Annunciata la cinquina finalista del Premio Terzani 2022

Fabio Deotto per L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia (Bompiani), Erika Fatland per La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (Marsilio), Gulbahar Haitiwaji con Rozenn Morgat per Sopravvissuta a un gulag cinese. La prima testimonianza di una donna uigura (add editore), Colum McCann per Apeirogon (Feltrinelli) ed Ece Temelkuran per La fiducia e la dignità. Dieci scelte urgenti per un presente migliore (Bollati Boringhieri) sono i cinque finalisti della diciottesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani,

Lo ha annunciato la Giuria, costretta anche quest’anno dalla pandemia a riunirsi online e non, come sempre, nella casa fiorentina della famiglia Terzani.  «Ancora una volta – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – abbiamo cercato di candidare al Premio opere che aiutino a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualità nel mondo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio è dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, ciò che avveniva di là dai nostri orizzonti». 

giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore sarà annunciato a fine aprile e sabato 14 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l’atteso protagonista della serata-evento per la consegna del Premio, appuntamento centrale della 18esima edizione del Festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 12 al 15 maggio.

Trovate tutti i dettagli sulle cinque opere finaliste e sui rispettivi autori e autrici nel nostro comunicato stampa.

È “sfide” la parola-chiave del Festival 2022

È “sfide” la parola-chiave scelta per la prossima edizione del festival, la diciottesima, in calendario a Udine da giovedì 12 a domenica 15 maggio. Le quattro giornate del festival saranno precedute come sempre da alcuni eventi di anteprima nel corso della settimana. Ogni anno cerchiamo una parola “larga”, che si presti a farci ragionare sulle molte articolazioni di cui è fatto il quadro del nostro tempo, coinvolgendo le diverse discipline e le competenze presenti nel comitato scientifico di vicino/lontano, coordinato dall’antropologo Nicola Gasbarro. La parola “sfide” serve per metterci di fronte a una serie di problemi e responsabilità che riguardano il presente e il futuro di tutti noi abitanti del pianeta Terra.  Non abbiamo bisogno di citare l’epidemia di Covid-19 per capirlo: viviamo in un’epoca di sfide esponenziali e in un mondo globalizzato le sfide non possono che essere globali.

A partire da questa parola-chiave, saranno circoscritti gli ambiti di indagine e i percorsi di lavoro, concentrando l’attenzione sulle sfide più urgenti del nostro tempo e sulle emergenze che oggi maggiormente ci inquietano: ambiente, lavoro, istruzione, diritti. Per cercare di analizzare insieme non solo lo stato dei fatti in ciascuno di questi ambiti, ma soprattutto per individuarne e comprenderne le trasformazioni nel momento in cui avvengono e per valutarne le possibili prospettive o gli interventi più opportuni».  

A confermare e consolidare il forte legame tra la figura di Tiziano Terzani e il festival, Paola Colombo e Franca Rigoni, curatrici della manifestazione, hanno voluto coinvolgere quest’anno nella costruzione del programma del festival Àlen Loreti, biografo ufficiale del giornalista e scrittore fiorentino, oltre che curatore dei due volumi dei ‘Meridiani’ Mondadori dedicati alle sue opere.

Forte del successo della prima edizione, verrà riproposto nei mesi estivi vicino/lontano mont, uno spazio articolato di riflessione sui temi della montagna, che non vuole tuttavia prescindere dal contesto globale. La rassegna si svolgerà tra luglio e agosto in diverse località dell’area montana regionale, anche quest’anno in sinergia e con il coinvolgimento di qualificati attori che si occupano istituzionalmente da molti anni di sviluppo e valorizzazione delle aree montane.