Fabrizio Barca a fine agosto a v/l mont

Vicino/lontano mont arricchisce il calendario degli eventi con un appuntamento di grande rilievo, un “fuori programma” che si realizza in collaborazione con Cooperativa Cramars, Innovalp.Tv, Legacoop FVG e CoopFond.

Venerdì 26 agosto alle 18, a Paluzza (in piazza XXI-XXII Luglio o, in caso di pioggia, nell’adiacente Sala del CESFAM), l’economista e co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità Fabrizio Barca e l’esperto in pianificazione e controllo strategico degli enti locali Luciano Gallo – con la moderazione del socio fondatore della Cooperativa Cramars Vanni Treu – discuteranno del ruolo delle Aree Interne. Quali sono le connessioni tra il lavoro di pianificazione e l’agire dei territori rispetto alle disuguaglianze che, come altrove, si stanno aggravando? Quanto può contare riaffermare i “diritti di cittadinanza” di chi vive e lavora nelle aree periferiche italiane? 


Porteranno il loro saluto il sindaco di Paluzza Massimo Mentil, referente dei sindaci per la strategia d’area “Alta Carnia”, e Ermes De Crignis, presidente della Comunità di Montagna della Carnia.


L’incontro è aperto a tutti. In caso di maltempo si consiglia di presentarsi con anticipo.


La foto pubblicata è di Alice Durigatto – Phocus Agency

Concerto di inaugurazione di v/l mont a Villa di Verzegnis

Vicino/lontano mont aprirà ufficialmente la sua seconda edizione giovedì 28 luglio, alle 18.30 a Villa di Verzegnis, dove – nel Prato d’Arte Marzona – è in programma il concerto inaugurale della rassegna. Protagonista la Topolovska Minimalna Orkestra, diretta da Antonio Della Marina, che eseguirà “In C”. Composto dal musicista americano Terry Riley nel 1964, il brano è la prima opera del minimalismo musicale capace di attrarre il grande pubblico. 

Il concerto si realizza in collaborazione con Carniarmonie, con l’Associazione Topolò e la Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti”

Dopo il concerto la conversazione tra il drammaturgo e scrittore Carlo Tolazzi e l’antropologo Gian Paolo Gri ripercorrerà la vicenda delle indemoniate di Verzegnis, una storia sorprendentemente attuale nonostante si collochi al crepuscolo del XIX secolo, portata in teatro qualche anno fa grazie alla scrittura drammaturgica di Tolazzi per la regia di Massimo Somaglino.

Dopo le Indemoniate, la rassegna darà spazio – sempre di giovedì e sempre alle 18 – alle altre tre indimenticabili drammaturgie dedicate alla Carnia da Tolazzi, opportunamente raccolte quest’anno da Forum ne “Il silenzio e la rivolta”: si parlerà di Portare e delle portatrici carniche (giovedì 4 agosto a Timau); di Resurequie e delle chiese di “ritorno alla vita” (l’11 agosto a Trava di Lauco); di Cercivento e della vicenda dei “fusilâz” (il 18 agosto a Cercivento). 

Venerdì 29 vicino/lontano mont si sposterà a Salârs di Ravascletto, a Cjasa da Duga, l’antica casa di famiglia che la fotografa Ulderica Da Pozzo ha reso sede di mostre ed eventi, facendone un punto di riferimento culturale per tutta la Carnia. Alle 17.30 verrà inaugurata la mostra “Così vicina, così lontana”. Presenta una selezione, risalente agli anni Sessanta, della produzione del fotografo Umberto Candoni, testimonianza di una Carnia in bianco e nero, povera ma dignitosa. Le immagini, scattate da un Candoni già ottantenne, colpiscono per l’immediatezza e la grande capacità di trasmettere emozioni. Interverranno, oltre alla padrona di casa, anche l’animatore culturale Marco Lepre, che ne ha curato il catalogo e il direttore del CRAF, docente all’Università di Udine, Alvise Rampini. La mostra si realizza in collaborazione con l’associazione culturale “Gli ultimi” e con il Comune di Ravascletto e resterà visitabile fino al 24 agosto.

La foto della Topolovska Minimalna Orkestra è di Luca Caratozzolo

Al No Borders Music Festival

The Natural Sound è il nuovo format culturale del No Borders Music Festival: dal 22 luglio al 7 agosto workshop, danza, teatro, escursioni guidate, incontri…accompagneranno i tradizionali grandi concerti. Con piacere vicino/lontano vi ha collaborato e ringrazia Compagnia Arearea, Teatro Incerto e ADS Tumblerart per la loro adesione.

Scoprite il programma completo qui: https://www.nobordersmusicfestival.com/programma/

Segnaliamo che tutte le attività sono riservate ai possessori dei biglietti per i concerti in programma in giornata.

Colum McCann vince il Premio Terzani 2022

Udine, 22 aprile 2022 – Va a Colum McCann per Apeirogon (Feltrinelli) la 18^ edizione del Premio letterario internazionale Tiziano TerzaniLo ha annunciato oggi la presidente di Giuria Angela Terzani Staude, moglie di Tiziano Terzani, sottolineando come «mentre l’orrore della guerra bussa di nuovo alle porte d’Europa, Colum McCann ci regala una speranza, mostrandoci che sotto le logiche della politica, e della geopolitica, si muovono persone – e sono tante – che al dolore della perdita, all’umiliazione della sconfitta, hanno deciso di contrapporre, dal basso, una coraggiosa, instancabile ricerca del dialogo. Alle loro voci Colum McCann unisce la sua, indicandoci la necessità di una nuova consapevolezza: in un mondo dominato dal caos, abbiamo il dovere di “abbracciare la confusione”, ma dobbiamo farlo insieme, e dobbiamo farlo subito, imparando a condividere quest’unica Terra. E viverci in pace». 

Il vincitore riceverà il Premio Terzani sabato 14 maggio a Udine (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine). Sarà il protagonista della serata-evento che rappresenta da sempre il momento centrale del nostro festival.

Colum McCann dialogherà con la giornalista, scrittrice e regista Francesca Mannocchi, in queste settimane inviata in Ucraina per La7. Per la parte musicale è previsto, in collaborazione con Euritmica, l’intervento dei Radiodervish. 

Il pubblico di vicino/lontano – venerdì 13, alle 18.00, nella chiesa di San Francesco – potrà fare la conoscenza dell’opera vincitrice, ascoltando la voce di due attori, Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana, che proporranno una lettura scenica di alcune pagine significative di Apeirogon.

“Distanze” la parola-chiave della prossima edizione

Sarà “distanze” la parola-chiave  della 17ª edizione del festival. E se il pensiero corre immediatamente al distanziamento fisico imposto a tutti noi, cittadini “globali”, dall’emergenza Covid-19 sono ben “altre distanze” quelle che il festival intende indagare.  Non si può negare che la pandemia abbia accelerato, aggravandoli, processi e tendenze già in corso da decenni nel mondo globalizzato. A partire da questa constatazione, l’edizione 2021 del festival avanzerà una serie di interrogativi cruciali, assumendo come osservatorio e punto di vista obbligato la linea di frattura che separa un “prima” da un “dopo”

Le date previste per il festival, che già erano state annunciate (dal 6 al 9 maggio), hanno subito un prudenziale slittamento verso l’estate. Uno slittamento che dipende dalla nostra ferma intenzione di proporre la manifestazione in presenza e rinnovare, ancora una volta, quel rito collettivo fatto di empatia, complicità e appartenenza, che permette a una comunità di incontrarsi in uno spazio fisico per riconoscersi come tale. 

Grazie alla collaborazione con il Comune di Udine, incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, testimonianze, mostre, spettacoli e proiezioni occuperanno per quattro intense giornate, dal 1° al 4 luglio, gli spazi cittadini e, in un arco temporale più ampio, numerose sedi della regione, in particolare quelle dell’area montana. 

Con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, e in vista dell’edizione 2021 del festival, è ripartito anche il Concorso Scuole Tiziano Terzani. Rivolto a tutti gli istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia, agli studenti universitari e alle scuole di italiano per stranieri – ripropone il tema dell’edizione precedente, annullata a causa della pandemia: “La testa non basta. Bisogna metterci il cuore”, una citazione tratta da una delle ultime interviste a Tiziano Terzani. 

Anche la giuria del Premio Terzani,  presieduta da Angela Terzani, è già al lavoro da alcuni mesi. È atteso per fine febbraio l’annuncio dei 5 finalisti dell’edizione 2021.

L’edizione ridotta e gratuita del libro più amato di Terzani

«Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali» disse Tiziano Terzani. Un appello che Folco Terzani – 51 anni, figlio del reporter fiorentino – rilancia con un’operazione senza precedenti, la distribuzione gratuita in formato digitale de La fine è il mio inizio, opera postuma del 2006 che raccoglie l’intenso dialogo tra padre e figlio. Una versione ridotta, ma arricchita da un centinaio di foto – molte inedite – e destinata in particolare ai giovani. 

«I mesi che verranno ci vedranno isolati, lontano dagli altri – spiega Folco – impauriti e confinati dalla pandemia. Invece di sprecare quest’occasione con l’angoscia dei bollettini giornalieri alla tv o con la rabbia verso coloro che muovono le leve e gli interessi del mondo, questo può essere il momento per riflettere, costretti in un raro silenzio monacale, assieme a un libro-amico, sulle speranze e sugli errori del nostro tempo, sulle sfide che ci stanno davanti e, ancor più, sulle grandi domande che ognuno di noi un giorno si dovrà porre.»

Un’edizione “redux” pensata per le nuove generazioni, tanto connesse quanto smarrite: «È come una mappa della vita – spiega Folco, che ha alleggerito il testo originale – è il succo del succo, una formula ancora più concentrata delle ultime riflessioni di un vecchio che, poche settimane prima di morire, riafferma dinanzi ai limiti e alle vulnerabilità di cui tutti soffriamo come sia possibile “fare una vita, una vera vita, una vita in cui sei tu, un vita in cui ti riconosci”.»

L’operazione – autorizzata con sensibilità dalla casa editrice Longanesi – ricorda le tante già compiute da Tiziano: nel 1977 volle un’edizione scolastica abbreviata di Giai Phong! perché desiderava che gli studenti capissero che il Vietnam era più di un evento storico, ma un test di moralità per un’intera generazione. Nel 2002, dopo l’11 settembre, osteggiato dagli editori angloamericani fece tradurre a proprie spese Lettere contro la guerra e lo distribuì online in formato pdf raggiungendo una platea vastissima. Una generosità dettata dall’urgenza, dalla voglia di scuotere le coscienze.

«Tutti mi chiedono sempre: che cosa scriverebbe tuo babbo, oggi? Io vedo tantissime persone che donano il loro tempo, il loro impegno, il loro cuore. Anche gli scrittori devono esporsi, uscire dalle loro tane, e visto che producono parole, pensieri, ecco la scelta di questo testo gratuito e liberamente condivisibile. Un piccolo contributo per dare speranza e ritrovare coraggio.»

Il link per scaricare l’ebook sarà disponibile, dal 7 dicembre, sul nostro sito e su www.tizianoterzani.com

Amin Maalouf vince il Premio Terzani 2020

È Amin Maalouf per “Il naufragio delle civiltà”, edito in Italia da La nave di Teseo, il vincitore della XVI edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani.Lo ha annunciato questa mattina, lunedì 24 agosto, la presidente della Giuria Angela Terzani Staude dalla sua casa all’Orsigna nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta sulla piattaforma Zoom. Amin Maalouf sarà premiato domenica 27 settembre nella ex chiesa di San Francesco di Udine (ore 21) nel corso di una serata-evento, da sempre il momento più atteso del festival vicino/lontano, che nel 2005, in collaborazione con la famiglia Terzani, ha istituito il Premio. Il festival era in programma a maggio ed è stato riprogrammato dal 25 al 27 settembre

Qual è il punto di svolta decisivo che ha dato origine alla tragedia araba? Maalouf, da testimone privilegiato e con il lucido sguardo dello storico, interroga insistentemente i fatti per comprendere egli stesso – e farci comprendere – le ragioni di un naufragio che getta un’ombra inquietante sul futuro dell’intera umanità. Per l’esplicito invito a imboccare, prima che sia troppo tardi, la strada di una solidarietà globale, contro ogni nostra indifferenza; per la sua umanità e la limpida chiarezza della sua prosa (tradotta da Anna Maria Lorusso), la Giuria – che è composta da Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Àlen Loreti, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Andrea Politeo, Marino Sinibaldi – ha assegnato il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani per l’anno 2020 a IlNaufragio delle Civiltà di Amin Maalouf.

«È per me un piacere e un onore  ha dichiarato Amin Maalouf – essere il vincitore dell’edizione 2020 del Premio Terzani. Questi ultimi mesi sono stati per tutti noi un tempo di dolore e angoscia. Interpreto questo annuncio come un segno che la vita sta tornando. Con gioia e al contempo con rinnovata consapevolezza. Ora più che mai abbiamo bisogno di credere nella letteratura e nell’arte, nel libero dibattito delle idee e nell’uguale dignità di ogni essere umano. È rimanendo fedeli a questi valori che onoreremo il nome di Tiziano Terzani. Per questo esprimo la mia profonda gratitudine ai membri della giuria».