“Distanze” la parola-chiave della prossima edizione

Sarà “distanze” la parola-chiave  della 17ª edizione del festival. E se il pensiero corre immediatamente al distanziamento fisico imposto a tutti noi, cittadini “globali”, dall’emergenza Covid-19 sono ben “altre distanze” quelle che il festival intende indagare.  Non si può negare che la pandemia abbia accelerato, aggravandoli, processi e tendenze già in corso da decenni nel mondo globalizzato. A partire da questa constatazione, l’edizione 2021 del festival avanzerà una serie di interrogativi cruciali, assumendo come osservatorio e punto di vista obbligato la linea di frattura che separa un “prima” da un “dopo”

Le date previste per il festival, che già erano state annunciate (dal 6 al 9 maggio), hanno subito un prudenziale slittamento verso l’estate. Uno slittamento che dipende dalla nostra ferma intenzione di proporre la manifestazione in presenza e rinnovare, ancora una volta, quel rito collettivo fatto di empatia, complicità e appartenenza, che permette a una comunità di incontrarsi in uno spazio fisico per riconoscersi come tale. 

Grazie alla collaborazione con il Comune di Udine, incontri, dibattiti, conversazioni, conferenze, lezioni, letture, testimonianze, mostre, spettacoli e proiezioni occuperanno per quattro intense giornate, dal 1° al 4 luglio, gli spazi cittadini e, in un arco temporale più ampio, numerose sedi della regione, in particolare quelle dell’area montana. 

Con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, e in vista dell’edizione 2021 del festival, è ripartito anche il Concorso Scuole Tiziano Terzani. Rivolto a tutti gli istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia, agli studenti universitari e alle scuole di italiano per stranieri – ripropone il tema dell’edizione precedente, annullata a causa della pandemia: “La testa non basta. Bisogna metterci il cuore”, una citazione tratta da una delle ultime interviste a Tiziano Terzani. 

Anche la giuria del Premio Terzani,  presieduta da Angela Terzani, è già al lavoro da alcuni mesi. È atteso per fine febbraio l’annuncio dei 5 finalisti dell’edizione 2021.

Folco Terzani in dialogo live con Federica Gasbarro

“Inizia il cambiamento”: questo il titolo dell’incontro online in programma mercoledì 16 dicembre alle 21live sulla nostra pagina facebook (e qui sul sito) oltre che dal profilo facebook Tiziano Terzani Official, che con vicino/lontano promuove l’iniziativa. Protagonisti saranno Folco Terzani, che ha appena curato una versione digitale e ridotta  – liberamente scaricabile dal nostro sito e da tizianoterzani.com  – de “La fine è il mio inizio”, e Federica Gasbarro, attivista per i cambiamenti climatici del movimento Fridays for Future, autrice per Piemme de “Il diario di una striker” e dell’e-book “Covid-19 e cambiamento climatico”. Studia Scienze biologiche all’Università di Roma e ha rappresentato i giovani italiani all’ONU, insieme a Greta Thumberg, in occasione del vertice sul clima. A moderare l’incontro sarà Àlen Loreti, curatore dei due volumi de “i Meridiani” Mondadori che raccolgono le opere di Tiziano Terzani e di “Un’idea di destino“, i diari di Terzani pubblicati postumi nel 2014, oltre che autore della biografia “Tiziano Terzani. La vita come avventura”. Sarà l’occasione per ragionare insieme sull’attualità e sulle azioni urgenti da compiere per innescare il cambiamento.

La fine è il mio inizio. Redux” – versione ridotta e digitale del fortunato volume pubblicato nel 2006 da Longanesi – è una iniziativa fortemente voluta da Folco Terzani, che ha curato la riduzione del testo originale e scelto le cento fotografie che lo accompagnano, molte del tutto inedite.  Resa disponibile dal 7 dicembre, è stata scaricata in pochi giorni da più di 20mila persone. «Mio padre – spiega Folco Terzani – si è domandato spesso, nell’ultimo periodo della sua vita, dove stesse andando il mondo. Per questo ho voluto che l’essenza del suo pensiero, in questo momento per tutti difficile, fosse in un certo senso liberata, come il genio dalla lampada, per arrivare soprattutto ai giovani. Questo stop che la pandemia ha imposto al mondo intero deve essere anche un tempo di riflessione, per non tornare a ripetere gli stessi errori». E questo incontro online vuole proprio essere un’occasione per ragionare sulla grande sfida che ci attende, quella climatico-ambientale».

L’edizione ridotta e gratuita del libro più amato di Terzani

«Il mondo di oggi ha bisogno di ribelli, ribelli spirituali» disse Tiziano Terzani. Un appello che Folco Terzani – 51 anni, figlio del reporter fiorentino – rilancia con un’operazione senza precedenti, la distribuzione gratuita in formato digitale de La fine è il mio inizio, opera postuma del 2006 che raccoglie l’intenso dialogo tra padre e figlio. Una versione ridotta, ma arricchita da un centinaio di foto – molte inedite – e destinata in particolare ai giovani. 

«I mesi che verranno ci vedranno isolati, lontano dagli altri – spiega Folco – impauriti e confinati dalla pandemia. Invece di sprecare quest’occasione con l’angoscia dei bollettini giornalieri alla tv o con la rabbia verso coloro che muovono le leve e gli interessi del mondo, questo può essere il momento per riflettere, costretti in un raro silenzio monacale, assieme a un libro-amico, sulle speranze e sugli errori del nostro tempo, sulle sfide che ci stanno davanti e, ancor più, sulle grandi domande che ognuno di noi un giorno si dovrà porre.»

Un’edizione “redux” pensata per le nuove generazioni, tanto connesse quanto smarrite: «È come una mappa della vita – spiega Folco, che ha alleggerito il testo originale – è il succo del succo, una formula ancora più concentrata delle ultime riflessioni di un vecchio che, poche settimane prima di morire, riafferma dinanzi ai limiti e alle vulnerabilità di cui tutti soffriamo come sia possibile “fare una vita, una vera vita, una vita in cui sei tu, un vita in cui ti riconosci”.»

L’operazione – autorizzata con sensibilità dalla casa editrice Longanesi – ricorda le tante già compiute da Tiziano: nel 1977 volle un’edizione scolastica abbreviata di Giai Phong! perché desiderava che gli studenti capissero che il Vietnam era più di un evento storico, ma un test di moralità per un’intera generazione. Nel 2002, dopo l’11 settembre, osteggiato dagli editori angloamericani fece tradurre a proprie spese Lettere contro la guerra e lo distribuì online in formato pdf raggiungendo una platea vastissima. Una generosità dettata dall’urgenza, dalla voglia di scuotere le coscienze.

«Tutti mi chiedono sempre: che cosa scriverebbe tuo babbo, oggi? Io vedo tantissime persone che donano il loro tempo, il loro impegno, il loro cuore. Anche gli scrittori devono esporsi, uscire dalle loro tane, e visto che producono parole, pensieri, ecco la scelta di questo testo gratuito e liberamente condivisibile. Un piccolo contributo per dare speranza e ritrovare coraggio.»

Il link per scaricare l’ebook sarà disponibile, dal 7 dicembre, sul nostro sito e su www.tizianoterzani.com