Annunciata la cinquina finalista del Premio Terzani 2024

Ai Weiwei per Mille anni di gioie e dolori (Feltrinelli), Sally Hayden per E la quarta volta siamo annegati (Bollati Boringhieri), Benjamín Labatut per Maniac (Adelphi), Leila Mottley per Passeggiare la notte (Bollati Boringhieri) e Damir Ovčina  per Preghiera nell’assedio (Keller) sono i cinque finalisti della ventesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dalla nostra associazione insieme alla famiglia Terzani, nel segno del giornalista e scrittore fiorentino. Lo ha annunciato la Giuria, riunitasi nella casa fiorentina della famiglia Terzani. 

«Se non insistiamo nel pretendere il diritto di tutti all’informazione e alla libera espressione del pensiero, rischiamo di perderlo ed è così che la democrazia scompare. Ancora una volta, dopo vent’anni – afferma Angela Terzani-,  la giuria ha voluto onorare questo messaggio di Tiziano, indicando cinque volumi finalisti che ci aiutano a meglio comprendere le tragedie collettive del nostro tempo, che inquietano i nostri pensieri e turbano la nostra visione del futuro: la guerra di nuovo così vicina e spaventosa, la catastrofe umanitaria dei migranti nell’indifferenza del mondo e di chi ha già tutto e forse troppo, il consolidarsi di regimi oppressivi che negano libertà e diritti elementari, la marginalità estrema delle persone più fragili e indifese, e poi le promesse ma anche le incognite dell’intelligenza artificiale».  

I giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi, Mario Soldaini – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore, o la vincitrice, sarà annunciato, o annunciata, a metà aprile e sabato 11 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l’atteso/a protagonista – a vent’anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani e dall’istituzione del Premio – della serata-evento per la consegna del riconoscimento, appuntamento centrale della 20esima edizione del nostro festival, in programma a Udine dal 7 al 12 maggio.

Volere la pace. A Venezia i protagonisti di “Apeirogon”

A vent’anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani e a pochi giorni dall’uscita in libreria della nuova edizione delle sue “Lettere contro la guerra”, con Assopace Palestina e l’associazione Anam Tiziano Terzani  abbiamo decisodi proporre al pubblico un momento di riflessione nel segno della sempre più attuale eredità terzaniana. “Volere la pace. Dialogo tra due padri” è il titolo dell’iniziativa che sarà ospitata lunedì 25 marzo, a partire dalle 17, nell’Aula magna dell’Ateneo Veneto, prestigiosa istituzione culturale di Venezia.

Dopo i saluti di Roberta Pierobon dell’Associazione Anam, prenderanno la parola Rami Elhanan e Bassam Aramin, i due padri – il primo israeliano, il secondo palestinese – divenuti protagonisti di “Apeirogon, lo straordinario libro dello scrittore irlandese Colum McCann, vincitore del Premio Terzani 2022. Rami e Bassam – che tornano in Italia dopo molti anni di assenza – sono uniti dallo stesso strazio indicibile, il lutto per la perdita delle proprie bambine, Smadar e Abir, uccise ciascuna dalla guerra dell’altro. All’Ateneo Veneto dialogheranno con Luisa Morgantini, già vice presidente del Parlamento europeo, presidente di Assopace Palestina che fin dal primo momento della sua fondazione, sostiene e collabora con il Parents’ circle, organizzazione che riunisce oltre seicento famiglie israeliane e palestinesi in lutto. Entrando in questa associazione, Rami e Bassam hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, per imbracciare come unica arma il loro comune dolore di padri: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell’odio

Alla testimonianza di questi due protagonisti seguirà un intervento del giornalista Gad Lerner, che presenterà il suo punto di vista sulla questione israelo-palestinese.

L’evento si concluderà con “Salām/Shalom”, una toccante lettura scenica di e con Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana tratta da “Apeirogon”, che restituisce in chiave drammaturgica la parola e le ragioni della pace a Rami e Bassam. La performance è stata portata in teatro per la prima volta a Udine in occasione del Premio Terzani 2022 e ora vicino/lontano e il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia intendono farne uno spettacolo da veicolare nei circuiti istituzionali, allo scopo di diffonderne il più possibile il messaggio di pace, anche nel nome e nel ricordo di Tiziano Terzani.

La “Controstoria dell’alpinismo” di Andrea Zannini

Sarà la Sala consiliare dell’ex municipio di Forni di Sopra, in piazza del Comune 2, a ospitare – in anteprima nazionale – sabato 9 marzo, alle 17, la presentazione del volume “Controstoria dell’alpinismo”, di Andrea Zannini, edito da Laterza-CAI e da pochi giorni nelle librerie. L’autore dialogherà con Paola Cosolo Marangon, consigliera della sezione CAI di Forni di Sopra. L’incontro, a ingresso libero, rappresenta uno dei primi frutti della collaborazione tra Leggimontagna e vicino/lontano mont.

Andrea Zannini, docente di Storia dell’Europa all’Università di Udine, vice presidente della nostra associazione e appassionato alpinista, ripercorre senza schemi precostituiti la storia dei primi passi dell’alpinismo e ne rovescia la narrazione tradizionale che vuole che siano stati alcuni illuminati e abbienti cittadini ad aprire le prime vie verso le vette delle Alpi che fino a quel momento non avevano attratto nessuno, ma, anzi, avevano provocato paura e allontanamento. Da un’attenta e puntigliosa analisi storica, Zannini trae la convinzione e fornisce le prove che, invece, siano stati proprio i montanari a provare e poi diffondere la passione per le vette e per la frequentazione delle terre alte. 

Il prossimo appuntamento a cura di Leggimontagna e vicino/lontano mont è fissato per sabato 20 aprile, alle 17.30, alla Biblioteca Guarneriana di San Daniele, per l’incontro “Dante Alighieri, della montagna e della lingua volgare” con Gianpaolo Carbonetto e Angelo Floramo.

La foto pubblicata è di Luca d’Agostino /Phocus Agency