Le mostre e le installazioni di vicino/lontano 2021

Torna a essere ricco di proposte anche il cartellone delle mostre e installazioni, che pure avevano subito uno stop forzato lo scorso anno. Tutte incentrate opportunamente sul tema del festival.

Si rinnova con questa edizione la collaborazione con la prestigiosa Stamperia d’arte Albicocco di Udine dove, fino al 30 settembre, sarà visitabile Punto di fuga”, personale di arte contemporanea di Francesco Poianacurata da Francesca Agostinelli, inaugurata lo scorso25 giugno. Il giovane artista, che vive tra il Friuli e Londra, costruisce nelle sue opere un gioco di partenze, traiettorie, percorsi orientati al punto di fuga. Un luogo irraggiungibile e misterioso (è lì che le parallele si incontrano), che nel suo orizzonte nasconde l’Isola del tesoro, l’America e, bella più di tutte, l’Isola non trovata. Per mare o per terra è il punto di fuga la meta che annuncia distanze incolmabili e incontri fatti di mostri marini e montagne incantate che raccontano come fuggire valga sempre la pena. A costo di diventare scie luminose che nella notte, seconda stella a destra e poi dritti sino al mattino, inseguono l’Isola che non c’è (orari: da martedì a sabato, ore 9-12 e 15-18).

Dal 26 giugno al 4 luglio, presso la Libreria Martincigh, negli orari di apertura della libreria,sarà visibile “Esercizi Obbligatori atto III, installazione d’arte di Marilisa Cosello, artista milanese la cui pratica artistica è caratterizzata dalla partecipazione del corpo e dalla costruzione di performance, che attivano un dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Diviso in tre atti come un melodramma, Esercizi Obbligatori III è la rappresentazione archetipica di una Società ritualizzata ed emotivamente vuota.

Dal 1° al 4 luglio Vattolo Arredamenti espone The Question of the Distance, installazione della scultrice Cristina Treppoche attualmente insegna Arte pubblica e Spazi e pratiche del contemporaneo all’Accademia Albertina di Torino. The Question Of The Distance è un’opera scultorea realizzata nel 2014 per la Biennale dello Xinjiang in Cina, ricavando da blocchi di cemento cellulare forme che ricordano vasi e bottiglie. Sottili aste di metallo collegano questi corpi, a suggerire una connessione che si fonda sulla distanza, una struttura in equilibrio e tensione calibrata su pieni e vuoti. Oggi questo lavoro sembra quanto mai profetico, quando inaspettatamente ci siamo trovati costretti a seguire disposizioni legate al distanziamento fisico, circondati da ingiunzioni e indicazioni utili a regolare spazi pubblici e privati.

Dal 2 al 17 luglio la Libreria Odòs propone Hiku. Il volto dei ghiacciai personale di pittura di Paola GasparottoLe opere esposte nascono dalla lettura de Il tempo e l’acqua di Andri Snær Magnason, Premio Terzani 2021, che ha trasmesso all’artista l’urgenza di “fare qualcosa” con il linguaggio che meglio conosce, quello della pittura. Sono nate così opere che parlano di un mondo, quello dei ghiacciai – aree inospitali e remote –, che sta profondamente mutando. Nei quadri i ghiacci ci rendono partecipi della forza, ma anche dello stato di sofferenza, di vaste aree della Terra che l’uomo sta inesorabilmente e irrimediabilmente modificando. Vernissage venerdì 2 luglio, alle 18.30, con l’intervento dell’artista, dell’esperta d’arte Paola Fabris e di Silvia Stefanelli, consulente di Plan Vivo, fondazione scozzese che sviluppa in diverse parti del mondo progetti etici legati ai cambiamenti climatici (orari: da martedì a sabato, ore 10-12.30 e 16-19).

Dal 2 all’11 luglio, negli spazi messi a disposizione dalla Tipografia Marioni verrà esposta la mostra fotografica What Comes NextOrganizzata da Constraint Mag e promossa da Witness Journal, la mostra èstata ideata ed èa cura di Manuel BeinatEspone le immagini dello stesso Beinat e di altri giovani fotografi: Alice Degrassi, Federico Del Gobbo, Klaus Martini, Tiziana Moccia, Bartolomeo RossiDurante la fase più intensa della pandemia hanno puntato il loro obiettivo su un preciso punto della mappa: il cosiddetto “Borgo Stazione” della città di Udine. Il progetto/mostra fotografica vuole essere un documento che segnali le conseguenze che il Covid-19 ha prodotto all’interno di uno dei quartieri di Udine più sfaccettati e vitali – per varietà di attività economiche ed eterogeneità della composizione sociale -, trasformandone l’atmosfera. Vernissage venerdì 2 luglio, alle 18.30 (orari: da lunedì a venerdì ore 15-20; sabato e domenica ore 10-20).

Da mercoledì 30 il festival torna nelle librerie della città

Dopo la pausa forzata dello scorso anno, tornano le presentazioni in libreria, da sempre intenso corollario del programma del festival. Si inizia mercoledì 30, alla Libreria Moderna (ore 18.00), dove Francesca Mannocchi, reporter, regista e scrittrice, finalista lo scorso anno del Premio Terzani con “Io Kahled vendo uomini e sono innocente”presenta il suo nuovo libro autobiografico “Bianco è il colore del dannoin dialogo con Remo Andrea Politeo, titolare della libreria, presidente dell’associazione “Librerie in Comune” e membro della giuria del Premio Terzani.

Quattro anni fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all’ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l’imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare se stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni più intime, dei non detti più dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d’un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all’improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l’ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l’onestà senza sconti della letteratura ha trovato il coraggio di raccontare.

Venerdì 2 vengono presentati: (Libreria Tarantola, alle 18 e in replica alla 19.15) “Le vie del Torredella docente di Letteratura francese medioevale all’Università di Tolosa e poetessa Cristina Noacco, che dialogherà con Marino Del Piccolo, ingegnere civile impegnato nel recupero di monumenti storici; (alle 18.30, a cura della Libreria Friuli) “Felici contro il mondo dello scrittore e insegnate di una scuola di periferia Enrico Galiano, in dialogo con la libraia e attivista Sara Rosso e la docente di Lettere nelle superiori e di scrittura creativa presso l’Accademia ABA Ivana Vaccaroni; (alle 18.30, Circolo Arci Nuovi Orizzoni) Il cerchio, romanzo dello scrittore Meša Selimović, di cui parleranno nell’incontro “La Jugoslavia (in)interrotta la traduttrice Elisa Copetti e il curatore Božidar Stanišić, con la moderazione dell’attivista e scrittore Michele Guerra; (alle 19.30, Libreria Feltrinelli) “L’Iran al tempo di Biden della giornalista Luciana Borsatti, che è stata a lungo di stanza a Teheran per l’Agenzia ANSA, in dialogo con il giornalista del Gazzettino Lorenzo Marchiori; (alle 20.30, Libreria Friuli, evento di anticipazione di Vicino/lontano Mont) “Femines. Le donne del latte ricerca dedicata all’universo femminile contadino della fotografa Ulderica Da Pozzo, in dialogo con la docente di Diritto del lavoro all’Università di Trieste Roberta Nunin.

Sabato 3 sarà la volta di: (Libreria Odòs, ore 18, in collaborazione con Bottega Errante) “Capire i Balcani occidentalisaggio collettaneo dedicato a uno spazio europeo per molti versi sconosciuto, con l’intervento di due autrici, la dottoressa di ricerca in Slavistica Martina Napolitano e l’assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Giustina Selvelli(Libreria Moderna, ore 18) La più bella. La costituzione tradita. Gli italiani che resistono” libro del giornalista e inviato di “Piazzapulita” Alessio Lastadedicato ai tanti articoli della Carta che restano lettera morta, che ne discuterà con il giornalista e referente provinciale di Articolo21 Gianpaolo Carbonetto; (Caffetteria Al Vecchio Tram, ore 17) Latitare: geometrie della scomparsa, una discussione a partire dall’ultimo numero di “Digressioni” con il direttore della rivista Davide De Lucca e due degli autori Gian Pietro Barbieri e Francesco Zanolla(libreria Tarantola, ore 18.30) Torneremo a percorrere le strade del mondo”, ultimo libro del sociologo all’Università di Padova Stefano Allievi dedicato ai processi di mobilità, che sarà sollecitato dalla giornalista con un master a Ca’ Foscari in Immigrazione, fenomeni migratori e trasformazioni sociali Anna Dazzan; (Libreria Feltrinelli, ore 19.30) Del gesto fenomenologico”, titolo del fascicolo 390/2021 di “aut aut”, la più prestigiosa rivista filosofica italiana, che sarà presentato dal suo direttore, il filosofo Pier Aldo Rovatti.

La serata di anteprima dedicata a MSF

Vicino/lontano 2021 avvia la sua 17esima edizione – nella giornata di anteprima di mercoledì 30 giugno – nel segno dell’umanità e della collaborazione più che decennale del festival con Medici Senza Frontiere, dedicando una serata speciale ai 50 anni di attività dell’organizzazione medico-umanitaria Premio Nobel per la pace nel 1999.

Alle 19.30 nella chiesa di San Francesco, introdotta da Claudia Lodesani, presidente di MSF Italia, è in programma la proiezione del docufilm “Egoisti, di Stéphane Santini e Géraldine André – voce narrante di Stefano Accorsi – che raccoglie le toccanti testimonianze di 40 operatori di MSF, che raccontano il rischio, l’impegno, la prima volta, l’impotenza, gli incontri, la passione, il ritorno, l’inesprimibile.

Alle 21.30 la necessità morale di prestare aiuto e soccorso a chiunque – indipendentemente da razza, credo politico o religioso, – sarà al centro del dibattito che vedrà coinvolti, insieme a Claudia Lodesani, lo scrittore Marcello Fois, il fondatore del Centro Balducci Pierluigi Di Piazza, il fotografo Alessio Romenzi – che per MSF ha realizzato la mostra “Don’t leave me alone”, documentando l’intervento in Italia di MSF nel corso della prima ondata della pandemia – con la moderazione della giornalista di Internazionale Annalisa Camilli.

Presentato il programma di vicino/lontano 2021

Nel segno delle “distanze” torna il festival vicino/lontano 2021, in programma a Udine da giovedì 1° a domenica 4 luglio, in presenza, nella sua 17^ edizione, dopo i quattro dialoghi magistrali di Vicino/lontano On, trasmessi online tra maggio e giugno per avviare la riflessione sul tema insieme a studiosi di prestigio internazionale. Il programma è stato presentato oggi, lunedì 21 giugno, in conferenza stampa con l’intervento dell’Assessore alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Tiziana Gibelli, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, del presidente del comitato scientifico di Vicino/lontano Nicola Gasbarro e della presidente dell’associazione vicino/lontano Paola Colombo.

Il festival vicino/lontano 2021 si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Farmacia Antonio Colutta e Confartigianato, e con il patrocinio di Confcommercio.  Occuperà, ancora una volta, il cuore della città di Udine e alcuni dei suoi edifici storici – la chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo, la Loggia del Lionello e, bella novità 2021, il colle del Castello –, tutti messi come sempre a disposizione dal Comune di Udine.

Oltre 70 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre e proiezioni – che coinvolgeranno quasi 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione. Nella quasi totalità dei casi saranno a Udine di persona per rinnovare, insieme al pubblico, quel rito collettivo che è proprio dei festival e che permette di condividere momenti di ascolto e riflessione in uno spazio comune, dove sentirsi comunità.

Fra gli ospiti: Marcello Fois, Claudia Lodesani, Alessio Romenzi, Annalisa Camilli, Elena Esposito, Luciano Floridi, Cosimo Miorelli, Lucio Caracciolo, Carlo Ginzburg, Maurizio Ferraris, Cecilia Robustelli, Valerio Cataldi, Marina Lalović, Fabrizio Barca, Matteo Zuppi, Donatella Di Cesare, Innocenzo Cipolletta, Alberto Mingardi, Barbara Schiavulli, Ernesto Caffo, Alessio Lasta, Marino Niola, Maurizio Scarpari, Zehra Doğan, Barbara SpinelliZerocalcare, Marino Sinibaldi,  Francesca Mannocchi e Moni Ovadia.

Sarà anche quest’anno il Premio Terzani – con un evento di grande impatto spettacolare – a chiudere il festival. Domenica 4, alle 21.00, attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, sarà lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l’acqua (Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini), libro giudicato dalla giuria del Premio, presieduta da Angela Staude Terzani, come “necessario”, per il grido d’allarme che lancia con urgenza a tutti noi. È senza precedenti la prova che dobbiamo affrontare: si tratta di salvare la terra. Il vincitore sarà intervistato da Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura. Come ogni anno, sarà Angela Terzani, cittadina onoraria di Udine, a consegnare il Premio al vincitore. Seguirà l’esecuzione dello Stabat Mater del compositore Valter Sivilotti, una riscrittura della preghiera medievale attribuita a Jacopone da Todi. Uno spettacolo articolato ed emotivamente coinvolgente, diretto dallo stesso maestro Sivilotti. E una voce recitante di eccezione, quella di Moni Ovadia, intreccerà le parole con la musica.

Il programma ha la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, ed è a cura di Paola Colombo e Franca Rigoni, con il supporto e il contributo dei membri dell’autorevole comitato scientifico del festival, che interverranno in gran parte anche di persona: Stefano Allievi, Lucio Caracciolo, Sergia Adamo, Massimiliano Panarari, Fabio Chiusi, Beatrice Bonato, Michele Morgante, Antonio Massarutto, Guido Crainz, Pier Aldo Rovatti, Giovanni Leghissa, Norma Zamparo, Giancarlo Bosetti e Guglielmo Cevolin.

Serata-evento in Castello per il Premio Terzani 2021

Sarà anche quest’anno il Premio Terzani – con un evento di grande impatto spettacolare – a chiudere il festivalDomenica 4, alle 21.00, attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, sarà lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l’acqua (Iperborea), libro giudicato dalla giuria del Premio, presieduta da Angela Staude Terzani, come “necessario”, per il grido d’allarme che lancia con urgenza a tutti noi. È senza precedenti la prova che dobbiamo affrontare: si tratta di salvare la terra.

Il vincitore sarà intervistato da Marino Sinibaldi, già direttore di RadioRai3 e ora presidente del Centro per il libro e la lettura, oltre che membro della giuria del Premio Terzani. Come ogni anno, e con la grande emozione che sempre l’accompagna nell’assegnare il riconoscimento, sarà Angela Terzani, cittadina onoraria di Udine, a consegnare il Premio al vincitoreSeguirà l’esecuzione dello Stabat Mater del compositore Valter Sivilotti, una riscrittura della preghiera medievale attribuita a Jacopone da Todi. Uno spettacolo articolato ed emotivamente coinvolgente, diretto dallo stesso maestro Sivilotti, che vedrà impegnati il gruppo vocale femminile ArteVoce Ensemble, l’Accademia Giovanile del Coro FVG e i solisti dell’Accademia Musicale Naonis (Luca Carrara alla batteria, Francesco Tirelli alle percussioni e Marco Bianchi, producer, alle chitarre e live electronics), con l’intervento del soprano solista Franca Drioli.

Sarà una voce recitante di eccezione, quella di Moni Ovadia, a intrecciare le parole con la musica, dando spazio alla prosa poetica di Erri De Luca, che ci ricorda che in nome della madre s’inaugura la vita; e alle parole struggenti di Pier Paolo Pasolini, che alla madre ha dedicato indimenticabili versi in forma di ballata e di supplica; oltre che al racconto, lucido e suggestivo insieme, di Andri Snær Magnason. Considerato uno dei più prestigiosi uomini di cultura e artisti della scena italiana, Moni Ovadia, è apprezzato anche per il suo costante impegno etico e civile a sostegno dei diritti e della pace.

Le prenotazioni per l’accesso gratuito alla serata – così come a tutti gli altri eventi del festival – saranno attive da lunedì 21 giugno sul nostro sito. In caso di maltempo, la serata-spettacolo del Premio sarà allestita nella chiesa di San Francesco. A causa della ridotta capienza della sede, tutte le prenotazioni online verranno annullate e l’evento verrà trasmesso in diretta streaming.

Escono in italiano i “Diari dal carcere “ di Sepideh Gholian

“Ci picchiano da mezzogiorno alle 10 di sera. Temo che non resterò in vita. Dire che sono terrorizzata non basta a esprimere ciò che provo”.  Inizia così il racconto della prigionia di Sepideh Gholian, giovane reporter e attivista iraniana arrestata nell’autunno 2018, mentre seguiva in veste di giornalista lo sciopero dei lavoratori della raffineria di zucchero Haft Tappeh, uno tra i più grandi complessi agro-industriali del paese. Dopo essere stata detenuta in varie prigioni iraniane, tra cui quella tristemente famosa di Evin, attualmente è rinchiusa nel carcere di Bushehr. Condannata in primo grado a 18 anni di carcere e in Corte d’appello a 5 anni sulla base di una confessione estorta con la violenza, nel giugno 2020 Sepideh Gholian ha rifiutato di inoltrare una richiesta di perdono all’ayatollah Ali Khamenei, Guida Suprema dell’Iran. In un breve periodo di libertà provvisoria, nella primavera dello scorso anno, era riuscita a scrivere e far circolare le sue memorie del carcere, ed è per questo ora sotto processo anche per “diffusione di propaganda e falsità”.

I suoi diari sono stati pubblicati, prima in persiano e poi in inglese, da IranWire, un sito di informazione che ha base a Londra. L’associazione “Librerie in Comune” di Udine – libera associazione di librai che comprende le librerie Einaudi, Feltrinelli, Martincigh, Moderna, Odòs, Tarantola – e il festival vicino/lontano hanno deciso di unire le forze per dar vita a un progetto editoriale che consenta a questo prezioso documento di vedere la luce in Italia. Il progetto ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia.

L’intento è quello di dare distribuzione nazionale alla pubblicazione, che uscirà per i tipi di Gaspari Editore con la prefazione di Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia. La struggente testimonianza di Sepideh Gholian è stata affidata alla competente traduzione, dal testo originale in persiano, di Federico Foschini, ricercatore in Storia, istituzioni e relazioni internazionali dell’Asia, esperto di Iran e Afganistan. Per coprire i costi dell’intera operazione, è stato attivato un crowdfunding sulla piattaforma ideaginger.it aperto alla collaborazione di tutti i lettori e cittadini che vorranno dare sostegno al racconto di Sepideh Gholian.  

Il volume, fresco di stampa, verrà presentato giovedì 1° luglio. in anteprima nazionale, al festival vicino/lontano.

Il ricavato della vendita del libro verrà destinato a coprire le spese legali di Sepideh Gholian.

Una quota verrà devoluta ad Amnesty International, che in 60 anni di attività ha contribuito a liberare oltre cinquantamila “prigionieri di coscienza”.

la foto pubblicata è tratta da IranWire

I vincitori del Concorso Scuole 2021

ll Concorso Scuole Tiziano Terzani, che si è realizzato anche quest’anno con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stato ideato da vicino/lontano in collaborazione con la famiglia Terzani. È aperto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Friuli Venezia Giulia e ha l’obiettivo di stimolare e promuovere all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione e creatività, attraverso modalità espressive e didattiche differenti. Intende contribuire a sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di ‘cittadinanza attiva’ con l’obiettivo di prepararli ad “assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona” (art. 29 della Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite – 1989).

Nonostante il momento fosse problematico per tutti, e per il mondo della scuola in particolare, il Concorso è stato accolto da docenti e studenti come un’utile occasione di crescita e di confrontoOltre ottanta i progetti presentati, moltissimi di valore.

I vincitori saranno premiati nell’ambito della XVII edizione del festival venerdì 2 giugno, alle 10.00, nella Chiesa di San Francesco.

Andri Snær Magnason vince il Premio Terzani 2021

La terra non ha più tempo! È questo l’allarme che Andri Snær Magnason pone al centro del suo Il tempo e l’acqua” – edito in Italia da Iperborea – scelto dalla Giuria quale vincitore della XVII edizione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani. Lo ha annunciato venerdì 4 giugno la presidente della Giuria Angela Terzani dalla sua casa di Firenze nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta online. Andri Snær Magnason sarà premiato domenica 4 luglio sul Colle del Castello di Udine (ore 21) nel corso della serata-evento, che da sempre rappresenta il momento più atteso delnostro festival, quest’anno in programma da 1° al 4 luglio.

«Con Il tempo e l’acqua – ha affermato Angela Terzani a nome della Giuria del Premio– Magnason ci ricorda che le nostre vite e quelle di tutti gli esseri viventi dipendono dalla natura, che ci chiede di rispettare i suoi ritmi. È senza precedenti la prova che dobbiamo affrontare: si tratta di salvare la terra. E bisogna farlo in fretta. Non possiamo sottrarci al dovere della responsabilità nei confronti del nostro pianeta e delle generazioni che lo abiteranno dopo di noi».

«Per questo grido d’allarme lanciato con urgenza al genere umano, per il modo semplice ed efficace, eppure rigoroso, di rendere evidente e farci comprendere l’entità del fenomenoIl tempo e l’acqua è un libro necessario e la Giuria ha deciso di assegnare al suo autore, Andri Snær Magnason, il Premio Terzani 2021».

«È per me un piacere e un onore – ha dichiarato Andri Snær Magnason – essere il vincitore dell’edizione 2021 del Premio Terzani e vedere il mio nome legato a quello di un grande autore come Tiziano Terzani, del quale sento di condividere la filosofia e l’impegno».

Dichiarazione di Magnason
Annuncio di Angela Terzani