Stamorčjak, ricca di leggende e suoni misteriosi generati dalle acque di due torrenti.

Il ritrovo per i partecipanti è al parcheggio principale “Potok”. In caso di maltempo l’iniziativa verrà posticipata a nuova data.

Appuntamento fuori programma a Chiusaforte

Vicino/lontano mont inserisce una tappa fuori programma nel suo percorso tra le montagne della regione e mercoledì 23 agosto, alle 17, propone alla Stazione ciclistica di Chiusaforte un appuntamento incentrato sulle storie di resistenza in montagna

Alla presenza dell’autore, verrà presentato il volume, edito da Omino Rosso, “Friuli, storie di rinascita della montagna” di Giuseppe Ragogna. Già vicedirettore del Messaggero Veneto, da due anni cura la rubrica “Il viandante” per il settimanale Il Friuli, con racconti di rigenerazione di borghi abbandonati e territori delle nostre montagne. Il volume è un reportage di viaggio fin dentro le vallate più selvagge del Friuli, dal Cansiglio al Piancavallo, dalla Valcellina alla Val Tramontina, dalla Val Colvera alla Val d’Arzino, dalla Carnia al Canal del Ferro, dalla Val Resia alle Valli del Natisone. Storie di resistenza coraggiosa e di rigenerazione della montagna: attività antiche recuperate dalla tradizione insieme a pratiche innovative che inducono all’ottimismo. Avanguardie di un movimento di rinascita contro la marginalità e lo spopolamento.

“Abbiamo ritenuto opportuno – spiega il curatore di vicino/lontano mont, Claudio Pellizzari, che modererà l’incontro – incrociare lo sguardo e il racconto di Giuseppe Ragogna con l’esperienza di Innovalp-Training Acceleratore Residenziale Estivo, un’occasione strutturata di formazione, immersiva e totalmente gratuita rivolta a 20 giovani dai 18 ai 35 anni provenienti dalle aree montane del Friuli Venezia Giulia e da altre regioni italiane che è organizzata da Cramars Cooperativa Sociale. Il focus 2023, che si è tenuto ad Arta Terme dal 16 al 21 luglio e a cui vicino/lontano mont ha collaborato, era dedicato a immaginare azioni concrete a favore delle comunità di montagna per aumentarne la coesione e promuoverne il benessere”. 

Con Giuseppe Ragogna dialogheranno Stefania Marcoccio, presidente di Cramars Società Cooperativa Sociale, e alcuni membri dello staff del Training. Parteciperanno all’incontro anche alcuni giovani protagonisti dell’esperienza di Arta Terme. 

L’incontro, che si realizza in collaborazione con la Stazione di Chiusaforte, Innovalp e Legacoop FVG, è a ingresso libero.

A Raveo con Inniò festival

Sabato 19 vicino/lontano mont si sposta a Raveo, dove a partire dalle 10.30, nel Santuario della Madonna del Monte Castellano – che si raggiunge a piedi con una facile camminata di 20 minuti – è in programma un doppio appuntamento, organizzato insieme a Inniò festival

Si inizia con “Hrudja”, concerto del musicista e cantautore carnico Massimo Silverio. “Hrudja” è l’antenato longobardo della parola “grusa” che in friulano indica la crosta che si crea quando si rimargina una ferita. Ma è anche il titolo del disco d’esordio di Silverio, in uscita in autunno per Slou. Una ricerca intima ed emozionante di tutto ciò che sta al di fuori del tempo e degli schemi di genere.

Chiuderà la mattinata la performance site-specific “Inside Human Being_primo studio” della compagnia di danza contemporanea Arearea, che ha quest’anno celebrato i suoi 30 anni di attività. Esiste un confine che è presente da sempre, concreto e fatto di materia, la vera linea che separa noi dal mondo: il corpo. Il suo sentire è mutevole e diverso per ognuno. Tre figure femminili (Valentina Saggin, anche autrice della coreografia, Irene Ferrara, Angelica Margherita) si muovono a piccoli passi per abitare diverse stanze, luoghi reali e immaginari fatti di ricordi e possibilità.

Il bosco nello sguardo di Ulderica Da Pozzo

Vicino/lontano mont, a metà del suo percorso estivo tra le montagne della regione, propone per il fine settimana un intenso calendario di appuntamenti. Si inizia giovedì 17 agosto, alle 20.45 a Clodig, nell’ex bar da Silvana, con il “Gulash concerto” del violinista e cuoco ungherese Jànosh Hasur, che sarà accompagnato dall’Ensamble cameristico Sergio Gaggia. L’evento, a pagamento, fa parte anche della rassegna Odmevi/Echi organizzata da Folkest e dall’Associazione musicale Sergio Gaggia. 

Venerdì 18, alle 17, si inaugura a Salârs di Ravascletto, nella sua Cjasa Da Duga, la mostra fotografica di Ulderica Da Pozzo “In tal bosc. Alberi sentieri storie”. Insieme all’autrice delle immagini interverranno la critica d’arte Francesca Agostinelli e lo storico dell’area alpina friulana Claudio Lorenzini.

«Una mostra – spiega Ulderica Da Pozzo – che racconta il bosco come mito e simbolo di un’infanzia lontana e “diversa”. Un bosco che non faceva paura ma era un luogo amico e protettivo. Una mostra che racconta anche il bosco di oggi: con i segni lasciati dall’uomo, i sentieri, ancora riconoscibili, tracciati dai passi di boscaioli. Ma anche i segnali sfuggenti che invitano a perdersi». 

La mostra sarà visitabile dal 19 al 27 agosto (orari 16.00-19.00), domenica 20 agosto (10.00-19.00), in occasione della Fiesta tas Corts, sabato 2 e settembre (16.00-19.00) per l’incontro “In montagna al tempo dello smartphone” con Stefano Ardito, Attilio De Rovere e Andrea Zannini e sabato 9 settembre (16.00-19.00), per il finissage della mostra, che vedrà l’intervento del giornalista e dottore forestale Luigi Torreggiani, accompagnato dalle letture a cura di Massimo Somaglino tratte da “Storie di alberi e della loro terra” (Marsilio) e “Il duca” (Einaudi) di Matteo Melchiorre. 

L’esposizione si realizza in collaborazione e con il sostegno del Comune di Ravascletto, del Consorzio Boschi Carnici, della Fondazione Luigi Bon e del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Tagliamento.

A Tualis nel nome di Pierluigi Di Piazza

Vicino/lontano mont anche quest’anno fa tappa a Tualis, paese natale di Pierluigi Di Piazza, con l’intento di proporre al pubblico una occasione di riflessione, per ascoltare e far risuonare ancora la sua voce. Domenica 13 agosto, alle 17, nel piazzale dominato dalla chiesa parrocchiale (all’interno in caso di maltempo) verrà presentato il suo saggio postumo “Non uccidere. Per una cultura della pace”, uscito lo scorso maggio per i tipi di Laterza a un anno dalla scomparsa.

Il fratello Vito Di Piazza, che ne ha raccolto l’eredità morale, ne parlerà con Lisa Clark, vice presidente di Beati i costruttori di pace, responsabile delle campagne per il disarmo nucleare della Rete Italiana Pace e Disarmo, anche in seno alla campagna ICAN, e fino all’anno scorso co-presidente dell’International Peace Bureau, organizzazione a cui in passato è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace. Con Pierluigi Di Piazza Lisa Clark si incontrava ad Aviano, proprio in agosto, in occasione dell’anniversario dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, alla manifestazione pacifica per il disarmo nucleare e per la fine di tutte le guerre a cui ha anche quest’anno preso parte. Modererà l’incontro Martina Delpiccolo, critica letteraria e direttrice artistica della Notte dei Lettori. L’attrice e autrice Aida Talliente – che a partire dal confronto con preti di frontiera come Pierluigi Di Piazza ha costruito il suo intenso spettacolo “Il Vangelo delle beatitudini” – leggerà alcuni brani del saggio, mentre il Coro La Tela, coro multietnico femminile nato a partire da un laboratorio diretto da Claudia Grimaz, accompagnerà l’incontro con il canto.

Prete di frontiera e di accoglienza, uomo di pace e di dialogo, Pierluigi Di Piazza al Centro Balducci – che lui stesso ha fondato nel nome di Ernesto Balducci – ha ospitato negli anni oltre mille profughi provenienti da 50 paesi, offrendo loro una concreta possibilità di integrazione. Appassionato promotore del confronto culturale tra laici e credenti e instancabile operatore per la pace, ha organizzato incontri di livello internazionale tra scienziati, teologi, attivisti politici, magistrati. Nel saggio che viene presentato a Tualis sono raccolti i suoi scritti, in parte inediti, contro la guerra, contro ogni guerra. Il volume è una preziosa eredità che ci invita a praticare la compassione contro l’indifferenza, la libertà di coscienza contro il conformismo, l’impegno personale contro la rassegnazione.

L’incontro, a ingresso libero, si realizza in collaborazione con il Centro Balducci e con il Comune di Comeglians.

“Trente”. Gli FLK in concerto

Sabato 12 agosto, alle 17, all’Art Park di Villa di Verzegnis, ovvero il prato d’arte contemporanea ideato dal collezionista Egidio Marzona (in caso di maltempo il concerto si terrà nella sala polifunzionale del Centro sociale di Intissans), vicino/lontano mont Carniarmonie rinnovano la loro partnership e – in collaborazione con Radio Onde Furlane, l’associazione culturale Giorgio Ferigo e Artetica – portano alla ribalta in Carnia un gruppo che ha fatto, e ancora fa, la storia della musica del nuovo ethno-rock e delle contaminazioni in Friuli. Sono gli FLK, ovvero i Furlan Liberation Kogress, che presenteranno il loro nuovo cd “Trente”, trenta, quanti gli anni della loro carriera.

La band che nel 1993 faceva uscire il primo album “Ratatuie”, aprendo una nuova strada nei mondi di un folk rivisitato in lingua friulana, tra arrangiamenti di brani di tradizione e nuove composizioni, ritorna ora con un nuovo capitolo della sua storia. La formazione è oggi composta da Cristina Mauro, Stefano Montello, Alessandro Montello, Loris Luise, Federico Montello Flavio Zanier.

Il gruppo, tra le punte di diamante della Gnove Musiche Furlane, ha portato negli anni il suo estro poetico e sonoro in tutto il Friuli ed è salito su molti palchi d’Italia e d’Europa. In un tempo come questo in cui la guerra è tornata a far tremare il continente, gli FLK propongono nel concerto a Verzegnis anche “Un soldatìn” del Povolâr Ensemble di Giorgio Ferigo, un inno alla pace e alla libertà ben conosciuto in tutto il Friuli. Parole che rimangono attuali e ci dicono che disertare non richiede meno coraggio del combattere. Prima del concerto, in un breve dialogo, ne parleranno Annalisa Comuzzi Paolo Cantarutti, accompagnati da alcuni estratti del podcast “Giorgio Ferigo – in forma di peraulas”.

A Taipana per “Le mie stelle”

Venerdì 11 agosto vicino/lontano mont si sposta a TaipanaAlle 17, nella sala consiliare – con la straordinaria partecipazione del direttore della fotografia di fama internazionale Dante Spinotti –, sarà presentato il volume fotografico “Le mie stelle. 45 cineasti del reale” (edizioni Cineteca di Bologna) di Stefano Missio

La cometa di Halley, osservata da sua nonna bambina a Taipana nel 1910, è il punto di partenza del libro, le cui immagini sono appena state esposte al Centre Pompidou di Parigi. Missio – che è autore di documentari per il cinema e la televisione programmati in tutta Europa e dirige il portale ildocumentario.it – ha fotografato negli anni più di 250 cineasti, alla ricerca delle “sue” stelle. Li ha incontrati a casa loro o in luoghi a loro cari, cercando di fissare la loro anima sui sali d’argento, mosso soprattutto dall’urgenza di sottrarre all’oblio questo immenso patrimonio dell’immateriale. Ha poi selezionato 45 ritratti che sono stati esposti a Parigi oltre che raccolti nel volume “Le mie stelle”. Missio racconterà il suo progetto in dialogo con Marco Villotta del CEC-Centro Espressioni Cinematografiche. 

L’appuntamento è una preziosa occasione per incontrare e ascoltare uno dei figli più illustri della Carnia, Dante Spinotti. Dagli anni ’80, come direttore della fotografia, collabora con i più grandi registi italiani e statunitensi. Ha recentemente terminato a Cincinnati un film con la regia di Barry Levinson interpretato da Robert De Niro. Vive da molti anni negli Stati Uniti, ma è legatissimo alla sua Muina di Ovaro e alla sua terra. Presiede la giuria di Cortomontagna e, dal 2006, è presidente onorario della Cineteca del Friuli.

Un omaggio alla fotoreporter Gigliola Di Piazza

Il programma di vicino/lontano mont propone per sabato 5 agosto, alle 20.30 a Tualis, un omaggio alla fotoreporter carnica Gigliola Di Piazza (1947-2018), con proiezione di immagini e dj-set a cura di Angelo Tommasin Luigi Cedolini.

Partita giovanissima dalla Carnia, Gigliola Di Piazza si stabilì prima a Parigi e poi a Milano. Qui negli anni Ottanta nacque la sua passione per la fotografia: una predisposizione naturale che la portò a collaborare con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, con reportage che spaziano dalla fotografia di costume a quella etnica, dalla Carnia ai concerti rock.

Vicino/lontano mont la ricorderà proiettando sulla facciata della sua casa natale di Tualis le immagini scattate a partire dalla fine degli anni ’90 sulle scene musicali milanesi, accompagnandole con la musica degli artisti fotografati. L’evento (in caso di maltempo si terrà nell’Osteria tal mieç), si realizza in collaborazione Radio Onde Furlane, il Comune di Comeglians e con il Circolo Culturale Fotografico Carnico, che a Gigliola Di Piazza dedica una articolata retrospettiva fatta di 5 diverse mostre che si terranno in cinque differenti località della Carnia: “Tualis, Parigi, Milano e ritorno” a Povolaro di Comeglians, dal 5 agosto; “Pellegrinaggio a Maria Luggau” a Forni Avoltri, sempre dal 5 agosto; “Le Malghe” al Rifugio Chiadinas in Crostisdal 6 agosto; “Sguardo sul mondo” a Ravascletto, dal 23 settembre e “Music Stars e Reportage” a Tolmezzo, dal 23 settembre (informazioni dettagliate sui canali social del Circolo Culturale Fotografico Carnico).

Dolomiti. Alte vie per l’anima

Nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, a Forni di Sotto, vicino/lontano mont propone – giovedì 3 agosto, alle 17.00, presso la Biblioteca comunale “Nora Tana Vidoni” – la presentazione, con proiezioni e letture, di “Dolomiti. Alte vie per l’anima”, ultimo libro di Cristina Noacco edito da Gaspari editore. Docente di Letteratura francese del Medioevo all’Università di Tolosa, Cristina Noacco ama viaggiare a piedi e in bicicletta ed è autrice di numerosi libri dedicati a montagne, fiumi e torrenti del Friuli Venezia Giulia.

In questo ultimo lavoro ripercorre tre itinerari compiuti un’estate dopo l’altra, intrecciando la sua storia personale con quella ambientale. Dialogherà con l’autrice Ira Conti, volontaria dell’associazione Podèn che ha nella Biblioteca comunale Nora Vidoni, il suo epicentro.

La foto pubblicata (particolare), immagine di copertina del libro, è stata scattata da Marco Rigatti

Uno spettacolo multimediale in miniera

Vicino/lontano mont fa tappa domenica 30 luglio, alle 15, a Cave del Predil. E proprio la miniera di Cave sarà lo scenario specialissimo e affascinante dello spettacolo multimediale “Sui sentieri per l’Europa” di e con Mattia Cason Alessandro Conte, che vede la partecipazione di Muhammad ‘Abd al-Mun’im, editore, scrittore e poeta siriano di Aleppo costretto a fuggire dal proprio paese a causa della guerra civile.

Lo spettacolo si realizza in collaborazione con Cooperativa Pluriservizi Valcanale, TD Log pod Mangrtom, Centro studi Nediža-študijskicenter, Pot miru-Via di pace. Si annuncia come un evento di grande suggestione visiva e sonora, e soprattutto di grande impatto simbolico: immagina un futuro condiviso tra i popoli, aperto all’accoglienza, proseguendo la riflessione avviata dall’autore e interprete con Le etiopiche, portato in scena con la compagnia En-Knap, l’unica formazione stabile slovena di danza contemporanea, di cui l’artista fa tutt’ora parte. 

Unica raccomandazione per il pubblico che vorrà partecipare è di prevedere un abbigliamento adeguato: in miniera le temperature oscillano sempre tra i 6 e i 9 gradi e l’umidità è elevata. Lo spettacolo, della durata di 100 minuti, è a ingresso libero. È consigliabile prenotarsi – i posti sono limitati – scrivendo a prenotazioni@vicinolontano.it

Lo spettacolo verrà replicato, all’aperto, in lingua slovena – lunedì 31 luglio, alle 21.00 – a Log pod Mangrtom, frazione del comune di Plezzo, che oggi si trova in territorio sloveno, all’entrata dello Štoln-Galleria di Bretto. In caso di maltempo la data del 31 verrà riprogrammata.

La foto pubblicata è di Stefano Bergomas @massmedia.it

Partire/restare. Traiettorie di migrazione

Il programma di vicino/lontano mont prosegue venerdì 21 luglio alle 18, a Venzone nel cortile di Palazzo Orgnani-Martina (in caso di maltempo all’interno), con la presentazione del saggio, edito da emuse, “Destiny/Destination”. Ne sono autori l’antropologo Alessandro Monsutti e l’artista Carlo Vidoni, che dialogheranno con la fondatrice e direttrice editoriale di emuse, Grazia Dell’Oro. Monsutti, professore al Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra, dagli anni Novanta conduce ricerche su rifugiati e frontiere. È autore di numerosi libri e articoli accademici. Vidoni è un attento osservatore del contesto sociale e culturale, percepisce e denuncia la costante e reciproca interazione uomo-natura, sperimentando vari ambiti espressivi: scultura, installazioni, fotografia, disegno.

Il libro nasce, come progetto condiviso. Con l’idea di andare oltre le angosce e le paure di fronte a un mondo percepito come incerto – nel quale la mobilità di certe persone è vista come una minaccia per la stabilità di altre – gli autori mettono a confronto traiettorie di migranti che sono usciti dall’Italia con altrettante traiettorie di migranti che sono invece arrivati in Italia, spinti da motivazioni diverse, in momenti diversi. Attraverso le testimonianze, i testi, le poesie e i disegni “Destiny/Destination” vuole essere di ispirazione a lettori e lettrici accompagnandoli attraverso la linea sottile che lega l’esperienza individuale alla storia collettiva.

L’incontro, che si realizza in collaborazione con Circolo culturale El Tomât e con il Comune di Venzone, sarà moderato da Guglielmo Pitzalis, medico del Gruppo Immigrazione Salute Fvg della SIMM. Si occupa di migrazioni, medicina preventiva e sanità pubblica, divulgazione scientifica e animazione culturale. L’accompagnamento musicale sarà a cura del polistrumentista Romano Todesco, alla fisarmonica. Compositore eclettico, è autore di musiche originali per il cinema muto e per il teatro. Numerose le sue collaborazioni live: da Tony Scott a Vic Juris, da Vinicio Capossela a Francesco Bearzatti.

Ingresso libero

Pakai. Il trio che si è fatto in quattro

Dopo gli eventi inaugurali che hanno avuto luogo a Udine, giovedì 20 luglio vicino/lontano mont partirà per la montagna, facendo tappa a Tolmezzo (alle 17.30 nel giardino del Museo Carnico – in caso di pioggia all’interno) per la presentazione del libro del musicologo Alessio Screm “Pakai. Il trio che si è fatto in quattro. Storia e aneddoti del mito musicale carnico” pubblicato da Nota editore e dedicato ai leggendari Pakai, che hanno fatto ballare, cantare e sognare un’epoca.

Nato agli inizi degli anni Settanta e attivo fino ai primi anni Novanta, il gruppo – formato da Amato Matiz “Pakai” alla fisarmonica, Genesio Puntel al contrabbasso, Paolo Morocutti alla chitarra e Stefano Paletti alla voce – è stato l’espressione di un sentire che ha raggiunto l’Europa, il Canada, l’America e il Sudafrica. Autori di musiche, testi e di originali rivisitazioni del patrimonio musicale friulano, austriaco e sloveno, i componenti di questa mitica formazione rivivono in questo libro – che esce per i 50 anni dalla fondazione del gruppo – insieme alle loro imprese e avventure, molte delle quali esilaranti.

Saranno presenti all’incontro, e suoneranno, tre dei componenti: Paolo Morocutti alla chitarra, Stefano Paletti alla voce ed Ennio Del Fabbro alla fisarmonica. Alessio Screm, noto musicologo, docente, scrittore, giornalista, autore e conduttore Rai, dialogherà con Angela Cortolezzis, bibliotecaria della locale biblioteca comunale.

L’incontro, a ingresso libero, si realizza in collaborazione con la Biblioteca Civica di Tolmezzo, il Museo Carnico “Michele Gortani” e i Giovins Cjanterìns di Cleulas

L’appello degli apicoltori di montagna

Vicino/lontano mont ha scelto di aprire la sua terza edizione – mercoledì 19 luglio, alle 11, nel Salone del Popolo di Palazzo d’Aronco a Udine – con un incontro costruito insieme agli apicoltori del presidio Slow Food dei mieli di alta montagna alpina del Friuli Venezia Giulia per sollecitare l’attenzione di tutti su un problema decisivo, strettamente connesso con la crisi climatica e ambientale: la sopravvivenza delle api

Sono intervenuti il fisico del clima responsabile del Dipartimento di Fisica della Terra del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste Filippo Giorgi, il funzionario regionale del Servizio biodiversità della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche Pierpaolo Zanchetta, l’apicoltrice di montagna Orietta Gressani, il referente nazionale Presidi Slow Food apicoltura e mieli Mauro Pizzato – presente con un videomessaggio – e la docente di scienze naturali e referente del presidio Slow Food mieli di alta montagna alpina del Friuli Venezia Giulia Maria Luisa Zoratti, che ha coordinato l’incontro. 

Il cambiamento climatico in atto – hanno denunciato gli apicoltori – ha stravolto il ritmo delle fioriture, che non è più in sintonia con il ciclo biologico delle api. Gli insetti impollinatori selvatici sono quasi scomparsi in molti ambienti antropizzati, e ora anche gli alveari sono a rischio. Gli apicoltori, in questi ultimi anni  hanno salvato i loro alveari con la nutrizione di soccorso, ma la produzione del miele registra un calo drammatico. E se vengono a mancare le api non avviene l’impollinazione dei fiori di moltissime piante, sia spontanee sia coltivate. Questo si traduce in una drastica riduzione di cibo sulle nostre tavole, ma anche in una altrettanto drastica riduzione della biodiversità.

Dall’inizio degli anni 2000 – hanno affermato gli apicoltori di alta montagna del Friuli Venezia Giulia – c’è stato un calo sensibile e progressivo delle produzioni di miele. In base alle nostre osservazioni, la riduzione è del 70%. Negli ultimi cinque anni c’è stato un crollo verticale e tutto lascia supporre che questa tendenza proseguirà anche in futuro, assieme al cambiamento climatico in atto”. 

Di qui l’appello, perché lottare per la difesa delle api significa lottare per la difesa dell’ambiente e del nostro futuro come esseri umani. 

E anche se il Friuli Venezia Giulia – lo ha ricordato Pierpaolo Zanchetta – è la regione italiana con la maggior estensione di prati stabili e l’unica ad avere una legge che li tutela, il cambiamento climatico è in atto. La scienza lo denuncia da anni. Filippo Giorgi, chiudendo i lavori, ha sottolineato la necessità di una vera e propria rivoluzione. “La transizione ecologica – ha affermato – non deve essere vista come un sacrificio. Di fatto, migliorerebbe di gran lunga le nostre vite”. 

Questo l’appello diffuso dagli apicoltori del presidio Slow Food dei Mieli di Alta Montagna alpina Friuli Venezia Giulia.

Ulderica, fruta di mont

Il programma della giornata inaugurale di vicino/lontano mont 2023 prevede, sempre mercoledì 19 luglio, alle 21.30, all’Arena Loris Fortuna del Visionario in piazza Primo maggio a Udine, la proiezione di “Ulderica. Fruta di mont”, il documentario di Stefano Giacomuzzi prodotto da Agherose e dedicato a Ulderica Da Pozzo. 

Un ritratto inedito della fotografa friulana: in lei coesistono coraggio e paura. Il ricordo dell’infanzia è vivido e felice, sebbene la paura della morte sia una presenza costante nel suo mondo di bambina. La fotografia le suggerisce un punto virtuoso di equilibrio. La sua ricerca artistica da quarant’anni è dedicata alla sua terra, il Friuli Venezia Giulia: un inesauribile microcosmo di cui trascende tuttavia i confini per volgere lo sguardo oltre l’orizzonte. Ulderica, “occhi curiosi”, ripercorre così le montagne della sua infanzia, puntando l’obiettivo su quel piccolo universo in cui si rispecchia il mondo intero.

La proiezione sarà accompagnata da un dialogo tra il regista, Stefano Giacomuzzi, la protagonista del documentario, Ulderica Da Pozzo, e l’antropologo Gian Paolo Gri, con la moderazione di Luca Censabella del CECL’evento si realizza in collaborazione con il Cinema Visionario, Inniò Festival (che lo riproporrà l’8 agosto, alle 20.30, a Stalis di Ravascletto), Leggimontagna/Cortomontagna.

L’ingresso è a pagamento. In caso di pioggia la proiezione sarà spostata al Cinema Centrale.

Parte da Udine la terza edizione di vicino/lontano mont

Vicino/lontano mont – la rassegna estiva di vicino/lontano dedicata alla montagna – ha scelto di aprire la sua terza edizione a Udine, mercoledì 19 luglio, alle 11, nel Salone del Popolo di Palazzo d’Aronco, con una conferenza stampa aperta al pubblico costruita insieme agli apicoltori del presidio Slow Food dei mieli di alta montagna alpina del Friuli Venezia Giulia per sollecitare l’attenzione di tutti su un problema decisivo, strettamente connesso con la crisi climatica e ambientalela sopravvivenza delle api e dell’apicoltura

Forse non tutti ci rendiamo conto dell’importanza del ruolo che le api svolgono tramite l’impollinazione delle piante spontanee e coltivate: un terzo circa della produzione mondiale di cibo dipende infatti dal loro lavoro. Come cambierebbero – senza le api – l’ambiente e la vita stessa dell’uomo sulla Terra? Una presa di coscienza definitiva sull’argomento è l’obiettivo che tutti ci dovremmo porre.

Interverranno il fisico del clima responsabile del Dipartimento di Fisica della Terra del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste Filippo Giorgi, il referente nazionale Presidi Slow Food apicoltura e mieli Mauro Pizzato, il funzionario regionale del Servizio biodiversità della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche Pierpaolo Zanchetta, l’apicoltrice Orietta Gressani e la docente di scienze naturali e referente del presidio Slow Food mieli di alta montagna alpina del Friuli Venezia Giulia Maria Luisa Zoratti, che coordinerà l’incontro.

Con il training “Innovalp” della cooperativa sociale Cramars

Vicino/lontano mont collabora e partecipa a Innovalp. Training Acceleratore Residenziale Estivo,  a cura della cooperativa sociale Cramars, che si svolgerà ad Arta Terme dal 16 al 21 luglio. Un’occasione strutturata di formazione, immersiva e totalmente gratuita, rivolta a 20 giovani dai 18 ai 35 anni, provenienti dalle aree montane del Friuli Venezia Giulia e da altre regioni italiane. Prevede sessioni di formazione, riflessione, approfondimento. Il focus di Training Acceleratore Residenziale Estivo 2023 è dedicato a immaginare azioni concrete a favore delle comunità di montagna per aumentarne la coesione e promuoverne il benessere. Nell’ambito dell’iniziativa vicino/lontano mont propone:

LUNEDÌ 17 LUGLIO – ORE 20.30 – SALONE DI PALAZZO SAVOIA
Preludio sull’Acqua
musica e parole con PAOLO FORTE fisarmonica e STEFANIA URSELLA letture

Gli altri incontri di Innovalp aperti al pubblico:

MARTEDÌ 18 LUGLIO – ORE 20.30 – GIARDINO DI PALAZZO SAVOIA
Riannodare i fili tra città e montagna
con GIANLUCA LENTINI, GIUSEPPE GRAFFI BRUNORO, FEDERICA CORRADO, DANILO FARINELLI

GIOVEDÌ 20 LUGLIO – ORE 20.30 – GIARDINO DI PALAZZO SAVOIA
Comunità e imprese:
co-progettare il benessere dei territori montani
con MICHELA VOGRIG, PAOLA BENINI

programma dettagliato: www.innovalp.org

Al via la nuova edizione di vicino/lontano mont

Sta per prendere il via la terza edizione di vicino/lontano mont, sempre curata da Claudio Pellizzari. Quest’anno partirà da Udine, il 19 luglio, per concludersi a Dordolla il 23 settembre. In programma 25 appuntamenti che toccheranno i Comuni di Arta Terme, Comeglians, Forni Avoltri, Forni di Sotto, Grimacco, Moggio Udinese, Ovaro, Paluzza, Pontebba, Prato Carnico, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Taipana, Tarvisio – portando, come sempre in collaborazione con molti partner, momenti di riflessione e intrattenimento sui temi della montagna e delle sue genti.

La rassegna si aprirà – mercoledì 19 luglio, alle 11, nel Salone del Popolo di Palazzo d’Aronco a Udine – con un incontro costruito insieme agli apicoltori del presidio Slow Food dei mieli di alta montagna alpina del Friuli Venezia Giulia. Un appello che intende sollecitare l’attenzione di tutti su un problema decisivo, strettamente connesso con la crisi climatica e ambientale: la sopravvivenza delle api.

All’evento, che ha per titolo “Api fiori clima: un equilibrio spezzato, un segnale d’allarme”, parteciperanno: Filippo Giorgi, fisico del clima e responsabile del Dipartimento di Fisica della Terra del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste; Orietta Gressani, apicoltrice; Mauro Pizzato, referente nazionale Presidi Slow Food apicoltura e mieli; Pierpaolo Zanchetta, funzionario del Servizio biodiversità della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche Fvg; Maria Luisa Zoratti, docente di scienze naturali e referente del presidio Slow Food mieli di alta montagna alpina Fvg, che coordinerà l’incontro.

La rassegna proseguirà in serata, mercoledì 19 alle 21.30, al Cinema all’aperto del Visionario in piazza Primo Maggio, dove verrà proposto il documentario dedicato alla fotografa Ulderica Da Pozzo: “Ulderica. Fruta di mont” di Stefano Giacomuzzi prodotto da Agherose. La proiezione, della durata di 27′, sarà accompagnata da un dialogo tra l’antropologo Gian Paolo Gri, il regista Stefano Giacomuzzi e la stessa Ulderica Da Pozzo, moderato da Luca Censabella per il CEC.

Il programma completo di vicino/lontano mont 2023 sarà online dal pomeriggio di sabato 15 luglio.

La foto pubblicata è stata scattata l’anno scorso, in occasione di un appuntamento di vicino/lontano mont a Trava di Lauco.

Tre eventi a fine maggio a cura della SFI-FVG

Si conclude a fine maggio la prima parte della rassegna “FILOSOFIA IN CITTÀ. LETTERE SULL’UMANISMO”, a cura della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG, con Territori delle idee e Schola Humanistica di Padova, in collaborazione con vicino/lontano e altri prestigiosi partner. In calendario, tre eventi di sicuro interesse e originalità, che esprimono al meglio lo spirito dell’intera iniziativa:

giovedì 25 maggio – ore 16.00
Università degli Studi di Udine, Palazzo Antonini (Sala Gusmani)
LINGUA MORTA/LINGUA VIVA
Prove di umanesimo al crepuscolo dell’umano

Tavola rotonda con PAOLO PEZZUOLO, EDOARDO BENATI, ALEXANDRE FEYE, GIUSEPPE MARCELLINO, ROBERTO NORBEDO

giovedì 25 maggio – ore 21.00
Udine, Teatro San Giorgio
Bacchus_Pentheus
Spettacolo teatrale in lingua latina, con sottotitoli in italiano
liberamente tratto dalle Baccanti di Euripide
di e con STEFANO RIZZARDI e PAOLO PEZZUOLO
maschere di Stefano Perocco di Meduna
costumi di Margherita Mattotti,
voce registrata di Alice Ronco
musiche dal vivo Leo VirgiliErmes Ghirardini.

Venerdì 26 maggio – ore 17.00
Udine, Teatro Palamostre
UMANESIMO INQUIETO
Lectio magistralis di MASSIMO CACCIARI

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito e libero, fino a esaurimento dei posti disponibili

Il bilancio del festival

Vicino/lontano ritrova la sua città e il suo pubblico, riappropriandosi e superando le migliori atmosfere vissute nel tempo pre-pandemia: la 19^ edizione si è chiusa con un bilancio decisamente positivo che include il successo notevole di pubblico nelle molteplici location del festival, e la conferma di un programma di alto valore, che ha saputo calamitare l’attenzione, in un affettuoso e stimolante “abbraccio” della città.

Il bilancio, a poche ore dalla conclusione ufficiale del festival, è arrivato per voce dei curatori Paola Colombo – anche presidente dell’associazione culturale vicino/lontano – Franca Rigoni e Álen Loreti, e del presidente del comitato scientifico Nicola Gasbarro. «È un’edizione, questa – hanno spiegato – che insieme a un resoconto decisamente lusinghiero porta in dote il valore aggiunto di una straordinaria empatia fra i protagonisti degli incontri e i loro spettatori. Non si tratta “solo” di un successo di partecipazione, ma di un’evoluzione di prospettiva: il pubblico ha dimostrato di guardare al festival come a una fonte importante di informazione e approfondimento sugli accadimenti del nostro tempo, sul mondo e le sue traiettorie. Un riscontro di cui siamo orgogliosi e che al tempo stesso ci responsabilizza per le scelte delle future edizioni. Il 2024 sarà infatti un anno chiave per vicino/lontano perché segnerà il ventennale del festival e anche i vent’anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani – mancato il 28 luglio 2004 – figura di riferimento del nostro lavoro e alla quale, di intesa con la famiglia Terzani, abbiamo voluto dedicare sin dal 2004 un Premio Letterario internazionale che si è affermato per l’autorevolezza e la statura dei suoi vincitori».

Era “potere” il tema 2023 di vicino/lontano: una parola analizzata nelle sue multiformi accezioni da oltre 200 relatrici e relatori per 80 eventi in 5 giorni, dal 3 al 7 maggio, con molti eventi di anteprima. Un programma che «ha pienamente dimostrato la sua compattezza e coerenza tematica, l’alta qualità dei relatori che hanno dato prova di ottima capacità comunicativa. Un’edizione che ci è sembrata svilupparsi in un vero stato di grazia per la complicità fra i protagonisti e un pubblico maturo, coinvolto, partecipe e che dimostra di aver sviluppato un forte senso di appartenenza e identificazione con il festival. Un pubblico che vive con compostezza anche piccole criticità, le code sotto il sole, i programmi andati esauriti per le tante richieste, i biglietti gratuiti per la serata del premio Terzani letteralmente ‘bruciati’ in poco meno di mezz’ora. Abbiamo vissuto questi giorni condividendo con gli spettatori la gioia dell’attesa per gli eventi, la curiosità per i temi, la vivacità del dibattito, in un fervore comune di partecipazione civile e di entusiasmo per “l’evento festival”».

La giornata conclusiva del festival

Lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini, trionfatore ai Tony Awards 2022, ha chiuso la 19^ edizione del festival. Massini ha raccontato al pubblico il suo ultimo, attualissimo lavoro, “Manhattan Project” (Einaudi), ballata “fluviale” che ripercorre il progetto americano di costruzione della bomba atomica a opera degli scienziati ebrei espatriati dall’Europa nazista, un potente monito contro tutte le guerre e un invito a coltivare la memoria degli orrori del passato. 

Sempre in tema, in anteprima assoluta, è stato presentato a vicino/lontano 2023, in collaborazione con il Centro Balducci, il libro postumo di un sacerdote di frontiera che molto si è speso per la pace, Pierluigi Di Piazza: “Non uccidere. Per una cultura della pace” (Laterza). Erano presenti la giornalista Gabriella Caramore e Vito Di Piazza, fratello di Pierluigi, coordinati dal direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini. Tra i grandi protagonisti che sono intervenuti nella giornata conclusiva anche il filosofo e psicanalista argentino Miguel Benasayag, che ha parlato del valore della parola “resistenza” in un video commentato dal vivo, nella Chiesa di San Francesco, dalla presidente della Società filosofica italiana-Sezione Fvg, Beatrice Bonato. “Resistere, malgrado tutto” titola l’analisi che Benasayag ha condotto intorno ai rapporti tra vita e potere, per evidenziare il modo in cui i viventi, seppure catturati nelle maglie di una governance parvasiva, possano in parte sottrarvisi. Molto partecipato è stato anche l’incontro con il noto musicista Massimo Zamboni, ex CCCP, che nel sorprendente “Bestiario selvatico” pubblicato da La nave di Teseo indaga il ruolo degli animali in rapporto all’uomo e alla sua indifferenza per l’ambiente. Ha conversato con il curatore di vicino/lontano mont Claudio Pellizzari

Quali sono le conseguenze di una relazione troppo stretta fra scienza e potere, se quest’ultimo la mette al servizio di ideologie antidemocratiche e di finalità distruttive? A vicino/lontano ne hanno parlato i genetisti Guido Barbujani e Michele Morgante, con il docente di Storia della medicina Gilberto Corbellini e il filosofo della scienza Giovanni.

L’attualità è rimasta in primo piano con altri due libri: presentando il suo primo romanzo “Il soldato Konstantin” (Gaspari), il giornalista Andrea Romoli, a lungo inviato in Ucraina, da Udine ha promosso il download gratuito del suo libro per i dissidenti russi, su piattaforme con accesso criptato. Un modo per sensibilizzare intorno all’assurdità di una guerra fratricida. Il progetto è stato raccontato alle 16, nella Loggia del Lionello: l’autore ha dialogato con Karina Bikbulatova. Konstantin era un giovane soldato russo, della cui identità e destino nulla sappiamo, ma che ha raccolto nel suo diario di guerra, custodito nella teca di un museo di Kiev, la rabbia di una generazione di giovani russi. 

In collaborazione con Bottega Errante per il progetto “Voci a Est”era presente al festival anche il giornalista moldavo Iulian Ciocan, autore di “Prima che Breznev morisse” (Bottega Errante editore): primo tassello di una trilogia distopica che racconta nei libri l’incubo dell’invasione russa in Moldavia, all’ordine del giorno dopo l’invasione dell’Ucraina. Alle 10, nella Loggia del Lionello Ciocan ha ha conversato con lo storico Andrea Zannini evocando le atmosfere del crepuscolo del decrepito regime di Brežnev, e una storia ambientata negli anni della Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia. E, poco dopo, Andrea Zannini ha tenuto una lectio in tema dell’uso distorto della storia da parte del potere concentrandosi sul “caso foibe”.

Nella Loggia del Lionello, Angela Terzani Staude ha raccontato la sua lunga storia d’amore con Tiziano Terzani sfogliando insieme al pubblico il libro “L’età dell’entusiasmo” (Longanesi): con lei il biografo di Tiziano Terzani, Álen LoretiAl Teatro San Giorgio è stato presentato L’uomo è antiquato?”, ultimo fascicolo della rivista ‘aut aut’ dedicato al filosofo Günther Andres, nel dialogo fra Micaela Latini, Pier Aldo Rovatti, Alessandro Di Grazia e Beatrice Bonato. “La seduzione del linguaggio. Dall’arte oratoria ai meme” è stato il tema della conversazione tra l’insigne linguista Raffaele Simone, la semiologa Annamaria Lorusso e il giornalista Marco Pacini per riflettere sulla seduzione del linguaggio, sui nuovi linguaggi iperconnessi, stratificati e fluidi, dove istantaneità, viralità, falsità si rafforzano nella distrazione, nella pigrizia, nella manipolazione.

La “Nico Pepe” a vicino/lontano

Si è rinnovata quest’anno la storica partnership con l’Accademia d’arte drammatica Nico Pepe di Udine, che ha portato al festival lo spettacolo teatrale “La primula e il temporale” per la regia di Claudio de Maglio.

In scena gli allievi del primo anno di corso: Giulio Bianchi, Martina Bunino, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Chiara Forti, Federica Garbarini, Santi Maccarrone, Gregorio Maconi, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Tomas Prodorutti, Sara Volpi, Sara Wegher.

Lo spettacolo è stato ideato a partire dai temi proposti quest’anno per il Concorso Scuole Tiziano Terzani. E’ stato presentato nel corso della mattinata per la premiazione dei vincitore di sabato 6 maggio, e in replica per il pubblico del festival – come da tradizione – domenica 7 maggio presso l’Oratorio del Cristo.

Lo spettacolo è ispirato al corto pasoliniano Cosa sono le nuvole, inserito nel film corale Capriccio all’italiana (1968). L’episodio pasoliniano era ispirato a sua volta all’Otello di Shakespeare, riproposto in una chiave poeticamente surrealista. In una pluralità di piani di significato e di senso – a partire dall’idea del teatro nel cinema, e nella pittura – realtà e rappresentazione, mondo della finzione e mondo reale si confrontano e confliggono per suggerire una riflessione sul rapporto tra “apparire ed essere”. Perché nella cultura antropologica del presente ognuno recita a soggetto copioni altrui e la “verità” è fuori dal linguaggio, tenuta nascosta dietro la rappresentazione.

Un particolare ringraziamento va all’accademia Nico Pepe per aver permesso l’utilizzo degli spazi dell’Oratorio del Cristo nelle giornate di sabato e domenica 6 e 7 maggio e per aver gentilmente concesso anche quest’anno l’uso della scenografia che ha accolto il palco della Chiesa di San Francesco.

L’installazione vicino/lontano

Sul sagrato della chiesa di san Francesco, durante tutto il festival, è stata posizionata l’installazione “vicino/lontano”. Ideata da Paolo Bon e Massimo Piutti e realizzata in ferro e legno, con i colori del festival, era intesa al contempo come un espositore di materiali informativi e come luogo dove fermarsi a leggerli. 

Nella foto che pubblichiamo, di Luca d’Agostino, l’installazione è stata anche uno degli elementi scenici della performance di danza contemporanea “Crossing line” portata al festival dalla Compagnia 

Arearea nell’ambito del progetto internazionale Go Towards di cui è capofila.

La diretta di Radio Rai Friuli Venezia Giulia

È stato particolarmente gratificante per vicino/lontano poter contare, per questa 19esima edizione, sulla media partnership di Rai Radio3 e della sede Rai Friuli Venezia Giulia.

Grazie alla media partnership, Radio Rai Friuli Venezia Giulia ha dedicato al festival un lungo speciale, condotto da Gioia Meloni, andato in onda la mattina di sabato 6 in diretta dalla sala stampa.

Tra gli ospiti di Gioia Meloni, anche Angela Terzani Staude, presidente della Giuria del Premio Terzani e il vincitore 2023 Zerocalcare.

Per ascoltare o riascoltare lo “Speciale vicino/lontano”, questo il link a Raiplay Sound https://www.raiplaysound.it/ricerca.html?q=Speciali+Rai+Radio+FVG

I vincitori del Concorso Scuole Tiziano Terzani

Come ogni anno si rinnova al festival l’appuntamento con il Concorso Scuole Tiziano Terzani. Il Concorso, che si è realizzato anche quest’anno con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stato ideato da vicino/lontano in collaborazione con la famiglia Terzani. È aperto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Friuli Venezia Giulia e ha l’obiettivo di stimolare e promuovere all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione e creatività per contribuire a sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di ‘cittadinanza attiva’.

Sabato 6 maggio a presentare il concorso, nella splendida cornice del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, è stata la responsabile del Concorso Doris Cutrino, mentre a premiare i ragazzi era presente Geia Laconi, moglie di Folco Terzani, insieme al presidente della Banca di Udine Credito Cooperativo Lorenzo Sirch. Degli oltre 100 progetti presentati, la giuria ne ha premiati 13.

Sono intervenuti la compagnia circense New Faboulouse Circus Copernicus, un gruppo di studenti del Liceo Copernico di Udine che si prodiga nel creare coreografie e spettacoli di ispirazione circense, finalizzati a far conoscere l’arte del circo e del teatro da strada. Hanno proposto, in apertura della mattinata, la performance “Sconnessi e curiosi”. Interpreti: Marta Band, Vittorio Milan, Sara Cocetti, Micol Degano, Juri Letizia, Greta Rustico, Angelica Del Pos, Lorenzo Meroi, Daniele Mrak, Lorenzo Chiopris, Marco Sebastianutto, Enea Zancanaro, Lara Rikic, Sofia De Losa, Lucinda Meshberg, Xu Chenghao. E con la supervisione di Sonia Adorinni e Anna Chiarandini. “Crescere mettendosi in gioco”, era il titolo dell’intervento dello studente Giovanni Parri del Liceo classico J. Stellini di Udine, mentre il Liceo coreutico dell’Educandato Statale Collegio Uccellis ha proposto la performance coreutica “Legami” (interpreti: Lika Akhalbedashvili, Alice Amadio, Delia Armenia, Syria Iacobacci, Giorgia Maniscalco, Marianna Carmela Puliafito, Carolina Tuniz, Elisa Zambelli. Il testo tratto da La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano è stato interpretato dalla studentessa Carolina Tuniz. Federica Maddalena Cucinotta ha curato regia e coreografia.

L’Accademia d’arte drammatica Nico Pepe ha proposto ai ragazzi e ai genitori presenti in sala lo spettacolo teatrale “La primula e il temporale” interpretato dagli allievi del primo anno di corso. Con la regia di Claudio de Maglio.

Hanno fatto parte della giuria 2023: Doris Cutrino, Manuela Beltramini, Anna Chiarandini, Gianni Cianchi, Anna Croppo, Luca d’Agostino, Carlo Della Vedova, Margherita Mangilli, Margherita Piva, Antonella Rotolo, Antonella Sbuelz, Gabriella Scrufari. La scuola capofila per l’edizione 2023 è stata il Liceo classico Stellini di Udine.

I premi in denaro sono stati messi a disposizione da Banca di Udine Credito Cooperativo. I libri sono stati messi a disposizione da Salani Editore, Gruppo Mauri Spagnol. Giochi ed educational sono stati offerti da Trudi e Sevi. Le targhe consegnate ai vincitori sono state realizzate da Carraro Chabarik mosaico contemporaneo

La giornata di sabato 6 maggio

Una giornata straordinariamente ricca di incontri, tutti intrecciati con la più viva attualità. A partire dal dialogo che ha visto protagonista Vera Politkovskaja, a vicino/lontano per raccontare sua madre, la giornalista russa Anna Politkovskaja assassinata a Mosca nell’androne di casa sua, il 7 ottobre 2006, e l’anno dopo insignita del Premio Terzani alla memoria. Vera aveva ventisei anni. Le ha dedicato un libro: Una madre. La vita e la passione per la verità di Anna Politkovskaja (scritto per Rizzoli con Sara Giudice). Fuoriuscita dalla Russia all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina, Vera Politkovskaja ha dialogato in collegamento da remoto con il giornalista Andrea Filippi, direttore de La Provincia Pavese e membro della Giuria del Premio Terzani. Il pubblico del festival, tutto in piedi, al termine dell’incontro le ha dedicato un applauso commovente, lunghissimo. 

A discutere del potere reale dell’intelligenza artificiale, in un dibattito di altissimo livello, sono intervenuti al festival uno dei più influenti scienziati che nel mondo la studiano, Federico Cabitza, la filosofa Teresa Numerico e il giornalista e docente Fabio Chiusi, esperto di digitale. L’intelligenza artificiale si è ritagliata un ruolo enorme, e crescente, nelle vite e nei diritti di ognuno di noi: dal welfare alla sanità, dalla sicurezza all’istruzione. L’irruzione di chatbot con cui parlare come con un essere umano, come ChatGPT, e di sistemi con cui tradurre comandi testuali in immagini ha ulteriormente complicato lo scenario e scatena inquietanti interrogativi. 

Al festival si è parlato di Iran e della rivoluzione delle donne con il regista iraniano-curdo Fariborz Kamkari, la docente e autrice italo-iraniana Farian Sabahi, il giornalista Alberto Negri, l’artista e attivista Gianluca Costantini, coordinati dalla giornalista Luciana Borsatti. Direttamente collegato a questo appuntamento, era il confronto “Teocrazie. La follia di credersi Dio”, che ha visto protagonisti Annarosa Buttarelli, Rocco D’Ambrosio e Nicola Gasbarro, presidente del Comitato scientifico del nostro festival. Se la religione diventa strumento dell’agire politico e l’etica pubblica coincide con la morale religiosa, quale spazio rimane alla tolleranza per la libertà del pensiero? Una riflessione sulla necessità di rendere autonomo il fondamento dell’autorità civile, e laico l’esercizio del potere.

Protestare o disertare?” titolava il panel in cui si sono confrontati la giornalista Annalisa Camilli, l’ex sindacalista Valter Molinaro e l’eco-attivista di ‘Ultima Generazione’ Simone Ficicchia. Per cercare un modo di dare forza al “pensiero alternativo” ignorato o messo all’angolo da chi sta al potere.

A vicino/lontano anche la prima presentazione del nuovo libro “Macro Mafia. La multinazionale dei clan che sta conquistando il mondo”, appena uscito per Rizzoli, di Floriana Bulfon: un’inchiesta sul super cartello che domina la criminalità internazionale e che va dal Sudamerica all’Italia, dall’Olanda agli Emirati, dall’Irlanda all’ex Jugoslavia. È stato presentatosabato anche “Nato sul confine”(Rizzoli), il nuovo libro del giornalista e scrittore Fabrizio Gatti, Premio Terzani 2008, in dialogo con la giornalista Anna Dazzan, accompagnati dalle letture di Manuel Buttus e Roberta Colacino. Al centro del romanzo, a bordo di una imbarcazione di migranti siriani, la voce di un bambino non ancora nato, Mabruk, che tutto vede e ci fa vedere, ed è insieme la voce dei suoi coraggiosi compagni di viaggio, e di tutte le persone cui sia toccato in sorte di scappare dal proprio Paese in guerra. Alle migrazioni è stata dedicata la mostra fotografica “Popoli in Movimento” che Francesco Malavolta ha presentato al pubblico in un appassionato intervento in Torre Santa Maria. Ancora in tema di libri: lo scrittore montenegrino Stefan Boskovic, in dialogo con il giornalista Oscar D’Agostino, ha presentato “Il ministro” (Bottega Errante), dove immagina, in un ritratto psichedelico della società contemporanea, i nove turbolenti giorni del ministro della cultura del Montenegro, Valentino Kovačević, dopo l’uccisione accidentale di un’artista durante una performance. Chi sono i pacifisti in Italia oggi, e a chi interessa soffiare sul vento della guerra? Ne ha scritto il giornalista Matteo Pucciarelli nel suo “Guerra alla guerra”, uscito per Laterza, che al festival ha discusso del tema con il coordinatore di ‘Pace e disarmo’ Francesco Vignarca e la direttrice del quotidiano Il Piccolo Roberta Giani

Al festival si è parlato anche di “cancel culture”, con lo scrittore Christian Raimo e l’accademica Sergia Adamo: riscrivere, rileggere e manipolare non come gesto di censura – forse – ma come un modo per mettere in una relazione diversa il presente e il passato e per poter guardare al futuro.

Radio3mondo in diretta dal festival

È particolarmente gratificante per noi organizzatori poter contare per questa 19esima edizione sulla media partnership di Rai Radio3 e della sede Rai Friuli Venezia Giulia.

Grazie alla media partnership, Radio3mondo è andata in onda venerdì 5 in diretta dal nostro festival. 

Anna Maria Giordano – che al festival aveva intervistato il vincitore del Premio Terzani 2020 Amin Maalouf nella serata per la premiazione – ha condotto la trasmissione ospitando il filosofo Ivan Dimitrijevic, la giornalista e attivista curda Havin Guneser, lo storico David Reynolds e lo studioso e docente Fabio Chiusi. 

La puntata qui http://bit.ly/mondovicinolontano

Il firmacopie di Zerocalcare

Disegnetti anche a Udine, sabato 6 maggio, dalle 14.30 alle 18.30 in Largo Ospedale Vecchio!

Chi vorrà partecipare al firmacopie del vincitore del Premio Terzani dovrà mettersi in coda a partire dalle 13.30. La fila verrà chiusa una volta esauriti i 100 posti disponibili.

Se porterete più di un libro da dedicare, avrete un disegno su uno dei libri e firmadilli sugli altri.

Cattivofrank all’Oratorio del Cristo

Nelle giornate di venerdì e sabato l’Oratorio del Cristo – grazie alla collaborazione con l’Accademia d’arte drammatica Nico Pepe – torna a essere sede degli incontri del festival. Vi fa ingresso anche l’arte. Le sedute del palco sono opera dell’artista udinese Cattivofrank. Realizzate con materiali di recupero – ferro arrugginito, doghe di vecchie botti, inserti metallici in peltro di vecchi vassoi, fusi all’interno degli “errori” del legno – vengono cortesemente messe a disposizione di vicino/lontano 2023. Pensate – in parte – per lo spettacolo teatrale Medea, di e con l’attrice e autrice Giuliana Musso, avranno la funzione di sedute destinate ai relatori del festival. E contemporaneamente, grazie alla loro forza espressiva, continueranno a mantenere il loro valore di oggetti scenici onirici, capaci di rappresentare ognuno la propria unicità e irripetibilità.

Cattivofrank, alias Lanfranco Brisighelli è figlio d’arte: nato a Udine e diplomato in aeronautica all’Istituto Malignani, è pronipote di un orafo di Casa Savoia, nipote di un meccanico di biciclette e di un fotografo. La famiglia Brisighelli è infatti nota da oltre un secolo a Udine e in Friuli, di cui ha raccontato paesaggi, attività, eventi e persone in scatti memorabili.

Gli eventi di venerdì 5 maggio

Un saldo filo rosso fra la storia e l’attualità legava gli appuntamenti della terza giornata del festival. A cominciare dalla lezione magistrale che ha tenutolo storico David Reynolds, professore emerito di Storia internazionale all’Università di Cambridge:Europa in armi: dalle guerre mondiali all’Ucraina” era il titolo lectio che ha tenuto, un evento a cura dell’Università di Udine e dell’Associazione culturale Friuli Storia, introdotta dallo storico Tommaso Piffer. La mappa dell’Europa è cambiata enormemente nell’ultimo secolo, più spesso la trasformazione è stata il risultato involontario di conflitti che hanno avuto effetti devastanti sulla vita di milioni di persone e hanno ridisegnato la geografia e gli equilibri politici del continente. 

E della “Storia come arma, dai Balcani alla Russia di Putin”, ovvero dell’imposizione di una visione deformata del passato per giustificare politiche nazionalistiche aggressive, hanno discusso la giornalista e saggista Francesca Mannocchi e lo storico contemporaneista Guido Crainz, coordinati dal giornalista e critico letterario Marino Sinibaldi

Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine si è tenuta la mattinata conclusiva del progetto formativo interistituzionale per le scuole “Il piacere della legalità?”, coordinato da Liliana Mauro e Chiara Tempo e giunto al traguardo della sua XVI edizione, dedicata a Pierluigi di Piazza. Fra gli ospiti: Lucia Castellano, direttrice generale per l’Esecuzione Penale Esterna, i giornalisti Fabrizio Gatti e Francesca Mannocchi e il rapper Dj Tubet

Lucia Castellano è stata protagonista anche di un dialogo con la giornalista Luana De Francisco, sul tema “Il senso della pena: diritti e carcere. Nella Torre di Santa Maria si è parlato di “Elon Musk, l’uomo che vuole risolvere il futuro”, con lo studioso e docente universitario Fabio Chiusi, autore dell’omonimo saggio per Bollati Boringhieri, in dialogo con il giornalista scientifico Roberto Manzocco. Elon Musk è uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo, le sue iniziative sembrano alimentare un “culto” della sua persona e sfuggono a un reale controllo pubblico, critico e su base democratica, e proprio da questa considerazione prende avvio l’attenta analisi di Fabio Chiusi.

Sul “Potere perduto dei giovani”, coordinati dal sociologo Stefano Allievi, si sono confrontati la poetessa, rapper e scrittrice Wissal Houbabi, il sociologo Maurizio Merico, la demografa Maria Letizia Tanturri e la presidente di LegaCoopFvg Michela Vogrig. In una società demograficamente sempre più vecchia, si sta erodendo progressivamente lo spazio – anche culturale e sociale – a disposizione dei giovani. Assistiamo a un rovesciamento storico: in tutti i campi è proprio chi ha meno futuro davanti a sé che ne determina la direzione. 

nuovi progetti del movimento di liberazione curda sono stati raccontati, nella Loggia del Lionello, dalla giornalista e attivista curda Havin Guneser, in dialogo con il ricercatore Federico Venturini. Al Teatro Nuovo Giovanni da Udine si è tenuta la lezione magistrale dell’editorialista Beppe Severgnini in occasione della Graduation dell’Executive Master in Business Administration dell’Università degli Studi di Udine.

La “preziosa eresia” di Federico Tavan

Nel 2014, a un anno dalla scomparsa, il nostro festival aveva dedicato a Federico Tavan una serata speciale nello spazio dell’ex Chiesa di San Francesco. Il 2023 segna dieci anni da quando Federico saliva sulla sua Nave spaziale per il suo viaggio senza fine. E vicino/lontano 2023 lo ricorda con otto cartoline, consegnandole alla sua navicella spaziale e al pubblico che vorrà collezionarle, con le parole di Aldo Colonnello, Pierluigi Cappello, Anna De Simone, Rosanna Paroni Bertoia, Paolo Medeossi, Mario Turello, Danilo De Marco e con due poesie: di Ida Vallerugo e di Rosanna Paroni Bertoia. Accompagnano i testi otto fotografie di Danilo De Marco. Le cartoline saranno gratuitamente a disposizione del pubblico nelle sedi del festival, fino a domenica 7 maggio. “Federico Tavan – ha scritto Paolo Medeossi – è sempre stato esclusivamente poeta: non è mai venuto meno all’impegno di farne atto pubblico urlando verità scomode e dando generosamente in pasto la sua stessa esistenza. Il poeta, se vero, non può far altro, è questo il suo destino, la sua missione, il suo principale dovere civile. Precario, inaffidabile, approssimativo, imperfetto in tutto, Federico è coerente e lucido in tutto questo”.

La foto che pubblichiamo è stata cortesemente concessa da Danilo De Marco

La seconda giornata del festival

Le nuove geografie del potere, fra deglobalizzazione e questioni internazionali, sono state al centro della seconda giornata del festival. Ne hanno parlato il direttore di Limes Lucio Caracciolo, analista geopolitico fra i più autorevoli, in dialogo con la giornalista e scrittrice Luciana Borsatti, fresca autrice per Castelvecchi del saggio IranIl tempo delle donne (2023). Introdotto dal giurista Guglielmo Cevolin, l’incontro è entrato nel vivo dell’attualità: le distanze tra Usa, Cina e Russia segnalano la crisi del precedente ordine mondiale a trazione statunitense e allontanano la transizione verso un mondo multipolare istituzionalizzato, e pacifico. 

In Torre di Santa Maria si è parlato di “Abitare: una costruzione culturale”, con l’antropologo Andrea Staid in dialogo con Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine. “Abitare è naturale, è il primo dei diritti di ogni individuo” – scrisse Jean Nouvel – e Andrea Staid si interroga da sempre su come esercitare questo diritto. Nel Salone del Popolo, si è tenuto l’incontro “Nichilismo del potere nella cultura russa”: il filosofo Ivan Dimitrijevic, docente all’Università di Varsavia e autore di molti saggi, ha dialogato con Beatrice Bonato, presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana. Lo “scontro di civiltà” presentato da alcuni intellettuali russi come la ragione profonda della guerra contro l’Ucraina suona inquietante, ma in qualche modo aiuta a capire la rilevanza della cultura per la politica. Si è partiti da qui per delineare gli aspetti fondamentali dell’ideologia del potere in Russia nel suo debito con la categoria di nichilismo, l’idea di una missione messianica del popolo e l’indifferenza alla vita del corpo.

I riflettori sono stati puntati su un tema di estrema attualità in “Donne al governo”, dialogo tra le docenti di Letterature comparate Sergia Adamo, del comitato scientifico di vicino/lontano, e di Diritto del lavoro Roberta Nunin e la giornalista Fabiana Martini, già vicesindaca di Trieste e autrice del libro Il governo delle donne. Viaggio tra le amministratrici locali italiane (Vita Activa Nuova 2022). Solo il 15% delle città italiane sono guidate da donne: in nessun Comune superiore ai 200 mila abitanti c’è in questo momento una sindaca. Le istituzioni sono ancora dominate da logiche monosessuate. 

Sul Sagrato di San Francesco “GO towards”, è stato presentato il progetto internazionale – di cui la Compagnia Arearea è capofila – che indaga il concetto di confine con il linguaggio universale della danza, alla ricerca di una cultura trans-frontaliera. La presentazione è stata accompagnata dall’azione performativa Crossing line con Roberto Cocconi, Marta Bevilacqua e i danzatori della Compagnia Arearea.

La giornata si è chiusa, sempre in Chiesa di San Francesco, con la toccante lettura scenica “Due padri”, tratta da “Apeirogon”, il libro di Colum McCann vincitore del Premio Terzani 2022: in scena gli attori Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana. A grande richiesta da vicino/lontano 2022, una testimonianza e un messaggio più che mai necessari, in Israele e altrove: abbracciarsi, tenersi la mano, guardarsi negli occhi, ascoltarsi. Due padri e lo stesso dolore, la stessa forza. Parole di odio che provano a diventare parole di pace.

Vicino/lontano per Giulio Regeni

Il nostro festival continua a chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni.

I genitori di Giulio, Paola Deffendi e Claudio Regeni, erano presenti all’inaugurazione con un loro messaggio video.

87 mesi fa il corpo di Giulio ci mostrava “tutto il male del mondo”. 

Chi lo ha torturato e ucciso non può restare impunito, il processo si deve fare in Italia. 

Vogliamo giustizia. Siamo sempre qui, sempre più numerosi a fianco della sua famiglia.

Presso l’infopoint del festival in Largo Ospedale Vecchio si possono trovare i braccialetti e le spille gialle a offerta libera per aiutare a sostenere i costi delle spese legali.

Un piccolo gesto che può fare molto.

Inaugurata la XIX edizione del festival

Con il saluto del Vice Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil, del Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni e del Rettore Roberto Pinton si è aperta mercoledì 3 la XIX edizione del festival vicino/lontano. “Potere” la parola chiave. Dove si nascondono e come agiscono i nuovi poteri, sempre più invisibili, annidati fra gli interessi delle multinazionali e le ultime sofisticate tecnologie, fra il neo-imperialismo di governi che soffocano i diritti umani e civili, e un’economia senza etica che produce diseguaglianza? È stato dedicato a “La metamorfosi dei poteri” l’evento inaugurale nella Chiesa di San Francesco. Sul tema si sono confrontati l’economista e matematico francese Gaël Giraud, la sociologa Maria Rosaria Ferrarese, il filosofo Giovanni Leghissa e l’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del nostro comitato scientifico.

Nella serata inaugurale, sempre nella Chiesa di San Francesco, si è parlato di Afghanistan e del silenzio calato sulle vicende del Paese, con l’intervento di tre autorevoli esperti: il giornalista e inviato di guerra Valerio PellizzariAlberto Cairo, in Afghanistan dal 1990 per il Comitato Internazionale della Croce Rossa e per la Ong italiana Nove Onlus come fisioterapista per la riabilitazione fisica e l’inclusione socio-economica delle vittime di guerra; e l’analista e ricercatore Fabrizio Foschini, che per vicino/lontano e le Librerie in Comune ha tradotto e annotato i “Diari dal carcere” di Sepideh Gholian (Gaspari Editore 2021), che verranno presentati anche al Salone del Libro di Torino. Toccante fuori programma con la testimonianza di una donna afghana, impegnata nel suo Paese per l’empowerment femminile, che è dovuta fuggire, lasciando suo figlio. 

Al Teatro San Giorgio è andato in scena “Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande”, di Gianluigi Gherzi e del regista e attore Fabrizio Saccomanno che sul palcoscenico è stato affiancato da Elisa Morciano, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic. Proposto in collaborazione con Teatro Contatto 41, lo spettacolo ricostruisce l’itinerario personale e professionale dello scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, un intellettuale straordinario scomparso prematuramente a soli 40 anni, che con il suo La frontiera (Feltrinelli) era stato finalista del Premio Terzani 2016. Nato a Taranto e laureato in filosofia a Roma, dopo l’incontro con Goffredo Fofi ha iniziato a collaborare con la rivista “Lo Straniero” di cui è poi diventato vicedirettore. Collaboratore di Radio3 e del Corriere del Mezzogiorno, ha scritto anche per Pagina99, il Riformista, Internazionale e Minima&moralia, sempre e comunque dalla parte degli ultimi e degli sfruttati, ovunque ci sia stato un sopruso: nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne del caporalato pugliese, così come nell’Argentina dei desaparecidos.

Tre mostre da non perdere

Tre le mostre che hanno aperto i battenti al festival martedì 2 maggio. Al piano nobile di Palazzo Morpurgo (via Savorgnana, 12) sarà visitabile fino al 7 maggio la mostra fotografica di Francesco Malavolta “Popoli in Movimento”, che racconta attraverso immagini di grande impatto emotivo i flussi migratori in Europa, soffermando lo sguardo, fuori da ogni contabilità astratta, sul dramma umano delle persone che sono costrette ad abbandonare la propria casa e la propria terra. L’esposizione, un progetto di Banca Etica, sarà presentata e commentata da Malavoglia stesso nella giornata del 6 maggio, alle 10, alla Torre di Santa Maria, in via Zanon 2 (viste guidate sabato pomeriggio alle 15 e domenica mattina alle 11).

Sempre il 2 maggio, è stata inaugurata presso lo Spazio espositivo Make, via Manin 6,”Mariupol Diary”, mostra fotografica –  anteprima italiana – del fotografo ucraino Evgeny Sosnovsky, che ha documentato l’assedio della sua città, Mariupol. L’esposizione è la testimonianza visiva di Sosnovsky che, per sessantacinque giorni, sfidando i bombardamenti, ha raccontato con i suoi scatti gli effetti delle distruzioni e testimoniato la coraggiosa resistenza quotidiana degli ucraini, attraverso i volti di uomini e donne, anziani e bambini. La mostra è curata dall’attivista e scrittore Michele Guerra. In mostra anche un videomessaggio dell’autore. Visitabile fino all’11 maggio.

Ha chiuso la giornata del 2 maggio, nella cornice di Spazio 35, via Caterina Percoto 6, l’inaugurazione della personale di Augusta Parizzi “Il mio sguardo”, un progetto artistico di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Il dettaglio dell’occhio femminile per Parizzi è lo specchio di vissuti dolosi, ma allude anche alla possibilità di nuovi percorsi personali. L’artista ne ha parlato con l’avvocata Maddalena Bosio e con Alice Boeri, vice presidente di IoTuNoiVoi Donne Insieme di Udine, associazione antiviolenza di Udine che ha collaborato alla realizzazione della mostra. Tre donne impegnate personalmente e professionalmente nell’azione di sensibilizzazione contro la violenza di genere. La mostra sarà visitabile fino al 7 maggio.

Nicoletta Taricani vince il MANE Award

E’ Nicoletta Taricani la vincitrice della prima edizione del MANE Award, il premio dedicato a Claudia Grimaz istituito dal circolo culturale Il Mulino a Nordest. 
Una serata emozionante, sold out, condotta da Massimo Somaglino – anche presidente delle giuria -, che ha visto alternarsi sul palco le sei artiste partecipanti: Nicole Coceancig, Chiara Di Gleria, Michela Franceschina, Laura Giavon, Nicoletta Taricani e Eva Tomat. Tutte bravissime. Hanno interpretato, a cappella, un brano scelto dal vastissimo repertorio esplorato da Claudia Grimaz. Erano tutte e sei sul palco dell’Auditorium di Pozzuolo, al termine della serata, a cantare “Bella ciao” con il Coro La Tela, il Coro Popolare della Resistenza e tutto il pubblico in sala.
Non poteva esserci serata migliore per ricordare e onorare un’artista straordinaria. Che manca a tutti.

Inaugurata la personale di Marco Petrus

Ha aperto i battenti la personale dell’artista milanese Marco Petrus a cura della Stamperia d’arte Albicocco. La mostra – che è stata presentata da Paola Zatti, conservatore responsabile della Galleria d’Arte Moderna di Milano – ripercorre il sodalizio tra l’artista e la Stamperia. In esposizione le opere calcografiche realizzate tra il 2003 e il 2023 con le tradizionali tecniche di incisione: acquaforte, acquatinta, puntasecca, carborundum, a partire dalle architetture degli edifici milanesi, come la celebre Torre Velasca, rappresentate in una prospettiva che induce il fruitore a osservare le realtà urbanistiche da un punto di vista inaspettato, sia estetico che “meditativo”. Il silenzio di queste realtà architettoniche in qualche modo prosegue nelle opere più recenti, dove si rivela una ricerca nuova, più straniata, astratta, e dove i rapporti cromatici diventano fasce di colore, linee, geometrie.

La mostra resterà visitabile fino al 30 luglio (dal lunedì al sabato, ore 9-12 e 15-18).

Grande attesa per la serata del Premio Terzani

Come ogni anno, la serata per la consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani al Teatro Nuovo Giovanni da Udine sabato 6 maggio, alle 21, è particolarmente attesa. Ne sarà questa volta protagonista il fumettista Zerocalcare, alias Michele Rech, che con il graphic novel No Sleep Till Shengal (Bao Publishing) si è aggiudicato la 19esima edizione del riconoscimento istituito e promosso dalla nostra associazione, insieme alla famiglia Terzani, nel nome del giornalista e scrittore fiorentino. 

Sarà, come sempre, una serata-evento: al centro del programma l’intervista al vincitore condotta dal giornalista e critico letterario Marino Sinibaldi, ideatore del programma Fahrenheit su RaiRadio3, di cui è stato a lungo direttore, ora presidente del Centro per il Libro e la Lettura di Roma, nonché membro della Giuria del Premio Terzani. Presenterà la serata Alessandro Lussiana, attore e doppiatore, che nella sua carriera è stato diretto dai registi più prestigiosi della scena italiana. E sarà naturalmente Angela Terzani Staude a consegnare il riconoscimento a Zerocalcare e a leggere la motivazione della Giuria al pubblico in sala. La parte musicale è affidata alla Nuova Orchestra da Camera Ferruccio Busoni diretta dal M° Massimo Belli, violino solista Lucio Degani. La scenografia porta la firma di Claudio Mezzelani che si è ispirato alle tavole del libro vincitore.

Per partecipare basta ritirare i biglietti numerati e gratuiti, dalle ore 16 di giovedì 4 maggio presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, negli orari di apertura della biglietteria (16-19), oppure scaricarli, senza costi, dal circuito Vivaticket. Potranno essere ritirati non più di 2 biglietti a persona.

Gli “Amici di vicino/lontano” 2023, presentando la tessera, hanno la possibilità di ritirare in anticipo i biglietti, nella misura di uno per ogni “amico”, martedì 2 maggio e mercoledì 3 maggio (16-19), sempre presso la biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Libri: tante anteprime e novità al festival

Vicino/lontano è come sempre anche una occasione per sfogliare insieme libri che ci aiutano a leggere il mondo e il nostro tempo

Stefano Massini racconta Manhattan Project”, l’evento di chiusura del festival in programma domenica 7 maggio, alle 21 nella Chiesa di San Francesco, offrirà al pubblico la straordinaria opportunità di assistere dal vivo al racconto di alcuni fra i più importanti momenti dell’opera “Manhattan Project”, appena pubblicata per Einaudi. 

In programma tante altre novità e anteprime, a partire dalla presentazione del nuovo libro-inchiesta della giornalista Floriana Bulfon, “Macro Mafia. La multinazionale dei clan che sta conquistando il mondo” (Rizzoli)E poi “Non uccidere. Per una cultura della pace” il libro in uscita per Laterza, che porta la firma di Pierluigi Di Piazza, l’indimenticato fondatore del Centro Balducci scomparso proprio un anno fa. Fabrizio Gatti, Premio Terzani 2008, tornerà a Udine per presentare il suo ultimo libro “Nato sul confine”, da poco in libreria per Rizzoli. E per la prima volta presenteranno le loro pubblicazioni in Italia due autorevoli voci letterarie dell’est Europa, edite da Bottega Errante: lo scrittore e giornalista moldavo Julian Ciocan e lo scrittore e sceneggiatore montenegrino Stefan Bošković

Saranno al festival anche il giornalista Rai Andrea Romoli con il diario romanzato “Z. La guerra del soldato Konstantin” (Gaspari), la giornalista Luciana Borsatti con il saggio “Iran. Il tempo delle donne”, da poco pubblicato per Castelvecchi, il regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari  con “Il ritorno in Iran”, un po’ memoir un po’ racconto dolente, pubblicato da La nave di Teseo. E poi ancora il racconto del lungo amore fra Tiziano Terzani e la moglie, Angela Terzani Staude, presidente della Giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che presenterà “L’età dell’entusiasmo” dato alle stampe lo scorso autunno per Longanesi. 

A vicino/lontano 2023 anche la giornalista Annarita Briganti con “Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’”architetto geniale” (Cairo), il sociologo Stefano Allievi con “Dizionario del Nordest”, uscito da poco per Ronzani,  l’artista attivista Gianluca Costantini con “Human Rights PortraitsSessanta anni di volti e di lotte di Amnesty International, edito da BeccoGiallo; Geia Laconi, moglie di Folco Terzani, con “Figlia dell’uomo Tigre” edito da Giunti, la storia vera eppure magica di una donna che ritrova sé stessa attraverso suo padre.

Zerocalcare vince il Premio Terzani 2023

Va a Zerocalcare, alias Michele Rech, per No Sleep Till Shengal (Bao Publishing) la 19^ edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dalla nostra associazione, insieme alla famiglia Terzani, nel nome del grande giornalista e scrittore fiorentino. Lo ha annunciato oggi, 12 aprile, la presidente di Giuria Angela Terzani Staude, moglie di Tiziano Terzani. “Zerocalcare – si legge nella motivazione – ci consegna un reportage di irresistibile presa fin dalla prima tavola, fin dal primo fumetto, che contiene già un universo di pensieri, una visione originale del mondo e l’impegno di una coscienza che è impossibile mettere a tacere”.

Michele Rech riceverà il Premio Terzani sabato 6 maggio a Udine (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine). Sarà il protagonista della serata-evento che costituisce da sempre il momento centrale del nostro festival, quest’anno in programma dal 3 al 7 maggio nella sua XIX edizione. «Questo premio – ha commentato Zerocalcare – significa davvero molto per me. La figura di Tiziano è stata uno dei pilastri della mia formazione “civica”. Essere incluso nella cinquina finalista per me è stato già come vincere».

Riconoscendo il grande valore di tutte le opere candidate, Angela Terzani ha voluto ricordare gli altri volumi entrati nella cinquina dei finalisti 2023: Cal Flyn per Isole dell’abbandono. Vita nel paesaggio post-umano (Blu Atlantide), Paolo Giordano per Tasmania (Einaudi), Pierre Sautreuil per Le guerre perdute di Jurij Beljaev (Einaudi), Mikhail Shishkin per Russki Mir: guerra o pace? (21lettere).

La Giuria che ha assegnato il Premio Terzani 2023 è composta da Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi.

Presentato il programma di vicino/lontano 2023

Il programma della 19esima edizione del festival vicino/lontano (Udine, 3-7 maggio) è stato presentato oggi, giovedì 6 aprile, nella medievale Torre di Santa Maria a Udine, recentemente interessata da un ambizioso progetto di ristrutturazione finanziato da Confindustria Udine che l’ha ora restituita alla città.

Ottanta gli appuntamenti in calendario, tra confronti, incontri, concerti, mostre, spettacoli e proiezioni, che coinvolgeranno 200 personalità dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione.

La serata per la premiazione del vincitoredel Premio letterario internazionale Tiziano Terzani sarà, come ogni anno, il momento centrale del festival. Sempre molto attesa dal pubblico, avrà luogo sabato 6 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Il vincitore 2023 verrà annunciato da Angela Terzani, presidente della Giuria del Premio, mercoledì 12 aprile.

Vicino/lontano 2023 si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, con il contributo del Comune di Udine e con il supporto degli sponsor Amga Energia & Servizi, Banca di Udine Credito Cooperativo, Coop Alleanza 3.0,  Lega Coop Friuli Venezia GiuliaFarmacia Antonio Colutta, Confartigianato, Studio associato Romanelli & Partners, Fi.Mar.Lab Alta Formazione On Demand, e del mecenate Ilcam, che ha aderito alle agevolazioni fiscali previste dall’art bonus regionale.  Il festival gode del patrocinio di Confcommercio, oltre che del supporto di numerosi sponsor tecnici, espressione dell’imprenditoria del territorio. È però doveroso ricordare ed esprimere un ringraziamento per il sostegno del pubblico del festival, che nel riparto dei fondi del 2 per mille a favore delle associazioni culturali ha portato vicino/lontano al 3ᵒ posto in regione tra i beneficiari (84esimo a livello nazionale).

Per la prima volta in Italia la mostra “Mariupol Diary”

Per la prima volta arriva in Italia la mostra del fotografo ucraino Evgeny Sosnovsky: per 65 giorni ha sfidato l’incubo dei bombardamenti, documentando gli effetti delle distruzioni sulla sua città, ritraendo uomini, donne, anziani e bambini nella loro quotidiana resistenza all’orrore.

A un anno dalla caduta di Mariupol, “Mariupol Diary”, il racconto per immagini di Evgeny Sosvonsky, oggi profugo a Kiev, viene esposto a Udine in occasione della 19^ edizione del nostro festival, dove resterà visitabile fino all’11 maggio nell’allestimento curato da Michele Guerra e coprodotto con Arci-Nuovi Orizzonti e MAKE Spazio espositivo. Martedì 2 maggio l’inaugurazione.

Annunciati i finalisti del Premio Terzani 2023

Cal Flyn per Isole dell’abbandono. Vita nel paesaggio post-umano (Blu Atlantide), Paolo Giordano per Tasmania (Einaudi), Pierre Sautreuil per Le guerre perdute di Jurij Beljaev (Einaudi), Mikhail Shishkin per Russki Mir: guerra o pace? (21lettere) e Zerocalcare per No Sleep Till Shengal (Bao Publishing) sono i cinque finalisti della diciannovesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Lo ha annunciato la Giuria, riunitasi nella casa fiorentina della famiglia Terzani.

«Ancora una volta – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – abbiamo cercato di candidare al Premio opere che ci aiutino a comprendere, nella loro complessità umana, oltre che storica e politica, le questioni di maggiore attualità nel mondo. Cerchiamo sempre uno sguardo sincero, libero dalle interpretazioni preconfezionate. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio è dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, ciò che avveniva al di là delle facili spiegazioni».

giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore sarà annunciato a inizio aprile e sabato 6 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l’atteso protagonista della serata-evento per la consegna del Premio, appuntamento centrale della 19esima edizione del Festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 3 al 7 maggio. Per maggiori informazioni, scarica il comunicato stampa.

Scelta la parola-chiave dell’edizione 2023

È “potere” la parola-chiave per la prossima edizione del festival, la 19esima, che si svolgerà a Udine da giovedì 4 a domenica 7 maggio. Le quattro giornate saranno precedute da alcuni eventi di anteprima che avranno luogo anche in altre località della regione. Come ogni anno, per costruire il programma, saranno consultate e coinvolte le competenze presenti nel comitato scientifico di vicino/lontano, coordinato anche per questa edizione dall’antropologo Nicola Gasbarro, ma anche quelle dei numerosi partner del festival.

A confermare e consolidare il forte legame tra la figura di Tiziano Terzani e il festival, anche quest’anno Àlen Loreti, biografo ufficiale del giornalista e scrittore fiorentino, oltre che curatore dei due volumi dei ‘Meridiani’ Mondadori, affiancherà Paola Colombo e Franca Rigoni nella curatela della manifestazione. E se il comitato scientifico di vicino/lontano è già da tempo al lavoro, anche la Giuria del Premio Terzani, presieduta da Angela Terzani, è impegnata proprio in questi giorni a individuare i cinque finalisti dell’edizione 2023.

Riteniamo importante segnalarvi che Sepideh Gholian, attivista e reporter iraniana autrice dei “Diari dal carcere” (Gaspari editore) pubblicati dal vicino/lontano – insieme alle Librerie in Comune di Udine e al gruppo UdineperNûdem – con il patrocinio di Amnesty International Italia, è stata indicata da BBC News tra le 100 donne più influenti del 2022. Ed è stata scelta proprio per il coraggio con cui si è opposta a un potere teocratico e liberticida, rifiutando di inoltrare richiesta di perdono alla guida suprema, l’ayatollah Khamenei e riuscendo a far avere al mondo – è tuttora reclusa nel carcere di Evin, a Teheran – la sua testimonianza.

Riparte il Concorso Scuole Tiziano Terzani

È online il bando del Concorso Scuole Tiziano Terzani 2023, che vicino/lontano propone al mondo della scuola nella convinzione che i docenti della regione possano ancora una volta considerare il Concorso un’occasione di crescita e di confronto costruttivo per i loro allievi.

L’iniziativa, che anche quest’anno gode del patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha la finalità di stimolare – attraverso l’ideazione e la realizzazione di progetti didattico-educativi – percorsi di riflessione e creatività che favoriscano una conoscenza corretta e consapevole di culture, storie, persone “altre”.

Per l’edizione 2023 proponiamo a insegnanti e allievi due diverse piste tematiche, da sviluppare a scelta:

È LA CURIOSITÀ IL SEGRETO DELLA CONOSCENZA. L’IGNORANZA NASCE DALL’INDIFFERENZA.

NEL MONDO VIRTUALE INCONTRIAMO TANTI AMICI E PROVIAMO EMOZIONI TALVOLTA PROFONDE. NEL MONDO REALE CONOSCIAMO SPESSO SOLITUDINE E ISOLAMENTO.

Insieme al bando potete scaricare la scheda di iscrizione, da inviare compilata entro sabato 5 novembre 2022 all’indirizzo concorsoscuole@vicinolontano.it  

Gli elaborati andranno poi inviati, in formato elettronico, entro sabato 18 marzo 2023.

I vincitori saranno premiati da Angela Terzani sabato 6 maggio 2023, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, nell’ambito della 19esima edizione del festival vicino/lontano-Premio Terzani.

Gli eventi della penultima settimana di v/l mont

È particolarmente densa di appuntamenti la penultima settimana di v/l mont, la rassegna estiva che vicino/lontano dedica alla montagna. 

Si inizia mercoledì 24 agosto, a Salârs di Ravascletto, dove alle 17.30, a Cjasa da Duga, è in programma la presentazione di “Carnia, un guida”, nove itinerari lenti nelle valli carniche raccontati dallo scrittore e animatore culturale Paolo Patui. Dialogheranno con l’autore la fotografa Ulderica Da Pozzo e Angelo Floramo, medievista, insegnante e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele. L’evento segna la chiusura della mostra fotografica di Umberto Candoni “Così vicina, così lontana” che per vicino/lontano mont Cjasa da Duga ha ospitato dal 29 luglio. 

Due giorni dopo, venerdì 26, alle 18, a Paluzza, la rassegna affronta – in un attesissimo “fuori programma” – il tema del ruolo delle Aree Interne in un mondo che sta velocemente cambiando. Quali sono le connessioni tra il lavoro di pianificazione e l’agire dei territori rispetto alle disuguaglianze che, come altrove, si stanno aggravando? Quanto può contare riaffermare i “diritti di cittadinanza” di chi vive e lavora nelle aree periferiche italiane? In piazza XXI-XII Luglio ne parleranno l’economista e co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità Fabrizio Barca e l’esperto in pianificazione e controllo strategico degli enti locali e docente all’Università di Padova Luciano Gallo, moderati da Vanni Treu, socio fondatore della Cooperativa Cramars di Tolmezzo. 

Sempre venerdì, alle 20.30, a Tolmezzo, al Cinema David verrà presentato il progetto “Suono Dentro” del fisarmonicista Paolo Forte e del regista e documentarista Giulio Squarci, un’esplorazione musicale di luoghi speciali catturati da un occhio immaginifico. Dopo la proiezione del documentario gli autori ne parleranno con Paolo Cantarutti di Radio Onde Furlane. 

Sabato 27, alle 14.30, al Centro ambientale Aplis di Ovaro, la rassegna dedica un focus speciale alla tempesta Vaia e all’infestazione da bostrico tipografo, un altro flagello che sta minacciando le nostre montagne e che è in parte una conseguenza di Vaia. Vi parteciperanno la direttrice del Consorzio Boschi Carnici Erika Andenna, l’impresario forestale Mirco Cingolani, lo studioso di botanica, biologia e conservazione della natura Cesare Larsen, il giornalista, scrittore e dottore forestale Luigi Torreggiani, che per il quotidiano Domani e la Compagnia della Foreste ha realizzato il podcast “Vaia”. Condurrà la discussione il dottore forestale Fabio Troiero. 

In serata, alle 21, a Prato Carnico la piazza della fontana sarà teatro del concerto e light show di Marcello Cunsolo e Hybrida. Cunsolo, frontman dei catanesi Flor de Mal che negli anni ’90 segnarono la scena musicale italiana, ha collaborato negli anni con artisti e gruppi di calibro internazionale, tra i quali i REM. Uomo dalle scelte radicali che lo hanno portato anche a fare il pastore in Friuli, compone ora musica per il teatro e non ha mai abbandonato l’attività live. Sta lavorando a un nuovo disco. 

L’intensa settimana di eventi di v/l mont si chiude domenica a Grimacco con “La vie delle acque di Topolò”, una passeggiata, con partenza alle 10, lungo i sentieri delle acque risistemati dall’associazione Topolò, dove i partecipanti saranno accompagnati dalla guida naturalistica Alberto Candolini, dal dottore agronomo Stefano Santi, attuale direttore del GAL Euroleader, e dalla musica del Matika Duet. 

Tutti gli eventi sono a ingresso libero.

Gli eventi dal 17 al 21 agosto

Dopo l’intenso fine settimana di Ferragosto, mercoledì 17 vicino/lontano torna a far tappa a Tolmezzo. Nella Biblioteca Civica “Adriana Pittoni”, alle 18, verrà presentata la XIII edizione del libro bianco sulle droghe. “La sfida democratica” è il titolo dell’incontro a cui parteciperanno il già sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone, la giornalista del Messaggero Veneto Luana De Francisco e la ricercatrice psicosociale Grazia Zuffa. Il volume contiene, come ogni anno, una descrizione dettagliata degli effetti sul sistema penale e carcerario della normativa vigente sulle droghe. Una parte importante dell’edizione 2022 è però dedicata al referendum sulla cannabis, dichiarato non ammissibile dalla Corte Costituzionale. 

Corleone, che ora svolge il ruolo di Garante dei diritti dei detenuti per il Comune di Udine, si è a lungo occupato di diritti civili e sociali, politica delle droghe, carcere, manicomi. Sarà a vicino/lontano mont anche il giorno dopo, a Cercivento, dove alle 18, a Cjase da int, dialogherà con lo scrittore e drammaturgo Carlo Tolazzi in occasione del quarto e ultimo appuntamento che la rassegna dedica alle scritture drammaturgiche di Tolazzi, raccolte nel volume “Il silenzio e la rivolta” da Forum editrice. “Cercivento. Prima che sia giorno” è il titolo dell’appuntamento a cui parteciperà anche l’attore Alessandro Maione, che interpreterà alcune pagine del testo, da poco riportato in teatro con grande successo di pubblico, per la regia di Massimo Somaglino che aveva curato anche la prima messa in scena. 

Venerdì 19 vicino/lontano mont salirà a Malga Glazzat in Val Aupa per un appuntamento dedicato all’alpicoltura nella montagna friulana. Alle 14 ne parleranno lo storico Claudio Lorenzini, l’agronomo e storico Sandro Menegon e il sociologo Tobia Segala

Sabato 20, alle 15.30, in un evento che fa parte del cartellone di “Note e Parole in Rifugio”, in collaborazione con Assorifugi vicino/lontano mont propone l’incontro “Scalare con l’acqua” con l’alpinista e pittrice Riccarda De Eccher

Sempre sabato, alle 18, ad Ampezzo, in Piazza Carnia Libera 1944 la rassegna ospiterà un appuntamento dedicato agli agricoltori della montagna, realizzato in collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco e la Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti”. Vi parteciperanno Roberto Baldovin, viticoltore di montagna a Forni di Sopra, Guglielmo Favi, presidente della Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano, Stefano Santi, agronomo e attualmente direttore del GAL Euroleader, Irma Visalli, consulente della Rete del patrimonio paesaggistico e delle aree protette della Fondazione Dolomiti Unesco, e Pierpaolo Zanchetta, membro del Comitato tecnico della Fondazione Dolomiti Unesco oltre che coordinatore del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia. 

domenica, alle 17, a Preone, vicino/lontano mont renderà omaggio all’operato della cooperativa sociale Itaca, presentando il volume illustrato “Una qualsiasi giornata d’autunno” realizzato in un percorso di scrittura creativa dagli ospiti del centro diurno S.I.R.I.O. di via Cavour a Tolmezzo. L’incontro, dedicato all’inclusione e alla creatività delle persone con disabilità, si concluderà con un dj set che comprende i brani realizzati nel corso di un laboratorio musicale condotto dal musicista e producer Walter Sguazzin, con la partecipazione del dj Michele “Calli” Calligaro e del rapper Emil “River” Lenisa. 

Gli eventi del fine settimana di Ferragosto

Le Dolomiti friulane faranno da sfondo, nel fine settimana, a uno degli appuntamenti centrali della seconda edizione di vicino/lontano mont. Sabato 13, alle 18, a Piani di Luzza, il Bella Italia Efa Village sarà sede dell’incontro “Scenari di un futuro prossimo. Verso la Fine o un nuovo inizio?”, dedicato alla crisi climatica e al progressivo esaurirsi delle risorse. Vedrà coinvolti il giornalista e scrittore Marco Pacini, autore per Meltemi del saggio “Pensare la fine”, e il presidente del Carnia Industrial Park Roberto Siagri, autore per Guerini de “La servitizzazione”.  Condurrà la discussione Marino Firmani, professionista nel mondo dell’economia.

Sempre sabato 13, alle 20.30, a Enemonzo, il Centro sociale ospiterà “Il quaderno di Radoslav”, uno spettacolo di parole, musica e immagini. Uno dei maggiori esponenti del graphic journalism internazionale, Aleksandar Zograf, disegnerà dal vivo,accompagnato dalla musica dei Fior delle bolge – trio composto da Alan Liberale, Luca Zuliani e Federico Galvani – e dialogherà con il giornalista indipendente Alessandro Gori. Lo spettacolo – tra passato e futuro, tra Italia e Balcani, tra il mondo che è stato e quello che sarà – nasce dal nuovo libro di Aleksandar Zograf, “Il quaderno di Radoslav e altre storie della Seconda guerra mondiale”, pubblicato in Italia da 001 Edizioni.  L’evento, a ingresso libero come tutti gli appuntamenti di vicino/lontano mont, si realizza in collaborazione con il Comune di Enemonzo, Cinemazero e il Museo della Jugoslavia di Belgrado.

Domenica 14 agosto, alle 18, a Raveo, il Santuario della Madonna del Monte Castellano sarà la sede dell’installazione libraria/sonora “Sonosuono incontra Dalai Trio”. Sulle orme del suo nuovo libro, lo psicologo, musicista e scrittore Matteo Cimenti ci accompagnerà attraverso una esperienza sonora alla ricerca del suono nascosto e confuso dentro l’eccessivo rumore di fondo. Un viaggio insieme al Dalai Trio – composto da Mirko Cisilino, Emanuel Donadelli, Marzio Tomada – alla scoperta di ciò che di solito teniamo nascosto: il “nostro” suono. L’appuntamento si realizza in collaborazione con l’Associazione culturale Luigi Candoni.

La foto pubblicata è di Luca d’Agostino/Phocus Agency. Scattata a vicino/lontano 2012 in occasione dello spettacolo Books Across Balkans

Gli incontri a Trava di Lauco e a Venzone

Giovedì 11 agosto, alle 18, a Trava di Lauco, nella piazza del paese (in caso di pioggia, nella chiesa parrocchiale) avrà luogo il terzo appuntamento dedicato alle quattro drammaturgie carniche di Carlo Tolazzi, raccolte da Forum editrice ne “Il silenzio e la rivolta”.  Saremo a Trava non a caso, dato che proprio nel piccolo santuario à répit (del respiro o del sospiro) di Trava, dedicato alla Madonna del Carmelo, venivano un tempo portati i neonati morti prima di aver ricevuto il battesimo, perché potessero tornare in vita per un brevissimo istante, ricevere il battesimo e non diventare anime perdute nel limbo. Tolazzi dialogherà con la docente di antropologia culturale Donatella Cozzi. L’attrice Valentina Rivelli leggerà alcuni passi del testo teatrale Resurequie.

Venerdì 12 agosto, alle 20.30 a Venzone, nella Sala Consiliare del palazzo comunale verrà proiettato il documentario “Dietro la cortina. Praforte: un arcipelago di memorie” (durata 20’), che ricostruisce attraverso gli occhi e i ricordi di un testimone la storia di un borgo, svuotato non solo dall’emigrazione, ma anche da una ordinanza delle autorità al tempo della guerra fredda. Gli autori Stefano Morandini, antropologo visuale,e Alessandro Monsutti, docente presso il Dipartimento di Antropologia e Sociologia del Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra, ne discuteranno insieme a Guglielmo Pitzalis, medico, qui impegnato nella sua veste di animatore culturale.

Fotografare la montagna

Martedì 9 agosto, alle 17.30, a Salârs di Ravascletto, ospiti di Ulderica da Pozzo e della sua Cjasa da Duga, vi proponiamo l’incontro “Fotografare la montagna e le sue genti”, con Ulderica Da Pozzo e Davide Degano. Lo storico della fotografia Claudio Domini condurrà il dialogo tra i due fotografi di diverse generazioni che cercano nel loro lavoro di indagare la realtà e il mutamento antropologico degli abitanti delle montagne. 

Vi ricordiamo che Cjasa da Duga ospiterà fino al 24 agosto la mostra fotografica “Così vicina, così lontana. La Carnia di Umberto Candoni”, visitabile tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 16 alle 19.

La foto pubblicata è di Davide Degano

Fabrizio Barca a fine agosto a v/l mont

Vicino/lontano mont arricchisce il calendario degli eventi con un appuntamento di grande rilievo, un “fuori programma” che si realizza in collaborazione con Cooperativa Cramars, Innovalp.Tv, Legacoop FVG e CoopFond.

Venerdì 26 agosto alle 18, a Paluzza (in piazza XXI-XXII Luglio o, in caso di pioggia, nell’adiacente Sala del CESFAM), l’economista e co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità Fabrizio Barca e l’esperto in pianificazione e controllo strategico degli enti locali Luciano Gallo – con la moderazione del socio fondatore della Cooperativa Cramars Vanni Treu – discuteranno del ruolo delle Aree Interne. Quali sono le connessioni tra il lavoro di pianificazione e l’agire dei territori rispetto alle disuguaglianze che, come altrove, si stanno aggravando? Quanto può contare riaffermare i “diritti di cittadinanza” di chi vive e lavora nelle aree periferiche italiane? 


Porteranno il loro saluto il sindaco di Paluzza Massimo Mentil, referente dei sindaci per la strategia d’area “Alta Carnia”, e Ermes De Crignis, presidente della Comunità di Montagna della Carnia.


L’incontro è aperto a tutti. In caso di maltempo si consiglia di presentarsi con anticipo.


La foto pubblicata è di Alice Durigatto – Phocus Agency

Âgas di mont. La tutele delle acque montane

Domenica 7 agosto, il greto del Tagliamento a Caprizi di Socchieve, presso la baracca dei pescatori, sarà sede per tutta la giornata di una serie di riflessioni e performance incentrate sul “re dei fiumi alpini”, tutte racchiuse sotto il titolo “Âgas di mont”
Si inizierà, alle 9.30, con gli interventi di donne e uomini che hanno dedicato ai fiumi libri, versi, opere, studi, iniziative: lo scrittore Tullio Avoledo, lo storico ambientale Giacomo Bonan, la giornalista Elisa Cozzarini, le donne protagoniste della staffetta “In marcia con il Tagliamento”, lo scrittore Stefano Moratto e il musicista Stefano Andreutti, anime del progetto Dinamiche Liquide, la scrittrice e docente Cristina Noacco, l’attore, musicista e improvvisatore Renato Rinaldi. Coordinerà gli interventi la giornalista Veronica Rossi. Seguirà un dialogo tra il presidente del BIM Tagliamento e sindaco di Ampezzo Michele Benedetti e la voce storica della difesa delle acque della Carnia Franceschino Barazzutti, che presenterà la ristampa anastatica di Tagliamento, numero unico di un giornale stampato nei primi anni ’70 che già lanciava l’allarme sull’impatto dell’idroelettrico in contesti ambientali di particolare fragilità. Condurrà la conversazione la giornalista Giacomina Pellizzari

Nel pomeriggio, alle 14, il musicista Stefano Andreutti sarà protagonista della performance “Tagliamento sonoro”, un piccolo concerto per acqua di fiume. A seguire, in “Acqua persa, acqua nascosta”, il giornalista di Internazionale Jacopo Ottaviani, specializzato in data journalism, ci spiegherà – dati alla mano – il problema dell’acqua, nel nostro Paese e nel mondo.

Sempre domenica 7 agosto, alle 18, a Socchieve, presso il Centro Culturale verranno presentati e proiettati podcast e cortometraggi dedicati al Tagliamento: si potrà ascoltare un breve estratto del podcast “Tiliment” realizzato da Renato Rinaldi nel 1999, e assistere alla proiezione del cortometraggio “Tali Mu” (6’), del video reportage della staffetta “In marcia con il Tagliamento” (15’), dei quattro cortometraggi di Dinamiche Liquide “Tagliamento sonoro” (25’ tot.) e del docufilm “Di viaggi e di ghiaia” (26’) realizzato tra il 2020 e il 2021 dal Teatro della Sete per la regia di Andrea Colbacchini. 

L’evento sarà parte del progetto “Stargate nelle Alpi”, che prevede la creazione di piattaforme temporanee autocostruite che mettono in rete tra loro diverse micro-località delle regioni alpine di Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia.

La foto pubblicata è di Ulderica Da Pozzo

Le portatrici carniche nella drammaturgia di Carlo Tolazzi

Giovedì 4 agosto, alle 18, al Tempio Ossario di Timau il drammaturgo e scrittore Carlo Tolazzi e lo studioso di storia sociale Matteo Ermacora saranno i protagonisti del secondo appuntamento che vicino/lontano mont dedica a “Il silenzio e la rivolta”, il volume pubblicato da Forum che raccoglie le quattro drammaturgie carniche di Tolazzi. “Portare (la muart tal gei)” è il titolo dell’incontro dedicato alle portatrici carniche, quasi 1.500 donne che tra il 1915 e il 1918 furono di fatto arruolate dall’esercito italiano per rifornire le prime linee, trasportando nelle loro gerle uniformi e munizioni. L’attrice Giulia Cosolo darà voce ad alcune pagine del testo drammaturgico, portato in scena per la prima volta nel 2008 per la regia di Giuliano Bonanni.

Il giorno dopo, venerdì 5 agosto, alle 18.00, a Forni Avoltri, nella piazza dell’ex latteria, l’incontro “Terre Alte: laboratorio di innovazione collettiva” sarà l’occasione per discutere dei percorsi di innovazione possibili per la montagna, a partire dalle esperienze di cooperazione nate tra fine ‘800 e inizio ‘900. Interverranno Annalisa Bonfiglioli, vicepresidente della Cooperativa Cramars, Walter Tomada, insegnante, scrittore e direttore del periodico La Patrie dal Friûl, e Paolo Felice, presidente di LegacoopSociali Fvg.

A v/l mont la musica di ieri e di oggi

La seconda edizione di vicino/lontano mont entra questa settimana nel vivo. Molti gli appuntamenti in programma, che toccheranno altrettanti comuni dell’area montana del Friuli Venezia Giulia. A partire da mercoledì 3 agosto, alle 18.00, quando a Ovaro, presso lo Zoncolan Camping Caravan, in prossimità della Piattaforma polivalente del Centro turistico-sportivo, avrà luogo un evento dedicato alla musica di ieri e di oggi che prevede uno showcase di alcuni giovani artisti (Paolo Pinna, Cilio, Emil “River” Lenisa) con cuffie wireless per il pubblico. 

“Di piattaforma in piattaforma. Da Ovarock a The Artist Garage” è il titolo di questo appuntamento, un gioco di parole che vuole connettere generazioni diverse: da quanti, tra gli anni ’80 e ’90, hanno fatto nascere e frequentato anche nella nostra regione i festival musicali a quanti oggi, attraverso le piattaforme digitali, riescono a raggiungere un vasto pubblico, creando musica dal garage di casa o dalla propria stanza. 

Parteciperanno all’incontro i creatori della piattaforma TAG-The Artist Garage, l’innovativo progetto dedicato ad artisti e manager del settore musicale/discografico, e alcune voci di Radio Onde Furlane e Radio Tausia. Seguirà un aperitivo in musica.

Europei di montagna. Una sfida possibile?

Gli abitanti della montagna vivono in territori che, per quanto marginali, subiscono pienamente gli effetti delle crisi geopolitiche e geoeconomiche, cui si aggiungono i costi rilevanti della crisi climatica: fattori che incidono sulle loro prospettive di sviluppo e di vita. I montanari hanno certo bisogno di comprendere trend e dinamiche per immaginare e progettare un futuro possibile dentro l’Unione europea che, a sua volta, deve imparare ad accogliere, fin dai livelli politici più alti, le istanze anche radicali di chi vive, presidia e conosce le Terre Alte. Una sfida possibile? A vicino/lontano mont ne parleranno sabato 30 luglio alle 18.00, a Tolmezzo, la giornalista Francesca De Benedetti, firma di Domani, e il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari, con la moderazione di Maurizio Ionico, fondatore di Innovalp.tv, nell’incontro “Europei di montagna”, che si terrà nel bellissimo giardino del Museo Carnico delle Arti popolari (via della Vittoria 2).

La Carnia nelle fotografie di Umberto Candoni

Dopo l’inaugurazione con la Topolovska Minimalna Orchestra a Villa di Verzegnis, venerdì 29 vicino/lontano mont si sposta a Salârs di Ravascletto, a Cjasa da Duga, l’antica casa di famiglia che la fotografa Ulderica Da Pozzo ha reso sede di mostre ed eventi, facendone un punto di riferimento culturale per tutta la Carnia. Alle 17.30 verrà inaugurata la mostra “Così vicina, così lontana”. Presenta una selezione, risalente agli anni Sessanta, della produzione del fotografo Umberto Candoni, testimonianza di una Carnia in bianco e nero, povera ma dignitosa. Le immagini, scattate da un Candoni già ottantenne, colpiscono per l’immediatezza e la grande capacità di trasmettere emozioni. Interverranno, oltre alla padrona di casa, anche l’animatore culturale Marco Lepre, che ne ha curato il catalogo, e il direttore del CRAF, docente all’Università di Udine, Alvise Rampini. La mostra si realizza in collaborazione con l’associazione culturale “Gli ultimi” e con il Comune di Ravascletto e resterà visitabile fino al 24 agosto (chiusa il lunedì).

Concerto di inaugurazione di v/l mont a Villa di Verzegnis

Vicino/lontano mont aprirà ufficialmente la sua seconda edizione giovedì 28 luglio, alle 18.30 a Villa di Verzegnis, dove – nel Prato d’Arte Marzona – è in programma il concerto inaugurale della rassegna. Protagonista la Topolovska Minimalna Orkestra, diretta da Antonio Della Marina, che eseguirà “In C”. Composto dal musicista americano Terry Riley nel 1964, il brano è la prima opera del minimalismo musicale capace di attrarre il grande pubblico. 

Il concerto si realizza in collaborazione con Carniarmonie, con l’Associazione Topolò e la Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti”

Dopo il concerto la conversazione tra il drammaturgo e scrittore Carlo Tolazzi e l’antropologo Gian Paolo Gri ripercorrerà la vicenda delle indemoniate di Verzegnis, una storia sorprendentemente attuale nonostante si collochi al crepuscolo del XIX secolo, portata in teatro qualche anno fa grazie alla scrittura drammaturgica di Tolazzi per la regia di Massimo Somaglino.

Dopo le Indemoniate, la rassegna darà spazio – sempre di giovedì e sempre alle 18 – alle altre tre indimenticabili drammaturgie dedicate alla Carnia da Tolazzi, opportunamente raccolte quest’anno da Forum ne “Il silenzio e la rivolta”: si parlerà di Portare e delle portatrici carniche (giovedì 4 agosto a Timau); di Resurequie e delle chiese di “ritorno alla vita” (l’11 agosto a Trava di Lauco); di Cercivento e della vicenda dei “fusilâz” (il 18 agosto a Cercivento). 

Venerdì 29 vicino/lontano mont si sposterà a Salârs di Ravascletto, a Cjasa da Duga, l’antica casa di famiglia che la fotografa Ulderica Da Pozzo ha reso sede di mostre ed eventi, facendone un punto di riferimento culturale per tutta la Carnia. Alle 17.30 verrà inaugurata la mostra “Così vicina, così lontana”. Presenta una selezione, risalente agli anni Sessanta, della produzione del fotografo Umberto Candoni, testimonianza di una Carnia in bianco e nero, povera ma dignitosa. Le immagini, scattate da un Candoni già ottantenne, colpiscono per l’immediatezza e la grande capacità di trasmettere emozioni. Interverranno, oltre alla padrona di casa, anche l’animatore culturale Marco Lepre, che ne ha curato il catalogo e il direttore del CRAF, docente all’Università di Udine, Alvise Rampini. La mostra si realizza in collaborazione con l’associazione culturale “Gli ultimi” e con il Comune di Ravascletto e resterà visitabile fino al 24 agosto.

La foto della Topolovska Minimalna Orkestra è di Luca Caratozzolo

Al No Borders Music Festival

The Natural Sound è il nuovo format culturale del No Borders Music Festival: dal 22 luglio al 7 agosto workshop, danza, teatro, escursioni guidate, incontri…accompagneranno i tradizionali grandi concerti. Con piacere vicino/lontano vi ha collaborato e ringrazia Compagnia Arearea, Teatro Incerto e ADS Tumblerart per la loro adesione.

Scoprite il programma completo qui: https://www.nobordersmusicfestival.com/programma/

Segnaliamo che tutte le attività sono riservate ai possessori dei biglietti per i concerti in programma in giornata.

Gli appuntamenti del fine settimana

Fine settimana denso di appuntamenti per la seconda edizione di vicino/lontano mont. Sabato 16 luglio, dalle 9 alle 13, a Paluzza, è in programma un convegno – promosso dall’Anpi – sezione Val But “Aulo Magrini” – sulla questione montana nella Resistenza italiana.

Sempre sabato 16, alle 16.00, al Rifugio Chiampizzulon, è di scena “L’altro Pasolini”, conferenza-spettacolo dello storico Andrea Zannini, con l’attore, autore e regista Massimo Somaglino, dedicata alla vicenda del fratello partigiano di Pier Paolo, Guido, ucciso a Porzȗs.

Domenica 17, al Palazzo Veneziano di Malborghetto, è in calendario un focus sul diritto di asilo con la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli e Gianfranco Schiavone, presidente del Comitato Italiano di Solidarietà.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero

Al via la seconda edizione di vicino/lontano mont

Dal 10 luglio al 4 settembre, Vicino/lontano mont rinnova la sua presenza estiva tra le montagne del Friuli Venezia Giulia – in Carnia, Canal del Ferro e nelle Valli del Natisone – portando eventi e momenti di incontro da Tolmezzo a Malborghetto, da Forni Avoltri a Stregna, da Enemonzo a Grimacco.

Sono oltre 30 gli appuntamenti in programma, che vicino/lontano mont realizza anche quest’anno in collaborazione con i Comuni, le associazioni, gli enti e le istituzioni che da tempo operano nei territori montani, trovando in molti casi nuove sinergie e nuovi compagni di viaggio.

La seconda edizione della rassegna apre intenzionalmente a Tualis, domenica 10 luglio, alle 18, nel nome e nel segno di Pierluigi Di Piazza, con la presentazione della nuova edizione di “Bilal”, potente reportage del giornalista Fabrizio Gatti, a cui è stato assegnato nel 2008 il Premio Terzani. Gatti dialogherà con il fratello di Pierluigi, Vito Di Piazza.

Il concerto inaugurale della rassegna avrà luogo giovedì 28 luglio alle 18.30 a Villa di Verzegnis,  con la Topoloska Minimalna Orkestra, diretta da Antonio Della Marina.

La rassegna darà spazio, in altrettanti eventi,  alle quattro drammaturgie dedicate alla Carnia da Carlo Tolazzi, raccolte quest’anno da Forum ne “Il silenzio e la rivolta”:  IndemoniatePortareResurequieCercivento. 

Tra i protagonisti di rilievo di vicino/lontano mont 2022 vi è sicuramente Aleksandar Zograf, uno dei maggiori esponenti internazionali del graphic journalism. Sarà impegnato, a partire dal suo ultimo lavoro – “Il quaderno di Radoslav e altre storie della Seconda guerra mondiale” – in uno spettacolo di parole, musica e immagini.

Di come uscire dalla crisi climatica discuteranno, da opposte prospettive, il giornalista e scrittore Marco Pacini e il presidente del Carnia Industrial Park Roberto Siagri, mentre Franco Corleone, già Sottosegretario alla Giustizia, entrerà nel merito delle questioni sollevate dalla nuova edizione del Libro bianco sulle droghe. La giornalista di Internazionale Annalisa Camilli e il presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà Gianfranco Schiavone affronteranno il tema del diritto d’asilo, mentre il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari e la giornalista del Domani Francesca De Benedetti si porranno il problema di cosa significhi essere europei “in montagna” 

Tra i tanti temi che verranno affrontati dalla manifestazione: il doppio flagello di Vaia e del bostrico, la questione della tutela delle acque di montagna e la battaglia, avviata negli anni Settanta, per il Tagliamento, approfondimenti dedicati alla cooperazione, tra passato e futuro, alla sicurezza in montagna, alla musica – dai festival di fine anni Ottanta alle attuali piattaforme online -, all’alpicoltura. Ancora in programma: concerti, workshop, eventi in rifugio, proiezioni e passeggiate. 

Nel corso della rassegna si terrà inoltre un incontro di presentazione del programma di eventi divulgativi e di animazione territoriale che le Autorità di gestione dei fondi europei della Regione Friuli Venezia Giulia intendono proporre alle comunità locali, in particolare quelle delle Terre Alte, per comprenderne meglio i bisogni e favorire l’accesso alle opportunità che l’Unione europea offre loro. 

A Salars di Ravascletto, a Cjasa da Duga, Ulderica Da Pozzo ospiterà fino al 24 agosto “Così vicina, così lontana”, una selezione delle fotografie che Umberto Candoni realizzò in Carnia negli anni Sessanta. 

A chiudere Vicino/lontano mont 2022, domenica 4 settembre, alle 18, a Tolmezzo, sarà “La restanza dei cervelli in fuga”, un Tolc Sció condotto da Claudio Moretti con la partecipazione degli altri due attori del Teatro Incerto, Fabiano Fantini ed Elvio Scruzzi, gli interventi musicali di Jvan Moda e il coinvolgimento di Jacopo Sforzi, ricercatore Euricse, e Massimo De Liva, autore di pubblicazioni sulle imprese e il capitale umano della nostra regione, tutti disposti a mettersi in gioco, tra storie di cervelli in fuga e ritorni, in un dialogo che intende semplificare e spiegare al pubblico le parole ostiche, tecniche e distanti – come la restanza – che spesso affollano il discorso sulla questione montana.

Colum McCann vince il Premio Terzani 2022

Udine, 22 aprile 2022 – Va a Colum McCann per Apeirogon (Feltrinelli) la 18^ edizione del Premio letterario internazionale Tiziano TerzaniLo ha annunciato oggi la presidente di Giuria Angela Terzani Staude, moglie di Tiziano Terzani, sottolineando come «mentre l’orrore della guerra bussa di nuovo alle porte d’Europa, Colum McCann ci regala una speranza, mostrandoci che sotto le logiche della politica, e della geopolitica, si muovono persone – e sono tante – che al dolore della perdita, all’umiliazione della sconfitta, hanno deciso di contrapporre, dal basso, una coraggiosa, instancabile ricerca del dialogo. Alle loro voci Colum McCann unisce la sua, indicandoci la necessità di una nuova consapevolezza: in un mondo dominato dal caos, abbiamo il dovere di “abbracciare la confusione”, ma dobbiamo farlo insieme, e dobbiamo farlo subito, imparando a condividere quest’unica Terra. E viverci in pace». 

Il vincitore riceverà il Premio Terzani sabato 14 maggio a Udine (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine). Sarà il protagonista della serata-evento che rappresenta da sempre il momento centrale del nostro festival.

Colum McCann dialogherà con la giornalista, scrittrice e regista Francesca Mannocchi, in queste settimane inviata in Ucraina per La7. Per la parte musicale è previsto, in collaborazione con Euritmica, l’intervento dei Radiodervish. 

Il pubblico di vicino/lontano – venerdì 13, alle 18.00, nella chiesa di San Francesco – potrà fare la conoscenza dell’opera vincitrice, ascoltando la voce di due attori, Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana, che proporranno una lettura scenica di alcune pagine significative di Apeirogon.

Presentato il programma di vicino/lontano 2022

Udine, 20 aprile 2022 – Viene presentato oggi in conferenza stampa il programma della 18ª edizione del festival vicino/lontano – Premio Terzani, in programma a Udine, dall’11 al 15 maggio, con eventi di anteprima dal 6 maggio.

Ottanta gli appuntamenti in calendario, che si realizzano anche grazie alla rete sempre più ampia dei partner e delle collaborazioni. 

Nelle giornate del festival Udine ospiterà quasi 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione.

Nel cuore del festival, sabato 14 maggio, la serata-evento per la consegna del Premio Terzani 2022 che torna quest’anno al teatro Nuovo Giovanni da Udine. Venerdì 22 aprile l’annuncio del vincitore.

Il festival vicino/lontano 2022 si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e con il contributo delComune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto degli sponsor Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, e grazie ai mecenati Ilcam e ProntoAuto, che hanno aderito alle agevolazioni fiscali previste dall’art bonus regionale.  

Il programma completo del festival sarà online dal pomeriggio di oggi.

Pensare la fine. Il nuovo libro di Marco Pacini

E’ in libreria il nuovo saggio di Marco Pacini “Pensare la fine. Discorso pubblico e crisi climatica” edito da Meltemi, che verrà presentato venerdì 29 aprile alle 18.00, presso il Teatro San Giorgio di Udine, per iniziativa del CSS e in collaborazione con vicino/lontano.

Marco Pacini, giornalista, scrittore e ideatore del festival vicino/lontano, dialogherà con il filosofo Pier Aldo Rovatti, con la moderazione di Stefano Tieri.

La recente accelerazione della crisi climatica e ambientale non trova soluzioni adeguate. L’ipotesi da cui prende le mosse il saggio di Marco Pacini è che per imboccarne una via d’uscita risulti indispensabile la pratica di un pessimismo attivo e creativo, anziché la predicazione di un ottimismo ottuso. In altre parole, sarebbe necessario maturare culturalmente e psicologicamente un “pensiero della fine” così da poterla evitare, un pensiero che si sottragga ai cortocircuiti responsabili dell’inazione o, peggio, di azioni prigioniere di una sorta di doppio legame tra doveri green e standard di vita irrinunciabili perché presunti sostenibili. La maturazione di un pensiero in grado di sostenere la sfida dovrà partire dalle parole che nutrono il discorso pubblico, così da sottoporle a uno “stress test” in quello che Bruno Latour ha definito “nuovo regime climatico”.

Tutti i dettagli qui.

In libreria l’edizione essenziale di “La fine è il mio inizio”

Sarà in tutte le librerie dal 14 aprile “Fine/Inizio”, la riedizione essenziale, curata da Folco Terzani, de “La fine è il mio inizio”, uno dei libri di maggior successo di suo padre Tiziano Terzani. Le parole di Terzani, che sollecitato dalle domande del figlio raccontava la propria storia e la propria visione del mondo, dopo aver ispirato moltissime persone tornano oggi ridotte al loro nucleo universale e arricchite da tante immagini, perché nuovi lettori possano trovarvi riflessioni, insegnamenti e risposte per i tempi difficili che stiamo affrontando.

La presentazione di questa edizione essenziale sarà uno degli eventi di spicco della giornata conclusiva di vicino/lontano 2022. Domenica 15 maggio Folco Terzani dialogherà con Álen Loretibiografo ufficiale del giornalista e scrittore fiorentino.

Dopo una vita di viaggi, di giornalismo, di studio, di curiosità per l’altro e gli altri e di ricerca della verità, Tiziano Terzani così spiegava al figlio Folco: «una delle cose a cui tengo moltissimo è che tu capisca che quello che ho fatto io non è unico. Io non sono un’eccezione. Io questa vita me la sono inventata, e mica cento anni fa, ieri l’altro. Ognuno la può fare, ci vuole solo coraggio, determinazione, e un senso di sé che non sia quello piccino della carriera e dei soldi; che sia il senso che sei parte di questa cosa meravigliosa che è tutta qui attorno a noi. Vorrei che il mio messaggio fosse un inno alla diversità, alla possibilità di essere quello che vuoi. Capito? È possibile, è fattibile per tutti.»

Un pensiero per l’Ucraina

UDINE – Un grande schermo nel giardino del Visionario. Una grande tela bianca dove scorreranno le immagini di un cult senza tempo, L’uomo con la macchina da presa, girato nel 1929 da Dziga Vertov tra Mosca e il cuore dell’Ucraina (Kiev, Odessa, Kharkiv). Lo stesso cuore da cui arriva il musicista di strada Liubomyr Bogoslavets, letteralmente “adottato” dagli udinesi quando animava la città deserta nei giorni più duri della pandemia, che imprimerà ai fotogrammi il suono struggente della sua fisarmonica…

La musica e il cinema, così come il teatro e le arti performative, sono i linguaggi più universali di cui disponiamo. I più diretti. Quelli che azzerano ogni tipo di lontananza. Quelli che costruiscono ponti dove anche l’ingegneria fa un passo indietro. Ecco perché il CEC, il CSSvicino/lontano,il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” Cas’Aupapensando all’Ucraina, hanno scelto di dare alla solidarietà la forma universale e simbolica di un abbraccio. Un piccolo abbraccio fatto di pensieri condivisi e, certo, di beneficenza, attraverso una raccolta di offerte.

Sabato 12 marzoalle 19.00, il giardino del Visionario darà spazio a un incontro libero. Libero come il pensiero di Vertov e come la struttura dell’Uomo con la macchina da presa, opera ardita e moderna, in cui il regista-documentarista combatte dichiaratamente tutto ciò che è “messa in scena”. Tutto ciò che è finzione. Tutto ciò che addormenta le coscienze…

La serata sarà brevemente introdotta dal critico Giorgio Placereani e il ricavato delle offerte verrà devoluto a Medici Senza Frontiere e al Centro di accoglienza “Ernesto Balducci”, attualmente impegnato a offrire rifugio ai profughi provenienti dall’Ucraina.

Tornano le iniziative del comitato “Udine per Nûdem”

“La vostra libertà e la mia” è il titolo del nuovo ciclo di incontri online che viene proposto dal comitato “Udine per Nûdem”, nato lo scorso anno per iniziativa dell’associazione Librerie in Comune di Udine – subito affiancato e supportato dal nostro festival –, a sostegno della giovane folk singer turca di origine curda Nûdem Durak, condannata nel 2015 a 19 anni di carcere per “attivismo terroristico” con la motivazione di aver eseguito in pubblico canzoni popolari curde.

Il ciclo di incontri, alla sua seconda edizione, è dedicato al tema dei diritti e intende in particolare approfondire lo spinoso e complesso tema della questione curda per favorire una maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica. I tre appuntamenti, curati dal ricercatore all’Università di Udine Federico Venturini, potranno essere seguiti in diretta streaming sulla pagina Facebook delle Librerie in Comune e verranno poi pubblicati anche sul nostro canale YouTube.

Il primo incontro, in calendario mercoledì 9 marzo alle 20.45, sarà dedicato ai “Diari dal carcere” di Sepideh Gholian, giovane attivista iraniana condannata a 5 anni di reclusione per aver seguito, in qualità di reporter, uno sciopero di lavoratori. La sua testimonianza – apparsa online sul sito IranWire – è stata tradotta e pubblicata in italiano per i tipi di Gaspari editore e con il patrocinio di Amnesty Italia proprio per iniziativa di “Udine per Nûdem”, grazie anche a una campagna di crowdfunding sulla piattaforma di Ideaginger e al contributo di CiviBank.

A parlare dei “Diari”, con la moderazione di Remo Politeo, presidente delle Librerie in Comune, saranno la giornalista Luciana Borsatti, esperta di Iran dove ha a lungo lavorato per conto dell’Ansa, e il ricercatore ISPI, esperto dei Paesi di lingua persiana e di Afghanistan, Fabrizio Foschini, che ha anche tradotto gli scritti di Sepideh. In un breve video per la regia di Manuel Marrese, l’attrice Aida Talliente darà voce ad alcune intense pagine dei “Diari”, accompagnata al sitar dal musicista iraniano Mehdi Limoochi.

Annunciata la cinquina finalista del Premio Terzani 2022

Fabio Deotto per L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia (Bompiani), Erika Fatland per La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (Marsilio), Gulbahar Haitiwaji con Rozenn Morgat per Sopravvissuta a un gulag cinese. La prima testimonianza di una donna uigura (add editore), Colum McCann per Apeirogon (Feltrinelli) ed Ece Temelkuran per La fiducia e la dignità. Dieci scelte urgenti per un presente migliore (Bollati Boringhieri) sono i cinque finalisti della diciottesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani,

Lo ha annunciato la Giuria, costretta anche quest’anno dalla pandemia a riunirsi online e non, come sempre, nella casa fiorentina della famiglia Terzani.  «Ancora una volta – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – abbiamo cercato di candidare al Premio opere che aiutino a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualità nel mondo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio è dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, ciò che avveniva di là dai nostri orizzonti». 

giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore sarà annunciato a fine aprile e sabato 14 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l’atteso protagonista della serata-evento per la consegna del Premio, appuntamento centrale della 18esima edizione del Festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 12 al 15 maggio.

Trovate tutti i dettagli sulle cinque opere finaliste e sui rispettivi autori e autrici nel nostro comunicato stampa.

È “sfide” la parola-chiave del Festival 2022

È “sfide” la parola-chiave scelta per la prossima edizione del festival, la diciottesima, in calendario a Udine da giovedì 12 a domenica 15 maggio. Le quattro giornate del festival saranno precedute come sempre da alcuni eventi di anteprima nel corso della settimana. Ogni anno cerchiamo una parola “larga”, che si presti a farci ragionare sulle molte articolazioni di cui è fatto il quadro del nostro tempo, coinvolgendo le diverse discipline e le competenze presenti nel comitato scientifico di vicino/lontano, coordinato dall’antropologo Nicola Gasbarro. La parola “sfide” serve per metterci di fronte a una serie di problemi e responsabilità che riguardano il presente e il futuro di tutti noi abitanti del pianeta Terra.  Non abbiamo bisogno di citare l’epidemia di Covid-19 per capirlo: viviamo in un’epoca di sfide esponenziali e in un mondo globalizzato le sfide non possono che essere globali.

A partire da questa parola-chiave, saranno circoscritti gli ambiti di indagine e i percorsi di lavoro, concentrando l’attenzione sulle sfide più urgenti del nostro tempo e sulle emergenze che oggi maggiormente ci inquietano: ambiente, lavoro, istruzione, diritti. Per cercare di analizzare insieme non solo lo stato dei fatti in ciascuno di questi ambiti, ma soprattutto per individuarne e comprenderne le trasformazioni nel momento in cui avvengono e per valutarne le possibili prospettive o gli interventi più opportuni».  

A confermare e consolidare il forte legame tra la figura di Tiziano Terzani e il festival, Paola Colombo e Franca Rigoni, curatrici della manifestazione, hanno voluto coinvolgere quest’anno nella costruzione del programma del festival Àlen Loreti, biografo ufficiale del giornalista e scrittore fiorentino, oltre che curatore dei due volumi dei ‘Meridiani’ Mondadori dedicati alle sue opere.

Forte del successo della prima edizione, verrà riproposto nei mesi estivi vicino/lontano mont, uno spazio articolato di riflessione sui temi della montagna, che non vuole tuttavia prescindere dal contesto globale. La rassegna si svolgerà tra luglio e agosto in diverse località dell’area montana regionale, anche quest’anno in sinergia e con il coinvolgimento di qualificati attori che si occupano istituzionalmente da molti anni di sviluppo e valorizzazione delle aree montane.

Al via il Concorso Scuole Tiziano Terzani 2022

Dopo due edizioni fortemente segnate dalla pandemia, riparte il Concorso Scuole Tiziano Terzani.

Aperto come sempre a tutte gli istituti del Friuli Venezia Giulia, agli studenti universitari e agli iscritti ai corsi per stranieri, il Concorso ha l’ambizione di rappresentare un’utile occasione di crescita e di confronto, soprattutto in un momento così problematico per tutti e per il mondo della scuola in particolare.

Due i temi su cui cimentarsi:

CONFRONTARSI CON PERSONE E MONDI DIVERSI
È UNA SFIDA CHE RICHIEDE CORAGGIO E CURIOSITÀ

TRASFORMARE IL BLA BLA BLA DEI POTENTI IN AZIONI CONCRETE
E’ UNA SFIDA DIFFICILE MA NON IMPOSSIBILE. DIPENDE ANCHE DA NOI…

Adesioni entro venerdì 17 dicembre.

La premiazione avrà luogo sabato 14 maggio, la mattina, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Al Visionario di Udine il film sulla resistenza curda a Sur

Al Cinema Visionario di Udine prima regionale assoluta di The End Will Be Spectacular, film sulla resistenza curda girato sul confine turco-siriano mentre infuriavano i combattimenti contro l’Isis. L’appuntamento è fissato mercoledì 17 novembre alle 19.30,e nasce dalla collaborazione tra vicino/lontanoLibrerie in Comune e CEC-Centro Espressioni Cinematografiche e sotto il segno della campagna “Udine per Nûdem”, avviata lo scorso autunno per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione curda e in sostegno della giovane folk singer turca di origine curda Nûdem Durak, condannata nel 2015 a 19 anni di carcere per “attivismo terroristico” solo per aver eseguito in pubblico canzoni popolari curde, condanna che in tutto il mondo ha suscitato appelli – da Noam Chomsky a Ken Loach – a favore della sua liberazione.

La proiezione verrà introdotta da Federico Venturini, ricercatore all’Università di Udine ed esperto in ecologia sociale e processi partecipativi. Con Jeffrey Miles ha curato il volume La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan, pubblicato prima in inglese e poi in traduzione italiana per Edizioni Punto Rosso con copertina disegnata da Zerocalcare, artista da sempre vicino alla causa curda. È previsto anche un video-intervento di Diyar Hesso, produttore del film e co-fondatore del Rojava Film Commune.

Prodotto da Komîna Fîlm a Rojava e diretto da Ersin Çelik – più volte arrestato in Turchia per il suo lavoro di giornalista -, The End Will Be Spectacular si basa sui diari dei caduti e sulle testimonianze dei superstiti e ricostruisce la storia dei cento giorni della resistenza curda nell’antico quartiere di Sur a Diyarbakir, città della Turchia sud-orientale, a maggioranza curda, durante l’assedio dell’esercito turco del 2015. Una storia troppo poco conosciuta, che merita la nostra attenzione.

Sur, patrimonio dell’Unesco, venne quasi completamente distrutto: «La catastrofe – sono parole del regista – è stata ampiamente ignorata e ritenevo per questo doveroso raccontarla». Ersin Çelik è membro del Rojava Film Commune, istituito proprio nel 2015, durante la guerra civile siriana, per realizzare film che documentassero i fatti dalla prospettiva curda. “Haki” e “Servan the Pirate”, due dei pochissimi sopravvissuti coinvolti nella resistenza di Sur, sono stati convinti dal regista ad interpretare se stessi nel film.

«Se si cerca sulla mappa il Kurdistan – sottolinea il professor Venturini, che ha fatto parte delle delegazioni internazionali di pace Imrali organizzate dalla Commissione civica dell’EU-Turchia – non lo si trova. Tuttavia il popolo curdo esiste: con la sua storia, la sua lingua, la sua tradizione. Un popolo oppresso da centinaia di anni, vittima della spartizione del Medio-Oriente imposta alla fine della seconda guerra mondiale. Ora chiede non più uno stato indipendente, ma una maggiore autonomia all’interno di un disegno politico di confederalismo democratico: un progetto fondato su ecologia, democrazia e parità di genere. Questa aspirazione a una legittima libertà si scontra però con il sogno neo-ottomano di Erdoğan e così il popolo curdo continua a subire la violazione sistematica dei propri diritti».

I biglietti sono già in prevendita. Ricordiamo che per accedere al cinema è necessario mostrare il Green Pass e che è obbligatorio indossare la mascherina (chirurgica o ffp2).

Trailer del film: https://bit.ly/3c2SYpL

Il dibattito che vicino/lontano 2021 ha dedicato alla questione curda – con Federico Venturini, Zerocalcare, Zhera Doğan e Barbara Spinelli -, è disponibile sul nostro canale youtube o su Spotify 

Giornata in malga con il CAI

“Cjamâ e Discjamâ la Mont” (letteralmente “caricare e scaricare” di animali allevati a valle la montagna, intesa come alpeggio), è il titolo della escursione guidata CAI a Malga Glazzat che vicino/lontano mont – in collaborazione con ASCA, la Comunità di Montagna Canal del Ferro Valcanale e il Comune di Pontebba – propone per la giornata di sabato 28 agosto. Per chi desidera partecipare, la partenza è fissata alle 8.30, a Sella Cereschiatis, in Val Aupa. La gita è alla portata di tutti: dislivello di circa 400 metri, 3 chilometri di facile sentiero, per circa un’ora e mezza di cammino sul segnavia CAI 434. Una volta arrivati in malga, anche per chi non prenderà parte all’escursione, il programma prevede, alle 10.30, gli interventi di Sandro Menegon, appassionato ricercatore nel campo dell’allevamento e dell’agricoltura di montagna e del tecnico ERSA Ennio Pittino, che parleranno del lavoro in malga ieri e oggi, con la moderazione del giornalista Walter Tomada. A seguire il professore di Geografia all’Università di Udine Mauro Pascolini presenterà la nuova edizione della guida edita da CO.EL “Malghe e alpeggi della montagna friulana” della quale è coautore. Dopo il pranzo – prenotabile per chi lo desidera in malga al 377-1892939 – dalle 14.00 si darà spazio ai racconti di “Femines e omps di mont” con Daniela Tarman, presidente della Cooperativa Agricoltori Valcanale-Caseificio di Ugovizza, Paola Zanzi, allevatrice a Grauzaria, Simone Toffolo De Piante, casaro ai Piani del Montasio e agricoltore giramondo, e Kaspar Nickles, contadino di montagna a Dordolla. Concluderà la conversazione una breve dimostrazione casearia. E, per tutta la giornata, a orario variabile e imprevedibile, incursioni freestyle di Dj Tubet.

La giornata di domenica 29 sarà dedicata ai più piccoli. Vicino/lontano mont propone, per bambini dai 5 ai 10 anni e accompagnatori, “Gno von Bepopalon”, una passeggiata/racconto itinerante, ispirata al libro illustrato edito da Kappavu, sui sentieri “Troi de Sgjazio” e “Troi de Corvats”, con partenza alle 10.30 dallo Staipo da Canobio, a Collina di Forni Avoltri. Guidati da Ines Caneva, i bambini ascolteranno il racconto dalla voce di Lussia di Uanis, con l’accompagnamento musicale di Guido Carrara. La durata prevista della passeggiata è di circa 1 ora e mezza, soste comprese. Dopo il pranzo – prenotabile per chi lo desidera allo Staipo da Canobio (347-4099269) o al Rifugio Tolazzi (333-4746084 o 349-1654634) – i bambini potranno partecipare al laboratorio di disegno condotto da Guido Carrara che avrà inizio alle 15 allo Staipo da Canobio.

Il workshop di architettura “Condividere sentieri”

Nell’ambito della prima edizione vicino/lontano mont, l’Atelier Mobile di Torino e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine – in collaborazione con i Comuni di Sappada e Prato Carnico, ASCA, Sezioni CAI di Tolmezzo e Sappada, Rifugio De Gasperi, Officina Montagna Cantiere Friuli dell’Università di Udine e Cadore SCS-, propongono, da mercoledì 25 a sabato 28 agosto, il workshop di architettura “Condividere Sentieri”, dedicato allo studio e alla realizzazione di interventi lungo i sentieri che uniscono l’Alta Valle del Piave alla Val Pesarina e che sono sempre stati vie di comunicazione, incontro, scambio, pellegrinaggio. 

Una prima apertura simbolica di cantiere avrà luogo durante la giornata finale del workshop, con l’avvio, sabato mattina, dalle 9 alle 13, degli interventi manutentivi sul sentiero CAI 316 “Corbellini” nei versanti di Prato Carnico e Sappada.

Realizzato negli anni Trenta, in tempo di pace, per iniziativa del medico e alpinista Regolo Corbellini, con uno sviluppo di 4mila metri, di cui 1.2000 scavati con le mine nella roccia, questo sentiero attrezzato è unico nel suo genere nelle Alpi. La sua storia verrà raccontata – mercoledì 25 alle 20.30 – in diretta facebook dal Rifugio De Gasperi, da Simone Gonano, gestore del rifugio.

Il workshop è riservato ad architetti e studenti di architettura o paesaggio, che avranno come tutor gli architetti Luca Barello, Niccolò Suraci e Cristiano Tosco di Atelier Mobile (programma dettagliato sul sito ateliermobile.org), ma prevede molti momenti di condivisione

Saranno aperte anche al pubblico le visite guidate di mercoledì 25 nei luoghi di interesse architettonico delle due valli: in Cjanal, con la guida di Andrea Puschiasis (partenza alle 9 dalla Palestra Fuina del borgo di Prato Carnico), e a Plodn, con la guida di Andrea Polencic (partenza alle 17 dal Santuario Regina Pacis del borgo Soravia di Sappada). Al termine delle giornate di giovedì 26 e venerdì 27 agosto, all’Auditorium del Museo di Cima Sappada (alle 18), sono inoltre previsti incontri di presentazione e discussione dei lavori con le comunità locali. Il workshop si chiuderà, sabato 28 agosto, con una doppia presentazione pubblica degli esiti: a Prato Carnico (Casa del Popolo di Prieria, alle 15) e a Sappada (Auditorium del Museo di Cima Sappada, alle 20). 

Prenotazioni per gli appuntamenti aperti al pubblico sul sito vicinolontano.it

Nella immagine pubblicata: un tratto del sentiero attrezzato CAI 316 “Corbellini”

Le memorie di Fulgenzio Schneider, intellettuale popolare saurano

Vicino/lontano mont fa tappa martedì 24 agosto a Socchieve. Alle 20.30, nel Centro culturale (via Nazionale 37) di una delle più antiche borgate della Carnia, verrà presentato il volume, edito da Forum, “Memorie di racconti che oggidì si chiamano legende e superstizioni”, prima pubblicazione del manoscritto di Fulgenzio Schneider (1864-1941), contadino e falegname di Sauris. Ottavo di 14 figli, non ebbe vita facile. Andò a scuola fino alla terza elementare, ma continuò a studiare da autodidatta sui libri che trovava a disposizione. Fu – così è stato definito – un intellettuale popolare, animato dalla sola passione: cronista, storico e custode della tradizione. A partire dal 1911 trascrisse racconti, memorie e vicende del paese in diversi manoscritti. Il volume che viene presentato, edito nel 2020, raccoglie le storie del patrimonio orale saurano: storie di orchi, streghe, dannati, anime del purgatorio, tregende, incubi. Ma anche il resoconto di “fatti degni di memoria” che Schneider riporta con precisi riferimenti a persone, luoghi, situazioni.

Della sua opera parleranno i curatori del volume, l’antropologo Domenico Isabella e la curatrice del Centro Etnografico ‘S Haus von del Zahre Lucia Protto, in dialogo con Donatella Cozzi, docente di Antropologia Culturale all’Univesità di Udine.

Domenico Isabella si è a lungo occupato della figura di Fulgenzio Schneider, del quale ha curato l’edizione di quattro manoscritti. Ha inoltre al suo attivo ricerche sui marchi d’identità dei cramârs friulani, sull’alimentazione popolare, sulle credenze, sulla religiosità e sull’antropologia alpina. Lucia Protto, laureata in Lettere moderne e studiosa della storia e della lingua della sua comunità, in qualità di curatrice del Centro etnografico di Sauris ha condotto numerose ricerche ed è autrice di diverse pubblicazioni, tra cui alcuni Quaderni del Centro.L’incontro si realizza in collaborazione con Forum, con il Comitato Gianfranco da Tolmezzo ODV e con il Comune di Socchieve. Prenotazioni via mail, scrivendo a comitato.gf@libero.it

Una giornata di studi sulle mappe di comunità

Si sposta nel fine settimana a Ovaro Vicino/lontano mont, prima edizione della rassegna, curata da Claudio Pellizzari, che la nostra associazione ha voluto dedicare ai temi della montagna e del mondo, come suggerisce il doppio significato, in friulano, della parola “mont”. Sabato 21 agosto, in collaborazione con l’Officina Montagna del Cantiere Friuli dell’Università di Udine e con il Comune di Ovaro, il centro ambientale Aplis di Ovaro sarà la sede di una giornata di studio sulle mappe di comunità,strumento con cui gli abitanti di un luogo rappresentano il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano vengano trasmessi alle nuove generazioni. Il concetto delle mappe di comunità nasce in Inghilterra, agli inizi degli anni ’80, ed è frutto della felice intuizione di Common Ground, un’associazione no-profit che, prima tra tutte, scelse di lavorare sulla comprensione e la valorizzazione del patrimonio locale attraverso il coinvolgimento attivo e creativo delle comunità di riferimento.

Aprirà la giornata, alle 10.30, la lectio magistralis “L’arte di ascoltare” della sociologa, etnografa e scrittrice Marianella Scalvi. Già docente di Etnografia urbana alla I Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e fondatrice di Ascolto Attivo, opera come libera professionista nel campo della gestione costruttiva dei conflitti nei processi decisionali partecipativi. Un buon ascoltatore – sostiene Marianella Scalvi – è un “esploratore di mondi possibili”, che accetta e rispetta la divergenza di opinioni e non teme di mettere in discussione le proprie convinzioni e certezze per apprendere soluzioni nuove, creative e condivise.

Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, Sclavi coordinerà il laboratorio di esperienze a confronto “Mappare i beni comuni materiali e immateriali”, che prevede gli interventi di Valentina De Marchi per Isoipse Impresa Sociale, di Davide Jannis, presidente del Consorzio culturale del Monfalconese, di Giulia Norbedo, operatrice museale per il Comune di Monfalcone, di Marta Pascolini, antropologa culturale, e di Agata Griedel, facilitatrice territoriale.

Per partecipare, è possibile registrarsi in loco, anche solo per la lectio del mattino, arrivando con debito anticipo. Vige l’obbligo del green pass.

La tutela delle acque e dei mestieri della montagna

Nell’arco alpino italiano meno del 10 per cento dei corsi d’acqua mantiene le sue caratteristiche originarie. Negli ultimi anni gli incentivi statali alle fonti energetiche rinnovabili hanno scatenato una rincorsa alla costruzione di centinaia di nuove centrali idroelettriche, in particolare di piccola taglia, anche in contesti ambientali e paesaggistici di particolare pregio e fragilità, mettendoli ulteriormente a rischio. Come conciliare l’esigenza di produrre energia pulita senza alterare comunque l’ambiente? “Âgas di mont” è il titolo della conversazione che vicino/lontano mont propone mercoledì 18 agosto ad Ampezzo, in piazza Carnia Libera 19444 (nella Sala del Teatro parrocchiale in caso di pioggia). La animeranno lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz – che sarà in ottobre il protagonista di Dedica 2021–, la fotografa Ulderica Da Pozzo, che ha pubblicato con Forum il volume Le voci dell’acqua, con il commento alle immagini dello stesso Rumiz, e Franceschino Barazzutti, fondatore del Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento, con la moderazione della giornalista Anna Dazzan.  

Nel pomeriggio, Barazzutti, con partenza alle 16.30 da piazza Carnia Libera 1944, sarà la guida speciale di “Âga”, una breve passeggiata verso il “Poçon” di Navais, che si concluderà con le improvvisazioni musicali, in tema di acqua, di Flavio Bortuzzo alla chitarra, Paolo Forte alla fisarmonica ed Emma Montanari al violoncello. Barazzutti, classe 1936, laureato all’Università Statale Lomonosov di Mosca, dove ha anche lavorato, è stato – tra le molte sue cariche e attività – sindaco di Cavazzo, presidente dell’associazione sindaci della Ricostruzione, fondatore con Giorgio Ferigo del movimento Mont, ed è senza dubbio una delle voci più autorevoli della Carnia, oltre che l’anima e il punto di riferimento di tutte le lotte per l’acqua libera: dalla difesa dei torrenti di montagna minacciati dalle mini-centraline idroelettriche, alla rinaturalizzazione del lago di Cavazzo, alla tutela del fiume Tagliamento. 

I due appuntamenti si realizzano in collaborazione con il Consorzio BIM Tagliamento, il Comune di Ampezzo eFridays For Future Carnia, che con l’occasione promuoverà la petizione – già attiva su change.org – per ripristinare, nei periodi dell’anno in cui è possibile farlo, l’integrità e la portata naturale del Tagliamento, quasi desertificato dagli impianti idroelettrici realizzati negli anni Cinquanta, e per restituire al tratto montano del fiume una portata adeguata nel corso dell’intero anno.

“Di Âga e di Lat. Luoghi, storie, memorie” è il titolo della mostra fotografica di Ulderica da Pozzo che verrà inaugurata il giorno successivo, giovedì 19, alle 18, a Cjasa da Duga a Salârs di Ravascletto (posti limitati). Interverranno il condirettore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini e la docente di Diritto del Lavoro all’Università di Trieste Roberta Nunin. La mostra lega al tema della tutela delle acque la necessità di preservare antichi mestieri della montagna e racconta per immagini l’abilità del produrre e trasformare una materia che arriva ogni giorno nelle nostre case. Un lavoro che è stato un tempo soprattutto maschile e che ora giovani donne coraggiose stanno cercando di fare sopravvivere. La mostra si realizza in collaborazione con il Consorzio Bim Tagliamento e con il Comune di Ravascletto.

La foto pubblicata è di Ulderica Da Pozzo

Fabrizio Gatti e la storia segreta della pandemia

Il giornalista Fabrizio Gatti, Premio Terzani nel 2008 con Bilal. Viaggiare lavorare morire da clandestini (Rizzoli) e negli anni spesso ospite del nostro festival, è uno dei protagonisti più attesi della prima edizione di vicino/lontano mont. Venerdì 13 agosto, alle 18, nella piazza centrale di Rigolato (nella struttura sportiva di viale Rinascita in caso di pioggia) viene presentato il suo nuovo libro-inchiesta L’infinito errore. Storia segreta di una pandemia che si doveva evitare, da poco in libreria per La Nave di Teseo. Firma dell’Espresso, Gatti – che dialogherà con la giornalista Anna Dazzan – ha ricostruito minuziosamente la diffusione della pandemia che ha sconvolto il mondo e ci restituisce una versione alquanto distante da quella fornita dalle fonti ufficiali.

Gatti svela esperimenti militari segreti, gli insufficienti standard di sicurezza di molti laboratori, le menzogne dell’Oms sui legami di questo virus con le precedenti epidemie di Sars. Fino a rivelare omissioni, mancanze e scandali di casa nostra che hanno contribuito a fare dell’Italia il trampolino dell’infezione in Europa e nel mondo, tra cancellazioni di forniture di mascherine e ventilatori polmonari, ritardi nei lockdown e le troppe scelte sciagurate che hanno disarmato l’impegno coraggioso dei tanti operatori sanitari al fronte. L’inchiesta di Gatti, frutto di un intero anno di lavoro, dimostra come la debolezza della politica, gli interessi dell’economia e la forza strategica della Cina abbiano aperto la strada alla diffusione del virus e mette in luce la catena di errori commessa dagli scienziati e dai governi che avevano il dovere di prevenire e fermare la trasmissione del contagio.

L’omaggio al grande alpinista Sergio De Infanti

Sold out la proiezione di “Spigoli”, lungometraggio prodotta dall’ASCA, l’Associazione delle Sezioni CAI di Carnia, Canal del Ferro, Val Canale, dedicato a Sergio De Infanti che è stato  proiettato martedì 10 agosto nel suo buen retiro di Ravascletto, l’albergo-campeggio Pace Alpina. L’evento si è realizzato, in collaborazione con l’ASCA e con il Comune di Ravascletto, nell’ambito di vicino/lontano mont. Hanno portato il loro saluto il presidente dell’ASCA Giovanni Anziutti e l’assessore alla Cultura del Comune di Ravascletto Denis Blarasin.

Con la regia di Federico Gallo e la sceneggiatura di Carlo Tolazzi, il documentario è un omaggio a una figura poliedrica, che ha lasciato un segno importante nella sua terra e tra la sua gente. Una traccia che viene ripercorsa nelle molte interviste, a cura di Giovanni Anziutti, di Adriana Stroili, coordinatrice dei progetti Leggimontagna e Cortomontagna, e di Annalisa Bonfiglioli, vice presidente della cooperativa Cramars. Quest’ultima, insieme al regista e allo sceneggiatore, è stata poi coinvolta, dopo la proiezione, in una conversazione condotta dall’alpinista e guida alpina Mario Di Gallo.

Grande alpinista, maestro di sci, scrittore, giurato di Leggimontagna, montanaro per scelta e per passione, Sergio De Infanti ha sempre ritenuto che la Carnia fosse un territorio con tutte le carte in regola per diventare un importante centro dal punto di vista turistico, battendosi perché lo fosse.  Autore di romanzi, dell’autobiografia “Io per primo non lo avrei mai pensato” e di numerose guide di alpinismo, De Infanti, quando non era in giro per il Friuli e per il mondo a scalare montagne, gestiva anche la “Pace Alpina” di Ravascletto, l’albergo a conduzione familiare aperto da suo padre, che ha ospitato l’evento. E’ mancato nel 2018, a 74 anni.

Qui potete vedere il trailer del documentario: https://www.youtube.com/watch?v=E7Eqgk_QzYk

Nella foto pubblicata: Sergio De Infanti sulla Cima di Riobianco, fine anni Ottanta.

Foto di Luciano De Crignis. Collezione privata Sergio De Infanti

L’apertura nel segno dei diritti

Prende il via sabato 31 luglio a Tolmezzo “vicino/lontano mont”. Oltre 30 gli appuntamenti in programma – tra incontri, dialoghi, proiezioni, giornate in malga e in rifugio, workshop, laboratori, presentazioni e convegni -, tutti realizzati in accordo e con l’attiva disponibilità delle istituzioni pubbliche locali e con la collaborazione di associazioni ed enti privati. Tra i partner della rassegna: l’Officina Montagna del Cantiere Friuli dell’Università di Udine, l’ASCA – Associazione Sezioni CAI di Carnia, Canal del Ferro, Val Canale (con i progetti Leggimontagna e Cortomontagna), il Carnia Industrial Park, la Cooperativa Cramars e Innovalp.tv, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine con l’Atelier Mobile di Torino, la Condotta Slow Food di Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti”, Harvest-Festival del Raccolto di Dordolla, l’ANPI Val But “Aulo Magrini”, Euritmica/MusiCarnia, Arci Cocula, Legacoop FVG, la Comunità di Montagna della Carnia, la Comunità di Montagna del Canal del Ferro e Valcanale e il Consorzio BIM Tagliamento.

L’iniziativa coinvolge i territori dei Comuni di Ampezzo, Comeglians, Forni Avoltri, Moggio Udinese, Ovaro, Paluzza, Pontebba, Prato Carnico, Ravascletto, Rigolato, Sappada, Socchieve, Tolmezzo e Treppo Ligosullo.

Il programma incontra i giovani più volte lungo il suo percorso. E lo fa ponendosi in ascolto, sapendo che il futuro è destinato a loro. Questa nuova iniziativa estiva, che nasce dal festival vicino/lontano e dal Premio Terzani, non poteva non accogliere il tema dei diritti, e ha voluto riservare uno spazio in anteprima alla vicenda di un giovane ricercatore friulano al quale il futuro è stato barbaramente negato.

In collaborazione con Euritmica/MusiCarnia e il Comune di Tolmezzo, alle 17.30 di sabato 31 luglio, a Tolmezzo Pra’ Castello, sullo stesso palco dove poco dopo si esibirà Daniele Silvestri nel “Tourbinario 2021” (biglietti: euritmica.it), i genitori di Giulio Regeni, Paola Deffendi e Claudio Regeni, insieme alla loro legale Alessandra Ballerini, presenteranno “Giulio fa cose”, libro edito da Feltrinelli in cui ripercorrono il rapimento, l’uccisione di Giulio e quanto è accaduto dopo aver visto sul suo volto “tutto il male del mondo”. Modererà l’incontro Paola Colombo, presidente di vicino/lontano. Interverranno anche Pierluigi Di Piazza, fondatore e direttore del Centro Balducci di Zugliano, e Daniele Silvestri. Il cantautore romano, Targa Tenco 2019 nella categoria “canzone singola” con il brano Argentovivo, è noto per il suo impegno politico-sociale e ha sempre appoggiato la richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni.

Nasce “vicino/lontano mont”. Al via il 31 luglio

“vicino/lontano mont” è il nuovo spazio di riflessione che la nostra associazione propone – tra il 31 luglio e il 25 settembre 2021, spostandosi tra i paesi della Carnia e del Canal del Ferro – per concentrarsi sui temi della montagna oltre che su quelli del mondo. Il nome di questa nuova esperienza infatti, giocando sul doppio significato del termine friulano, riporta al concetto di locale, “mont” – montagna, e di globale, “mont” – mondo .

È un progetto che nasce dalla volontà di coinvolgere attori che nella montagna friulana, o partendo da essa, si occupano da molti anni di sviluppo locale e valorizzazione del territorio, anche attraverso la cultura.

Più volte, lungo il suo percorso, il programma incontra i giovani, e desidera farlo ponendosi in ascolto, sapendo che il futuro è destinato a loro.

Questa nuova avventura estiva, che nasce dal festival vicino/lontano e dal suo Premio Terzani, non può non accogliere, nella sua anteprima, il tema dei diritti. Ma poi ragiona sullo spartiacque della pandemia, guarda a luoghi lontani, discute di futuri possibili, parla di beni comuni, studia e stimola i territori attraverso percorsi destinati a continuare oltre le giornate della manifestazione, cercando di contribuire a rafforzare la consapevolezza che la montagna è prima di tutto un laboratorio dove sperimentare la società di domani: in equilibrio, sempre, tra fragilità e tenacia.

Il programma di vicino/lontano mont è a cura di Claudio Pellizzari.

Tutti gli eventi – salvo il concerto di anteprima di Daniele Silvestri – sono gratuiti e prenotabili sul nostro sito (salvo dove diversamente indicato in programma), a partire dal 28 luglio. Sarà comunque sempre possibile registrarsi in loco. Come prevedono le nuove norme, per accedere agli eventi sarà necessario esibire il green pass.

La cultura di nuovo in presenza

Vicino/lontano 2021 vince la sfida di un’edizione fuori stagione: sempre affollate le location del festival.

La città si è ritrovata sul tema delle “distanze”, per indagarne cause e prospettive, e intanto cercare di ridurle, riconoscendosi ancora una volta in una comunità.

ll festival ha riportato in presenza il confronto culturale e ha consegnato al pubblico stimoli di riflessione destinati a durare.

E ha realizzato con convinzione un importante progetto editoriale, insieme alle Librerie in Comune di Udine, pubblicando i “Diari dal carcere” della giovane reporter iraniana Sepideh Gholian.

Il bilancio positivo arriva dalla qualità degli interventi e dall’atmosfera speciale e accogliente che si è creata nel rinnovato incontro tra ospiti, pubblico, organizzatori e giovani volontari.

Le mostre e le installazioni di vicino/lontano 2021

Torna a essere ricco di proposte anche il cartellone delle mostre e installazioni, che pure avevano subito uno stop forzato lo scorso anno. Tutte incentrate opportunamente sul tema del festival.

Si rinnova con questa edizione la collaborazione con la prestigiosa Stamperia d’arte Albicocco di Udine dove, fino al 30 settembre, sarà visitabile Punto di fuga”, personale di arte contemporanea di Francesco Poianacurata da Francesca Agostinelli, inaugurata lo scorso25 giugno. Il giovane artista, che vive tra il Friuli e Londra, costruisce nelle sue opere un gioco di partenze, traiettorie, percorsi orientati al punto di fuga. Un luogo irraggiungibile e misterioso (è lì che le parallele si incontrano), che nel suo orizzonte nasconde l’Isola del tesoro, l’America e, bella più di tutte, l’Isola non trovata. Per mare o per terra è il punto di fuga la meta che annuncia distanze incolmabili e incontri fatti di mostri marini e montagne incantate che raccontano come fuggire valga sempre la pena. A costo di diventare scie luminose che nella notte, seconda stella a destra e poi dritti sino al mattino, inseguono l’Isola che non c’è (orari: da martedì a sabato, ore 9-12 e 15-18).

Dal 26 giugno al 4 luglio, presso la Libreria Martincigh, negli orari di apertura della libreria,sarà visibile “Esercizi Obbligatori atto III, installazione d’arte di Marilisa Cosello, artista milanese la cui pratica artistica è caratterizzata dalla partecipazione del corpo e dalla costruzione di performance, che attivano un dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Diviso in tre atti come un melodramma, Esercizi Obbligatori III è la rappresentazione archetipica di una Società ritualizzata ed emotivamente vuota.

Dal 1° al 4 luglio Vattolo Arredamenti espone The Question of the Distance, installazione della scultrice Cristina Treppoche attualmente insegna Arte pubblica e Spazi e pratiche del contemporaneo all’Accademia Albertina di Torino. The Question Of The Distance è un’opera scultorea realizzata nel 2014 per la Biennale dello Xinjiang in Cina, ricavando da blocchi di cemento cellulare forme che ricordano vasi e bottiglie. Sottili aste di metallo collegano questi corpi, a suggerire una connessione che si fonda sulla distanza, una struttura in equilibrio e tensione calibrata su pieni e vuoti. Oggi questo lavoro sembra quanto mai profetico, quando inaspettatamente ci siamo trovati costretti a seguire disposizioni legate al distanziamento fisico, circondati da ingiunzioni e indicazioni utili a regolare spazi pubblici e privati.

Dal 2 al 17 luglio la Libreria Odòs propone Hiku. Il volto dei ghiacciai personale di pittura di Paola GasparottoLe opere esposte nascono dalla lettura de Il tempo e l’acqua di Andri Snær Magnason, Premio Terzani 2021, che ha trasmesso all’artista l’urgenza di “fare qualcosa” con il linguaggio che meglio conosce, quello della pittura. Sono nate così opere che parlano di un mondo, quello dei ghiacciai – aree inospitali e remote –, che sta profondamente mutando. Nei quadri i ghiacci ci rendono partecipi della forza, ma anche dello stato di sofferenza, di vaste aree della Terra che l’uomo sta inesorabilmente e irrimediabilmente modificando. Vernissage venerdì 2 luglio, alle 18.30, con l’intervento dell’artista, dell’esperta d’arte Paola Fabris e di Silvia Stefanelli, consulente di Plan Vivo, fondazione scozzese che sviluppa in diverse parti del mondo progetti etici legati ai cambiamenti climatici (orari: da martedì a sabato, ore 10-12.30 e 16-19).

Dal 2 all’11 luglio, negli spazi messi a disposizione dalla Tipografia Marioni verrà esposta la mostra fotografica What Comes NextOrganizzata da Constraint Mag e promossa da Witness Journal, la mostra èstata ideata ed èa cura di Manuel BeinatEspone le immagini dello stesso Beinat e di altri giovani fotografi: Alice Degrassi, Federico Del Gobbo, Klaus Martini, Tiziana Moccia, Bartolomeo RossiDurante la fase più intensa della pandemia hanno puntato il loro obiettivo su un preciso punto della mappa: il cosiddetto “Borgo Stazione” della città di Udine. Il progetto/mostra fotografica vuole essere un documento che segnali le conseguenze che il Covid-19 ha prodotto all’interno di uno dei quartieri di Udine più sfaccettati e vitali – per varietà di attività economiche ed eterogeneità della composizione sociale -, trasformandone l’atmosfera. Vernissage venerdì 2 luglio, alle 18.30 (orari: da lunedì a venerdì ore 15-20; sabato e domenica ore 10-20).

Da mercoledì 30 il festival torna nelle librerie della città

Dopo la pausa forzata dello scorso anno, tornano le presentazioni in libreria, da sempre intenso corollario del programma del festival. Si inizia mercoledì 30, alla Libreria Moderna (ore 18.00), dove Francesca Mannocchi, reporter, regista e scrittrice, finalista lo scorso anno del Premio Terzani con “Io Kahled vendo uomini e sono innocente”presenta il suo nuovo libro autobiografico “Bianco è il colore del dannoin dialogo con Remo Andrea Politeo, titolare della libreria, presidente dell’associazione “Librerie in Comune” e membro della giuria del Premio Terzani.

Quattro anni fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all’ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l’imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare se stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni più intime, dei non detti più dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d’un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all’improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l’ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l’onestà senza sconti della letteratura ha trovato il coraggio di raccontare.

Venerdì 2 vengono presentati: (Libreria Tarantola, alle 18 e in replica alla 19.15) “Le vie del Torredella docente di Letteratura francese medioevale all’Università di Tolosa e poetessa Cristina Noacco, che dialogherà con Marino Del Piccolo, ingegnere civile impegnato nel recupero di monumenti storici; (alle 18.30, a cura della Libreria Friuli) “Felici contro il mondo dello scrittore e insegnate di una scuola di periferia Enrico Galiano, in dialogo con la libraia e attivista Sara Rosso e la docente di Lettere nelle superiori e di scrittura creativa presso l’Accademia ABA Ivana Vaccaroni; (alle 18.30, Circolo Arci Nuovi Orizzoni) Il cerchio, romanzo dello scrittore Meša Selimović, di cui parleranno nell’incontro “La Jugoslavia (in)interrotta la traduttrice Elisa Copetti e il curatore Božidar Stanišić, con la moderazione dell’attivista e scrittore Michele Guerra; (alle 19.30, Libreria Feltrinelli) “L’Iran al tempo di Biden della giornalista Luciana Borsatti, che è stata a lungo di stanza a Teheran per l’Agenzia ANSA, in dialogo con il giornalista del Gazzettino Lorenzo Marchiori; (alle 20.30, Libreria Friuli, evento di anticipazione di Vicino/lontano Mont) “Femines. Le donne del latte ricerca dedicata all’universo femminile contadino della fotografa Ulderica Da Pozzo, in dialogo con la docente di Diritto del lavoro all’Università di Trieste Roberta Nunin.

Sabato 3 sarà la volta di: (Libreria Odòs, ore 18, in collaborazione con Bottega Errante) “Capire i Balcani occidentalisaggio collettaneo dedicato a uno spazio europeo per molti versi sconosciuto, con l’intervento di due autrici, la dottoressa di ricerca in Slavistica Martina Napolitano e l’assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Giustina Selvelli(Libreria Moderna, ore 18) La più bella. La costituzione tradita. Gli italiani che resistono” libro del giornalista e inviato di “Piazzapulita” Alessio Lastadedicato ai tanti articoli della Carta che restano lettera morta, che ne discuterà con il giornalista e referente provinciale di Articolo21 Gianpaolo Carbonetto; (Caffetteria Al Vecchio Tram, ore 17) Latitare: geometrie della scomparsa, una discussione a partire dall’ultimo numero di “Digressioni” con il direttore della rivista Davide De Lucca e due degli autori Gian Pietro Barbieri e Francesco Zanolla(libreria Tarantola, ore 18.30) Torneremo a percorrere le strade del mondo”, ultimo libro del sociologo all’Università di Padova Stefano Allievi dedicato ai processi di mobilità, che sarà sollecitato dalla giornalista con un master a Ca’ Foscari in Immigrazione, fenomeni migratori e trasformazioni sociali Anna Dazzan; (Libreria Feltrinelli, ore 19.30) Del gesto fenomenologico”, titolo del fascicolo 390/2021 di “aut aut”, la più prestigiosa rivista filosofica italiana, che sarà presentato dal suo direttore, il filosofo Pier Aldo Rovatti.

La serata di anteprima dedicata a MSF

Vicino/lontano 2021 avvia la sua 17esima edizione – nella giornata di anteprima di mercoledì 30 giugno – nel segno dell’umanità e della collaborazione più che decennale del festival con Medici Senza Frontiere, dedicando una serata speciale ai 50 anni di attività dell’organizzazione medico-umanitaria Premio Nobel per la pace nel 1999.

Alle 19.30 nella chiesa di San Francesco, introdotta da Claudia Lodesani, presidente di MSF Italia, è in programma la proiezione del docufilm “Egoisti, di Stéphane Santini e Géraldine André – voce narrante di Stefano Accorsi – che raccoglie le toccanti testimonianze di 40 operatori di MSF, che raccontano il rischio, l’impegno, la prima volta, l’impotenza, gli incontri, la passione, il ritorno, l’inesprimibile.

Alle 21.30 la necessità morale di prestare aiuto e soccorso a chiunque – indipendentemente da razza, credo politico o religioso, – sarà al centro del dibattito che vedrà coinvolti, insieme a Claudia Lodesani, lo scrittore Marcello Fois, il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza, il fotografo Alessio Romenzi – che per MSF ha realizzato la mostra “Don’t leave me alone”, documentando l’intervento in Italia di MSF nel corso della prima ondata della pandemia – con la moderazione della giornalista di Internazionale Annalisa Camilli.

Presentato il programma di vicino/lontano 2021

Nel segno delle “distanze” torna il festival vicino/lontano 2021, in programma a Udine da giovedì 1° a domenica 4 luglio, in presenza, nella sua 17^ edizione, dopo i quattro dialoghi magistrali di Vicino/lontano On, trasmessi online tra maggio e giugno per avviare la riflessione sul tema insieme a studiosi di prestigio internazionale. Il programma è stato presentato oggi, lunedì 21 giugno, in conferenza stampa con l’intervento dell’Assessore alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Tiziana Gibelli, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, del presidente del comitato scientifico di Vicino/lontano Nicola Gasbarro e della presidente dell’associazione vicino/lontano Paola Colombo.

Il festival vicino/lontano 2021 si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Farmacia Antonio Colutta e Confartigianato, e con il patrocinio di Confcommercio.  Occuperà, ancora una volta, il cuore della città di Udine e alcuni dei suoi edifici storici – la chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo, la Loggia del Lionello e, bella novità 2021, il colle del Castello –, tutti messi come sempre a disposizione dal Comune di Udine.

Oltre 70 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre e proiezioni – che coinvolgeranno quasi 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione. Nella quasi totalità dei casi saranno a Udine di persona per rinnovare, insieme al pubblico, quel rito collettivo che è proprio dei festival e che permette di condividere momenti di ascolto e riflessione in uno spazio comune, dove sentirsi comunità.

Fra gli ospiti: Marcello Fois, Claudia Lodesani, Alessio Romenzi, Annalisa Camilli, Elena Esposito, Luciano Floridi, Cosimo Miorelli, Lucio Caracciolo, Carlo Ginzburg, Maurizio Ferraris, Cecilia Robustelli, Valerio Cataldi, Marina Lalović, Fabrizio Barca, Matteo Zuppi, Donatella Di Cesare, Innocenzo Cipolletta, Alberto Mingardi, Barbara Schiavulli, Ernesto Caffo, Alessio Lasta, Marino Niola, Maurizio Scarpari, Zehra Doğan, Barbara SpinelliZerocalcare, Marino Sinibaldi,  Francesca Mannocchi e Moni Ovadia.

Sarà anche quest’anno il Premio Terzani – con un evento di grande impatto spettacolare – a chiudere il festival. Domenica 4, alle 21.00, attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, sarà lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l’acqua (Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini), libro giudicato dalla giuria del Premio, presieduta da Angela Staude Terzani, come “necessario”, per il grido d’allarme che lancia con urgenza a tutti noi. È senza precedenti la prova che dobbiamo affrontare: si tratta di salvare la terra. Il vincitore sarà intervistato da Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura. Come ogni anno, sarà Angela Terzani, cittadina onoraria di Udine, a consegnare il Premio al vincitore. Seguirà l’esecuzione dello Stabat Mater del compositore Valter Sivilotti, una riscrittura della preghiera medievale attribuita a Jacopone da Todi. Uno spettacolo articolato ed emotivamente coinvolgente, diretto dallo stesso maestro Sivilotti. E una voce recitante di eccezione, quella di Moni Ovadia, intreccerà le parole con la musica.

Il programma ha la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, ed è a cura di Paola Colombo e Franca Rigoni, con il supporto e il contributo dei membri dell’autorevole comitato scientifico del festival, che interverranno in gran parte anche di persona: Stefano Allievi, Lucio Caracciolo, Sergia Adamo, Massimiliano Panarari, Fabio Chiusi, Beatrice Bonato, Michele Morgante, Antonio Massarutto, Guido Crainz, Pier Aldo Rovatti, Giovanni Leghissa, Norma Zamparo, Giancarlo Bosetti e Guglielmo Cevolin.

Serata-evento in Castello per il Premio Terzani 2021

Sarà anche quest’anno il Premio Terzani – con un evento di grande impatto spettacolare – a chiudere il festivalDomenica 4, alle 21.00, attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, sarà lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l’acqua (Iperborea), libro giudicato dalla giuria del Premio, presieduta da Angela Staude Terzani, come “necessario”, per il grido d’allarme che lancia con urgenza a tutti noi. È senza precedenti la prova che dobbiamo affrontare: si tratta di salvare la terra.

Il vincitore sarà intervistato da Marino Sinibaldi, già direttore di RadioRai3 e ora presidente del Centro per il libro e la lettura, oltre che membro della giuria del Premio Terzani. Come ogni anno, e con la grande emozione che sempre l’accompagna nell’assegnare il riconoscimento, sarà Angela Terzani, cittadina onoraria di Udine, a consegnare il Premio al vincitoreSeguirà l’esecuzione dello Stabat Mater del compositore Valter Sivilotti, una riscrittura della preghiera medievale attribuita a Jacopone da Todi. Uno spettacolo articolato ed emotivamente coinvolgente, diretto dallo stesso maestro Sivilotti, che vedrà impegnati il gruppo vocale femminile ArteVoce Ensemble, l’Accademia Giovanile del Coro FVG e i solisti dell’Accademia Musicale Naonis (Luca Carrara alla batteria, Francesco Tirelli alle percussioni e Marco Bianchi, producer, alle chitarre e live electronics), con l’intervento del soprano solista Franca Drioli.

Sarà una voce recitante di eccezione, quella di Moni Ovadia, a intrecciare le parole con la musica, dando spazio alla prosa poetica di Erri De Luca, che ci ricorda che in nome della madre s’inaugura la vita; e alle parole struggenti di Pier Paolo Pasolini, che alla madre ha dedicato indimenticabili versi in forma di ballata e di supplica; oltre che al racconto, lucido e suggestivo insieme, di Andri Snær Magnason. Considerato uno dei più prestigiosi uomini di cultura e artisti della scena italiana, Moni Ovadia, è apprezzato anche per il suo costante impegno etico e civile a sostegno dei diritti e della pace.

Le prenotazioni per l’accesso gratuito alla serata – così come a tutti gli altri eventi del festival – saranno attive da lunedì 21 giugno sul nostro sito. In caso di maltempo, la serata-spettacolo del Premio sarà allestita nella chiesa di San Francesco. A causa della ridotta capienza della sede, tutte le prenotazioni online verranno annullate e l’evento verrà trasmesso in diretta streaming.

Escono in italiano i “Diari dal carcere “ di Sepideh Gholian

“Ci picchiano da mezzogiorno alle 10 di sera. Temo che non resterò in vita. Dire che sono terrorizzata non basta a esprimere ciò che provo”.  Inizia così il racconto della prigionia di Sepideh Gholian, giovane reporter e attivista iraniana arrestata nell’autunno 2018, mentre seguiva in veste di giornalista lo sciopero dei lavoratori della raffineria di zucchero Haft Tappeh, uno tra i più grandi complessi agro-industriali del paese. Dopo essere stata detenuta in varie prigioni iraniane, tra cui quella tristemente famosa di Evin, attualmente è rinchiusa nel carcere di Bushehr. Condannata in primo grado a 18 anni di carcere e in Corte d’appello a 5 anni sulla base di una confessione estorta con la violenza, nel giugno 2020 Sepideh Gholian ha rifiutato di inoltrare una richiesta di perdono all’ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema dell’Iran. In un breve periodo di libertà provvisoria, nella primavera dello scorso anno, era riuscita a scrivere e far circolare le sue memorie del carcere, ed è per questo ora sotto processo anche per “diffusione di propaganda e falsità”.

I suoi diari sono stati pubblicati, prima in persiano e poi in inglese, da IranWire, un sito di informazione che ha base a Londra. L’associazione “Librerie in Comune” di Udine – libera associazione di librai che comprende le librerie Einaudi, Feltrinelli, Martincigh, Moderna, Odòs, Tarantola – e il festival vicino/lontano hanno deciso di unire le forze per dar vita a un progetto editoriale che consenta a questo prezioso documento di vedere la luce in Italia. Il progetto ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia.

L’intento è quello di dare distribuzione nazionale alla pubblicazione, che uscirà per i tipi di Gaspari Editore con la prefazione di Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia. La struggente testimonianza di Sepideh Gholian è stata affidata alla competente traduzione, dal testo originale in persiano, di Federico Foschini, ricercatore in Storia, istituzioni e relazioni internazionali dell’Asia, esperto di Iran e Afganistan. Per coprire i costi dell’intera operazione, è stato attivato un crowdfunding sulla piattaforma ideaginger.it aperto alla collaborazione di tutti i lettori e cittadini che vorranno dare sostegno al racconto di Sepideh Gholian.  

Il volume, fresco di stampa, verrà presentato giovedì 1° luglio. in anteprima nazionale, al festival vicino/lontano.

Il ricavato della vendita del libro verrà destinato a coprire le spese legali di Sepideh Gholian.

Una quota verrà devoluta ad Amnesty International, che in 60 anni di attività ha contribuito a liberare oltre cinquantamila “prigionieri di coscienza”.

la foto pubblicata è tratta da IranWire

I vincitori del Concorso Scuole 2021

ll Concorso Scuole Tiziano Terzani, che si è realizzato anche quest’anno con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stato ideato da vicino/lontano in collaborazione con la famiglia Terzani. È aperto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Friuli Venezia Giulia e ha l’obiettivo di stimolare e promuovere all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione e creatività, attraverso modalità espressive e didattiche differenti. Intende contribuire a sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di ‘cittadinanza attiva’ con l’obiettivo di prepararli ad “assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona” (art. 29 della Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite – 1989).

Nonostante il momento fosse problematico per tutti, e per il mondo della scuola in particolare, il Concorso è stato accolto da docenti e studenti come un’utile occasione di crescita e di confrontoOltre ottanta i progetti presentati, moltissimi di valore.

I vincitori saranno premiati nell’ambito della XVII edizione del festival venerdì 2 giugno, alle 10.00, nella Chiesa di San Francesco.

Andri Snær Magnason vince il Premio Terzani 2021

La terra non ha più tempo! È questo l’allarme che Andri Snær Magnason pone al centro del suo Il tempo e l’acqua” – edito in Italia da Iperborea – scelto dalla Giuria quale vincitore della XVII edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani. Lo ha annunciato venerdì 4 giugno la presidente della Giuria Angela Terzani dalla sua casa di Firenze nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta online. Andri Snær Magnason sarà premiato domenica 4 luglio sul Colle del Castello di Udine (ore 21) nel corso della serata-evento, che da sempre rappresenta il momento più atteso delnostro festival, quest’anno in programma da 1° al 4 luglio.

«Con Il tempo e l’acqua – ha affermato Angela Terzani a nome della Giuria del Premio– Magnason ci ricorda che le nostre vite e quelle di tutti gli esseri viventi dipendono dalla natura, che ci chiede di rispettare i suoi ritmi. È senza precedenti la prova che dobbiamo affrontare: si tratta di salvare la terra. E bisogna farlo in fretta. Non possiamo sottrarci al dovere della responsabilità nei confronti del nostro pianeta e delle generazioni che lo abiteranno dopo di noi».

«Per questo grido d’allarme lanciato con urgenza al genere umano, per il modo semplice ed efficace, eppure rigoroso, di rendere evidente e farci comprendere l’entità del fenomenoIl tempo e l’acqua è un libro necessario e la Giuria ha deciso di assegnare al suo autore, Andri Snær Magnason, il Premio Terzani 2021».

«È per me un piacere e un onore – ha dichiarato Andri Snær Magnason – essere il vincitore dell’edizione 2021 del Premio Terzani e vedere il mio nome legato a quello di un grande autore come Tiziano Terzani, del quale sento di condividere la filosofia e l’impegno».

Dichiarazione di Magnason
Annuncio di Angela Terzani

Lo storico Peter Frankopan apre Vicino/lontano On 2021

Distanze”, filo rosso del festival Vicino/lontano 2021 – in programma a Udine dal 1° al 4 luglio –, è anche lo spunto da cui parte, lunedì 31 maggio alle 20.45 sul nostro canale youtube e sulla nostra pagina facebook, il dialogo che inaugura la seconda edizione della rassegna digitale Vicino/lontano On.

In collegamento dal Regno Unito, protagonista del primo appuntamento è uno degli intellettuali più autorevoli del nostro tempo, lo storico Peter Frankopan, docente di Global History all’Università di Oxford. A conversare con lui, Andrea Zanninidocente di Storia moderna e direttore del Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale all’Università di Udine, oltre che membro del direttivo dell’associazione vicino/lontano.

Peter Frankopan ci guiderà dentro gli scenari possibili del mondo postpandemico, immaginati alla luce del ciclico ripetersi di eventi traumatici.

Il vero impatto a lungo termine – sostiene Frankopan – sarà sulle povertà nel mondo: produciamo società molto inique, fondate sulle diseguaglianze.

Torna Vicino/lontano On. Dal 31 maggio, ogni lunedì

Aspettando la 17esima edizione del nostro festival – che si terrà, in presenza, dal 1° al 4 luglio 2021– torna “Vicino/lontano On”, il format digitale che abbiamo ideato lo scorso anno e trasmesso in diretta streaming con grandissimo successo di pubblico durante il lockdown. Per un mese, dal 31 maggio, ogni lunedì alle 20.45 vi proporremo un dialogo “magistrale” per iniziare a ragionare sul tema “distanze”, la parola chiave scelta quest’anno come filo conduttore del festival.

Protagonista del primo appuntamento sarà lo storico Peter Frankopan, docente di Global History all’Università di Oxford e autore di saggi tradotti in tutto il mondo. Poliglotta, Frankopan è considerato uno degli intellettuali più influenti del nostro tempo. Lo intervisterà Andrea Zannini, docente di Storia moderna all’Università di Udine, dove dirige il Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale. L’appuntamento di lunedì 7 giugno vedrà l’intervento di una scienziata italiana tra le più autorevoli, nominata senatrice a vita nel 2013 dal presidente Napolitano.  Elena Cattaneo, docente di Farmacologia all’Università di Milano e accademica dei Lincei, risponderà alle domande di Michele Morgante, a sua volta accademico dei Lincei egenetista all’Università di Udine. Il terzo dialogo , in programma lunedì 14 giugno, chiama in causa la letteratura.  Protagonista la scrittrice Maaza Mengiste, autrice perEinaudi del romanzo Il re ombra, finalista del prestigioso Booker Prize: una potente narrazione storica ambientata durante la Guerra d’Etiopia. Ne parlerà con Sergia Adamo, docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste. L’ultimo incontro, lunedì 21 giugno, sarà dedicato al tema dei diritti e vuole portare a conoscenza del pubblico italiano l’attività di Forensic Architecture, un gruppo di ricerca della Goldsmiths University di Londra. A dialogare con la ricercatrice Dimitra Andritsou sarà Michele Bonino, docente di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, dove è delegato del Rettore per i rapporti con la Cina.

Tutti gli appuntamenti, registrati nello studio televisivo messo a disposizione da Entract multimedia, verranno trasmessi sulla pagina Facebook e sul canale youtube di vicino/lontano.

Tre incontri online sulla questione curda

Le “Librerie in Comune”, associazione che riunisce molte delle librerie di Udine, e il nostro festival si sono affiancate in un comitato, “Udine per Nûdem”, nato a sostegno della causa di Nûdem Durak, giovane folk singer turca di origine curda, condannata a 19 anni di carcere per aver eseguito in pubblico canzoni popolare curde.

“Udine per Nûdem” propone, come sua prima iniziativa, un ciclo di tre incontri online di approfondimento sulla questione curda, a cura del ricercatore Federico Venturini. Il primo appuntamento è in calendario mercoledì 5 maggio, alle 20.45 sulla pagina facebook delle Librerie in Comune.

Del tema si parlerà anche in un grande evento di vicino/lontano 2021

Annunciata la cinquina finalista del Premio Terzani 2021

Hala Kodmani per La Siria promessa (Francesco Brioschi Editore), Andri Snær Magnason per Il tempo e l’acqua (Iperborea), Elif Shafak per Non abbiate paura (Rizzoli), Ocean Vuong per Brevemente risplendiamo sulla terra (La nave di Teseo) e Anna Wiener per La valle oscura (Adelphi) sono i cinque finalisti della diciassettesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani, nel segno del giornalista e scrittore fiorentino.

«Nell’anno della pandemia, dall’esito ancora imprevedibile – commenta Angela Terzani, presidente della giuria -, abbiamo cercato di individuare dei titoli che esplorassero le inquietudini e il malessere del nostro tempo, per comprendere le ragioni del sentimento di solitudine e infelicità, sia dell’uomo che della natura, che ormai tutti percepiamo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, i risvolti nascosti di quel che turba i popoli e gli individui».

giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi – costretti quest’anno dalla pandemia a riunirsi online e non, come sempre, nella casa fiorentina della famiglia Terzani, si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale, prevista per fine maggio.

Il vincitore sarà annunciato a inizio giugno e domenica 4 luglio (ore 21) sarà – auspicabilmente in presenza – l’atteso protagonista, a Udine, della serata-evento per la consegna del Premio, appuntamento di chiusura della XVII edizione del Festival vicino/lontano.

Nuove date per il Concorso Scuole

In considerazione delle grandi difficoltà che il mondo della scuola ha affrontato in questi mesi a causa della pandemia, la nostra associazione ha deciso di prorogare i termini per la consegna degli elaborati che partecipano al Concorso Scuole 2021 da venerdì 19 marzo a venerdì 30 aprile. Slitta di conseguenza a venerdì 21 maggio anche la data per la comunicazione, da parte della Giuria, dell’esito del Concorso.

Gli elaborati dovranno essere consegnati a mano o spediti tramite posta raccomandata (busta A) alla Scuola capofila a questo indirizzo:

Educandato Statale “Collegio Uccellis”

CONCORSO SCUOLE TIZIANO TERZANI

via Giovanni da Udine 20-22

33100 Udine

L’elaborato dovrà essere inserito in una seconda busta (busta B) che riporti all’esterno solo ed unicamente la sezione del concorso (I, II, III, IV), la tipologia (testi, immagini, ecc.) e il titolo del lavoro, senza aggiungere altre indicazioni. Dentro la busta A va inserita una ulteriore busta sigillata (busta C) che riporti all’esterno unicamente il titolo dell’elaborato. Solo al suo interno vanno inseriti i dati dei partecipanti, ovvero i riferimenti identificativi (scuola, indirizzo della scuola, insegnanti di riferimento, nomi degli alunni o del gruppo, numeri di telefono, indirizzi mail, etc).

In questo modo sarà mantenuto l’anonimato dei partecipanti e garantita l’imparzialità della Giuria, che aprirà la Busta C soltanto in seguito alla valutazione dei lavori e abbinerà i dati dei partecipanti con gli elaborati sulla base della corrispondenza del titolo presente sulle due buste.

La cerimonia di premiazione non potrà purtroppo aver luogo nell’ambito del Festival vicino/lontano, che si svolgerà dal 1° al 4 luglio, a scuole già chiuse. L’associazione si impegna a realizzare comunque la cerimonia di premiazione, in modalità online, la mattina di sabato 5 giugno.

Prendersi cura delle parole

E’ questo il titolo del numero 388 della rivista aut aut, che viene presentato venerdì 19 marzo, alle 17, in diretta streaming dalla pagina facebook SFI-FVG e dal canale youtube di vicino/lontano

Interverranno: Pier Aldo Rovatti, filosofo e direttore di aut aut, Gian Mario Villalta, poeta, scrittore e direttore artistico del festival pordenonelegge; dalla redazione di aut aut: Beatrice Bonato, presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana e Ilaria Papandrea, psicoterapeuta.

L’incontro, in continuità con gli approfondimenti sul tema del linguaggio proposti nelle ultime edizioni della rassegna “Filosofia in città”, è organizzato dalla Sezione FVG della Società Filosofica Italiana, con la collaborazione di aut aut e di vicino/lontano. Offrirà l’occasione per riprendere a dialogare con il pubblico – che potrà intervenire in chat –attraverso la riflessione su una pratica sociale – il discorso pubblico – che la crisi pandemica sta mettendo più che mai alla prova. Ma la “malattia” del linguaggio, che si manifesta in una varietà di sintomi, dalla banalizzazione alla violenza, è un fenomeno più generale, di cui abbiamo coscienza da tempo e per la quale fatichiamo a trovare rimedi.

Si può reagire a questa assenza di cura? E come farlo senza affrettarsi ad assumere un atteggiamento terapeutico che ripristini la “salute” del linguaggio? Non si rischia così di cadere in una pericolosa illusione di controllo?

Vicino/lontano è anche su Spotify

Avete perso qualche appuntamento del festival o volete riascoltarlo, magari mentre fate una passeggiata? Vicino/lontano ora è anche su Spotify, piattaforma digitale che permette di ascoltare e scaricare brani musicali e podcast.

Le registrazioni audio degli eventi dell’edizione 2020 del Festival, compresa l’intervista di Anna Maria Giordano al vincitore del Premio Terzani 2020 Amin Maalouf, sono già disponibili.

E presto pubblicheremo anche i podcast degli eventi principali delle passate edizioni.

Seguiteci!

“Distanze” la parola-chiave della prossima edizione

Sarà “distanze” la parola-chiave  della 17ª edizione del festival. E se il pensiero corre immediatamente al distanziamento fisico imposto a tutti noi, cittadini “globali”, dall’emergenza Covid-19 sono ben “altre distanze” quelle che il festival intende indagare.  Non si può negare che la pandemia abbia accelerato, aggravandoli, processi e tendenze già in corso da decenni nel mondo globalizzato. A partire da questa constatazione, l’edizione 2021 del festival avanzerà una serie di interrogativi cruciali, assumendo come osservatorio e punto di vista obbligato la linea di frattura che separa un “prima” da un “dopo”

Le date previste per il festival, che già erano state annunciate (dal 6 al 9 maggio), hanno subito un prudenziale slittamento verso l’estate. Uno slittamento che dipende dalla nostra ferma intenzione di proporre la manifestazione in presenza e rinnovare, ancora una volta, quel rito collettivo fatto di empatia, complicità e appartenenza, che permette a una comunità di incontrarsi in uno spazio fisico per riconoscersi come tale. 

Grazie alla collaborazione con il Comune di Udine, incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, testimonianze, mostre, spettacoli e proiezioni occuperanno per quattro intense giornate, dal 1° al 4 luglio, gli spazi cittadini e, in un arco temporale più ampio, numerose sedi della regione, in particolare quelle dell’area montana. 

Con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, e in vista dell’edizione 2021 del festival, è ripartito anche il Concorso Scuole Tiziano Terzani. Rivolto a tutti gli istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia, agli studenti universitari e alle scuole di italiano per stranieri – ripropone il tema dell’edizione precedente, annullata a causa della pandemia: “La testa non basta. Bisogna metterci il cuore”, una citazione tratta da una delle ultime interviste a Tiziano Terzani. 

Anche la giuria del Premio Terzani,  presieduta da Angela Terzani, è già al lavoro da alcuni mesi. È atteso per fine febbraio l’annuncio dei 5 finalisti dell’edizione 2021.

Folco Terzani in dialogo live con Federica Gasbarro

“Inizia il cambiamento”: questo il titolo dell’incontro online in programma mercoledì 16 dicembre alle 21live sulla nostra pagina facebook (e qui sul sito) oltre che dal profilo facebook Tiziano Terzani Official, che con vicino/lontano promuove l’iniziativa. Protagonisti saranno Folco Terzani, che ha appena curato una versione digitale e ridotta  – liberamente scaricabile dal nostro sito e da tizianoterzani.com  – de “La fine è il mio inizio”, e Federica Gasbarro, attivista per i cambiamenti climatici del movimento Fridays for Future, autrice per Piemme de “Il diario di una striker” e dell’e-book “Covid-19 e cambiamento climatico”. Studia Scienze biologiche all’Università di Roma e ha rappresentato i giovani italiani all’ONU, insieme a Greta Thumberg, in occasione del vertice sul clima. A moderare l’incontro sarà Àlen Loreti, curatore dei due volumi de “i Meridiani” Mondadori che raccolgono le opere di Tiziano Terzani e di “Un’idea di destino“, i diari di Terzani pubblicati postumi nel 2014, oltre che autore della biografia “Tiziano Terzani. La vita come avventura”. Sarà l’occasione per ragionare insieme sull’attualità e sulle azioni urgenti da compiere per innescare il cambiamento.

La fine è il mio inizio. Redux” – versione ridotta e digitale del fortunato volume pubblicato nel 2006 da Longanesi – è una iniziativa fortemente voluta da Folco Terzani, che ha curato la riduzione del testo originale e scelto le cento fotografie che lo accompagnano, molte del tutto inedite.  Resa disponibile dal 7 dicembre, è stata scaricata in pochi giorni da più di 20mila persone. «Mio padre – spiega Folco Terzani – si è domandato spesso, nell’ultimo periodo della sua vita, dove stesse andando il mondo. Per questo ho voluto che l’essenza del suo pensiero, in questo momento per tutti difficile, fosse in un certo senso liberata, come il genio dalla lampada, per arrivare soprattutto ai giovani. Questo stop che la pandemia ha imposto al mondo intero deve essere anche un tempo di riflessione, per non tornare a ripetere gli stessi errori». E questo incontro online vuole proprio essere un’occasione per ragionare sulla grande sfida che ci attende, quella climatico-ambientale».

L’edizione ridotta e gratuita del libro più amato di Terzani

«Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali» disse Tiziano Terzani. Un appello che Folco Terzani – 51 anni, figlio del reporter fiorentino – rilancia con un’operazione senza precedenti, la distribuzione gratuita in formato digitale de La fine è il mio inizio, opera postuma del 2006 che raccoglie l’intenso dialogo tra padre e figlio. Una versione ridotta, ma arricchita da un centinaio di foto – molte inedite – e destinata in particolare ai giovani. 

«I mesi che verranno ci vedranno isolati, lontano dagli altri – spiega Folco – impauriti e confinati dalla pandemia. Invece di sprecare quest’occasione con l’angoscia dei bollettini giornalieri alla tv o con la rabbia verso coloro che muovono le leve e gli interessi del mondo, questo può essere il momento per riflettere, costretti in un raro silenzio monacale, assieme a un libro-amico, sulle speranze e sugli errori del nostro tempo, sulle sfide che ci stanno davanti e, ancor più, sulle grandi domande che ognuno di noi un giorno si dovrà porre.»

Un’edizione “redux” pensata per le nuove generazioni, tanto connesse quanto smarrite: «È come una mappa della vita – spiega Folco, che ha alleggerito il testo originale – è il succo del succo, una formula ancora più concentrata delle ultime riflessioni di un vecchio che, poche settimane prima di morire, riafferma dinanzi ai limiti e alle vulnerabilità di cui tutti soffriamo come sia possibile “fare una vita, una vera vita, una vita in cui sei tu, un vita in cui ti riconosci”.»

L’operazione – autorizzata con sensibilità dalla casa editrice Longanesi – ricorda le tante già compiute da Tiziano: nel 1977 volle un’edizione scolastica abbreviata di Giai Phong! perché desiderava che gli studenti capissero che il Vietnam era più di un evento storico, ma un test di moralità per un’intera generazione. Nel 2002, dopo l’11 settembre, osteggiato dagli editori angloamericani fece tradurre a proprie spese Lettere contro la guerra e lo distribuì online in formato pdf raggiungendo una platea vastissima. Una generosità dettata dall’urgenza, dalla voglia di scuotere le coscienze.

«Tutti mi chiedono sempre: che cosa scriverebbe tuo babbo, oggi? Io vedo tantissime persone che donano il loro tempo, il loro impegno, il loro cuore. Anche gli scrittori devono esporsi, uscire dalle loro tane, e visto che producono parole, pensieri, ecco la scelta di questo testo gratuito e liberamente condivisibile. Un piccolo contributo per dare speranza e ritrovare coraggio.»

Il link per scaricare l’ebook sarà disponibile, dal 7 dicembre, sul nostro sito e su www.tizianoterzani.com

Il Premio Terzani 2020 su RaiCultura.it

La registrazione della serata per la consegna del Premio Terzani 2020 ad Amin Maalouf per “Il naufragio delle civiltà” (La nave di Teseo) è stata pubblicata sul portale RaiCultura.it

La trovate qui.

L’evento, che si è svolto in via del tutto eccezionale nella ex chiesa di San Francesco in Udine, ha chiuso la XVI edizione del festival vicino/lontano.

Amin Maalouf è stato intervistato da Anna Maria Giordano, giornalista di RaiRadio3
Letture di Massimo Somaglino
Ospite musicale Tosca

Riparte il Concorso Scuole “Tiziano Terzani”

Dopo la forzata interruzione di quest’anno a causa della pandemia, riparte il Concorso Scuole Tiziano Terzani, che ha raccolto in passato centinaia di adesioni da parte delle scuole del Friuli Venezia Giulia e gode da diversi anni del Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.

L’iniziativa ha la finalità di stimolare – attraverso l’ideazione e la realizzazione di progetti educativi – percorsi di riflessione e creatività che portino a sviluppare nelle giovani generazioni atteggiamenti consapevoli nei confronti di culture, storie, persone “altre”.

Per l’edizione 2021 del Concorso, vicino/lontano – su sollecitazione e in accordo con gli insegnanti che avevano già cominciato a lavorare al progetto – ha accolto volentieri la richiesta di riproporre il tema dello scorso anno, pur modificando in parte le modalità di partecipazione, per favorire il più possibile la realizzazione dei progetti.

Pertanto, il contenuto che gli studenti sono nuovamente invitati a sviluppare è suggerito dalla frase:

LA TESTA NON BASTA. BISOGNA METTERCI IL CUORE” (Tiziano Terzani)

In occasione del festival vicino/lontano (6-9 maggio 2021), i migliori progetti presentati verranno premiati nel corso di una mattinata speciale dedicata agli studenti (sabato 8 maggio 2021), che si terrà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Potete scaricare qui il bando e la scheda di iscrizione, da inviare entro venerdì 18 dicembre 2020.

Nella foto, un momento dello spettacolo per la regia di Claudio de Maglio – con gli allievi della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe – che ha accompagnato l’edizione 2019 del Concorso

#FreePatrickZaky

Arrestato al Cairo all’arrivo dall’Italia lo scorso 8 febbraio, Patrick Zaky, studente egiziano dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna,  è indagato per cinque diversi capi d’accusa contenuti in un mandato di cattura emesso nel settembre 2019, quando era già in Italia: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false epropaganda per il terrorismo.

Accuse false e inventate – lo denuncia Amnesty International – per punire un giovane ricercatore e attivista, che ha sempre agito alla luce del sole tanto in Egitto quanto in Italia.

Per sollecitare le autorità egiziane ad annullare le accuse e scarcerare Patrick Zaky, in questi mesi Amnesty ha raccolto oltre 150.000 firme che l’ambasciata d’Egitto a Roma non ha ancora accettato di ricevere.

Vicino/lontano ha aderito alla campagna “Siamo tutti Patrick Zaky” lanciata dall’Università di Bologna. La sagoma di cartone che lo raffigura, disegnata da Gianluca Costantini – che ringraziamo – ha occupato per tutto il festival un posto in prima fila nella chiesa di San Francesco. Nella foto di Luca d’Agostino Patrick siede di fianco al presidente del nostro comitato scientifico, Nicola Gasbarro

Purtroppo nell’udienza di oggi, mercoledì 7 ottobre,  il Tribunale ha ordinato altri 45 giorni di detenzione. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha dichiarato: “Occorre un impegno serio del Governo italiano, che riesca a far uscire Patrick da questo incubo”.

Il bilancio della XVI edizione

«La ricostruzione sarà lunga. È forte la mia tristezza per quanto avviene nella regione mediorientale del Levante, conosco bene i momenti fulgidi e splendenti in Siria, Iran e nel mio Libano: Paesi di straordinarie potenzialità che hanno gettato al vento le loro carte, e sono ormai rasi al suolo. Il Libano, che è stato centro strategico dal punto di vista intellettuale, economico e bancario, è governato da una classe politica vistosamente incompetente, corrotta e irresponsabile, spero che i cittadini trovino forza e resilienza per ricostruire il Paese e temo che il fondo non si sia ancora toccato». Lo ha dichiarato oggi a Udine lo scrittore franco-libanese Amin Maalouf, Premio Terzani 2020, intervenuto con la presidente di Giuria Angela Terzani Staude agli eventi organizzati nell’ambito della 16^ edizione del Festival Vicino/lontano, dedicato al tema “Passione”. E un appassionato appello, infatti, è stato lanciato dallo scrittore: «quello che serve è una sorta di nuovo contratto sociale che ci aiuti a gestire il problema estremamente complesso della convivenza sul pianeta, nel terzo millennio. La diversità può essere la cosa migliore o peggiore che abbiamo: se ben gestita e amministrata fonte di grandissimo arricchimento, se mal gestita è fonte di devastazione e distruzione. Non basta mettere gli uni accanto agli altri, abbandonandoli a se stessi: le relazioni sociali fra persone di origine e religione diversa vanno gestite nel rispetto delle diversità, ma nessuno al mondo lo sta facendo, in questo momento.

Con la consegna del Premio Terzani 2020 si chiude, nella serata di domenica 27 settembre, la 16^ edizione del festival Vicino/lontano, quest’anno con duplice svolgimento, dal 18 al 22  maggio in streaming live con “Vicino/lontano On” e dal 25 al 27 settembre in presenza a Udine, nella Chiesa di S. Francesco e in altre location del centro storico cittadino: «un’edizione che ci ha impegnato a lungo per garantire la massima sicurezza agli spettatori e ai relatori ospiti, oltre un centinaio nei tre giorni del festival – hanno spiegato le curatrici del festival Paola Colombo e Franca Rigoni – Ma che ci ha riservato grandi soddisfazioni e l’accoglienza entusiastica del pubblico, con un “sold out” pressoché sistematico nei luoghi del festival – tutti organizzati con estremo rispetto delle regole di distanziamento e delle norme sanitarie – e con feedback di grande apprezzamento per la qualità della proposta e il livello dei dialoghi e dibattitti in programma.

Alla passione civile, a quella per la politica o per il digitale raccontate dal festival, si è aggiunta la toccante passione di Udine per il suo festival, in presenza e da remoto, con risultati straordinari, che ancora non comprendono i contatti dell’ultima giornata del festivaloltre 275mila visualizzazioni si sono infatti registrate per gli eventi diffusi sul canale youtube e sulla pagina fb del festival nei cinque appuntamenti di maggio e nelle tre giornate di settembre. Circa 40mila sessioni uniche e oltre mezzo milione di pagine sono state visitate con azioni compiute nel sito vicinolontano.it, che ha attirato 22mila nuovi utenti unici. Analoga esplosione sui canali social che hanno coinvolto oltre 750mila persone. Decine di migliaia di interazioni, condivisioni e azioni si sono verificate nelle due fasi di maggio e settembre 2020. 

La giornata finale del festival

La XVI edizione del festival vicino/lontano si chiude domenica 27 settembre con la serata-evento del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani: protagonista alle 21, nella Chiesa di S. Francesco, sarà lo scrittore franco-libanese Amin Maalouf, premiato per la sua “com-passione” per le sorti umane, quella espressa nel saggio “Il naufragio delle civiltà” (La nave di Teseo), lucida analisi storica della disgregazione del mondo arabo. Sarà la presidente di Giuria del Premio Angela Terzani, insieme ai figli Folco e Saskia, a consegnare all’autore ilriconoscimento assegnato da una giuria composta da Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Andrea Politeo, Marino Sinibaldi. Maalouf sarà intervistato dalla giornalista di RadioRai 3 Anna Maria Giordano. La cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sul sito vicinolontano.it e sui canali social dell’associazione. A fare il punto geopolitico sarà il direttore di Limes Lucio Caracciolo in video-collegamento, mentre l’attore Massimo Somaglino leggerà alcuni brani del libro vincitore. Con la sua straordinaria musica e la sua voce piena di fascinose sfumature sarà protagonista della serata del Premio anche una grande interprete della canzone d’autore italiana: Tosca, artista eclettica e raffinata, da sempre appassionata cultrice delle musiche popolari del mondo. Atmosfere che sapranno restituire al pubblico la sensibilità di Tiziano Terzani, la sua curiosità appassionata e la sua profonda vocazione di “cittadino del mondo”, capace di trovarsi sempre non solo dove si fa la storia, ma soprattutto dove la storia viene vissuta dalle persone, per indagarla, leggerla e raccontarcela con sguardo lungimirante e ancora oggi attuale.

Tutti gli appuntamenti della giornata nel comunicato stampa

Gli eventi di sabato 26 settembre

Prosegue a Udine, sul filo rosso della “passione”, la 16^ edizione del festival Vicino/lontano.

Tra gli ospiti della giornata: Antonio Pascale, Emanuela Scarello, Elena Pulcini, Emilio Paoa-Schioppa, Michele Bonino, Maurizio Ferraris, Pietro Montani, Umberto Ambrosoli, Francesco Crisafulli, Teresa Bene.

Scaricate il comunicato stampa con le descrizione completa cliccando sul bottone qui in calce.

Vicino/lontano 2020 ha il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Amga Energia & Servizi, Farmacia Antonio Colutta, Scatolificio Udinese e con il patrocinio di Confcommercio

La partecipazione a tutti gli eventi del festival è libera e gratuita, fino a esaurimento dei posti disponibili, che quest’anno è obbligatorio prenotare, nel rispetto delle norme anti-Covid.

La giornata inaugurale di vicino/lontano 2020

Nel segno della “passione” riparte, finalmente in presenza, il festival Vicino/lontano 2020, in programma a Udine da venerdì 25 a domenica 27 settembre, con la 16^ edizione del Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani, che sarà consegnato da Angela Terzani allo scrittore franco-libanese Amin Maalouf, in presenza nella Chiesa di San Francesco, nella serata conclusiva di domenica 27 settembre. L’evento verrà trasmesso anche in diretta streaming, dalle 21, sul nostro sito, su Facebook e sul canale YouTube.

Vicino/lontano 2020 si aprirà venerdì alle 18, nella ex Chiesa di S. Francesco, con l’inaugurazione  ufficiale, seguita alle 18.30 dalle magie sonore del theremin, lo strumento “invisibile” dai magici effetti. “Invisible blues” titola il breve e suggestivo concerto del polistrumentista Leo Virgili.

Subito dopo vicino/lontano 2020 analizzerà una delle passioni umane più antiche, oggi agli occhi di molti delegittimata: “Politica è passione?” (venerdì 25, alle 19.00, Chiesa di san Francesco)è il quesito al centro del confronto inaugurale, che impegnerà uno dei maggiori esperti italiani di politica internazionale, Vittorio Emanuele Parsi, i filosofi Giacomo Marramao e Annarosa Buttarelli, insieme alla giornalista e documentarista Francesca Mannocchi. La discussione sarà coordinata dal presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, l’antropologo Nicola Gasbarro.

La passione per le storie degli uomini sarà il filo conduttore dell’evento conclusivo della prima serata di vicino/lontano (ore 21.30, Chiesa di San Francesco), quando salirà sul palco Stefano Massini, narratore-affabulatore, riconosciuto come il “raccontastorie più popolare del momento”, che con i suoi affreschi narrativi “tocca il cuore e la mente”, emoziona e fa riflettere, creando cortocircuiti emozionali grazie a uno stile unico che intreccia vicende, personaggi, eventi quotidiani e fatti di cronaca con gli stati d’animo dell’essere umano.

I percorsi filosofici del festival

La filosofia come una bussola, per orientarci nel dedalo dei tempi e governare pulsioni, emozioni, reazioni. Ma la filosofia è anche e soprattutto esercizio, e coltivarla è appassionante: al festival Vicino/lontano 2020, in programma dal 25 al 27 settembre a Udine, Pier Aldo Rovatti, nome insigne dell’indagine filosofica del nostro tempo, padre con Gianni Vattimo del “pensiero debole”, presenterà in assoluta anteprima domenica 27 settembre (Oratorio del Cristo, ore 11.30) il nuovo saggio “La filosofia è un esercizio” in uscita il primo ottobre per La nave di Teseo, scritto a quattro mani con Nicola Gaiarin.

Sempre Rovatti ci indurrà a riflettere su una passione, o meglio su una ossessione caratteristica del nostro tempo, quella per l’io: nell’era narcisistica dei social, questa passione bulimica si traduce in una vera ossessione che ci trasforma tutti in “egosauri”. Questo il tema della lectio in programma sabato 26 settembre (ex Chiesa di San Francesco, ore 11.45).

Se c’è invece una passione che non può prescindere dal “noi” è senza dubbio quella per la politica, che si alimenta della aggregazione e del consenso: a Vicino/lontano sarà questo il tema del confronto inaugurale, venerdì 25 settembre (ore 19, ex Chiesa di S. Francesco), e ad affrontarlo sarà uno dei nomi più illustri della filosofia italiana contemporanea, Giacomo Marramao, insieme a Vittorio Emanuele Parsi, Annarosa Buttarelli e Francesca Mannocchi, per il coordinamento di Nicola Gasbarro.

A chiedersi come governare la transizione indotta dalla passione per la tecnologia sarà la tavola rotonda “Passioni digitali. Governare la trasformazione” (Aula T9 della Scuola Superiore dell’Università di Udine, sabato 26 alle 17.00), a cura del Master in Filosofia del digitale dell’Università di Udine diretto dal professor Luca Taddio. Vi parteciperanno il filosofo Maurizio Ferraris, in collegamento video, con il docente di Informatica dell’Università di Udine Gian Luca Foresti e il professore onorario di Estetica alla Sapienza di Roma Pietro Montani, moderati da Gabriele Giacomini, coordinatore didattico del Master.

Ancora in programma “A ciascuno il suo trauma: ovvero le passioni indelebili dell’inconscio” (in Corte del Giglio, sabato 26 alle 15), seminario a cura della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi-Udine con Gelindo Castellarin, Laura Martini, Claudio Matiussi e Maria Virginia Fabbro e “La passione che cura e il mistero del transfert” (Spazio Niduh, sempre sabato alle 17)lezione di Tiziano Possamai.

Tre concerti d’eccezione per la XVI edizione del festival

Tre grandi concerti accompagnano la sedicesima edizione del festival. Il primo, giovedì 24 settembre,Passione, tra Est e Ovest”, con la FVG Orchestra diretta dal maestro Paolo Paroni rinnova la consolidata collaborazione di vicino/lontano con la Fondazione Luigi Bon. Musiche di Sergej Prokofiev, Aaron Copland e Ludwig van Beethoven. Venerdì 25 settembre riflettori su Invisible Blues”, breve e suggestivo concerto per theremin – strumento “invisibile” dai magici effetti sonori – con il polistrumentista Leo Virgili.

E domenica 27 settembre la giornata si apre con l’emozionante “Concerto all’alba (alle 7), con la Nuova orchestra da camera “Ferruccio Busoni”, diretta dal maestro Massimo Belli e Lucio Degani violino solista, che renderà omaggio al sorgere di un nuovo giorno con le musiche di Vasily Kallinnikov, Edvard Grieg, Béla Bartók e Marco Sofianopulo.

Domenica sera, infine, sarà Tosca, raffinata interprete della canzone d’autore italiana, l’ospite musicale della serata finale del Premio Terzani 2020.

Inaugurata “Vocali”, personale di Giovanni Frangi

Prende ispirazione da una delle più celebri poesie della modernità il nuovo ciclo di opere che Giovanni Frangi ha presentato a Udine, in collaborazione con la Stamperia d’arte Albicocco, nel primo degli eventi di anteprima di vicino/lontano 2020.

“Voyelles” è il capolavoro di Arthur Rimbaud scritto nel 1871 e pubblicato nel 1883; “Vocali” è il titolo della serie di incisioni ad acquatinta di Giovanni Frangi che resteranno esposte negli spazi della Stamperia fino al 19 novembre. 

Si rinnova, con questa esposizione, la consolidata collaborazione del festival – e dell’artista – con la Stamperia d’Arte Albicocco.

Violenza sulle donne: gli appuntamenti in tema

Vicino/lontano dedica alla violenza sulle donne uno dei percorsi del festival 2020.

Appuntamento, innanzitutto, sabato 26 settembre, alle 21.00 nella Chiesa di S. Francesco: a mettere in scena il tema sarà il Teatrino del Rifo con lo spettacolo “Se non avessi più te”. Scritto e interpretato da Manuel Buttus – che sarà sul palco con l’attrice e cantante Nicoletta Oscuro e con Matteo Sgobino alla chitarra -, lo spettacolo indaga il significato della violenza degli uomini come fenomeno strutturale e trasversale della società, che affonda le sue radici nella disparità di potere fra i sessi.

L’evento sarà introdotto dalla presentazione del progetto “Never Again”, progetto biennale finanziato dalla Commissione europea, al via il 25 novembre in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, cui vicino/lontano ha aderito: lo illustreranno Manuela Marchionifondatrice e amministratrice di Prodos Consulting e Teresa Bene, professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, capofila del progetto che intende contrastare – con attività di formazione e sensibilizzazione – la cosiddetta vittimizzazione secondaria delle donne già vittime di violenza nelle aule dei tribunali, nella rappresentazione dei media e nel contesto sociale.

Domenica 27, all’Oratorio del Cristo, alle 15.00, vicino/lontano propone infine la presentazione, in anteprima, del saggio “La violenza di genere al cospetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” firmato dall’avvocato del Foro di Udine Maddalena Bosio: l’autrice converserà con il magistrato Francesco Crisafulli.   

Le anteprime di vicino/lontano 2020

Anche la sedicesima edizione di vicino/lontano, ufficialmente al via venerdì 25, propone in programma alcuni eventi in anteprima.

Sabato 19, alle 18.30, apre alla Stamperia d’Arte Albicocco “Vocali”, personale dell’artista milanese Giovanni Frangi. Si rinnova così la consolidata collaborazione del festival con la Stamperia d’Arte Albicocco.

Alla stessa ora, in Corte del Giglio (accesso dalla Libreria Friuli) la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli, in dialogo con il giornalista di Radio Onde Furlane Paolo Cantarutti, presenta “La legge del mare”. L’incontro è organizzato in collaborazione con il circolo Arci-Cocula di Comeglians e il Comune di Paluzza e prevede l’intervento musicale del cantautore Renzo Stefanutti.

Come partecipare al festival

La partecipazione a tuttigli eventi del festival vicino/lontano 2020 è libera e gratuita, nel rispetto della normativa anti-Covid, che prevede la registrazione obbligatoria dei partecipanti, con prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili.

Per la chiesa di san Francesco, oltre ai posti all’interno, sono previsti posti a sedere anche all’esterno, con possibilità di seguire gli eventi attraverso uno schermo.

Le prenotazioni si apriranno dal 16 al 19 settembre per i soli “Amici di vicino/lontano” (un posto per evento) e per gli “Amici sostenitori” (due posti per evento) che hanno aderito alla “raccolta pubblica di fondi 2020” lanciata dall’associazione. Se desiderate aderire, cliccate qui.

Dal 20 settembre e fino al giorno prima degli eventi le prenotazioni saranno aperte a tutti.

Tutte le prenotazioni andranno fatte attraverso gli eventi raggiungibili alla pagina “Programma” della sezione “Festival“. La prenotazione degli eventi avviene tramite piattaforma Eventbrite.

Per gli eventi in cui non compare il bottone “Prenota il biglietto” bisogna prenotarsi all’indirizzo mail indicato nella descrizione dell’evento.

Nel modulo online che bisogna compilare per registrarsi andranno indicati nome, cognome, mail e numero di telefono di ciascun partecipante. I dati raccolti saranno trattenuti dall’associazione vicino/lontano, nel rispetto della privacy, fino a 14 giorni dall’evento.

Le prenotazioni saranno verificate agli ingressi dell’area del festival,dove sarà possibile accedere, previa misurazione della temperatura, solo se muniti di mascherina, che dovrà essere sempre indossata, anche all’aperto.

È necessario presentarsi agli ingressi dell’area festival con almeno 30 minuti di anticipo rispetto all’orario di inizio dell’evento prenotato.

I posti prenotati e non occupati a 15 minuti dall’inizio dell’evento verranno riassegnati dal personale di sala.

Per la serata-evento del Premio Terzani sono purtroppo disponibili solo posti all’aperto. La premiazione verrà trasmessa in diretta streaming e in diretta Facebook. Come ogni anno, sul nostro canale YouTube saranno caricate le registrazioni video degli eventi in san Francesco.

Sappiamo che è tutto molto complicato e macchinoso, ma solo così il festival potrà svolgersi in sicurezza.

Vi aspettiamo!

Vicino/lontano 2020 mette al centro la “passione”

Nel segno della “passione” torna, finalmente anche in presenza, il festival vicino/lontano 2020, in programma a Udine da venerdì 25 a domenica 27 settembre, nella sua 16^ edizione, dopo la felice esperienza dei “Dialoghi al tempo del virus”, le cinque serate in diretta streaming dello scorso maggio con cui vicino/lontano ha provato a immaginare, col contributo di studiosi di prestigio internazionale, e a beneficio del pubblico ancora più vasto della rete, il futuro del dopo-pandemia.

Passione come parola-chiave per leggere il nostro tempo e guardare “oltre”. Non esiste infatti attività umana che non richieda di affiancare il cuore alla ragione, se si vuole trovare la forza e il coraggio di uscire dalle difficoltà e approdare a una comprensione più profonda e articolata di ciò che accade. Comeaffrontare altrimenti la sfida più impegnativa del nostro tempo: quella di trovare nuovi modi di vivere, e convivere, sul pianeta Terra? Reso necessariamente ‘essenziale’ e meno affollato dal rispetto della normativa anti-Covid, il festival – ancora una volta – occuperà il cuore della città di Udine e alcuni dei suoi edifici storici, messi come sempre a disposizione dal Comune di Udine, con incontri, dibattiti, lezioni, conferenze e spettacoli, che coinvolgeranno più di 100 protagonisti del mondo della cultura e dell’informazione.

Il momento culminante del festival sarà ancora una volta rappresentato dalla serata-evento che vedrà Angela Terzani, insieme ai figli Folco e Saskia, consegnare il Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani al vincitore 2020, il giornalista e scrittore Amin Maalouf per “Il naufragio delle civiltà” (La nave di Teseo).

La manifestazione si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Amga Energia & Servizi, Farmacia Antonio Colutta, Scatolificio Udinese e con il patrocinio di Confcommercio

Amin Maalouf vince il Premio Terzani 2020

È Amin Maalouf per “Il naufragio delle civiltà”, edito in Italia da La nave di Teseo, il vincitore della XVI edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani.Lo ha annunciato questa mattina, lunedì 24 agosto, la presidente della Giuria Angela Terzani Staude dalla sua casa all’Orsigna nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta sulla piattaforma Zoom. Amin Maalouf sarà premiato domenica 27 settembre nella ex chiesa di San Francesco di Udine (ore 21) nel corso di una serata-evento, da sempre il momento più atteso del festival vicino/lontano, che nel 2005, in collaborazione con la famiglia Terzani, ha istituito il Premio. Il festival era in programma a maggio ed è stato riprogrammato dal 25 al 27 settembre

Qual è il punto di svolta decisivo che ha dato origine alla tragedia araba? Maalouf, da testimone privilegiato e con il lucido sguardo dello storico, interroga insistentemente i fatti per comprendere egli stesso – e farci comprendere – le ragioni di un naufragio che getta un’ombra inquietante sul futuro dell’intera umanità. Per l’esplicito invito a imboccare, prima che sia troppo tardi, la strada di una solidarietà globale, contro ogni nostra indifferenza; per la sua umanità e la limpida chiarezza della sua prosa (tradotta da Anna Maria Lorusso), la Giuria – che è composta da Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Andrea Politeo, Marino Sinibaldi – ha assegnato il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani per l’anno 2020 a IlNaufragio delle Civiltà di Amin Maalouf.

«È per me un piacere e un onore  ha dichiarato Amin Maalouf – essere il vincitore dell’edizione 2020 del Premio Terzani. Questi ultimi mesi sono stati per tutti noi un tempo di dolore e angoscia. Interpreto questo annuncio come un segno che la vita sta tornando. Con gioia e al contempo con rinnovata consapevolezza. Ora più che mai abbiamo bisogno di credere nella letteratura e nell’arte, nel libero dibattito delle idee e nell’uguale dignità di ogni essere umano. È rimanendo fedeli a questi valori che onoreremo il nome di Tiziano Terzani. Per questo esprimo la mia profonda gratitudine ai membri della giuria».

Tosca al Premio Terzani 2020

Sarà Tosca, interprete eclettica e raffinata, a firmare la colonna sonora della serata-evento per la consegna del Premio Terzani 2020 in programma domenica 27 settembre (dalle 21) nella chiesa di San Francesco a Udine.

Cantante e attrice, nota per la sua innata propensione alla ricerca e alla sperimentazione, Tosca ha collaborato negli anni con i più grandi artisti italiani e internazionali, fra i quali: Ivano Fossati, Nicola Piovani, Ennio Morricone, Chico Buarque, Ivan Lins, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, Renzo Arbore, Renato Zero e Ron con cui ha vinto il Festival di Sanremo nel 1996.

GiàTarga Tenco 1997 nella categoria migliore interprete e nel 2019 per il migliore album a progetto, Tosca si è aggiudicata lo scorso giugno altre due Targhe Tenco – per la miglior canzone singola con Ho amato tutto, presentata all’ultimo festival di Sanremo, e come miglior interprete di canzoni per l’album Morabeza – entrando nel novero dei pochissimi artisti che sono riusciti a mettere a segno una doppietta nel premio più prestigioso della musica italiana.

Tosca ha fatto sue le sensibilità e le atmosfere che ogni cultura da lei accostata ha saputo donarle. Il suo ultimo album, uscito nell’ottobre scorso, è un vero e proprio viaggio musicale intorno alla Terra nel segno della ricerca, dell’ascolto e della passione per le grandi scuole musicali che attraversano senza confini il nostro pianeta. Così, se Tosca passa da un fado portoghese a un canto tradizionale yiddish, da una ballata zingara alla musica d’autore napoletana o romana, anche Tiziano Terzani ha vissuto con una curiosità appassionata e senza confini la sua profonda vocazione di “cittadino del mondo”, con la capacità di trovarsi sempre non solo dove si fa la storia, ma soprattutto dove la storia viene vissuta dalle persone: per indagarla, leggerla e raccontarcela ancora oggi con sguardo lungimirante e attuale. 

La serata del Premio Terzani – che sarà trasmessa anche in diretta streaming – sarà quest’anno l’evento conclusivo del festival vicino/lontano, riprogrammato “in presenza” dal 25 al 27 settembre.

Il prossimo 24 agosto, in conferenza stampa, Angela Terzani, presidente di giuria, annuncerà il nome del vincitore di questa XVI edizione del Premio.

Dal 25 al 27 settembre: ecco le nuove date per Festival e Premio

È domenica 27 settembre la nuova data per la serata di consegna del Premio Terzani 2020, in programma lo scorso maggio e posticipato, con il festival, a causa della pandemia. Il Premio sarà quest’anno l’evento conclusivo del festival, che da venerdì 25 a domenica 27 settembre, nella sua XVI edizione, tornerà ad accogliere fisicamente il pubblico – naturalmente nel rispetto delle limitazioni di legge per il contenimento del virus – nella chiesa di San Francesco, quest’anno eccezionalmente sede anche della serata del Premio.

Il grande successo di “Vicino/lontano On. Dialoghi al tempo del virus”, ci ha convinti ad affiancare all’edizione “in presenza” del festival la possibilità di seguire alcuni eventi anche in diretta streaming. Attraverso il sito e i canali social la rassegna online di maggio ha raggiunto un pubblico di circa 300mila persone: oltre 40mila le visualizzazioni degli eventi. 

Le incertezze sono certamente ancora tante ma vogliamo tener fede alla promessa che avevamo fatto di rivederci, anche da vicino, in autunno. Sarà per forza di cose un festival diverso dal solito, con un programma meno esteso, ma non vogliamo rinunciare a fare di Udine – ancora una volta, e tanto più dopo un’esperienza globale così drammatica – un luogo di incontro di persone desiderose di riflettere sulle grandi questioni del nostro tempo. 

Resterà “Passione” il tema del festival, che metterà in calendario gli appuntamenti salienti già ideati per l’edizione di maggio, ovviamente ripensati alla luce delle incognite e dei nuovi scenari aperti dalla pandemia.  Il comitato scientifico dell’associazione, presieduto dal professor Nicola Gasbarro, è al lavoro, così come la giuria del Premio che a breve annuncerà il vincitore dell’edizione 2020. 

I cinque finalisti sono Behrouz Boochani per Nessun amico se non le montagne. Prigioniero nell’isola di Manus(add editore), Erika Fatland per La frontiera. Viaggio intorno alla Russia (Marsilio), Amin Maalouf per Il naufragio delle civiltà(La nave di Teseo), Francesca Mannocchi per Io Khaled vendo uomini e sono innocente(Einaudi) e Ece Temelkuran per Come sfasciare un paese in sette mosse. La via che porta dal populismo alla dittatura (Bollati Boringhieri)

Presentato il programma di vicino/lontano on

In una conferenza stampa online, giovedì 7 maggio è stato presentato il programma di “Vicino/lontano on”, il forum digitale che la nostra associazione proporrà nella settimana in cui avrebbero dovuto svolgersi il festival e la serata-evento per la consegna del Premio Terzani 2020, rimandati all’autunno a causa dell’emergenza Coronavirus. 
Sono intervenuti l’Assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini, il presidente del nostro comitato scientifico Nicola Gasbarro e la nostra presidente Paola Colombo, con uno speciale saluto – dalla sua casa di Firenze – di Angela Terzani, presidente della giuria del Premio. 
Fotografia di Luca d’Agostino/Phocus Agency

Uno spazio di riflessione sugli scenari che l’emergenza Covid-19 proietta sul nostro futuro: questa la proposta di “Vicino/lontano On. Dialoghi ai tempi del virus”, un contributo digitale di sei appuntamenti serali, trasmessi in diretta streaming nelle date in cui avrebbero dovuto svolgersi, a Udine, la 16^ edizione del Festival vicino/lontano e del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, rinviati all’autunno.

L’evento si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine, della Fondazione Friuli, e con il supporto di alcuni sponsor privati: Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Ilcam, Amga Energia & Servizi – Gruppo Hera, Prontoauto

Da lunedì 18 a venerdì 22 maggio, ogni sera alle 21 (lunedì 18 con un appuntamento anche alle 19), da un set televisivo allestito, grazie a Entract Multimedia, nella chiesa di San Francesco – da sempre sede degli eventi principali del festival vicino/lontano – studiosi di diverse competenze e diverso orientamento, collegati da casa, saranno chiamati a immaginare in quale mondo stiamo per entrare. Di fronte a un’emergenza così inaspettata e densa di incognite, che ha sovvertito improvvisamente il nostro modo di incontrarci e di condividere il rito collettivo di un festival, vicino/lontano non rinuncia alla volontà di decifrare la complessità di ciò che accade, e lo fa nei modi consentiti dalle circostanze, fra lockdown e prove di lockout. Vicino/lontano si propone dunque “on”: vicino/lontano c’è, ed è online, per continuare a guardare “oltre”. «La nostra speranza – spiegano i promotori – è di poterci rivedere in autunno, con rinnovata “passione” (tema scelto per l’edizione 2020 di vicino/lontano), per condividere, come sempre, l’atmosfera speciale del festival e del Premio in uno spazio fisico di incontro, di scambio e di confronto collettivo».

Ambiente, dinamiche geopolitiche, implicazioni socio-politiche, prospettive dell’economia, riflessioni filosofiche e antropologiche saranno al centro della proposta di “Vicino/lontano On”: cinque intense serate con i contributi originali di esperti e studiosi delle diverse aree. Per ogni appuntamento il valore aggiunto arriverà dall’intervento di uno dei cinque finalisti dell’edizione 2020 del Premio Terzani: gli autori, anch’essi collegati da casa, saranno invitati ad esprimere il loro personale punto di vista sul futuro che ci attende.  Compongono la cinquina finalista, selezionata nelle scorse settimane dalla Giuria presieduta da Angela Terzani Staude: il giornalista, poeta e documentarista curdo-iraniano Behrouz Boochani (Nessun amico se non le montagne, add editore); l’antropologa e scrittrice norvegese Erika Fatland (La frontiera. Viaggio intorno alla Russia, Marsilio); l’intellettuale franco-libanese Amin Maalouf (Il naufragio delle civiltà, La Nave di Teseo); la giornalista e reporter italiana Francesca Mannocchi (Io Khaled vendo uomini e sono innocente, Einaudi); la giornalista turca Ece Temelkuran (Come sfasciare un paese in sette mosse, Bollati Boringhieri).

Ogni incontro prevede la possibilità di intervenire da parte degli spettatori attraverso l’invio di domande a un numero dedicato, e si chiuderà sulle note di contributi musicali particolarmente significativi delle passate edizioni del festival vicino/lontano e del Premio Terzani.

Il Concorso Scuole rinviato al 2021

La nostra associazione, consapevole dello sforzo che l’intero mondo della scuola sta affrontando nell’organizzare il semplice lavoro didattico curricolare – in questo momento di grave difficoltà e incertezza dovuto all’emergenza pandemica  – ha ritenuto opportuno sospendere la sedicesima edizione del Concorso Scuole “Tiziano Terzani”.

Il tema scelto per l’edizione 2020 “La testa non basta. Bisogna metterci il cuore” sarà tuttavia riproposto il prossimo anno scolastico, in modo che i progetti e gli elaborati già avviati, per chi lo vorrà, possano essere ultimati e presentati per concorrere all’edizione 2021.

Tutta l’associazione ringrazia gli insegnanti e gli studenti che hanno aderito e augura a tutti di ritrovare presto la giusta socialità, che la scuola consente e valorizza.

Dal 18 al 22 maggio “vicino/lontano on”

Cinque eventi in streaming sugli scenari post-pandemia

A causa dell’emergenza coronavirus, il festival vicino/lontano e il Premio Terzani slittano in autunno. Ma l’associazione non vuole tuttavia venir meno alle aspettative del suo pubblico e proporrà, nella settimana che avrebbe dovuto ospitare il festival e il Premio Terzani – da lunedì 18 a venerdì 22 maggio – una serie di contributi originali con ospiti capaci di immaginare gli scenari post-pandemia. Saranno trasmessi in diretta streaming sul sito e sui canali social del festival, in orario serale. E saranno successivamente sempre disponibili sul canale youtube dell’associazione.

“Vicino/lontano On” è il nome scelto per l’iniziativa. “On” nel duplice senso che l’associazione è attiva, e di fronte all’emergenza – eccezionalmente – si propone online.

In questa difficile situazione vogliamo provare a dare il nostro contributo, come sempre grazie a voci autorevoli e sguardi “visionari”, per tentare di rispondere alle domande e agli interrogativi sollevati dallo scenario, radicalmente nuovo, che la pandemia sta prospettando a noi tutti. La nostra associazione è nata proprio con l’intento di tenere aperto uno spazio di riflessione pubblica sulle questioni cruciali del nostro tempo e sulle mutazioni profonde che caratterizzano le nostre vite di cittadini globali. In un momento come questo non potevamo sottrarci».

In ogni puntata di “vicino/lontano On” anche uno dei cinque finalisti del Premio Terzani 2020, collegato da casa, sarà invitato a esprimere il suo personale punto di vista sul futuro che ci attende. Si ricorda che fanno parte della cinquina, selezionata nelle scorse settimane dalla Giuria presieduta da Angela Terzani Staude: il giornalista, poeta e documentarista curdo-iraniano Behrouz Boochani (Nessun amico se non le montagne, add editore); l’antropologa e scrittrice norvegese Erika Fatland (La frontiera. Viaggio intorno alla Russia, Marsilio); l’intellettuale franco-libanese Amin Maalouf (Il naufragio delle civiltà, La Nave di Teseo); la giornalista e reporter italiana Francesca Mannocchi (Io Khaled vendo uomini e sono innocente, Einaudi); la giornalista turca Ece Temelkuran (Come sfasciare un paese in sette mosse, Bollati Boringhieri). Il vincitore dell’edizione 2020 sarà annunciato dopo l’estate.

Festival e Premio Terzani slittano in autunno

Il direttivo della nostra associazione, preso atto della situazione di emergenza nazionale e internazionale, e in accordo con le istituzioni, ha valutato necessario e responsabile rimandare all’autunno – qualora i provvedimenti in essere lo consentano – la sedicesima edizione del festival e del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che erano in programma dal 21 al 24 maggio. Consapevole della “densità” di appuntamenti che si verrà a creare, visto che molte iniziative, non solo culturali, sono e saranno costrette dalla pandemia a riposizionarsi, l’associazione ritiene doveroso rimettersi al coordinamento degli Assessorati alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Udine, in merito al calendario degli eventi. Pertanto, le nuove date del festival verranno comunicate non appena possibile.

In considerazione delle difficoltà che il mondo della scuola sta affrontando nell’organizzare il lavoro didattico curricolare, il Concorso Scuole Tiziano Terzani viene invece sospesoIl tema scelto – “La testa non basta. Bisogna metterci il cuore” – sarà tuttavia riproposto il prossimo anno, in modo che i progetti e gli elaborati già avviati possano essere ultimati e presentati per concorrere all’edizione 2021.

Vicino/lontano non vuole tuttavia venir meno – in questa circostanza – alle aspettative del suo pubblico e proporrà, nella settimana che avrebbe dovuto ospitare il festival e il Premio Terzani – da lunedì 18 a venerdì 22 maggio – una serie di contributi originali con ospiti capaci di immaginare gli scenari post-pandemia. Saranno trasmessi in diretta streaming sul sito e sui canali social del festival, in orario serale. E saranno successivamente sempre disponibili sul canale youtube dell’associazione.

“Vicino/lontano On” è il nome scelto per l’iniziativa. “On” nel duplice senso che l’associazione è attiva, e di fronte all’emergenza – eccezionalmente – si propone online.

Si rinnova la collaborazione con ARLeF

Nel segno di un interesse per la lingua che si rinsalda ad ogni edizione, prosegue la collaborazione fra il Festival vicino/lontano e ARLeF-Agjenzie regjonâl pe lenghe furlaneL’edizione 2020, in programma a Udine dal 21 al 24 maggio, prevede due incontri sul tema.

Protagonista del primo sarà Andrea Moro, ordinario di Linguistica generale alla Scuola Universitaria di Studi Superiori IUSS di Pavia, che al rapporto fra la struttura delle lingue e il cervello ha dedicato molte ricerche, sviluppate anche in un celebre articolo firmato a quattro mani con Noam Chomsky su “Nature”.

Nel suo ultimo saggio “La razza e la lingua”, edito La nave di Teseo, Moro punta a sfatare due luoghi comuni: la convinzione che esistano lingue migliori di altre, e l’idea che la realtà si possa esplorare diversamente in funzione della lingua parlata. In dialogo con il direttore dell’ARLeF William Cisilino, Andrea Moro affronterà questi pregiudizi, spaziando dalla filosofia, alla linguistica, alle neuroscienze, per guidarci alla sorprendente conclusione che, da un punto di vista biologico, parliamo tutti la stessa lingua, da sempre.

Il secondo incontro del percorso che vicino/lontano, insieme con ARLeF, dedica alle lingue sarà dedicato alla letteratura nelle lingue minoritarie, a partire dal libro in lingua sarda “Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos” di Giuseppe Corongiu. Si tratta di una raccolta di dodici racconti fantascientifici intrecciati in un vero e proprio mosaico narrativo. Giuseppe Corongiu dialogherà con lo scrittore friulano Fulvio Romanin sulle prospettive della letteratura sarda e friulana, al di fuori degli schemi oleografici e dei cliché.

Premio Terzani 2020: la cinquina dei finalisti

Behrouz Boochani per Nessun amico se non le montagne. Prigioniero nell’isola di Manus(add editore), Erika Fatland per La frontiera. Viaggio intorno alla Russia (Marsilio), Amin Maalouf per Il naufragio delle civiltà(La nave di Teseo), Francesca Mannocchi per Io Khaled vendo uomini e sono innocente(Einaudi) e Ece Temelkuran per Come sfasciare un paese in sette mosse. La via che porta dal populismo alla dittatura (Bollati Boringhieri) sono i cinque finalisti della sedicesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani. La giuria, riunitasi a Firenze a casa Terzani, ha selezionato i libri che andranno in votazione a partire da un elenco di quaranta titoli: «Anche quest’anno – ha commentato Angela Terzani, presidente della giuria – abbiamo cercato di candidare al premio opere che aiutino a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualità nel mondo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio è dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, ciò che avveniva di là dai nostri orizzonti».

giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale.

Il vincitore sarà annunciato in aprile e sabato 23 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, sarà il protagonista della serata-evento per la consegna del Premio, da sempre appuntamento centrale del nostro festival, in programma quest’anno a Udine dal 21 al 24 maggio.

Al via “Filosofia in città 2020″

Domenica 12 gennaio prende il via la quinta edizione di “Filosofia in città”.

L’iniziativa – curata da Beatrice Bonato per la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana con il coordinamento musicale del Maestro Renato Miani – si realizza quest’anno grazie alla partnership con il Conservatorio Tomadini, vicino/lontano, l’Università di Udine, il CSS-Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia e la Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici, con il patrocinio del Comune di Udine e della Fondazione Friuli.

La rassegna avrà per titolo “Animali parlanti. Il linguaggio tra filosofia, poesia, arti visive”.

Il primo appuntamento, “Del camminare in poesia. Saba, Baudelaire, de Certeau”, è in calendario nel Foyer del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, come sempre alle 11.

Si aprirà con un reading di testi poetici di Umberto Saba, scelti e interpretati da Stefano Rizzardi con l’accompagnamento musicale di Adolfo Del Cont alla fisarmonica, e con l’intervento di Sergia Adamo, docente di Teoria della letteratura e Letterature comparate all’Università di Trieste.
Ingresso libero e gratuito
Si consiglia di prenotare scrivendo a beatrice.bonato@tin.it oppure a sfifvg@gmail.com
Ulteriori informazioni www.sfifvg.eu

“Passione” la parola-chiave della XVI edizione del festival

E’ “passione” la parola-chiave della XVI edizione del festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 21 al 24 maggio.

Coordinato dal professor Nicola Gasbarro, il comitato scientifico – di cui farà parte da quest’anno anche il giurista Guglielmo Cevolin – è già al lavoro per declinare la parola chiave nel programma di eventi che per quattro intense giornate occuperanno la città di Udine.

Lo stesso dicasi per la Giuria del Premio Terzani, impegnata a individuare i candidati all’edizione 2020 del Premio, che verrà consegnato al vincitore sabato 23 maggio, come sempre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. A conferma del forte legame tra il Premio e la città, Angela Terzani ha voluto che nella giuria entrasse anche un rappresentante dei librai udinesi. Per questa edizione sarà Remo Politeo, presidente dell’associazione “Librerie in Comune”. L’annuncio della cinquina dei finalisti 2020 è atteso per febbraio.

Vicino/lontano 2020 affronta la nuova edizione nel segno del rinnovamento degli organi associativi. Guido Nassimbeni lascia la presidenza a Paola Colombo, Franca Rigoni la vicepresidenza a Paolo Ermano. Hanno inoltre accettato di entrare a far parte del rinnovato consiglio direttivo Maddalena Bosio, Alberto Cervesato, Luca Pavan, Andrea Schincariol e Andrea Zannini.

Concorso Scuole Tiziano Terzani edizione 2020

Vicino/lontano coinvolge da sempre gli studenti delle scuole della regione, non già come passivi fruitori di conferenze calate dall’alto, ma stimolandone creatività e fantasia in progetti strutturati e originali che si sviluppano nel corso dell’intero anno scolastico. Il Concorso Scuole Tiziano Terzani  – che ha l’obiettivo di stimolare percorsi di riflessione e di creatività che portino a sviluppare, nelle nuove generazioni, atteggiamenti consapevoli e comportamenti socialmente responsabili – è aperto a tutte gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, agli studenti delle Università e ai corsi per stranieri della regione Friuli Venezia Giulia.

Il tema che è stato scelto per l’edizione 2020 è una delle riflessioni, sempre attuali, del giornalista e scrittore fiorentino: “LA TESTA NON BASTA. BISOGNA METTERCI IL CUORE”.

La premiazione avrà luogo sabato 23 maggio, nella mattinata, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. A premiare i vincitori sarà anche quest’anno Angela Terzani.

La Civica Accademia Drammatica Nico Pepe sta già lavorando, con gli allievi del primo anno di corso, allo spettacolo che verrà presentato nel corso della mattinata per la premiazione dei vincitori e poi proposto, in replica, anche al pubblico del festival. Nella foto, un momento dello spettacolo realizzato sul tema dell’edizione 2019.

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 Scheda adesione 2020

Ultimo appuntamento di Filosofia in Città 2019

Si conclude il ciclo di incontri, organizzati dalla Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, FILOSOFIA IN CITTÀ 2019

La rassegna di quest’anno, “Animali parlanti. Prospettive contemporanee sul linguaggio” (a cura di Beatrice Bonato e con il coordinamento musicale del Maestro Renato Miani), è stata dedicata a un tema di grande rilievo scientifico e filosofico con l’intento di offrire uno sguardo panoramico sulle maggiori questioni teoriche dibattute, ed eventualmente ancora aperte, e sulle  prospettive più aggiornate della ricerca scientifica, dell’analisi semiotica e delle posizioni filosofiche.

L’ultimo appuntamento è in calendario domenica 9 giugno, come sempre alle 11.00, nel Foyer del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e affronta “Il linguaggio della poesia”. Intervengono Gian Mario Villalta e Rodolfo Zucco.

Come sempre l’incontro è accompagnato dalle letture di Cristina Benedetti e Stefano Rizzardi, questa volta da testi di Giorgio Agamben, Stéphane Mallarmé, María Zambrano, e dalla musica, in questo caso di Claude Debussy, eseguita dal Duo Nachtigall: Gaja Vittoria Pellizzari, soprano; Alessandro Del Gobbo, pianoforte

L’ingresso è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Si consiglia di prenotare scrivendo a sfifvg@gmail.com oppure a beatrice.bonato@tin.it

Informazioni anche sul sito della Sezione FVG

Grazie a tutti!

Grazie davvero di cuore al pubblico che ha affollato tutti gli eventi della 15/a edizione di vicino/lontano e la serata per la consegna del Premio Terzani.

Grazie alle istituzioni pubbliche e alle aziende private che hanno creduto nel progetto vicino/lontano e lo hanno reso possibile possibile con il loro sostegno.

Grazie al Comune di Udine che ha messo a disposizione le sedi degli eventi.

Grazie ai componenti del nostro comitato scientifico – e in particolare al suo presidente -, ai membri della giuria del Premio Terzani e del Concorso Scuole e a tutti gli ospiti  di questa edizione per il loro prezioso contributo e apporto. Grazie agli enti, organizzazioni, associazioni, riviste che hanno collaborato alla costruzione del programma.

Grazie ai media partner per l’attenzione che ci hanno dedicato. 

Un sincero grazie alle librerie che hanno curato il bookshop del festival e alle librerie della città che hanno proposto e ospitato eventi e presentazioni.

Grazie a tutti i soci dell’associazione e ai tanti collaboratori: quelli che si sono avvicinati da poco e quelli che ci seguono e aiutano con passione da anni; grazie ai bravissimi tecnici (service video, audio e luci), fotografiinterpreti e all’efficientissimo ufficio stampa.

Un grazie speciale ai volontari 2019 per il loro generoso contributo organizzativo e ai gruppi Alternanza Scuola-Lavoro per la freschezza e l’entusiasmo con cui hanno partecipato.

Grazie agli “amici di vicino/lontano 2019” che hanno voluto contribuire, con un gesto concreto di amicizia e solidarietà, alla realizzazione del festival 2019.

Grazie a chi ha già destinato il 5×1000 a vicino/lontano e a chi intende farlo, segnalando il CF 02357370309.

Ed infine, un affettuosissimo ringraziamento ad Angela, Folco e Saskia Terzani.

 Scarica il comunicato stampa di bilancio della 15 edizione

Al via la XV edizione del festival

Nel conto alla rovescia per le elezioni dell’Europarlamento la 15^ edizione del festival vicino/lontano apre oggi – giovedì 16 maggio – a Udine. Oltre 250 protagonisti, e un centinaio di eventi in cartellone fino a domenica 19 maggio, ci mostreranno il mondo attraverso la lente del “contagio”, parola-chiave dell’edizione 2019: fra i protagonisti Nicola Gratteri, Jan Zielonka, Francesca Mannocchi, Floriana Bulfon, Pietro Del Soldà, Giorgio Zanchini, Guido Crainz, Stefano Allievi, Alessio Romenzi, Claudia Lodesani, Eugenia Carfora, Anton Giulio Lana, David Puente, Federica Angeli, David Parenzo, Massimo Polidoro, David Riondino, Angelo Floramo, Bernardo Valli, Alison Abbott.

Alle 17, nella sede della Fondazione Friuli, presentazione del nuovo numero di LiMes “Antieuropei” con il direttore della rivista, Lucio Caracciolo, lo storico Tiziano Bonazzi e il giurista Maurizio Maresca, moderati da Guglielmo Cevolin.

Vicino/lontano 2019 inaugura ufficialmente alle 18 in Largo Ospedale Vecchio con il saluto dei promotori: il presidente dell’associazione vicino/lontano Guido Nassimbeni, il presidente del Consiglio regionale Mauro Zanin, l’assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, il delegato alla cultura dell’Ateneo udinese Francesco Nazzi e il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini.

Alle 19 nella Chiesa di San Francesco il dialogo inaugurale “Europa: i molti germi di una crisi” offre uno sguardo sull’Europa e il progressivo “contagio” che l’ha investita, a partire dalla crisi finanziaria del 2008, che rischia di mettere in crisi la stessa democrazia in molti dei suoi componenti.  A confronto il politologo dell’Università di Oxford Jan Zielonka, il giornalista Giancarlo Bosetti, direttore di Reset, e lo storico Guido Crainz, interpellati e coordinati da Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano.

E l’Italia? Senza quasi accorgersene è finita nel mezzo del ring dove Stati Uniti e Cina si contendono il titolo mondiale di superpotenza, ed è ancora alla ricerca di una strategia all’altezza delle sfide globali. La necessità di affrontare le mai risolte emergenze del paese è al centro della sempre attesissima lectio magistralis di Lucio Caracciolo “Il contagio del passato: l’Italia ha (ancora) un futuro?” (alle 21.00, sempre nella Chiesa di San Francesco).

Le anteprime di mercoledì 15 maggio

Tre gli eventi in cartellone nella giornata di mercoledì 15 maggio, che precede l’avvio del festival: si parte alle 18, alla Libreria Friuli, con la presentazione del nuovo romanzo di Giacomo Cardaci, edito da Fandango: “Zucchero e catrame”.  L’autore, della segreteria scientifica di Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI e finalista al Premio Chiara, lo presenterà in dialogo con Irene Marcuzzi, presidente del Fogolar Furlan del Michigan-Midwest, e Alessandro Baldo, del direttivo di Arcigay Friuli. L’appuntamento si realizza in occasione della Giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia del 17 maggio.

Alle 18.30, nella Tipografia Marioni (al civico 6 di via Percoto), apre la mostra fotografica organizzata da Constraint Magazine Udine “Manifesto popolare Roma/New York” di Veronica Andrea Sauchelli e Michele BiasuttiVisitabile gratuitamente fino al 19 maggio (orari: giovedì 18-19 e da venerdì a domenica 10-19), sostenuta da Peccol Vini, Tommy Bar e Tipografia Marioni, la mostra propone due reportage che si intrecciano e si rispecchiano l’uno nell’altro, raccontando la stessa realtà: le periferie abbandonate, prive di servizi, dove vivono persone senza più diritti e senza rispetto. Michele Biasutti ha catturato i visi e i luoghi del Bronx di New York. Parallelamente, Veronica Andrea Sauchelli è entrata nelle case popolari delle periferie romane. Due poli del civile Occidente, un unico modo di essere emarginati.

Gran finale di giornata con la musica e il racconto di culture millenarie, che hanno creato una diversità, una varietà, una pluralità di lingue e di identità: alle 20.45, nella Chiesa di San Francesco “Gracias a la vida”, un concerto della stagione musica delle Fondazione Luigi BonIn scena l’Ensemble La Chimera e il Coro del Friuli Venezia Giulia guidato dal Maestro Anna Molaro. L’America del Sud è una terra vasta, eterogenea e fertile. È stato, e continua ad essere, un luogo di incontro. Tuttavia, tra tanta diversità, una particolarità la definisce e la unifica, distinguendola dagli altri continenti: la sua musica. La Chimera si concentra su una regione emblematica, originariamente composta da territori occupati da Incas e Guaraní, in seguito dominati dai gesuiti, noti oggi con i nomi di Paraguay, Bolivia, Perù, Cile e Argentina. “Gracias a la vida”, che prende il nome dalla canzone della compositrice cilena Violeta Parra, è un tributo alla musica di questi popoli, attraverso un “folclore immaginario” che viaggia e visita le distinte ere musicali della regione.

“Isis, Tomorrow” a vicino/lontano 2019

«L’Isis ha perso Mosul. Ma è davvero sconfitto?» Se lo chiedeva la giornalista Francesca Mannocchi, introducendo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia il film documentario Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosulrealizzato a quattro mani con il fotografo Alessio Romenzi. Quella domanda resta di inquietante attualità. La vera guerra, per chi la vive e per chi sopravvive, inizia il giorno dopo la proclamata vittoria: si stima che più di 2mila bambini e di mille donne, provenienti da diversi Paesi, siano detenuti nelle carceri siriane, irachene e libiche con l’accusa di aver avuto il proprio padre o il proprio marito tra le file dello Stato islamico. Il film nasce dalle domande che ogni giorno si sono fatte più insistenti durante l’epilogo della guerra contro l’Isis e che ci accompagnano adesso nelle faticose fasi del dopoguerra: cosa è necessario fare per salvare i bambini cresciuti per anni sotto l’Isis, e come scongiurare la possibilità che questi bambini siano il terreno fertile del terrorismo di domani?  Educati alla violenza e al martirio, sono vittime del ‘contagio’ totalizzante dell’Isis: sono le armi che lo Stato islamico lascia in eredità per il futuro, eredi di un mondo diviso a metà, da un lato gli jihadisti e dall’altro lato gli infedeli da sterminare. Isis, Tomorrowprodotto da FremantleMedia Italia con Rai Cinema e distribuita da ZaLabsarà fra gli eventi centrali, venerdì 17 maggio, della 15^ edizione di vicino/lontano dedicata al tema del “contagio”, parola chiave chiamata a scandire dal 16 al 19 maggio incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, mostre, spettacoli e proiezioni, che per quattro intense giornate, nel centro storico di Udine coinvolgeranno alcuni dei maggiori protagonisti della cultura e dell’informazione nazionale e internazionale.

L’appuntamento è alle 18.30, nella Chiesa di San Francesco. Alla proiezione del film seguirà un dibattito che impegnerà gli autori Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi, fresco vincitore del Premio Luchetta 2019 per la fotografia, insieme al sociologo Stefano Allievi, con la moderazione di Riccardo Costantini di Cinemazero.

Novità e anteprime in libreria

A vicino/lontano 2019, il tema del “contagio” come un suggestivo filo rosso anche per gli appuntamenti “in Libreria”, che propongono grandi novità e anteprime nazionali.

Proprio in questi giorni è uscito il libro inchiesta della giornalista Floriana Bulfon, vittima di molte intimidazioni e adesso sotto vigilanza: per Bur Rizzoli ha pubblicato “Casamonica, la storia segreta. La violenta ascesa della famiglia criminale che ha invaso Roma”. Lo presenterà a vicino/lontano venerdì 17 maggio (ore 18, Libreria Moderna Udinese) in dialogo con la giornalista Luana De Francisco.

Sabato 18 maggio, alle 16, sempre alla Libreria Moderna Udinese, Jonathan Bazzi presenterà “Febbre” (Fandango), in anteprima nazionale, dialogando con il libraio e presidente dell’associazione Librerie in Comune di Udine Remo Andrea Politeo. Ripercorrerà il d-day che ha cambiato la sua vita con la diagnosi della sieropositività.

Di sapore autobiografico, legato al dramma dell’esilio e allo spaesamento che ne consegue, è anche il primo romanzo tradotto in italiano dello scrittore e poeta bosniaco Božidar Stanišić, “La giraffa in sala d’attesa” (Bottega Errante), che l’autore presenterà in anteprima nazionale venerdì 17 maggio (ore 20.30, Oratorio del Cristo), conversandone con Maurizio Mattiuzza Alice Parmeggiani.

Due le anteprime nel segno della filosofia: a cominciare dal saggio di Pier Aldo Rovatti, padre del “pensiero debole”: in anteprima al festival domenica 19 maggio (ore 11.30 – Oratorio del Cristo) terrà una lectio magistralis sul tema “Le nostre oscillazioni”, anche titolo del saggio in uscita per la Collana 180 (Edizioni Alphabeta Verlag).

Uno dei massimi pensatori della filosofia del XX secolo, Ludwig Wittgenstein, è al centro della nuova pubblicazione Mimesis “Wittgenstein. Lezioni di psicologia filosofica”Un’anteprima preziosa perché per la prima volta porta in Italia le celebri lezioni di Cambdrige tenute da Wittgenstein sui cosiddetti “concetti psicologici”, attraverso gli appunti di uno dei suoi più illustri allievi, Peter T. Geach, a lungo ordinario di logica all’Università di Leeds.  A vicino/lontano la prima presentazione con i filosofi Luigi Perissinotto e Luca Taddio, (domenica 19 maggio alle 16, alla Libreria Feltrinelli). 

Giovedì 16 nella sede della Fondazione Friuli alle 17 scandirà il countdown verso le euro-elezioni la presentazione di “Anti-europei”, il numero di Limes che prospetta gli scenari legati alla disfida fra euro-scettici ed euro-supporters. All’incontro, con il direttore Lucio Caracciolo interverranno Tiziano Bonazzi e Maurizio Maresca, coordinati da Guglielmo Cevolin.

Pure di grande attualità, anche se si tratta di un’intervista pubblicata a 15 anni dalla scomparsa del gesuita belga Jacques Dupuis, è il libro “Il mio caso non è chiuso. Conversazioni con Jacques Dupuis”, edito da EMI – Editrice missionaria italiana, scritto dal giornalista irlandese Gerard O’ConnellSarà presentato a vicino/lontano venerdì 17 maggio (ore 17.30, Libreria Einaudi) da Pierluigi Di Piazza in dialogo con Giancarlo Bosetti, direttore dell’associazione Reset Dialogues on Civilizations e autore della prefazione.

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Vicino/lontano 2019: mostre e installazioni

A scandire il conto alla rovescia verso il festival sarà un filo rosso di mostre e installazioni che rimarranno aperte nel cuore della città per tutto il periodo della manifestazione e oltre. Si parte giovedì 9 maggio (ore 18.30), negli spazi della Stamperia d’arte Albicocco, con l’inaugurazione della personale “Muse o Grafica” di Luca Pignatelli. Mercoledì 15 maggio alle 18.30 verrà inaugurata la mostra fotografica “Manifesto popolare. Roma /New York” che negli spazi della Tipografia Marioni espone gli scatti della periferia newyorkese di Michele Biasutti e di quella romana di Veronica Andrea SauchelliAlla Libreria Martincigh verranno esposte le carto.grafie di Puni (3-9 maggio) e l’installazione artistica “…we did not fight for our children” di Sandro Mele

nella giornata di domenica 19 (dalle 10 alle 23), Piazza Venerio ospiterà l’installazione artistica “Balenò in viaggio” a cura dell’associazione A+AUD e del Consorzio di Cooperative sociali “il Mosaico”, realizzata per celebrare i 40 anni della legge Basaglia.

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Presentato il programma di vicino/lontano 2019

UDINE – È stato presentato oggi, mercoledì 17 aprile, nel Salone del Popolo di Palazzo D’Aronco, il programma della 15esima  edizione del festival. Sarà “contagio” il filo conduttore di vicino/lontano 2019, in programma a Udine dal 16 al 19 maggio. Un festival culturale nato nel 2005 insieme al Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, per promuovere momenti di riflessione pubblica su questioni aperte e temi cruciali del nostro tempo e cercare di comprendere – insieme a studiosi, giornalisti, scrittori e artisti – come funziona il mondo in cui viviamo. Ancora una volta, incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, mostre, spettacoli e proiezioni occuperanno, per quattro intense giornate, il centro storico di Udine e alcuni dei suoi edifici storici: la ex chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo, Palazzo D’Aronco, Palazzo Contarini, la Loggia del Lionello, Piazza San Giacomo, Piazza Venerio, il Teatro San Giorgio, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine e le librerie della città.

Un centinaio gli appuntamenti in programma, che coinvolgeranno più di 250 protagonisti del mondo della cultura e dell’informazione per cercare di leggere, in confronti e dibattiti aperti al pubblico, il mondo e la sua complessità.  Fra gli ospiti: Lucio Caracciolo, Nicola Gratteri, Jan Zielonka, Francesca Mannocchi, Floriana Bulfon, Pietro Del Soldà, Giorgio Zanchini, Guido Crainz, Stefano Allievi, Alessio Romenzi, Claudia Lodesani, Eugenia Carfora, Raffaele Simone, Anton Giulio Lana, David Puente, Federica Angeli, Giampaolo Rossi, David Parenzo, Massimo Polidoro, David Riondino, Angelo Floramo, Bernardo Valli, Paolo Legrenzi, Claudio Zampa.

Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la manifestazione si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, CiviBank, Prontoauto, Ilcam, EuropaBio, Amga Energia & Servizi, Confartigianto Udine, IdealService e con il patrocinio di Confcommercio..  Come ogni anno il festival si costruisce sulla convinzione che tra i “contagi” di cui abbiamo più bisogno c’è quello tra approcci e saperi diversi, in modo che i punti di vista si parlino fino a scoprire modi “differenti” di leggere la realtà, valorizzando i dubbi e le contraddizioni piuttosto che le certezze, che rischiano troppo spesso di trasformarsi in pregiudizi. Fin dalla sua prima edizione, nel cuore del festival, in una serata-evento al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Angela Terzani consegna il Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani all’autore di un’opera che aiuti a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualità nel mondo, destinate ad avere un impatto particolarmente significativo nelle vite di tutti noi, cittadini globali. In sintonia con il filo conduttore del festival 2019, la Giuria ha assegnato quest’anno il premio al giornalista e scrittore Franlkin Foer, autore per Longanesi de “I nuovi poteri forti. Come Google Apple Facebook e Amazon pensano per noi”, lucido saggio-denuncia della sfida che le Big Tech lanciano a tutti noi fruitori, più o meno riluttanti, delle tecnologie digitali.

Chiuderà la manifestazione, nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte, la conferenza-spettacolo “Io, Leonardo da Vinci. Vita segreta di un genio ribelle”, di e con Massimo Polidoro: un viaggio nella vita dell’uomo Leonardo da Vinci, un’esperienza emozionante per scoprire quanto più vicino e simile a noi sia l’uomo che da sempre è considerato il simbolo del genio universale.

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Franklin Foer vince il Premio Terzani 2019

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Premio Terzani 2019: vince “I nuovi poteri forti. Come Google Apple Facebook e Amazon pensano per noi” (Longanesi), lucida analisi dello scrittore e giornalista statunitense Franklin Foer della grande sfida cui siamo chiamati dalle Big Tech.

Lo ha annunciato oggi, mercoledì 3 aprile, a Milano la presidente della giuria, Angela Terzani.  Franklin Foer sarà premiato a Udine, sabato 18 maggio, nella serata in programma al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, nell’ambito della xv edizione del festival vicino/lontano.

«Per il campanello d’allarme che suona – ha affermato Angela Terzani – la giuria ritiene che l’indagine di Franklin Foer sia indispensabile all’informazione del cittadino e meriti per questo il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani 2019».

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Quest’anno ci saremo, come sempre

Vicino e lontano non sono soltanto indicatori geografici e multiculturali di una situazione planetaria che deve ormai bruciare le distanze e avvicinare i mondi, comparare le diversità dei discorsi, siano essi economici o filosofici, sociali o esistenziali, alla ricerca di una lingua comune o che possieda qualcosa di comune in grado di orientarci un poco nello spaesamento generale. Vicino e lontano vorrebbero essere anche una bussola individuale, appunto la condizione critica che ha a che fare con ciascuno di noi e che pone a ciascuno la difficoltà di abitare la distanza, insomma – se ci riuscissimo – di non restare schiacciati e inerti sotto il peso della logica mediatica e omologante”.

Questo è quello che scriveva alcuni anni fa Pier Aldo Rovatti, membro del comitato scientifico di vicino/lontano, per descrivere il nostro progetto e questo è quello che abbiamo sempre cercato di fare in questi anni. Con passione. Con il contributo generoso di un comitato scientifico autorevole e di tanti collaboratori e volontari, giovani e meno giovani, che di anno in anno, in prossimità del festival, tornano a dare il loro supporto.

Da sempre è parte integrante del progetto, ne è il suo cuore, il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Lo è anche un concorso, sempre intitolato a Tiziano Terzani, rivolto alle scuole di tutta la regione. Ad Angela, donna colta, garbata e generosa – proclamata dalla scorsa amministrazione “cittadina onoraria di Udine” con voto unanime di maggioranza e opposizione – va tutta la nostra riconoscenza e gratitudine per aver voluto regalare alla nostra città questa occasione preziosa di conoscenza nel nome di un giornalista e di uno scrittore di valore, conosciuto e letto in tutto il mondo. Si possono non condividerne le opinioni, ma non metterne in dubbio la credibilità. E ci dispiace che Angela sia stata sua malgrado coinvolta nella polemica di questi giorni.

Spetta certamente alla politica decidere l’opportunità di un progetto, culturale o di altra natura, in funzione delle ricadute sul territorio. La nuova giunta comunale può decidere, legittimamente, se e in quale misura il nostro progetto ha valore per la città.

Come associazione – questa la linea decisa dal direttivo – prendiamo atto delle decisioni, che certamente ci amareggiano. Esprimiamo il nostro pieno appoggio e la nostra riconoscenza a Guido Nassimbeni, anche per aver accettato di presiedere vicino/lontano in un momento difficile. Siamo una squadra. E tutto il direttivo, insieme ai soci, all’unanimità lo sostiene.

Quest’anno ci saremo, come sempre. E faremo del nostro meglio per continuare ad esserci, forti delle parole private di Angela, che qui rendiamo pubbliche: “I premi (come le persone e le atmosfere e tutte le cose viventi) non si sradicano da un suolo per ripiantarli in un altro senza gravi danni alle loro radici e a tutta la pianta. Non sono cose di plastica”.

Annunceremo il vincitore del Premio Terzani 2019 in conferenza stampa a Milano il 3 aprile e il programma del festival a Udine, il 17 aprile (nel Salone del Popolo). Benvenuto chiunque voglia partecipare. E poi, dal 16 al 19 maggio, aspettiamo i cittadini di Udine – e non solo – per la xv edizione del Festival e del Premio.

Anche a nome di Angela Terzani, esprimiamo il nostro affettuoso grazie a enti, associazioni, personalità autorevoli del mondo della cultura e dell’informazione, librai, editori e privati cittadini che hanno manifestato il loro apprezzamento per il lavoro che abbiamo svolto in questi 15 anni.

Il Direttivo e i soci dell’associazione vicino/lontano

Udine, 31 marzo 2019

Torna alla Fondazione Friuli il ciclo “Capire i Nobel”

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Vicino/lontano, in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Friuli, propone anche quest’anno il ciclo di incontri “Capire i Nobel”, un progetto di divulgazione scientifica – curato da Paolo Ermano, economista all’Università di Udine –, che contando sulla competenza e sull’efficacia comunicativa di giovani studiosi, “spiegherà” al pubblico la portata e il significato dei Premi Nobel assegnati nel 2018 per l’economia, la fisica, la chimica e la medicina.

Quattro dunque gli appuntamenti infrasettimanali che vicino/lontano organizza per la città come itinerario di avvicinamento al festival (quest’anno in calendario dal 16 al 19 maggio), iniziativa nata proprio per tentare di “smontare” e comprendere le grandi trasformazioni del nostro tempo. Mercoledì 20 marzo il Nobel per l’economia sarà spiegato al pubblico da Simone Tonin,docente alla Business School dell’Università di Durham; mercoledì 27 marzo sarà la volta del Nobel per la Chimica con Daniele Zuccaccia, professore di Chimica all’Università degli Studi di Udine; mercoledì 3 aprile toccherà al Nobel per la Medicina con Milena Sabrina Nicoloso ricercatrice presso il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano e Mario Tubertini, direttore generale del Montecatone Rehabilitation Institute di Imola. Chiuderà il ciclo, mercoledì 17 aprile, il Nobel per la Fisica “raccontato” da Giancarlo Panizzo, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Gli incontri avranno luogo, sempre alle 18 e con ingresso libero, nella sede della Fondazione Friuli in via Manin 15, a Udine.

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Al Teatro San Giorgio il secondo appuntamento di “Filosofia in città 2019”

È in programma domenica 17 marzo al Teatro San Giorgio di Udine, come sempre alle 11, il secondo incontro del ciclo 2019 di “Filosofia in città”, quest’anno dedicato al tema “Animali parlanti. Prospettive contemporanee sul linguaggio”.

Di “Linguaggio, verità, soggetto” parleranno i filosofi Graziella Berto Brunello Lotti, accompagnati dalle letture di Cristina Benedetti e Stefano Rizzardi da testi di Michel Foucault, Gottlob Frege, Jacques Derrida e dalle musiche di Maria Beatrice Orlando eseguite dall’Ensemble del Conservatorio Tomadini (Daniele Zamarian, clarinetto; Irene Francois, viola; Anna Molaro, violoncello).

In che modo e in quale senso il linguaggio dice la verità e può, per converso, dire il falso, mentire, ingannare? L’interrogativo sul rapporto tra linguaggio e verità compare in momenti cruciali nella storia della filosofia occidentale, in particolare dopo la “svolta linguistica” del Novecento, alla quale si deve la fioritura di studi sul rilievo fondamentale del linguaggio, ma anche la tendenza a identificare linguaggio e pensiero. Le questioni in gioco sono il nesso tra linguaggio e pensiero e la nozione di verità come adeguazione della proposizione a qualcos’altro, siano gli stati di cose del mondo o i dati sensoriali che permettono di ricostruirli. D’altro canto, proprio la riflessione logica sul linguaggio, da Frege al neoempirismo e alla filosofia analitica, ha generato la consapevolezza della irriducibilità del linguaggio a una funzione cognitiva univoca: si pensi alla concezione poco nota della “tonalità” del linguaggio in Frege, ai “giochi linguistici” di Wittgenstein, alla filosofia del linguaggio ordinario o a tesi come quella della indeterminatezza della traduzione argomentata da Quine. Da un altro punto di vista si può seguire nel pensiero contemporaneo un diverso percorso, volto a interrogare i differenti modi in cui si dice il vero: in relazione a un “testo” o ai testi di una certa tradizione filosofica o religiosa,  in rapporto a se stessi, come accade per Foucault nella confessione. Oggi si ha a volte l’impressione che, in nome di una nuova attenzione per la “realtà”, il ruolo del linguaggio venga per così dire ridimensionato, a meno di non essere esso stesso oggetto di ricerca da studiare con adeguate procedure scientifiche. Siamo sicuri tuttavia che altri giochi linguistici riconducibili al “dire la verità” manchino di pertinenza rispetto alla domanda sul rapporto tra linguaggio e verità?

L’ingresso è libero.

Per maggiori informazioni http://www.sfifvg.eu/

Don Luigi Ciotti al Teatro Palamostre di Udine

“Verso orizzonti di giustizia sociale” è il titolo dell’incontro con il presidente di Libera don Luigi Ciotti che si terrà martedì 12 marzo, dalle 17,  al Teatro Palamostre di Udine. Questo è solo uno dei venti appuntamenti organizzati da Libera nella nostra regione nel mese di marzo per presentare i dati del rapporto “LiberaIdee” sulla percezione delle mafie e della corruzione in Friuli Venezia Giulia, che purtroppo non è un’isola felice immune da infiltrazioni della criminalità organizzata.

Insieme a vicino/lontano hanno dato la loro adesione all’iniziativa numerosi enti, associazione e cooperative, in primis  il CSS-Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia che ospita l’appuntamento.

L’ingresso è libero e siete tutti benvenuti.

Nella mattinata di martedì, sempre al Palamostre, don Ciotti parlerà agli studenti delle scuole superiori della provincia di Udine. “Destinazione 21 marzo” è il titolo dato all’incontro, perché quest’anno la XXIV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si celebrerà a Padova il 21 marzo vedrà protagonisti anche un migliaio di studenti degli Istituti di Udine, Cividale e Tolmezzo.

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Annunciata la cinquina finalista del Premio Terzani 2019

Nona Fernández per La dimensione oscura (gran vía), Franklin Foer per I nuovi poteri forti (Longanesi), Ezio Mauro per L’uomo bianco (Feltrinelli), Sunjeev Sahota per L’anno dei fuggiaschi (Chiarelettere) e Yan Lianke per I quattro libri (nottetempo) sono i cinque finalisti della XV edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dalla nostra associazione insieme alla famiglia Terzani.

La giuria, riunitasi a Firenze a casa Terzani, ha selezionato i libri che andranno in votazione a partire da un elenco di quaranta titoli: «Anche quest’anno – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – abbiamo cercato di candidare al premio opere che aiutino a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualità nel mondo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio è dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, ciò che avveniva di là dai nostri orizzonti».

giurati – Giulio Anselmi, Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Peter Popham, Marino Sinibaldi – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore sarà annunciato in aprile e sabato 18 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 21), sarà il protagonista della serata-evento per la consegna del premio, da sempre appuntamento centrale del festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 16 al 19 maggio.

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Riparte il ciclo di incontri “Filosofia in Città”

Domenica 24 febbraio, alle 11, nella Sala Udienze del Conservatorio Tomadini di Udine,  tornano gli incontri pubblici di  “FILOSOFIA IN CITTÀ”, curati da Beatrice Bonato per la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana, in collaborazione con il Conservatorio Tomadini, vicino/lontano, l’Università di Udine, il Liceo scientifico Copernico, il CSS, la Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici.

Arriva così alla quarta edizione un progetto culturale che la cittadinanza ha mostrato di apprezzare con una partecipazione crescente ed entusiasta. Quest’anno la rassegna sarà dedicata al tema del linguaggio umano. Il titolo “Animali parlanti. Prospettive contemporanee sul linguaggio” ne anticipa il taglio e i contenuti: nel corso dei cinque appuntamenti verranno messi a fuoco alcuni snodi fondamentali della riflessione filosofica contemporanea, della linguistica e della ricerca neuroscientifica sull’argomento. In ciascuno di essi alcune parole chiave guidano l’attenzione e l’analisi verso i nuclei concettuali più densi e stimolanti, le questioni più dibattute, e in certi casi ancora aperte, sulle quali si potranno ascoltare due relatori a confronto.

Si comincia con “Significati, intenzioni, ambiguità”.

L’incontro ruota intorno alla capacità delle parole di veicolare un significato, non soltanto in un contesto ideale ma soprattutto nella vita quotidiana; si vedrà come al senso manifesto si aggiunga spesso un alone implicito, un non detto che tuttavia i parlanti comprendono bene. Ne discuteranno Paolo Labinaz, ricercatore in Filosofia del linguaggio all’Università di Udine, e Floriana Ferro, dottore di ricerca in Filosofia e Storia delle Idee e docente nei Licei, il primo partendo dalla pragmatica del linguaggio, la seconda prendendo le mosse dalla fenomenologia. Arricchiscono il programma della mattinata letture  di Stefano Rizzardi e Cristina Benedetti, da testi di Paul Grice e di Merleau-Ponty e brani musicali di R. Schumann e A. Skrjabin, con Francesca D’Odorico e Emma Bonutti al pianoforte. La rassegna proseguirà nella primavera del 2019 con altri tre appuntamenti domenicali, rivolti a tutta la cittadinanza e con un incontro dedicato agli studenti.

Ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento dei posti

Si consiglia la prenotazione. Scrivere a beatrice.bonato@tin.it  oppure a sfifvg@gmail.com

Per maggiori informazioni www.sfifvg.eu

Cambiamenti climatici. Un incontro pubblico a Udine

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Vi diamo appuntamento a venerdì 8 febbraio, alle 17, in Sala Tomadini (Udine, via Tomadini 30/A) per l’incontro pubblico:

CAMBIAMENTI CLIMATICI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA: QUALI OPPORTUNITÁ PER LE IMPRESE E IL MERCATO?

Sfide e opportunità per il “made in Italy” e il “made in Friuli” di fronte alle trasformazioni in atto negli equilibri ecologici, sociali ed economici

La sfida a cui il mondo è chiamato per affrontare i cambiamenti climatici e le loro conseguenze apre imprevedibili spazi all’innovazione tecnologica e organizzativa, legati alle trasformazioni fondamentali che dovranno essere affrontate nel modo di produrre e di consumare. Attorno a questo tema il Dipartimento di scienze economiche e statistiche (DIES) dell’Università di Udine, in collaborazione con l’Associazione italiana degli economisti delle risorse naturali e dell’ambiente (IAERE) e vicino/lontano, organizza un incontro pubblico di discussione a chiusura della 7a Conferenza internazionale della IAERE, in programma a Udine il 7 e l’8 febbraio.

Ci sono sempre meno dubbi – anticipa Antonio Massarutto, docente di economia applicata dell’Università di Udine e membro del nostro comitato scientifico – che la causa dell’aumento globale delle temperature sia di origine antropica e che i fenomeni estremi che ne sono conseguenza comporteranno cambiamenti epocali per gli equilibri ecologici, ma anche sociali ed economici. L’analisi economica si confronta con questi temi da molteplici angolature: quali costi dovremo sopportare, e chi ne sarà maggiormente gravato? Cosa è opportuno fare, già da oggi, per contrastare questi fenomeni o per mitigarne gli effetti? Chi e come può intervenire? Quali strumenti si possono mettere in campo per orientare la necessaria transizione? Saranno necessari nuovi stili di vita, nuovi prodotti, nuovi materiali, nuovi modelli improntati alla circolarità, all’efficienza energetica, al contenimento delle impronte ecologiche, al risparmio di materia. Per le imprese si apre quindi un nuovo mercato, carico di opportunità che il “made in Italy” e il “made in Friuli” devono essere pronti a cogliere.

All’incontro, che sarà moderato da Francesco Marangon e Antonio Massarutto del Dipartimento di scienze economiche e statistiche dell’Ateneo friulano, parteciperanno Simone Borghesi, dell’Università di Siena, Francesco Bosello, dell’Università Statale di Milano, Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Toscana e membro del CDA dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – ISPRA di Roma, Stefano Micheletti, dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – ARPA del Friuli Venezia Giulia.

I lavori si concluderanno con l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Fabio Scoccimarro.

L’ingresso è libero.

Vi aspettiamo!

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Sarà “contagio” la parola-chiave del festival 2019

Sarà “contagio” la parola chiave dell’edizione 2019 di vicino/lontano, il festival che da quindici anni promuove momenti di riflessione pubblica sulle questioni cruciali del nostro tempo attraverso incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, mostre, spettacoli e proiezioni. Vicino/lontano 2019 è in programma dal 16 al 19 maggio, per quattro intense giornate nel centro storico di Udine, con decine di appuntamenti che coinvolgeranno alcuni dei maggiori protagonisti della cultura e dell’informazione. “Contagio“, dunque, è la parola-chiave identificativa individuata dal direttivo dell’associazione vicino/lontano che registra alcune rilevanti novità per il comitato scientifico presieduto dall’antropologo Nicola Gasbarro, con l’ingresso di tre autorevoli voci del pensiero del nostro tempo: sono Guido Crainz, già docente di Storia contemporanea all’Università di Teramo, editorialista di Repubblica e autore per Donzelli di molti saggi come il recentissimo “Il Sessantotto sequestrato (2018); Sergia Adamo, docente di Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste, ricercatrice e  attenta studiosa dei rapporti interculturali; e Massimiliano Panarari, sociologo della comunicazione, saggista e consulente di comunicazione politica e pubblica, docente all’Università Luiss Guido Carli di Roma, alla Luiss School of Government e all’Università Luigi Bocconi di Milano. Editorialista per la Stampa, è da poco in libreria per Marsilio con il saggio “Uno non vale uno”. Ulteriore importante novità è l’ingresso del giornalista Marco Pacini nella Giuria del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, che giungerà nel 2019 alla sua 15^ edizione. La serata conclusiva è in programma sabato 19 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Ideatore del progetto vicino/lontano, Marco Pacini è caporedattore all’Espresso e ha da poco pubblicato per Mimesis il libro “Epocalisse. Appunti di un cronista pessimista”. La Giuria del Premio è presieduta da Angela Staude, moglie di Tiziano Terzani e dallo scorso anno cittadina onoraria di Udine.

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Online il bando del Concorso Scuole Tiziano Terzani 2019

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Il Concorso Scuole Tiziano Terzani, giunto quest’anno alla sua XV edizione, premia ogni anno i migliori progetti tra le centinaia di proposte presentate dalle scuole di tutto il Friuli Venezia Giulia. E’ aperto anche agli studenti universitari e agli iscritti alle scuole di italiano per stranieri.

L’iniziativa ha la finalità di stimolare percorsi di riflessione e creatività che portino a sviluppare nelle giovani generazioni atteggiamenti consapevoli nei confronti di culture, storie, persone “altre”. Crediamo sia una importante opportunità da presentare ai ragazzi per stimolarli a leggere il presente e a viverlo con maggior consapevolezza.

La tematica che proponiamo per questa edizione, comune a tutte e quattro le sezioni di concorso, è:

Buoni esempi / cattivi esempi: come e quanto possono diventare “contagiosi”?

C’è tempo fino al 19 gennaio per aderire. I lavori andranno poi consegnati entro il 12 aprile.

La scuola-guida di questa edizione, che ringraziamo per la collaborazione, è il Liceo scientifico N. Copernico di Udine.

La premiazione avrà luogo sabato 18 maggio 2019, come sempre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Partecipate!

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L’evento conclusivo di Filosofia in Città 2018

14 giugno, ore 20.30

TEATRO SAN GIORGIO, Udine

UDINESTATE 2018

Macellum

Evento straordinario

di FILOSOFIA IN CITTÀ 2018

Lettura scenica – concerto con CHIARA DONADA e STEFANO RIZZARDI

Musiche originali di RENATO MIANI

Riccardo Burato, Pianoforte

Adolfo Del Cont, Fisarmonica

Franco Feruglio, Contrabbasso

A cura di BEATRICE BONATO

Un evento della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

In collaborazione con Conservatorio Tomadini, vicino/lontano, Comune di Udine

Macellum è la riduzione di un lavoro del 1979 a firma di Maria Schiavo, scrittrice, saggista e, all’epoca, protagonista del femminismo radicale dei gruppi di autocoscienza italiani e francesi. Lo spettacolo viene proposto nell’ambito di UDINESTATE a tutto il pubblico cittadino, a chiusura e arricchimento degli incontri filosofici domenicali della rassegna FILOSOFIA IN CITTÀ 2018.

Un legame forte stringe lo spettacolo a molti argomenti sviluppati e discussi nel ciclo Il prezzo della verità. Affermando l’esigenza di “partire da sé”, le donne che parteciparono in prima persona alle vicende spesso tormentate del movimento femminista, posero infatti da subito la verità in questione, in uno spirito non troppo diverso da quella cura di sé a cui dovrebbe improntarsi la filosofia. Ma, mentre elaboravano la consapevolezza della loro esclusione storica e il progetto controverso di un diverso modello di vita e di pensiero, esse si trovarono anche ad affrontare la questione della loro “complicità” con la logica del prezzo. Questione oggi per nulla risolta, anzi semmai resa più drammaticamente attuale dal dominio delle logiche di mercato.

Il libro di Maria Schiavo Macellum. Storia violenta e romanzata di donne e di mercato, è un testo difficilmente classificabile, sospeso tra il saggio e la narrazione, dalla scrittura evocativa, immediata e potente nelle immagini a cui dà vita e raffinata negli echi culturali che fa risuonare. L’autrice vi accosta con forza visionaria la spietatezza del mercato – l’antico “macellum” – la schiavitù e la prostituzione. I tre fili non sono dipanati con intenti analitici, ma tenuti strettamente intrecciati, come succede nella concreta esperienza delle donne ma anche in quella di tutti gli esseri umani ridotti a “cose”, come gli schiavi; o in quella, priva di parola e per noi solo intuibile, degli animali. Le musiche originali, composte per il concerto da Renato Miani, dialogano con la parola detta, in uno spettacolo che non solo accosta, ma punta anche a fondere musica e parola.

Anche vicino/lontano alla Notte dei Lettori 2018

Anche vicino/lontano partecipa alla Notte dei Lettori 2018. Sabato 9 maggio, alle 20.30, alla Stazione Riva Bartolini (Biblioteca Civica, Sezione Moderna), è in programma “Macerie”, un reading con proiezione.

Laura Accerboni, giovane e affermata poetessa genovese, in “Macerie” ha raccolto sette poesie ispirate all’opera di Anselm Kiefer, artista tedesco di fama internazionale. E a partire dai suoi versi sette giovani artiste hanno realizzato una illustrazione per ogni poesia.

Reading a cura del Teatro della Sete

Illustrazioni di Spicelapis Collettivo Illustratori FVG

Ingresso libero

Qui il programma

http://www.lanottedeilettori.it/

Prolungata fino al 3 giugno la mostra “La Voce di Impastato”

Per il grande successo di pubblico viene prorogata fino a domenica 3 giugno la mostra fotografica di Elia FalaschiLa Voce di Impastato. Volti e parole contro le mafie”, inaugurata lo scorso 9 maggio – alla presenza del Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga – a 40 anni esatti dall’assassinio dell’attivista siciliano Peppino Impastato, che dai microfoni di Radio Aut denunciava i crimini di cui si macchiava la mafia. La mostra propone l’apparato iconografico del libro del giornalista Ivan Vadori “La voce di Impastato”. Il volumeedito da Nuova Dimensione e in vendita in mostra, raccoglie sei anni di interviste ai protagonisti dell’antimafia italiana e ai familiari di Impastato: un’inchiesta giornalistica che cerca di dipanare i fili del rapporto tra Stato e mafia a patire dall’attivismo di Impastato per arrivare a Mafia Capitale e alle mafie del nord. Tre le sezioni della mostra, allestita negli spazi della Galleria fotografica “Tina Modotti” di Udine: i ritratti a taglio reportage I Volti del coraggio, scattati nel corso delle interviste, una documentazione sui luoghi chiave della vita di Impastato e i ritratti Vedo, Sento, Parlo… Sono. La mostra sarà visitabile giovedì 31 maggio e venerdì 1° giugno dalle 18 alle 21, sabato 2 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21. Domenica 3 giugno, giorno di chiusura, dalle 10 alle 13.

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I vincitori del Concorso Scuole Tiziano Terzani 2018

Oltre duemila studenti e più di cento scuole della regione hanno preso parte quest’anno al Concorso Scuole Tiziano Terzani promosso dal festival vicino/lontano e rivolto agli istituiti scolastici del Friuli Venezia Giulia, ma anche agli studenti universitari e alle scuole di italiano per stranieri. Hanno sviluppato il tema “Aria, acqua, terra: un equilibrio si è spezzato. Ciascuno di noi deve sentirsi responsabile: non di tutto, ma di qualcosa”, «scelto – spiega il curatore del concorso Gianni Cianchi – anche in considerazione del leitmotiv del festival, “squilibri”. La finalità del concorso, nello spirito di Terzani, rimane sempre quella di sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di cittadinanza attiva». La giuria, come ogni anno, si è trovata in difficoltà nel decidere chi premiare, ed è stata concorde nel riconoscere che la maggior parte dei lavori fosse comunque di grande valore. I vincitori sono stati premiati sabato 12 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine da Folco Terzani che ha consegnato ai ragazzi libri ed educational offerti rispettivamente da Salani Editore e da Trudi, e un premio in denaro garantito da vicino/lontano. I ragazzi hanno poi assistito alla proiezione del documentario Un mare di plastica. Il problema è a monte di Eugenio Fogli e allo spettacolo teatrale Dove c’era l’erba con gli allievi del I anno di corso della Civica Accademia Nico Pepe di Udine, per la regia di Claudio de Maglio

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A costo della vita? Ultimo appuntamento di Filosofia in Città 2018

Si conclude domenica 20, alle 11, nel foyer del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il ciclo di incontri “Filosofia in Città 2018”.

A costo della vita? Il tema del quinto appuntamento filosofico con letture, musiche, riflessioni a cura della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Interventi di NICOLA GASBARRO e GIOVANNI LEGHISSA

Letture di Cristina Benedetti, Alessandra Pergolese, Stefano Rizzardi
da testi di René Girard, Ugo Fabietti, Jean Baudrillard, Fethi Benslama

Musiche di Serge Prokof’ev e Igor Stravinskij. Andrea Boscutti, pianoforte

L’ingresso è libero

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vicino/lontano tra i libri

Ben 26 appuntamenti in tre giorni, a partire da venerdì 11 fino a domenica 13 maggio, animeranno e popoleranno le librerie di Udine: incontri, presentazioni e interviste. Al bookshop di fronte alla Chiesa di San Francesco, a cura delle Librerie Einaudi, Friuli, Moderna e Tarantola, non solo sarà possibile trovare tutti i volumi presentati durante vicino/lontano, ma anche ritirare la cartolina “GiraLibrerie”: a conclusione di ogni presentazione, infatti, sarà possibile far timbrare la cartolina . Chi avrà collezionato almeno 5 timbri potrà ricevere in regalo la t-shirt del festival.

Tra gli appuntamenti, ricordiamo che  alla libreria Martincigh, venerdì, sarà presentato “Casa Azul”, libro d’Artista di Giulia Iacolutti, che converserà con i giuristi Francesco Bilotta Patrizia Fiore. Alla Feltrinelli è in programma anche quest’anno, sabato 12, il seminario della Segreteria udinese della Scuola lacaniana di psicoanalisi in tema di “Molestie sulle donne nel mondo del lavoro”, con Luisella Brusa, Gelindo Castellarin Laura Martini. Sempre alla Feltrinelli Andrea Muni, Davide Pittioni e Stefano Tieri della redazione di Charta Sporca discuteranno con i ragazzi del Gruppo Bloom di Cas’Aupa di come continuare a creare spazi di resistenza critica. Infine, a pensare ai più piccoli è anche quest’anno l’Arlef, che propone la presentazione (alla Libreria Moderna, domenica mattina) di Fameis e di Benrivâts tal marimont! (alla libreria La pecora nera, sabato pomeriggio).

La voce di Impastato: una mostra e un incontro nell’anniversario della morte

Era la notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 quando l’attivista siciliano Peppino Impastato venne assassinato su ordine del boss Gaetano Badalamenti. Il suo cadavere fu imbottito di tritolo e fatto saltare sui binari della linea ferroviaria Palermo-Trapani, per simulare un gesto suicida. Dopo 22 anni di depistaggi, solo grazie all’impegno della madre di Peppino, la signora Felicia, e del fratello Giovanni – con il sostegno del Centro siciliano di documentazione di Umberto Santino e Anna Puglisi – fu chiarificata la natura mafiosa dell’omicidio.

Esattamente 40 anni dopo, nell’anniversario della morte, è stata inaugurata, venerdì 9 alle ore 18 nella Galleria fotografica Tina Modotti, la mostra “La voce di Impastato. Volti e parole contro la mafia”, presente il neo eletto Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Le fotografie di Elia Falaschi ripercorrono sei anni di interviste realizzate dal giornalista Ivan Vadori ai protagonisti dell’antimafia italiana: Gian Carlo Caselli, Lirio Abbate, Carlo Lucarelli, Luigi Ciotti, Sandro Ruotolo e alla famiglia di Impastato. Gli scatti di Falaschi rappresentano l’apparato iconografico del libro, che porta lo stesso titolo, edito da Nuova Dimensione e che verrà presentato venerdì 11 maggio a Casa Cavazzini. Saranno presenti Ivan Vadori ed Elia Falaschi che dialogheranno con le giornaliste Luana de Francisco e Cristina Savi.

La mostra sarà visitabile giovedì 10 maggio dalle 18 alle 21, dall’11 al 13 maggio dalle 10 alle 21 e fino al 27 maggio il giovedì e venerdì in orario 18-21, sabato 10-13 e 18-21, domenica 10-13.

Le mostre e le esposizioni. Per raccontare le diseguaglianze attraverso l’arte e le immagini

Durante la 14esima edizione di vicino/lontano non mancano le opportunità per indagare il tema delle diseguaglianze anche in ambito artistico. Sono otto le mostre organizzate in vari spazi della città che conducono lo spettatore in un viaggio dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, dalla Giordania all’India per scoprire ciò che accade di fronte ai nostri occhi, ma spesso resta invisibile.

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Presentazione del festival all’Istituto Italiano di Cultura a Lubiana

L’edizione 2018 del festival è stata presentata in conferenza stampa a Lubiana (lunedì 7 maggio) presso l’Istituto Italiano di Cultura. Erano presenti Franca Rigoni, vice presidente della nostra associazione, Alessandro Venier di Bottega Errante, l’addetto culturale dell’Istituto Stefano Cerrato e lo scrittore sloveno Miha Mazzini. La traduzione italiana del suo romanzo “I Cancellati” verrà presentata in anteprima nazionale a vicino/lontano 2018 domenica 13 maggio.

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Sindoni senza identità. L’omaggio di Udine a Kounellis

È stata inaugurata, tra le anteprime del festival, la mostra “Sindoni senza identità”, un omaggio a Jannis Kounellis a pochi mesi dalla scomparsa del grande maestro dell’Arte Povera. Dopo il successo ottenuto dall’anteprima romana di “Kounellis – Impronte” ospitata all’Istituto Centrale per la Grafica di Palazzo Poli, Udine ospita l’ultimo capolavoro grafico del grande artista greco naturalizzato italiano, indiscusso protagonista dell’arte del XX secolo. Si tratta di un ciclo di 12 impronte grafiche al carborundum dei suoi celeberrimi “cappotti” neri, realizzate dall’artista tra il 2014 e il 2016, dopo una paziente e laboriosa gestazione creativa e progettuale. Una serie che si annovera fra i capolavori assoluti dell’arte grafica contemporanea. La mostra è a cura della prestigiosa Stamperia d’Arte Albicocco di Udine. Resterà visitabile fino al 15 luglio.

Radio Rai in diretta dal festival

Vicino/lontano 2018 nel cuore dell’attualità: con la media partnership di Radio1 RAI e della sede RAI Friuli Venezia Giulia sono state programmate due dirette radiofoniche, diventate parte del programma del festival. Venerdì 11 maggio, dalle 7.30 alle 10, appuntamento con Radio anch’io, lo storico programma della rete, con Giorgio Zanchini e Nicole Ramadori. Sempre venerdì, dopo le 11, Gioia Meloni si collegherà in diretta da Udine nel corso del programma “Un tranquillo weekend…da paura”. E sabato 12 maggio dalle 11.30 alle 12.30, sempre nell’ambito della programmazione regionale, riflettori sullo “Speciale vicino/lontano” condotto da Gioia Meloni e Gigi Zannini.

Anche il pubblico del festival potrà assistere e vivere momenti “esclusivi”, a tu per tu con molti protagonisti di vicino/lontano 2018, intervistati in diretta nella postazione mobile RAI nella Sala Antivari dell’Hotel Astoria (Galleria Antivari, ingresso da piazza XX Settembre o da via del Gelso). Le richieste di prenotazione vanno inviate alla mail media@vicinolontano.it

Posti limitati, affrettatevi!

Grégoire Ahongbonon a Udine per i 40 anni della legge 180

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Il 13 maggio 1978, il Parlamento italiano approva la legge 180. A distanza di 40 anni esatti, questa è ancora la legge quadro che regola l’assistenza psichiatrica in Italia. Ne era stato ispiratore Franco Basaglia, un giovane psichiatra ribelle che per primo, negli anni Sessanta, ebbe il coraggio di mettere in discussione l’istituzione dei manicomi e lo stesso concetto di normalità e malattia. Una vera rivoluzione culturale, che eliminò ogni tipo di contenzione fisica, sospese le terapie di elettroshock, aprì i cancelli. Per la prima volta i pazienti furono considerati esseri umani. Esiste un “Basaglia” anche nei paesi africani dove la malattia psichica è ancora un tabù assoluto, relegata nella sfera della magia e della guarigione prospettata da stregoni e guaritori, dove le persone con disabilità psichiche soffrono violenze, segregazione, ostracismo, schiavitù. Si chiama Grègoire Ahongbonon ed è il  protagonista di un incontro in programma il 13 maggio alle 16 negli spazi della Comunità Nove a Sant’Osvaldo. All’incontro, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine, intervengono gli psichiatri Renzo Bonn e Marco Bertoli.

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Presentato il programma della 14esima edizione del festival

VL2018 - Conferenza Stampa

UDINE, 18 aprile 2018  – L’1% della popolazione del pianeta è più ricco del restante 99%. È un mantra che ormai tutti ci ripetiamo da tempo. Quale equità in un mondo nel quale 43 singoli individui posseggono più beni di quelli a disposizione di 3,7 miliardi di persone? “Squilibri” è il filo conduttore della 14/a edizione del festival vicino/lontano – Premio Terzani. La manifestazione – che si realizza grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Saf, Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, Banca Popolare di Cividale, Federfarma, Confartigianto Udine, Ilcam, ProntoAuto e IdealService – vuole quest’anno analizzare le diseguaglianze e gli scompensi che caratterizzano in modo sempre più evidente le nostre società e in generale il nostro pianeta. Per quattro intense giornate, dal 10 al 13 maggiocentinaia di protagonisti del mondo della cultura e dell’informazione saranno coinvolti in pubblici dibattiti nel centro storico della città friulana: oltre 100 gli appuntamenti in calendario.

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Domenico Quirico, con “Succede ad Aleppo”, vince il Premio Terzani 2018

image001Premio Terzani 2018: vince “Succede ad Aleppo” (Laterza), l’intenso affresco sulla guerra in Siria scritto dal giornalista Domenico Quirico. Pagine che ripercorrono gli anni della guerra civile con la forza di una testimonianza vissuta drammaticamente. Lo ha annunciato oggi a Milano la presidente di Giuria, Angela Terzani.

Domenico Quirico sarà premiato sabato 12 maggio nella serata in programma al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, nell’ambito della XIV edizione del Festival vicino/lontano.

«Un mondo occidentale distratto, inerte, per anni ha guardato senza vedere i morti e le macerie siriane – spiega la Giuria del Premio – per questa scrittura eretica di fronte alla carneficina siriana e alla indifferenza della opinione pubblica, la Giuria affida a “Succede ad Aleppo” il Premio Terzani 2018».

Domenico Quirico ha dichiarato: «oggi scrivere – di Aleppo, di Siria, di guerre, di migrazione di profughi – è un atto obbligatorio contro il silenzio opaco, atroce, inumano.  È la lezione di Tiziano Terzani».

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Quarto appuntamento con Filosofia in città

Torna, domenica 15 aprile, la rassegna di incontri filosofici organizzati dalla Società Filosofica Italiana- Sezione Fvg in collaborazione con Teatro Nuovo Giovanni da Udine – Casa Teatro, Conservatorio Tomadini, Università degli Studi di Udine, Vicino/lontano, Comune di Udine – Civici Musei, Liceo N. Copernico e Liceo G. Marinelli di Udine, Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone, Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. Con il sostegno del Comune di Udine, della Regione FVG e della Fondazione Friuli.

L’appuntamento è per domenica 15 aprile, alle 11, a Casa Cavazzini (via Cavour, Udine)

Il limite dell’utile

Interventi di DAMIANO CANTONE e MASSIMILIANO ROVERETTO

Letture di Stefano Rizzardi da testi di Georges Bataille 

Musiche di Cristina Cristancig

Ensemble del Conservatorio Tomadini:

Laura Ulloa, soprano

Milica Jovanovic, clarinetto

Manuela Ifteni e Nadja Perovic, violini

Irene Francois, viola

Anna Molaro, violoncello

L’ingresso è gratuito.

Clicca qui per maggiori informazioni

La voce della Primavera Araba, Emel Mathlouthi, al Premio Terzani 2018

emel8Una presenza internazionale di spicco per la 14esima edizione del Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani: Emel Mathlouthi, l’artista tunisina divenuta icona della primavera araba, voce della “Rivoluzione dei gelsomini” è l’ospite internazionale della serata in programma sabato 12 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per la premiazione del vincitore. La sua Klemti Horra è diventata l’inno della piazza tunisina ed Emel è stata invitata a cantarla a Oslo nel 2015, in occasione della consegna del Premio Nobel per la pace assegnato alle quattro organizzazioni della società civile tunisina che hanno operato a favore della svolta democratica del Paese. Il Premio Terzani 2018 offrirà una straordinaria occasione per incontrare e conoscere Emel Mathlouthi. Nel suo canto di libertà risuonerà idealmente lo spirito pacifista di quel Tiziano Terzani che scrisse le Lettere contro la guerra e che abbiamo trovato espresse anche nelle pagine di molti degli autori che nel suo nome sono stati premiati a Udine.

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Vuoi diventare volontario per vicino/lontano?

Vicino Lontano 2017 - Staff e Volontari

La 14esima edizione del festival vicino/lontano – Premio Terzani (10-13 maggio) è oramai alle porte. Come ogni anno rinnoviamo l’invito ai cittadini – studenti, lavoratori, pensionati – a partecipare attivamente e contribuire così alla buona riuscita della manifestazione. Requisiti essenziali: un po’ di tempo, entusiasmo e spirito di collaborazione. I molti appuntamenti del festival – dibattiti, incontri, spettacoli, mostre, proiezioni – che anche quest’anno animeranno il centro storico necessitano della presenza di tante persone che, alternandosi, accolgano e assistano gli ospiti e il pubblico, forniscano negli infopoint le informazioni per meglio orientarsi rispetto al programma, distribuiscano in città il materiale informativo, o partecipino in prima persona, presentando gli appuntamenti in libreria o collaborando al social media team del festival.

Per “arruolarsi” come volontari basta scaricare la scheda di adesione, compilarla e inviarla entro mercoledì 11 aprile all’indirizzo e-mail staff@vicinolontano.it oppure consegnarla direttamente nella sede dell’associazione in via Crispi 47 (dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-18). I minori dovranno compilare anche l’autorizzazione firmata dai genitori. A ognuno saranno affidati compiti diversi, in base alla propria disponibilità e alle proprie preferenze.

Entro il 24 aprile avrà poi luogo il tradizionale incontro per fornire ai volontari tutte le informazioni necessarie, raccogliere le loro preferenze e, naturalmente, anche i loro suggerimenti. Ai volontari saranno consegnati la maglietta di vicino/lontano, il badge di riconoscimento e la tessera omaggio di “Amico di vicino/lontano”.  Come gli anni scorsi, per il turno di lavoro si avrà diritto a un buono pasto. Al termine della manifestazione verrà rilasciato agli studenti che ne faranno richiesta un attestato di partecipazione utile al conseguimento di crediti formativi per il diploma o per la laurea.

 Scarica la scheda di adesione

 Scarica l’autorizzazione per i minorenni

“Capire i Nobel”: al via un nuovo ciclo di incontri

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Vicino/lontano inaugura una nuova iniziativa della nostra associazione, che si realizza in collaborazione con la Fondazione Friuli. Si tratta di un progetto di divulgazione scientifica – affidato alla cura e all’organizzazione di Paolo Ermano (economista all’Università di Udine) –, che prova a rendere comprensibili i Premi Nobel e la scienza ai non specialisti.

Nell’ambito del ciclo di incontri “Capire i Nobel”, saranno presentati e spiegati tre dei Premi Nobel assegnati nel 2017: economiafisica e medicina. L’intento è quello di dare la possibilità ai non addetti ai lavori di comprendere l’importanza che il risultato di queste ricerche può avere nella vita di tutti noi.

Tre dunque gli appuntamenti infrasettimanali che vicino/lontano propone alla città come itinerario di avvicinamento al festival (10-13 maggio), nato proprio per tentare di “smontare” e comprendere le grandi trasformazioni del nostro tempo nei diversi campi del sapere e della realtà.

A condurci dentro la complessità di questi saperi cinque giovani studiosi: martedì 27 marzo il Nobel per l’economia sarà spiegato al pubblico da Enrica Bolognesi del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’Università di Udine; giovedì 12 aprile sarà la volta del Nobel per la Fisica con Gabriele Cescutti e Alexandro Saro dell’Osservatorio astronomico di Trieste; giovedì 3 maggio toccherà al Nobel per la Medicina con Giulia Antoniali ed Eros Di Giorgio del Dipartimento di Area medica dell’Università di Udine.

Gli incontri avranno luogo, sempre alle 18 e con ingresso libero, nella sede della Fondazione Friuli in via Manin 15, a Udine.

Qui i dettagli del primo incontro.

MARTEDÌ 27 MARZO, ore 18.00 – PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA

Richard H. Thaler, per il contributo nello sviluppo dell’economia comportamentale.

Relatore: Enrica Bolognesi

Enrica Bolognesi è ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine. Laureata presso l’Università di Bologna, ha iniziato la sua carriera nell’asset management e nel private banking. L’esperienza maturata nell’ambito dei mercati finanziari ha indirizzato la sua attività di ricerca accademica verso temi legati alla regolamentazione dei mercati e alla gestione del risparmio.

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Il capitalismo dalla fede alla ritualità

Domenica 25 marzo, alle 11, al Teatro San Giorgio di Udine (via Quintino Sella 5), terzo appuntamento del ciclo di incontri filosofici con letture e musiche Filosofia in Città 2018, rassegna a cura della Società Filosofica Italiana quest’anno incentrata sul tema “Il prezzo della verità”. Di “capitalismo dalla fede alla ritualità” parleranno Massimo De Carolis ed Elettra Stimilli, introdotti e moderati da Beatrice Bonato. Letture di Stefano Rizzardi e Cristina Benedetti da testi di W. Benjamin, M. Mauss, F. Nietzsche. Musiche  jazz con:  Miriam Foresti, voce; Stefano Fornasaro, flauto: Eugenio Dreas, contrabbasso.

Ingresso libero

Qui la presentazione dell’incontro.

A Udine l’attivista afgana Malalai Joya

Insieme a Dedica Festival e al Comune di Udine, vicino/lontano ospita – giovedì 22 marzo, alle 20.45 – al Teatro San Giorgio di Udine la testimonianza di Malalai Joya, politica e attivista afgana.

Da sempre impegnata a difesa dei diritti delle donne, vive sotto scorta a causa delle numerose minacce di morte ricevute per essersi apertamente schierata, in Parlamento, contro i signori della guerra. Dedica l’ha voluta a Pordenone in occasione della 24esima edizione del festival, quest’anno incentrato sulla figura e sull’opera dello scrittore afgano Atiq Rahimi, e ci ha proposto di portare la sua voce anche a Udine.

A intervistare Malalai Joya sarà Marta Serafini, giornalista della redazione Esteri del Corriere della Sera.

L’incontro è parte del calendario di Calendidonna 2018, la rassegna al femminile del Comune di Udine.

Ingresso libero

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Annunciata la cinquina finalista del Premio Terzani

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Velibor Čolić per Manuale d’esilio (Bompiani), Yu Hua per Il settimo giorno (Feltrinelli), Hisham Matar per Il ritorno (Einaudi Editore), Domenico Quirico per Succede ad Aleppo (Editori Laterza) e Frank Westerman per I soldati delle parole (Iperborea Casa Editrice) sono i cinque finalisti della quattordicesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani.

Li ha annunciati alla stampa la presidente della Giuria, Angela Terzani. Il vincitore sarà premiato sabato 12 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

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La serata evento per Angela Terzani

Nei mesi scorsi il Consiglio Comunale di Udine ha deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria ad Angela Staude Terzani, presidente della giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, che si celebra ogni anno a Udine nell’ambito del festival vicino/lontano di maggio. La festeggeremo giovedì 8 marzo, alle ore 20.45 al Teatro Palamostre.

La serata evento, appuntamento centrale di Calendidonna, festival “al femminile” realizzato dal Comune di Udine, sarà condotta da Gad Lerner.

Interverrà anche il figlio di Angela e Tiziano, Folco, insieme ai ragazzi della redazione Scuola del Messaggero Veneto, che lo intervisteranno sul suo ultimo libro, “Il Cane, il Lupo e Dio”, edito da Longanesi .

La partecipazione è libera fino a esaurimento posti.

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Nuovo appuntamento con Filosofia in Città

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Torna, domenica 18 febbraio, la rassegna di incontri filosofici organizzati dalla Società Filosofica Italiana- Sezione Fvg in collaborazione con Teatro Nuovo Giovanni da Udine-Casa Teatro, Conservatorio Tomadini, Università degli Studi di Udine, vicino/lontano, Comune di Udine-Civici Musei, Liceo Copernico e Liceo Marinelli di Udine, Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone, Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, con il sostegno del Comune di Udine e della Regione FVG e con il patrocinio della Fondazione Friuli.

L’appuntamento è per domenica 18 febbraio, alle 11, al Teatro S. Giorgio di Udine (via Quintino Sella, Borgo Grazzano)

IL CORAGGIO DELLA VERITA’

Interventi di SANDRO CHIGNOLA e RAOUL KIRCHMAYR

Letture di Stefano Rizzardi e Alessandra Pergolese

da testi di F. Nietzsche e M. Foucault

Musiche di Felice di Paolo. Ensemble del Conservatorio Tomadini: Nicola Fattori e Alessandra Rodaro, Corni, Felice di Paolo, percussioni

L’ingresso è libero e gratuito.

Clicca qui per maggiori informazioni 

Il filosofo Andrea Zhok a Filosofia in Città

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UDINE – Perché Socrate rifiuta di essere pagato per il proprio insegnamento? C’è davvero qualcosa, nella filosofia come nella vita, che non può essere comprato e venduto? E’ stata presentata oggi (lunedì 15 gennaio) alla stampa, a Casa Cavazzini, la terza edizione di Filosofia in Città, rassegna a cura della Sezione Fvg della Società Filosofica Italiana che ha per quest’anno come tema “Il prezzo della verità”. Prende spunto dall’orgogliosa posizione socratica per esplorare i rapporti tra mercato, dono, esercizio del pensiero e ricerca della verità. Dopo il “Prologo” di novembre all’Università di Udine, il 21 gennaio alle 11 il Teatro Nuovo Giovanni da Udine inaugurerà gli appuntamenti domenicali di Filosofia in Città 2018. Da gennaio a maggio il pubblico cittadino potrà partecipare a cinque mattinate filosofiche, nella consueta formula – attesa e molto gradita – che abbina riflessioni, letture, musiche dal vivo, conversazioni informali, in un mix ogni volta diverso. Il percorso di quest’anno metterà a fuoco diversi lati del rapporto complesso, spesso paradossale, tra le categorie economiche del mercato e quelle forme di vita e attività umane che consideriamo “senza prezzo”, in una traversata affascinante con la guida della filosofia e dell’antropologia. Nell’incontro di domenica 21 – che sarà introdotto da Beatrice Bonato – Andrea Zhok, docente di Filosofia morale all’Università degli Studi di Milano e autore di numerosi saggi su economia e filosofia, analizzerà i modi in cui la pratica monetaria tende a plasmare l’umanità a propria immagine e somiglianza, piuttosto che conformarsi a una presunta “vera” natura umana, come le dottrine economiche più influenti vorrebbero far credere.  Stefano Rizzardi, Cristina Benedetti, Alessandra Pergolese leggeranno passi di Marx, Simmel, Polanyi. Musiche di Kurt Weill, con il soprano Lidia Fridman e con Roberto Brandolisio al pianoforte. Ingresso libero

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Angela Staude Terzani cittadina onoraria di Udine

 Vicino Lontano 2017 - Angela Terzani e Sorj Chalandon

Da lunedì 27 novembre Angela Staude Terzani è cittadina onoraria di Udine. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’istanza presentata da vicino/lontano, riconoscendo come “con impegno e costante collaborazione” – lo si legge nella motivazione – abbia “contribuito ad arricchire la vita culturale della città di Udine rendendone più alto il prestigio”.

«Udine – ha commentato, sorpresa e commossa, Angela Terzani – negli ultimi quattordici anni, è diventata la mia seconda casa. Sono stata accolta, insieme ai miei figli, come un’amica. Da subito i suoi cittadini hanno creato intorno a noi un’atmosfera di accoglienza, di affetto e quasi di intimità, come avviene in una famiglia. Cosa dire ora che sono stata ufficialmente invitata a farne parte anch’io? È un onore che mi commuove oltre ogni parola che possa trovare, un grande regalo che mi fate. Grazie!»

Tiziano Terzani con il suo lavoro di giornalista e di scrittore ha saputo creare quel ponte tra le diversità e le differenze che dà modo anche ad altri di capire un mondo che cambia velocemente. E se tutti gli anni, nel suo nome, continuiamo a riflettere qui a Udine su “che mondo fa” lo dobbiamo soprattutto ad Angela, che ha accettato con entusiasmo di legare il nome di suo marito al nostro festival e alla nostra città. Siamo per questo particolarmente grati al Comune che ha subito accolto, con convinzione, la nostra richiesta.

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A Palazzo Antonini il “Prologo” di Filosofia in Città 2018

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Venerdì 24 novembre, Palazzo Antonini ospita il “prologo” della terza edizione di Filosofia in Città, la rassegna promossa dalla Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg in collaborazione anche con la nostra associazione.

“Il prezzo della verità” è il tema del nuovo ciclo di incontri, curati da Beatrice Bonato e Francesca Scaramuzza. Non a caso il “Prologo” è dedicato a Marcel Hénaff, filosofo e antropologo autore dell’affascinante saggio dal quale è stato preso in prestito il titolo della rassegna. L’ingresso è libero, qui di seguito i dettagli.

Udine – venerdì 24 novembre, ore 16  – Palazzo Antonini (Aula 12)
Il cantiere di Marcel Hénaff
Interventi di Francesca Scaramuzza e Simone Furlani
Letture di Stefano Rizzardi

La riflessione sul dono, il rapporto con ciò che nell’universo umano è “fuori prezzo”, dunque non disponibile per il mercato, viene messa in movimento dalla figura di Socrate e dalla sua affermazione, resa di fronte ai giudici, di essere povero e di non aver mai chiesto denaro per il suo insegnamento. Hénaff interpreta il problema posto da Platone, al quale dedica un’attenta disamina, come un’eco persistente della pratica del dono cerimoniale, già ormai in declino nell’epoca classica. Il dono si presenta come l’antagonista del mercato e non come il suo antenato: di qui la minuziosa attenzione con cui l’autore percorre la nostra storia, segnando le tappe salienti che hanno portato il dono cerimoniale a eclissarsi e a tramutarsi in una pratica privata e unilaterale.

FRANCESCA SCARAMUZZA è membro del direttivo della Società Filosofica Italiana-Sezione FVG, della quale è stata a lungo presidente. Ha curato il Quaderno di “Edizione” Dall’attestazione al riconoscimento. In ricordo di Paul Ricoeur (2016).

SIMONE FURLANI è attualmente è docente a contratto all’Università di Udine. Autore di due monografie sul pensiero di Fichte e di Hegel e di diversi saggi, ha pubblicato L’immagine e la scrittura. Le logiche del vedere tra segno e riflessione (2016).

Online il bando del Concorso scuole 2018

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Il Concorso scuole Tiziano Terzani – giunto alla sua XIV edizione – premia ogni anno a maggio in occasione del festival vicino/lontano, nel corso di una mattinata dedicata agli studenti (sabato 12 maggio) che si tiene al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, i migliori progetti tra le centinaia di proposte presentate dalle scuole del Friuli Venezia Giulia.

L’iniziativa ha la finalità di stimolare percorsi di riflessione e creatività che portino a sviluppare nelle giovani generazioni atteggiamenti consapevoli nei confronti di culture, storie, persone “altre”.

Il tema scelto per la nuova edizione è ARIA, ACQUA, TERRA: UN EQUILIBRIO SI È SPEZZATO.  CIASCUNO DI NOI DEVE SENTIRSI RESPONSABILE: NON DI TUTTO, MA DI QUALCOSA.

Potete scaricare qui il bando e la scheda di iscrizione.

La scheda di iscrizione deve essere inviata entro il 21 gennaio 2018 via posta oppure via e-mail a:

Associazione culturale vicino/lontano

via Crispi 47 – 33100 Udine

Mail: info@vicinolontano.it

Al via la terza edizione di “Filosofia in Città”

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Tra pochi giorni avrà inizio la terza edizione di FILOSOFIA IN CITTÀ. La rassegna, quest’anno intitolata “Il prezzo della verità”, è curata da Beatrice Bonato e Francesca Scaramuzza. Manterrà anche nel 2018 le sue peculiari caratteristiche, con incontri domenicali in cui gli interventi filosofici si alterneranno a letture e musiche dal vivo.

Il coordinamento musicale è nuovamente affidato al maestro Renato Miani, le letture alle voci di Stefano Rizzardi, Cristina Benedetti e Alessandra Pergolese.

I cinque incontri in calendario saranno preceduti da un ”Prologo” pomeridiano all’Università di Udine, il 24 novembre prossimo.

 Scarica la locandina con il programma

La rassegna, ideata e organizzata dalla Sezione FVG della Società Filosofica Italiana, si avvale della collaborazione di numerosi partner: Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” – Casa Teatro, Conservatorio Statale di Musica “J. Tomadini”, Comune di Udine – Civici Musei, Università degli Studi di Udine, Vicino/lontano, Liceo scientifico Copernico e Liceo scientifico Marinelli di Udine, Licei Leopardi-Majorana di Pordenone, Rete per la Filosofia e gli Studi Umanistici, CSS-Teatro Stabile di Innovazione del FVG.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno del Comune di Udine e della Regione Friuli-Venezia Giulia, e con il patrocinio della Fondazione Friuli.

Per partecipare agli incontri, tutti a ingresso libero, è vivamente consigliata la prenotazione.

Per informazioni scrivere a:
beatrice.bonato@tin.it o a angela.schinella@liceomarinelli.it

La scorta mediatica per Giulio Regeni

Banner Verità per Giulio Regeni
Anche la nostra associazione ha aderito alla #scortamediatica per Giulio Regeni, una iniziativa promossa da Amnesty International Italia in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa e Articolo21.

Una scorta mediatica che continui a seguire l’operato del governo italiano sulle indagini per trovare la verità sulla morte di Giulio Regeni.

La “scorta mediatica” avrà anche il compito di proteggere Giulio Regeni da attacchi e offese alla sua storia, alla sua dignità.

Continuiamo, tutti insieme, a chiedere #veritapergiulioregeni

Tutte le informazioni qui.

Anche quest’anno vicino/lontano a “Casa Teatro”

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Anche quest’anno, con nostro grande piacere, tre degli appuntamenti del ciclo di “Casa Teatro” che accompagneranno la stagione di prosa del Teatro Nuovo Giovanni da Udine si realizzeranno in collaborazione con vicino/lontano.

Il ciclo di incontri –  un progetto di Giuseppe Bevilacqua, direttore prosa del Teatro, e Anna Bertolo, responsabile della programmazione – si intitola quest’anno “Centri di gravità” e avrà come sempre luogo nel foyer del teatro.

I tre appuntamenti che ci vedono coinvolti hanno come filo conduttore “Cadere e sollevarsi” e saranno condotti da Gianni Cianchi e Paola Colombo.

 

venerdì 27 ottobre 2017 – ore 17.30

Incontro con la Compagnia Finzi Pasca, autori e interpreti dello spettacolo PER TE. Dedicato a te, cara Julie

 

giovedì 9 novembre 2017 – ore 17.30

Incontro con il regista Gabriele Russo e gli attori della Compagnia dello spettacolo IL GIOCATORE

ospite Francesco Piani, psichiatra, già responsabile del Dipartimento delle Dipendenze (ASUI Udinese)

 

mercoledì 28 febbraio 2018 – ore 17.30

Incontro con la Compagnia dello spettacolo IL NOME DELLA ROSA

ospite Mario Turello, saggista e critico letterario

Torna a Udine il Festival Mimesis

Festival Mimesis

Con piacere vi segnaliamo che dal 23 al 28 ottobre, a Udine, avrà luogo la IV edizione del Festival Mimesis.

Il programma è stato presentato in conferenza stampa mercoledì 11 ottobre a Casa Cavazzini. Il nostro nuovo presidente, Guido Nassimbeni, ha portato il saluto di vicino/lontano, partner dell’iniziativa.

“Navigazioni” è il tema dell’edizione 2017. Per una settimana Udine cercherà di “essere il porto di arrivo di un anno di riflessioni, per ripartire verso il mare aperto dell’esperienza”. Intellettuali e studiosi di fama internazionale si confronteranno su temi di attualità e forte rilievo culturale. Tra gli ospiti della rassegna, Pier Aldo Rovatti, Beatrice Bonato – membri del comitato scientifico di vicino/lontano – Duccio Demetrio, Milo De Angelis, Luciano Canfora, Alessandro Dal Lago, Beppino Englaro, Massimo Donà, Vito Mancuso, Carlo Galli, Umberto Curi, Giulio Giorello. Per il programma visitate il sito http://mimesisfestival.it/

Partecipate! Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

Guido Nassimbeni è il nuovo presidente di vicino/lontano

Ritratto di Guido Nassimbeni

Guido Nassimbeni è il nuovo presidente di vicino/lontano. Lo ha eletto nei giorni scorsi, all’unanimità, l’assemblea dei soci dell’associazione. A vicino/lontano fin dai primissimi anni, Nassimbeni è professore ordinario di Ingegneria economico-gestionale alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Udine.

Si occupa di gestione delle reti di fornitura, di internazionalizzazione della produzione e degli approvvigionamenti, di processi di innovazione delle operations. Su questi temi ha pubblicato alcuni libri e molti articoli sulle riviste più autorevoli del settore. Ha coordinato e coordina progetti di ricerca in ambito nazionale ed internazionale. È stato presidente di Friuli Innovazione.

«Intendo proseguireafferma Nassimbeni nel solco che insieme abbiamo tracciato fino ad oggi, con l’idea che vicino/lontano confermi e sviluppi la sua vocazione di osservatorio dedicato alla comprensione del mondo. Vicino/lontano, con il festival e il Premio Terzani, ha saputo in questi anni offrire straordinarie occasioni di riflessione su temi cruciali della contemporaneità, riuscendo a coinvolgere grandi protagonisti del nostro tempo. Ha accostato culture ed esperienze diverse, mondi vicini e mondi lontani per poter meglio comprendere entrambi. Ha offerto a una varietà di esperienze culturali e di forme espressive non solo l’opportunità di frequentare i suoi palinsesti, ma anche di parteciparvi attivamente rendendo l’intera città protagonista e proiettandola su un orizzonte nazionale e internazionale. Lungo questa direzione intende proseguire la mia presidenza, ulteriormente valorizzando quella dimensione associativa che è uno degli elementi peculiari della proposta di vicino/lontano».

«Ci è sembrato naturaledichiara il presidente uscente, Alessandro Veronache il testimone passasse a un nostro socio, attualmente membro del comitato scientifico e, in passato, anche del direttivo dell’associazione. Sono sicuro che, sia pur nel segno della continuità, saprà portare nuovi stimoli al nostro lavoro. Lascio l’incarico di presidente, pur rimanendo a far parte del direttivo, con grande soddisfazione per l’incontro virtuoso che si è consolidato in questi anni, attorno al nostro progetto, con le istituzioni, gli enti e le associazioni che operano in ambito culturale, oltre che con gli sponsor privati che ci hanno dato fiducia, contribuendo alla realizzazione delle nostre iniziative. Al nuovo presidente va il mio sincero augurio di buon lavoro».

In occasione dell’assemblea dei soci sono state anche fissate le date della quattordicesima edizione del festival, che si terrà dal 10 al 13 maggio 2018. Già confermata, per sabato 12, la serata al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per la consegna del Premio Terzani 2018.

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Vicino/lontano e Nico Pepe insieme al Salone del Libro di Torino

Tiziano Terzani

Continua per il Salone del Libro di Torino la sinergia tra vicino/lontano e la Civica Accademia d’Arte Drammatica, una collaborazione nata molti anni fa con il Premio Terzani, nella cui cornice ogni anno gli allievi attori della Nico Pepe portano in scena uno spettacolo ispirato al libro vincitore. E’ accaduto anche quest’anno con “La quarta parete” di Sorj Chalandon, nella riduzione liberamente ispirata al romanzo curata da Claudio de Maglio e Massimo Somaglino. E nel segno di Tiziano Terzani sabato 20 maggio vicino/lontano e la Nico Pepe saranno al Salone del Libro di Torino, nello stand della Regione Friuli Venezia Giulia. Nell’ambito del ricco calendario di incontri e presentazioni proporranno una lettura scenica di “Lettere contro la Guerra” di Tiziano Terzani, con Gianni Cianchi, regista, critico teatrale e responsabile per vicino/lontano degli spettacoli e del Concorso Scuole, e Alessandro Conte, allievo diplomato della Nico Pepe e ora docente, sempre alla Nico Pepe, dove cura in particolare le tecniche del teatro di narrazione. Le lettere ripercorrono il percorso dell’uomo e del giornalista Terzani, che dopo l’11 settembre 2001 capì di non poter più tacere di fronte alla barbarie, all’intolleranza, all’ipocrisia, al conformismo, all’indifferenza. La lettura sarà accompagnata dalla proiezione di immagini tratte dall’archivio Terzani. Tutti gli eventi in programma nello stand della Regione saranno trasmessi in streaming e visionabili dal sito turismofvg.it

Doppio appuntamento in maggio per “Filosofia in città”

Prosegue il ciclo “Filosofia in città” organizzato dalla Sezione FVG della Società Filosofica Italiana, in collaborazione con vicino/lontano.

Vi segnaliamo i prossimi appuntamenti:

Sabato 20 maggio, alle 10.30, all’Auditorium Zanon per “Filosofia in città-Scuole”

Filosofia e femminismo dagli anni Settanta a oggi

Con Luisa Muraro

Introduce e modera Beatrice Bonato.

Martina Conte, Enrico Di Bert, Thomas Thornton, del Liceo Copernico, leggono passi da alcuni libri di Luisa Muraro

Domenica 21 maggio, alle 11, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Un pensiero narrante. La figura e l’opera di Iris Murdoch

Riccardo Fanciullacci dialoga con Beatrice Bonato ed Enrico Petris

Letture di Cristina Benedetti, Alessandra Pergolese, Stefano Rizzardi

Al pianoforte Francesca D’Odorico

Musiche di Schumann e Ligeti.

Per maggiori dettagli:

http://www.sfifvg.eu/

Un incontro su corruzione e burocrazia per chiudere il festival

Ultimo passaggio di testimone per le riflessioni sollecitate dal tema portante di quest’anno, l’utopia, con l’obiettivo di favorire un pensiero ‘altro’. L’appuntamento con l’evento conclusivo è fissato per venerdì 19 maggio, alle 18, all’Oratorio del Cristo di Largo Ospedale Vecchio, grazie alla collaborazione con la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. I riflettori saranno puntati su “I signori del tempo perso”, il saggio edito da Longanesi e firmato a quattro mani dall’economista Francesco Giavazzi con l’editorialista del Gruppo Espresso Giorgio Barbieri, che con il direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier si interrogheranno sulle ragioni che hanno fatto della burocrazia un centro di potere capace di ostacolare le riforme e lo sviluppo dell’Italia.

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La giornata conclusiva

Vicino Lontano 2017 - Pubblico

Grandi protagonisti per la giornata conclusiva: il dialogo fra Ezio Mauro e Giacomo Marramao sull’Occidente, utopia scaduta e periferica nel mondo globalizzato; Tiziano Terzani, “Diverso da tutti e da nessuno”: un libro a cura della moglie Angela Staude che lo ricorderà con Ferruccio de Bortoli, Giovanna Botteri, Bernando Valli e Daniele Rielli.

Staminali: a che punto siamo? Ce lo raccontano studiosi di eccellenza, Michele De Luca, Stefano Piccolo e Michele Morgante, con il filosofo della scienza Giulio Giorello. Di cura, accanimento terapeutico, religione, etica, legalità e medicina converseranno Beppino Englaro, che della morte di sua figlia Eluana porta avanti una battaglia di civiltà, insieme a Pierluigi Di Piazza e Marinella Chirico.

Immigrazione: un diritto o una colpa? Cécile Kyenge ne parla con padre Alejandro Solalinde, candidato per il Premio Nobel per la pace 2017, e con Loris De Filippi, Salvatore Altiero, Francesca Mannocchi, Gianfranco Schiavone. Confini, fuga ed esilio: temi che ritornano nel “blues dei rifugiati”, l’incontro con lo scrittore bosniaco Predrag Finci, e con Angelo Floramo e Bodizar Stanisic.

Gran finale in serata con lo spettacolo sull’emancipazione femminile, “Maledette suffragette”: in scena Gian Antonio Stella e Gualtiero Bertelli.

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La giornata di sabato 13 maggio

Vicino Lontano 2017 - Premio Terzani 2017

Premio Terzani 2017, oggi la consegna a Udine allo scrittore franco-tunisino Sorj Chalandon, nell’ambito di vicino/lontano 2017: autore de “La quarta parete” (Keller), Chalandon ripercorrerà a Udine – in dialogo con l’inviato Alberto Negri – i temi e le atmosfere del libro, legato alle tribolazioni del Medio Oriente, dal Libano degli anni Ottanta alle stragi di oggi.

Fra i protagonisti di vicino/lontano di oggi: il teorico dell’informazione Giuseppe O. Longo, con una lectio sull’“Utopia della vita esatta”; lo scienziato e divulgatore Telmo Pievani, in dialogo con Antonella Bachiorri, Sergio Sichenze e Giancarlo Sturloni intorno a Percorsi di sviluppo globale sostenibili; si parlerà di Lavoro con Pietro Garibaldi, Marta Fana e Nicolò Cavalli; di Reddito di cittadinanza con Stefano Toso, Emanuele Murra e Antonio Massarutto; e dell’Euro come moneta comune europea con il presidente della Fondazione Spinelli Giorgio Anselmi e gli economisti Mario Baldassarri e Mario Gregori.

Sabato 13 maggio grandi anteprime a vicino/lontano 2017: padre Alejandro Solalinde, candidato Nobel per la pace 2017, è al festival con il libro che presenta in anteprima mondiale, “I narcos mi vogliono morto” (EMI). In anteprima anche il nuovo saggio dell’islamologo Stefano Allievi, “Burkini come metafora” (Castelvecchi). E oggi a vicino/lontano anche la novità di Folco Terzani e Michele Graglia, “Ultra” (Sperling & Kupfer). Con “Oltre Gomorra” il giornalista Paolo Coltro presenta un libro verità sulla testimonianza del camorrista Nunzio Perrella a proposito del traffico dei rifiuti. Sempre domani la presentazione itinerante de “La città che inizia per U” di Paolo Medeossi, il racconto di “Acqua guerriera”, il libro di Elisa Cozzarini. E ancora le presentazioni de “Il musulmano errante”, di Alberto Negri, e di “Intoccabili” (Marsilio), sull’epidemia di Ebola, raccontata dal giovane operatore di Medici Senza Frontiere, Valerio La Martire.

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La giornata di venerdì 12 maggio

La seconda giornata di vicino/lontano 2017 apre con Urban Hugs, l’”abbraccio” progettato dall’archistar Stefano Boeri: una installazione “per due” realizzata con legno friulano, per staccare dalle reti di interazione sociale. Un recinto per abbracciarsi protetti dal traffico, ma non esclusi dalla vita urbana, accessibile a tutti in piazzetta Lionello, nel cuore di Udine.

La lectio di Luciano Floridi, che poi dialogherà con il giornalista dell’Espresso Marco Pacini, per chiedersi “Quale progetto umano per l’era digitale?” è uno degli appuntamenti clou della giornata di venerdì 12 maggio.  E poi “Califfato tra utopia e apocalisse”: ne discutono l’islamologo Stefano Allievi, il sociologo del terrorismo Alessandro Orsini e la giornalista e inviata del Corriere Marta Serafini. A vicino/lontano anche l’”Utopia di Pasolini”: in anteprima si presenta il nuovo libro di Angela Felice, direttore del centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa.

Il poeta Davide Rondoni presenta con Antonella Sbuelz la sua ultima raccolta, La natura del bastardo. Del ruolo della biodiversità nel nostro equilibrio discuteranno gli studiosi Salvatore Ceccarelli, Loredana Canfora e Giovanni Gasbarrini.

Discriminazioni e diritti negati”: è legato al Fvg Pride il dialogo fra il giurista Francesco Bilotta, la giornalista del Corriere Elena Tebano e l’attivista lgbt Nacho Quintana Vergara.  A vicino/lontano Loris De Filippi inaugura la mostra “Con gli occhi di Medici Senza Frontiere”, un percorso espositivo con visori 3d per immedesimarsi nell’esperienza drammatica della fuga da guerre, violenze, povertà.

Il piacere della legalità: torna con la 10^ edizione il progetto che coinvolge centinaia di studenti. In serata al Teatro San Giorgio lo spettacolo “Welcome”, di e con Beppe Casales, sui temi dell’immigrazione: un allestimento nato dopo l’esperienza dell’attore a Idomeni.

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Gli appuntamenti della giornata inaugurale

Gli appuntamenti della giornata inaugurale
Al via, giovedì 11 maggio, la XIII edizione del festival vicino/lontano 2017, in programma a Udine fino a domenica 14 maggio sul filo conduttore di “Utopia”. Un centinaio gli appuntamenti in programma che coinvolgeranno più di 200 protagonisti del mondo della cultura e dell’informazione. Il festival apre i battenti alle 18 – sul sagrato della ex chiesa di San Francesco (all’interno in caso di pioggia) con i saluti istituzionali della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, del vicepresidente Roberto Bolzonello e dell’Assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, del sindaco di Udine Furio Honsell e dell’Assessore alla Cultura Federico Pirone, introdotti dal presidente dell’associazione culturale vicino/lontano Alessandro Verona.

A seguire il presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, Nicola Gasbarro, illustrerà al pubblico la XIII edizione del festival, spiegando le ragioni della scelta tematica di quest’anno. A seguire l’evento “Battle of Ideas” (“Il nuovo populismo. Minaccia o opportunità?“) e la lectio magistralis del direttore di LiMes Lucio Caracciolo, che nel pomeriggio presenta in anteprima al festival il nuovo numero della rivista “A chi serve l’Italia“.

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Incontri stampa e ritiro accrediti festival vicino/lontano 2017

L’accredito e il materiale stampa per la 13^ edizione del festival vicino/lontano – Premio letterario internazionale Tiziano Terzani (in programma da giovedì 11 a domenica 14 maggio 2017) potranno essere ritirati presso la Sala Stampa all’Hotel Allegria di Udine (via Grazzano 18) da giovedì 11 maggio alle 15. La sala stampa sarà operativa fino a domenica 14 maggio in orario 10.30/18.30.

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Tutte le mostre di vicino/lontano 2017

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The forest, Vivos, Minimalia_Little Town, Con gli occhi di Medici Senza Frontiere, Minerali clandestini, The Jungle: 6 mostre per vicino/lontano 2017.

Prima inaugurazione sabato 6 maggio per “The forest”, la personale dell’artista viennese Robert Gabris a cura della prestigiosa Stamperia Albicocco e per “The Jungle” di Alessandro Coccolo. A vicino/lontano 2017 anche “Vivos”: la fotografa udinese Giulia Iacolutti racconta per immagini il dramma dei desaparecidos messicani per cui si batte anche padre Alejandro Solalinde, candidato al Nobel per la pace 2017, a Udine per il festival, sabato 13 maggio.  E Medici Senza Frontiere propone la mostra fotografica che ripercorre le tappe della missione internazionale dell’organizzazione, accompagnata dalla #Milionidipassi Experience, il viaggio virtuale con visori in 3d per guardare con i propri occhi la realtà di chi fugge da povertà e violenza.

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Le novità editoriali al festival 2017

Angela Terzani in anteprima a vicino/lontano con il libro-dedica per Tiziano Terzani, “Diverso da tutti e da nessuno” (Tea): ne parlerà con Ferruccio de Bortoli, Bernardo Valli, Giovanna Botteri e Daniele Rielli. A vicino/lontano in anteprima anche il libro di padre Aljandro Solalinde, il sacerdote messicano candidato al Premio Nobel per la Pace 2017: al festival presenterà il suo “I narcos mi vogliono morto” (EMI), scritto con la giornalista Lucia Capuzzi. I saggi di Stefano Allievi sul “Burkini come metafora” (Castelvecchi) e di Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri, “I signori del tempo perso”, su burocrazia e corruzione in Italia (Longanesi).

In una edizione che si è data come filo conduttore l’utopia non poteva mancare “L’utopia di Pasolini”: la rievoca per Bottega Errante Angela Felice, direttore del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Folco Terzani presenta il libro scritto con il maratoneta ed ex modello Michele Graglia: “Ultra, la libertà è oltre il limite” (Sperling&Kupfer). E Paolo Medeossi esplora in anteprima con vicino/lontano “La città che comincia per U” (Bottega Errante). Di particolare interesse l’uscita in libreria di “Il musulmano errante” (Rosenberg&Sellier) dell’inviato del Sole 24 Ore Alberto Negri. Valerio La Martire, di MSF, è in libreria con “Intoccabili” (Marsilio). A Udine farà tappa anche Paolo Coltro con il suo “Oltre Gomorra. I rifiuti d’Italia” (Cento Autori).

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Il trailer della XIII edizione di vicino/lontano

È Utopia il filo conduttore di vicino/lontano 2017, tredicesima edizione del festival in programma a Udine dall’11 al 14 maggio. Ancora una volta, incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, mostre, spettacoli e proiezioni occuperanno, per quattro intense giornate, il centro storico di Udine e i suoi edifici più suggestivi per provare a immaginare insieme un mondo diverso da quello che conosciamo. Il trailer è stato realizzato da Paola Zoratti di Entract Multimedia.

Presentata la XIII edizione del festival

È Utopia il filo conduttore di vicino/lontano 2017, tredicesima edizione del festival in programma a Udine dall’11 al 14 maggio. Ancora una volta, incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, mostre, spettacoli e proiezioni occuperanno, per quattro intense giornate, il centro storico di Udine e alcuni dei suoi edifici storici: la ex chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo, Casa Cavazzini, Palazzo Clabassi, la Loggia del Lionello e la Loggia di San Giovanni, l’ex Mercato del Pesce-Galleria Fotografica Tina Modotti, il Teatro San Giorgio, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il cinema Visionario, il Bunker del Castello, la Biblioteca dell’Africa e le librerie della città. Un centinaio gli appuntamenti che coinvolgeranno più di 200 protagonisti del mondo della cultura e dell’informazione.  

Il programma è stato presentato a Udine, nel Salone del Popolo di Palazzo d’Aronco venerdì 28 febbraio dal presidente dell’associazione vicino/lontano Alessandro Verona e dalla curatrice del festival Paola Colombo. Sono intervenuti l’Assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, il Sindaco di Udine Furio Honsell e l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone.

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Sorj Chalandon è il vincitore del Premio Terzani 2017

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La quarta parete, il romanzo del reporter e scrittore Sorj Chalandon – edito in Italia da Keller (traduzione di Silvia Turato) – vince la XIII edizione 2017 del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani. Lo ha annunciato a Milano questa mattina – giovedì 20 aprile, presso la sede del Touring Club – la presidente della Giuria Angela Terzani.

Sorj Chalandon sarà premiato sabato 13 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 21) nel corso di una serata-evento, da sempre il momento più atteso del Festival vicino/lontano, che nel 2005, in collaborazione con la famiglia Terzani, ha istituito il Premio. Il festival, quest’anno alla sua XIII edizione, è in programma a Udine dall’11 al 14 maggio.

La Giuria che ha assegnato il prestigioso riconoscimento è composta da Giulio Anselmi, Enza Campino, Toni Capuozzo, Tommaso Cerno, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Ettore Mo, Carla Nicolini, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi.

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Filosofia in città. Spazi sperimentali

Gentili amici, vi ricordiamo il prossimo appuntamento di FILOSOFIA IN CITTÀ. Che cosa significa pensare?

Domenica 23 aprile ore 11, Salone del Parlamento, Castello di Udine

SPAZI SPERIMENTALI

CLAUDIO TONDO, MARIA GIOVANNA ZAMPA dialogano su filosofia e virtuale. Ascolto musicale di estratti di John Chowning a cura di PAOLO ZAVAGNA

!!! L’incontro si svolgerà al SALONE DEL PARLAMENTO del Castello di Udine anziché a Casa Cavazzini. Lo spostamento in una sede più ampia e capiente è stato deciso con la direzione dei Civici Musei per accogliere meglio il numeroso pubblico che segue gli eventi organizzati dalla SFI-FVG.

Ingresso libero e gratuito. Informazioni nell’allegato e sul sito della Sezione FVG www.sfifvg.eu

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The new populism: threat or opportunity?

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A special Battle of Ideas keynote debate at the Vicino/Lontano Festival in Udine, Italy

The rejection of Matteo Renzi’s constitutional reforms, the vote for Brexit and the election of Donald Trump are widely seen as signs of a surge of ‘populism’. The concept is often used in a pejorative way, linked with notions such as racism, xenophobia and Islamophobia. Yet in the past, populist movements were often seen as left-wing, expressing animosity towards a corrupt elite. Recent political phenomena such as Syriza, Podemos and the Five Star Movement, and the successes of Bernie Sanders and Jeremy Corbyn, show the complexity of the movements that have emerged as the old politics decays.  Why are the traditional parties of both left and right in decline? Why do mainstream politicians seem unable to engage the public through open debate? Are populist movements merely ‘morbid symptoms’ of a decadent political order or harbingers of a democratic renewal?

SPEAKER(S)

MARY DEJEVSKY
writer and broadcaster who engages in national and international debate on a wide range of issues. Former foreign correspondent in Washington, Moscow and Paris, and a special correspondent in China

FRANK FUREDI
sociologist and author of many books including Power of Reading: from Socrates to Twitter and On Tolerance; commentator on key developments in contemporary cultural life

ANGELA GIUFFRIDA
Rome-based freelance journalist writing widely on politics, EU issues, the economy and the refugee crisis for the International New York Times, the Huffington Post’s World Post and the Guardian

ANDREW SPANNAUS
journalist, strategic analyst of global geopolitics, founder of Italian-language newsletter Transatlantico.info, contributor to Consortiumnews.com (USA) and author of Perché vince Trump

CHAIR: ALASTAIR DONALD
associate director, Institute of Ideas

Vuoi fare il volontario a vicino/lontano 2017?

La XIII edizione del festival vicino/lontano – Premio Terzani (Udine, 11-14 maggio) è oramai alle porte. Come ogni anno vi rinnoviamo l’invito a partecipare attivamente e contribuire così alla buona riuscita della manifestazione. Requisiti essenziali: un po’ di tempo, entusiasmo e spirito di collaborazione. I molti appuntamenti del festival – dibattiti, incontri, spettacoli, mostre, proiezioni – che anche quest’anno animeranno il centro storico della città necessitano della presenza di tante persone che, alternandosi, accolgano e assistano gli ospiti e il pubblico, forniscano negli infopoint le informazioni per meglio orientarsi rispetto al programma, distribuiscano in città il materiale informativo, o partecipino in prima persona, presentando gli appuntamenti in libreria o collaborando al social media team del festival.

Per “arruolarsi” come volontari basta scaricare la scheda di adesione, compilarla e inviarla entro il 10 aprile all’indirizzo e-mail info@vicinolontano.it oppure consegnarla direttamente nella sede della nostra associazione (dal lunedì al venerdì, in orario 10-12 e 15-18). I minori dovranno compilare anche l’autorizzazione firmata dai genitori. A ognuno saranno affidati compiti diversi, in base alla propria disponibilità e alle proprie preferenze.

Entro il 21 aprile avrà poi luogo il tradizionale incontro per fornire ai volontari tutte le informazioni necessarie, raccogliere le loro preferenze e, naturalmente, anche i loro suggerimenti.

Ai volontari saranno consegnati la maglietta di vicino/lontano, il badge di riconoscimento e la tessera omaggio dell’associazione “Amici di vicino/lontano”.  Come gli anni scorsi, per il turno di lavoro si avrà diritto a un buono pasto. Al termine della manifestazione verrà rilasciato agli studenti che ne faranno richiesta un attestato di partecipazione utile al conseguimento di crediti formativi per il diploma o per la laurea.

Info: www.vicinolontano.it, info@vicinolontano.it, tel. 0432 287171

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I finalisti del Premio Terzani 2017

Sorj Chalandon per La quarta parete (Keller); Li Kunwu e P.Ôtié per Una vita cinese  (add editore), Domenico Quirico per Esodo (Neri Pozza); Gerard Russell per Regni dimenticati (Adelphi) e Brian Turner per La mia vita è una paese straniero (NN) sono i cinque finalisti della tredicesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani.
La giuria, riunitasi nei giorni scorsi a Firenze a casa Terzani, ha selezionato i titoli che andranno in votazione a partire da un elenco di quaranta libri: «Cerchiamo ogni anno – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – di candidare al premio opere che aiutano a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualità nel mondo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio è dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, ciò che avveniva di là dai nostri orizzonti».  I giurati – Giulio Anselmi, Enza Campino, Toni Capuozzo, Tommaso Cerno, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Ettore Mo, Carla Nicolini, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, Marino Sinibaldi – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore sarà annunciato a fine aprile e sabato 13 maggio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 21), sarà il protagonista della serata-evento per la consegna del premio, da sempre l’appuntamento centrale del Festival vicino/lontano, in programma quest’anno a Udine dall’11 al 14 maggio. Un’occasione per conoscere e incontrare dal vivo osservatori della realtà del nostro tempo capaci di raccontarci il mondo anche attraverso la trasfigurazione simbolica della letteratura, nelle sue diverse forme.

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Salviamo Turle House, la casa di “Un indovino mi disse”

Ci installammo a Bangkok nella casa più bella e fatata in cui abbiamo mai vissuto, un’oasi di vecchio Siam in mezzo all’orrore del cemento… » ─ Tiziano Terzani, Un indovino mi disse (1995)

La mitica Turtle House, la casa di Bangkok dove Tiziano Terzani scrisse “Un indovino mi disse”, sta per essere abbattuta. Scomparirà sotto le ruspe per far posto ad un anonimo palazzone di cemento.

Insieme alla casa sparirà anche un pezzo di storia e di cultura, non solo italiana.

Turtle House è una delle case tradizionali più belle di Bangkok. Ne ha scritto anche l’autorevole magazine AD Architectural Digest.

Un altro simbolo di un’epoca, al contempo testimonianza dell’opera di uno scrittore e giornalista che ha ispirato e continua a ispirare migliaia di persone con il suo messaggio di pace, verrà cancellato per sempre.

Anche il giardiniere e custode Kamsing, che visse con la famiglia Terzani e che vive ancora lì, perderà tutto, la casa e il lavoro. Il bellissimo laghetto che vedete nella fotografia dell’Archivio Terzani è già stato prosciugato. Tutti i pesci e la tartaruga ultracentenaria sono stati trasferiti allo zoo.

Salviamo Turtle House!

Non permettiamo che questo “luogo dell’anima”, patrimonio di valore storico e culturale, venga abbattuto per far posto all’ennesimo “non-luogo”.

Proteggiamo Turtle House e aiutiamo Kamsing a restare nella sua casa, trasformandola in un museo, in un centro culturale italiano, in una scuola di lingue, in un luogo di condivisione e aggregazione che diffonda e unisca le nostre culture, conservando e difendendo la storia che è di tutti noi.

Vi invitiamo a firmare la petizione lanciata su change.org

A “Casa Teatro” un incontro sulle dipendenze

Continua la collaborazione tra vicino/lontano e la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Mercoledì 8 marzo, alle 17.30, nel foyer, ha luogo il secondo appuntamento del ciclo di incontri di “Casa Teatro” curato da vicino/lontano.

L’iniziativa è nata per accompagnare la stagione di prosa del principale teatro cittadino, che vede in scena, dal 7 al 9 marzo, la commedia di Carlo Goldoni “Le donne Gelose”, nell’allestimento del Piccolo Teatro di Milano per la regia di Giorgio Sangati.

“Le donne gelose” è la prima commedia che Goldoni scrisse interamente in veneziano. L’attenzione dell’autore si concentra su una zona circoscritta della città, un vicinato, un periodo preciso, gli ultimi giorni di carnevale, e su un’unica classe sociale di bottegai e mercanti, piccoli borghesi già sulla soglia dell’impoverimento.

«È un mondo chiuso – scrive Sangati nelle note di regia – claustrofobico, senza contatti con l’esterno, autoreferenziale, segnato prima ancora che dalla crisi economica da una deriva morale che trascina i protagonisti in un vortice di dipendenza patologica dal gioco, in un turbine di gelosie e invidie deliranti. I rapporti umani sono miseri, ipocriti; le relazioni corrose, ammuffite, perennemente condizionate da motivi economici; l’intimità è squallida, segnata da insulti e botte. Imperano il culto del denaro e una fiducia ossessiva nell’azzardo: solo la sorte infatti può alleviare l’angoscia di (ri)cadere nella miseria, ma si tratta di un sollievo temporaneo per un mondo dal destino ormai segnato. Nessuno lavora, ma le energie si sprecano, tutti si affannano, si inseguono, si consumano, senza trovare una via d’uscita, come in un labirinto in cui si gira a vuoto e si ritorna sempre al punto di partenza».

Dello spettacolo e del tema “Dipendenza/Indipendenza” parlano a “Casa Teatro” gli attori della compagnia, lo psichiatra Francesco Piani, già responsabile del Dipartimento delle Dipendenze della Azienda Sanitaria Universitaria Integrata Udinese e i ragazzi della redazione “Scuola” del Messaggero Veneto che hanno lavorato sul tema sotto la guida della responsabile dell’inserto, Gabriella Scrufari. Modera Paola Colombo.

Ingresso libero

Che cosa significa pensare? Il secondo appuntamento

Continua domenica 19 febbraio, alle 11, a Casa Cavazzini – il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine – Filosofia in città 2017, il ciclo di incontri a cura della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG.

“Speculazione e felicità” il tema del secondo appuntamento, affidato al dialogo tra Salvatore Lavecchia e Filiberto Battistin, a partire da testi platonici.

Letture di Stefano Rizzardi e Cristina Benedetti

Musiche di Daniele Russo. Quartetto d’archi del Conservatorio Tomadini

L’ingresso è libero

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Che cosa significa pensare? Al via la 2a edizione di “Filosofia in città”

Dal 22 gennaio la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana propone a Udine la seconda edizione di FILOSOFIA IN CITTÀ,  con nuovo ciclo di conversazioni filosofiche, quest’anno incentrate sul tema “Che cosa significa pensare?”, accompagnate come sempre da letture e musiche. L’iniziativa si realizza in collaborazione con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il Conservatorio Tomadini, l’Università degli Studi di Udine, il Comune di Udine, la Rete per la Filosofia e gli studi umanistici e, da quest’anno, anche la nostra associazione. Fondamentale il contributo dei due Licei scientifici udinesi Copernico e Marinelli per la sezione dedicata alle scuole.

Cinque gli appuntamenti domenicali in programma, che si svolgeranno in tarda mattinata e con cadenza mensile nelle diverse sedi dove è stata ospitata la rassegna del 2016: il foyer del Teatro Nuovo, il Museo d’Arte moderna e contemporanea Casa Cavazzini, la Sala Vivaldi del Conservatorio Tomadini.

Il filo conduttore scelto per il 2017 riecheggia un motivo problematico intramontabile della ricerca filosofica: l’indagine sui caratteri e i significati dell’attività del pensiero, in particolar modo del pensiero critico, del quale oggi si riconosce la necessità per il dibattito pubblico, ma che spesso si identifica riduttivamente con una serie di tecniche logiche. Le prospettive dalle quali si affronterà la domanda “Che cosa significa pensare?” sono guidate piuttosto dall’idea che esistano alcuni fondamentali stili di pensiero la cui differenza è da valorizzare.

Le letture dirette dei testi da cui ciascun incontro prenderà le mosse – dalle voci di Stefano Rizzardi, Cristina Benedetti, Alessandra Pergolese – insieme al confronto tra i due relatori di volta in volta impegnati nel dialogo, porteranno la questione generale sul terreno concreto di una particolare esperienza filosofica. Nei diversi appuntamenti ascolteremo brani musicali eseguiti da musicisti del Conservatorio Tomadini, coordinati dal Maestro Renato Miani, con la partecipazione del Maestro Paolo Zavagna per l’evento di aprile Spazi sperimentali.

Il progetto è a cura di Beatrice Bonato, presidente della SFI-SFVG e componente del comitato scientifico di vicino/lontano, e di Enrico Petris.

Scarica il programma dell’iniziativa