vicino/lontano 2024 – Colore

vicino/lontano 2024 – Pubblico

vicino/lontano 2024 – Staff

vicino/lontano 2024 – Sponsor

La filosofia davanti al massacro degli animali

EmpowerHer

Dopo Basaglia. La metamorfosi di una rivoluzione

Coprogettare città inclusive. L’eredità di Franco Basaglia

L’Assemblea Straordinaria. Prima chiamata pubblica

Udine. Quattro passi nei “vuoti”

Libertà contro libertà

Jvan Moda & friends in concerto

Ma nemmeno malinconia. In ricordo di Ettore Mo

Dentro le parole

Assalto alle Alpi

Sotto il Vulcano

Scrivere di sé come terapia

Per molti anni, da domani

Figlio di papà

Gorizia Nova Gorica: due città in una

Ridurre il divario Nord/Sud del mondo. La scienza ci prova

Maniac

La profezia del quotidiano. In ascolto di profeti e testimoni

Inverno demografico. Un destino ineluttabile?

Crisi di civiltà e disordine del mondo

Premio Tiziano Terzani 2024

Concorso Scuole Tiziano Terzani 2024

Una splendida favella. L’avventurosa storia della lingua friulana e della sua letteratura

Conversazione sull’abitare

Acqua e cambiamento climatico

Isole nell’arcipelago della città

La pazienza della libertà. Diventare altro da sé

Metamorfosi del virtuale: l’apparire del senso

La notte dell’Antimafia

Trasformazioni e contemporaneità: l’impasse del soggetto

L’“avventura ambigua” della migrazione. Lo sguardo dell’etnopsichiatria

La politica degli animali

Ero l’uomo della guerra

Cose dall’altro mondo

Amore e politica. Alla ricerca del noi

Trieste è un’isola

Tiziano Terzani: nella mente del viaggiatore

Cosa significa essere umani?

Quanto capitalismo possiamo sopportare?

Patria Comune

La politica è teatro? Come cambia il discorso pubblico

L’enigma della democrazia

Come si salva (se si salva) la democrazia dall’IA?

Riaccendiamo la macchina a vapore

La metamorfosi di Kafka. Dal testo all’immagine

Il piacere della legalità? Mondi a confronto. Legami di responsabilità.

La rivoluzione dell’Hamburger

Il carcere di Udine in trasformazione

Stai zitta!

Globalizzazione al capolinea?

Ribelli per motivi di giustizia

Persone territorio comunità. Una testimonianza di riscatto

Kalashnikov o bandiera bianca?

Tiziano Terzani, sui sentieri dell’Altro

La scomparsa dei Balcani

Un mondo di donne in cammino

Crisi climatica. Transizione o metamorfosi?

Quale lavoro?

Firmacopie Costantini

Hamas. Dalla resistenza al regime

Performance, materia, affetti – Una cartografia femminista

Gli intrecci del fiume

Il senso della natura

Popoli sotto assedio

Lettere contro la guerra

Carlo Urbani. Ho fatto dei sogni la mia vita

Ich bin schwanger (Sono incinta)

Ovidio. Miti di trasformazione: dai versi all’immagine

In forma di peraulas

Feminis. Talenti da non sprecare

Sui trois pe Europe

MIR

Il Friuli in un Europa ri-naturalizzata

Orlando. My political Biography

Ri-uso: dare nuova vita agli abiti

Da Pacem Domine. Musica di pace

Raccontare i conflitti oggi

Ci sono amori senza paradiso

Mal d’America

Inaugurazione vicino/lontano 2024

Mario Zanot

L’Italia nella “Guerra Grande”

La resistenza del popolo egida a Shengal

Ritorno in città

Verso l’Angelo Pavone. Viaggio in Kurdistan insieme alla comunità ezida

Zigaina. La metamorfosi tra inchiostri e anatomie

Mirko Cisilino

Polistrumentista – tromba, trombone, corno francese, tuba, organo elettrico e sintetizzatori -, è considerato uno degli artisti italiani più interessanti della nuova generazione della musica jazz e d’improvvisazione. Ha suonato nei principali festival europei in diverse formazioni e da solista. Collabora anche con il teatro e la danza contemporanea.

Caterina Bernardi

Attrice e formatrice friulana diplomatasi alla Civica Accademia d’Arte drammatica Nico Pepe di Udine. Nel 2016 ha fondato la compagnia Collettivo L’Amalgama con cui realizza spettacoli site specific e di teatro di comunità. Collabora con altre realtà teatrali regionali e nazionali per spettacoli di prosa, visite museali teatralizzate e letture sceniche.

Giulio Scaramella

Diplomato in pianoforte nel 2009 con il massimo dei voti e la lode; in seguito intraprende lo studio del jazz in Italia e all’estero. Ha partecipato a numerosi festival internazionali (Umbria Jazz, Bologna Jazz, Veneto Jazz, Padova Jazz ecc.); nel 2021 si esibisce come solista con Trieste Early Jazz Orchestra in una produzione che lo vede impegnato, fra le altre cose, nell’esecuzione della Rapsodia in Blue di G. Gershwin in Italia, Slovenia, Croazia.

Ha all’attivo oltre 20 incisioni discografiche come sideman e leader.

Alessio Zoratto

Contrabbassista diplomato presso il Conservatorio J. Tomadini (Ud), con il massimo dei voti, lode e menzione accademica sotto la guida dei maestri Glauco Venier e Alfonso Deidda.

Vanta numerose partecipazioni a festival internazionali (Umbria Jazz, Veneto Jazz, Treviso Jazz, Jazz and Poetry a Pittsburgh USA e molti altri). Nel 2022 riceve la borsa di studio per le clinics del “Berklee College” (Umbria Jazz), durante il quale vince il premio come miglior musicista. Ha la fortuna di collaborare con artisti di calibro internazionale come Glauco Venier, Randy Brecker, Oliver Lake, Kurt Elling e altri. Nel settembre 2024 uscirà il suo primo disco da leader con musicisti europei.

Carla Scandura

Violoncellista diplomata al Conservatorio B. Marcello di Venezia.

Dopo gli studi si perfeziona con G. Sollima, L. Magariello, E. Bronzi. Oltre a suonare in quartetto e trio, collabora con numerose orchestre nazionali e internazionali, con le quali si esibisce in Francia, Svizzera, Spagna, Austria, Slovenia e nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Teatro del Maggio, Auditorium Parco della Musica. Ha inciso per le etichette Brilliant Classics, Tactus, Rainbow Classics.

Alessandro Peressotti

Docente di Ecologia generale, Agroecologia e Infrastrutture verdi all’Università di Udine. Il suo interesse scientifico si concentra sull’ecologia e sulle scienze ambientali, in particolare sullo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi agricoli e naturali, sulla mitigazione potenziale delle pratiche agricole e sull’adattamento dei sistemi naturali e agricoli ai cambiamenti globali.

Riaccendiamo la macchina a vapore

PRESENTAZIONE 
con RAFFAELE ANTONIO CALTABIANO e PAOLO SARTOR

La storia di una fabbrica della prima rivoluzione industriale rivive oggi grazie al restauro della macchina a vapore che dal 1902 fino al 1986, anno di chiusura dello stabilimento, ha alimentato il processo produttivo per l’estrazione dell’amido dal riso. Una macchina abbandonata all’incuria, riaccesa grazie alla passione e all’entusiasmo dei volontari dell’Associazione Amideria Chiozza, che hanno dedicato oltre 1.500 ore alle attività di restauro, condotto con la partnership dei tecnici di Brno e il significativo contributo del FAI-Fondo Ambiente Italiano.

RAFFAELE ANTONIO CALTABIANO Ingegnere elettronico, ha operato con ruoli dirigenziali in aziende del gruppo Olivetti e del gruppo Pirelli. Ha fondato nel 2014 l’Associazione Amideria Chiozza, di cui è presidente. È stato il Direttore lavori del restauro della macchina a vapore. Ha pubblicato Memoria ed emozione: conservazione, valorizzazione e rigenerazione del patrimonio industriale – Studi e progetti per l’Amideria Chiozza di Ruda (con A. Marin, S. Pratali Maffei RES edizioni 2017).

PAOLO SARTORI Geometra appassionato di fotografia, ha partecipato a mostre personali e collettive, molti suoi libri fotografici sono visibili sul sito di Blurb.

Daniele D’Agaro

Musicista jazz vincitore di prestigiosi premi per sax e clarinetto, ha registrato più di 7O cd con gruppi nord europei e americani. Da dodici anni si esibisce con il trio del pianista Franco D’Andrea. Oltre a dirigere proprie formazioni, fa parte dell’orchestra Globe Unity del pianista berlinese Alexander Von Schlippenbach.

Ai Weiwei

È uno dei più importanti e poliedrici artisti viventi. Insieme al padre, il celebre poeta cinese Ai Qing, ha conosciuto durante l’infanzia il confino nella Cina della Rivoluzione Culturale. Dopo un periodo di formazione negli Stati Uniti, dove ha incrociato Allen Ginsberg e scoperto le opere di Andy Warhol e Marcel Duchamp, nel 2011, all’apice del successo artistico, è stato incarcerato senza processo nel suo Paese e sottoposto per 81 giorni a una serie di interrogatori assurdi. Rilasciato, anche grazie alla mobilitazione internazionale via Internet, solo nel 2015 ha riottenuto il passaporto. Oggi vive tra Regno Unito e Portogallo. Con il suo ultimo progetto artistico, “Ai vs AI”, per 81 giorni di seguito ha posto altrettante domande all’intelligenza artificiale dagli schermi pubblici di grandi città. Nel memoir Mille anni di gioie e dolori, pubblicato in Italia da Feltrinelli nella traduzione dall’inglese di Katia Bagnoli, racconta la sua storia e il processo ideativo delle sue sorprendenti installazioni.

Jéan-Leonard Touadi

Docente di Geografia economica alla Sapienza di Roma, giornalista e scrittore. Originario del Congo Brazzaville, ha collaborato con Radio Rai per programmi che si occupano di rapporti Nord-Sud, Africa, immigrazione e intercultura. Scrive per “Nigrizia”, “LiMes”, “Aspenia” e cura la rassegna stampa africana di Radio Radicale. È stato il primo deputato di origine subsahariana eletto al Parlamento italiano. Lavora per la FAO e collabora con l’ISPI.

Paolo Sartori

Geometra appassionato di fotografia, ha partecipato a mostre personali e collettive, molti suoi libri fotografici sono visibili sul sito di Blurb.

Raffaele Antonio Caltabiano

Ingegnere elettronico, ha operato con ruoli dirigenziali in aziende del gruppo Olivetti e del gruppo Pirelli. Ha fondato nel 2014 l’Associazione Amideria Chiozza, di cui è presidente. È stato il Direttore lavori del restauro della macchina a vapore. Ha pubblicato Memoria ed emozione: conservazione, valorizzazione e rigenerazione del patrimonio industriale – Studi e progetti per l’Amideria Chiozza di Ruda (con A. Marin, S. Pratali Maffei RES edizioni 2017).

Ri-uso: dare nuova vita agli abiti

ESPOSIZIONE
cura di Sartoria sociale “Fîl”

La Sartoria sociale “Fîl” è un piccolo e accogliente laboratorio, nella città di Udine, in cui si re-inventano abiti ancora in buono stato, presenti negli Empori Solidali (re-fashion). E mentre agli abiti viene data la possibilità di una nuova vita, si creano nuove competenze e relazioni tra le persone, nuove opportunità di resilienza e di investimento sul futuro personale e comunitario. Il riuso creativo di materiali scartati perché non più utili e/o danneggiati (up-cycling) può trasformare un vecchio abito fuori moda in un moderno corsetto, dei bottoni spaiati in una bellissima collana… E intanto, ciò che nasce silenziosamente attraverso l’opera creativa è il rapporto con sé stessi e tra le persone e assume il valore simbolico di una rinascita e di una ripartenza in una vita nuova.

Francesca Zarabara

Laureata in Fisica teorica, conduce attività di ricerca sui cambiamenti climatici in Alta Carnia nell’ambito dei “Dottorati Comunali” promossi dall’ Agenzia per la Coesione Territoriale. Il progetto nasce da una collaborazione tra il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste e i Comuni dell’Alta Carnia.  Convinta del ruolo fondamentale che l’attivismo ha, al fianco della scienza, nel contrasto alla crisi climatica in atto, aderisce ai gruppi legati all’attivismo eco-climatico: Fridays For Future, Extinction Rebellion, Scientist Rebellion e Ultima Generazione.

Annamaria Guadagno

Orfana di femminicidio. Lei e il fratello Pasquale hanno perso la loro mamma nel 2010. Insieme hanno fondato l’associazione Anime Invisibili, che vuole dare assistenza e tutela a 360° alle donne vittime di violenza e agli orfani di femminicidio. Vogliono poter offrire quello che purtroppo la loro madre e poi loro, come orfani, ai tempi non hanno avuto. Supporto, aiuto e protezione.

Tiziano Terzani: il viaggio della vita

PROIEZIONE 
film documentario di Mario Zanot
Italia, 2023, durata 53’ 

interviene MARIO ZANOT

50 ore di registrazioni audio, 15 ore di Super8 di famiglia, 5 mila foto dell’archivio Terzani, 20 ore di materiale d’archivio, 8 animatori, 2 anni di lavoro. In questi numeri è racchiuso il documentario che Mario Zanot ha dedicato a Tiziano Terzani: un ingente sforzo produttivo, per raccontare la vita del grande giornalista e scrittore, dall’infanzia alla morte. Aneddoti divertenti si alternano a momenti drammatici, la sfera privata ai più importanti avvenimenti storici di cui Terzani è stato testimone. Un viaggio fuori, ma anche e soprattutto dentro di sé. E grazie alle registrazioni audio inedite realizzate dal figlio Folco, è lo stesso Terzani a raccontare la sua vicenda umana e professionale, con la sua inconfondibile voce. Completano il film animazioni 3D, illustrazioni originali e motion graphic, per rappresentare le situazioni delle quali non esistevano immagini (per esempio la sua scampata fucilazione in Cambogia). Alla voce narrante di Monica Guerritore il compito di congiungere tra loro i capitoli di una vicenda umana irripetibile.

MARIO ZANOT Alterna l’attività di regista e sceneggiatore a quella di visual effects supervisor per il cinema.  È membro dell’European Film Academy. Nel 2004 Terzani gli concede la sua ultima intervista, che diventa il documentario Anam il Senzanome.  Nel 2007 intervista nel carcere militare di Phnom Penh uno dei leader dei khmer rossi, Duch, sotto processo per la tortura e lo sterminio di 17 mila persone che diventa il film Il macellaio di Phnom Penh, un’agghiacciante testimonianza delle insondabili crudeltà dell’animo umano. Collabora con i più importanti registi del cinema italiano. Con Daniele Vicari vince il David di Donatello per il film Diaz, don’t clean up this blood.  Nel 2022 realizza come produttore e regista il docufilm Tiziano Terzani, il viaggio della vita, attualmente nei cinema.

Mario Zanot

Alterna l’attività di regista e sceneggiatore a quella di visual effects supervisor per il cinema.  È membro dell’European Film Academy. Nel 2004 Terzani gli concede la sua ultima intervista, che diventa il documentario Anam il Senzanome.  Nel 2007 intervista nel carcere militare di Phnom Penh uno dei leader dei khmer rossi, Duch, sotto processo per la tortura e lo sterminio di 17 mila persone che diventa il film Il macellaio di Phnom Penh, un’agghiacciante testimonianza delle insondabili crudeltà dell’animo umano. Collabora con i più importanti registi del cinema italiano. Con Daniele Vicari vince il David di Donatello per il film Diaz, don’t clean up this blood.  Nel 2022 realizza come produttore e regista il docufilm Tiziano Terzani, il viaggio della vita, attualmente nei cinema.

Salām / Shalom

Lettura scenica 
di e con MASSIMO SOMAGLINO ALESSANDRO LUSSIANA
da Apeirogon di Colum McCann, Premio Terzani 2022
una iniziativa di Buteghe dal mont per la rassegna “Oltre il bianco e il nero 2024 / Dialoghi di pace”
in collaborazione con vicino/lontano e CSS-Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia

ingresso libero

Lo scrittore irlandese Colum McCann ha raccolto nei mille e uno frammenti che compongono Apeirogon, lo straordinario romanzo Premio Terzani 2022, i brandelli di un conflitto apparentemente senza soluzione. Infiniti sono i lati del poligono chiamato apeirogon da cui il libro prende il titolo. Come infiniti sono i punti di vista da cui due padri, l’israeliano Rami e il palestinese Bassam – persone reali, che McCann ha conosciuto –, cercano di comprendere una realtà troppo complessa per essere osservata, e giudicata, da un unico lato. Due padri – portati sulla scena Da Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana – uniti dallo stesso strazio indicibile per la perdita delle proprie bambine, uccise ciascuna dalla guerra dell’altro; due padri che hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, imbracciando come unica arma il loro comune dolore: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell’odio. 

ALESSANDRO LUSSIANA Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2003, dopo aver lavorato con registi quali Massimo Castri, Federico Tiezzi e Serena Sinigaglia, oggi collabora stabilmente con la compagnia del Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History BoysAngels in AmericaMoby Dick alla prova, e con i Teatri di Bari sotto la guida di Teresa Ludovico.

MASSIMO SOMAGLINO Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.

La rivoluzione dell’hamburger

PRESENTAZIONE
con MICHELE MORGANTE, MARCO PANARA
modera MAURA DELLE CASE

Storia di una intuizione che diventa impresa, di una industria della carne che finanzia le proteine vegetali sue antagoniste, di un mondo che non può reggere un sistema alimentare basato su consumi crescenti di carne e dei suoi derivati, la cui produzione è il maggiore responsabile del consumo di suolo e di acqua ed è la fonte del 14% delle emissioni globali di CO2. È già attuale il riequilibrio delle nostre diete, dove avranno un ruolo crescente le proteine vegetali e quelle che i progressi scientifici nella fermentazione e nella coltivazione cellulare ci metteranno a disposizione. Una trasformazione che avrà implicazioni enormi sulle migliaia di miliardi di affari delle industrie delle carni e dei latticini che difenderanno i loro interessi in tutti i modi possibili. Ma questa rivoluzione è ormai ineludibile.

MICHELE MORGANTE Professore di Genetica all’Università di Udine, accademico dei Lincei, presidente della Associazione Genetica Italiana ed editore associato di prestigiose riviste scientifiche. È direttore scientifico dell’Istituto di Genomica applicata. Ha pubblicato I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante (Il Mulino 2020). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

MARCO PANARA Giornalista economico, già corrispondente dall’Estremo Oriente per La Repubblica, di cui ha coordinato l’inserto Affari & Finanza. Ha insegnato alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Orientale di Napoli. Tra le sue pubblicazioni: La Malattia dell’Occidente – Perché il lavoro non vale più (Laterza 2010); La rivoluzione dell’hamburger, dalla carne al vegetale. Il caso Kioene (Post Editori 2023).

MAURA DELLE CASE Giornalista, scrive per Nordest Economia e per il Messaggero Veneto.

Marco Panara

Giornalista economico, già corrispondente dall’Estremo Oriente per La Repubblica, di cui ha coordinato l’inserto Affari & Finanza. Ha insegnato alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Orientale di Napoli. Tra le sue pubblicazioni: La Malattia dell’Occidente – Perché il lavoro non vale più (Laterza 2010); La rivoluzione dell’hamburger, dalla carne al vegetale. Il caso Kioene (Post Editori 2023).

Maura Delle Case

Giornalista, scrive per Nordest Economia e per il Messaggero Veneto.

vicino/lontano 2024

È “metamorfosi” la parola-chiave della 20esima edizione del festival vicino/lontano, in  programma a Udine da martedì 7 a domenica 12 maggio, con eventi di anteprima già dal fine  settimana precedente. 

Oltre 100 gli appuntamenti in programma, tra confronti, incontri, concerti, mostre, spettacoli e  proiezioni, che coinvolgeranno più di 200 personalità dal mondo delle scienze, della letteratura,  dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione, per continuare – ancora una volta – a ragionare  insieme, affrontando tematiche di stringente attualità che, lo si voglia o no, attraversano le vite di  ognuno di noi, talvolta ci disorientano e sempre ci interrogano. 

Ogni anno vicino/lontano sceglie una lente di osservazione privilegiata attraverso cui guardare i  fenomeni importanti del nostro tempo. È “metamorfosi” la parola-chiave scelta per l’edizione  2024. In questi venti anni di vita del festival il mondo ha subito grandi trasformazioni: in campo  ambientale innanzitutto – con l’impennata della crisi climatica che impone un cambiamento  radicale al nostro modo di abitare la Terra -, in campo geopolitico, economico-sociale, tecnologico scientifico, demografico, antropologico. Sono processi in divenire che rischiano di rendere  irriconoscibile il mondo che conoscevamo, e obsolete o inadeguate le nostre categorie di  analisi e di giudizio. Processi sui quali rimane urgente e necessario continuare a interrogarsi. E  questo è il senso della scelta del direttivo, condivisa con il comitato scientifico, e la ragion d’essere  di vicino/lontano. 

Francesca Agostinelli

Storica e critica d’arte indipendente, si occupa di processi creativi multidisciplinari, prestando attenzione alle loro connessioni col più vasto orizzonte culturale contemporaneo. Ha al suo attivo studi, ricerche, saggi, articoli, interviste, conferenze. Collabora con istituzioni pubbliche e private nella costruzione di eventi.

Fotografia di Pierre Cesaratto

Gianluca Albicocco

Nel 2010, dopo la laurea in economia aziendale, entra nella Stamperia d’arte Albicocco, attività di famiglia dal 1974. Oltre al lavoro artigianale di stampa calcografica – di cui impara i segreti dal padre Corrado – è impegnato nella realizzazione di progetti artistici ed espositivi con alcuni dei più importanti artisti contemporanei italiani ed europei. Svolge anche attività didattica e di divulgazione della tradizione calcografica e delle sue tecniche.

Zigaina. La metamorfosi tra inchiostri e anatomie

INAUGURAZIONE
personale di Giuseppe Zigaina

intervengono i curatori FRANCESCA AGOSTINELLI, GIANLUCA ALBICOCCO 
nell’ambito del progetto “Zigaina 100. Anatomia di una immagine” 
un progetto di Francesca Agostinelli e Vanja Strukelj
promosso dal Comune di Cervignano del Friuli 
con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia

dal 3 maggio al 29 giugno
orari:
da lunedì a sabato
ore 9.00-12.00 e 16.00-18.00
domenica
ore 10.00-12.00

Nell’incidere la lastra, a un certo punto impreciso, la mano di Zigaina diviene ago e incontra il suo occhio-cervello. L’artista entra allora in un’altra realtà, dove i paesaggi si fanno anatomie e dove vigneti e coltivi, con la laguna all’orizzonte, sono scavati in un profondo che si fa – lui dice – “altro”. Da questo profondo, Zigaina può osservare insetti brulicanti in corpi devastati dalla guerra. Li vede trasformarsi in farfalle notturne che volano su fertili campi di grano, e su Redipuglia, mentre depongono uova già pronte a dischiudersi in prossime guerre. La riemersione richiede la mano dello stampatore, che in odore di alchimia – tra inchiostri e acidi, tra lastre fogli e tarlatane – offre al torchio la magia del ribaltamento dell’immagine “come in uno specchio”. È da questa metamorfosi che nasce l’acquaforte. ­ ­

I 100 anni di Zigaina sono anche i 50 anni di lavoro di Corrado Albicocco, che in questa mostra ricorda il suo maestro. Quello – dice – che varcando la soglia della stamperia ha cambiato il corso del suo lavoro. 

GIUSEPPE ZIGAINA (Cervignano del Friuli 1924 – Palmanova 2015) Artista di punta nel panorama italiano del secondo dopoguerra, negli anni Sessanta conosce una fama internazionale. Le sue opere figurano, oltre che nei principali musei italiani, in musei d’Europa e d’America. Pittore e incisore, saggista e scenografo, stringe fin dagli anni giovanili un profondo rapporto di amicizia e di collaborazione con Pier Paolo Pasolini. Sulla sua morte elaborerà una teoria contenuta in sette libri editi da Marsilio.

FRANCESCA AGOSTINELLI Storica e critica d’arte indipendente, si occupa di processi creativi multidisciplinari, prestando attenzione alle loro connessioni col più vasto orizzonte culturale contemporaneo. Ha al suo attivo studi, ricerche, saggi, articoli, interviste, conferenze. Collabora con istituzioni pubbliche e private nella costruzione di eventi. 

GIANLUCA ALBICOCCO Nel 2010, dopo la laurea in economia aziendale, entra nella Stamperia d’arte Albicocco, attività di famiglia dal 1974. Oltre al lavoro artigianale di stampa calcografica – di cui impara i segreti dal padre Corrado – è impegnato nella realizzazione di progetti artistici ed espositivi con alcuni dei più importanti artisti contemporanei italiani ed europei. Svolge anche attività didattica e di divulgazione della tradizione calcografica e delle sue tecniche.

STAMPERIA D’ARTE ALBICOCCO Fondata da Corrado Albicocco nel 1994 a Udine, la Stamperia collabora con artisti di fama nazionale e internazionale. Le opere realizzate dalla Stamperia d’arte Albicocco sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private e decine sono le esposizioni dedicate alla sua storia e al forte legame con i tanti artisti con cui ha collaborato. Nel 2022 a Corrado Albicocco viene assegnato il prestigioso riconoscimento di Maestro d’arte e Mestiere.

Ritorno in città. Il futuro dei borghi urbani udinesi

INAUGURAZIONE
mostra dei progetti degli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università di Udine
a cura di ALBERTO CERVESATO

dal 6 al 12 maggio
orari
dal 6 al 10 maggio: ore 17.00-19.30
11 e 12 maggio: ore 10.00-19.30

Esiste una città intermedia – tra la Udine del centro storico e la Udine periurbana – fatta di borghi storicamente nati dalla ibridazione tra cultura urbana e cultura rurale. Pezzi di città omogenei al loro interno ora in parte abbandonati. I progetti degli studenti del Laboratorio di Progettazione Architettonica dell’Università di Udine (docenti: professor Giovanni La Varra, professoressa Christina Conti, dottor Alberto Cervesato) ne propongono una visione critica, che preveda un processo di trasformazione e rivitalizzazione di questi “vuoti urbani”, in vista di una graduale ripresa del tessuto sociale ed economico di parti significative della città. Riabitare i borghi può voler dire conservarne il carattere di borgo, a patto di consentire interventi architettonici che vi introducano infrastrutture e forme dell’abitare che siano attrattive per nuovi abitanti, nuove imprese, nuove iniziative. 

ALBERTO CERVESATO Architetto, Phd in Composizione Architettonica e Urbana, assegnista di ricerca e docente a contratto per il Laboratorio Integrato di Progettazione Architettonica all’Università di Udine.  Si occupa di temi legati alla valorizzazione del patrimonio architettonico e urbano. Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.

Tiziano Terzani: il viaggio della vita

PROIEZIONE 
film documentario di Mario Zanot
Italia, 2023, durata 53’ 

50 ore di registrazioni audio, 15 ore di Super8 di famiglia, 5 mila foto dell’archivio Terzani, 20 ore di materiale d’archivio, 8 animatori, 2 anni di lavoro. In questi numeri è racchiuso il documentario che Mario Zanot ha dedicato a Tiziano Terzani: un ingente sforzo produttivo, per raccontare la vita del grande giornalista e scrittore, dall’infanzia alla morte. Aneddoti divertenti si alternano a momenti drammatici, la sfera privata ai più importanti avvenimenti storici di cui Terzani è stato testimone. Un viaggio fuori, ma anche e soprattutto dentro di sé. E grazie alle registrazioni audio inedite realizzate dal figlio Folco, è lo stesso Terzani a raccontare la sua vicenda umana e professionale, con la sua inconfondibile voce. Completano il film animazioni 3D, illustrazioni originali e motion graphic, per rappresentare le situazioni delle quali non esistevano immagini (per esempio la sua scampata fucilazione in Cambogia). Alla voce narrante di Monica Guerritore il compito di congiungere tra loro i capitoli di una vicenda umana irripetibile.

In forma di peraulas – Giorgio Ferigo, un intellettuale nel Novecento

PRESENTAZIONE DELL’AUDIODOCUMENTARIO “Il troppo e il vano – L’operosa esistenza di Giorgio Ferigo, medico di sanità pubblica”
con GIAN PAOLO GRI, GUGLIELMO PITZALIS, RENATO RINALDI
introduce PAOLO CANTARUTTI

in collaborazione con Artetica, Associazione culturale Giorgio Ferigo,Società Filologica Friulana e Radio Onde Furlane

anteprima di vicino/lontano mont 2024

in occasione della Settimana della cultura friulana

Giorgio Ferigo (1949-2007), figura poliedrica di medico, scrittore, storico, etnologo, impegnato in ambito musicale, sociale e politico. Instancabile organizzatore culturale, in particolare in Carnia.

Un audio documentario ne ripercorre la parabola intellettuale attraverso interviste inedite realizzate in occasione di convegni, concerti, trasmissioni radiofoniche e attraverso le testimonianze di alcuni medici, storici e antropologi che lo hanno accompagnato nel suo percorso. Le sue accurate indagini storiche, la sua attività di animatore culturale e le sue raffinate produzioni artistiche ci parlano soprattutto della montagna friulana: dalle migrazioni dei cramars dell’età moderna alle profonde trasformazioni sociali ed economiche del Novecento. 

GIAN PAOLO GRI Antropologo. Ricerca sul campo e in archivio saperi che fondono pratico e simbolico e rimandano al rapporto fra tradizione e modernità. Il suo ultimo libro Cose dall’altro mondo (forum 2024). È stato presidente del comitato scientifico di vicino/lontano. 

GUGLIELMO PITZALIS Medico del Gruppo Immigrazione Salute Fvg della Società Italiana di medicina delle migrazioni, si occupa di migrazioni, medicina preventiva e sanità pubblica, divulgazione scientifica e animazione culturale.

RENATO RINALDI Autore dell’audiodocumentario dedicato a Ferigo, è attore, musicista, improvvisatore. Ha realizzato installazioni video e sonore, documentari e reportage per la Rai e Radio France, prestando particolare attenzione al rapporto suono/ambiente. 

PAOLO CANTARUTTI Giornalista radiofonico, voce storica di Radio Onde Furlane di cui cura i programmi culturali. Ha diretto la collana musicale ‘Musiche Furlane Fuarte’ ed ideato il festival Suns Europe.  Si è occupato anche di editoria multimediale in lingua friulana curando la pubblicazione di riviste, romanzi, fumetti, poesia, documentari e serie televisive e radiofoniche.

Orlando. My Political Biography

PROIEZIONE
film documentario di Paul B. Preciado
Francia, 2023, 98’
distribuito in Italia da Fandango
introduce SERGIA ADAMO

in collaborazione con CEC-Centro Espressioni Cinematografiche e con multiverso

È consigliata la prenotazione: https://visionario.cec.18tickets.it/

Un secolo dopo la pubblicazione di Orlando: una biografia, della scrittrice britannica Virginia Woolf, Paul B. Preciado, filosofo contemporaneo e attivista trans, le indirizza una lettera per dirle che il suo personaggio si è avverato: il mondo sta diventando “Orlandesco”. In un film-documentario che disegna il ritratto di un mondo che cambia, Preciado decide di raccontare, in un film elegante ed estroso, la rivoluzione di genere e non binaria in corso. Riunisce un cast di 25 persone diverse – tutte trans e non binarie, dagli 8 ai 70 anni – attorno a questa domanda: “Chi sono gli Orlando contemporanei?” Una moltitudine di Orlando sfilano uno dopo l’altro davanti alla telecamera, pronti a rimettere in scena, a partire dalla propria vita, una biografia scritta tanto tempo fa e che non smette di accadere nel nostro presente.

SERGIA ADAMO Insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste, dove coordina il Centro di ricerca per gli studi di genere. Redattrice di “aut aut” ne ha curato il numero monografico Judith Butler. Violenza e non-violenza. Ha tradotto Questione di genere (di J. Butler Laterza 2017) e curato, tra gli altri Non esiste solo il maschile. Teorie e pratiche per un linguaggio non discriminatorio da un punto di vista di genere (EUT 2019). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano. 

Carlo Urbani. Ho fatto dei miei sogni la mia vita

PROIEZIONE DOCUMENTARIO
regia di Riccardo De Angelis, Romeo Marconi
Italia, 2023, 50’
in collaborazione con MSF 

A vent’anni dalla scomparsa, il documentario ripercorre la vita del medico di MSF Carlo Urbani, che per primo identificò il virus della SARS nel corso dell’epidemia esplosa in Vietnam nel 2003, bloccandone la diffusione. La narrazione è affidata alle testimonianze piene di rispetto e ammirazione di amici e colleghi. Colpiscono in particolare le parole di dignità e fermezza dei familiari: la mamma, la moglie, i figli allora bambini, che lo avevano accompagnato sempre in paesi difficili e a volte pericolosi. Sullo sfondo e tutt’intorno, nei filmati di repertorio, compaiono i paesaggi, le immagini e le persone che ritraggono i momenti più significativi del percorso umano e professionale di Carlo Urbani: dal viaggio in Cambogia, al trasferimento in Vietnam, dal Premio Nobel assegnato a Medici Senza Frontiere, di cui è stato Presidente, fino all’impegno “eroico” per evitare il diffondersi su scala mondiale della terribile SARS, impegno pagato con la vita stessa.

Hamas. Dalla resistenza al regime

PRESENTAZIONE
con PAOLA CARIDI
introduce GIANPAOLO CARBONETTO

Dalla fondazione agli attentati del 7 ottobre 2023. Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché ha guadagnato tanto consenso nella società palestinese? Nei suoi quarant’anni di esistenza, Hamas è passata attraverso il terrorismo e gli attentati suicidi, ha sfidato l’autorità di Yasser Arafat, è sopravvissuta all’eliminazione fisica dei suoi dirigenti. Nel 2006 è arrivata al governo dell’Anp, democraticamente eletta dalla maggioranza dei palestinesi. È ritornata subito dopo in clandestinità, a seguito dell’embargo deciso da Israele e da una parte della comunità internazionale. Da allora, dal 2007, si tende a identificare Hamas con Gaza, dimenticandone la storia complessa che va oltre la Striscia. Cosa si nasconde dietro il mistero Hamas? Perché un movimento islamista ha guadagnato così tanto consenso all’interno di una società tendenzialmente laica come quella palestinese?

PAOLA CARIDI Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011; Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (UE 2022) e Hamas. Dalla resistenza al regime (2023), nuova edizione aggiornata agli ultimi eventi. Ha vinto il Premio Stefano Chiarini 2022. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

GIANPAOLO CARBONETTO Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure… per il gruppo Repubblica-L’Espresso. Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).

Elda Baggio

Chirurga vascolare, docente dell’Università di Verona e vice presidente nazionale di Medici Senza Frontiere Italia. Ha un’ampia esperienza come chirurga di guerra a Gaza e in Siria, Iraq, Yemen, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Haiti.

Tomaso Montanari

Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

Àlen Loreti

Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Lettere contro la guerra

presentazione della nuova edizione del volume di Tiziano Terzani
con proiezione di filmati 
con ELDA BAGGIO, TOMASO MONTANARI
interviene ANGELA TERZANI STAUDE
modera ÀLEN LORETI 

È sconcertante: non vi è previsione, denuncia o motivo di angoscia nelle Lettere contro la guerra – scritte da Tiziano Terzani nel 2002 all’indomani dell’11 Settembre – che nei successivi vent’anni non si sia poi rivelata vera. Che cosa significa? Che davvero il potere mira a tutelare solo sé stesso e gli interessi di pochi? Che non c’è posto nel mondo per una cultura della nonviolenza, della giustizia, del diritto? Ripubblicato ora a vent’anni dalla scomparsa di Tiziano, e riletto con lo sguardo “attuale” di Tomaso Montanari che ne firma l’introduzione, questo libro ci costringe a fare i conti con il nostro presente, per constatare che le vittime delle guerre – dall’est Europa al Medio Oriente – ancora una volta sono troppe, e sono sempre le stesse. Quelle vittime che Elda Baggio, insieme a tanti altri medici volontari, tenta di salvare e riabilitare, dimostrando che talvolta è possibile una risposta alla crudeltà, all’ingiustizia, all’indifferenza: l’umanità. 

ELDA BAGGIO Chirurga vascolare, docente dell’Università di Verona e vice presidente nazionale di Medici Senza Frontiere Italia. Ha un’ampia esperienza come chirurga di guerra a Gaza e in Siria, Iraq, Yemen, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Haiti.

TOMASO MONTANARI Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, dove insegna Storia dell’arte moderna. È presidente della Fondazione Museo Ginori e presidente onorario dell’Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli. Scrive su il Fatto Quotidianoil venerdì di Repubblica e Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni, per Chiarelettere: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022); Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024).

ANGELA TERZANI STAUDE Nata a Firenze da genitori tedeschi, ha conosciuto Tiziano Terzani a 18 anni e lo ha seguito da allora nelle sue peregrinazioni. Ha scritto per Longanesi: Giorni cinesi (1987) e Giorni giapponesi (1994), ha curato con Àlen Loreti i diari del marito Un’idea di destino(2014) e l’antologia di reportage In America (2018). Autrice del memoir L’età dell’entusiasmo (2022). È presidente della giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine.

ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official.

Damir Ovčina

È nato a Sarajevo nel 1973, dove tuttora vive e lavora come scrittore ed editore. Il suo primo romanzo, Preghiera nell’assedio (Keller 2023), divenuto subito un grande successo letterario in Bosnia-Erzegovina e nell’area ex jugoslava, ha ottenuto importanti riconoscimenti. Tradotto nei principali paesi europei, ha ispirato canzoni ed è in corso il suo adattamento per il cinema. È tra i cinque finalisti del Premio Terzani 2024.

Popoli sotto assedio

CONFRONTO
con PAOLA CARIDI, DAMIR OVČINA, DOMENICO QUIRICO
modera ANNA MARIA GIORDANO
in collaborazione con Fondazione Diritti Umani

Ieri a Sarajevo, Bejrut, Aleppo… oggi a Gaza e in Ucraina: popoli sotto assedio. E quanti altri lontani dai nostri riflettori? E dai nostri interessi? Succede quando la guerra scatena un inferno di morte e distruzione su civili inermi e incolpevoli. Quando colpisce i più deboli, i più vecchi, i più piccoli, condannandoli alla fame, alla sete, alla mancanza di igiene e di cure sanitarie. Intrappolati al buio in rifugi di fortuna tra il rumore delle bombe, le grida dei feriti e il pianto per i morti. In mezzo alle macerie di quelle che un tempo erano le loro case, e perfino i loro ospedali. A cosa possono portare queste implacabili tragedie umanitarie che si consumano sotto gli occhi del mondo? Quante generazioni dovranno scontare questa inevitabile eredità di odio e di rancore, destinata a tradursi in desiderio di vendetta?  

PAOLA CARIDI Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011; Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (UE 2022) e Hamas. Dalla resistenza al regime (2023), nuova edizione aggiornata agli ultimi eventi. Ha vinto il Premio Stefano Chiarini 2022. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

DAMIR OVČINA È nato a Sarajevo nel 1973, dove tuttora vive e lavora come scrittore ed editore. Il suo primo romanzo, Preghiera nell’assedio (Keller 2023), divenuto subito un grande successo letterario in Bosnia-Erzegovina e nell’area ex jugoslava, ha ottenuto importanti riconoscimenti. Tradotto nei principali paesi europei, ha ispirato canzoni ed è in corso il suo adattamento per il cinema. È tra i cinque finalisti del Premio Terzani 2024.

DOMENICO QUIRICO Giornalista e inviato di guerra per la Stampa: dal Medio Oriente al Nord Africa, dalla Somalia al Congo al Ruanda. È stato sequestrato dai soldati di Gheddafi in Libia nel 2011 e tenuto prigioniero per cinque mesi dai jihadisti siriani nel 2013. Premio Terzani 2018 per Succede ad Aleppo (Laterza 2017), tra gli ultimi dei suoi numerosi volumi: Che cos’è la guerra (Salani 2019); Testimoni del nulla (Laterza 2020);Quando il cielo non fa più paura (illustrazioni di E. Caroli, Mondadori 2023); Kalashnikov. Dal Vietnam a Gaza, in un’arma la storia del secolo crudele (Rizzoli 2024). 

ANNA MARIA GIORDANO Giornalista a Rai Radio3, è tra gli ideatori di Radio3Mondo, programma di cui è responsabile e che compirà 25 anni a novembre. Ne conduce la rassegna stampa estera in onda ogni giorno alle 6.50 e la trasmissione di approfondimento di temi internazionali delle 11. Ha ideato e condotto Radio3Europa ed è autrice e conduttrice di Lovely Planet, le guide di Radio3. Ha curato settimanali di informazione politica, economica e culturale per Euronews, primo canale televisivo europeo multilingue. È cofondatrice di Audiodoc, prima associazione italiana di audio documentaristi, e cofondatrice di MediaAid onlus.

Salām / Shalom

Lettura scenica 
di e con MASSIMO SOMAGLINO ALESSANDRO LUSSIANA
da Apeirogon di Colum McCann, Premio Terzani 2022
un evento della Fondazione Diritti Umani
in collaborazione con vicino/lontano 
e CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia

Lo scrittore irlandese Colum McCann ha raccolto nei mille e uno frammenti che compongono Apeirogon, lo straordinario romanzo Premio Terzani 2022, i brandelli di un conflitto apparentemente senza soluzione. Infiniti sono i lati del poligono chiamato apeirogon da cui il libro prende il titolo. Come infiniti sono i punti di vista da cui due padri, l’israeliano Rami e il palestinese Bassam – persone reali, che McCann ha conosciuto –, cercano di comprendere una realtà troppo complessa per essere osservata, e giudicata, da un unico lato. Due padri – portati sulla scena Da Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana – uniti dallo stesso strazio indicibile per la perdita delle proprie bambine, uccise ciascuna dalla guerra dell’altro; due padri che hanno avuto il coraggio di diventare uomini di pace, imbracciando come unica arma il loro comune dolore: contro la tentazione della vendetta e la trappola dell’odio. 

ALESSANDRO LUSSIANA Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2003, dopo aver lavorato con registi quali Massimo Castri, Federico Tiezzi e Serena Sinigaglia, oggi collabora stabilmente con la compagnia del Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History BoysAngels in AmericaMoby Dick alla prova, e con i Teatri di Bari sotto la guida di Teresa Ludovico.

MASSIMO SOMAGLINO Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.

Luciana Castellina

Giornalista e scrittrice. Militante nel PCI dal 1947, è stata tra i fondatori de Il Manifesto nel 1969, direttrice di Liberazione dal 1992 al 1994, più volte deputata italiana ed europea. Tra le sue pubblicazioni più recenti, per Nottetempo: Guardati dalla mia fame (con M. Agus, 2014) e Amori comunisti (2018); per Forum: Un mondo di donne in cammino (con D. De Marco e A. Floramo, 2024). La scoperta del mondo (Nottetempo 2025) è l’edizione aggiornata e rivista del suo diario del 2011.

Danilo De Marco

Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (con A. Floramo e L. Castellina, 2024); Cantata per il Cid (con A. Floramo, 2025).

Foto di Gianluigi Colin

Un mondo di donne in cammino

INCONTRO E PROIEZIONE
con LUCIANA CASTELLINA, DANILO DE MARCO, ANGELO FLORAMO
introduce MARTINA DEL PICCOLO
voce NICOLE COCEANCIG
alla fisarmonica PAOLO FORTE
in collaborazione con Forum Editrice

Decidere cosa realmente voglia dire essere donna richiede uno scavo nel profondo di tutta una vita. Luciana Castellina è ancora in prima linea sulle questioni del femminismo e delle politiche per il riconoscimento e la legittimazione della specifica identità dell’essere donna. Le foto di Danilo De Marco rivelano sempre, tutte, un atteggiamento di partecipazione nei confronti del mondo, della vita e degli altri; e questo è vero anche nelle foto che compongono la serie di Un mondo di donne in cammino. È come se quei volti ci chiedessero: ecco vedi la nostra fatica, come puoi pensare che non ti riguardi? Angelo Floramo e le donne che si prendono cura della loro Terra, che è madre: Matria più che Patria, non un altare da lordare con il sangue dei propri figli. “Portatrici. Operaie. Tessitrici. Resistete. Non mollate mai. Perché in fondo lo sapete. Avete già vinto”. 

LUCIANA CASTELLINA Giornalista e scrittrice, ha militato nel Pci dal 1947, nel ’69 fu tra i fondatori del Manifesto e poi direttrice di Liberazione (1992-94). È stata deputata italiana ed europea per molte legislature fino al 1994 e presidente della Commissione europea per la cultura, la gioventù, l’istruzione e i mezzi d’informazione. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Nottetempo: La scoperta del mondo (romanzo autobiografico tra i finalisti del premio Strega, 2011), Guardati dalla mia fame (con M. Agus, 2014), Amori comunisti (2018).

DANILO DE MARCO Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (2024).

ANGELO FLORAMO Insegnante, storico medievista, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Come narratore ha pubblicato: Balkan Cirkus (Ediciclo 2013) e per Bottega Errante: Guarneriana segreta (2015), L’osteria dei passi perduti (2017), La Veglia di Ljuba (2018), Vino e libertà (2023). È stato insignito del Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2024 insieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace.

MARTINA DEL PICCOLO Critica letteraria, collabora con Messaggero VenetoIl Piccolo e altre testate. Insegna scrittura creativa ed è autrice del caso letterario Una voce carpita e sommersa. Bruna Sibille-Sizia (Kappa Vu 2019). È direttrice artistica del festival letterario La Notte dei Lettori di Udine.

NICOLE COCEANCIG Cantautrice, dal 2018 interpreta brani inediti e popolari friulani insieme ad altri musicisti della regione come Alvise Nodale, Franco Giordani e Leo Virgili. Effe (2019) è il suo primo disco di inediti; il secondo, Zohra, uscirà nel 2024

PAOLO FORTE Fisarmonicista. Suona nel quartetto multietnico Safar Mazì. Ha inciso l’album solista Al Buio e, con l’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, Kum! Ha composto la colonna sonora per il film Menocchio (Rai Cinema) e le musiche per il docufilm “E tu slegalo“, prodotto da RaiTre in memoria di Franco Basaglia. Ha registrato in Scozia l’album Tempo (2023), in un ambiente sotterraneo col più lungo riverbero acustico al mondo.

Stai zitta!

SPETTACOLO 
dal libro di Michela Murgia (Einaudi)
regia Marta Dalla Via
con Antonella Questa, Valentina Melis, Teresa Cinque
disegno luci Daniele Passeri
scene Alessandro Ratti

produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, LaQ-Prod e Teatro Carcano
con il sostegno di Fondazione Armunia
evento in collaborazione Teatro Contatto 42 e vicino ⁄ lontano 2024

ingresso a pagamento
Biglietteria Teatro Contatto 
c/o Teatro Palamostre
dal lunedì al sabato
ore 17.30-19.30
tel 0432-506925
biglietteria@cssudine.it
www.cssudine.it/

Scrive Michela Murgia: «I tentativi di ammutolimento di una donna verificatisi sui media italiani negli ultimi anni sono numerosi […] la pratica dello ‘Stai zitta’ non è solo maleducata, ma soprattutto sessista perché unilaterale […] Che cosa c’è dietro questa frase? […] Per quale motivo tutti coloro che la ascoltano pensano si tratti di una reazione normale nella dialettica con persone di sesso femminile?».

Antonella Questa, Valentina Melis, Teresa Cinque e Marta Dalla Via hanno sempre avuto qualche difficoltà a stare zitte e lo dimostrano i loro tanti spettacoli, video e libri, che affrontano, con ironia e intelligenza, tematiche sociali e anche femministe. Inevitabile si incontrassero un giorno per dare vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire!” contenute nel libro scritto da Michela Murgia, offrono così l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Dal mansplaining all’uso indiscriminato del nome proprio per le donne, passando per la celebrazione della figura “mamma e moglie di”, le tre attrici, guidate dalla sapiente regia di Marta Dalla Via, coinvolgono il pubblico con leggerezza nella lotta contro gli stereotipi di genere, annullando già di fatto, con questo spettacolo, quello secondo cui “le donne sono le peggiori nemiche delle donne.”

Kalashnikov o bandiera bianca?

PRESENTAZIONE
con DOMENICO QUIRICO 
introduce VALERIO PELLIZZARI

Tre chili scarsi di ferro e legno, lo può imbracciare chiunque, resiste a sabbia, fango, gelo, caldo torrido. Se si rompe bastano quaranta dollari per comprarne un altro. Il kalashnikov è diabolicamente perfetto. Può trasformare in killer anche un bambino. È l’arma che ha fatto più morti nella storia dell’umanità. Ovunque sul pianeta il fucile d’assalto sovietico distingue chi ha il potere da chi non ce l’ha. Domenico Quirico, storico inviato di guerra dai fronti più pericolosi, racconta le scorribande di questa arma. Che a suo modo si contrappone a chi sventola bandiera bianca. Agli inizi della guerra in Ucraina Quirico suggeriva al Papa un viaggio sulla piazza Rossa e a Kyiv come negoziatore disarmato. E questa idea è riapparsa di recente quando Francesco ha proposto di usare la bandiera bianca. Come capitò con un foglio bianco in tasca a Giandomenico Picco, negoziatore Onu straordinario, morto da poco in America. Iniziò su quel foglio vuoto il negoziato concluso con il ritiro dell’Armata rossa da Kabul. 

DOMENICO QUIRICO Giornalista e inviato per la Stampa: dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alle primavere arabe. È stato sequestrato dai soldati di Gheddafi in Libia nel 2011 e dai jihadisti siriani nel 2013, rimanendo prigioniero per cinque mesi. Autore di numerosi libri, con Succede ad Aleppo (Laterza 2017) ha vinto il Premio Terzani 2018. È in libreria con Kalashnikov (Rizzoli 2024).

VALERIO PELLIZZARI Giornalista, inviato di guerra, ha seguito per oltre quarant’anni gli avvenimenti che hanno sconvolto l’Europa dell’Est, il Maghreb, il Medio Oriente, l’Asia centrale e l’Estremo Oriente. Autore del memorabile Kabul Kabul (con E. Mo, Vallecchi 1989), l’ultimo suo volume sull’Afghanistan è In battaglia, quando l’uva è maturaQuarant’anni di Afghanistan (Laterza 2012). È uno dei membri fondatori del Premio Terzani.

Gianluca Felicetti

Presidente della LAV-Lega Anti Vivisezione. Attivo in prima persona contro la vivisezione e contro qualunque forma di sfruttamento animale, ha condotto molte campagne, iniziative legali e legislative. È uno dei leader più noti e autorevoli dell’animalismo italiano. Ha pubblicato La politica degli animali (People 2023).

La politica degli animali

INCONTRO
GIANLUCA FELICETTI dialoga con GIOIA MELONI
Interviene MADDALENA BOSIO 

Occuparsi di animali è politica. Giustizia, immigrazione, sicurezza, lavoro, questione sociale e salute, economia, pandemie, fino ai cambiamenti climatici c’entrano tanto con gli animali. Lavorare per il riconoscimento dei loro diritti, le battaglie contro la caccia, gli allevamenti, la sperimentazione, l’uso negli spettacoli, le pellicce, i crimini della zoomafia, la salvaguardia della fauna selvatica, il dibattito sulla carne coltivata sono “fare politica”. Come hanno risposto fino a oggi i partiti e le istituzioni del nostro paese? Qual è il peso delle lobby dell’agroalimentare a Bruxelles e come hanno votato su questi temi gli europarlamentari dell’attuale legislatura? Senza scordare che la liberazione degli animali dall’oppressione umana parte da noi e dalle nostre scelte.

GIOIA MELONI Giornalista. Ha diretto la Struttura Programmi in lingua italiana e friulana della sede Rai FVG. Come redattrice e conduttrice della TGR ha collaborato alle rubriche Il Settimanale e Est-Ovest. Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente. Per molti anni curatrice dell’edizione italiana di Alpen Donau Adria, primo magazine televisivo transfrontaliero delle emittenti pubbliche dell’Europa centro orientale. Il suo lavoro “Porrajmos. L’olocausto dimenticato” è stato insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica.

GIANLUCA FELICETTI Presidente della LAV-Lega Anti Vivisezione. Attivo in prima persona contro la vivisezione e contro qualunque forma di sfruttamento animale, ha condotto molte campagne, iniziative legali e legislative. È uno dei leader più noti e autorevoli dell’animalismo italiano. Ha pubblicato La politica degli animali (People 2023).

MADDALENA BOSIO Avvocata del Foro di Udine, si occupa a livello nazionale ed internazionale di diritti umani, in particolare diritto d’asilo, diritti delle donne, violenza di genere e diritto di famiglia, oltre a coltivare la passione per il diritto dell’ambiente e degli animali. Formatrice e relatrice in collaborazione con enti e associazioni, università e scuole, ha pubblicato: La Violenza di Genere al cospetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Tutela della donna: retrospettive e prospettive (Key Editore 2020). Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.

Anna Brusarosco

Geografa, è assegnista di ricerca all’Università di Udine-DILL e docente alla Laurea magistrale internazionale “Climate Change and Diversity: Sustainable Territorial Development” dell’Università di Padova. Si occupa di processi di gestione partecipativa e comunitaria dei corpi idrici in Friuli Venezia Giulia e Bolivia, e collabora con associazioni ed enti locali allo sviluppo di progetti educativi, di sensibilizzazione e di cooperazione su temi ambientali e sociali.

Chiara Scaini

Ricercatrice all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. La sua attività di ricerca ha come obiettivo quello di stimare gli impatti causati da calamità naturali su elementi esposti e attività umane. Partecipa a progetti nell’ambito delle infrastrutture di ricerca High Performance Computing.

Francesco Visentin

Professore di Geografia umana all’Università di Udine. Si interessa di evoluzione dei paesaggi, dinamiche dell’abbandono e impatti del turismo sulle comunità e sugli immaginari paesaggistici. Tra le ultime pubblicazioni: Waterways and the Cultural Landscape (con F. Vallerani, Routledge 2018); Costruire Contratti di Fiume (con A. Brusarosco, Forum editrice 2023); Arcipelago delle maree (con F. L. Cavallo e F. Vallerani, Cafoscarina 2023); Geografie d’acqua: paesaggi ibridi (Elementi 2024).

Acqua e cambiamento climatico

INCONTRO
con ANNA BRUSAROSCO, FRANCESCO VISENTIN, CHIARA SCAINI 
modera ELISA COZZARINI

A causa del cambiamento climatico, l’acqua, spesso considerata solo come una risorsa da sfruttare, sta tornando a giocare un ruolo sempre più da protagonista nella gestione dei territori. Le dinamiche dell’acqua costituiscono infatti un elemento chiave nella definizione dell’identità territoriale, influenzando il paesaggio, la vita umana, e garantendone la vivibilità. Il tema investe aspetti geografici, ambientali, culturali ed economici. È ormai evidente a tutti che nella pianificazione territoriale sarà sempre più importante mettere in atto strategie innovative e inclusive per garantire una gestione equa e sostenibile di questo bene comune.

ANNA BRUSAROSCO Laureata in Scienze Ambientali a Ca’ Foscari, ha conseguito il dottorato di ricerca in Geografia all’Università di Padova, dove ha insegnato Geografia umana e sociale. Dal 2011 si occupa di progettazione e gestione di progetti di cooperazione internazionale ed educazione alla cittadinanza globale su temi ambientali e sociali, collaborando con diverse associazioni e Ong. 

CHIARA SCAINI Ricercatrice all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. La sua attività di ricerca ha come obiettivo quello di stimare gli impatti causati da calamità naturali su elementi esposti e attività umane. Partecipa a progetti nell’ambito delle infrastrutture di ricerca High Performance Computing.

FRANCESCO VISENTIN Insegna Geografia degli spazi dell’uomo, Geografie dell’Europa centro-orientale e Geografia umana all’Università di Udine. Conduce attività di ricerca su: patrimonio e patrimonializzazione, evoluzione dei paesaggi idraulici, impatti del turismo sulle comunità. Ha pubblicato: Costruire contratti di fiume (con A. Brusarosco, Forum 2024); Geografie d’acqua: paesaggi ibridi (Marsilio 2024).

ELISA COZZARINI Si occupa di ambiente, e in particolare di fiumi, da oltre quindici anni. Come giornalista, collabora con La Nuova ecologia e con il magazine online Vita.it. Racconta i luoghi attraverso la scrittura, la fotografia e l’audiovisivo. Fra i suoi libri: Radici liquide. Un viaggio inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini (Nuova Dimensione 2018); Passeggiate d’acqua (Odòs 2022); Gli intrecci del fiume (Ediciclo 2024).

Vito Alfieri Fontana

Ingegnere elettrotecnico, mente della Tecnovar Italiana di Bari specializzata nella produzione di mine antiuomo e anticarro, dopo una lacerante conversione personale, ha aderito alla Campagna internazionale per la messa al bando delle mine. Dal 1999 al 2016 è stato capo missione di diversi progetti umanitari di sminamento nei Balcani. Lo racconta nel libro Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricante di armi a sminatore (con A. Sanfrancesco, Laterza 2023).

Antonio Sanfrancesco

Giornalista di Famiglia Cristiana, collabora con il portale IlLibraio.it. Ha ricevuto diversi riconoscimenti per le sue inchieste sul gioco d’azzardo e sulle rotte europee dei migranti. È coautore di Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricante di armi a sminatore (con V. A. Fontana, Laterza 2023).

Ero l’uomo della guerra

INCONTRO
con VITO ALFIERI FONTANA e ANTONIO SANFRANCESCO
modera MARTINA DEL PICCOLO 
in collaborazione con Associazione culturale Stazioni_Postaje

Vito Alfieri Fontana, per oltre vent’anni alla guida dell’azienda di famiglia, come ingegnere ha progettato e prodotto mine antiuomo, vendendole in diversi Paesi del mondo. Ma un giorno suo figlio gli chiede: «Ma tu, papà, sei un assassino?», innescando – in parallelo con l’avvio della Campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo, sostenuta in Italia anche da Gino Strada – una lacerante crisi personale. Chiude con l’azienda di famiglia. Va a Oslo come consulente della Campagna, accanto all’attivista statunitense Jody Williams, che riceverà il Nobel per la pace. Due anni dopo comincia la sua seconda vita: con l’Ong Intersos diventa sminatore nei Balcani, per permettere alle popolazioni appena uscite dalla guerra il ritorno alla normalità. 

VITO ALFIERI FONTANA Ingegnere elettrotecnico, mente della Tecnovar Italiana di Bari specializzata nella produzione di mine antiuomo e anticarro, dopo una lacerante conversione personale, ha aderito alla Campagna internazionale per la messa al bando delle mine. Dal 1999 al 2016 è stato capo missione di diversi progetti umanitari di sminamento nei Balcani. Lo racconta nel libro Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricante di armi a sminatore (con A. Sanfrancesco, Laterza 2023).

ANTONIO SANFRANCESCO Giornalista di Famiglia Cristiana, collabora con il portale IlLibraio.it. Ha ricevuto diversi riconoscimenti per le sue inchieste sul gioco d’azzardo e sulle rotte europee dei migranti. È coautore di Ero l’uomo della guerra. La mia vita da fabbricante di armi a sminatore (con V. A. Fontana, Laterza 2023). 

MARTINA DEL PICCOLO Critica letteraria, collabora con Messaggero VenetoIl Piccolo e altre testate. Insegna scrittura creativa ed è autrice del caso letterario Una voce carpita e sommersa. Bruna Sibille-Sizia (Kappa Vu 2019). È direttrice artistica del festival letterario La Notte dei Lettori di Udine.

Roberto Beneduce

Insegna Antropologia culturale all’Università di Torino. Fondatore del Centro Frantz Fanon, volto alla ricerca sulla migrazione e alla cura di immigrati, rifugiati e vittime di tortura. Si è occupato dei linguaggi della sofferenza psichica, dei saperi locali della cura e ha esplorato gli effetti psichici e sociali della guerra e delle atrocità di massa in Africa e nei Balcani. Tra le sue monografie più recenti: Etnopsichiatria. Sofferenza mentale e alterità fra storia, dominio e cultura (Carocci 2019); Archeologie del trauma. Un’antropologia del sottosuolo (Laterza 2019).

Simona Taliani

Insegna all’Università di Napoli L’Orientale. Coordina il Laboratorio di Antropologia critica delle migrazioni all’Università di Torino. Svolge ricerche etnografiche in Africa sub-sahariana sulla salute mentale e la trasformazione dei sistemi di cura. In Italia è impegnata nell’attività clinica e di ricerca presso il Centro Frantz Fanon. Ha pubblicato: Altri corpi. Antropologia ed etnopsicologia della migrazione (con F. Vacchiano, Unicopli 2006); Il bambino e il suo doppio (Franco Angeli 2019); Il tempo della disobbedienza. Per un’antropologia della parentela nella migrazione (ombre corte 2019).

L’“avventura ambigua” della migrazione. Lo sguardo dell’etnopsichiatria

INCONTRO
con ROBERTO BENEDUCE, SIMONA TALIANI
modera BEATRICE BONATO
in collaborazione con Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia 

La migrazione, che il narratore senegalese Cheick Hamidou Kane definiva “ambigua”, è un’esperienza perturbante e ambivalente, in cui si mescolano il desiderio di rendersi autonomi dai paesi di origine, il dolore della separazione, la difficoltà di stabilire un rapporto con la nuova realtà. Questo disagio psichico spesso viene interpretato con categorie psichiatriche e psicoanalitiche rigide, astoriche ed etnocentriche. La storia dell’etnopsichiatria, disciplina nata nell’epoca delle imprese coloniali, ha affrontato a lungo la sofferenza, dei colonizzati prima, dei migranti poi, senza indagarne la radici e negandone la peculiarità. Oggi, tuttavia, essa vive una metamorfosi, già in atto nell’impostazione teorica e nella pratica clinica di alcuni antropologi ed etnopsichiatri come Beneduce e Taliani. Sulla scorta di Frantz Fanon e di Ernesto de Martino, il loro lavoro porta alla luce la complessa stratificazione dei conflitti alla base di certi sintomi e ne riattiva il significato politico, che convoca la storia e i traumi collettivi nella diagnosi e nella cura dei disturbi individuali.

ROBERTO BENEDUCE Insegna Antropologia culturale all’Università di Torino. Fondatore del Centro Frantz Fanon, volto alla ricerca sulla migrazione e alla cura di immigrati, rifugiati e vittime di tortura. Si è occupato dei linguaggi della sofferenza psichica, dei saperi locali della cura e ha esplorato gli effetti psichici e sociali della guerra e delle atrocità di massa in Africa e nei Balcani. Tra le sue monografie più recenti: Etnopsichiatria. Sofferenza mentale e alterità fra storia, dominio e cultura (Carocci 2019); Archeologie del trauma. Un’antropologia del sottosuolo (Laterza 2019).

SIMONA TALIANI Insegna all’Università di Napoli L’Orientale. Coordina il Laboratorio di Antropologia critica delle migrazioni all’Università di Torino. Svolge ricerche etnografiche in Africa sub-sahariana sulla salute mentale e la trasformazione dei sistemi di cura. In Italia è impegnata nell’attività clinica e di ricerca presso il Centro Frantz Fanon. Ha pubblicato: Altri corpi. Antropologia ed etnopsicologia della migrazione (con F. Vacchiano, Unicopli 2006); Il bambino e il suo doppio (Franco Angeli 2019); Il tempo della disobbedienza. Per un’antropologia della parentela nella migrazione (ombre corte 2019).

BEATRICE BONATO È presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”. Ha curato il fascicolo monografico di “aut aut” La scuola impossibile (2013) e diversi Quaderni di “Edizione”, e ha pubblicato per Mimesis il saggio Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015).

Cose dall’altro mondo

PRESENTAZIONE
con PIETRO CLEMENTE, GIAN PAOLO GRI
modera NICOLA GASBARRO
in collaborazione con Forum editrice

Ha senso mettere le mani nelle discariche? In che modo la ricerca antropologica può aiutarci a ripartire dagli scarti per ricomporre ordito e trama di una tela lacerata? Una ricerca di questo tipo forse avrebbe da dire cose importanti a una società dei consumi disorientata. C’è anche una metamorfosi delle cose: cose utili un tempo, ricche di saperi, significati, affetti e valori, e poi abbandonate, sostituite e dimenticate, talvolta possono essere riscoperte, per trasformarsi in oggetti di memoria e in documenti museali: fra nostalgia e curiosità. 

PIETRO CLEMENTE Già docente di Antropologia culturale nelle Università di Siena, Roma, Firenze. È presidente onorario della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici e presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea “Vittorio Meoni”. Ha ricevuto il Premio Cocchiara 2018 per gli studi demoetnoantropologici e il Premio Nigra 2022 alla carriera. Tra gli scritti recenti: I musei della DEA(Patron 2023).

GIAN PAOLO GRI Antropologo. Tra le sue pubblicazioni: Tessere tela, tessere simboli. Antropologia e storia dell’abbigliamento in area alpina (Forum 2001); (S)confini. Memoria e futuro, identità e tradizione in Friuli (Circolo culturale Menocchio 2015); Cose dall’altro mondo. Temi di cultura materiale in Friuli (Forum 2024). 

NICOLA GASBARRO Antropologo. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013). È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani.

Anna Cattaruzzi

Avvocata, si occupa di diritto delle persone, delle famiglie e dei minori e dl diritto dell’immigrazione. Componente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Udine, in passato ha fatto anche parte della Commissione Pari opportunità del Comune del capoluogo friulano.  

A cinquant’anni dal referendum sul divorzio

INCONTRO
con ANDREA ZANNINIANNA CATTARUZZI
a cura di associazione culturale L’officina delle memorie di Pozzuolo del Friuli

Cinquant’anni fa il referendum sul divorzio segnò una tappa importante nel processo di costruzione dei diritti civili nel nostro Paese. Venne respinta la proposta di abrogare la legge del 1970 che introduceva il divorzio in Italia, e che portava la firma del socialista friulano Loris Fortuna e del liberale Antonio Baslini. L’anniversario è l’occasione per una duplice riflessione. Sul piano storico, va riconsiderato un decennio sbrigativamente definito come “anni di piombo”; su quello sociale e giuridico è l’occasione per riflettere su come in questi decenni siano cambiati il matrimonio, la separazione e il divorzio e come oggi, in un’Italia profondamente diversa da quella del 1974, le persone uniscono le proprie vite, o possono decidere di dividerle.

ANNA CATTARUZZI Avvocata, si occupa di diritto delle persone, delle famiglie e dei minori e dl diritto dell’immigrazione. Componente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Udine, in passato ha fatto anche parte della Commissione Pari opportunità del Comune del capoluogo friulano.  

ANDREA ZANNINI Insegna Storia moderna all’Università di Udine, collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Scrive sul Messaggero Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi, prefazione di Walter Veltroni (Marsilio 2022); Controstoria dell’alpinismo (Laterza 2024). È vice presidente dell’associazionevicino/lontano.

Persone territorio comunità. Una testimonianza di riscatto

INCONTRO
con GAETANO PAESANO, SIMMACO PERILLO
introduce FRANCESCO CAUTERO
in collaborazione con Libera-Udine e con il progetto “Il piacere della legalità?”

Su alcuni terreni confiscati alla camorra della provincia di Caserta è nata la cooperativa sociale “Al di là dei sogni”. Accoglie persone che provengono da percorsi di fragilità, dipendenza o di “messa alla prova” da parte del carcere. Attraverso l’impegno nella produzione agricola, nella trasformazione dei prodotti o nella ristorazione, la cooperativa permette loro di avere un lavoro e di riacquistare una propria dignità, prendendosi cura di un territorio, degli altri e di sé stessi. Ciò ha reso possibili inimmaginabili processi di metamorfosi sia personale che collettiva. II bene confiscato, un tempo simbolo del potere camorrista, è così diventato modello, e risorsa, di una comunità libera, accogliente e solidale: un luogo di incontro dove è possibile fare impresa sociale e insieme valorizzare il territorio e le relazioni tra le persone.  

GAETANO PAESANO Protagonista di esperienze drammatiche, oggi prezioso testimone di riscatto e socio lavoratore della cooperativa sociale “Al di là dei sogni”.

SIMMACO PERILLO Assistente sociale. È presidente della cooperativa “Al di là dei sogni”, che dal 2004 opera a Sessa Aurunca su terreni confiscati alla camorra. Da anni è animatore infaticabile di comunità solidali e protagonista del percorso di riscatto e di crescita economica e civile del territorio casertano.

FRANCESCO CAUTERO Referente per la provincia di Udine di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Felix Hornbachner

Direttore austriaco, in procinto di debuttare a Vienna al Musikverein e alla Volksoper con Il flauto magico. Inoltre è appena stato assistente all’Opéra di Parigi per Salome di Richard Strauss. Nel 2021 ha vinto il 3° premio al Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra Arturo Toscanini a Parma.

Da Pacem Domine. Musica di pace

CONCERTO
ORCHESTRA GIOVANILE FILARMONICI FRIULANI
FELIX HORNBACHNER direttore

Programma
R. Strauss, Metamorphosen, studio per 23 archi solisti
A. Pärt, Da Pacem Domine

All’indomani del bombardamento del Teatro dell’Opera di Vienna, nel marzo 1945, l’ottantenne Richard Strauss percepisce e assume simbolicamente quell’evento, e la tragedia della guerra, come la fine di un’epoca. In pochi mesi abbozza e conclude Metamorphosen, un enigmatico lavoro per 23 archi in cui si intrecciano citazioni beethoveniane e temi originali che, dialogando tra loro, formano una tessitura in continuo mutamento, esprimendo allo stesso tempo la celebrazione di un grande passato e la dolorosa presa di coscienzadell’ineluttabile trasformazione della storia. A decenni di distanza, l’estone Arvo Pärt commemora la strage alla stazione di Madrid del marzo 2004 con un’opera brevissima ma di straordinario impatto, Da Pacem Domine, accorata preghiera senza parole che dà il titolo al concerto, per invocare con la forza della supplica l’intervento di Dio tra i popoli in guerra affinché trovino la via della pace e della concordia. 

FELIX HORNBACHNER Direttore austriaco, in procinto di debuttare a Vienna al Musikverein e alla Volksoper con Il flauto magico. Inoltre è appena stato assistente all’Opéra di Parigi per Salome di Richard Strauss. Nel 2021 ha vinto il 3° premio al Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra Arturo Toscanini a Parma.

ORCHESTRA GIOVANILE FILARMONICI FRIULANI Musica dei giovani per i giovani. Nata nel 2015, l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani è l’unica del Triveneto interamente composta e gestita da under 35. Riconosciuta dal Ministero della Cultura, si è esibita, in Italia e all’estero, con poliedrici solisti di fama internazionale.

Tommaso Bobbio

Professore di Storia dell’Asia meridionale all’Università di Torino. Si occupa di storia del subcontinente indiano in epoca coloniale e post-coloniale, con studi approfonditi e pubblicazioni in particolare sullo stato del Gujarat. La sua prossima monografia, Storia dell’India contemporanea, è in uscita per Morcelliana nell’autunno del 2024.

Gabriele Pedullà

Professore di Letteratura italiana e Letteratura contemporanea e letterature comparate all’Università di Roma Tre. Collabora con il supplemento culturale della domenica del Sole 24 Ore. È autore del romanzo Lame (Einaudi 2017, Premio Carlo Levi, Premio Martoglio) e coautore di Democrazia afascista (con N. Urbinati, Feltrinelli 2024).

L’enigma della democrazia

CONFRONTO
con TOMMASO BOBBIO, GABRIELE PEDULLÀ, NADIA URBINATI
modera NICOLA GASBARRO

Nel corso del 2024 più di quattro miliardi di persone saranno chiamate alle urne: dagli Stati Uniti all’ Europa, dall’India a parecchi dei Paesi africani. Tuttavia la democrazia, di cui le libere elezioni sono per definizione un fondamento, ha ben poco da festeggiare. Élites autoritarie – con poche possibilità di cambiamento nelle strutture di potere e di alternanza politico-rappresentativa -, sovranismi postcoloniali e potenti oligarchie economiche, nazionalismi di vario genere e a tasso variabile di aggressività, stanno affermandosi nel mondo con crescente successo. Uno sguardo comparativo forse può aiutarci a capire l’enigma di questo paradosso, che contrappone gli aspetti formali caratteristici dei regimi democratici a quelli fattuali delle cosiddette democrazie “imperfette” e “illiberali”. Solo l’8% della popolazione mondiale infatti vive in una democrazia piena.

TOMMASO BOBBIO Professore di Storia dell’Asia meridionale all’Università di Torino. Si occupa di storia del subcontinente indiano in epoca coloniale e post-coloniale, con studi approfonditi e pubblicazioni in particolare sullo stato del Gujarat. La sua prossima monografia, Storia dell’India contemporanea, è in uscita per Morcelliana nell’autunno del 2024.

NADIA URBINATI Professoressa di Teoria politica alla Columbia University di New York. Si occupa del pensiero democratico e liberale contemporaneo e delle teorie della sovranità e della rappresentanza politica. Collabora con diversi quotidiani e con il settimanale Left. Tra le pubblicazioni più recenti: L’ipocrisia virtuosa (Il Mulino 2023); Io, il popolo. Come il populismo trasforma la democrazia (il Mulino 2020); Pochi contro molti (Laterza 2020); Democrazia afascista (con G. Pedullà, Feltrinelli 2024)

GABRIELE PEDULLÀ Professore di Letteratura italiana e Letteratura contemporanea e letterature comparate all’Università di Roma Tre. Collabora con il supplemento culturale della domenica del Sole 24 Ore. È autore del romanzo Lame (Einaudi 2017, Premio Carlo Levi, Premio Martoglio) e coautore di Democrazia afascista (con N. Urbinati, Feltrinelli 2024).

NICOLA GASBARRO Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).

Paolo Francesco Peloso

Specializzato in psichiatria e in criminologia clinica, è direttore della Struttura Complessa Medio Ponente del DSM di Genova. Cura la rubrica Pensieri sparsi della rivista Psychiatry on line-Italia. Tra i suoi volumi: Ritorno a Basaglia? La deistituzionalizzazione nella psichiatria di ogni giorno (Erga 2022); Franco Basaglia, un profilo. Dalla critica dell’istituzione psichiatrica alla critica della società (Carocci 2023).

Marica Setaro

Storica della psichiatria, ha lavorato agli archivi personali di Franco Basaglia, Franca Ongaro, Agostino Pirella, Anna Maria Bruzzone, e alla documentazione clinica degli OP di Gorizia e Arezzo. È imminente l’uscita di Franco Basaglia. Fare l’impossibile. Tre inediti (a cura di, Donzelli 2024).

Dopo Basaglia. La metamorfosi di una rivoluzione

INCONTRO
con MARIO COLUCCIPAOLO FRANCESCO PELOSOMARICA SETARO
modera BEATRICE BONATO
in collaborazione con Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia 

A oltre quarant’anni dalla legge 180 e dalla scomparsa di Franco Basaglia, che cosa rappresentano oggi il suo pensiero e la rivoluzione da lui attuata nella psichiatria, quale risonanza hanno nella cultura critica della salute mentale? L’esperienza di Basaglia è il frutto di una formazione complessa, scientifica e filosofica, e di un impegno pratico e politico che possono farla apparire inattuale, non in linea con lo specialismo e il pragmatismo del nostro tempo. La trasformazione rivoluzionaria avviata con la fine dell’internamento di coloro che attraversano l’esperienza del disagio psichico, rischia ora di subire una metamorfosi normalizzante, di venir assorbita da un approccio prevalentemente farmacologico e tecnologico. E se fosse invece proprio l’“inattualità” di Basaglia a scuotere non solo il mondo della psichiatria, ma anche la coscienza collettiva, mostrando che la condizione umana della follia ci riguarda tutti?

MARIO COLUCCI Medico psichiatra presso il DSM dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina, docente alla Scuola di specializzazione in Neuropsicologia dell’Università di Trieste e all’Istituto per la Clinica dei Legami Sociali di Venezia. Psicoanalista, membro del Forum Lacaniano in Italia, è redattore di “aut aut”. Con Pierangelo Di Vittorio ha pubblicato: Franco Basaglia. Pensiero, pratiche, politica (Meltemi 2001, 2024) e Franco Basaglia. Un intellettuale nelle pratiche (Feltrinelli 2024). 

PAOLO F. PELOSO Specializzato in psichiatria e in criminologia clinica, è direttore della Struttura Complessa Medio Ponente del DSM di Genova. Cura la rubrica Pensieri sparsi della rivista Psychiatry on line-Italia. Tra i suoi volumi: Ritorno a Basaglia? La deistituzionalizzazione nella psichiatria di ogni giorno (Erga 2022); Franco Basaglia, un profilo. Dalla critica dell’istituzione psichiatrica alla critica della società (Carocci 2023).

MARICA SETARO Storica della psichiatria, ha lavorato agli archivi personali di Franco Basaglia, Franca Ongaro, Agostino Pirella, Anna Maria Bruzzone, e alla documentazione clinica degli OP di Gorizia e Arezzo. È imminente l’uscita di Franco Basaglia. Fare l’impossibile. Tre inediti (a cura di, Donzelli 2024).

Manlio Graziano

Insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di SciencesPo e alla Sorbona. Dirige il Nicholas Spykman International Center for Geopolitical Analysis, scrive su ‘LiMes’, ‘Gnosis’ e il Corriere della Sera e collabora con International Affairs Forum. È autore di saggi tradotti in varie lingue, tra cui: Geopolitica della paura. Come l’ansia sociale orienta le scelte politiche (Egea 2021); Disordine mondiale. Perché viviamo in un’epoca di crescente caos (Mondadori 2024).

Firmin Edouard Matoko

Congolese, vicedirettore generale del Dipartimento Africa e delle relazioni esteriori dell’UNESCO fino al 2023, è attualmente Consigliere speciale per l’Africa. Esperto di questioni internazionali, ha svolto numerose missioni di consiglio nel Continente africano, in Medio Oriente, ai Caraibi ed in Asia, promuovendo politiche educative e culturali legate alla prevenzione e alla risoluzione dei conflitti specialmente in Africa. È autore di L’Africa degli africani. Utopia o rivoluzione? (Mazziana 2002).

Paula Montero

Antropologa, insegna all’Università di San Paolo, in Brasile, e lavora per il Centro Brasiliano di analisi e pianificazione (Cebrap). Compie ricerche su religione, diritto, secolarismo nel Brasile contemporaneo. 

Crisi di civiltà e disordine del mondo

CONFRONTO
con JEAN-LÉONARD TOUADI, MANLIO GRAZIANO, MAURIZIO SCARPARI 
e in collegamento PAULA MONTERO
modera NICOLA GASBARRO
in collaborazione con èStoria

L’”ordine” e la “pace” imposti dalle potenze vincitrici agli sconfitti della seconda guerra mondiale è andato in frantumi con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, combinata all’ascesa della Cina e di altri paesi in via di sviluppo. E il multipolarismo – un sistema per sua natura instabile, caratterizzato dal costante slittamento dei rapporti di forza tra diversi attori internazionali – si sta trasformando in un drammatico “disordine globale”, in un caos apparentemente fuori controllo. Sono in crisi profonda i rapporti tra le civiltà: ognuna sta ripensando la propria visione antropologica del mondo, prima di tutto al proprio interno e poi nelle modalità, conflittuali, del proprio rapporto con le altre. Come recuperare un nuovo pensiero e un nuovo “sguardo da lontano” sul mondo, di cui avremmo urgente bisogno? 

JEAN-LÉONARD TOUADI Docente di Geografia economica alla Sapienza di Roma, giornalista e scrittore. Originario del Congo Brazzaville, ha collaborato con Radio Rai per programmi che si occupano di rapporti Nord-Sud, Africa, immigrazione e intercultura. Scrive per “Nigrizia”, “LiMes”, “Aspenia” e cura la rassegna stampa africana di Radio Radicale. È stato il primo deputato di origine subsahariana eletto al Parlamento italiano. Lavora per la FAO e collabora con l’ISPI.

MANLIO GRAZIANO Insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di SciencesPo e alla Sorbona. Dirige il Nicholas Spykman International Center for Geopolitical Analysis, scrive su LiMesGnosis e il Corriere della Sera e collabora con International Affairs Forum. È autore di saggi tradotti in varie lingue, tra cui: Geopolitica della paura. Come l’ansia sociale orienta le scelte politiche (Egea 2021); Disordine mondiale. Perché viviamo in un’epoca di crescente caos (Mondadori 2024).

PAOLA MONTERO Antropologa, insegna all’Università di San Paolo, in Brasile, e lavora per il Centro Brasiliano di analisi e pianificazione (Cebrap). Compie ricerche su religione, diritto, secolarismo nel Brasile contemporaneo.  

MAURIZIO SCARPARI Ha insegnato Lingua cinese classica all’Università Ca’ Foscari. Studioso della lingua, della storia e del pensiero filosofico della Cina antica, ne indaga l’incidenza sul pensiero politico attuale. Per le Grandi Opere Einaudi ha curato La Cina (2009-2013), sulla civiltà cinese dalle origini ai giorni nostri. È autore di La Cina al centro. Ideologia imperiale e disordine mondiale (Il Mulino 2023).

NICOLA GASBARRO Antropologo. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013). È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani.

Ma nemmeno malinconia – In ricordo di Ettore Mo

lettura scenica di e con MASSIMO SOMAGLINO 
sassofono tenore DANIELE D’AGARO

Lo scorso ottobre è mancato un grande giornalista, Ettore Mo, storico inviato di guerra del Corriere della Sera, tra i fondatori del Premio Terzani. Vicino/lontano gli dedica un ricordo affettuoso, ripercorrendone la storia umana e professionale a partire dalla sua autobiografia Ma nemmeno malinconia. Storia di una vita randagia (Rizzoli 2007). Ettore Mo è arrivato tardi e per vie tortuose al giornalismo. In questi racconti inediti rievoca gli anni dell’infanzia sulle montagne tra Valsesia e Val d’Ossola, la vita vagabonda dei soggiorni all’estero negli anni universitari di Ca’ Foscari, i mille mestieri – sguattero a Parigi, bibliotecario ad Amburgo, insegnante di francese a Madrid, infermiere in un ospedale di incurabili a Londra -, i due giri del mondo come steward di prima classe su una nave della Marina britannica, e infine l’approdo agli uffici londinesi del Corriere della Sera.

MASSIMO SOMAGLINO Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.

DANIELE D’AGARO Musicista jazz vincitore di prestigiosi premi per sax e clarinetto, ha registrato più di 7O cd con gruppi nord europei e americani. Da dodici anni si esibisce con il trio del pianista Franco D’Andrea. Oltre a dirigere proprie formazioni, fa parte dell’orchestra Globe Unity del pianista berlinese Alexander Von Schlippenbach.

Dino Pešut

Scrittore, drammaturgo di fama internazionale e poeta croato. Laureato all’Accademia di Arte Drammatica di Zagabria, ha ottenuto molti premi: il Marin Držić, il Deutscher Jugendtheaterpreis e il premio della Fondazione Heartefakt per il testo contemporaneo socialmente più impegnato. I suoi testi sono stati tradotti in inglese, tedesco, francese e polacco. Figlio di papà (Bottega Errante 2024) è il suo debutto in traduzione italiana.

Figlio di papà

PRESENTAZIONE
con SARA LATORREDINO PEŠUT
Introduce SERGIA ADAMO
in collaborazione con Bottega Errante per il progetto Voci a Est, Arcigay Udine – FÛR!
e con il DILL, Dipartimento Lingue e Letterature, comunicazione, formazione e società dell’Università di Udine

Che rapporto hai con tuo padre? Cosa succede quando la sua vita giunge al termine? Come ti influenzano la classe sociale, le origini, l’essere gay e la pressione delle aspettative che i genitori esercitano su di te? Figlio di papà affronta tutti questi argomenti e racconta la storia emozionante di un giovane trentenne che cerca il suo posto nel mondo. Un libro per tempi bui, tradotto in italiano da Sara Latorre che in capitoli brevi e potenti, pieni di emozioni profonde alternate a sesso e morte, paura e gioia, esprime una voce originale che interpreta il tempo della generazione di chi è nato negli anni Novanta.

SARA LATORRE Ha studiato Traduzione e mediazione culturale da serbo-croato e russo. Si interessa di questioni di genere, linguaggio inclusivo e jugosfera. Ha tradotto Le trappole della buona educazione. Saggi sul femminismo e la cultura pop di Maša Grdešić (Asterisco Edizioni 2023).

DINO PEŠUT Scrittore, drammaturgo di fama internazionale e poeta croato. Laureato all’Accademia di Arte Drammatica di Zagabria, ha ottenuto molti premi: il Marin Držić, il Deutscher Jugendtheaterpreis e il premio della Fondazione Heartefakt per il testo contemporaneo socialmente più impegnato. I suoi testi sono stati tradotti in inglese, tedesco, francese e polacco. Figlio di papà (Bottega Errante 2024) è il suo debutto in traduzione italiana.

SERGIA ADAMO Insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste, dove coordina il Centro di ricerca per gli studi di genere. Redattrice di “aut aut”, ne ha curato il numero monografico Judith Butler. Violenza e non-violenza. Ha tradotto Questione di genere (di J. Butler, Laterza 2017) e curato, tra gli altri Non esiste solo il maschile. Teorie e pratiche per un linguaggio non discriminatorio da un punto di vista di genere (EUT 2019). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano.

Marco Omizzolo

Insegna Sociopolitologia delle migrazioni alla Sapienza di Roma, presidente di Tempi Moderni e ricercatore Eurispes, ha lavorato come bracciante infiltrato per studiare lo sfruttamento dei migranti da parte delle agromafie. Nominato Cavaliere della Repubblica per le sue ricerche e il suo impegno, da anni vive sotto protezione. Tra le sue pubblicazioni: La Quinta Mafia (RadiciFuture 2016, 2022); per People: Per motivi di giustizia (2022); Laboratorio criminale (con R. Lessio, 2023); Balbir (2024).

Ribelli per motivi di giustizia

INCONTRO

MARCO OMIZZOLO in dialogo con ANNA DAZZAN
Introduce FRANCESCO CAUTERO
in collaborazione con Libera-Udine e con il progetto “Il piacere della legalità?”

Braccianti stranieri trattati come animali da “padroni” italiani, lavoratori indotti ad assumere sostanze dopanti per essere meglio sfruttati come schiavi, ragazzi che muoiono letteralmente di fatica, donne che ogni giorno subiscono ricatti e violenze sessuali. Lo sciopero di 4mila braccianti indiani, animato da Marco Omizzolo nel 2016 a Latina insieme alla Cgil, è la prova che ribellarsi contro lo sfruttamento e l’ingiustizia è possibile quando si agisce uniti. 

MARCO OMIZZOLO Insegna Sociopolitologia delle migrazioni alla Sapienza di Roma, presidente di Tempi Moderni e ricercatore Eurispes, ha lavorato come bracciante infiltrato per studiare lo sfruttamento dei migranti da parte delle agromafie. Nominato Cavaliere della Repubblica per le sue ricerche e il suo impegno, da anni vive sotto protezione. Tra le sue pubblicazioni: La Quinta Mafia (RadiciFuture 2016, 2022); per People: Per motivi di giustizia (2022); Laboratorio criminale (con R. Lessio, 2023); Balbir (2024).

FRANCESCO CAUTERO Referente per la provincia di Udine di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Marco Magnani

Economista e manager, insegna International Economics alla Luiss di Roma e alla Cattolica di Milano ed è Senior Fellow alla Harvard Kennedy School. Vive tra Italia e Stati Uniti. Siede in vari consigli di amministrazione. Collabora con IlSole24Ore. Saggi recenti: Fatti non foste a viver come robot (Utet 2020); L’onda perfetta. Cavalcare il cambiamento senza esserne travolti (IlSole24Ore 2022); Making the global economy work for everyone (Palgrave Macmillan 2022); Il grande scollamento. Timori e speranze dopo gli eccessi della globalizzazione (EGEA 2024).

Globalizzazione al capolinea?

INCONTRO / INTERVISTA
MARCO MAGNANI in dialogo con FRANCESCO DE FILIPPO
Introduce TOMMASO PIFFER
in collaborazione con Friuli Storia

La globalizzazione è davvero arrivata al capolinea o sta solo cambiando pelle? Abbiamo drammaticamente scoperto che la relazione tra globalizzazione e pace è più complessa del previsto.  Sono in corso forti trend di deglobalizzazione, spinti da motivazioni economiche e sociali, ma anche politiche e geopolitiche. Una nuova preminenza della politica sull’economia spinge molti paesi a privilegiare la sicurezza nazionale all’efficienza economica. Si formano cordate di paesi che competono per le risorse e per la crescita, ma che si scontrano su valori e visione del mondo. Le trasformazioni in corso porteranno a cambiamenti dirompenti: per i paesi e per chi li governa, per le imprese e per tutti noi. Comprenderle e gestire i cambiamenti è fondamentale per potersi orientare nel mondo che verrà. 

FRANCESCO DE FILIPPO Giornalista, scrittore e saggista. Direttore di Ansa Fvg.  Vincitore di premi letterari internazionali. Tra le sue pubblicazioni: La nuova via della seta (Castelvecchi 2019); Filosofia per i prossimi umani (con M. Frega, Giunti 2020); Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino (Castelvecchi 2020); Prima sterminammo gli uccelli… (Castelvecchi 2020); No vax: il grande sogno negato (Castelvecchi 2022); Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).

MARCO MAGNANI Economista e manager, insegna International Economics alla Luiss di Roma e alla Cattolica di Milano ed è Senior Fellow alla Harvard Kennedy School. Vive tra Italia e Stati Uniti. Siede in vari consigli di amministrazione. Collabora con IlSole24Ore. Saggi recenti: Fatti non foste a viver come robot (Utet 2020); L’onda perfetta. Cavalcare il cambiamento senza esserne travolti (IlSole24Ore 2022); Making the global economy work for everyone (Palgrave Macmillan 2022); Il grande scollamento. Timori e speranze dopo gli eccessi della globalizzazione (EGEA 2024). 

TOMMASO PIFFER Insegna Storia contemporanea all’Università di Udine. È presidente della giuria scientifica del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia. È stato ricercatore alle Università di Harvard, Cambridge e alla Higher School of Economics di Mosca.

Oscar Farinetti

Imprenditore e dirigente d’azienda, conferenziere, fondatore di Eataly e Green Pea. Nel 2012 è stato insignito del Premio Scanno per l’alimentazione per “aver dimostrato di saper coniugare attività imprenditoriale ed attenzione verso l’ambiente e il sociale”. Tra i suoi bestseller: Serendipity. 50 storie di successi nati per caso (Slow Food 2020); Never Quiet (Rizzoli 2021); È nata prima la gallina… forse. 52 storie sull’ottimismo e il suo contrario, sulla gente, il cibo, il vino, la vita e l’amore (Slow Food 2022); 10 mosse per affrontare il futuro. Una vita nuova attraverso il piacere e la bellezza (Solferino 2023).

Executive MBA UNIUD Graduation & Reunion

Lectio magistralis di OSCAR FARINETTI 
iniziativa organizzata dall’Università degli Studi di Udine
in collaborazione con Confindustria Udine
ingresso libero fino a esaurimento posti

A conclusione della III edizione dell’Executive Master of Business Administration-EMBA organizzato dall’Università degli Studi di Udine in collaborazione con Confindustria Udine, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ospita anche quest’anno la cerimonia di consegna dei diplomi. La serata prevede una lectio magistralis di Oscar Farinetti dal titolo “10 mosse per affrontare il futuro” e si chiuderà con un brindisi offerto ai partecipanti nel foyer del teatro.

OSCAR FARINETTI Imprenditore e dirigente d’azienda, conferenziere, fondatore di Eataly e Green Pea. Nel 2012 è stato insignito del Premio Scanno per l’alimentazione per “aver dimostrato di saper coniugare attività imprenditoriale ed attenzione verso l’ambiente e il sociale”. Tra i suoi bestseller: Serendipity. 50 storie di successi nati per caso (Slow Food 2020); Never Quiet (Rizzoli 2021); È nata prima la gallina… forse. 52 storie sull’ottimismo e il suo contrario, sulla gente, il cibo, il vino, la vita e l’amore (Slow Food 2022); 10 mosse per affrontare il futuro. Una vita nuova attraverso il piacere e la bellezza (Solferino 2023).

Metamorfosi del virtuale: l’apparire del senso

PRESENTAZIONE
LUCA TADDIO dialoga con GIOVANNI LEGHISSA
in collaborazione con il corso di Laurea in Filosofia e Trasformazione digitale dell’Università di Udine

E se il mondo che percepiamo fosse solamente un’illusione? È a partire da questo interrogativo, antico e nuovo al tempo stesso, che si sviluppa il saggio Maurice Merleau-Ponty. L’apparire del senso di Luca Taddio, da poco pubblicato da Feltrinelli. In dialogo con l’autore, Giovanni Leghissa discuterà alcuni concetti chiave del libro a partire dalla nozione di “senso” colta in relazione alle trasformazioni che stanno investendo il mondo contemporaneo, sia naturale che digitale. Il confronto ci condurrà al tema del virtuale: come abitiamo queste nuove dimensioni della spazialità e, soprattutto, qual è il senso stesso del concetto di “mondo”?

LUCA TADDIO Insegna Estetica all’UniversitàÌ di Udine. È direttore del Master in Filosofia del digitale e coordinatore del corso di laurea triennale in Filosofia e Trasformazione digitale. Cofondatore di Mimesis Edizioni, ne è stato direttore editoriale. Tra i suoi ultimi libri: Tensioni globali (con E. Greblo, Edizioni Società Aperta 2023); Maurice Merleau Ponty. L’apparire del senso (Feltrinelli 2024). È responsabile scientifico del Festival Mimesis e del Premio Udine Filosofia. 

GIOVANNI LEGHISSA Professore Associato di Filosofia e Scienze dell’educazione all’Università di Torino. Redattore di “aut aut”, direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”. Si occupa di fenomenologia, psicoanalisi, epistemologia delle scienze umane, filosofia del post-umano, filosofia della tecnica. Il suo ultimo libro: L’inconscio e il trascendentale (Orthotes 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Benjamín Labatut

Scrittore cileno. Nato a Rotterdam nel 1980, ha vissuto all’Aia, a Buenos Aires e risiede ora a Santiago. Ha raggiunto la notorietà internazionale con Quando abbiamo smesso di capire il mondo (Adelphi 2021). Maniac, pubblicato in Italia sempre da Adelphi nel 2023, è uno dei titoli finalisti del Premio Terzani 2024.

Maniac

INTERVISTA PREREGISTRATA
con BENJAMÌN LABATUT
Intervista di FURIO HONSELL

Quando alla fine della seconda guerra mondiale John von Neumann concepisce il MANIAC – un calcolatore universale che doveva «afferrare la scienza alla gola scatenando un potere di calcolo illimitato» –, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre. Perché quel congegno rivoluzionario non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, ma lo conduce sull’orlo dell’estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare. Sono sogni grandiosi e insieme incubi tremendi quelli scaturiti dal genio di von Neumann, dentro i quali Labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci: delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa. Il racconto ci porta a Los Alamos, nel quartier generale di Oppenheimer; e ancora a Princeton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita. Con questo libro, che prosegue idealmente Quando abbiamo smesso di capire il mondo, Labatut si conferma un talentuoso tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della scienza moderna, lasciandogli intravedere l’oscurità che la nutre.

BENJAMÍN LABATUT Scrittore cileno. Nato a Rotterdam nel 1980, ha vissuto all’Aia, a Buenos Aires e risiede ora a Santiago. Ha raggiunto la notorietà internazionale con Quando abbiamo smesso di capire il mondo (Adelphi 2021). Maniac, pubblicato in Italia sempre da Adelphi nel 2023, è uno dei titoli finalisti del Premio Terzani 2024.

FURIO HONSELL Laureatosi in Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è titolare della Cattedra di Teoria degli Automi all’Università di Udine, della quale è stato Rettore (2001-2008). È stato Visiting Professor presso l’École Normale Supérieure di Parigi, Stanford e Parigi VII. Dal 1988 ha partecipato e diretto a progetti europei di ricerca in informatica, salute pubblica, ambiente e sviluppo urbano. Ha tenuto conferenze in 22 dei 27 paesi dell’UE. È stato Sindaco di Udine per due mandati, dal 2008 al 2018. Dal 2018 è consigliere regionale del FVG per la lista civica Open-Sinistra FVG.

Alessandro Aresu

È stato consulente e consigliere di diverse Istituzioni e ministeri governativi. Consigliere scientifico di LiMes, scrive per Atlante TreccaniAspeniaCiviltà delle MacchineLe Grand ContinentGnosisUnione Sarda. Numerosi i suoi studi sulla geopolitica della tecnologia. Tra gli ultimi, con Feltrinelli: Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (2022) e Geopolitica dell’intelligenza artificiale (2024).

Gabriele Balbi

Insegna Media studies all’Università della Svizzera italiana e dirige il Bachelor in comunicazione. È direttore dell’Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina e chair dell’Ecrea Communication History Section. Tra le sue pubblicazioni: Media digitali. La storia, i contesti sociali, le narrazioni (Laterza 2021); L’ultima ideologia (Laterza 2022); La comunicazione imperfetta (Einaudi 2023).

Irene Doda

Giornalista freelance, scrittrice e attivista, scrive di tecnologia, diritti umani, lavoro e questioni di genere per diverse testate italiane. Collabora con il team di comunicazione di StreetNet International, un’organizzazione per i diritti dei lavoratori dell’economia informale. Ha pubblicato L’utopia dei miliardari. Analisi e critica del lungotermismo (Tlon 2024).

Come si salva (se si salva) la democrazia dall’IA?



CONFRONTO
con ALESSANDRO ARESU, IRENE DODA e in collegamento GABRIELE BALBI 
modera FABIO CHIUSI

Nell’anno di elezioni fondamentali in tutto il mondo, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale si è spinto molto oltre le regole in vigore, volte a mitigare i possibili danni alla democrazia. Chatbot intelligenti che diffondono falsità e menzogne (ma molto credibili), telefonate elettorali di sedicenti candidati che non hanno mai di fatto chiamato (ma la voce è proprio la loro), dichiarazioni in video di leader politici che non le hanno mai rilasciate (e in ogni caso non in quella lingua): tutto questo e molto altro rischia di diventare “normale”, in queste e nelle prossime competizioni elettorali, in assenza di regole capaci di proteggerne la correttezza, garantendo un sano e informato dibattito pubblico. Come neutralizzare le nuove potenti “armi” automatiche e generative a disposizione, a un costo irrisorio, di chiunque voglia manipolare la politica nei paesi democratici, e mettere in atto visioni illiberali o autoritarie? 

ALESSANDRO ARESU È stato consulente e consigliere di diverse Istituzioni e ministeri governativi. Consigliere scientifico di LiMes, scrive per Atlante TreccaniAspeniaCiviltà delle MacchineLe Grand ContinentGnosisUnione Sarda. Numerosi i suoi studi sulla geopolitica della tecnologia. Tra gli ultimi: Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (Feltrinelli 2022). Di imminente uscita un saggio su NVIDIA e l’intelligenza artificiale.

GABRIELE BALBI Insegna Media studies all’Università della Svizzera italiana e dirige il Bachelor in comunicazione. È direttore dell’Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina e chair dell’Ecrea Communication History Section. Tra le sue pubblicazioni: Media digitali. La storia, i contesti sociali, le narrazioni (Laterza 2021); L’ultima ideologia (Laterza 2022); La comunicazione imperfetta (Einaudi 2023).

IRENE DODA Giornalista freelance, scrittrice e attivista, scrive di tecnologia, diritti umani, lavoro e questioni di genere per diverse testate italiane. Collabora con il team di comunicazione di StreetNet International, un’organizzazione per i diritti dei lavoratori dell’economia informale. Ha pubblicato L’utopia dei miliardari. Analisi e critica del lungotermismo (Tlon 2024).

FABIO CHIUSI Giornalista, poeta, ricercatore e docente universitario, è autore di diversi saggi su culture, politiche e conseguenze sociali del digitale e dell’intelligenza artificiale. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo libro L’uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk (Bollati Boringhieri). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Flavio Santi

Insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Traduce autori classici e contemporanei. Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, sia in poesia che in prosa. Nel 2024 ha pubblicato per Solferino L’autunno del sultano.

Una splendida favella. L’avventurosa storia della lingua friulana e della sua letteratura

INCONTRO
FLAVIO SANTI dialoga con WILLIAM CISILINO
a cura di ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane

Perché il friulano è una lingua? Come è nato e come si è sviluppato? Chi sono le sue scrittrici e i suoi scrittori? William Cisilino e Flavio Santi hanno accettato la sfida di ricostruire oltre un millennio di storia in 60 minuti. Lo faranno ripercorrendo, con accuratezza e ironia, i fatti che hanno portato alla nascita del friulano e alla sua affermazione come lingua a sé stante, soprattutto grazie al fondamentale contributo della letteratura. Quali popoli hanno modellato la più orientale delle lingue ladine, quali donne e quali uomini, a partire dal Medioevo, hanno scelto e rivendicato l’uso della marilenghe per fare arte? Ne uscirà, anche grazie a una narrazione per immagini, un ritratto inedito della lingua friulana: sintesi delle culture che nel corso dei secoli hanno attraversato il Friuli.

WILLIAM CISILINO Direttore dell’ARLeF, l’Agenzia regionale per la lingua friulana. È stato vice-presidente dell’Npld, il network europeo delle lingue minoritarie. Ha pubblicato vari saggi sulla tutela delle minoranze linguistiche e sulla lingua e la cultura friulane. 

FLAVIO SANTI Insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Traduce autori classici e contemporanei. Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, raccontandolo in varie raccolte di poesia. Ha al suo attivo numerosi romanzi e saggi scientifici.

Domenico Cosenza

Psicoterapeuta e psicoanalista, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione mondiale di Psicoanalisi. Insegna all’Istituto Freudiano ed è professore a contratto al corso di laurea in Psicologia dell’Università di Pavia. È presidente di Kliné, sede milanese della Federazione Italiana Disturbi Alimentari.

Trasformazioni e contemporaneità: l’impasse del soggetto

SEMINARIO
introduce LAURA MARTINI
relazione DOMENICO COSENZA
discute GELINDO CASTELLARIN
a cura della Scuola Lacaniana di psicoanalisi-Udine

ingresso libero su prenotazione:
tel.0432/295695 – 0432/506413

Il mondo capitalistico contemporaneo vede due grandi processi simultanei, indicati efficacemente dallo psicoanalista Jacques Lacan agli inizi degli anni Settanta. Da un lato si assiste a una degradazione progressiva dell’autorevolezza della dimensione simbolica, che investe tutte le figure di autorità: il padre, l’insegnante, il giudice, l’autorità politica. Dall’altro, e simultaneamente, il capitalismo contemporaneo installa il godimento degli oggetti da consumare nel luogo di comando, sostituendo all’imperativo normativo del capitalismo classico, fondato sull’interdizione edipica, un imperativo a godere senza limite. Quali difficoltà incontra il soggetto oggi, alle prese con gli effetti di questa duplice deriva?

GELINDO CASTELLARIN Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista lacaniano SlPcf, esercita a Udine. È membro AME-AMP, docente dell’Istituto Freudiano di Milano e dell’ISDSF di Catania.

DOMENICO COSENZA Psicoterapeuta e psicoanalista, membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione mondiale di Psicoanalisi. Insegna all’Istituto Freudiano ed è professore a contratto al corso di laurea in Psicologia dell’Università di Pavia. È presidente di Kliné, sede milanese della Federazione Italiana Disturbi Alimentari.

LAURA MARTINI Psicologa, psicoterapeuta lacaniana, partecipante SLPcf, esercita a Udine. È coordinatrice dei seminari presso la SLPcf-Udine.

La pazienza della libertà. Diventare altro da sé

PRESENTAZIONE 
con TIZIANO POSSAMAI
introduce GINO COLLA
in collaborazione con Associazione On Art

I territori materiali, culturali e simbolici che stanno alla base dell’identità di una persona costituiscono, insieme ai suoi spazi di radicamento e di possibilità, anche la trama delle sue determinazioni e dei suoi limiti. Andare al di là di queste determinazioni e limiti è un’esperienza di emancipazione che può richiedere tempo e soprattutto apertura all’alterità, intesa come nuovi campi (materiali, culturali e simbolici) del possibile. Il libro di Tiziano Possamai offre l’occasione per riflettere su alcuni aspetti di questa esperienza di affrancamento, sulla questione dell’appartenenza, sulle modalità attraverso cui si costituisce l’umano, sul potere trasformativo e liberatorio dell’immaginazione e della pratica artistica.

TIZIANO POSSAMAI Insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Venezia e Psicologia dell’arte a Brera. Indaga i processi di costruzione e trasformazione dell’umano. Ha pubblicato: Dove il pensiero esita (Ombre corte 2009; Mimesis International 2022); Consulenza filosofica e postmodernità (Carocci 2011); Inconscio e ripetizione (Meltemi 2017); La pazienza della libertà (Mimesis 2023). 

GINO COLLA Presidente dell’associazione culturale On Art Udine, collabora con istituzioni, aziende, enti di ricerca e fondazioni attraverso progetti e iniziative volte a promuovere il dialogo tra arte e saperi umanistici.

L’Assemblea Straordinaria. Prima chiamata pubblica

laboratorio preparatorio allo spettacolo di teatro partecipato ideato e diretto da RITA MAFFEI
con Ada Delogu, Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino e con le donne partecipanti al laboratorio 
scena e video Luigina Tusini
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG in collaborazione con il Festival vicino/lontano

Nata a Udine sui temi della condizione femminile dal ’68 a oggi e realizzata anche a Thiene (Vicenza), a Lecce e Bari e a Roma, L’Assemblea riapre nella data dei 50 anni dal referendum abrogativo della legge sul divorzio voluta dall’udinese Loris Fortuna. L’anniversario sarà il pretesto per riflettere sulla capacità che tutte e tutti abbiamo di accettare e affrontare la possibilità di lasciarsi (senza per questo rischiare la vita). E per riflettere sul modo di intendere ogni rapporto di coppia, di ogni genere, al di là dell’equivoco del possesso. Il 12 maggio a vicino/lontano parte il nuovo laboratorio che arriverà al debutto dello spettacolo L’Assemblea Straordinaria a Teatro Contatto nell’autunno prossimo. Tutte le donne (e chi si ritiene tale), di ogni età, sono invitate a partecipare.

RITA MAFFEI Attrice, regista, autrice, presidente e co-direttrice artistica del CSS Teatro stabile di innovazione del Fvg. Ha lavorato con importanti registi, ha diretto e interpretato molti spettacoli in Italia e all’estero – anche in Iran – su testi di drammaturgia contemporanea, ottenendo numerosi riconoscimenti. Da alcuni anni cura progetti di teatro partecipato.

Dentro le parole

LEZIONE 
di PIER ALDO ROVATTI
in collaborazione con “aut aut” e la Scuola di Filosofia di Trieste

Che cosa stiamo facendo quando scriviamo tra due virgolette alcune parole decisive per il nostro modo di pensare, per esempio “libertà” o “verità”? Vorremmo distanziarci dal senso comune, arricchendone – criticamente – il significato. Sembrerebbe questo l’esercizio che deve fare un pensiero che voglia essere davvero critico nei confronti dell’ovvietà e della quantità di maschere che essa via via assume. Nella varietà delle trasformazioni, delle metamorfosi, che il linguaggio comune ci presenta nelle sue apparenze quotidiane, vorremmo mettere a fuoco ciò che esso contiene, appunto il suo dentro. Tuttavia quello che riusciamo a scoprire non è un punto fermo: forse riusciamo a scorgere solo un’oscillazione, niente che sia fermo. E se questa oscillazione fosse proprio quello di cui abbiamo bisogno e che dovremmo riuscire a pensare, intaccando la nostra fretta di possedere il significato – un senso finale e tranquillizzante – delle parole che di solito adoperiamo?

PIER ALDO ROVATTI Filosofo, dirige la rivista “aut aut” e la Scuola di filosofia di Trieste. Fra le pubblicazioni più recenti: L’intellettuale riluttante (elèuthera 2018); Le nostre oscillazioni (alpha beta 2019); Gli egosauri (elèuthera 2019); La filosofia è un esercizio (con N. Gaiarin, La nave di Teseo 2020); Michel Foucault (Feltrinelli 2023) È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Grazia Garlatti Costa

Ph.D., ricercatrice e docente di Organizzazione aziendale e Gestione delle risorse umane all’Università di Trieste. I suoi interessi di ricerca includono: l’equilibrio tra vita lavorativa e privata, il benessere dei dipendenti, il lavoro a distanza, l’equità di genere, la creatività, la gestione dell’innovazione.

Federica Parri

Psicologa psicoterapeuta, responsabile Fvg Osservatorio Violenza e Suicidio e membro esterno del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli psicologi del Fvg.

Alida Cimarosti

Dottoressa commercialista, consulente del lavoro, revisore legale, Ph.D. in Diritto del lavoro, delegata Enpacl nel periodo 2024-‘28 per la provincia di Udine, componente della Commissione di Certificazione, conciliazione e arbitrato dell’Ordine dei CdL di Udine, docente e autrice di pubblicazioni. Fa parte del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine.

EmpowerHer

INCONTRO
con GRAZIA GARLATTI COSTA, LUISA DE MARCO, FEDERICA PARRI
modera ALIDA CIMAROSTI
a cura del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine

La componente femminile sul totale della popolazione mondiale continua ad aumentare. Non è più pensabile che si affidino alle donne solo i tradizionali ruoli di cura. Diventa sempre più importante sconfiggere le insicurezze nel ricoprire invece ruoli storicamente appannaggio degli uomini e diffondere la consapevolezza di quanto sia importante “fare rete”, affinché possano emergere le peculiarità delle caratteristiche femminili in tutti gli ambiti lavorativi e a tutti i livelli di carriera. Sulla base di dati aggiornati e testimonianze dirette, è opportuno disegnare un percorso di empowerment, che non celebri solo i successi, ma affronti in maniera costruttiva le sfide che ancora rimangono, per costruire un futuro in cui la parità di genere e l’accesso ai ruoli apicali non costituisca l’eccezione ma la normalità.

GRAZIA GARLATTI COSTA Ph.D., ricercatrice e docente di Organizzazione aziendale e Gestione delle risorse umane all’Università di Trieste. I suoi interessi di ricerca includono: l’equilibrio tra vita lavorativa e privata, il benessere dei dipendenti, il lavoro a distanza, l’equità di genere, la creatività, la gestione dell’innovazione.

LUISA DE MARCO Consulente aziendale, presidente e amministratrice delegata di diverse società pubbliche e private nel settore servizi pubblici e privati, finanza e sanità. Per 11 anni è stata Sindaca di un Comune della Bassa Friulana.

FEDERICA PARRI Psicologa psicoterapeuta, responsabile Fvg Osservatorio Violenza e Suicidio e membro esterno del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli psicologi del Fvg.

ALIDA CIMAROSTI Dottoressa commercialista, consulente del lavoro, revisore legale, Ph.D. in Diritto del lavoro, delegata Enpacl nel periodo 2024-‘28 per la provincia di Udine, componente della Commissione di Certificazione, conciliazione e arbitrato dell’Ordine dei CdL di Udine, docente e autrice di pubblicazioni. Fa parte del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine.

Francesco Billari

Rettore dell’Università Bocconi di Milano, è professore ordinario di Demografia. In precedenza ha lavorato, tra l’altro, all’Università di Oxford, dirigendone il Dipartimento di Sociologia e al Max Planck Institute for Demographic Research di Rostock. Le sue ricerche sono state pubblicate da riviste generaliste, come Nature e PNAS, e dalle migliori riviste internazionali in campo demografico, sociologico, statistico ed epidemiologico. È autore di Domani è oggi. Costruire il futuro con le lenti della democrazia (Egea 2023)

Inverno demografico. Un destino ineluttabile?

CONFRONTO
con STEFANO ALLIEVI, FRANCESCO BILLARI
modera DANILO DE BIASIO

Lo chiamano inverno demografico. Significa bassa fecondità, alta longevità. Il passaggio da Paese povero, con alti tassi di mortalità e natalità, a Paese più ricco, con bassi tassi di mortalità e natalità, è avvenuto in Italia nel giro di pochi decenni e si stima che fra qualche decennio gli over 65 rappresenteranno circa un terzo di una popolazione in declino. Con conseguenze negative sul sistema di welfare, dei servizi e dell’economia in generale. Ma i trend demografici non sono un destino ineluttabile. Quali sono le decisioni da prendere, oggi, – in ambito politico, economico, sociale – per invertire la rotta? I flussi migratori – lo certificano i dati Istat – potrebbero giocare un ruolo importante nel determinare un riequilibrio demografico decisivo per il futuro del nostro Paese. Si tratta di governare il fenomeno con una mentalità non ideologica ma razionale e pragmatica. 

FRANCESCO BILLARI Rettore dell’Università Bocconi di Milano, è professore ordinario di Demografia. In precedenza ha lavorato, tra l’altro, all’Università di Oxford, dirigendone il Dipartimento di Sociologia e al Max Planck Institute for Demographic Research di Rostock. Le sue ricerche sono state pubblicate da riviste generaliste, come Nature e PNAS, e dalle migliori riviste internazionali in campo demografico, sociologico, statistico ed epidemiologico. È autore di Domani è oggi. Costruire il futuro con le lenti della democrazia (Egea 2023)

STEFANO ALLIEVI Professore di Sociologia e direttore del Master in Religions, Politics and Global Society all’Università di Padova. Si occupa di migrazioni in Europa, analisi del cambiamento culturale e pluralismo religioso. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Governare le migrazioni (Laterza 2023); Dizionario del Nordest (Ronzani 2023); Il sesto continente (con G. Bernardi e P. Vineis, Aboca 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano. 

DANILO DE BIASIO È direttore della Fondazione e Festival dei Diritti Umani di Milano. Giornalista e voce storica di Radio Popolare, di cui è stato anche direttore. Ha insegnato Teoria e Tecnica delle Comunicazioni di massa all’Università Statale di Milano e Giornalismo radiofonico alla Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Dal 2021 è consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

Massimo Filippi

Professore ordinario di Neurologia e direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, dove dirige l’Unità di Neurologia, il servizio di Neurofisiologia e l’Unità di Neuroriabilitazione. È l’attuale direttore dell’Unità di ricerca in Neuroimaging Quantitativo della Divisione di Neuroscienze dello stesso Istituto.  È socio di importanti società scientifiche.

La filosofia davanti al massacro degli animali

PRESENTAZIONE del fascicolo 401/2024 di aut aut
con MASSIMO FILIPPI e GIOVANNI LEGHISSA
in collaborazione con Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Dimmi come tratti gli animali, e ti dirò chi sei. Al di là della battuta, la questione dell’animalità è cruciale: si declina su due piani, strettamente intrecciati e in realtà indistinguibili. Riguarda il nostro essere animali e al tempo stesso il modo in cui trattiamo gli animali di altre specie. Innanzi tutto e per lo più questi ultimi vengono relegati in uno spazio non solo altro, ma anche subordinato. E si tratta di una subordinazione che tocca anche altre costruzioni gerarchiche, come quella che viene instaurata dal dominio maschile. Allora diviene chiaro che occuparsi dell’animalità significa porre una questione eminentemente politica: analizzando il modo in cui trattiamo l’animale non umano si evince quali siano i rapporti di dominazione su cui si regge il collettivo che abitiamo.

MASSIMO FILIPPI Professore ordinario di Neurologia e direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, dove dirige l’Unità di Neurologia, il servizio di Neurofisiologia e l’Unità di Neuroriabilitazione. È l’attuale direttore dell’Unità di ricerca in Neuroimaging Quantitativo della Divisione di Neuroscienze dello stesso Istituto.  È socio di importanti società scientifiche.

GIOVANNI LEGHISSA Professore Associato di Filosofia e Scienze dell’educazione all’Università di Torino. Redattore di “aut aut”, direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”. Si occupa di fenomenologia, psicoanalisi, epistemologia delle scienze umane, filosofia del post-umano, filosofia della tecnica. Il suo ultimo libro: L’inconscio e il trascendentale (Orthotes 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Niccolò Nisivoccia

Avvocato e scrittore, collabora con il manifesto e con Il Sole 24 Ore. È autore di libri di poesia e di prosa poetica, tra cui Un dialogo notturno (Industria & letteratura 2024) e di saggi: Il diavolo mi accarezza i capelli (con A. Ceretti, Il Saggiatore 2020); Il silenzio del noi(Mimesis 2022); La storia di ognuno. Racconti dalla Casa della Carità (Castelvecchi 2024). È in uscita Le belle leggi (Laterza 2025).

Antonella Fiore

Impegnata nell’associativismo del terzo settore da venticinque anni, è oggi vicepresidente del Circolo Arci MissKappa di Udine, dopo essere stata presidente dell’Arci di Udine e Pordenone dal 2008 al 2018. Coordina l’ufficio amministrazione della cooperativa sociale Hattiva Lab di Udine.

Amore e politica. Alla ricerca del noi

INCONTRO
con NICCOLÒ NISIVOCCIA, LUCIANA CASTELLINA
modera ANTONELLA FIORE

È scandaloso associare l’amore alla politica? La dimensione intima delle relazioni alla loro dimensione pubblica, che riguarda le persone all’interno della comunità e del mondo? In fondo, quando si ama qualcuno è del mondo che ci si vuole occupare; e se è vero che la politica è amore del mondo, e cura degli altri, da dove cominciare se non dall’altro da sé, dal prossimo che ci sta accanto? In un caso come nell’altro (per la politica come per l’amore) è una questione di responsabilità, e di impegno quotidiano. Potremmo usare l’immagine dei cerchi concentrici, perché dobbiamo pensare a qualcosa che si allarga progressivamente, da ciascuno di noi a ciascun altro. Da ciascun io a ciascun tu: l’uno dopo l’altro, fino alla costruzione di un noi che comprenda tutti. È questa l’unica dimensione in cui la politica possa aspirare a realizzare sé stessa: una dimensione del noi, appunto, inclusiva e collettiva anziché individuale ed esclusiva. Ed ecco, infine, perché anche le relazioni intime possono dirsi dotate di una qualità politica senza che questo debba suonare scandaloso o iperbolico. 

LUCIANA CASTELLINA Giornalista e scrittrice, ha militato nel Pci dal 1947, nel ’69 fu tra i fondatori del Manifesto e poi direttrice di Liberazione (1992-94). È stata deputata italiana ed europea per molte legislature fino al 1994 e presidente della Commissione europea per la cultura, la gioventù, l’istruzione e i mezzi d’informazione. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Nottetempo: La scoperta del mondo (romanzo autobiografico tra i finalisti del premio Strega, 2011), Guardati dalla mia fame (con M. Agus, 2014), Amori comunisti (2018).

NICCOLÒ NISIVOCCIA Avvocato e scrittore, collabora con il manifesto e con Il Sole 24 Ore. È autore di libri di poesia e di prosa poetica, tra cui Un dialogo notturno (2024); e di saggi: Il diavolo mi accarezza i capelli (con A. Ceretti, Il Saggiatore 2020); Il silenzio del noi (Mimesis 2022). È di prossima uscita il libro di testimonianze: La storia di ognuno. Racconti dalla Casa della Carità (Castelvecchi 2024).

ANTONELLA FIORE Impegnata nell’associativismo del terzo settore da venticinque anni, è oggi vicepresidente del Circolo Arci MissKappa di Udine dopo essere stata presidente dell’Arci di Udine e Pordenone dal 2008 al 2018. Coordina l’ufficio amministrazione della cooperativa sociale Hattiva Lab di Udine.

Lidia Maggi

Pastora battista, teologa, si occupa di formazione e di dialogo ecumenico. Dedica attenzione anche al tema delle donne e del femminile nelle Chiese e collabora con diverse testate cattoliche (Rocca, Mosaico di pace, Esodo, Spirito e Vita) e protestanti (Riforma, Protestantesimo). Tra le sue ultime pubblicazioni: L’Evangelo delle donne. Figure femminili nel Nuovo Testamento (Claudiana 2015); Fare strada con le scritture (Paoline Editoriale Libri 2017); La divina perplessità-Un Dio fra le macerie-Il segreto della fragilità (con M. Ovadia e P. Coda, EDB 2017).

La profezia del quotidiano. In ascolto di profeti e testimoni

presentazione del libro postumo di Pierluigi Di Piazza
edito da Alba edizioni
con VITO DI PIAZZA, LIDIA MAGGI
modera PAOLO MOSANGHINI
in collaborazione con il Centro Balducci

Qual è il significato della profezia? A ogni persona viene richiesta la profezia della quotidianità. Sono le figure dei Profeti religiosi e laici a sollecitare un impegno quotidiano costante da parte di tutti, e questo può diventare possibile solo praticando la giustizia, la pace, la legalità ogni singolo giorno. Ci esortano soprattutto ad alimentare la speranza con perseveranza e coraggio, cercando di eliminare dalle nostre vite l’indifferenza, per camminare verso il futuro facendoci coinvolgere, insieme agli altri, nella storia. 

VITO DI PIAZZA Medico, è stato primario di Medicina interna all’Ospedale di Tolmezzo. È autore di Vivere e morire con dignità (con P. Di Piazza, B. Englaro, G. Facchini Martini, nuovadimensione 2016); Per un dolore umano. La sofferenza considerata da un punto di vista etico, medico e spirituale(con P. Di Piazza, L. Orsi, nuovadimensione 2020). 

LIDIA MAGGI Pastora battista, teologa, si occupa di formazione e di dialogo ecumenico. Dedica attenzione anche al tema delle donne e del femminile nelle Chiese e collabora con diverse testate cattoliche (Rocca, Mosaico di pace, Esodo, Spirito e Vita) e protestanti (Riforma, Protestantesimo). Tra le sue ultime pubblicazioni: L’Evangelo delle donne. Figure femminili nel Nuovo Testamento (Claudiana 2015); Fare strada con le scritture (Paoline Editoriale Libri 2017); La divina perplessità-Un Dio fra le macerie-Il segreto della fragilità (con M. Ovadia e P. Coda, EDB 2017).

PAOLO MOSANGHINI Giornalista, per il Gruppo NEM è vicedirettore del Messaggero Veneto. Si è laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e mass media all’Università Carlo Bo di Urbino. Con Gaspari Editore ha pubblicato: (S)badanti (2017) e Tre vedove quasi inconsolabili (2020).

Francesco Vietti

Antropologo culturale, insegna all’Università di Torino. Dal 2005 conduce ricerche etnografiche nei Balcani e in Europa orientale. Tra i suoi libri, Hotel Albania. Viaggi, migrazioni, turismo (Carocci 2012) e Il paese delle badanti (Meltemi 2010, 2019), sulla migrazione moldava in Italia. È in libreria con MIR (People 2024).

MIR

PRESENTAZIONE
con FRANCESCO VIETTI
introduce LUCIANA BORSATTI

Non un libro sulla guerra in Ucraina, ma un diario di viaggio che si muove attorno al conflitto, lungo i suoi confini, in cerca di parole di pace: dialoghi con chi si rifiuta di andare a quel fronte e si impegna per far tacere le armi. Voci difficili da ascoltare: attivisti moldavi, pacifisti russi, disertori ucraini, giovani della Transnistria in attesa del futuro, contadini che si ritrovano a gestire campi di accoglienza per rifugiati. MIR è il racconto di quel che sta accadendo in Moldavia, Paese di frontiera che dal febbraio 2022 è diventato terra di transito e approdo per i cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Un Paese che rischia di essere coinvolto nel conflitto, ma in cui la società civile non smette di interrogarsi sulla via per giungere alla pace e sul significato della neutralità iscritta nella sua Costituzione.

FRANCESCO VIETTI Antropologo culturale, insegna all’Università di Torino. Dal 2005 conduce ricerche etnografiche nei Balcani e in Europa orientale. Tra i suoi libri, Hotel Albania. Viaggi, migrazioni, turismo (Carocci 2012) e Il paese delle badanti (Meltemi 2010, 2019), sulla migrazione moldava in Italia. È in libreria con MIR (People 2024).

LUCIANA BORSATTI Giornalista e scrittrice. Ha lavorato all’Agenzia Ansa, dove è stata anche corrispondente dal Cairo e da Teheran. Sulla sua esperienza egiziana ha scritto Oltre Tahrir (Eir 2013). Con Castelvecchi ha pubblicato: L’Iran al tempo di Trump (2018; 2020); L’Iran al tempo di Biden (2021); Le indemoniate (2022); IranIl tempo delle donne (2023).

Raffaele Conte

Avvocato penalista del Foro di Udine, dal 2014 è presidente della Camera Penale Friulana ed è attualmente al terzo mandato.

Lucio Luca

Giornalista, da oltre trent’anni lavora a Repubblica, dove si è occupato di cronaca nera, giudiziaria, sport e cultura. Tra i suoi volumi: L’altro giorno ho fatto quarant’anni (Laurana Editore 2018); Quattro centesimi a riga. Morire di giornalismo (Zolfo 2022), dal quale è tratto lo spettacolo Volevo solo fare il giornalista; La notte dell’Antimafia. Una storia italiana di potere, corruzione e giustizia negata (Compagnia Editoriale Aliberti 2024).

La notte dell’Antimafia

PRESENTAZIONE
LUCIO LUCA in dialogo con RAFFAELE CONTE

Silvana, presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, ha un passato da icona dell’antimafia siciliana. In realtà è una zarina ubriaca di denaro e di potere, circondata da uno stuolo di fedelissimi pronti a tutto pur di mettere le mani sui beni dei mafiosi. Un tesoro che vale decine di miliardi di euro. Gianfranco è il figlio di un imprenditore che viene accusato di essere mafioso e amico di boss del calibro di Bernardo Provenzano, Antonino Madonia e Salvatore Lo Piccolo. Sono le due “voci” di questo romanzo, tratto da una incredibile storia vera. Sullo sfondo appaiono giudici, prefetti, avvocati, professori universitari: un pezzo di Stato che trasforma i patrimoni sotto sequestro in uffici di collocamento per amici e parenti. Un vaso di Pandora denunciato solo da qualche giornalista scomodo. E che ha fatto emergere il più grande scandalo dell’antimafia siciliana.

LUCIO LUCA Giornalista, da oltre trent’anni lavora a Repubblica, dove si è occupato di cronaca nera, giudiziaria, sport e cultura. Tra i suoi volumi: L’altro giorno ho fatto quarant’anni (Laurana Editore 2018); Quattro centesimi a riga. Morire di giornalismo (Zolfo 2022), dal quale è tratto lo spettacolo Volevo solo fare il giornalista; La notte dell’Antimafia. Una storia italiana di potere, corruzione e giustizia negata (Compagnia Editoriale Aliberti 2024). 

RAFFAELE CONTE Avvocato penalista del Foro di Udine, dal 2014 è presidente della Camera Penale Friulana ed è attualmente al terzo mandato. 

Chi abiterà l’Italia dopo di noi?

Racconti e letture di e con FABRIZIO GATTI

La domanda non è più fantascienza: chi abiterà l’Italia dopo di noi? L’inverno demografico comincia a gelare le nostre attività. I pochi giovani sono già partiti da un pezzo. Restano gli anziani, ma senza più servizi a portata di mano e senza più bambini intorno. In Italia dieci milioni di abitazioni sono vuote. Evaporano mestieri come idraulici, muratori, imbianchini, elettricisti.  E cosa accade alle pensioni, alla sanità, alla scuola? Far nascere per decreto in pochi mesi i cinquecentomila bambini non nati dal 2017 a oggi è ovviamente impossibile. Quali alternative abbiamo? Fabrizio Gatti ci suggerisce la risposta, ripercorrendo le rotte della sua vita di giornalista infiltrato, con racconti, immagini e letture tratte dalle sue inchieste su Today.it e dai suoi bestseller: Bilal e Nato sul confine.

FABRIZIO GATTI Giornalista. Dal 2022 è direttore editoriale del quotidiano Today.it. Le sue inchieste sotto copertura per l’Espresso e il Corriere della sera e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e hanno vinto numerosi premi internazionali, tra i quali il Premio Terzani 2008 per Bilal, il mio viaggio da infiltrato verso l’Europa (Bur 2007, La Nave di Teseo 2023), da cui è nata la serie tv-Sky Unwanted. Sempre sul tema dell’immigrazione: Viki che voleva andare a scuola (Fabbri 2006, Bur 2015, 2022) e Nato sul confine (Rizzoli 2023).

Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani

Musica dei giovani per i giovani. Nata nel 2015, l’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani è l’unica del Triveneto interamente composta e gestita da under 35. Riconosciuta dal Ministero della Cultura, si è esibita, in Italia e all’estero, con poliedrici solisti di fama internazionale.

La Cina al centro

PRESENTAZIONE
con MAURIZIO SCARPARI
Introduce NICOLA GASBARRO

Un’ideologia imperiale durata 2000 anni, un leader autoritario che la ripropone per spostare il baricentro della leadership mondiale. Cina contro Occidente, autocrazie contro democrazie? Quali sono le ragioni storiche e culturali alla base del modello di potere cinese? Il progetto di Xi Jinping è quello di tornare a occupare la scena del mondo da protagonista. Lo scontro non è solo economico e politico, ma anche culturale e valoriale: a essere messi in discussione sono gli stessi principi liberali, fondamento delle democrazie di un Occidente oggi sempre più in preda a una forte crisi identitaria. Ci troviamo di fronte a un nuovo tornante della storia? Riuscirà il mondo a evitare un nuovo conflitto mondiale?

MAURIZIO SCARPARI Ha insegnato Lingua cinese classica all’Università Ca’ Foscari. Studioso della lingua, della storia e del pensiero filosofico della Cina antica, ne indaga l’incidenza sul pensiero politico attuale. Per le Grandi Opere Einaudi ha curato La Cina (2009-2013), sulla civiltà cinese dalle origini ai giorni nostri. È autore di La Cina al centro. Ideologia imperiale e disordine mondiale (Il Mulino 2023).

NICOLA GASBARRO Antropologo. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013). È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani.

Tamara Baris

Editor freelance e dottoressa di ricerca in Storia della lingua italiana. Collabora al portale Treccani.it e alla rivista La città dei lettori. Ha curato l’antologia Un anno di storie. Un paese è le storie che racconta 2023 (con P. Di Paolo, Treccani Libri 2023). In Oriente con Tiziano Terzani(Perrone 2024) è il suo ultimo libro.

Tiziano Terzani, sui sentieri dell’Altro

PRESENTAZIONE
con TAMARA BARIS
introduce ÀLEN LORETI

Camaleontico. Rigoroso. Inquieto. Curioso. Anticonformista. Burrascoso. Tiziano Terzani è stato una personalità speciale. A vent’anni dalla scomparsa, i suoi libri continuano a ispirare migliaia di persone. Tamara Baris ripercorre l’immaginario di un autore che – in questo mondo divorato dalla fretta, intossicato dal provincialismo, accecato dal consumismo – ha saputo coltivare uno sguardo autentico e originale sulla realtà, mai addomesticato. Consultando carte inedite, interrogando testimoni e visitando i luoghi cari al viaggiatore fiorentino, ne fa emergere una personalità in movimento, curiosa dell’altro, affascinata dalle differenze, un Tiziano libero e laico, senza paure né confini: «Vorrei che il mio messaggio fosse un inno alla diversità, alla possibilità di essere quello che vuoi». 

TAMARA BARIS Editor freelance e dottoressa di ricerca in Storia della lingua italiana. Collabora al portale Treccani.it e alla rivista La città dei lettori. Ha curato l’antologia Un anno di storie. Un paese è le storie che racconta 2023 (con P. Di Paolo, Treccani Libri 2023). In Oriente con Tiziano Terzani(Perrone 2024) è il suo ultimo libro.

ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official.

Fabiana Cioni

Fotografa, attivista, architetta, PhD in Architettura Città e Design allo Iuav di Venezia. Dal 2005 frequenta il Kurdistan-Turchia, dove nel 2015 ha condotto un laboratorio di autoritratto metodo Spex con le donne ezide e ha iniziato con loro un viaggio nelle terre sacre e violentate della comunità in Kurdistan-Iraq. Ha pubblicato il libro fotografico Verso l’Angelo Pavone. Frammenti dal Kurdistan – In viaggio con la comunità ezida. Diario per immagini da Shengal e Lalish (Persephone 2023).

Francesca Ria

Attrice e teatrante. Formatasi tra Bologna, Parigi e America Latina, lavora con varie compagnie in Italia e all’estero e soprattutto all’Isola d’Elba dove vive. La sua ricerca artistica creativa si muove nell’inter-zona tra danza, teatro e canto, tra musica contemporanea e tradizioni popolari, tra performance di danza urbana e teatro in natura.

Verso l’Angelo Pavone. Viaggio in Kurdistan insieme alla comunità ezida

INAUGURAZIONE
mostra fotografica di Fabiana Cioni
dedicata a Laura
intervengono FABIANA CIONI, FEDERICO VENTURINI
letture FRANCESCA RIA
dal 4 al 12 maggio

orari: 
dalle 17.00 alle 19.30
sabato 11 e domenica 12 maggio
dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30

Le voci delle donne ezide sopravvissute al massacro Daesh/Stato Islamico la notte del 3 agosto 2014 e braccate per giorni sotto il sole cocente, senza acqua, senza cibo, sulla montagna sacra di Shengal, ci accompagnano nello spazio della mostra in cui rituali e paesaggi sacri del Kurdistan-Iraq si alternano alle macerie. Nella regione abitata dagli ezidi la sacralità attribuita alla natura emerge a livello simbolico nei riti collettivi, le persone rendono omaggio agli alberi, alle architetture, alla terra. Un ampio abbraccio unisce gli esseri umani e il mondo naturale. Nell’aprile 2017 Lalish, città sacra, è stata raggiunta da migliaia di persone per festeggiare l’inizio del nuovo anno e avviare un processo di riconciliazione interno alla società di cui la mostra cerca di evocare il dramma.

FABIANA CIONI Fotografa, attivista, architetta, PhD in Architettura Città e Design allo Iuav di Venezia. Dal 2005 frequenta il Kurdistan-Turchia, dove nel 2015 ha condotto un laboratorio di autoritratto metodo Spex con le donne ezide e ha iniziato con loro un viaggio nelle terre sacre e violentate della comunità in Kurdistan-Iraq. Ha pubblicato il libro fotografico Verso l’Angelo Pavone. Frammenti dal Kurdistan – In viaggio con la comunità ezida. Diario per immagini da Shengal e Lalish (Persephone 2023).

FRANCESCA RIA Attrice e teatrante. Formatasi tra Bologna, Parigi e America Latina, lavora con varie compagnie in Italia e all’estero e soprattutto all’Isola d’Elba dove vive. La sua ricerca artistica creativa si muove nell’inter-zona tra danza, teatro e canto, tra musica contemporanea e tradizioni popolari, tra performance di danza urbana e teatro in natura. 

FEDERICO VENTURINI Geografo, assegnista di ricerca all’Università di Udine, si occupa di contratti di fiume, zero waste, ecologia sociale e processi partecipativi. Ha fatto parte delle delegazioni internazionali di pace İmrali organizzate dalla Commissione civica dell’EU-Turchia.  Ha curato i volumi: La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan (con J. Miley, Edizioni Punto Rosso 2020); Ecologia sociale e diritto alla città (con E. Degirmenci, I. Morales, Zero in Condotta 2024).

Riccardo Pinosa

Medico, studioso e appassionato di geopolitica e Medio Oriente, si è laureato in Relazioni internazionali studiando presso l’Università Statale di Milano e l’Università turca Akdeniz di Antalya, e in Medicina e chirurgia all’Università di Roma Tor Vergata. Ha intrapreso diversi viaggi di studio in Turchia, Iran e Iraq, dove ha anche lavorato come medico presso il distretto Yazida di Shengal.

Angela Galli

Artista visiva, scrittrice, editrice. Al suo attivo numerosi i progetti ed esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, due residenze di artista in Nord Europa e una in Italia con il progetto del museo Pecci, TRA ART/ Porto Franco Regione Toscana. Suoi scatti fanno della collezione del Museo per la Fotografia di Senigallia nell’ambito dell’autoritratto.

La resistenza del popolo ezida a Shengal

INCONTRO
con FABIANA CIONI, RICCARDO PINOSA
modera ANGELA GALLI
in collaborazione con il comitato “Udine per Nûdem”

Viaggio in Kurdistan insieme alla comunità Ezida sopravvissuta al 74° genocidio e che ora sperimenta un progetto di autonomia democratica a Shengal – come racconta ZeroCalcare nel suo fumetto No Sleep Till Shengal (Premio Terzani 2023). Si tratta di una popolazione colpita dall’ISIS nel 2014 con più di 5 mila morti e 500 mila rifugiati, che nonostante abbia contribuito alla sconfitta del Califfato, si vede continuamente attaccata dai droni della Turchia. Una comunità tuttavia mai sconfitta dagli orrori della guerra, che non si arrende e non rinuncia a rinascere, continuando a fondare la propria resistenza sui valori di emancipazione femminile e di democrazia partecipata. 

FABIANA CIONI Fotografa, attivista, architetta, PhD in Architettura Città e Design allo Iuav di Venezia. Dal 2005 frequenta il Kurdistan-Turchia, dove nel 2015 ha condotto un laboratorio di autoritratto metodo Spex con le donne ezide e ha iniziato con loro un viaggio nelle terre sacre e violentate della comunità in Kurdistan-Iraq. Ha pubblicato il libro fotografico Verso l’Angelo Pavone. Frammenti dal Kurdistan – In viaggio con la comunità ezida. Diario per immagini da Shengal e Lalish (Persephone 2023).

RICCARDO PINOSA Medico, studioso e appassionato di geopolitica e Medio Oriente, si è laureato in Relazioni internazionali studiando presso l’Università Statale di Milano e l’Università turca Akdeniz di Antalya, e in Medicina e chirurgia all’Università di Roma Tor Vergata. Ha intrapreso diversi viaggi di studio in Turchia, Iran e Iraq, dove ha anche lavorato come medico presso il distretto Yazida di Shengal.

ANGELA GALLI Artista visiva, scrittrice, editrice. Al suo attivo numerosi i progetti ed esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero, due residenze di artista in Nord Europa e una in Italia con il progetto del museo Pecci, TRA ART/ Porto Franco Regione Toscana. Suoi scatti fanno della collezione del Museo per la Fotografia di Senigallia nell’ambito dell’autoritratto.

Linda Borean

Professoressa ordinaria di Storia dell’arte moderna all’Università di Udine, dove dirige il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Si occupa di temi e protagonisti della cultura artistica a Venezia tra Rinascimento e Neoclassicismo. 

Mario Alberto Labate

Professore emerito di Lingua e Letteratura latina all’Università di Firenze. Si è formato all’Università e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi studi si rivolgono soprattutto alla poesia augustea, in particolare di Ovidio. Il suo approccio metodologico è attento allo studio dei modelli culturali e dell’immaginario poetico, ma anche delle forme letterarie e dell’intertestualità. Fa parte del comitato scientifico delle più prestigiose riviste internazionali di filologia classica.

Maria Luisa Delvigo

Ha studiato all’Università e alla Scuola Normale Superiore di Pisa e insegna Lingua, Letteratura e Filologia Latina all’Università di Udine. Tra i suoi interessi di ricerca: la poesia lucreziana e la poesia mitologica antica, soprattutto le Metamorfosi di Ovidio.  Tra le sue ultime pubblicazioni: Centro e periferia nella letteratura latina di Roma imperiale (Forum 2021); Studi su Virgilio e i suoi interpreti (Forum 2022).

Ovidio. Miti di trasformazione: dai versi all’immagine

INCONTRO CON PROIEZIONE DI IMMAGINI 
con LINDA BOREAN, MARIO ALBERTO LABATE 
modera MARIA LUISA DELVIGO
letture ANDREA ZUCCOLO 

Da Lucrezio a Ovidio, l’immaginario dei poeti latini è occupato da angosciosi scenari di morte e distruzione, ma anche dalla ricerca di una via d’uscita per l’individuo e per la comunità. Il De rerum natura saluta in Epicuro un vero eroe liberatore, il filosofo della natura che sfida e debella, con la forza della ragione, i mostri che rendono infelice la vita degli uomini. Il poema epico di Ovidio cerca invece un’alternativa alla liberazione lucreziana dalla paura della morte nel principio di trasformazione, che non costituisce solo il collante narrativo della sua collezione di miti, ma che viene proposto come una chiave di lettura del mondo e delle leggi che lo governano. La metamorfosi non è un elemento accidentale o esteriore, bensì il modo in cui una storia d’amore, di passione o di vendetta si incontra con la legge dell’incessante mutamento che governa il mondo: omnia mutantur, nihil interit.

LINDA BOREAN Professoressa ordinaria di Storia dell’arte moderna all’Università di Udine, dove dirige il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Si occupa di temi e protagonisti della cultura artistica a Venezia tra Rinascimento e Neoclassicismo. 

MARIO ALBERTO LABATE Professore emerito di Lingua e Letteratura latina all’Università di Firenze. Si è formato all’Università e alla Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi studi si rivolgono soprattutto alla poesia augustea, in particolare di Ovidio. Il suo approccio metodologico è attento allo studio dei modelli culturali e dell’immaginario poetico, ma anche delle forme letterarie e dell’intertestualità. Fa parte del comitato scientifico delle più prestigiose riviste internazionali di filologia classica. 

MARIA LUISA DELVIGO Ha studiato all’Università e alla Scuola Normale Superiore di Pisa e insegna Lingua, Letteratura e Filologia Latina all’Università di Udine. Tra i suoi interessi di ricerca: la poesia lucreziana e la poesia mitologica antica, soprattutto le Metamorfosi di Ovidio.  Tra le sue ultime pubblicazioni: Centro e periferia nella letteratura latina di Roma imperiale (Forum 2021); Studi su Virgilio e i suoi interpreti (Forum 2022).

ANDREA ZUCCOLO Laureato al Dams di Bologna e diplomato a l’Ecole Internationale de Théatre diretta da Jacques Lecoq di Parigi, come attore ha lavorato con compagnie private e teatri stabili. Suoi testi poetici sono stati tradotti e pubblicati in varie lingue. Per la Rai-Fvg ha dato voce al personaggio di Armando nella versione friulana della Pimpa di Altan. Ha dato voce a Il Piçul Princip di Antoine de-Saint Exupéry (audiolibro, Nota 2018).

Feminis. Talenti da non sprecare

INCONTRO
con CRISTIANA COMPAGNO, ROBERTA NUNIN
modera ERIKA ADAMI
in collaborazione con La Patrie dal Friûl

Riflessione a più voci sul peso delle donne nella società del presente e sul suo futuro, a partire dal libro Feminis furlanis fuartis di Erika Adami. 25 storie di donne friulane, a vario titolo impegnate nella vita economica, sociale e culturale, fortemente legate alle loro radici, anche quando l’orizzonte del proprio lavoro diventa il mondo. Percorsi personali e professionali brillanti che diventano occasione di riflessione su quanti siano ancora oggi i talenti femminili che ci si ostina a non riconoscere e, quindi, a sprecare. Il lavoro delle donne è, infatti, una risorsa preziosa non pienamente né adeguatamente valorizzata. Sulla base dell’Eu Gender Equality Index l’Italia è ancora agli ultimi posti in Europa sul fronte del divario di genere in ambito lavorativo. E anche laddove, come nella nostra regione, meno accentuato appare il divario occupazionale, emergono comunque elementi di disparità che richiedono un ulteriore impegno nell’adozione di misure correttive.

CRISTIANA COMPAGNO Professoressa di Economia e Gestione delle imprese all’Università di Udine, di cui è stata Rettrice dal 2008 al 2013. È stata presidente della Banca Mediocredito Spa del Friuli Venezia Giulia e ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali nei settori dell’innovazione e del trasferimento tecnologico a livello nazionale. È autrice di numerose pubblicazioni sui temi dell’innovazione e del management.

ROBERTA NUNIN Professoressa di Diritto del lavoro all’Università di Trieste, è autrice di oltre 250 pubblicazioni di carattere scientifico. Dal maggio 2016 ha rivestito per un quadriennio l’incarico istituzionale di Consigliera di parità della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.

ERIKA ADAMI Giornalista con una lunga esperienza nella carta stampata, in radio e in televisione, in particolare nella comunicazione in lingua friulana, collabora con il mensile “La Patrie dal Friûl”, di cui è stata direttrice, e con la Rai del Friuli Venezia Giulia. Ha pubblicato Feminis furlanis fuartis (La Patrie dal Friûl 2023).

Muhammad ‘Abd Al-Mun’im

Editore, scrittore e poeta siriano. Nel gennaio 2016 è stato costretto a lasciare il suo paese a causa della guerra civile. Ha trovato rifugio a Lubiana, dove tutt’ora risiede.

Mattia Cason

Danz-attore, coreografo e regista, ha vinto il Premio Scenario 2021 per Le Etiopiche. Antropologo appassionato di Unione Europea, ne esplora l’immaginario, cercando di restituirlo attraverso il linguaggio pre-logico del corpo.

Sui trois pe Europe

Spettacolo multimediale di Mattia Cason e Alessandro Conte
con MATTIA CASON, ALESSANDRO CONTE
e con MUHAMMAD ‘ABD AL-MUN’IM
Traduzione in lingua friulana a cura dello Sportello regionale per la lingua friulana di ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane

Lo spettacolo mostra/racconta l’incontro tra Mattia Cason, un ragazzo europeo che si mette sulle tracce di Alessandro Magno, e Muhammad ‘Abd al-Mun’im, un poeta siriano di origini palestinesi fuggito da Aleppo in seguito alla guerra civile. Il personaggio Alessandro Magno assume il ruolo di simbolo del contraddittorio rapporto dell’Europa con il resto del mondo, da sempre oscillante tra brama di conquista e sopraffazione culturale e autentica curiosità per l’”alterità”. Attraverso l’intreccio fra i linguaggi plurali del teatro, della danza e del cinema, lo spettacolo sovrappone piani temporali diversi: dall’oggi contemporaneo al lontano passato della storia antica, dal secolo appena trascorso all’eterno presente del mito. L’intento è di condividere con gli spettatori la necessità di considerare le migrazioni contemporanee come chiave di comprensione, come leva e opportunità per realizzare un’Europa più afroasiatica, un’Europa più unita, un’Europa più Europa.

Lo spettacolo è parte integrante del “progetto e”, che si realizzerà in estate in 20 tappe, dal 26 giugno al 30 agosto, tra Austria, Italia, Slovenia e Croazia, nell’ambito delle iniziative ufficiali di GO!2025. Verrà presentato in tedesco, italiano, friulano, sloveno, croato. 

MATTIA CASON Danz-attore, coreografo e regista, ha vinto il Premio Scenario 2021 per Le Etiopiche. Antropologo appassionato di Unione Europea, ne esplora l’immaginario, cercando di restituirlo attraverso il linguaggio pre-logico del corpo.

ALESSANDRO CONTE Attore, drammaturgo e “artigiano socio-culturale”. Attualmente si dedica allo studio degli habitat e del dialogo tra umani e non-umani.

MUHAMMAD ‘ABD AL-MUN’IM Editore, scrittore e poeta siriano. Nel gennaio 2016 è stato costretto a lasciare il suo paese a causa della guerra civile. Ha trovato rifugio a Lubiana, dove tutt’ora risiede.

Marco Bentivogli

Attivista, esperto di innovazione, lavoro e industria, è il Coordinatore nazionale di Base Italia. Segretario generale dei metalmeccanici Cisl dal 2014 al 2020, è considerato il “padre” del diritto soggettivo alla formazione. Esperto di innovazione industriale e IA, collabora con Repubblica, il Foglio, Fortune. Tra le sue ultime pubblicazioni: Indipendenti. Guida allo smart working (Rubbettino 2020); Il lavoro che ci salverà (San Paolo 2021); Licenziate i padroni (Rizzoli 2023).

Francesca Coin

Sociologa e docente alla SUPSI, in Svizzera. Si occupa di lavoro e diseguaglianze sociali, prestando particolare attenzione alle trasformazioni del lavoro digitale, gratuito e precario nell’età contemporanea. Scrive su Internazionale. Ha pubblicato Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita (Einaudi 2023), fresca vincitrice del Premio Alessandro Leogrande 2024.

Alessandro Somma

Professore ordinario di diritto comparato alla Sapienza di Roma e membro dell’Académie internationale de droit comparé. Giornalista pubblicista, è direttore responsabile de la fionda. Tra le sue ultime pubblicazioni in volume: Quando l’Europa tradì sé stessa (Laterza 2021) e Abolire il lavoro povero (Laterza 2024).

Quale lavoro?

CONFRONTO
con MARCO BENTIVOGLI, FRANCESCA COIN, ALESSANDRO SOMMA
modera PAOLO ERMANO

Il lavoro compare in apertura della nostra Costituzione come principio fondante della Repubblica. Le generazioni del dopoguerra ne hanno fatto il centro della loro esistenza, il fondamento della loro dignità di esseri umani e cittadini responsabili. Con tutta evidenza almeno da alcuni anni è in atto un ripensamento sul senso e sul ruolo da attribuire al lavoro nella nostra quotidianità. Da cosa dipende questa trasformazione e ridefinizione di valori? Come mai si sta espandendo in tutto il mondo la tendenza a dimettersi dal posto di lavoro per privilegiare il “tempo della vita”? Quanto incidono le scelte e le politiche aziendali? Quali scenari ci apprestiamo ad affrontare nel quadro delle trasformazioni che stanno investendo il mondo produttivo? 

MARCO BENTIVOGLI Attivista, esperto di innovazione, lavoro e industria, è il Coordinatore nazionale di Base Italia. Segretario generale dei metalmeccanici Cisl dal 2014 al 2020, è considerato il “padre” del diritto soggettivo alla formazione. Esperto di innovazione industriale e IA, collabora con Repubblica, il Foglio, Fortune. Tra le sue ultime pubblicazioni: Indipendenti. Guida allo smart working (Rubbettino 2020); Il lavoro che ci salverà (San Paolo 2021); Licenziate i padroni (Rizzoli 2023). 

FRANCESCA COIN Sociologa e docente alla SUPSI, in Svizzera. Si occupa di lavoro e diseguaglianze sociali, prestando particolare attenzione alle trasformazioni del lavoro digitale, gratuito e precario nell’età contemporanea. Scrive su Internazionale. Ha pubblicato Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita (Einaudi 2023).

ALESSANDRO SOMMA Professore ordinario di diritto comparato alla Sapienza di Roma e membro dell’Académie internationale de droit comparé. Giornalista pubblicista, è direttore responsabile de la fionda. Tra le sue ultime pubblicazioni in volume: Quando l’Europa tradì sé stessa (Laterza 2021) e Abolire il lavoro povero (Laterza 2024).

PAOLO ERMANO Economista, insegna all’Università di Udine ed è esperto di economia regionale. Oltre all’attività di ricerca e didattica, svolge attività di consulente, coordinatore e progettista sia in ambito aziendale che in ambito culturale.

Daniela Di Croce

Architetto Ufficio Tecnico del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria

Il carcere di Udine in trasformazione – Progetti per la Casa Circondariale di via Spalato

INCONTRO
con DANIELA DI CROCE, TIZIANA PAOLINI e in collegamento FRANCO CORLEONE
modera GIOVANNI LA VARRA

Dal 2020 il Dap, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, ha intrapreso una sequenza di progetti e interventi per la trasformazione del carcere di Udine. L’ampliamento della residenza per i semiliberi, il recupero dell’ex sezione femminile, la nuova sala Colloqui e un nuovo teatro polifunzionale sono i primi interventi che, già ultimati o in corso, stanno progressivamente portando la natura di una casa circondariale che soffre, come molte nel nostro paese, il problema del sovraffollamento. I progetti avviati sembrano indicare una inversione di tendenza e configurare un modello di intervento che, diversamente dal passato, rinuncia a indicare nuovi astratti modelli detentivi, ma sceglie di modificare gli edifici esistenti cercando di coinvolgere in questo la società civile e le energie della realtà urbana circostante.

DANIELA DI CROCE Architetto Ufficio Tecnico del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria

FRANCO CORLEONE Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Udine

TIZIANA PAOLINI Direttrice della Casa Circondariale di Udine 

GIOVANNI LA VARRA Professore associato di Composizione Architettonica all’Università̀ di Udine

Sui sentieri per l’Europa

Spettacolo multimediale di Mattia Cason e Alessandro Conte
con MATTIA CASON, ALESSANDRO CONTE
e con MUHAMMAD ‘ABD AL-MUN’IM

Lo spettacolo mostra/racconta l’incontro tra Mattia Cason, un ragazzo europeo che si mette sulle tracce di Alessandro Magno, e Muhammad ‘Abd al-Mun’im, un poeta siriano di origini palestinesi fuggito da Aleppo in seguito alla guerra civile. Il personaggio Alessandro Magno assume il ruolo di simbolo del contraddittorio rapporto dell’Europa con il resto del mondo, da sempre oscillante tra brama di conquista e sopraffazione culturale e autentica curiosità per l’”alterità”. Attraverso l’intreccio fra i linguaggi plurali del teatro, della danza e del cinema, lo spettacolo sovrappone piani temporali diversi: dall’oggi contemporaneo al lontano passato della storia antica, dal secolo appena trascorso all’eterno presente del mito. L’intento è di condividere con gli spettatori la necessità di considerare le migrazioni contemporanee come chiave di comprensione, come leva e opportunità per realizzare un’Europa più afroasiatica, un’Europa più unita, un’Europa più Europa.

Lo spettacolo è parte integrante del “progetto e”, che si realizzerà in estate in 20 tappe, dal 26 giugno al 30 agosto, tra Austria, Italia, Slovenia e Croazia, nell’ambito delle iniziative ufficiali di GO!2025. Verrà presentato in tedesco, italiano, friulano, sloveno, croato. 

MATTIA CASON Danz-attore, coreografo e regista, ha vinto il Premio Scenario 2021 per Le Etiopiche. Antropologo appassionato di Unione Europea, ne esplora l’immaginario, cercando di restituirlo attraverso il linguaggio pre-logico del corpo.

ALESSANDRO CONTE Attore, drammaturgo e “artigiano socio-culturale”. Attualmente si dedica allo studio degli habitat e del dialogo tra umani e non-umani.

MUHAMMAD ‘ABD AL-MUN’IM Editore, scrittore e poeta siriano. Nel gennaio 2016 è stato costretto a lasciare il suo paese a causa della guerra civile. Ha trovato rifugio a Lubiana, dove tutt’ora risiede.

Giuseppe Antonelli

Professore di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, collabora con Rai3 e RaiRadio3. Ha curato i sei volumi della Storia dell’italiano scritto (con M. Motolese e L. Tomasin, Carocci 2014-21). Tra le sue ultime pubblicazioni: Volgare eloquenza. Come le parole hanno paralizzato la politica (Laterza 2017); Il mondo visto dalle parole. Un viaggio nell’italiano di oggi (Solferino 2020); La vita delle parole. Il lessico dell’italiano tra storia e società (a cura di, Il Mulino 2023).

Flavia Trupia

Docente, divulgatrice e amministratrice della società Per La Retorica, ha ideato perlaretorica.it, il primo sito italiano dedicato alla retorica in chiave contemporanea. È spesso ospite di programmi Tv e podcast. La sua ultima pubblicazione è Viva la retorica sempre! Il superpotere della parola (Piemme 2024).

La politica è teatro? Come cambia il discorso pubblico

CONFRONTO
con GIUSEPPE ANTONELLI, FLAVIA TRUPIA
modera MASSIMILIANO PANARARI

Come parlano i nostri politici? O meglio, quali sono le nuove tecniche di persuasione adatte a sedurre un elettorato sempre più immerso nella cultura social? Siamo di fronte a un trasformismo spettacolare della comunicazione pubblica senza precedenti. Più che il potere della parola sembra prevalere il gesto o addirittura l’oggetto scenico provocatorio. Nei comizi – e perfino in Parlamento – avevamo già visto parecchio: dal cappio al rosario; ora vanno di moda le mossette, le faccine, i nascondini destinati a diventare immediatamente virali nella rete. Si tratta di talento comunicativo naturale o di una precisa strategia retorica studiata a tavolino? Proviamo a smontarne i meccanismi, a decifrarne il sottotesto per cercare, per quanto possibile, di tenerne a bada l’intento manipolatorio. O dobbiamo accettare la sconfitta della parola che spiega e ragiona, senza cercare di comprendere questo fenomeno, non solo italiano? 

GIUSEPPE ANTONELLI Professore di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia, collabora con Rai3 e RaiRadio3. Ha curato i sei volumi della Storia dell’italiano scritto (con M. Motolese e L. Tomasin, Carocci 2014-21). Tra le sue ultime pubblicazioni: Volgare eloquenza. Come le parole hanno paralizzato la politica (Laterza 2017); Il mondo visto dalle parole. Un viaggio nell’italiano di oggi (Solferino 2020); La vita delle parole. Il lessico dell’italiano tra storia e società (a cura di, Il Mulino 2023).

FLAVIA TRUPIA Docente, divulgatrice e amministratrice della società Per La Retorica, ha ideato perlaretorica.it, il primo sito italiano dedicato alla retorica in chiave contemporanea. È spesso ospite di programmi Tv e podcast. La sua ultima pubblicazione è Viva la retorica sempre! Il superpotere della parola (Piemme 2024).

MASSIMILIANO PANARARI Professore di Sociologia della comunicazione all’Università di Modena e Reggio Emilia. Insegna anche presso le Università Luiss di Roma e Bocconi di Milano. È editorialista dei quotidiani nordestini del Gruppo NEM e del settimanale L’Espresso. Tra le ultime pubblicazioni, per Marsilio: Uno non vale uno. Democrazia diretta e altri miti d’oggi (2018); La credibilità politica. Radici, forme, prospettive di un concetto inattuale (con G. Gili, 2020). 

Gianluca Stasi

Architetto, ha conseguito un dottorato di ricerca presso la Universidad de Sevilla, dove nel 2010 ha ideato lo studio di architettura Ctrl+Z, che fin dalla sua fondazione ha sostenuto e sviluppato iniziative e processi collaborativi e partecipativi di auto-costruzione e a bassa tecnologia in varie parti del mondo: Sud America, America Centrale e in numerose località in Europa. 

Conversazione sull’abitare

INCONTRO
con ANDREA STAID, GIANLUCA STASI
introduce PAOLO BON
in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine

Il modo di intendere l’abitare ha assunto di recente nuove importanti valenze, anche grazie all’interazione fra discipline diverse su questo tema. Il punto di vista dell’antropologia pone l’accento sul significato culturale, simbolico e materiale che l’abitare assume nelle differenti culture e mette così in luce la necessità di una rinnovata condizione di equilibrio e armonia tra cultura e natura. In questo ambito appare, con evidenza sempre maggiore, la necessità di superare un modello obsoleto e rigido di architettura, per inaugurare un nuovo paradigma del costruire, che preveda la ricerca condivisa di una giustizia che sia “sociale” e “ambientale”.   

ANDREA STAID Insegna Antropologia culturale e visuale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e Antropologia culturale all’Università di Genova. Tra i suoi volumi più recenti: I dannati della metropoli (Milieu 2020); Disintegrati (Nottetempo 2020); La casa vivente (add 2021); Essere natura (UTET 2022). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

GIANLUCA STASI Architetto, ha conseguito un dottorato di ricerca presso la Universidad de Sevilla, dove nel 2010 ha ideato lo studio di architettura Ctrl+Z, che fin dalla sua fondazione ha sostenuto e sviluppato iniziative e processi collaborativi e partecipativi di auto-costruzione e a bassa tecnologia in varie parti del mondo: Sud America, America Centrale e in numerose località in Europa. 

PAOLO BON Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

Mauro Bonaiuti

Insegna Economia solidale e sostenibilità all’Università di Torino. È stato tra i promotori del Movimento anti utilitarista nelle scienze sociali e della Rete di Economia Solidale, e tra i fondatori dell’Associazione per la decrescita, che attualmente presiede. Si occupa di tematiche trans-disciplinari tra economia ed ecologia. Il suo ultimo libro: La grande transizione. Il declino della civiltà industriale e la risposta della decrescita (prefazione di S. Latouche, Bollati Boringhieri 2023).

Clara E. Mattei

Insegna Economia alla New School for Social Research di New York ed è stata membro tra il 2018 e il 2019 della School of Social Sciences all’Institute of Advanced Studies di Princeton. Le sue ricerche sulla storia del capitalismo indagano il rapporto tra le idee economiche e le politiche tecnocratiche. Ha pubblicato Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo (Einaudi 2022) e L’economia è politica (Fuoriscena 2023).

Quanto capitalismo possiamo sopportare?

CONFRONTO
con MAURO BONAIUTI e in collegamento CLARA E. MATTEI
modera MARCO PACINI

Alla domanda “Quanto capitalismo possiamo sopportare?” Rispondiamo balbettando frasi stantie, vittime come siamo di una coazione a ripetere che ci fa considerare inevitabile, “naturale”, ciò che in ogni senso è il prodotto storico-ideologico di una parte di umanità – la nostra – che si è autoproclamata il tutto. La domanda potrebbe essere posta in modo ancora più radicale: “Quanta economia possiamo sopportare?”, posto che l’ortodossia economica ha completamente rimosso il significato originario (aristotelico) dell’oikonomia come “arte” del tenere in ordine la casa. La casa (la Terra e i viventi che la abitano) non è in ordine. Né sotto il profilo del “progresso civile” che batte da tempo in ritirata rispetto alle promesse di emancipazione ed equità; né sotto quello del “progresso materiale”, che si è preso tutta la scena incurante delle leggi della fisica e dei limiti della biosfera.

MAURO BONAIUTI Insegna Economia solidale e sostenibilità all’Università di Torino. È stato tra i promotori del Movimento anti utilitarista nelle scienze sociali e della Rete di Economia Solidale, e tra i fondatori dell’Associazione per la decrescita, che attualmente presiede. Si occupa di tematiche trans-disciplinari tra economia ed ecologia. Il suo ultimo libro: La grande transizione. Il declino della civiltà industriale e la risposta della decrescita (prefazione di S. Latouche, Bollati Boringhieri 2023).

CLARA E. MATTEI Insegna Economia alla New School for Social Research di New York ed è stata membro tra il 2018 e il 2019 della School of Social Sciences all’Institute of Advanced Studies di Princeton. Le sue ricerche sulla storia del capitalismo indagano il rapporto tra le idee economiche e le politiche tecnocratiche. Ha pubblicato Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo (Einaudi 2022) e L’economia è politica (Fuoriscena 2023).

MARCO PACINI Giornalista e scrittore. Ha pubblicato Epocalisse (Mimesis 2018); Pensare la fine. Discorso pubblico e crisi climatica (Meltemi 2022); Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia (2024 Meltemi). Con Paolo Cerutti è l’ideatore del progetto vicino/lontano. È membro della redazione di “aut aut” e della giuria del Premio Terzani.

Sally Hayden

Giornalista e fotografa pluripremiata. Si occupa di migrazioni, conflitti e crisi umanitarie. Attualmente è corrispondente dall’Africa per l’Irish Times. Ha scritto anche per Financial TimesTimeWashington PostGuardianNew York Times. Collabora con VICE News, CNN International, BBC, Channel 4 News, Foreign Policy, Al Jazeera e Newsweek. Laureata in giurisprudenza con un master in politica internazionale, ha fatto parte della commissione del premio anticorruzione di Transparency International. Nel 2019 è stata inserita nella lista Forbes Under 30 dei media in Europa. E la quarta volta siamo annegati è il suo primo libro. È stato tradotto in molte lingue. In italiano è pubblicato da Bollati Boringhieri con l’ottima traduzione di Bianca Bertola (2023). Vince il Premio Terzani 2024.

Foto di Rachel Meagher

Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2024 – Serata per la premiazione di Sally Hayden

premia la vincitrice
ANGELA TERZANI STAUDE

intervista
SALLY HAYDEN di ANNALISA CAMILLI

intervista preregistrata
AI WEIWEI di MARCO DEL CORONA

letture
CATERINA BERNARDI
MASSIMO SOMAGLINO

interventi musicali
VICINO/LONTANO ORCHESTRA
MIRKO CISILINO tromba
ALESSANDRO MANSUTTI batteria
CARLA SCANDURA violoncello
GIULIO SCARAMELLA piano
NICOLETTA TARICANI voce
ALESSIO ZORATTO contrabbasso

presenta
ALESSANDRO LUSSIANA

regia
MASSIMO SOMAGLINO


Premio Terzani 2024 a Sally Hayden
per E la quarta volta siamo annegati

Bollati Boringhieri, 2023. Traduzione di Bianca Bertola

Uomini, adolescenti, donne incinte, bambini: corpi sorvegliati, torturati, ricattati; stipati in magazzini fino a tremila alla volta come merce da vendere al mercato dei trafficanti.
Vite dimenticate.
Sally Hayden restituisce dignità e valore a quei corpi: le loro parole clandestine arrivano fino a noi in brevi frammenti che spalancano abissi di indicibile sopraffazione e ci mettono di fronte al fallimento dell’umanità. Ai confini d’Europa.
È una reporter coraggiosa, rigorosa, onesta: verifica scrupolosamente le fonti, studia i contesti, analizza le singole situazioni di abuso e violazione dei diritti umani. Il suo reportage è esente da stereotipi ideologici, fedele ai fatti: un documento di pura testimonianza e di potentissima verità umana, che ci presenta il quadro dettagliato di ciò che accade nei lager del Terzo Millennio.
Questo rigore senza cedimenti le dà il diritto di puntare il dito sulle ipocrisie degli organismi internazionali che l’Unione Europea si è data, ufficialmente per tutelare le vittime, di fatto per affiancare – grazie a funzionari superpagati, a volte corrotti e complici dei trafficanti – le strategie anti-immigratorie dei governi, in modo che tutti noi, nati per puro caso nel mondo delle libertà, possiamo voltarci dall’altra parte. Hayden toglie la maschera alle menzogne, all’inganno, al tradimento di un intero “sistema” di copertura e corruzione, che intercetta e lucra, anche politicamente, sul fenomeno migratorio, mentre ostacola i soccorsi delle Ong.
Per averci obbligato a interrogarci su uno scandalo umanitario che ci vede responsabili come cittadini europei e come italiani – e che d’ora in poi nessuno di noi potrà più fingere di ignorare senza sentirsi “colpevole di indifferenza” – la giuria conferisce il Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2024 a Sally Hayden per E la quarta volta siamo annegati.


Menzione speciale della giuria a Ai Weiwei
per Mille anni di gioie e dolori

Feltrinelli, 2023. Traduzione dall’inglese di Katia Bagnoli

Con questo racconto in forma di memoir, Ai Weiwei vuole far conoscere al figlio – e a tutti noi – le vicende che lo hanno visto a lungo vittima di una persecuzione oscurantista in Cina. Vuole soprattutto testimoniare il suo impegno come attivista per i diritti umani, portato avanti instancabilmente, nonostante il suo lavoro di artista militante sia stato costantemente “sorvegliato” da un regime totalitario pavido e ottuso. Mille anni di gioie e dolori è un manifesto di arte e di vita, dove l’arte funge da antidoto alla paura e il coraggio si fa sentimento etico ed estetico: provocazione incessante contro il Potere. È un accorato, programmatico e ostinato appello a proteggere a ogni costo – anche nell’Occidente “democratico”, dove cominciano a manifestarsi preoccupanti segnali di censura nei confronti del libero pensiero – il diritto alla libertà dell’espressione artistica e di ogni altro tipo di espressione.
Per questa resistenza tenace, per questa assunzione di responsabilità nel suo ruolo di artista e intellettuale militante, per questo allarme che vogliamo, e dobbiamo ascoltare con attenzione e rispetto, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, nella sua 20esima edizione, ha deciso di attribuire una Menzione Speciale ad Ai Weiwei, per Mille anni di gioie e dolori e per la sua carriera di artista impegnato nella difesa dei diritti.


ANGELA TERZANI STAUDE Nata a Firenze da genitori tedeschi, ha conosciuto Tiziano Terzani a 18 anni e lo ha seguito da allora nelle sue peregrinazioni. Ha scritto per Longanesi Giorni cinesi (1987) e Giorni giapponesi (1994), ha curato con Àlen Loreti i diari del marito Un’idea di destino(2014) e l’antologia di reportage In America (2018). Autrice del memoir L’età dell’entusiasmo (2022), è presidente della giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine.

ALESSANDRO LUSSIANA Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, dopo aver lavorato con registi quali Massimo Castri, Federico Tiezzi e Serena Sinigaglia, oggi collabora stabilmente con la compagnia del Teatro dell’Elfo di Milano, diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani, con cui realizza successi come History BoysAngels in AmericaMoby Dick alla prova, e con i Teatri di Bari sotto la guida di Teresa Ludovico.

SALLY HAYDEN Giornalista e fotografa pluripremiata. Si occupa di migrazioni, conflitti e crisi umanitarie. Attualmente è corrispondente dall’Africa per l’Irish Times. Ha scritto anche per Financial TimesTimeWashington PostGuardianNew York Times. Collabora con VICE News, CNN International, BBC, Channel 4 News, Foreign Policy, Al Jazeera e Newsweek. Laureata in giurisprudenza con un master in politica internazionale, ha fatto parte della commissione del premio anticorruzione di Transparency International. Nel 2019 è stata inserita nella lista Forbes Under 30 dei media in Europa. E la quarta volta siamo annegati è il suo primo libro. È stato tradotto in molte lingue. In italiano è pubblicato da Bollati Boringhieri con l’ottima traduzione di Bianca Bertola (2023). Vince il Premio Terzani 2024.

MIRKO CISILINO  Polistrumentista – tromba, trombone, corno francese, tuba, organo elettrico e sintetizzatori -, è considerato uno degli artisti italiani più interessanti della nuova generazione della musica jazz e d’improvvisazione. Ha suonato nei principali festival europei in diverse formazioni e da solista. Collabora anche con il teatro e la danza contemporanea.

ALESSANDRO MANSUTTI Batterista appassionato di pop e rock, approdato più tardi anche al jazz, ha suonato e registrato con molti musicisti friulani, tra i quali Juri Dal Dan, Massimo De Mattia, Giovanni Maier, Daniele D’Agaro, Mirko Cisilino, spaziando dal rock, al funk, al prog, all’improvvisazione. Tra i progetti in attività ricordiamo i Maistah Aphrica ed i Blues in the Pocket.

CARLA SCANDURA Violoncellista diplomata al Conservatorio B. Marcello di Venezia. Dopo gli studi si perfeziona con G. Sollima, L. Magariello, E. Bronzi. Oltre a suonare in quartetto e trio, collabora con numerose orchestre nazionali e internazionali, con le quali si esibisce in Francia, Svizzera, Spagna, Austria, Slovenia e nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Teatro del Maggio, Auditorium Parco della Musica. Ha inciso per le etichette Brilliant Classics, Tactus, Rainbow Classics.

ALESSIO ZORATTO Contrabbassista diplomato presso il Conservatorio J. Tomadini (Ud), con il massimo dei voti, lode e menzione accademica sotto la guida dei maestri Glauco Venier e Alfonso Deidda. Vanta numerose partecipazioni a festival internazionali (Umbria Jazz, Veneto Jazz, Treviso Jazz, Jazz and Poetry a Pittsburgh USA e molti altri). Nel 2022 riceve la borsa di studio per le clinics del “Berklee College” (Umbria Jazz), durante il quale vince il premio come miglior musicista. Ha la fortuna di collaborare con artisti di calibro internazionale come Glauco Venier, Randy Brecker, Oliver Lake, Kurt Elling e altri. Nel settembre 2024 uscirà il suo primo disco da leader con musicisti europei.

NICOLETTA TARICANI Cantante e compositrice ha all’attivo due dischi: In un mare di voci (artesuono 2021) e Memorie (nusica.org 2024). Nel 2023 ha vinto il premio Mane Award e il premio Lanfranco Malaguti. Adora mischiare la scrittura della musica allacultura e all’attualità e questo le ha permesso, per esempio, di collaborare con il giornalistad’inchiesta Fabrizio Gatti. Ha fatto la corista per Simona Molinari. Ha fondato insieme alla docente Erica Tiberio un format chiamato Remare (in)contro, dove attualità e musica siincontrano.

GIULIO SCARAMELLA Diplomato in pianoforte nel 2009 con il massimo dei voti e la lode; in seguito intraprende lo studio del jazz in Italia e all’estero. Ha partecipato a numerosi festival internazionali (Umbria Jazz, Bologna Jazz, Veneto Jazz, Padova Jazz ecc.); nel 2021 si esibisce come solista con Trieste Early Jazz Orchestra in una produzione che lo vede impegnato, fra le altre cose, nell’esecuzione della Rapsodia in Blue di G. Gershwin in Italia, Slovenia, Croazia. Ha all’attivo oltre 20 incisioni discografiche come sideman e leader.

ANNALISA CAMILLI Giornalista di Internazionale, ha lavorato per altre importanti testate e vinto i più prestigiosi premi di giornalismo. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli 2019); Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra (Ponte alle Grazie 2022). È autrice dei podcast Limoni sul G8 di Genova e Da Kiev sulla sua esperienza di inviata. Il suo ultimo libro è L’ultimo bisonte (La nuova frontiera 2023).

CATERINA BERNARDI Attrice e formatrice friulana diplomatasi alla Civica Accademia d’Arte drammatica Nico Pepe di Udine. Nel 2016 ha fondato la compagnia Collettivo L’Amalgama con cui realizza spettacoli site specific e di teatro di comunità. Collabora con altre realtà teatrali regionali e nazionali per spettacoli di prosa, visite museali teatralizzate e letture sceniche.

Atish Dabholkar

Fisico teorico indiano, è direttore del Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam-Ictp di Trieste. Noto a livello internazionale per le sue ricerche sulla teoria delle stringhe e sull’entropia quantistica dei buchi neri, inclusi i filoni di indagine basati sull’unificazione elettrodebole, che portò il fondatore dell’Ictp Abdus Salam a vincere il premio Nobel per la Fisica nel 1979. Insignito di prestigiosi premi scientifici, nel 2021 è stato eletto Fellow della World Academy of Sciences per il progresso della scienza nei Paesi in via di sviluppo.

Mario Enrico Pè

Professore di Genetica Agraria alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,  dove è Preside della Classe di Scienze Sperimentali e Applicate. Da anni il suo gruppo svolge ricerche genetiche in collaborazione con università e istituzioni pubbliche di numerosi paesi emergenti in Asia e in Africa. I risultati sono pubblicati su riviste scientifiche internazionali a elevato impatto.  

Giorgio Tamburlini

Pediatra, è stato direttore scientifico dell’Irccss Burlo Garofolo di Trieste. Oltre al lavoro clinico, ha svolto attività di ricerca, insegnamento e consulenza. Ha lavorato per Ong, centri di ricerca e agenzie internazionali, occupandosi in particolare di linee-guida per l’assistenza pediatrica nei Paesi in via di sviluppo. Presidente del Centro per la Salute del Bambino, è cofondatore di Nati per leggere e ideatore del programma Un villaggio per crescere. Ha pubblicato I bambini in testa (Il pensiero scientifico editore 2023).

Ridurre il divario Nord/Sud del mondo. La scienza ci prova

CONFRONTO
con ATISH DABHOLKAR, ENRICO PÈ, GIORGIO TAMBURLINI
modera MICHELE MORGANTE
con il sostegno di Farmacia Antonio Colutta
in collaborazione con Istituto di Genomica Applicata

Promuovere la ricerca scientifica non è solo importante, ma obbligatorio. Nei paesi sviluppati, la scienza dovrebbe assumere un ruolo chiave nel diminuire l’impatto delle attività umane sull’ambiente. Nei paesi in via di sviluppo, il progresso della scienza è invece “essenziale” e necessario se vogliamo diminuire le diseguaglianze economiche, sociali, culturali che già ora rappresentano una grave minaccia alla stabilità dell’equilibrio globale.  Quali sono le modalità attraverso cui i paesi più avanzati, fra i quali l’Unione Europea, possono trasferire scienza e tecnologia nei paesi rimasti indietro? Come favorirne il progresso economico e sociale, contemplando una transizione verso processi produttivi che siano sostenibili anche dal punto di vista ambientale? Come percorrere una strada vantaggiosa per entrambe le parti in gioco senza ricadere in una forma di colonialismo di tipo nuovo? 

ATISH DABHOLKAR Fisico teorico indiano, è direttore del Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam-Ictp di Trieste. Noto a livello internazionale per le sue ricerche sulla teoria delle stringhe e sull’entropia quantistica dei buchi neri, inclusi i filoni di indagine basati sull’unificazione elettrodebole, che portò il fondatore dell’Ictp Abdus Salam a vincere il premio Nobel per la Fisica nel 1979. Insignito di prestigiosi premi scientifici, nel 2021 è stato eletto Fellow della World Academy of Sciences per il progresso della scienza nei Paesi in via di sviluppo. 

MARIO ENRICO PÈ Professore di Genetica Agraria alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,  dove è Preside della Classe di Scienze Sperimentali e Applicate. Da anni il suo gruppo svolge ricerche genetiche in collaborazione con università e istituzioni pubbliche di numerosi paesi emergenti in Asia e in Africa. I risultati sono pubblicati su riviste scientifiche internazionali a elevato impatto.  

GIORGIO TAMBURLINI Pediatra, è stato direttore scientifico dell’Irccss Burlo Garofolo di Trieste. Oltre al lavoro clinico, ha svolto attività di ricerca, insegnamento e consulenza. Ha lavorato per Ong, centri di ricerca e agenzie internazionali, occupandosi in particolare di linee-guida per l’assistenza pediatrica nei Paesi in via di sviluppo. Presidente del Centro per la Salute del Bambino, è cofondatore di Nati per leggere e ideatore del programma Un villaggio per crescere. Ha pubblicato I bambini in testa (Il pensiero scientifico editore 2023). 

MICHELE MORGANTE Professore di Genetica all’Università di Udine, accademico dei Lincei, presidente della Associazione Genetica Italiana ed editore associato di prestigiose riviste scientifiche. È direttore scientifico dell’Istituto di Genomica applicata. Ha pubblicato I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante (Il Mulino 2020). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Francesca Cerno

Scrittricepoetessa, sceneggiatrice. Giornalista con un Master in Programmazione neurolinguistica e in Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative, insegna Comunicazione e scrittura all’Università di Udine e Comunicazione pubblicitaria all’Accademia di Belle Arti di Udine.  È autrice del romanzo Daimon (Chiara Luce 2023).

Silvia Orso

Psicologa e psicoterapeuta sistemico familiare e relazionale esperta in psicotraumatologia e psicoterapia EMDR, collabora con le scuole e gli enti del territorio, proponendo percorsi rivolti alla comunità, agli insegnanti, agli adolescenti e ai bambini con lo scopo di promuovere una cultura di pace, gentilezza e benessere condiviso.

Pasquale Guadagno

All’età di 14 anni ha dovuto affrontare il dolore straziante per la perdita violenta della madre, assassinata dall’uomo che era suo marito e padre dei suoi due figli, Pasquale e la sorella diciottenne. Cresciuto dai nonni paterni, è ora un giovane imprenditore. Ha raccontato la sua storia nel romanzo Ovunque tu sia (Europa Edizioni 2023) e ha fondato l’associazione Anime Invisibili per aiutare vittime di violenza e orfani di femminicidio.

Scrivere di sé come terapia

INCONTRO
con FRANCESCA CERNO, PASQUALE GUADAGNO, SILVIA ORSO
modera MADDALENA BOSIO
introduce ALICE BOERI
in collaborazione con l’Associazione IOTUNOIVOI DONNE INSIEME 
nell’ambito del progetto “Dovremmo essere tutti/e femministi/e – sognare e progettare un mondo diverso” 

Scrivere di sé per ri-leggersi, addentrarsi tra le pieghe della propria storia e trarne preziose risorse terapeutiche diventa essenziale di fronte a traumi troppo strazianti, che la ragione non può spiegare.  Attraverso l’incontro tra psicologia, letteratura e narrazione, la scrittura autobiografica possiede un ben noto potenziale trasformativo. La trasposizione scritta delle proprie esperienze di vita e dei relativi stati d’animo costituisce infatti un potente strumento di riflessione, espressione e cura di sé: facilita l’elaborazione emotiva, promuove l’autoconsapevolezza e favorisce la resilienza. Dei benefici terapeutici della scrittura autobiografica è esempio concreto e testimonianza evidente la vicenda di Pasquale Guadagno.

ALICE BOERI È specializzata in diritto del lavoro. Si occupa di diritti delle donne, empowerment femminile, violenza di genere. È vicepresidente dell’associazione IoTuNoiVoi Donne Insieme che gestisce a Udine un centro antiviolenza per le donne vittime di violenza e i loro bambini/e.

FRANCESCA CERNO Scrittricepoetessa, sceneggiatrice. Giornalista con un Master in Programmazione neurolinguistica e in Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative, insegna Comunicazione e scrittura all’Università di Udine e Comunicazione pubblicitaria all’Accademia di Belle Arti di Udine.  È autrice del romanzo Daimon (Chiara Luce 2023).

SILVIA ORSO Psicologa e psicoterapeuta sistemico familiare e relazionale esperta in psicotraumatologia e psicoterapia EMDR, collabora con le scuole e gli enti del territorio, proponendo percorsi rivolti alla comunità, agli insegnanti, agli adolescenti e ai bambini con lo scopo di promuovere una cultura di pace, gentilezza e benessere condiviso.

PASQUALE GUADAGNO All’età di 14 anni ha dovuto affrontare il dolore straziante per la perdita violenta della madre, assassinata dall’uomo che era suo marito e padre dei suoi due figli, Pasquale e la sorella diciottenne. Cresciuto dai nonni paterni, è ora un giovane imprenditore. Ha raccontato la sua storia nel romanzo Ovunque tu sia (Europa Edizioni 2023) e ha fondato l’associazione Anime Invisibili per aiutare vittime di violenza e orfani di femminicidio.

MADDALENA BOSIO Avvocata del Foro di Udine, si occupa a livello nazionale ed internazionale di diritti umani, in particolare diritto d’asilo, diritti delle donne, violenza di genere e diritto di famiglia, oltre a coltivare la passione per il diritto dell’ambiente e degli animali. Formatrice e relatrice in collaborazione con enti e associazioni, università e scuole, ha pubblicato: La Violenza di Genere al cospetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Tutela della donna: retrospettive e prospettive (Key Editore 2020). Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.

Marco Albino Ferrari

È una delle voci più autorevoli della cultura di montagna. Già direttore di Alp; nel 2002 ha fondato Meridiani Montagne, che ha diretto per anni. È direttore editoriale e responsabile del settore cultura del Cai. Gira l’Italia con i suoi monologhi teatrali. Tra le sue pubblicazioni, per Ponte alle Grazie: La via incantata. Nella natura, dove si basta a sé stessi (2017) e Mia sconosciuta (2020); per Einaudi: Assalto alle Alpi (2023). Ha contribuito a fondare il sito L’AltraMontagna.

Assalto alle Alpi

PRESENTAZIONE
con MARCO ALBINO FERRARI
introduce ANDREA ZANNINI
in collaborazione con Leggimontagna 
anteprima di vicino/lontano mont 2024

Dopo essere state abbandonate dai suoi abitanti, le Alpi sono minacciate da modelli interpretativi del passato: sul piano dell’immaginario, da vecchi stereotipi idealizzanti, che riducono la montagna a luogo salvifico di pura “bellezza”; sul piano materiale, dal varo di nuove infrastrutture turistiche pesanti, consumatrici di suolo, che le trasformano in parco divertimenti per turisti in fuga dalla città. Per dare futuro alle Alpi è necessario uno sguardo nuovo, consapevole, rispettosoCome immaginarlo, anche tenendo conto di alcune condizioni problematiche: riscaldamento climatico, processo di rinaturalizzazione con l’espansione troppo rapida del bosco e ritorno in massa dei grandi carnivori e degli animali selvatici? 

MARCO ALBINO FERRARI È una delle voci più autorevoli della cultura di montagna. Già direttore di Alp; nel 2002 ha fondato Meridiani Montagne, che ha diretto per anni. È direttore editoriale e responsabile del settore cultura del Cai. Gira l’Italia con i suoi monologhi teatrali. Tra le sue pubblicazioni, per Ponte alle Grazie: La via incantata. Nella natura, dove si basta a sé stessi (2017) e Mia sconosciuta (2020); per Einaudi: Assalto alle Alpi (2023). Ha contribuito a fondare il sito L’AltraMontagna

ANDREA ZANNINI Insegna Storia moderna all’Università di Udine, collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Scrive sul Messaggero Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi, prefazione di Walter Veltroni (Marsilio 2022) e Controstoria dell’alpinismo (Laterza 2024). È vice presidente dell’associazione vicino/lontano.

Emanuele Felice

Saggista, storico dell’economia e docente universitario. Ha collaborato con La StampaRepubblica e L’Espresso. Tra i saggi pubblicati per il Mulino: Perché il Sud è rimasto indietro (2016); Storia economica della felicità (2017); Ascesa e declino. Storia economica d’Italia(2018); Il sud, l’Italia, l’Europa. Diario civile (2019); Dubai, l’ultima utopia (2020); La conquista dei diritti. Un’idea della storia (2022).

Libertà contro libertà

INCONTRO
con EMANUELE FELICE, ALBERTO MINGARDI 
modera ANTONIO MASSARUTTO

Se una parola può essere presa ad emblema della civiltà occidentale, questa è certamente “libertà”. Ma cosa vuol dire di preciso? Oggi ci si può dire “liberali” in molti sensi, spesso opposti. Da un lato protezione del cittadino contro l’invadenza del potere pubblico, in tutte le sue forme, dall’altro garanzia che i diritti siano sostanziali e non solo formali. Di qua la privacy, di là le conseguenze del nostro privato agire sui beni comuni. Di qua il laissez-faire, di là la lotta contro i monopoli globalizzati e i cambiamenti climatici. Da un lato la libertà di ogni minoranza di affermare la propria diversità, dall’altro censura del linguaggio e dittatura woke nel segno del politically correct. Da un lato il proibizionismo in tema di droghe, dall’altro l’utero in affitto. Eclissato dai totalitarismi novecenteschi, esaltato quando la loro caduta ha fatto inneggiare alla fine della storia, il liberalismo è oggi minacciato da nuovi nemici esterni e guardato con sospetto anche dall’interno delle società occidentali. Quale significato può avere oggi, e soprattutto domani, questo termine così travagliato e camaleontico? 

EMANUELE FELICE Saggista, storico dell’economia e docente universitario. Ha collaborato con La StampaRepubblica e L’Espresso. Tra i saggi pubblicati per il Mulino: Perché il Sud è rimasto indietro (2016); Storia economica della felicità (2017); Ascesa e declino. Storia economica d’Italia(2018); Il sud, l’Italia, l’Europa. Diario civile (2019); Dubai, l’ultima utopia (2020); La conquista dei diritti. Un’idea della storia (2022).

ALBERTO MINGARDI Insegna Storia delle dottrine politiche all’Università Iulm di Milano. Dottore di Ricerca in Analisi comparata delle democrazie. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Marsilio: L’ intelligenza del denaro. Perché il mercato ha ragione anche quando ha torto (2020); Contro la tribù. Hayek, la giustizia sociale e i sentieri di montagna (2020); La società chiusa in casa. La libertà dei moderni dopo la pandemia (con G. Corbellini, 2021); per il Mulino: Capitalismo (2023).

ANTONIO MASSARUTTO Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine ed è Research Fellow del centro di ricerca Green all’Università Bocconi di Milano. Tra le sue ultime pubblicazioni, con il Mulino: L’acqua (2015); Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (2019). Collabora con lavoce.info ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Giorgio Brizio

Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su DomaniLa StampaTPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barcaLe sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).

Karolina Fabianova

Giovane attivista slovacca per la giustizia climatica, si occupa principalmente di intersezionalità e giustizia climatica. Con il collettivo studentesco Z lavíc do ulíc, organizza scioperi e campagne per l’educazione al clima dei giovani.

Emma Reynolds

Giovane attivista tedesca per la giustizia climatica, insieme a CliMates Austria e Fridays For Future Austria ha organizzato diverse conferenze ed è stata coinvolta nella causa intentata da 12 bambini per l’insufficienza delle leggi relative alla protezione del clima e ha contribuito alla campagna East African Crude Oil Pipeline.

Per molti anni, da domani

con GIORGIO BRIZIO, KAROLINA FABIANOVA, EMMA REYNOLDS
evento in lingua inglese

Le elezioni europee del prossimo 9 giugno avranno un impatto decisivo su chi ora ha 20 anni. Ci sono ventenni impegnati, attivi, informati, consapevoli, desiderosi di prendere in mano il proprio destino. Sono radicalmente internazionali: consapevoli del fatto che i problemi che sollevano riguardano l’intera umanità e non possono trovare soluzioni locali. Gli effetti delle scelte che faremo ricadranno soprattutto sulle spalle dei giovani di questa generazione. Ascoltare la loro voce non è solo interessante, ma necessario. Crisi climatica, pace, diritti delle donne, delle persone migranti, della comunità LGBTQIA+, delle persone vulnerabili. È in gioco la storia e il futuro dell’Unione Europea, per chi l’ha sognata e per chi crede che possa essere decisiva nell’affrontare le sfide globali. Giovani attivisti europei ci raccontano il mondo che vorrebbero.

GIORGIO BRIZIO Attivista riconosciuto nell’ambito dei Fridays For Future e dell’attivismo climatico, ha una laurea in Politiche internazionali conseguita all’Università di Torino. Suoi articoli sono stati pubblicati da DomaniLa StampaTPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, una realtà torinese che offre spazi di confronto a giovani e meno giovani sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha pubblicato Non siamo tutti sulla stessa barcaLe sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).

KAROLÍNA FABIANOVÁ Giovane attivista slovacca per la giustizia climatica, si occupa principalmente di intersezionalità e giustizia climatica. Con il collettivo studentesco Z lavíc do ulíc, organizza scioperi e campagne per l’educazione al clima dei giovani.

EMMA REYNOLDS Giovane attivista tedesca per la giustizia climatica, insieme a CliMates Austria e Fridays For Future Austria ha organizzato diverse conferenze ed è stata coinvolta nella causa intentata da 12 bambini per l’insufficienza delle leggi relative alla protezione del clima e ha contribuito alla campagna East African Crude Oil Pipeline.

Ivano Marchiol

Assessore ai Lavori pubblici, Viabilità, Verde pubblico del Comune di Udine. Da anni è impegnato nei processi di rigenerazione del contesto urbano. Ha fondato nel 2021 l’associazione Spazio Udine, ideando l’omonimo gioco da tavolo incentrato su scelte strategiche e collaborative per migliorare la città.

Giuseppina Scavuzzo

Professoressa associata in Composizione architettonica e urbana presso l’Università di Trieste. Al centro della sua attività di ricerca è la dimensione simbolica e narrativa dell’architettura.

Coprogettare città inclusive. L’eredità di Franco Basaglia

INCONTRO
con IVANO MARCHIOL, ERIKA ROSSI, GIUSEPPINA SCAVUZZO, MICHELA VOGRIG
modera FABIANA DALLAVALLE
a cura di Legacoop FVG

Le città sono organismi viventi in costante evoluzione, il loro sviluppo riflette le trasformazioni sociali, economiche e culturali della collettività. Ripensare le città ispirandosi all’eredità di Franco Basaglia, a 100 anni dalla nascita, significa chiedersi quanto le città che abitiamo siano inclusive. La sua rivoluzione ha modificato non solo l’approccio al tema della salute mentale, ha anche suggerito un’idea di città, dove ogni individuo abbia un posto adatto e possa contribuire, in una logica inclusiva, alla vita collettiva. Dall’architettura alla pianificazione urbana fino alle politiche sociali: come possono essere ripensati gli spazi urbani, e riorganizzati per promuovere l’inclusione e la partecipazione attiva di tutti?  Una città che accolga le tante persone che sono spinte sempre più ai margini perché “diverse”, “disturbanti” o straniere.

IVANO MARCHIOL Assessore ai Lavori pubblici, Viabilità, Verde pubblico del Comune di Udine. Da anni è impegnato nei processi di rigenerazione del contesto urbano. Ha fondato nel 2021 l’associazione Spazio Udine, ideando l’omonimo gioco da tavolo incentrato su scelte strategiche e collaborative per migliorare la città.

ERIKA ROSSI Documentarista e regista triestina. Il suo primo lungometraggio La città che cura (2019), è stato presentato in oltre 50 sale italiane. È regista e autrice, con Peppe Dell’Acqua e Massimo Cirri, dello spettacolo Tra parentesi, la vera storia di una impensabile liberazione. Con Massimo Cirri è autrice del docu-film 50 anni di CLU (2023), storia della cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia.

GIUSEPPINA SCAVUZZO Architetta e PhD in composizione architettonica allo Iuav di Venezia, è professoressa associata in Composizione architettonica e urbana all’Università di Trieste, dove è coordinatrice del corso di laurea magistrale in Architettura.

MICHELA VOGRIG Presidente di Legacoop Fvg e del Cosm, principale consorzio sociale della regione, dal 2014 è nel board di Diesis Network. Da oltre 20 anni si occupa di salute mentale, inserimento lavorativo, economia sociale ed è impegnata in progetti di cooperazione internazionale.

FABIANA DALLAVALLE Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).

Jvan Moda & friends in concerto – Omaggio alla 20esima edizione di vicino/lontano

Jvan Moda voce e chitarra
Pietro Sponton batteria
Paolo Paron tastiere
Alessandro Larocca basso

Cantautore polistrumentista con esperienze musicali a livello internazionale, Jvan Moda ha pubblicato diversi dischi sia come solista che con le band Kosovni Odpadki, Playa Desnuda, Pantan. Il suo è un cantautorato venato di rock, che si guarda dentro pur non smettendo mai di tenere aperta una finestra sul mondo. Il 2024 è per lui l’anno del ritorno al suo progetto solista. In occasione della 20esima edizione di vicino/lontano, dedica un omaggio al festival, nella sua serata conclusiva: si esibisce proponendo la sua recentissima produzione, supportato da una nuova band di musicisti e collaudati compagni di viaggio.

JVAN MODA Cantautore polistrumentista, collabora con le band Kosovni Odpadki, Playa Desnuda, Pantan. Corista per artisti di livello internazionale, ha aperto concerti importanti e partecipato a festival europei. Come solista ha all’attivo 2 dischi ed è stato semifinalista al Festival di Castrocaro e all’Accademia di San Remo. Con i Kosovni Odpadki ha pubblicato 2 dischi (RAI Trade/Alfa Music) e partecipato al Premio Tenco e allo Sziget Festival di Budapest. Con i Playa Desnuda ha pubblicato 3 dischi come coautore e partecipato a diverse edizioni del Rototom Sunsplash. Con i Pantan ha pubblicato 3 dischi e si è esibito in diretta alla Radio e Televisione Italiana in Svizzera (RTSI).

Federica Toldo

Ricercatrice in antropologia, i suoi studi si concentrano sul complesso rituale angolano noto come xinguilamento. La storia della schiavitù e i suoi lasciti rituali, performativi e simbolici sono il filo conduttore delle sue ricerche etnografiche in Angola e in Brasile.

Ecologia sociale e diritto alla città

PRESENTAZIONE
con FEDERICO VENTURINI
introduce FEDERICA TOLDO 

In tutto il mondo sta crescendo una nuova ondata di movimenti sociali urbani radicali che denunciano lo sfruttamento economico, l’esclusione sociale, le politiche disumane contro l’immigrazione, l’oppressione di genere e la devastazione ecologica. Questa antologia sviluppa i dibattiti iniziati all’interno del Transnational Institute of Social Ecology sull’urgente necessità di ricostruire le realtà sociali e politiche delle città del nostro mondo e apre nuove strade per ripensare il cambiamento sistemico della città, con la prospettiva di trasformare la maniera in cui le persone lavorano, creano e vivono insieme.

FEDERICO VENTURINI Geografo, ricercatore dell’Università di Udine, si occupa di contratti di fiume, zero waste, ecologia sociale e processi partecipativi. Ha curato i volumi: La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan (con J. Miley, Edizioni Punto Rosso 2020); Ecologia sociale e diritto alla città (con E. Degirmenci, I. Morales, Zero in Condotta 2024).

FEDERICA TOLDO Ricercatrice in antropologia, i suoi studi si concentrano sul complesso rituale angolano noto come xinguilamento. La storia della schiavitù e i suoi lasciti rituali, performativi e simbolici sono il filo conduttore delle sue ricerche etnografiche in Angola e in Brasile.

Timavo Natisone Isonzo Fiumi, uomini e confini

PRESENTAZIONE CON PROIEZIONE
con CRISTINA NOACCO
Introduce MARINO DEL PICCOLO

Tre fiumi di frontiera invitano a percorrere altrettanti itinerari alla scoperta delle regioni che attraversano. I tre racconti di cammino riuniti nel libro presentano toni diversi. Il primo, Le acque sacre del Timavo, porta l’impronta della ricerca scientifica. Il secondo, Il fascino discreto del Natisone, è la testimonianza di un’avventura umana e profondamente educativa. Il terzo, Le voci dell’Isonzo, è un invito a conoscere il tempo del fiume che si mescola alla storia, talvolta terribile, dell’uomo. Elementi essenziali delle civiltà e dei paesaggi interessati, oggi questi fiumi sono preziosi scrigni di storie da scoprire e luoghi naturali da difendere.

MARINO DEL PICCOLO Ingegnere civile, si dedica dal 2006 al restauro di edifici storici, come la Basilica di Aquileia e l’Hospitale di San Tomaso di Majano e alla rinascita delle antiche vie di cammino del Fvg. Ha pubblicato per Gaspari: Il Cammino del Tagliamento (2015); L’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano sull’antica Via di Allemagna (2017); Il Cammino di San Martino sulle vie di Aquileia (2023).

CRISTINA NOACCO Docente di Letteratura francese del Medioevo all’università di Tolosa. Dal 2018 viaggia a piedi e in bicicletta lungo e dentro i fiumi e i torrenti del Friuli Venezia Giulia. Ha pubblicato due raccolte di poesie, una riflessione sul silenzio e alcuni racconti di viaggio. Con Timavo Natisone Isonzo (Ribis 2024) desidera approfondire la conoscenza di tre fiumi transfrontalieri che avvicinano popoli, lingue e culture.

Jennifer Guerra

Scrittrice e giornalista. Si occupa di tematiche femministe. I suoi articoli sono apparsi sulla Stampa, Sette, L’Espresso e The Vision. Ha pubblicato: Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà (Tlon 2020); Il capitale amoroso (Bompiani 2021); Un’altra donna (Utet 2023); Il femminismo non è un brand (Einaudi 2024).

Foto di Andrea Passon

Il femminismo non è un brand

PRESENTAZIONE
con JENNIFER GUERRA
Introduce SARA ROSSO
a cura della Libreria Friuli

Nell’ultimo decennio il femminismo è tornato a essere un fenomeno di massa, colorando di rosa i simboli dell’emancipazione femminile e delle nobili cause a essa associate. Spesso però sotto questo colore si nascondono operazioni opache: un femminismo addomesticato, di comodo, funzionale agli interessi di politici e mercato, che ne assumono le posture e intanto non si fanno scrupolo a capitalizzarne i temi in nome del profitto, nascondendo sotto il tappeto i pensieri più radicali. Come siamo arrivati a questo? Ma soprattutto, questa versione mainstream è una variante del femminismo o una strategia del capitalismo?

JENNIFER GUERRA Scrittrice e giornalista. Si occupa di tematiche femministe. I suoi articoli sono apparsi sulla Stampa, Sette, L’Espresso e The Vision. Ha pubblicato: Il corpo elettrico. Il desiderio nel femminismo che verrà (Tlon 2020); Il capitale amoroso (Bompiani 2021); Un’altra donna (Utet 2023); Il femminismo non è un brand (Einaudi 2024).

SARA ROSSO Libraria indipendente alla Libreria Friuli di Udine e operatrice di accoglienza al Centro Balducci di Zugliano. Apre sempre le porte della sua libreria a letture e discussioni attorno a tematiche transfemministe, con una speciale attenzione al mondo LGBTQIA+.

Gli intrecci del fiume

PRESENTAZIONE
con ELISA COZZARINI
introduce CLAUDIO PELLIZZARI

All’origine c’è stato il suono. Il rumore della roggia che sentivo scorrere da bambina, nei luoghi di vita e di gioco, con l’arietta fresca che arrivava dalla montagna ad accarezzarmi. Il rumore bianco. Non me ne accorgevo, ma mi accompagnava ogni volta che mettevo piede fuori casa, quando mi affacciavo alla terrazza in cucina, o dal salotto, oppure quando stavo in giardino. Crescendo, ritrovavo quel suono accanto ai ruscelli, nelle passeggiate in montagna, e mi faceva stare bene. L’ho capito molti anni dopo, quando, andando a trovare la nonna d’estate, mi sono portata un libro e mi sono seduta lì fuori a leggere. E il rumore mi ha portato via. I luoghi più speciali sono avvolti dal suono dell’acqua che scorre libera, ricordo dell’infanzia, di un tempo dilatato che appariva infinito.

ELISA COZZARINI Si occupa di ambiente, e in particolare di fiumi, da oltre quindici anni. Come giornalista, collabora con La Nuova ecologia e con il magazine online Vita.it. Racconta i luoghi attraverso la scrittura, la fotografia e l’audiovisivo. Fra i suoi libri: Radici liquide. Un viaggio inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini (Nuova Dimensione 2018); Passeggiate d’acqua (Odòs 2022); Gli intrecci del fiume (Ediciclo 2024).

CLAUDIO PELLIZZARI Operatore culturale, con una particolare attenzione ai problemi della Carnia e delle Terre Alte del Friuli Venezia Giulia, è curatore del festival vicino/lontano mont. 

Paolo Pecere

Insegna Storia della filosofia all’Università di Roma Tre. Autore di saggi filosofici, di un manuale per le scuole e di due romanzi, le sue ultime pubblicazioni sono: Il dio che danza. Viaggi, trance e trasformazioni (Nottetempo 2021) e Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra (Sellerio 2024).

Il senso della natura

con PAOLO PECERE
Introduce REMO ANDREA POLITEO
a cura della Libreria Moderna

Guardare negli occhi un orango, un polpo, uno squalo balena. Metterci in cammino per capire un deserto, una foresta o una catena montuosa. Per immergerci nella nostra casa, il pianeta che dobbiamo amministrare: un pianeta di cui, ormai lo sappiamo, abbiamo l’obbligo di scrivere il futuro. Eppure, questa consapevolezza non produce alcun cambiamento nei nostri modi di vivere e nelle soluzioni adottate dalle società industriali per evitare le calamità ambientali. Nemmeno l’evidenza scientifica sembra sufficiente a scuoterci. Qual è oggi, allora, il “sentimento” della natura che siamo chiamati a ritrovare o immaginare? La scoperta di una cura del mondo, una nuova definizione dell’ecologia, hanno forse bisogno di una visione del futuro che immagini altri modi di percepire la natura e di percepirci nella natura. 

PAOLO PECERE Insegna Storia della filosofia all’Università di Roma Tre. Autore di saggi filosofici, di un manuale per le scuole e di due romanzi, le sue ultime pubblicazioni sono: Il dio che danza. Viaggi, trance e trasformazioni (Nottetempo 2021) e Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra (Sellerio 2024).

REMO ANDREA POLITEO Libraio, è presidente dell’associazione Librerie in Comune di Udine e membro della Giuria del Premio Terzani.

Gianni Galleri

Appassionato di viaggi, crede che il calcio sia uno dei modi migliori per conoscere un luogo. Collabora con testate e siti sportivi italiani. Ha realizzato podcast e documentari sul tifo in Europa dell’Est e nei Balcani. Ultime pubblicazioni: Pašić. Predrag difende Sarajevo (Garrincha Edizioni 2024); Balkan Football Club (Bottega Errante 2024).

Balkan Football Club

PRESENTAZIONE
con GIANNI GALLERI
introduce NICOLA ANGELI

in collaborazione con Bottega Errante per il progetto Estensioni. Dentro le letterature di confine

Dieci anni di viaggi tra Bulgaria, Romania, Albania ed ex Jugoslavia sulle tracce di vicende e di episodi poco conosciuti che hanno fatto la storia – non solo calcistica – di queste terre. Dal Marakana di Belgrado alle utopie di cemento degli spomenik jugoslavi, dal Maksimir di Zagabria alle sponde del lago di Ocrida, senza generalizzazioni né stereotipi, calandosi fra la gente, entrando nei bar, lungo le strade, sui gradoni di tanti stadi in giro per i Balcani. Un viaggio dall’Adriatico al Mar Nero, lungo il Danubio e la Drina, tra vecchi amici e burberi tifosi, birre e cori, ćevapi e rakija, per provare a decifrare i Balcani attraverso la lente d’ingrandimento del calcio.

GIANNI GALLERI Appassionato di viaggi, crede che il calcio sia uno dei modi migliori per conoscere un luogo. Collabora con testate e siti sportivi italiani. Ha realizzato podcast e documentari sul tifo in Europa dell’Est e nei Balcani. Ultime pubblicazioni: Pašić. Predrag difende Sarajevo (Garrincha Edizioni 2024); Balkan Football Club (Bottega Errante 2024).

NICOLA ANGELI Direttore di UdineToday.it, TriestePrima.it e PordenoneToday.it. Per diversi anni si è occupato di cronaca e sport per l’edizione udinese del Gazzettino. Collabora con Udinese Tv, Radio1 Rai del Friuli Venezia Giulia e Gazzetta dello Sport.

Francesco Ronchi

Insegna Politica europea alla Columbia University di New York e a Sciences Po a Parigi. Per l’Onu si è occupato di democratizzazione e mantenimento della pace in Africa occidentale. Come funzionario europeo, è stato incaricato delle attività del Parlamento europeo a sostegno della democrazia nei Balcani. Ha scritto di politica europea ed internazionale per il Wall Street Journal e Le Figaro. È autore de La scomparsa dei Balcani.  Il richiamo del nazionalismo, le democrazie fragili, il peso del passato (Rubbettino 2023).

Walter Skerk

Giornalista Rai, è curatore della rubrica EstOvest della Tgr. Durante le guerre nella ex Iugoslavia è stato corrispondente per il Primorski dnevnik, l’Avvenire,e la Radio Vaticana. Ha collaborato alla realizzazione di alcuni documentari storici e ha firmato la sceneggiatura del documentario Josip Krizaj, pilota della regista Mirjam Koren.

La scomparsa dei Balcani

PRESENTAZIONE
con FRANCESCO RONCHI
Introduce WALTER SKERK 
a cura della Libreria Moderna

I Balcani stanno scomparendo: politicamente dimenticati da un’Europa che negli ultimi vent’anni ha preferito aprirsi a Est fino a inglobare gli ex satelliti sovietici, lasciando così un grande vuoto nel proprio cuore geografico e storico. Il libro è un viaggio dentro i suoi territori, con l’invito a riscoprirli. Perché dentro quest’apparente vuoto si agitano invece forze in grado di condizionare il futuro dell’intero continente. Innanzitutto, il ritorno del nazionalismo serbo che scuote Belgrado e altri Paesi della regione, soprattutto la Bosnia, definita da Emmanuel Macron “una bomba a orologeria”. E poi il Kosovo e il Montenegro, anch’essi tutt’altro che immuni dal revival nazionalista. E mentre noi siamo distratti, tali fibrillazioni vengono sfruttate sapientemente dalla Russia che, approfittando dei legami storici coltivati negli ultimi anni, tende a destabilizzare la regione.

FRANCESCO RONCHI Insegna Politica europea alla Columbia University di New York e a Sciences Po a Parigi. Per l’Onu si è occupato di democratizzazione e mantenimento della pace in Africa occidentale. Come funzionario europeo, è stato incaricato delle attività del Parlamento europeo a sostegno della democrazia nei Balcani. Ha scritto di politica europea ed internazionale per il Wall Street Journal e Le Figaro. È autore de La scomparsa dei Balcani.  Il richiamo del nazionalismo, le democrazie fragili, il peso del passato (Rubbettino 2023).

WALTER SKERK Giornalista Rai, è curatore della rubrica EstOvest della Tgr. Durante le guerre nella ex Iugoslavia è stato corrispondente per il Primorski dnevnik, l’Avvenire,e la Radio Vaticana. Ha collaborato alla realizzazione di alcuni documentari storici e ha firmato la sceneggiatura del documentario Josip Krizaj, pilota della regista Mirjam Koren.

Cosa significa essere umani?

PRESENTAZIONE
con UGO MORELLI
introduce GIANPAOLO CARBONETTO

Una rivoluzione copernicana eÌ sotto i nostri occhi e pone al centro del nostro universo mentale la “relazione”: scopriamo che l'”io” che pensavamo di essere deriva dai “noi” di cui siamo parte; al di là della mente, riconosciamo di essere soprattutto corpo; scopriamo l’origine della conoscenza nella nostra capacità di azione e movimento; ci accorgiamo che non siamo sopra le parti ma parti del tutto nei paesaggi della nostra vita; che dietro ogni pensiero c’è un’emozione; che l’empatia ci precede e ci contiene e sottende le nostre possibilità di comprenderci, amarci… Un piccolo vedemecum in forma di dialogo per viandanti dell’esistenza in cerca del significato di “umanità”.

UGO MORELLI Saggista e psicologo, insegna Scienze cognitive applicate all’UniversitaÌ Federico II di Napoli. Per Raffaelllo Cortina ha pubblicato: Incertezza e organizzazione (2009); Contro l’indifferenza (2013); Cosa significa essere umani? (con V. Gallese, 2024).

GIANPAOLO CARBONETTO Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure… per il gruppo Repubblica-L’Espresso. Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).

Andrea Baudino

Insieme a Giuseppe Modica, è autore del podcast in sette puntate Blokada. Sarajevo, la civiltà sotto assedio (Bottega Errante 2024)

Giuseppe Modica

Insieme ad Andrea Baudino, è autore del podcast in sette puntate Blokada. Sarajevo, la civiltà sotto assedio (Bottega Errante 2024)

Blokada. Sarajevo, la civiltà sotto assedio

PRESENTAZIONE DEL PODCAST
con ANDREA BAUDINO, GIUSEPPE MODICA
modera GIANLUCA PACIUCCI 
in collaborazione con Bottega Errante per il progetto Voci a Est

Podcast scritto e raccontato da Giuseppe Modica e Andrea Baudino, dedicato al lungo e feroce assedio che la capitale della Bosnia ed Erzegovina ha subito fra il 1992 e il 1996. Il 5 aprile 1992 inizia il più lungo assedio nella storia bellica del XX secolo. 1425 giorni, 12.000 morti, 50.000 feriti, 35.000 edifici distrutti, un pezzo di artiglieria ogni 35 metri. A Sarajevo è la civiltà a essere presa d’assedio: le truppe assedianti serbo-bosniache, guidate da Radovan Karadžić e Ratko Mladić, puntarono alla distruzione di una comunità multietnica coesa e integrata. In sette puntate, sette istantanee audio, Blokada racconta com’era Sarajevo prima dell’occupazione e poi la resistenza e la lotta per la sopravvivenza dei suoi abitanti durante l’assedio. 

ANDREA BAUDINO Insieme a Giuseppe Modica, è autore del podcast in sette puntate Blokada. Sarajevo, la civiltà sotto assedio (Bottega Errante 2024)

GIUSEPPE MODICA Insieme ad Andrea Baudino, è autore del podcast in sette puntate Blokada. Sarajevo, la civiltà sotto assedio (Bottega Errante 2024)

GIANLUCA PACIUCCI Dal 2002 al 2006 ha lavorato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sarajevo e presso l’Ambasciata italiana in Bosnia-Erzegovina. È tra gli ideatori degli “Incontri Internazionali di Poesia a Sarajevo” e ha pubblicato numerose raccolte di versi. Ha tradotto dal francese e curato Sarajevo, mon amour, intervista al generale Jovan Divjak (Infinito 2007).

Governare le migrazioni. Si deve, si può

PRESENTAZIONE
Con STEFANO ALLIEVI
Introduce ANNA DAZZAN

Le migrazioni sono un fenomeno troppo importante per essere affrontato ideologicamente e a colpi di slogan. Dalle politiche di ingresso al controllo dei confini, dalla gestione di flussi regolari di immigrazione al contenimento di quelli irregolari, dalle norme sulla cittadinanza alle politiche di integrazione, dal mantenimento della sicurezza alla prevenzione dei conflitti culturali, dalla distinzione tra migranti economici e richiedenti asilo, fino alle famiglie miste: tutti i nodi caldi della discussione, sempre più accesa, sui fenomeni migratori sono qui analizzati con un focus costante, pragmatico e non ideologico,  su cosa fare e come farlo.

STEFANO ALLIEVI Professore di Sociologia e direttore del Master in Religions, Politics and Global Society all’Università di Padova. Si occupa di migrazioni in Europa, analisi del cambiamento culturale e pluralismo religioso. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Governare le migrazioni (Laterza 2023); Dizionario del Nordest (Ronzani 2023); Il sesto continente (con G. Bernardi e P. Vineis, Aboca 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano. 

ANNA DAZZAN Giornalista, scrive per UdineToday e collabora con l’Espresso, il Fatto Quotidiano, il Messaggero Veneto. Ha conseguito un Master su fenomeni migratori e trasformazioni sociali.

Jacopo Storni

Giornalista del Corriere della Sera. È autore di reportage e inchieste su tematiche sociali, tra cui Fratelli. Viaggio al termine dell’Africa (Castelvecchi 2021). Tiziano Terzani mi disse (Ediciclo 2024), con la prefazione di Angela Terzani Staude, è un omaggio al suo concittadino.

Andrea Bocconi

Psicoterapeuta. È autore di saggi, romanzi e narrativa di viaggio, tra cui India formato famiglia (Guanda 2011); Raccontare il viaggio (con altri autori, Touring Editore 2017) e la recente riedizione di Viaggiare e non partire (Ediciclo 2024), che include il racconto dell’incontro con Tiziano Terzani.

Tiziano Terzani: nella mente del viaggiatore

PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA NAZIONALE
con JACOPO STORNI e ANDREA BOCCONI
modera ÀLEN LORETI

«La ricerca dell’Altro è stata la spinta che mi ha portato in Asia quando ero ancora un ragazzo – disse Tiziano Terzani – ma non per questo sono meno fiorentino di prima, anzi, attraverso questa esperienza ho riaffermato le mie radici». Due autori toscani si misurano con la personalità di Terzani: mentre Jacopo Storni ne indaga le radici locali, descrivendo i luoghi nei quali è cresciuto, Andrea Bocconi si concentra sull’aspetto psicologico del viaggiatore che sa compiere scelte coerenti con il proprio sentire, rivelando il bisogno di conoscenza, crescita e trasformazione personale. Una doppia indagine che ci aiuta a capire il senso della partenza, del ritorno e della scrittura.

JACOPO STORNI Giornalista del Corriere della Sera. È autore di reportage e inchieste su tematiche sociali, tra cui Fratelli. Viaggio al termine dell’Africa (Castelvecchi 2021). Tiziano Terzani mi disse (Ediciclo 2024), con la prefazione di Angela Terzani Staude, è un omaggio al suo concittadino.

ANDREA BOCCONI Psicoterapeuta. È autore di saggi, romanzi e narrativa di viaggio, tra cui India formato famiglia (Guanda 2011); Raccontare il viaggio (con altri autori, Touring Editore 2017) e la recente riedizione di Viaggiare e non partire (Ediciclo 2024), che include il racconto dell’incontro con Tiziano Terzani.

ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official.

Trieste è un’isola

PRESENTAZIONE
con FRANCESCO DE FILIPPO
introduce OSCAR D’AGOSTINO

Fuggito da Napoli in seguito a un incidente che vorrebbe dimenticare, l’ex agente dei servizi segreti sotto copertura Vincenzo Tagliente approda a Trieste, dove un evento inaspettato incrina il nuovo, fragile equilibrio: mentre è in visita al campo profughi di Padriciano, si imbatte nell’enigmatica Anna Kostoric, settantenne slovena trasferitasi negli Stati Uniti. Con l’intraprendenza dell’agente segreto, decide di investigare su di lei e su Padriciano… Un poliziesco intenso e complesso attraversato dalla voce ironica del suo protagonista, che cancella la linea sempre illusoria che divide il presente dal passato, unendo i tasselli scomposti di esistenze dolorose che chiedono di essere testimoniate.

FRANCESCO DE FILIPPO Giornalista, scrittore e saggista. Direttore di Ansa Fvg.  Vincitore di premi letterari internazionali. Tra le sue pubblicazioni: La nuova via della seta (Castelvecchi 2019); Filosofia per i prossimi umani (con M. Frega, Giunti 2020); Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino (Castelvecchi 2020); Prima sterminammo gli uccelli… (Castelvecchi 2020); No vax: il grande sogno negato (Castelvecchi 2022); Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).

OSCAR D’AGOSTINO Giornalista del Messaggero Veneto, è il responsabile della sezione Cultura Spettacoli e si occupa anche dell’inserto MvScuola. Copre l’incarico di fiduciario provinciale (Udine) per Assostampa. È tra gli organizzatori del Festival LignanoNoir intitolato allo scrittore Giorgio Scerbanenco.

Fabio Babich

Fumettista, dal 2015 fa parte dello staff di disegnatori della testata fantasy Dragonero, della Sergio Bonelli Editore. Quel pane nascosto (qudulibri 2024), realizzato insieme a Maurizio Mattiuzza, è un progetto editoriale promosso dal Comune di Gradisca d’Isonzo nell’ambito di #IORISPETTO.

Quel pane nascosto. Storia di Anna

PRESENTAZIONE
con FABIO BABICHMAURIZIO MATTIUZZA
letture di CARLOTTA DEL BIANCO

Una graphic novel storica sulla tragedia della deportazione, un prezioso lavoro di ricostruzione, che ha l’obiettivo di stimolare una memoria consapevole anche da parte dei lettori più giovani. Dedicata alla storia di Anna Ragusa Venuti, questa graphic novel ci consegna un’eredità importante. Testimonianza viva di ciò che è stata la deportazione nella seconda guerra mondiale, ci sfida alla comprensione e alla riflessione sul sistema concentrazionario. Trasmettere il ricordo di quell’esperienza alle generazioni più giovani con gli strumenti di un linguaggio artistico affine alle loro modalità di fruizione può costituire un allarme e un monito, valido per il presente e per il futuro, contro il meccanismo mentale che ha portato alla folle rottura di umanità di Auschwitz. 

FABIO BABICH Fumettista, dal 2015 fa parte dello staff di disegnatori della testata fantasy Dragonero, della Sergio Bonelli Editore. Quel pane nascosto (qudulibri 2024), realizzato insieme a Maurizio Mattiuzza, è un progetto editoriale promosso dal Comune di Gradisca d’Isonzo nell’ambito di #IORISPETTO.

MAURIZIO MATTIUZZA Scrittore e poeta, ha lavorato anche come paroliere per Lino Straulino e i Luna e un Quarto. Ha ricevuto premi di poesia italiani e internazionali e ha pubblicato il romanzo La Malaluna (Solferino 2020) e realizzato la graphic novel Quel pane nascosto (con F. Babich, qudulibri 2024).

CARLOTTA DEL BIANCO Regista e attrice, ha lavorato con compagnie teatrali a Milano e a Roma con maestri come Gigi Dall’Aglio, Rick Cluchey, Mamadou Dioume e Bruno Stori. Fa parte del collettivo artistico “Spazio a colori”, che realizza spettacoli e laboratori didattici per bambini e ragazzi delle scuole del Friuli Venezia Giulia.

Anja Mugerli

Tra le voci emergenti della letteratura slovena contemporanea. Collabora con le principali riviste letterarie slovene ed è autrice di opere teatrali che le sono valse riconoscimenti in patria e all’estero. Vive e lavora a Nova Gorica, sul confine tra Italia e Slovenia. Debutta nel 2015 con la raccolta di racconti Zeleni fotelj (La poltrona verde). Dopo il romanzo Spovin (Memovin), edito nel 2017, pubblica nel 2023 il suo secondo romanzo, Pričakovanja (Attese). Con Autopsie di famiglia (Infinito 2021) vince il prestigioso Premio dell’Unione Europea per la Letteratura.

Barbara Urizzi

Conduttrice radiofonica e appassionata di viaggi a piedi. Friulana nata in Svizzera, risiede a Trieste e dal 2012 lavora per Radio Capodistria, storica emittente pubblica slovena che trasmette in italiano. Qui oltre ad occuparsi di musica, conduce trasmissioni dedicate all’ambiente e alla sostenibilità.

Gorizia Nova Gorica: due città in una

ANDREA BELLAVITE dialoga con BARBARA URIZZI

Gorizia è stata nominata per la prima volta nell’anno1001, Nova Gorica è stata ideata nel 1947 e costruita negli anni successivi. Eppure le due città costituiscono un’unica realtà, nella quale ogni passo e ogni colpo di pedale consentono di scoprire il fascino dell’unità nella diversità. Una terra che nei secoli ha testimoniato la bellezza delle culture – germanica, slava, latina, friulana, ebraica – è stata dolorosamente divisa per decenni da un con­fine innaturale, conseguenza del nazionalismo culminato nella catastro­fe della Prima e della Seconda guerra mondiale. Andrea Bellavite guida il visitatore nell’affascinante scoperta dei tanti mondi che fanno di due città un unico, irripetibile tessuto urbano.

ANDREA BELLAVITE Teologo, saggista, giornalista. Goriziano d’adozione, è direttore della Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia. Con il fotografo Massimo Crivellari ha pubblicato testi sull’Isonzo, sul Carso e sui Monti Goriziani. Per Ediciclo ha contribuito alla stesura della guida Il Cammino Celeste (2013) e ha pubblicato la guida La Basilica di Aquileia (2017) e Lo spirito dei piedi (2016, 2023). 

BARBARA AURIZZI Conduttrice radiofonica e appassionata di viaggi a piedi. Friulana nata in Svizzera, risiede a Trieste e dal 2012 lavora per Radio Capodistria, storica emittente pubblica slovena che trasmette in italiano. Qui oltre ad occuparsi di musica, conduce trasmissioni dedicate all’ambiente e alla sostenibilità.

Giorgia Pappalardo

Creative Strategist Senior. Il suo interesse per i temi della diversità e dell’inclusione si riflette nel coinvolgimento attivo in progetti chiave che Parole O_Stili ha realizzato con importanti aziende e scuole. Tra questi, la piattaforma Ancheioinsegno.it.

Valentina Parelli

Sorella dello studente Lorenzo Parelli, vittima nel 2022 di un incidente sul lavoro, durante uno stage scolastico.  Insieme ai genitori Elena e Dino, è impegnata a diffondere “La Carta di Lorenzo”: una piattaforma nazionale che promuove la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Il piacere della legalità? Mondi a confronto. Legami di responsabilità

PROGETTO FORMATIVO DELLE SCUOLE IN RETE INTERISTITUZIONALE
presentazione dei risultati della XVII edizione dedicata a Lorenzo Parelli
coordinamento del progetto LILIANA MAURO, CHIARA TEMPO

intervengono
VALENTINA PARELLI
SIMMACO PERILLO
GAETANO PAESANO
GIORGIA PAPPALARDO
MARCO OMIZZOLO
DJ TUBET

conducono 
Chiara Bazzaro, Iris Biasatti, Marco Bulfone, Assunta Casanova, Riccardo Dalle Molle, Terence Fabro, Matilde Fadi, Giulia Felea, Elia Fuligni, Lisa Grazzutti, Gioele Lodolo, Giulia Zannini

video degli studenti
La videoteca della Rete ITT GG: Marinoni
Una mano ImMENSA ISIS B. Stringher
Un tramonto contro la violenza sulle donne ISIS A. Malignani
Nel nome di Lea. Nel cuore di Denise Licei C. Percoto e G. Sello
A Casal di Principe Liceo Artistico G. Sello
Rita Atria: una ragazza come noi Liceo Scientifico N. Copernico
Urla di silenzio Licei C. Percoto, G. Sello e CPIA Casa Circondariale

esibizioni degli studenti
Marinelli Gospel Choir 
diretto da Rudy Fantin e Giovanni Molaro
Liceo scientifico Marinelli Udine

musica:
AltamareA band: Lorenzo Buttà, Riccardo Cozzi, Giorgio Parisi, Amedeo Serafini 
Zero Six bandLorenzo Armellini, Davide Gremese, Lorenzo Lentini, Alma Pace, Jacopo Urban                         
Liceo C. Percoto Udine

a cura di 
Liceo C. Percoto, Scuola capofila Udine
Liceo Artistico G. Sello Udine
Liceo Scientifico N. Copernico Udine
Liceo Scientifico G. Marinelli Udine 
ISIS A. Malignani Udine
ISIS B. Stringher Udine
ISIS C. Deganutti Udine
ISIS V. Manzini S. Daniele del Friuli
ISIS Magrini Marchetti Gemona del Friuli
ISIS R. D’Aronco Gemona del Friuli
ISIS Paschini Linussio Tolmezzo
ITT GG. Marinoni Udine
CPIA Centro Provinciale Istruzione Adulti-Casa Circondariale Udine
IC 2° Udine sede Valussi
Presidio degli insegnanti di Libera Udine, intitolato a Rita Atria

con il patrocinio di
Regione FVG, Comune di Udine, Garante Comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, Camera Penale FVG, Comitato Pari Opportunità – Avvocati di Udine, vicino/lontano, Direzione Investigativa Antimafia Trieste, Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, MoVI FVG, CTA Friuli centrale, GETUP, Fondazione Paolo Petrucco, Fondazione Friuli

con il sostegno di
Regione FVG, Comune di Udine, vicino/lontano, Fondazione Paolo Petrucco, Fondazione Friuli MoVI FVG, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Momento conclusivo di un percorso formativo, rivolto agli studenti, su cittadinanza attiva, etica e responsabilità. Durante la mattinata in teatro, i ragazzi delle Scuole della Rete presentano i risultati delle loro attività e si confrontano con testimoni che spendono la loro vita nel rispetto dei valori di cittadinanza: dignità, solidarietà, legalità.

Il progetto, alla sua diciassettesima edizione, ha coinvolto quattordici istituti scolastici di Udine, San Daniele, Gemona del Friuli e Tolmezzo. Insieme a: Magistratura di sorveglianza – Tribunale Udine, Casa Circondariale Udine, Ufficio Esecuzione Penale Esterna UD-PN, Garante Comunale dei diritti delle persone detenute, Camera Penale FVG, Direzione Investigativa Antimafia Trieste, Nucleo Investigativo Carabinieri Udine, Agenzia delle Entrate Udine, Comitato Pari Opportunità-Ordine Avvocati Udine, Zero Tolerance Comune Udine, CEFS Udine, Centro di accoglienza e promozione culturale E. Balducci Zugliano, Laboratorio teatrale Spazio Aperto, Cooperativa sociale Al di là dei sogni Caserta. E con le associazioni: vicino/lontano, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ICARO Volontariato Giustizia OdV, Sisifo OdV, Centro Servizi Volontariato-CTA Friuli Centrale, MoVI FVG, Caritas Arcidiocesi Udine, Mensa La Gracie di Diu Caritas, ADO FVG, AFDS S. Daniele del Friuli, CeVI OdV, OIKOS ETS, GET UP APSP, Festival Costituzione San Daniele del Friuli, Rete delle Scuole di Pace, Granello di Senape Padova, Rondine, Cittadella della Pace, L’Istrice-Centro formazione con uomini autori di violenza, CO.S.M.O Coop. sociale, Legacoop, Casa ACMOS Torino, Scuola Sperimentale dell’attore PN, Coccinelle Rosa A.P.S Udine, Cerchi nell’acqua Majano, Emmaus OdV Palermo, Centro Padre Puglisi Palermo, Comitato don Peppe Diana Casal di Principe, La Scugnizzeria Libreria di Scampia Napoli, Art Espressa Caserta 

MARCO OMIZZOLO Sociologo, presidente di Tempi Moderni. Si occupa di mafie, tratta internazionale e caporalato. Come bracciante infiltrato, ha studiato lo sfruttamento dei migranti in agricoltura. Nel 2016 a Latina ha animato lo sciopero di oltre quattromila braccianti indiani contro caporali e padroni. Nominato Cavaliere della Repubblica per il suo impegno e le sue ricerche, da anni vive sotto protezione. 

GAETANO PAESANO Protagonista di esperienze drammatiche, oggi prezioso testimone di riscatto e socio-lavoratore della cooperativa sociale “Al di là dei sogni”.

GIORGIA PAPPALARDO Creative Strategist Senior. Il suo interesse per i temi della diversità e dell’inclusione si riflette nel coinvolgimento attivo in progetti chiave che Parole O_Stili ha realizzato con importanti aziende e scuole. Tra questi, la piattaforma Ancheioinsegno.it.

VALENTINA PARELLI Sorella dello studente Lorenzo Parelli, vittima nel 2022 di un incidente sul lavoro, durante uno stage scolastico.  Insieme ai genitori Elena e Dino, è impegnata a diffondere “La Carta di Lorenzo”: una piattaforma nazionale che promuove la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. 

SIMMACO PERILLO Presidente del Consorzio NCO-Nuova Cooperazione Organizzata e della cooperativa sociale Al di là dei sogni, che dal 2004 opera a Sessa Aurunca su terreni confiscati alla camorra. Da anni è animatore infaticabile di comunità solidali e protagonista del percorso di riscatto e di crescita economica e civile del territorio casertano.

DJ TUBET Rapper, produttore e freestyler friulano, contamina l’hip hop con dub, reggae e world music. Nel freestyle in friulano raggiunge 15 sillabe al secondo.Fin Cumò è il suo album più recente (14 canzoni in 14 lingue). È tra i pionieri di Pedagogia Hip Hop e di una tecnica rap che sfrutta le stesse vocali.

Antonello Pasini

Fisico climatologo del Cnr e docente di Fisica del clima all’Università Roma Tre. Elabora e applica modelli matematici per individuare le cause dei cambiamenti climatici e studiarne gli impatti. Autore di numerosi articoli su riviste scientifiche internazionali e attivo divulgatore, è autore di: Effetto serra, effetto guerra. (con G. Mastrojeni, nuova edizione, Chiarelettere 2020); L’equazione dei disastri (Codice 2020). 

Mauro Ivo Van Aken

Insegna Antropologia Culturale all’Università Milano-Bicocca. Svolge attività di ricerca e didattica su relazioni e flussi di significati tra società, acqua e atmosfera e sulle dinamiche culturali nella crisi climatica. Autore, tra l’altro, di: Ogni popolazione è idraulica (in Gli stati generali dell’acqua, Castelvecchi 2022); Quanti soggetti, quante relazioni! Cambiare gioco nell’Antropocene (in Educazione e natura, Franco Angeli 2022).

Elisabetta Ambrosi

Giornalista del Fatto Quotidiano, cura la newsletter ambientale Fatto For Future, dove tiene la sua rubrica Verdi si diventa.Con Luca Mercalli cura il podcast Clima che fare? Si occupa di ambiente e crisi climatica anche da un punto di vista culturale e sociale, con particolare attenzione al tema della comunicazione del cambiamento climatico. 

Crisi climatica. Transizione o metamorfosi?

CONFRONTO
con MARCO PACINI, ANTONELLO PASINI, MAURO IVO VAN AKEN 
modera ELISABETTA AMBROSI

La crisi eco-climatica accelera. Nonostante questa evidenza il negazionismo aggrappato agli ultimi brandelli di pseudo-scienza prova a rialzare la testa. Ma saranno le azioni e retroazioni del sistema-Terra (non più oggetto a nostra disposizione, ma soggetto politico a pieno titolo) a farsi carico della sua definitiva confutazione. Dovremmo piuttosto chiederci se le politiche “green” promosse dai soggetti politici tradizionali (singoli cittadini, Stati, istituzioni sovranazionali…) più virtuosi rappresentino la soluzione, piuttosto che un suo rinvio. Dovremmo indagare con sguardo critico e consapevolezza depurata da retoriche e marketing, il senso e la praticabilità dello “sviluppo sostenibile”. Dovremmo forse – in definitiva – chiederci se sarà una “transizione ecologica” a salvaguardare le condizioni di vivibilità della biosfera, piuttosto che una metamorfosi che riconcili la nostra specie con il resto del vivente e non vivente.

MARCO PACINI Giornalista e scrittore. Ha pubblicato Epocalisse (Mimesis 2018); Pensare la fine. Discorso pubblico e crisi climatica (Meltemi 2022); Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia (2024 Meltemi). Con Paolo Cerutti è l’ideatore del progetto vicino/lontano. È membro della redazione di “aut aut” e della giuria del Premio Terzani.

ANTONELLO PASINI Fisico climatologo del Cnr e docente di Fisica del clima all’Università Roma Tre. Elabora e applica modelli matematici per individuare le cause dei cambiamenti climatici e studiarne gli impatti. Autore di numerosi articoli su riviste scientifiche internazionali e attivo divulgatore, è autore di: Effetto serra, effetto guerra. (con G. Mastrojeni, nuova edizione, Chiarelettere 2020); L’equazione dei disastri (Codice 2020).  

MAURO IVO VAN AKEN Insegna Antropologia Culturale all’Università Milano-Bicocca. Svolge attività di ricerca e didattica su relazioni e flussi di significati tra società, acqua e atmosfera e sulle dinamiche culturali nella crisi climatica. Autore, tra l’altro, di: Ogni popolazione è idraulica (in Gli stati generali dell’acqua, Castelvecchi 2022); Quanti soggetti, quante relazioni! Cambiare gioco nell’Antropocene (in Educazione e natura, Franco Angeli 2022). 

ELISABETTA AMBROSI Giornalista del Fatto Quotidiano, cura la newsletter ambientale Fatto For Future, dove tiene la sua rubrica Verdi si diventa.Con Luca Mercalli cura il podcast Clima che fare? Si occupa di ambiente e crisi climatica anche da un punto di vista culturale e sociale, con particolare attenzione al tema della comunicazione del cambiamento climatico. 

Clandestine. Il romanzo delle donne

PRESENTAZIONE
con MARTA STELLA
introduce MADDALENA BOSIO

“Siamo le figlie di chi ha pagato care le proprie scelte in un’Italia liberata ma sempre più bigotta, che costringe a essere vergini o madri”. Questi pensieri nascono nell’animo della protagonista, studentessa in un liceo di Milano, alla fine di una giornata che la segna per sempre: ha abortito. Ha compiuto la sua scelta da clandestina, nell’Italia degli anni Sessanta che punisce l’aborto con il carcere. Una ragazza smarrita, che diventa donna lottando assieme ad altre donne, alcune madri, altre figlie, tutte sorelle. Una voce narrante che cresce insieme alla Storia e in capitoli documentatissimi racconta la formidabile epopea dei movimenti femministi, il loro riflusso, forse la loro sconfitta. Un prezioso strumento di ricognizione del passato in un vibrante romanzo attraverso cui una giovane scrittrice partecipa qui e ora al tormentato cammino delle donne verso la libertà.

MARTA STELLA Giornalista e consulente editoriale, i suoi ultimi lavori sono comparsi sul New Yorker, con un documentario premiato ai New York International Film Awards, e su 7 del Corriere della Sera. È stata curatrice del festival di cinema femminile Sguardi Altrove ed è autrice di Clandestine. Il romanzo delle donne (Bompiani 2024)

MADDALENA BOSIO Avvocata del Foro di Udine, si occupa a livello nazionale ed internazionale di diritti umani, in particolare diritto d’asilo, diritti delle donne, violenza di genere e diritto di famiglia, oltre a coltivare la passione per il diritto dell’ambiente e degli animali. Formatrice e relatrice in collaborazione con enti e associazioni, università e scuole, ha pubblicato: La Violenza di Genere al cospetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Tutela della donna: retrospettive e prospettive (Key Editore 2020). Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.

Francesco Bercic

Studente di Lettere all’Università di Trieste. Coordina la rivista chartasporca.it e collabora con i quotidiani Il Piccolo e Il Foglio, presso la cui redazione, nella versione online, è stato stagista.

Diletta Coppi

Psicologa. Redattrice della rivista Charta Sporca, componente del direttivo dell’omonima associazione e del collettivo Into the Game. Organizza eventi e scrive articoli sui temi della violenza e della diseguaglianza sociale. Ha partecipato alla realizzazione del docu-film Comizi d’amore 2.0 (Charta Sporca 2023), remake triestino ispirato all’originale di Pasolini.

Fame

presentazione del numero 36 della rivista “Charta Sporca”
con FRANCESCO BERCIC, DILETTA COPPIANDREA MUNI

Il nuovo numero della rivista annuale “Charta Sporca”nella versione cartaceaapprofondisce in diverse modalità e da molteplici entrate – narrativa, saggistica, di arte grafica – i molti sensi di una parola e di un tema che paradossalmente appartiene al nostro presente e che ci pare urgente sviscerare. Attraverso i lavori dei diciotto autori che hanno contribuito alla realizzazione del fascicolo, la fame e i suoi fantasmi divengono a turno, alternativamente ma anche tutti insieme, metafora del desiderio, oggetti dell’arte e del mito, materia di studio per la psicologia e l’antropologia, ma anche spunto per racconti, riflessioni di carattere culinario, di costume, di progetti politici o di atteggiamenti post-coloniali. 

FRANCESCO BERCIC Studente di Lettere all’Università di Trieste. Coordina la rivista chartasporca.it e collabora con i quotidiani Il Piccolo e Il Foglio, presso la cui redazione, nella versione online, è stato stagista.

DILETTA COPPI Psicologa. Redattrice della rivista Charta Sporca, componente del direttivo dell’omonima associazione e del collettivo Into the Game. Organizza eventi e scrive articoli sui temi della violenza e della diseguaglianza sociale. Ha partecipato alla realizzazione del docu-film Comizi d’amore 2.0 (Charta Sporca 2023), remake triestino ispirato all’originale di Pasolini.

ANDREA MUNI Ricercatore indipendente, ex operaio stagionale, dottore di ricerca all’Università di Trieste, attualmente docente di sostegno nelle scuole superiori. Si occupa di filosofia contemporanea, storia dei sistemi di pensiero, marxismo e psicoanalisi. Coordina il sito chartasporca.it, è redattore di aut aut e docente della Scuola di Filosofia di Trieste. Collabora con le riviste Argo, Le parole e le cose 2, Blue Labyrithns.

Ci sono amori senza paradiso

INAUGURAZIONE
installazione di GIANLUCA COSTANTINI
progetto allestimento a cura di Alberto Cervesato 
intervengono GIANLUCA COSTANTINI e MADDALENA BOSIO
dal 7 al 12 maggio

con il sostegno di eps

Il giornalismo narrativo – da Matilde Serao ne Il ventre di Napoli a Truman Capote e il suo A sangue freddo – scava nei crimini che nascono dalle relazioni personali, dal male che opera lasciando il segno sulle vite di persone semplici. Spesso senza un volto riconoscibile. Quasi sempre solo una menzione in un titolo di nera.

Così è stato a lungo per il delitto di passione, come veniva comunemente chiamato. Un ossimoro, evidente oggi: l’onestà delle parole è il lievito fecondo di ogni relazione… le parole sono semi, lievito, veleno, virus. Ecco perché è importante oggi dire FEMMINICIDIO, uccisa per la ragione del suo sesso, non per altro, per fare lievito fecondo delle future relazioni. Sapendo che è solo l’inizio di un percorso.

Oltre all’usare parole oneste, dare un volto alle vittime della violenza patriarcale è un obbligo morale per il disegnatore Costantini, attivista e difensore dei diritti umani ad ampio spettro, che non dimentica la violenza più antica (al pari del “mestiere più antico del mondo”).

Questo atlante di volti crea una geografia emotiva e questa volta sì, passionale, partecipativa, che permette di ri-cordare (portare al cuore letteralmente) il sorriso, lo sguardo, le linee che compongono queste isole di vita interrotta.

È anche un tentativo di costruzione di una memoria collettiva, di un sollecito all’acquisizione di consapevolezza, un atto politico che nella sua presentazione scenica, elicoidale e circolare, vuole costringere il visitatore e la visitatrice ad attardarsi e a farsi avvolgere, sapendo che la temporalità dell’installazione rende questa esperienza “a tempo determinato”, eliminando la possibilità di diventare monumento. Si entra quindi in un “nonumento” per usare un neologismo di Gordon Matta-Clark. 

C’è necessità di ricordare, ma non c’è antidoto all’oblio.
Elettra Stamboulis

GIANLUCA COSTANTINI Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange (nuova edizione 2024, in uscita a maggio con Altreconomia). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House) e portoghese (Objectiva).