Il bilancio del festival

Vicino/lontano ritrova la sua città e il suo pubblico, riappropriandosi e superando le migliori atmosfere vissute nel tempo pre-pandemia: la 19^ edizione si è chiusa con un bilancio decisamente positivo che include il successo notevole di pubblico nelle molteplici location del festival, e la conferma di un programma di alto valore, che ha saputo calamitare l’attenzione, in un affettuoso e stimolante “abbraccio” della città.

Il bilancio, a poche ore dalla conclusione ufficiale del festival, è arrivato per voce dei curatori Paola Colombo – anche presidente dell’associazione culturale vicino/lontano – Franca Rigoni e Álen Loreti, e del presidente del comitato scientifico Nicola Gasbarro. «È un’edizione, questa – hanno spiegato – che insieme a un resoconto decisamente lusinghiero porta in dote il valore aggiunto di una straordinaria empatia fra i protagonisti degli incontri e i loro spettatori. Non si tratta “solo” di un successo di partecipazione, ma di un’evoluzione di prospettiva: il pubblico ha dimostrato di guardare al festival come a una fonte importante di informazione e approfondimento sugli accadimenti del nostro tempo, sul mondo e le sue traiettorie. Un riscontro di cui siamo orgogliosi e che al tempo stesso ci responsabilizza per le scelte delle future edizioni. Il 2024 sarà infatti un anno chiave per vicino/lontano perché segnerà il ventennale del festival e anche i vent’anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani – mancato il 28 luglio 2004 – figura di riferimento del nostro lavoro e alla quale, di intesa con la famiglia Terzani, abbiamo voluto dedicare sin dal 2004 un Premio Letterario internazionale che si è affermato per l’autorevolezza e la statura dei suoi vincitori».

Era “potere” il tema 2023 di vicino/lontano: una parola analizzata nelle sue multiformi accezioni da oltre 200 relatrici e relatori per 80 eventi in 5 giorni, dal 3 al 7 maggio, con molti eventi di anteprima. Un programma che «ha pienamente dimostrato la sua compattezza e coerenza tematica, l’alta qualità dei relatori che hanno dato prova di ottima capacità comunicativa. Un’edizione che ci è sembrata svilupparsi in un vero stato di grazia per la complicità fra i protagonisti e un pubblico maturo, coinvolto, partecipe e che dimostra di aver sviluppato un forte senso di appartenenza e identificazione con il festival. Un pubblico che vive con compostezza anche piccole criticità, le code sotto il sole, i programmi andati esauriti per le tante richieste, i biglietti gratuiti per la serata del premio Terzani letteralmente ‘bruciati’ in poco meno di mezz’ora. Abbiamo vissuto questi giorni condividendo con gli spettatori la gioia dell’attesa per gli eventi, la curiosità per i temi, la vivacità del dibattito, in un fervore comune di partecipazione civile e di entusiasmo per “l’evento festival”».