Direttore editoriale di Nord Est Multimedia. Giornalista e storico, ha realizzato il proprio percorso professionale prima nel gruppo Espresso poi in Gedi. Ha diretto i quotidiani Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, La Nuova di Venezia e Mestre e Il Piccolo di Trieste. Per oltre venti anni è stato una delle principali firme del settimanale economico di Repubblica Affari&Finanza e ha collaborato con La Stampa. Collabora con Rai Storia e Rai Radio 3 per il programma Prima pagina.
Anno edizione: 2024
L’Italia nella “Guerra Grande”
con LUCIO CARACCIOLO intervista di PAOLO POSSAMAI
in collaborazione con Historia e LiMes Club Pn-Ud-Ve
con il sostegno di Amga Energia & Servizi

Il mondo è in guerra. La politica nel caos. Da qualche anno infuria su più fronti, e con diverse modalità, una “Guerra Grande” (definizione di LiMes). Ciò avviene nella distratta e pericolosa inconsapevolezza di quanti si pensano estranei alla tempesta, che invece ci vede tutti – che lo vogliamo o no – coinvolti, e sempre meno indirettamente. Il sanguinoso e distruttivo stallo del conflitto ucraino, l’incendio mediorientale con i suoi strascichi marittimi sullo strategico accesso al Mar Rosso, le crescenti tensioni tra Usa e Cina, l’incerto scenario Indo-Pacifico: sono solo alcune tra le più evidenti manifestazioni di un rivolgimento geopolitico che ha già cambiato in modo profondo gli equilibri internazionali. In questo tumulto, cosa può fare l’Italia, per prendere piena coscienza degli eventi e non farsene travolgere? Quanto può contare la sua geografia, il suo retroterra storico-culturale, la sua collocazione geopoliticamente atlantica?
LUCIO CARACCIOLO Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes e Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per Repubblica e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023).
PAOLO POSSAMAI Direttore editoriale di Nord Est Multimedia. Giornalista e storico, ha realizzato il proprio percorso professionale prima nel gruppo Espresso poi in Gedi. Ha diretto i quotidiani Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, La Nuova di Venezia e Mestre e Il Piccolo di Trieste. Per oltre venti anni è stato una delle principali firme del settimanale economico di Repubblica Affari&Finanza e ha collaborato con La Stampa. Collabora con Rai Storia e Rai Radio 3 per il programma Prima pagina.
Raccontare i conflitti oggi
Con FRANCESCA MANNOCCHI
“… è sul corpo che si scrive la verità delle guerre”. Così Francesca Mannocchi, in Conflitti, nel fascicolo 06/10, 2023 di “Sotto il Vulcano” da lei curato. Sono i corpi ad abitare le trincee, i corpi a subire le vendette: stuprati, torturati, violati. Ed è a partire dai corpi che dobbiamo tornare a educarci al conflitto. Perché la commozione senza comprensione non serve. E “la compassione è un’emozione instabile”. In passato l’orrore della guerra era lontano, non vedevamo in diretta le sofferenze dei combattenti e delle vittime, che rimanevano nell’immaginario mitico del sacrificio eroico. Oggi quelle immagini di ferocia e brutalità invadono ogni forma della comunicazione in un flusso costante e indistinto. Perché allora continuare a mostrare la brutalità delle guerre? In un mondo saturo di immagini cosa resta del dolore degli altri? La rappresentazione della disumanità dell’uomo, degli atti orribili di cui è capace, la rappresentazione del dolore degli altri, può ancora provocare un cambiamento?
FRANCESCA MANNOCCHI Giornalista, scrittrice, regista. Ha vinto prestigiosi premi giornalistici per i suoi reportage dai più caldi teatri di guerra. Ha diretto col fotografo Alessio Romenzi Isis, Tomorrow (2018). Fra i libri, per Einaudi: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019, finalista Premio Terzani 2020); Bianco è il colore del danno (2021); e Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (De Agostini 2022). Ha curato il fascicolo Conflitti della rivista “Sotto il Vulcano” (06/10, Feltrinelli 2023).
Patria comune
RACCONTO
con PAOLO RUMIZ
in collaborazione con Dedica Festival

Viaggio in sei tappe attraverso l’idea di Europa dalla voce di un formidabile narratore. Una storia lunga almeno sedici anni, che inizia con il viaggio del 2008 lungo la frontiera orientale dell’Unione Europea, raccontato poi in Trans Europa Express; prosegue con il ritorno sui fronti della Grande Guerra nel centenario della “inutile strage”, un’esperienza trasformatasi in reportage a puntate su Repubblica nel 2013 e diventata serie di dieci documentari dalle Fiandre fino all’Ucraina nel 2014; terzo segmento, l’entusiasmante partecipazione, come voce narrante, ai concerti dell’Orchestra sinfonica giovanile europea (Esyo), dal 2015 al 2019; e ancora, il tour spirituale del 2016 nei monasteri del patrono d’Europa, San Benedetto, riassunto nel libro Il filo infinito; e il poema in versi Canto per Europa, del 2022, in cui il mito fondativo dell’unione continentale è riletto in chiave contemporanea. E infine, il pamphlet non ancora in libreria Verranno di notte, in uscita il 21 maggio, centrato sul “ritorno della barbarie” nel nostro mondo. A vicino/lontano avremo il privilegio di ascoltarne alcuni passi in anteprima, dalla voce del suo stesso autore, nella sua veste attoriale di grandissima suggestione.
PAOLO RUMIZ Scrittore, giornalista e viaggiatore. Esperto del tema delle Heimat e delle identità in Italia e in Europa, ha seguito gli eventi dell’area balcanico-danubiana e l’attacco statunitense all’Afghanistan. Tra i suoi numerosi titoli, quasi tutti pubblicati da Feltrinelli: Danubio. Storie di una nuova Europa (1990), Maschere per un massacro (1996), È Oriente (2003), Gerusalemme perduta (2005), Annibale. Un viaggio (2008), L’italia in seconda classe, con i disegni di Altan (2009), La cotogna di Istanbul (2010), Il bene ostinato (2011), A piedi (2012), Trans Europa Express (2012), Maledetta Cina (2012), Appia (2016), Il filo infinito (2019), Canto per l’Europa (2021), La voce dal profondo (2023). È appena uscito La rotta per Lepanto (Bottega Errante 2024) e sta per uscire Verranno di notte (Feltrinelli 2024). È stato il protagonista del festival Dedica 2021. È tra i fondatori del Premio Terzani, della cui giuria ha fatto parte per anni.
Anna Di Gianantonio
Docente e storica, collabora con l’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia e con il Consorzio Culturale del Monfalconese. Si occupa di storia politica e sociale, utilizzando le fonti orali. Ha scritto varie monografie sul lavoro operaio femminile, sul dopoguerra nell’Isontino e sulla Resistenza.
Gianni Peteani
È presidente del comitato permanente Ondina Peteani, intitolato alla prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz.
Ich bin schwanger (Sono incinta)
con ANNA DI GIANANTONIO, GIANNI PETEANI
manca modera ANTONELLA LESTANI
a cura della Libreria Einaudi
Il libro ricostruisce la storia del complesso rapporto tra Nerina Uršič, antifascista triestina deportata a Ravensbrück nel gennaio del 1945, incinta di qualche mese, e la figlia Sonia. Alla liberazione Nerina affronta il lungo ritorno e la frase “Ich bin schwanger” (sono incinta) serve a difenderla da ogni tentativo di violenza. Attraverso la lunga testimonianza della figlia Sonia – che vive a Città del Messico ed è un’insigne matematica – emerge il rapporto conflittuale tra le due donne, l’ambivalenza dei sentimenti di Nerina verso quella maternità, portata avanti in condizioni estreme, la necessità della figlia di adattarsi al dramma della madre, con cui stabilisce un patto del silenzio. Il volume affronta il tema del trauma che si trasmette dai sopravvissuti ai loro figli, perché la guerra non finisce con la pace, ma segna per sempre la vita dei deportati e delle loro famiglie.
ANNA DI GIANANTONIO Docente e storica, collabora con l’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia e con il Consorzio Culturale del Monfalconese. Si occupa di storia politica e sociale, utilizzando le fonti orali. Ha scritto varie monografie sul lavoro operaio femminile, sul dopoguerra nell’Isontino e sulla Resistenza.
GIANNI PETEANI È presidente del comitato permanente Ondina Peteani, intitolato alla prima staffetta partigiana d’Italia, deportata ad Auschwitz.
ANTONELLA LESTANI Presidente dell’Anpi Provinciale di Udine, componente del Coordinamento Donne dell’Anpi Nazionale. Fa parte di diversi comitati scientifici che hanno validato mostre e pubblicazioni riguardanti la storia delle donne in ambito territoriale e nazionale. Coordina per conto dell’Anpi nazionale il progetto “Biografie e profili delle partigiane” e collabora al sito enciclopediadelledonne.it
Il Friuli in un’Europa rinaturalizzata
Con DANILO BERTOLI, FRANCO CLEMENTIN, FABIANA DALLAVALLE, FRANCESCO MARANGON
moderano MAURIZIO IONICO, ENZO MARTINES
a cura dell’associazione HC Capitale Umano
La vocazione dei nostri territori si riassume nella loro naturale propensione a guardare al futuro senza tradire le proprie radici. La parola-chiave “naturalizzazione” è stata oggetto di dibattito di recente a Strasburgo in occasione dell’approvazione della Nation Restoration law, che impegna gli Stati dell’Unione a incrementare la biodiversità. Naturalizzazione è anche prospettiva culturale e storica, come nelle parole di Gilberto Pressacco e Pier Paolo Pasolini, che hanno riconosciuto e amato la natura speciale del nostro territorio: concetto a partire dal quale è possibile ancorare identità, visione e progetto. Affrontare e offrire soluzioni originali ai mutamenti determinati e imposti dalle trasformazioni della contemporaneità: questa la vocazione di una Regione le cui caratteristiche hanno permesso di attraversare passaggi molto complessi della sua storia.
DANILO BERTOLI Già parlamentare e studioso di politiche europee; è autore di saggi che hanno per oggetto la democrazia nei partiti e l’analisi dell’Unione Europea.
FRANCO CLEMENTIN Presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori; titolare dell’azienda Fattoria Clementin, solida realtà del mondo vitivinicolo della bassa pianura friulana.
FABIANA DALLAVALLE Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).
FRANCESCO MARANGON Insegna all’Università di Udine, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche. La sua attività di ricerca è rivolta all’analisi economica delle attività agro-forestali sia a livello di singole aziende che a livello territoriale.
MAURIZIO IONICO Urbanista e ricercatore. Amministratore unico dell’impresa sociale Melius e fondatore di Innovalp.Tv, piattaforma di comunicazione integrata che promuove idee e soluzioni per lo sviluppo delle Terre Alte.
ENZO MARTINES Scrittore, poeta, drammaturgo. Ha pubblicato diversi testi di poesia e un romanzo. Ha scritto un saggio dedicato al Friuli, di cui è uno studioso.
Caterina Zaina
Giornalista professionista, ha vissuto a Milano per trent’anni, dove ha lavorato per varie testate. Figlia della scrittrice Gina Marpillero, è stata sposata con lo scrittore Carlo Castellaneta. Per Gaspari ha pubblicato Un romanzo in venti case e un giardino (2022) e questo Balliamo un altro twist (2024).
Dario Castellaneta
Balliamo un altro twist
Con CATERINA ZAINA
Introduce MAURIZIO PESSINA
a cura della Libreria Einaudi
Storie d’amore raccontate al femminile, storie di animali, d’incontri fortuiti e anche narrazioni d’intreccio poliziesco. Diciassette storie tratteggiate con realismo e ironia, attraverso una scrittura asciutta che spazia dalla profondità dai sentimenti alla leggerezza della quotidianità e restituiscono frammenti di vite che si svolgono a Milano, Venezia, Sorrento e in Brianza.
CATERINA ZAINA Giornalista professionista, ha vissuto a Milano per trent’anni, dove ha lavorato per varie testate. Figlia della scrittrice Gina Marpillero, è stata sposata con lo scrittore Carlo Castellaneta. Per Gaspari ha pubblicato Un romanzo in venti case e un giardino (2022) e questo Balliamo un altro twist (2024).
MAURIZIO PESSINA Geologo marino. Si occupa da oltre vent’anni di problematiche ambientali. Dal Mare ha ereditato l’eterno movimento e dalla Terra la voglia di camminarci sopra. Lo riconosci perché ha sempre un libro in mano.
Mal d’America
presentazione del volume 3/2024 di LiMes
con LUCIO CARACCIOLO, FABRIZIO MARONTA
modera GUGLIELMO CEVOLIN
in collaborazione con Historia e LiMes Club PN UD VE
prenotazione obbligatoria scrivendo a prenotazioni@vicinolontano.it

Il mito della globalizzazione come “destino ineluttabile” e rassicurante è entrato in crisi. Immersi nel “secolo americano” non ce ne siamo accorti, dando per scontato il mondo sorto dalle ceneri della seconda guerra mondiale e consolidato dopo il crollo dell’Urss. Ora il primato di Washington è messo radicalmente in discussione, fuori e dentro l’America. E insieme ad esso, e alle garanzie di sicurezza che prometteva, si stanno lentamente disgregando le caratteristiche di quella fase storica che ha visto il primato delle società liberali, la forza unificante dei commerci e delle interdipendenze industriali, l’inarrestabilità del capitalismo neoliberista, la collaborazione tra istituzioni internazionali. Con quali conseguenze sulla situazione geopolitica che sta squassando l’ordine mondiale? Con quali ricadute a livello economico e socio-culturale nei paesi come il nostro, che hanno prosperato sotto l’ombra protettiva dell’ombrellone a stelle e strisce dell’”impero” americano?
LUCIO CARACCIOLO Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes e Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per Repubblica e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023).
FABRIZIO MARONTA Redattore, consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di LiMes, del cui sito cura la sezione in inglese. Curatore di “Heartland-Eurasian Review of Geopolitics”. È commentatore di questioni geopolitiche per radio e televisioni italiane ed estere. Collabora con “Aspenia”, rivista dell’Aspen Institute Italia. È autore di Deglobalizzazione. Se il tramonto dell’America lascia il mondo senza centro (Hoepli 2024).
GUGLIELMO CEVOLIN Insegna Istituzioni di Diritto pubblico all’Università di Udine, dove è vicedirettore del Master in Intelligence e Ict e referente nella Rete delle Università per la pace (RUniPace). È presidente di Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, coordinatore del LiMes club Pordenone-Udine-Venezia e membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Antonella Lestani
Presidente dell’Anpi Provinciale di Udine, componente del Coordinamento Donne dell’Anpi Nazionale. Fa parte di diversi comitati scientifici che hanno validato mostre e pubblicazioni riguardanti la storia delle donne in ambito territoriale e nazionale. Coordina per conto dell’Anpi nazionale il progetto “Biografie e profili delle partigiane” e collabora al sito enciclopediadelledonne.it
Ilenia Caleo
Performer, attrice, attivista. Ricercatrice allo Iuav di Venezia e coordinatrice del Modulo Arti del Master Studi e politiche di genere all’Università Roma Tre. Collabora con diverse compagnie e registe/i. Ha dato vita con Silvia Calderoni ad atelier nomadi di ricerca. Si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle live arts. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queerfemministi, è autrice di Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista (Bulzoni 2021).
Francesco Collavino
Danzatore e coreografo. Dopo il Diplôme d’Études Chorégraphiques a Parigi, si forma e lavora con prestigiose compagnie italiane e internazionali. Sviluppa la propria ricerca compositiva in ambito multimediale e performativo. Da tre anni collabora con l’Università IUAV di Venezia, insegnando nel corso di Studi Teatrali e Coreografici. È direttore artistico di Ultra Screendance Festival
Performance, materia, affetti – Una cartografia femminista
INCONTRO
con ILENIA CALEO
introduce FRANCESCO COLLAVINO
Quanta potenza creativa esprimono i corpi e quanta politica c’è nelle pratiche performative? All’incrocio tra i femminismi che hanno ricollocato il corpo, la sessualità, il desiderio al centro del politico e le arti performative si vanno generando nozioni comuni per un vocabolario del presente. Corpi umani e non umani, organico e inorganico, animato e inanimato, materia agente, ecosistemi, anatomie politiche, queerness, oggetti e iperoggetti, entanglement quantistici, forze e intensità, disidentificazione, transcorporeità: una serie di turbolenze stanno segnando la forza espressiva dei corpi e della materia in una direzione non-antropocentrica. La scena contemporanea compone nuove estetiche, domande e drammaturgie, ponendosi come una forma autonoma di pensiero. Un approccio femminista neomaterialista fornisce una lettura della performatività come teoria dell’agire per corpi umani e non umani.
ILENIA CALEO Performer, attrice, attivista. Ricercatrice allo Iuav di Venezia e coordinatrice del Modulo Arti del Master Studi e politiche di genere all’Università Roma Tre. Collabora con diverse compagnie e registe/i. Ha dato vita con Silvia Calderoni ad atelier nomadi di ricerca. Si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle live arts. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queerfemministi, è autrice di Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista (Bulzoni 2021).
FRANCESCO COLLAVINO Danzatore e coreografo. Dopo il Diplôme d’Études Chorégraphiques a Parigi, si forma e lavora con prestigiose compagnie italiane e internazionali. Sviluppa la propria ricerca compositiva in ambito multimediale e performativo. Da tre anni collabora con l’Università IUAV di Venezia, insegnando nel corso di Studi Teatrali e Coreografici. È direttore artistico di Ultra Screendance Festival
Simone Costagli
Insegna Letteratura Tedesca all’Università di Udine. Si è formato accademicamente tra Firenze, Ferrara e Brema. Tra i suoi ambiti di ricerca ci sono la letteratura di lingua tedesca del primo Novecento, in particolare Thomas Mann e Franz Kafka, i rapporti tra letteratura e arti visive e la teoria del romanzo.
La metamorfosi di Kafka. Dal testo all’immagine
lezione di SIMONE COSTAGLI
con proiezione delle tavole della graphic novel Kafka. La metamorfosi di Sergio Vanello
Se la prosa di Franz Kafka ha sempre affascinato le arti dell’immagine, dalla cinematografia al fumetto, forse è anche per effetto delle sue pagine attraversate da atmosfere inquietanti sospese tra la realtà e il fantastico. Ora, è vero che questo è anche uno stereotipo che a volte rischia di banalizzare il contenuto delle opere kafkiane, ma bisogna anche far notare che il rapporto con le immagini è sempre stato conflittuale per l’autore e che la “visualità” dei suoi testi è, soprattutto da un paio di decenni a questa parte, uno tra i temi più indagati anche dalla ricerca accademica. Per questo motivo, la graphic novel che Sergio Vanello ha tratto da La metamorfosi può essere una buona occasione per far dialogare ricerca artistica e ricerca accademica.
SIMONE COSTAGLI Insegna Letteratura Tedesca all’Università di Udine. Si è formato accademicamente tra Firenze, Ferrara e Brema. Tra i suoi ambiti di ricerca ci sono la letteratura di lingua tedesca del primo Novecento, in particolare Thomas Mann e Franz Kafka, i rapporti tra letteratura e arti visive e la teoria del romanzo.
Concorso Scuole Tiziano Terzani 2024
PREMIAZIONE
con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale
Il Concorso Scuole Tiziano Terzani, che si realizza anche quest’anno con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stato ideato da vicino/lontano in collaborazione con la famiglia Terzani. È aperto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Friuli Venezia Giulia e ha l’obiettivo di stimolare e promuovere all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione e creatività, attraverso modalità espressive e didattiche differenti. Intende contribuire a sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di ‘cittadinanza attiva’ con l’obiettivo di prepararli ad “assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona” (art. 29 della Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite – 1989).
A sostegno di GO!2025, Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025, per tutte e quattro le sezioni del Concorso la traccia di lavoro proposta è indicata da una o più delle seguenti parole:
MURI, CONFLITTI, CONFINI, PATTI, CONFRONTI, AMICIZIA
GIURIA 2024
Doris Cutrino, docente Scuola Secondaria di Secondo Grado e responsabile del Concorso
Anna Chiarandini, ex docente Scuola Secondaria di Secondo Grado, Udine
Gianni Cianchi, regista e critico teatrale
Anna Croppo, docente e coordinatrice Scuola dell’Infanzia, Qualso-Reana del Rojale
Luca d’Agostino, fotografo
Carlo Della Vedova, Entract Multimedia, professionista dell’audiovisivo
Mariangela Di Maio, docente Scuola Primaria, Udine
Margherita Mangilli, docente Scuola Secondaria di Primo Grado, Udine
Marzia Martinis, docente presso I.C. di Tavagnacco e referente della scuola capofila per l’edizione 2023/24
Antonella Rotolo, docente Scuola Secondaria di Secondo Grado e referente della scuola capofila per l’edizione 2022/23
Antonella Sbuelz, scrittrice e docente Scuola Secondaria di Secondo Grado, Udine
Gabriella Scrufari, giornalista, responsabile della redazione ragazzi dell’inserto “Scuola” del Messaggero Veneto.
SCUOLA CAPOFILA per l’edizione 2024 ISTITUTO COMPRENSIVO DI TAVAGNACCO
premiano i vincitori FOLCO TERZANI, GEIA LACONI
conduce DORIS CUTRINO
Programma:
Scuola secondaria di I grado a indirizzo musicale “E. Feruglio” dell’I.C. Tavagnacco
Intervento musicale dell’ensemble di flauti, chitarre e percussioni
diretto dai docenti Sara Clanzig, Giulia Pizzolongo, Gabriele Rampogna
Gruppo: New Faboulouse Circus Copernicus
Il gioco della pace
spettacolo circense con gli studenti del Liceo Scientifico N. Copernico partecipanti all’omonimo Progetto di Circo Contemporaneo, diretto da Davide Perissutti
Referente progetto: Sonia Adorinni
Collaborazione: Anna Chiarandini
Accademia d’arte drammatica Nico Pepe
Il muro, attraverso
spettacolo teatrale con gli allievi del primo anno di corso
regia Claudio de Maglio
Una partitura di gesti, parole, suggestioni attoriali per affrontare il tema del “muro” da diverse angolazioni e punti di vista: linea di confine, divisione, separazione? presidio di protezione, definizione identitaria di un popolo intero così come di un singolo essere umano? chiusura alla comunicazione, allo scambio, al confronto? isolamento come scelta o imposizione? Oppure “ostacolo” da scavalcare, da superare come possibilità – o meglio come necessità – di intraprendere un processo di crescita e di reciproca comprensione? Sono domande che i tempi difficili che stiamo vivendo impongono alla nostra coscienza e alla nostra ragione. Una ricerca didattica e formativa condotta insieme alle allieve e agli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia Nico Pepe
Interpreti
Giona Amoroso, Elia Bonzani, Beatrice Cassandra, Francesca Cozzini, Marcos Demurtas, Leonardo Maria Filoni, Gaia Garibotto, Davide Gavini, Gianluca Madaschi, Edoardo Maria Mattina, Gaia Mencarini, Michele Ronconi, Giulia Sarti, Anna Sicilia, Michela Serra, Nello Tammaro, Giacomo Zampini
Gruppo: New Faboulouse Circus Copernicus
Il gioco della pace
spettacolo circense con gli studenti del Liceo Scientifico N. Copernico partecipanti all’omonimo Progetto di Circo Contemporaneo, diretto da Davide Perissutti
Referente progetto. Sonia Adorinni
CollaborazionE: Anna Chiarandini
i premi in denaro sono messi a disposizione da Banca di Udine Credito Cooperativo
i libri sono messi a disposizione da Salani Editore, Gruppo Mauri Spagnol
giochi ed educational sono offerti da Trudi e Sevi
le targhe consegnate ai vincitori sono realizzate da Carraro Chabarik mosaico contemporaneo
DORIS CUTRINO È docente di Discipline letterarie nella scuola superiore, a Udine, dopo essere stata insegnante di sostegno in diversi istituti della provincia. Nel 2017 ha aderito al progetto nazionale promosso dall’Accademia della Crusca, realizzando il percorso didattico “Viaggio nelle Parole della Cucina Friulana”, poi pubblicato sul sito “Cruscascuole”. Dal 2019 è responsabile per vicino/lontano del Concorso Scuole “Tiziano Terzani”.
FOLCO TERZANI Scrittore e documentarista, è nato a New York e cresciuto in Asia, seguendo gli spostamenti del padre al quale ha dedicato La fine è il mio inizio (Longanesi 2006) e l’album fotografico Un mondo che non esiste più (Longanesi 2010). È autore del memoir sportivo Ultra (con M. Graglia, Sperling & Kupfer 2017) e della favola Il cane, il lupo e dio (Longanesi 2017) illustrata da Nicola Magrin. Nel 2024 è stata pubblicata la nuova edizione di A piedi nudi sulla terra (TEA 2024).
GEIA LACONI Nata sull’isola di Sumatra da madre fiorentina e padre indonesiano, è cresciuta a Firenze, dove si è laureata. Dopo molti viaggi tra Indonesia, Thailandia, Malesia, India, Stati Uniti, oggi vive a Fiesole con il marito Folco Terzani e i loro due figli. Ha raccontato la sua storia in Figlia dell’uomo tigre (Giunti 2023).
Lucia Tozzi
Studiosa di politiche urbane e giornalista. Ha fatto parte delle redazioni di Abitare e Alfabeta2. Scrive su NapoliMonitor, Il Tascabile, Lucy, Il Fatto Quotidiano e altri giornali. Tra le sue pubblicazioni: Dopo il turismo (Nottetempo 2020); Contro il panorama (con G. Silva, Nottetempo 2022); L’invenzione di Milano. Culto della comunicazione e politiche urbane (Cronopio 2023); Le Nuove recinzioni (con S.Portelli e L. Rossomando, Carocci 2023).
Rigenerazione urbana. Esperienza e modelli a confronto
con MICHELE BONINO e LUCIA TOZZI
in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine

Cosa possiamo fare per rendere le città di nuovo accoglienti, risolvendo i problemi complessi su cui è necessario intervenire per evitarne il degrado e favorirne lo sviluppo? La città italiana, di medie e piccole dimensioni, può essere il modello che consente di sperimentare la necessità di coniugare la riqualificazione urbana e le esigenze dei residenti, contro l’aggressività del mercato immobiliare. L’edilizia sociale potrebbe essere lo strumento per la diffusione dei servizi e dunque del benessere? In ogni caso, le iniziative di “rigenerazione urbana” dovrebbero prevedere il confronto democratico tra i diversi portatori di interessi – istituzioni pubbliche, soggetti privati e collettività – in una prospettiva di inclusione e di equità sociale.
MICHELE BONINO Professore di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, è delegato del Rettore per le relazioni con la Cina. Coordina il progetto di ricerca “Transition towards Urban Sustainability through Socially Integrative Cities, in the EU and in China” Tra i libri recenti: The City after Chinese New Towns (con F. Governa, M.P. Repellino, A. Sampieri, Birkhäuser 2019). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
LUCIA TOZZI Studiosa di politiche urbane e giornalista. Ha fatto parte delle redazioni di Abitare e Alfabeta2. Scrive su NapoliMonitor, Il Tascabile, Lucy, Il Fatto Quotidiano e altri giornali. Tra le sue pubblicazioni: Dopo il turismo (Nottetempo 2020); Contro il panorama (con G. Silva, Nottetempo 2022); L’invenzione di Milano. Culto della comunicazione e politiche urbane (Cronopio 2023); Le Nuove recinzioni (con S.Portelli e L. Rossomando, Carocci 2023).
Mario Soldaini
Nato a Roma nel 2000, si è laureato in Filosofia del linguaggio e in Antropologia Culturale. Ha fondato il festival culturale ilmondonuovo e organizzato il Festival Treccani della Lingua Italiana. Scrive per le pagine culturali de il manifesto. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025). Dal 2024 è membro della giuria del Premio Terzani.
Sotto il Vulcano
INCONTRO
Con MARINO SINIBALDI
Modera MARIO SOLDAINI
Sotto il Vulcano è una rivista trimestrale nata nel novembre del 2021. In una serie di non più di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà post-Covid. La scommessa è che dal trauma collettivo della pandemia possano nascere pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce. Ogni numero vede una condirezione diversa, con il compito di sviluppare insieme al suo ideatore un grande tema, che occupa la parte centrale della rivista. Lo declinano scrittori, filosofi, artisti e scienziati, italiani e stranieri, attraverso racconti, reportage, memoir, interviste, poesie, pezzi giornalistici, graphic novel, riflessioni personali e analisi sociali.
MARINO SINIBALDI Giornalista e critico letterario. Ideatore e conduttore della trasmissione Fahrenheit su Rai Radio 3, rete di cui è stato direttore fino al 2021. Dal 2020 dirige la Festa del libro e della lettura “Libri come” di Roma. Ha pubblicato Un millimetro in là. Intervista sulla cultura (a cura di G. Zanchini, Laterza 2014). Ha fondato e dirige la rivista Sotto il Vulcano. Dal 2023 cura Timbuctu, un podcast per Il Post dove viene proposta una narrazione del mondo attraverso i libri. È membro della giuria del Premio Terzani.
MARIO SOLDAINI È nato a Roma nel 2000. Laureato in Filosofia presso La Sapienza di Roma. Ha ideato e diretto il Festival ilmondonuovo e collaborato con la Fondazione Treccani Cultura per i Festival Treccani della Lingua Italiana. Redattore di Testo e senso, scrive per il manifesto, Minima&moralia, L’Indice e IlTascabile. Dal 2024 è membro della giuria del Premio Terzani.
Udine. Quattro passi nei “vuoti”
VISITA GUIDATA AGLI SPAZI VERDI
con ALESSANDRO PERESSOTTI e PAOLO BON
ritrovo all’ingresso del Giardino Loris Fortuna
Una mappa di Udine che mettesse in evidenza gli spazi verdi e i canali che ne caratterizzano la fisionomia, anziché gli spazi edificati, potrebbe suggerire una nuova – forse necessaria – gerarchia dei luoghi urbani.
La visita di ricognizione degli spazi verdi intorno al parcheggio di Piazza I° maggio – Giardino Loris Fortuna, Giardino di Palazzo Antonini Maseri, ex Banca d’Italia, Giardino Ricasoli, Parco della Rimembranza e lo stesso Ovale della Piazza “Zardin Grand” – può aiutarci a ragionare sull’importanza dello spazio pubblico e del verde di città nella vita quotidiana di una collettività urbana… e di ogni eventuale visitatore.
Alessandro Peressotti, docente di Ecologia generale e Infrastrutture verdi e Paolo Bon, architetto, raccontano decenni di chiacchiere fra amici su come la cura dello spazio pubblico, soprattutto quello costituito dal verde urbano, potrebbero cambiare la fruizione della città e favorire il benessere dei suoi abitanti.
ALESSANDRO PERESSOTTI Docente di Ecologia generale, Agroecologia e Infrastrutture verdi all’Università di Udine. Il suo interesse scientifico si concentra sull’ecologia e sulle scienze ambientali, in particolare sullo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi agricoli e naturali, sulla mitigazione potenziale delle pratiche agricole e sull’adattamento dei sistemi naturali e agricoli ai cambiamenti globali.
PAOLO BON Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.
Michele Arena
A dodici anni, dopo aver subito un pestaggio di gruppo, incoraggiato dalla sua prof di italiano che lo va a trovare in ospedale, nasce in lui l’idea che ispirerà il suo lavoro e la sua scrittura. Diventa educatore nella periferia fiorentina e nel 2009 fonda, insieme a Leonardo Sacchetti, la scuola di scrittura non profit “Porto delle Storie”, ispirata alla “826 Valencia” dello scrittore Dave Eggers. Un luogo che cerca di garantire il diritto alla propria voce a una delle categorie più discriminate dalla nostra società: gli adolescenti. Per Mondadori esce il suo primo romanzo Come nascono gli incendi (2020), seguito da Tutti gli eroi che conosco (2023).
Federica Fabrizio
In arte FEDERIPPI – autrice, content creator e attivista per la parità di genere e giustizia sociale offline e online. Consapevole del loro potenziale divulgativo, attraverso le piattaforme social cerca di sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche del femminismo. Nel 2023 ha pubblicato il suo primo libro, dal titolo Femminucce, donne che cambiano le regole (Rizzoli).
Danilo Bertoli
Già parlamentare e studioso di politiche europee; è autore di saggi che hanno per oggetto la democrazia nei partiti e l’analisi dell’Unione Europea.
Franco Clementin
Presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori; titolare dell’azienda Fattoria Clementin, solida realtà del mondo vitivinicolo della bassa pianura friulana.
Maurizio Pessina
Geologo marino. Si occupa da oltre vent’anni di problematiche ambientali. Dal Mare ha ereditato l’eterno movimento e dalla Terra la voglia di camminarci sopra. Lo riconosci perché ha sempre un libro in mano.
Giovanni Fava
Dottorando in Filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha studiato a Trento e a Bologna. Attualmente lavora a un progetto di ricerca dedicato al concetto di “Antropocene”, letto attraverso la filosofia di Merleau-Ponty.
Riccardo Valenti
Dottorando in Filosofia presso le Università Ca’ Foscari di Venezia e Paris I Panthéon-Sorbonne. Laureatosi presso le Università di Firenze e di Trento, lavora a un progetto di ricerca dedicato al tema della passività in Merleau-Ponty.
Maurice Merleau-Ponty L’istituzione, la passività
PRESENTAZIONE
Con GIOVANNI FAVA, RICCARDO VALENTI
I corsi su “L’istituzione nella storia personale e pubblica” e “Il problema della passività: il sonno, l’inconscio, la memoria”, tenuti da Merleau-Ponty al Collège de France nel 1954-1955, – pubblicati da Mimesis nella traduzione e a cura di Giovanni Fava e Riccardo Valenti – rappresentano un punto d’osservazione privilegiato della produzione del filosofo francese. Con i suoi riferimenti alla biologia, alla psicoanalisi, alla letteratura, all’arte e alla matematica, così come alla storia e all’antropologia culturale, i corsi raccolgono infatti i grandi problemi della riflessione merleau-pontyana, ma imprimono loro una direzione nuova, che prelude agli sviluppi futuri della sua filosofia. In questo intervento cercheremo di seguirne la traccia, proprio guardando attraverso la lente di due temi chiave del suo pensiero, ovvero l’“istituzione” e la “passività”.
GIOVANNI FAVA Dottorando in Filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha studiato a Trento e a Bologna. Attualmente lavora a un progetto di ricerca dedicato al concetto di “Antropocene”, letto attraverso la filosofia di Merleau-Ponty.
RICCARDO VALENTI Dottorando in Filosofia presso le Università Ca’ Foscari di Venezia e Paris I Panthéon-Sorbonne. Laureatosi presso le Università di Firenze e di Trento, lavora a un progetto di ricerca dedicato al tema della passività in Merleau-Ponty.
Isole nell’arcipelago della città
incontri all’aperto degli studenti coinvolti nel progetto
- SABATO 11 MAGGIO, ORE 9.00 e ORE 11.00 Piazza Libertà, Loggia di San Giovanni con IRENE DODA
- SABATO 11 MAGGIO, ORE 9.00 e ORE 11.00 Piazzetta Marconi con MICHELE ARENA
- SABATO 11 MAGGIO, ORE 9.00 e ORE 11.00 Porticato Palazzo D’Aronco con FEDERICA FABRIZIO
- SABATO 11 MAGGIO, ORE 9.00 e ORE 11.00 Cortile di Palazzo Morpurgo con ANNAMARIA GUADAGNO
- SABATO 11 MAGGIO, ORE 9.00 e ORE 11.00 Piazzetta Belloni con FRANCESCA ZARABARA
Progetto realizzato in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Get Up. Ha visto il coinvolgimento di 150 studenti delle scuole superiori di Udine. Mira a creare uno spazio di partecipazione, dove i giovani possano confrontarsi “attivamente” – e confrontare opinioni, esperienze e idee adeguatamente argomentate – su tematiche legate alla formazione della cittadinanza attiva, solidale e socialmente responsabile. Un’esperienza nella quale l’apprendimento si configuri come dialogo alla pari tra livelli diversi di competenza ed esperienza. In diverse “isole fisiche” – spazi pubblici, luoghi aperti, piazze, porticati e sale di città – in due tempi nel corso della mattinata, i ragazzi incontrano alcuni degli ospiti del festival per porre loro le domande emerse dal percorso propedeutico svolto all’interno delle scuole coinvolte. Quesiti che interessano e riguardano i loro bisogni di formazione e il loro processo di crescita che vorrebbero vivere da protagonisti.
MICHELE ARENA A dodici anni, dopo aver subito un pestaggio di gruppo, incoraggiato dalla sua prof di italiano che lo va a trovare in ospedale, nasce in lui l’idea che ispirerà il suo lavoro e la sua scrittura. Diventa educatore nella periferia fiorentina e nel 2009 fonda, insieme a Leonardo Sacchetti, la scuola di scrittura non profit “Porto delle Storie”, ispirata alla “826 Valencia” dello scrittore Dave Eggers. Un luogo che cerca di garantire il diritto alla propria voce a una delle categorie più discriminate dalla nostra società: gli adolescenti. Per Mondadori esce il suo primo romanzo Come nascono gli incendi (2020), seguito da Tutti gli eroi che conosco (2023).
IRENE DODA Giornalista freelance, scrittrice e attivista, scrive di tecnologia, diritti umani, lavoro e questioni di genere per diverse testate italiane. Collabora con il team di comunicazione di StreetNet International, un’organizzazione per i diritti dei lavoratori dell’economia informale. Ha pubblicato L’utopia dei miliardari. Analisi e critica del lungotermismo (Tlon 2024).
FEDERICA FABRIZIO – in arte FEDERIPPI – autrice, content creator e attivista per la parità di genere e giustizia sociale offline e online. Consapevole del loro potenziale divulgativo, attraverso le piattaforme social cerca di sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche del femminismo. Nel 2023 ha pubblicato il suo primo libro, dal titolo Femminucce, donne che cambiano le regole (Rizzoli).
ANNAMARIA GUADAGNO Orfana di femminicidio. Lei e il fratello Pasquale hanno perso la loro mamma nel 2010. Insieme hanno fondato l’associazione Anime Invisibili, che vuole dare assistenza e tutela a 360° alle donne vittime di violenza e agli orfani di femminicidio. Vogliono poter offrire quello che purtroppo la loro madre e poi loro, come orfani, ai tempi non hanno avuto. Supporto, aiuto e protezione.
FRANCESCA ZARABARA Laureata in Fisica teorica, conduce attività di ricerca sui cambiamenti climatici in Alta Carnia nell’ambito dei “Dottorati Comunali” promossi dall’ Agenzia per la Coesione Territoriale. Il progetto nasce da una collaborazione tra il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste e i Comuni dell’Alta Carnia. Convinta del ruolo fondamentale che l’attivismo ha, al fianco della scienza, nel contrasto alla crisi climatica in atto, aderisce ai gruppi legati all’attivismo eco-climatico: Fridays For Future, Extinction Rebellion, Scientist Rebellion e Ultima Generazione.
Sara Latorre
Ha studiato Traduzione e mediazione culturale da serbo-croato e russo. Si interessa di questioni di genere, linguaggio inclusivo e jugosfera. Ha tradotto Le trappole della buona educazione. Saggi sul femminismo e la cultura pop di Maša Grdešić (Asterisco Edizioni 2023).
Alberto Cervesato
Architetto, Phd in Composizione Architettonica e Urbana, assegnista di ricerca e docente a contratto per il Laboratorio Integrato di Progettazione Architettonica all’Università di Udine. Si occupa di temi legati alla valorizzazione del patrimonio architettonico e urbano. Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.
Erika Rossi
Documentarista e regista triestina. I suoi documentari sono stati selezionati in numerosi festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, Vision du Reél, IFF Teheran, Il Cairo IFF. È autrice di (Tra parentesi), la vera storia di una impensabile liberazione (con P. Dell’Acqua e M. Cirri, Alphabeta 2019), diventato poi uno spettacolo. Con Massimo Cirri è autrice anche del docu-film 50 anni di CLU (2023), storia della cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia. Il suo ultimo documentario Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza (2024) ha vinto il premio del pubblico al PerSo FF e il Best Feature Film al FF del Garda.
Marta Stella
Giornalista e consulente editoriale, i suoi ultimi lavori sono comparsi sul New Yorker, con un documentario premiato ai New York International Film Awards, e su 7 del Corriere della Sera. È stata curatrice del festival di cinema femminile Sguardi Altrove ed è autrice di Clandestine. Il romanzo delle donne (Bompiani 2024)
Luisa De Marco
Consulente aziendale, presidente e amministratrice delegata di diverse società pubbliche e private nel settore servizi pubblici e privati, finanza e sanità. Per 11 anni è stata Sindaca di un Comune della Bassa Friulana.
Premio Terzani – Edizione 2024

LA MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
E la quarta volta siamo annegati, Bollati Boringhieri 2023. Traduzione di Bianca Bertola
Uomini, adolescenti, donne incinte, bambini: corpi sorvegliati, torturati, ricattati; stipati in magazzini fino a 3000 alla volta come merce da vendere al mercato dei trafficanti. Vite dimenticate.
Sally Hayden restituisce dignità e valore a quei corpi: le loro parole clandestine arrivano fino a noi in brevi frammenti che spalancano abissi di indicibile sopraffazione e ci mettono di fronte al fallimento dell’umanità. Ai confini d’Europa.
È una reporter coraggiosa, rigorosa, onesta: verifica scrupolosamente le fonti, studia i contesti, analizza le singole situazioni di abuso e violazione dei diritti umani. Il suo reportage è esente da stereotipi ideologici, fedele ai fatti: un documento di pura testimonianza e di potentissima verità umana, che ci presenta il quadro dettagliato di ciò che accade nei lager del Terzo Millennio.
Questo rigore senza cedimenti le dà il diritto di puntare il dito sulle ipocrisie degli organismi internazionali che l’Unione Europea si è data, ufficialmente per tutelare le vittime, di fatto per affiancare – grazie a funzionari superpagati, a volte corrotti e complici dei trafficanti – le strategie anti-immigratorie dei governi, in modo che tutti noi, nati per puro caso nel mondo delle libertà, possiamo voltarci dall’altra parte. Hayden toglie la maschera alle menzogne, all’inganno, al tradimento di un intero “sistema” di copertura e corruzione, che intercetta e lucra, anche politicamente, sul fenomeno migratorio, mentre ostacola i soccorsi delle Ong.
Per averci obbligato a interrogarci su uno scandalo umanitario che ci vede responsabili come cittadini europei e come italiani – e che d’ora in poi nessuno di noi potrà più fingere di ignorare senza sentirsi “colpevole di indifferenza” – la giuria conferisce il Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2024 a Sally Hayden per E la quarta volta siamo annegati

LA MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Mille anni di Gioie e dolori, Feltrinelli 2023. Traduzione dall’inglese di Katia Bagnoli
Con questo racconto in forma di memoir, Ai Weiwei vuole far conoscere al figlio – e a tutti noi – le vicende che lo hanno visto a lungo vittima di una persecuzione oscurantista in Cina. Vuole soprattutto testimoniare il suo impegno come attivista per i diritti umani, portato avanti instancabilmente, nonostante il suo lavoro di artista militante sia stato costantemente “sorvegliato” da un regime totalitario pavido e ottuso. Mille anni di gioie e dolori è un manifesto di arte e di vita, dove l’arte funge da antidoto alla paura e il coraggio si fa sentimento etico ed estetico: provocazione incessante contro il Potere. È un accorato, programmatico e ostinato appello a proteggere a ogni costo – anche nell’Occidente “democratico”, dove cominciano a manifestarsi preoccupanti segnali di censura nei confronti del libero pensiero – il diritto alla libertà dell’espressione artistica e di ogni altro tipo di espressione.
Per questa resistenza tenace, per questa assunzione di responsabilità nel suo ruolo di artista e intellettuale militante, per questo allarme che vogliamo, e dobbiamo, ascoltare con attenzione e rispetto, la giuria del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, nella sua 20esima edizione, ha deciso di attribuire una Menzione Speciale ad Ai Weiwei, per Mille anni di gioie e dolori e per la sua carriera di artista impegnato nella difesa dei diritti.

Ai Weiwei per Mille anni di gioie e dolori (Feltrinelli), Sally Hayden per E la quarta volta siamo annegati (Bollati Boringhieri), Benjamín Labatut per Maniac (Adelphi), Leila Mottley per Passeggiare la notte (Bollati Boringhieri) e Damir Ovčina per Preghiera nell’assedio (Keller) sono i cinque finalisti della ventesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani, nel segno del giornalista e scrittore fiorentino. Lo ha annunciato la Giuria, riunitasi a Firenze. «Se non insistiamo nel pretendere il diritto di tutti all’informazione e alla libera espressione del pensiero, rischiamo di perderlo ed è così che la democrazia scompare. Ancora una volta, dopo vent’anni – afferma Angela Terzani -, la giuria ha voluto onorare questo messaggio di Tiziano, indicando cinque volumi finalisti che ci aiutano a meglio comprendere le tragedie collettive del nostro tempo, che inquietano i nostri pensieri e turbano la nostra visione del futuro: la guerra di nuovo così vicina e spaventosa, la catastrofe umanitaria dei migranti nell’indifferenza del mondo e di chi ha già tutto e forse troppo, il consolidarsi di regimi oppressivi che negano libertà e diritti elementari, la marginalità estrema delle persone più fragili e indifese, e poi le promesse ma anche le incognite dell’intelligenza artificiale». I giurati – Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi, Mario Soldaini – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore, o la vincitrice, sarà annunciato, o annunciata, a metà aprile e sabato 11 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l’atteso/a protagonista – a vent’anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani e dall’istituzione del Premio – della serata-evento per la consegna del riconoscimento, appuntamento centrale della 20esima edizione del Festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 7 al 12 maggio.
Chi sono, visti da vicino, i cinque finalisti?
Ai Weiwei è uno dei più importanti e poliedrici artisti viventi. Inviso al regime cinese, nel 2011 venne arrestato e detenuto senza processo per 81 giorni. Rilasciato, anche a seguito della mobilitazione internazionale, solo nel 2015 ha riottenuto il passaporto. Oggi vive tra Regno Unito e Portogallo. Mille anni di gioie e dolori, pubblicato in Italia da Feltrinelli nella traduzione dall’inglese di Katia Bagnoli, è un racconto in forma di memoir. Ai Weiwei racconta la sua difficile infanzia in esilio insieme al padre, la successiva sofferta decisione di lasciare la famiglia per studiare arte in America. Racconta il suo ritorno in Cina, il suo percorso di ricerca artistica che lo ha trasformato in una star di successo internazionale e il suo impegno instancabile come attivista per i diritti umani. Mille anni di gioie e dolori è un accorato appello a proteggere, sempre, il diritto alla libertà dell’espressione artistica e di ogni altro tipo di espressione.
Sally Hayden è una giornalista irlandese. Corrispondente dall’Africa per l’Irish Times, nel 2019 è stata inserita nella lista Forbes «Under 30» dei media in Europa. E la quarta volta siamo annegati, pubblicato in Italia da Bollati Boringhieri con la traduzione di Bianca Bertola, è il suo primo libro e ha vinto numerosi premi internazionali. È un’inchiesta cruda e coraggiosa, che nasce nel 2018, quando Sally Hayden iniziò a ricevere via social richieste di aiuto da parte di alcuni migranti detenuti nelle carceri libiche. Decide così di ripercorrere la loro rotta rotta, raccogliendo testimonianze, interpellando vittime, governi, istituzioni. Documenta con rigore la negligenza delle organizzazioni internazionali e l’impotenza delle ONG. Ci mostra come le radici di tanto dolore affondino nelle politiche migratorie dell’Unione Europea. Restituendo voce a chi se l’è vista negare, mette in luce le nostre responsabilità, collettive e individuali.
Benjamín Labatut è uno scrittore cileno. Ha raggiunto la notorietà internazionale con Quando abbiamo smesso di capire il mondo. Maniac, pubblicato in Italia da Adelphi nella traduzione di Norman Gobetti, ci guida in un viaggio straordinario alla scoperta di alcune delle menti più brillanti d’Europa. Quando alla fine della seconda guerra mondiale John von Neumann concepisce il MANIAC – un calcolatore universale –, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre. Perché quel congegno rivoluzionario non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, ma lo conduce sull’orlo dell’estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare. Labatut si conferma un talentuoso tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della scienza moderna, lasciandogli intravedere l’oscurità che la nutre.
Leila Mottley è una poetessa e scrittrice americana. Ha 22 anni e vive in California. Passeggiare la notte, il suo romanzo d’esordio, è stato inserito tra i finalisti del Booker Prize,. Pubblicato in Italia da Bollati Boringhieri nella traduzione di Claudia Durastanti, è una storia di vulnerabilità, che si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto. Con una scrittura che non fa sconti, cruda e poetica al contempo, Leila Mottley racconta come una ragazzina di colore diciassettenne – il padre è morto, la madre è ospite in una comunità protetta – si veda costretta per necessità, a vendere il proprio corpo per pagare l’affitto di casa e prendersi cura del fratello e del bambino di una vicina di casa. Diventa l’intrattenimento abituale di un’intera squadra di poliziotti, in notti di violenza e umiliazioni. Passeggiare la notte è un esordio potente, un atto di accusa verso l’ingiustizia e l’abuso, il razzismo e la misoginia, che segna l’arrivo sulla scena contemporanea di una voce assolutamente unica.
Damir Ovčina è nato nel 1973 a Sarajevo, dove tuttora vive e lavora come scrittore ed editore. Il suo primo romanzo, Preghiera nell’assedio, è stato un grande successo letterario nell’area ex jugoslava e ha già ottenuto importanti riconoscimenti. È stato pubblicato in Italia da Keller, nella traduzione dal bosniaco di Estera Miočić. L’autore, intrappolato per anni a Sarajevo durante la guerra in Bosnia, attingendo a vicende autobiografiche affronta nel romanzo, quasi in presa diretta, gli orrori della guerra, senza però smettere di occuparsi dell’animo umano. Ci riporta a Sarajevo nella primavera del 1992: un ragazzo bosniaco si ritrova nel quartiere sbagliato quando viene occupato dai Serbi. Per due anni è costretto a restarci, assegnato a una squadra di lavoro per seppellire i morti. Preghiera nell’assedio è un’opera prima sorprendente che spiazza il lettore, lo getta nell’assurdità della guerra, nell’inferno sofferto dai civili, ed è capace di trovare la speranza tra le macerie, dove l’arte e l’amore possono sempre fiorire.
Palazzo Antonini Stringher
Le origini del palazzo risalgono al tardo XVI secolo, l’edificio costituiva un ampliamento della vicina residenza nobiliare, progettata dal celebre architetto Palladio per la famiglia Antonini, originaria di Amaro, Carnia. Nel corso dei secoli il palazzo fu oggetto di diversi ampliamenti, ristrutturazioni e adattamenti sia delle parti strutturali, sia dei suoi spazi interni. La Banca d’Italia ne divenne proprietario nel 1899 e dal 1923 attuò una serie di importanti trasformazioni interne. Nel febbraio del 2007 l’intero complesso edilizio venne dichiarato di interesse culturale, ma appena due anni dopo, nel 2009, e dopo 110 anni di utilizzo, a seguito del piano di ridimensionamento della sua presenza sul territorio, l’istituto chiuse i propri uffici e mise in vendita l’immobile. I portoni rimasero chiusi fino al 2020 quando l’Università di Udine, già proprietaria del vicino palazzo palladiano, grazie alla donazione dell’eminente chirurgo di fama mondiale Attilio Maseri, lo acquisì, cedendolo prima in comodato e poi in proprietà alla Fondazione Friuli.
Accanto agli uffici di rappresentanza e a quelli operativi della Fondazione Friuli, nel palazzo sono stati ricavati spazi espositivi per ospitare la pinacoteca e l’archivio storico dell’ente Friuli, con oltre 600 opere d’arte e numerosi antichi documenti, e per accogliere mostre temporanee di artisti locali. Inoltre, un’ampia sala conferenze è in grado di ospitare incontri, dibatti e presentazioni. Il progetto di ristrutturazione ha previsto anche l’apertura di un percorso pedonale pubblico tra via Gemona e piazza Primo Maggio, attraverso un sottoportico e il Parco monumentale di palazzo Antonini-Maseri, in virtù di un accordo della Fondazione Friuli con l’Università e il Comune di Udine. Il rinato palazzo, ora sede della Fondazione Friuli, unitamente al nome della famiglia storica Antonini che lo fece realizzare, è stato intitolato alla memoria di Bonaldo Stringher, nato a Udine nel 1854, diventato nel corso della sua vita accademico in materie finanziarie, dirigente ministeriale, deputato e ministro del Tesoro, direttore generale e primo governatore della Banca d’Italia.
Ci scusiamo per il disagio: a causa di un cantiere in corso nell’edificio, l’ascensore non sarà utilizzabile per raggiungere la sala in cui si svolgono gli incontri.
Martina Del Piccolo
Critica letteraria, collabora con Messaggero Veneto, Il Piccolo e altre testate. Insegna scrittura creativa ed è autrice del caso letterario Una voce carpita e sommersa. Bruna Sibille-Sizia (Kappa Vu 2019). È direttrice artistica del festival letterario La Notte dei Lettori di Udine.
Alice Boeri
È specializzata in diritto del lavoro. Si occupa di diritti delle donne, empowerment femminile, violenza di genere. È vicepresidente dell’associazione IoTuNoiVoi Donne Insieme che gestisce a Udine un centro antiviolenza per le donne vittime di violenza e i loro bambini/e.
Fabiana Dallavalle
Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).
Claudio Pellizzari
Operatore culturale, con una particolare attenzione ai problemi della Carnia e delle Terre Alte del Friuli Venezia Giulia, è curatore del festival vicino/lontano mont.
Nicola Angeli
Direttore di UdineToday.it, TriestePrima.it e PordenoneToday.it. Per diversi anni si è occupato di cronaca e sport per l’edizione udinese del Gazzettino. Collabora con Udinese Tv, Radio1 Rai del Friuli Venezia Giulia e Gazzetta dello Sport.
Francesca Mannocchi
Giornalista, scrittrice, regista. Ha vinto prestigiosi premi giornalistici per i suoi reportage dai più caldi teatri di guerra. Ha diretto Isis, Tomorrow (con A. Romenzi 2018) e Lirica Ucraina (2025). Fra i libri, per Einaudi: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019, finalista Premio Terzani 2020); Bianco è il colore del danno (2021); e, per De Agostini, Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (2022); Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi (2024). Ha curato il fascicolo Conflitti della rivista Sotto il Vulcano (06/10, Feltrinelli 2023).
Fabrizio Maronta
Redattore, consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di LiMes, del cui sito cura la sezione in inglese. Curatore di “Heartland-Eurasian Review of Geopolitics”. È commentatore di questioni geopolitiche per radio e televisioni italiane ed estere. Collabora con “Aspenia”, rivista dell’Aspen Institute Italia. È autore di Deglobalizzazione. Se il tramonto dell’America lascia il mondo senza centro (Hoepli 2024).
Geia Laconi
Nata sull’isola di Sumatra da madre fiorentina e padre indonesiano, è cresciuta a Firenze, dove si è laureata. Dopo molti viaggi tra Indonesia, Thailandia, Malesia, India, Stati Uniti, oggi vive a Fiesole con il marito Folco Terzani e i loro due figli. Ha raccontato la sua storia in Figlia dell’uomo tigre (Giunti 2023).
Torre di Santa Maria
A Udine restano tracce o notizie di cinque cerchia di mura che hanno protetto la città a partire dal Medioevo. La quarta cinta muraria venne completata nel 1383, racchiudendo i borghi Superiore, Cascanan, Poscolle e Grazzano. Ne faceva parte anche la porta o torre di Santa Maria. Edificata nel 1295, venne in epoca successiva unita a un palazzo adiacente, oggi denominato palazzo Torriani e sede di Confindustria Udine, che ha acquistato l’intero complesso a metà degli anni Settanta.
Rimasta chiusa negli ultimi 15 anni, la Torre di Santa Maria è stata al centro di un ambizioso progetto di riqualificazione, finanziato da Confindustria Udine, che nei mesi scorsi ha restituito l’edificio alla città. La Torre è ora sede permanente della “Vetrina dell’ingegno”, un polo espositivo, didattico e formativo. Con questo progetto Confindustria intende accompagnare le aziende nel recupero e nella valorizzazione della loro storia aziendale, che è anche storia del territorio e della comunità, rendendola punto di partenza per la futura competitività dell’imprenditoria e del territorio. La Vetrina dell’ingegno ospita a piano terra un’esposizione permanente dedicata alla storia dell’Associazione Industriali di Udine e uno spazio incontri, cortesemente messo a disposizione anche del nostro festival. Nei cinque piani della Torre verrà ogni anno allestita una mostra temporanea dedicata a uno degli 11 settori merceologici di Confindustria Udine. Edilizia e materiali da costruzione sono il tema della prima esposizione, tuttora in corso.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Guglielmo Pitzalis
Medico del Gruppo Immigrazione Salute Fvg della Società Italiana di medicina delle migrazioni, si occupa di migrazioni, medicina preventiva e sanità pubblica, divulgazione scientifica e animazione culturale.
Franco Corleone
Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Udine
Jvan Moda
Cantautore polistrumentista, collabora con le band Kosovni Odpadki, Playa Desnuda, Pantan. Corista per artisti di livello internazionale, ha aperto concerti importanti e partecipato a festival europei. Come solista ha all’attivo 2 dischi ed è stato semifinalista al Festival di Castrocaro e all’Accademia di San Remo. Con i Kosovni Odpadki ha pubblicato 2 dischi (RAI Trade/Alfa Music) e partecipato al Premio Tenco e allo Sziget Festival di Budapest. Con i Playa Desnuda ha pubblicato 3 dischi come coautore e partecipato a diverse edizioni del Rototom Sunsplash. Con i Pantan ha pubblicato 3 dischi e si è esibito in diretta alla Radio e Televisione Italiana in Svizzera (RTSI).
Renato Rinaldi
Autore dell’audiodocumentario dedicato a Ferigo, è attore, musicista, improvvisatore. Ha realizzato installazioni video e sonore, documentari e reportage per la Rai e Radio France, prestando particolare attenzione al rapporto suono/ambiente.
Maurizio Ionico
Urbanista. Amministratore unico dell’impresa sociale Melius e fondatore di Innovalp.Tv, piattaforma di comunicazione integrata che promuove idee e soluzioni per lo sviluppo delle Terre Alte.
Nicole Coceancig
Cantautrice, dal 2018 interpreta brani inediti e popolari friulani insieme ad altri musicisti della regione come Alvise Nodale, Franco Giordani e Leo Virgili. Effe (2019) è il suo primo disco di inediti; il secondo, Zohra, uscirà nel 2024.
Enzo Martines
Scrive e interpreta poesie e testi poetici. Ha vinto il premio P(r)oesia di Sesto Fiorentino. Ha pubblicato libri in versi con Campanotto, Gaspari e Digressioni editore. Nel 2021 è uscito il suo romanzo Una solitudine perfetta (Augh! editore).
Alessandro Lussiana
Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio, conduttore. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, sotto la guida di Mauro Avogadro, lavora con registi quali Beppe Navello, Claudio Longhi, Valter Malosti, Massimo Castri, Marco Plini, Federico Tiezzi e Teresa Ludovico. Oggi collabora stabilmente con il Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History Boys, Angels in America, Moby Dick alla prova e Amadeus. Nell’estate ‘25 sarà al teatro greco di Siracusa in Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia.
Gianluca Costantini
Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione (con D. Morgante, Altreconomia 2024). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House), portoghese (Objectiva) e italiano (Oblomov Edizioni).
Tommaso Piffer
Insegna Storia contemporanea all’Università di Udine ed è presidente della giuria scientifica del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia. Tra le sue pubblicazioni, per Il Mulino: Gli Alleati e la Resistenza Italiana (2010) e la raccolta di saggi Porzûs. Violenza e resistenza sul confine orientale (2012); per Mondadori: Il fronte segreto. Gli Alleati, la Resistenza europea e le origini della guerra fredda 1939-1945 (2024).
Nicoletta Taricani
Cantante e compositrice, ha all’attivo due dischi: In un mare di voci (artesuono 2021) e Memorie (nusica.org 2024), quest’ultimo entrato nel 2025 nella classifica dei 100 migliori del 2024 secondo Jazzit. Ha vinto il Premio Grimaz 2023 come miglior interprete. Ha suonato in festival e rassegne culturali: Jazz Area Metropolitana, Udin&Jazz, Vicino/Lontano, Borghi Swing, More Than Jazz, Veneto Jazz, Tra Piave e Livenza, Crusco Jazz Brienza.
foto di Christian Zoratto
Gaetano Paesano
Protagonista di esperienze drammatiche, oggi prezioso testimone di riscatto e socio lavoratore della cooperativa sociale “Al di là dei sogni”.
Andrea Staid
Insegna Antropologia culturale e visuale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Antropologia culturale allo IED di Torino. Tra i suoi volumi più recenti: I dannati della metropoli (Milieu 2020); Disintegrati (Nottetempo 2020); La casa vivente (add 2021); Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente (UTET 2022). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Pietro Clemente
Già docente di Antropologia culturale nelle Università di Siena, Roma, Firenze. È presidente onorario della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici e presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea “Vittorio Meoni”. Ha ricevuto il Premio Cocchiara 2018 per gli studi demoetnoantropologici e il Premio Nigra 2022 alla carriera. Tra gli scritti recenti: I musei della DEA(Patron 2023).
Oscar D’Agostino
Giornalista del Messaggero Veneto, cura le pagine Cultura e Spettacoli e si occupa anche dell’inserto Messaggero Veneto Scuola. Copre l’incarico di fiduciario provinciale (Udine) per Assostampa. È tra gli organizzatori del Festival LignanoNoir intitolato allo scrittore Giorgio Scerbanenco.
Marino Del Piccolo
Ingegnere civile, si dedica dal 2006 al restauro di edifici storici, come la Basilica di Aquileia e l’Hospitale di San Tomaso di Majano e alla rinascita delle antiche vie di cammino del Fvg. Ha pubblicato per Gaspari: Il Cammino del Tagliamento (2015); L’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano sull’antica Via di Allemagna (2017); Il Cammino di San Martino sulle vie di Aquileia (2023).
Doris Cutrino
È docente di Discipline letterarie nella scuola superiore, a Udine, dopo essere stata insegnante di sostegno in diversi istituti della provincia. Nel 2017 ha aderito al progetto nazionale promosso dall’Accademia della Crusca, realizzando il percorso didattico “Viaggio nelle Parole della Cucina Friulana”, poi pubblicato sul sito “Cruscascuole”. Dal 2019 è responsabile per vicino/lontano del Concorso Scuole “Tiziano Terzani”.
Alberto Mingardi
Insegna Storia delle dottrine politiche all’Università Iulm di Milano. Dottore di Ricerca in Analisi comparata delle democrazie. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Marsilio: L’ intelligenza del denaro. Perché il mercato ha ragione anche quando ha torto (2020); Contro la tribù. Hayek, la giustizia sociale e i sentieri di montagna (2020); La società chiusa in casa. La libertà dei moderni dopo la pandemia (con G. Corbellini, 2021); per il Mulino: Capitalismo (2023).
Cristiana Compagno
Professoressa di Economia e Gestione delle imprese all’Università di Udine, di cui è stata Rettrice dal 2008 al 2013. È stata presidente della Banca Mediocredito Spa del Friuli Venezia Giulia e ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali nei settori dell’innovazione e del trasferimento tecnologico a livello nazionale. È autrice di numerose pubblicazioni sui temi dell’innovazione e del management.
Sara Rosso
Libraria indipendente alla Libreria Friuli di Udine e operatrice di accoglienza al Centro Balducci di Zugliano. Apre sempre le porte della sua libreria a letture e discussioni attorno a tematiche transfemministe, con una speciale attenzione al mondo LGBTQIA+.
Marino Sinibaldi
Giornalista e critico letterario. Ideatore e conduttore della trasmissione Fahrenheit su Rai Radio 3, rete di cui è stato direttore fino al 2021. Dal 2020 dirige la Festa del libro e della lettura “Libri come” di Roma. Ha pubblicato Un millimetro in là. Intervista sulla cultura (a cura di G. Zanchini, Laterza 2014). Ha fondato e dirige la rivista Sotto il Vulcano. Dal 2023 cura Timbuctu, un podcast per Il Post dove viene proposta una narrazione del mondo attraverso i libri. È membro della giuria del Premio Terzani.
Roberta Nunin
Professoressa di Diritto del lavoro all’Università di Trieste, è autrice di oltre 250 pubblicazioni di carattere scientifico. Dal maggio 2016 ha rivestito per un quadriennio l’incarico istituzionale di Consigliera di parità della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
Sagrato della Chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco è uno degli edifici religiosi più antichi di Udine. Con l’annesso convento, ora occupato dal Tribunale, la chiesa fu la sede principale dei frati minori in città e per tutto il Friuli. Il sagrato della chiesa è oggi utilizzato per eventi e spettacoli. Sulla sinistra ospita un monumento al poeta Emilio Girardini (1858-1946), opera di Max Piccini (1955).
Michele Bonino
Professore di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, è delegato del Rettore per le relazioni con la Cina. Coordina il progetto di ricerca “Transition towards Urban Sustainability through Socially Integrative Cities, in the EU and in China” Tra i libri recenti: The City after Chinese New Towns (con F. Governa, M.P. Repellino, A. Sampieri, Birkhäuser 2019). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Andrea Zuccolo
Laureato al Dams di Bologna e diplomato a l’Ecole Internationale de Théatre diretta da Jacques Lecoq di Parigi, come attore ha lavorato con compagnie private e teatri stabili. Suoi testi poetici sono stati tradotti e pubblicati in varie lingue. Per la Rai-Fvg ha dato voce al personaggio di Armando nella versione friulana della Pimpa di Altan. Ha dato voce a Il Piçul Princip di Antoine de-Saint Exupéry (audiolibro, Nota 2018).
Anna Maria Giordano
Giornalista a Rai Radio3, è tra gli ideatori di Radio3Mondo, programma di cui è responsabile e che va in onda da 25 anni. Conduce la rassegna Stampa estera ogni giorno alle 6.50 e la trasmissione di approfondimento di temi internazionali delle 11. Ha ideato e condotto Radio3Europa ed è autrice e conduttrice di Lovely Planet, le guide di Radio3. Ha curato settimanali di informazione politica, economica e culturale per Euronews, primo canale televisivo europeo multilingue. È cofondatrice di Audiodoc, prima associazione italiana di audio documentaristi, e cofondatrice di MediaAid onlus.
Nadia Urbinati
Professoressa di Teoria politica alla Columbia University di New York. Si occupa del pensiero democratico e liberale contemporaneo e delle teorie della sovranità e della rappresentanza politica. Collabora con diversi quotidiani e con il settimanale Left. Tra le pubblicazioni più recenti: L’ipocrisia virtuosa (Il Mulino 2023); Io, il popolo. Come il populismo trasforma la democrazia (il Mulino 2020); Pochi contro molti (Laterza 2020); Democrazia afascista (con G. Pedullà, Feltrinelli 2024)
Caffetteria Da Romi Al Vecchio Tram
Deliziosa caffetteria dove concedersi una piccola pausa per gustare un’ottima colazione, un buon tè, uno stuzzicante caffè da meditazione. Durante la giornata è possibile fermarsi per un pranzo veloce e gustoso o per un aperitivo con prodotti tipici friulani.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Gioia Meloni
Giornalista. Ha diretto la Struttura Programmi in lingua italiana e friulana della sede Rai FVG. Come redattrice e conduttrice della TGR ha collaborato alle rubriche Il Settimanale e Est-Ovest. Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente. Per molti anni curatrice dell’edizione italiana di Alpen Donau Adria, primo magazine televisivo transfrontaliero delle emittenti pubbliche dell’Europa centro orientale. Il suo lavoro “Porrajmos. L’olocausto dimenticato” è stato insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica.
Federico Venturini
Geografo, assegnista di ricerca all’Università di Udine, si occupa di contratti di fiume, zero waste, ecologia sociale e processi partecipativi. Ha fatto parte delle delegazioni internazionali di pace İmrali organizzate dalla Commissione civica dell’EU-Turchia. Ha curato i volumi: La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan (con J. Miley, Edizioni Punto Rosso 2020); Ecologia sociale e diritto alla città (con E. Degirmenci, I. Morales, Zero in Condotta 2024).
Gianluca Paciucci
Dal 2002 al 2006 ha lavorato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sarajevo e presso l’Ambasciata italiana in Bosnia-Erzegovina. È tra gli ideatori degli “Incontri Internazionali di Poesia a Sarajevo” e ha pubblicato numerose raccolte di versi. Ha tradotto dal francese e curato Sarajevo, mon amour, intervista al generale Jovan Divjak (Infinito 2007).
Remo Andrea Politeo
Libraio, è presidente dell’associazione Librerie in Comune di Udine e membro della Giuria del Premio Terzani.
DJ Tubet
Rapper, produttore e freestyler friulano, contamina l’hip hop con dub, reggae e world music. Nel freestyle in friulano raggiunge 15 sillabe al secondo. Fin Cumò è il suo album più recente (14 canzoni in 14 lingue). È tra i pionieri di una tecnica rap e della Pedagogia Hip Hop che applica nelle scuole.
Maurizio Scarpari
Ha insegnato Lingua cinese classica all’Università Ca’ Foscari. Studioso della lingua, della storia e del pensiero filosofico della Cina antica, ne indaga l’incidenza sul pensiero politico attuale. Per le Grandi Opere Einaudi ha curato La Cina (2009-2013), sulla civiltà cinese dalle origini ai giorni nostri. È autore di La Cina al centro. Ideologia imperiale e disordine mondiale (Il Mulino 2023).
Stamperia d’arte Albicocco
Fondata da Corrado Albicocco nel 1994 a Udine, la Stamperia collabora con artisti di fama nazionale e internazionale. Realizza corsi, incontri, esposizioni e produce raffinate pubblicazioni da collezione. Nel 2013 la Regione Friuli Venezia Giulia ha dedicato alla sua storia una mostra a Villa Manin di Passariano, seguita nel 2014 da un’antologica a Maniago negli spazi del Museo delle Coltellerie, nel 2015 alla DATA di Urbino, nel 2016 e nel 2017 alla Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di Pordenone.
Nel 2016 la Stamperia ha terminato un importante lavoro con il maestro dell’Arte Povera Jannis Kounellis, che consta in dodici incisioni al carborundum, presentate nel dicembre 2017 all’Istituto Centrale per la Grafica di Roma in collaborazione con Bruno Corà e l’Archivio Kounellis, nel maggio 2018 – in occasione del festival vicino/lontano – negli spazi della Stamperia, e nel gennaio 2019 alla Galerie Lelong di Parigi.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Erika Adami
Giornalista con una lunga esperienza nella carta stampata, in radio e in televisione, in particolare nella comunicazione in lingua friulana, collabora con il mensile “La Patrie dal Friûl”, di cui è stata direttrice, e con la Rai del Friuli Venezia Giulia. Ha pubblicato Feminis furlanis fuartis (La Patrie dal Friûl 2023).
Luciana Borsatti
Giornalista e scrittrice. Ha lavorato all’Agenzia Ansa, dove è stata anche corrispondente dal Cairo e da Teheran. Sulla sua esperienza egiziana ha scritto Oltre Tahrir (Eir 2013). Con Castelvecchi ha pubblicato: L’Iran al tempo di Trump (2018; 2020); L’Iran al tempo di Biden (2021); Le indemoniate (2022); Iran. Il tempo delle donne (2023).
Paolo Cantarutti
Giornalista radiofonico, voce storica di Radio Onde Furlane di cui cura i programmi culturali. Ha diretto la collana musicale ‘Musiche Furlane Fuarte’ ed ideato il festival Suns Europe. Si è occupato anche di editoria multimediale in lingua friulana curando la pubblicazione di riviste, romanzi, fumetti, poesia, documentari e serie televisive e radiofoniche.
Gino Colla
Presidente dell’associazione culturale On Art Udine, collabora con istituzioni, aziende, enti di ricerca e fondazioni attraverso progetti e iniziative volte a promuovere il dialogo tra arte e saperi umanistici.
Francesco De Filippo
Giornalista, scrittore e saggista. Direttore di Ansa Fvg. Vincitore di premi letterari internazionali. Tra le sue pubblicazioni: La nuova via della seta (Castelvecchi 2019); Filosofia per i prossimi umani (con M. Frega, Giunti 2020); Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino (Castelvecchi 2020); Prima sterminammo gli uccelli… (Castelvecchi 2020); No vax: il grande sogno negato (Castelvecchi 2022); Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).
Danilo De Biasio
È direttore della Fondazione e Festival dei Diritti Umani di Milano. Giornalista e voce storica di Radio Popolare, di cui è stato anche direttore. Ha insegnato Teoria e Tecnica delle Comunicazioni di massa all’Università Statale di Milano e Giornalismo radiofonico alla Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Dal 2021 è consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Sergia Adamo
Insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’Università di Trieste, dove coordina il Centro di ricerca per gli studi di genere. Redattrice di “aut aut” ne ha curato il numero monografico Judith Butler. Violenza e non-violenza. Ha tradotto Questione di genere (di J. Butler Laterza 2017) e curato, tra gli altri Non esiste solo il maschile. Teorie e pratiche per un linguaggio non discriminatorio da un punto di vista di genere (EUT 2019). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano.
Francesco Marangon
Insegna Economia ambientale all’Università di Udine. La sua ricerca è rivolta allo sviluppo rurale sostenibile, alla pianificazione e gestione delle aree naturali protette e all’economia del turismo sostenibile. Ha curato: I sistemi rurali di fronte ai mutamenti dello scenario economico globale e Sviluppo economico locale e turismo sostenibile in Friuli Venezia Giulia (con S. Troiano, Forum 2013). Fa parte della redazione di Multiverso.
Ugo Morelli
Saggista e psicologo, insegna Scienze cognitive applicate all’UniversitaÌ Federico II di Napoli. Per Raffaelllo Cortina ha pubblicato: Incertezza e organizzazione (2009); Contro l’indifferenza (2013); Cosa significa essere umani? (con V. Gallese, 2024).
Paolo Bon
Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di Udine. È presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.
Francesco Cautero
Referente per la provincia di Udine di Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Andrea Muni
Ricercatore indipendente, ex operaio stagionale, dottore di ricerca all’Università di Trieste, attualmente docente di sostegno nelle scuole superiori. Si occupa di filosofia contemporanea, storia dei sistemi di pensiero, marxismo e psicoanalisi. Coordina il sito chartasporca.it, è redattore di “aut aut” e docente della Scuola di Filosofia di Trieste. Collabora con le riviste Argo, Le parole e le cose 2, Blue Labyrinths.
Anna Dazzan
Giornalista, responsabile della sezione Dossier per UdineToday e Trieste Prima. Dopo la laurea in Culture e diritti umani, ha conseguito un Master su fenomeni migratori e trasformazioni sociali.
Alessandro Mansutti
Batterista appassionato di pop e rock, approdato più tardi anche al jazz, ha suonato e registrato con molti musicisti friulani, tra i quali Juri Dal Dan, Massimo De Mattia, Giovanni Maier, Daniele D’Agaro, Mirko Cisilino, spaziando dal rock, al funk, al prog, all’improvvisazione. Tra i progetti in attività ricordiamo i Maistah Aphrica ed i Blues in the Pocket.
Elisa Cozzarini
Si occupa di ambiente, e in particolare di fiumi, da oltre quindici anni. Come giornalista, collabora con La Nuova ecologia e con il magazine online Vita.it. Racconta i luoghi attraverso la scrittura, la fotografia e l’audiovisivo. Fra i suoi libri: Radici liquide. Un viaggio inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini (Nuova Dimensione 2018); Passeggiate d’acqua (Odòs 2022); Gli intrecci del fiume (Ediciclo 2024).
Annalisa Camilli
Giornalista di Internazionale, ha lavorato per altre importanti testate e vinto i più prestigiosi premi di giornalismo. Ha scritto La legge del mare (Rizzoli 2019); Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra (Ponte alle Grazie 2022). È autrice dei podcast Limoni sul G8 di Genova e Da Kiev sulla sua esperienza di inviata. Il suo ultimo libro è L’ultimo bisonte (La nuova frontiera 2023).
Vito Di Piazza
Medico, è stato primario di Medicina interna all’Ospedale di Tolmezzo. È autore di Vivere e morire con dignità (con P. Di Piazza, B. Englaro, G. Facchini Martini, nuova dimensione 2016); Per un dolore umano. La sofferenza considerata da un punto di vista etico, medico e spirituale (con P. Di Piazza, L. Orsi, nuovadimensione 2020).
Paolo Forte
Fisarmonicista. Suona nel quartetto multietnico Safar Mazì. Ha inciso l’album solista Al Buio e, con l’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, Kum! Ha composto la colonna sonora per il film Menocchio (Rai Cinema) e le musiche per il docufilm “E tu slegalo“, prodotto da RaiTre in memoria di Franco Basaglia. Ha registrato in Scozia l’album Tempo (2023), in un ambiente sotterraneo col più lungo riverbero acustico al mondo.
Cristina Noacco
Docente di Letteratura francese del Medioevo all’Università di Tolosa, dal 2018 viaggia a piedi e in bicicletta lungo e dentro i fiumi e i torrenti del Friuli Venezia Giulia. Dalle sue esplorazioni fluviali sono tratti i racconti di viaggio I Segreti del Tagliamento (Ediciclo 2020); La Via del Torre (Ribis 2021); Timavo Natisone Isonzo. Fiumi, uomini e confini (Ribis 2024); Acque vive. La Via dei fiumi in Friuli Venezia Giulia (Ribis 2025).
Foto di Bruno Beltramini
Andrea Zannini
Insegna Storia moderna all’Università di Udine, collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Scrive sul Messaggero Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi, prefazione di Walter Veltroni (Marsilio 2022); Controstoria dell’alpinismo (Laterza 2024). È vice presidente dell’associazionevicino/lontano.
Carlotta Del Bianco
Regista e attrice, ha lavorato con compagnie teatrali a Milano e a Roma con maestri come Gigi Dall’Aglio, Rick Cluchey, Mamadou Dioume e Bruno Stori. Fa parte del collettivo artistico “Spazio a colori”, che realizza spettacoli e laboratori didattici per bambini e ragazzi delle scuole del Friuli Venezia Giulia.
Paolo Rumiz
Scrittore, giornalista e viaggiatore a piedi, in bicicletta, in treno, in topolino, in barca a vela, in autostop. Esperto del tema delle Heimat e delle identità in Italia e in Europa, ha seguito gli eventi dell’area balcanico-danubiana e l’attacco statunitense all’Afghanistan. Tra i suoi numerosi titoli, quasi tutti pubblicati da Feltrinelli: Danubio. Storie di una nuova Europa (1990), Maschere per un massacro (1996), È Oriente (2003), Gerusalemme perduta (2005), Annibale. Un viaggio (2008), L’italia in seconda classe, con i disegni di Altan (2009), La cotogna di Istanbul (2010), Il bene ostinato (2011), A piedi (2012), Trans Europa Express (2012), Maledetta Cina (2012), Appia (2016), Il filo infinito (2019), Canto per l’Europa(2021), La voce dal profondo (2023). Di imminente pubblicazione Verranno di notte (2024). È stato il protagonista del festival Dedica 2021. È tra i fondatori del Premio Terzani, della cui giuria ha fatto parte per anni.
Rita Maffei
Attrice, regista, autrice, presidente e co-direttrice artistica del CSS Teatro stabile di innovazione del Fvg. Ha lavorato con importanti registi, ha diretto e interpretato molti spettacoli in Italia e all’estero – anche in Iran – su testi di drammaturgia contemporanea, ottenendo numerosi riconoscimenti. Da alcuni anni cura progetti di teatro partecipato.
Andrea Bellavite
Teologo, saggista, giornalista. Goriziano d’adozione, è direttore della Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia. Con il fotografo Massimo Crivellari ha pubblicato testi sull’Isonzo, sul Carso e sui Monti Goriziani. Per Ediciclo ha contribuito alla stesura della guida Il Cammino Celeste (2013) e ha pubblicato la guida La Basilica di Aquileia (2017) e Lo spirito dei piedi (2016, 2023).
Massimo Somaglino
Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.
Paolo Mosanghini
Giornalista, per il Gruppo NEM è vicedirettore del Messaggero Veneto. Si è laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e mass media all’Università Carlo Bo di Urbino. Con Gaspari Editore ha pubblicato: (S)badanti (2017) e Tre vedove quasi inconsolabili (2020).
Tiziano Possamai
Insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. I suoi ambiti di ricerca principali riguardano i processi di costruzione e trasformazione dell’umano, le pratiche rivolte al sé, il rapporto tra pensiero ecologico, psicoanalisi e teorie dell’inconscio. Tra le sue pubblicazioni: Dove il pensiero esita (Ombre Corte 2009; Mimesis International 2022); Consulenza filosofica e postmodernità (Carocci 2011); Inconscio e ripetizione (Meltemi 2017); La pazienza della libertà (Mimesis 2023).
Paola Caridi
Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.
Teatro Palamostre, Sala Pasolini
Di gestione comunale, è stato sede dagli anni ‘70 di tutte, o quasi, le più significative esperienze culturali della città e oggi, dopo una recente ristrutturazione, è stato riqualificato a fulcro per programmazioni organiche, attente soprattutto alle espressioni della sensibilità contemporanea. L’edificio è stato progettato dall’architetto Gianni Avon e costruito fra il 1964 e il 1971. Fino al 2012 è stato la sede della Galleria d’Arte Moderna di Udine, che ora ha seda a Casa Cavazzini.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Valerio Pellizzari
Giornalista, inviato di guerra, ha seguito per oltre quarant’anni gli avvenimenti che hanno sconvolto l’Europa dell’Est, il Maghreb, il Medio Oriente, l’Asia centrale e l’Estremo Oriente. Autore del memorabile Kabul Kabul (con E. Mo, Vallecchi 1989), l’ultimo suo volume sull’Afghanistan è In battaglia, quando l’uva è matura. Quarant’anni di Afghanistan (Laterza 2012). È uno dei membri fondatori del Premio Terzani.
Simmaco Perillo
Assistente sociale. È presidente della cooperativa “Al di là dei sogni”, che dal 2004 opera a Sessa Aurunca su terreni confiscati alla camorra. Da anni è animatore infaticabile di comunità solidali e protagonista del percorso di riscatto e di crescita economica e civile del territorio casertano.
Loggia del Lionello
Magnifico esempio di gotico veneziano, è la storica sede del palazzo del Comune, luogo emblematico delle autonomie cittadine. Eretta fra il 1448 e il 1456 su disegno dell’orafo Nicolò Lionello, fu realizzata dal capomastro capodistriano Bartolomeo delle Cisterne. La contraddistinguono le fasce alterne di pietra bianca e rosa, l’elegante leggerezza del portico a grandi arcate e le finestre ad archetti trilobati. In una nicchia a pinnacoli e guglie all’angolo destro, opera di Bartolomeo Bon (1450), è la statua della Madonna con Bambino, che tiene in mano un modello di quel che era il castello prima che il terremoto del 1516 lo abbattesse. La stessa loggia del Lionello fu gravemente danneggiata da un incendio nel 1876 e immediatamente restaurata: sul lato verso via Mercatovecchio un affresco ottocentesco di Giuseppe Ghedina è liberamente ispirato a un’opera del Pordenone quasi interamente perduta in quell’incendio.
Libreria Moderna Udinese
Situata nel centro storico di Udine, in Via Cavour 13, a pochi passi da Piazza Libertà e dal Castello, la Libreria Moderna Udinese è da oltre cinquant’anni un punto di riferimento culturale per la città e per l’intero territorio friulano.
Distribuita su tre livelli, offre un’ampia selezione editoriale in ambienti accoglienti e ben organizzati. Al piano terra trovano spazio le novità editoriali, la narrativa rilegata, una parte della saggistica e della manualistica, i volumi d’arte e i testi in lingua straniera (inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo). Il primo piano, ampio e luminoso, ospita la sezione dedicata a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, con una proposta articolata di libri e giochi didattici, oltre a titoli di cucina, tascabili e guide turistiche. Il piano interrato è dedicato ai testi professionali, universitari, alla concorsistica e alla cancelleria.
La libreria organizza regolarmente incontri con autori e presentazioni editoriali, sia al primo piano che al piano terra, dove durante la stagione estiva è possibile accogliere il pubblico anche all’esterno sotto il porticato. Inoltre, dalla fine dell’anno scolastico fino a settembre, dedica particolare attenzione al settore scolastico, garantendo un servizio efficiente e mirato.
Negli ultimi anni, grazie a una gestione rinnovata, la Libreria Moderna ha ampliato le proprie attività, confermandosi una realtà solida e dinamica nel panorama librario cittadino.
Alessandro Conte
Attore, drammaturgo e “artigiano socio-culturale”. Attualmente si dedica allo studio degli habitat e del dialogo tra umani e non-umani.
Folco Terzani
Scrittore e documentarista, è nato a New York e cresciuto in Asia, seguendo gli spostamenti del padre al quale ha dedicato La fine è il mio inizio (Longanesi 2006) e l’album fotografico Un mondo che non esiste più (Longanesi 2010). È autore del memoir sportivo Ultra (con M. Graglia, Sperling & Kupfer 2017) e della favola Il cane, il lupo e dio (Longanesi 2017) illustrata da Nicola Magrin. Nel 2024 è stata pubblicata la nuova edizione di A piedi nudi sulla terra (TEA 2024).
Gianpaolo Carbonetto
Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure... Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).
Giovanni La Varra
Architetto, professore associato in Composizione architettonica e urbana all’Università di Udine. Con Gianandrea Barreca e Stefano Boeri ha fondato nel 1999 Boeri Studio e nel 2008 Barreca&LaVarra.
Maddalena Bosio
Avvocata del Foro di Udine, si occupa a livello nazionale ed internazionale di diritti umani, in particolare diritto d’asilo, diritti delle donne, violenza di genere e diritto di famiglia, oltre a coltivare la passione per il diritto dell’ambiente e degli animali. Formatrice e relatrice in collaborazione con enti e associazioni, università e scuole, ha pubblicato: La Violenza di Genere al cospetto della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Tutela della donna: retrospettive e prospettive (Key Editore 2020). Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.
Gian Paolo Gri
Antropologo. Tra le sue pubblicazioni: Tessere tela, tessere simboli. Antropologia e storia dell’abbigliamento in area alpina (Forum 2001); (S)confini. Memoria e futuro, identità e tradizione in Friuli (Circolo culturale Menocchio 2015); Cose dall’altro mondo. Temi di cultura materiale in Friuli (Forum 2024).
Michele Morgante
Professore di Genetica all’Università di Udine, accademico dei Lincei, presidente della Associazione Genetica Italiana ed editore associato di prestigiose riviste scientifiche. È direttore scientifico dell’Istituto di Genomica applicata. Ha pubblicato: I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante (Il Mulino 2020). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Domenico Quirico
Giornalista e inviato per la Stampa: dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alle primavere arabe. È stato sequestrato dai soldati di Gheddafi in Libia nel 2011 e dai jihadisti siriani nel 2013, rimanendo prigioniero per cinque mesi. Autore di numerosi libri, con Succede ad Aleppo (Laterza 2017) ha vinto il Premio Terzani 2018. È in libreria con Kalashnikov (Rizzoli 2024).
Giovanni Leghissa
Filosofo, è professore associato all’Università di Torino. È redattore di “aut aut” e direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Neoliberismo. Un’introduzione critica (Mimesis 2012); Postumani per scelta. Verso un’ecosofia dei collettivi (Mimesis 2015); The Origins of Neoliberalism (con G. Becchio, Routledge 2016); L’inconscio e il trascendentale. Saggi tra filosofia e psicoanalisi (Orthotes 2023). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano.
Laura Martini
Psicologa, psicoterapeuta lacaniana, partecipante SLPcf, esercita a Udine. È coordinatrice dei seminari presso la SLPcf-Udine.
Massimiliano Panarari
Professore di Sociologia della comunicazione all’Università di Modena e Reggio Emilia. Insegna anche presso le Università Luiss di Roma e Bocconi di Milano. È editorialista dei quotidiani nordestini del Gruppo NEM e del settimanale L’Espresso. Tra le ultime pubblicazioni, per Marsilio: Uno non vale uno. Democrazia diretta e altri miti d’oggi (2018); La credibilità politica. Radici, forme, prospettive di un concetto inattuale (con G. Gili, 2020).
Libreria Tarantola
Fondata a Udine nel 1904, la Libreria Tarantola rappresenta oggi la più antica libreria ancora attiva in città. Deve il suo nome alla storica famiglia di librai itineranti originaria di Pontremoli, che ha segnato la storia della diffusione libraria in Italia. Nel corso del tempo, la libreria ha attraversato epoche e cambiamenti, vendendo libri in tre diverse valute: lire, marchi di occupazione ed euro.
Gestita per tre generazioni prima dalla famiglia Tarantola e successivamente dalla famiglia Tavoschi, nel 2014 la libreria è stata rilevata dalla Cooperativa Libraria Udinese, composta da giovani professionisti del settore e alcune delle libraie già attive nello staff. L’obiettivo condiviso è stato sin da subito quello di preservare l’identità storica del luogo, con un’attenzione costante alla qualità della selezione libraria e alla cura del catalogo.
Nel 2016, parte degli spazi di magazzino sono stati riconvertiti in sala multimediale, permettendo così l’organizzazione regolare di presentazioni editoriali ed eventi culturali. Nel 2019, la libreria entra a far parte del circuito Ubik, ampliando la propria rete e offrendo ai lettori un’esperienza più ricca e interattiva nella scoperta di libri e autori.
La Libreria Tarantola continua a distinguersi come punto di riferimento culturale in città, luogo di incontro e scambio, fedele alla propria vocazione originaria: la passione per i libri e per chi li legge.
Mario Colucci
Medico psichiatra presso il DSM dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina, docente alla Scuola di specializzazione in Neuropsicologia dell’Università di Trieste e all’Istituto per la Clinica dei Legami Sociali di Venezia. Psicoanalista, membro del Forum Lacaniano in Italia, è redattore di “aut aut”. Con Pierangelo Di Vittorio ha pubblicato: Franco Basaglia. Pensiero, pratiche, politica (Meltemi 2001, 2024) e Franco Basaglia. Un intellettuale nelle pratiche (Feltrinelli 2024).
Angela Terzani Staude
Nata a Firenze da genitori tedeschi, ha conosciuto Tiziano Terzani a 18 anni e lo ha seguito da allora nelle sue peregrinazioni. Ha scritto per Longanesi Giorni cinesi (1987) e Giorni giapponesi (1994), ha curato con Àlen Loreti i diari del marito Un’idea di destino (2014) e l’antologia di reportage In America (2018). Autrice del memoir L’età dell’entusiasmo (2022), è presidente della giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine.
Beatrice Bonato
È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente (con C. Tondo 2025).
Angelo Floramo
Insegnante, storico medievista, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Come narratore ha pubblicato: Balkan Cirkus (Ediciclo 2013) e per Bottega Errante: Guarneriana segreta (2015), L’osteria dei passi perduti (2017), La Veglia di Ljuba (2018), Vino e libertà (2023), Breve storia sentimentale dei Balcani (2024); Cantata per il Cid (con D. De Marco, Forum 2025). È stato insignito del Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2024 insieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace.
Foto di Danilo De Marco
Antonio Massarutto
Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine. Esperto di economia dell’ambiente, delle risorse idriche, dei rifiuti, collabora con numerose testate online come lavoce.info, RIE energia, L’Astrolabio. La sua ultima pubblicazione: Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (il Mulino 2019). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Maurizio Mattiuzza
Scrittore e poeta, ha lavorato anche come paroliere per Lino Straulino e i Luna e un Quarto. Ha ricevuto premi di poesia italiani e internazionali e ha pubblicato il romanzo La Malaluna (Solferino 2020) e realizzato la graphic novel Quel pane nascosto (con F. Babich, qudulibri 2024).
Stefano Allievi
Professore di Sociologia e direttore del Master in Religions, Politics and Global Society all’Università di Padova. Si occupa di migrazioni in Europa, analisi del cambiamento culturale e pluralismo religioso. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Governare le migrazioni (Laterza 2023); Dizionario del Nordest (Ronzani 2023); Il sesto continente (con G. Bernardi e P. Vineis, Aboca 2023); Diversità e convivenza. Le conseguenze culturali delle migrazioni (Laterza 2025). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Furio Honsell
Laureatosi in Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è titolare della Cattedra di Teoria degli Automi all’Università di Udine, della quale è stato Rettore (2001-2008). È stato Visiting Professor presso l’École Normale Supérieure di Parigi, Stanford e Parigi VII. Dal 1988 ha partecipato e diretto a progetti europei di ricerca in informatica, salute pubblica, ambiente e sviluppo urbano. Ha tenuto conferenze in 22 dei 27 paesi dell’UE. È stato Sindaco di Udine per due mandati, dal 2008 al 2018. Dal 2018 è consigliere regionale del FVG per la lista civica Open-Sinistra FVG.
Luca Taddio
Insegna Estetica all’Università di Udine. È direttore del Master in Filosofia del digitale e coordinatore del corso di laurea triennale in Filosofia e Trasformazione digitale. Cofondatore di Mimesis Edizioni, ne è stato direttore editoriale. Tra i suoi ultimi libri: per Edizioni Società Aperta, con E. Greblo: Tensioni globali (2023); Nuovi Conflitti (2024) e Maurice Merleau Ponty. L’apparire del senso (Feltrinelli 2024). È responsabile scientifico del Festival Mimesis e del Premio Udine Filosofia.
Gelindo Castellarin
Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista lacaniano SlPcf, esercita a Udine. È membro AME-AMP, docente dell’Istituto freudiano di Milano e dell’ISDSF di Catania.
Guglielmo Cevolin
Insegna Istituzioni di Diritto pubblico all’Università di Udine, dove è vicedirettore del Master in Intelligence e Ict e referente nella Rete delle Università per la pace (RUniPace). È presidente di Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, coordinatore del LiMes club Pordenone-Udine-Venezia e membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Paolo Ermano
Economista, insegna all’Università di Udine ed è esperto di economia regionale. Oltre all’attività di ricerca e didattica, svolge attività di consulente, coordinatore e progettista sia in ambito aziendale che in ambito culturale.
Libreria Odòs
Il progetto Odòs2 nasce a Udine nel 2006 come libreria specializzata in turismo, cartografia e narrativa di viaggio. Il nome, apparentemente enigmatico, racchiude in sé tre livelli di significato. Odòs, dal greco antico, significa strada, cammino, viaggio: un chiaro riferimento alla vocazione della libreria. La lettura in spagnolo – “O” e “Dos” (due) – allude invece alla ricca sezione di narrativa ispanica presente in catalogo. Infine, O2 è la formula chimica dell’ossigeno, simbolo di ciò che la libreria e la lettura vogliono offrire: respiro per chi viaggia, per chi pratica sport all’aria aperta, ma anche per chi, da casa, si apre al mondo attraverso i libri.
Nel 2009, dall’esperienza maturata in ambito librario, nasce la Odòs Libreria Editrice, con l’obiettivo di promuovere una nuova idea di turismo e di editoria di viaggio. Le pubblicazioni si concentrano su destinazioni italiane ed europee lontane dalle rotte più battute, con un approccio narrativo che valorizza la voce e lo stile individuale dell’autore.
Le guide Odòs si distinguono per una scrittura personale e coinvolgente, arricchita da informazioni pratiche, riferimenti storici, spunti gastronomici e approfondimenti culturali, offrendo al lettore un’esperienza completa e consapevole del viaggio.
Si tratta di guide autoriali, pensate per stimolare la riflessione sul senso del viaggiare, più che semplicemente indicare mete o itinerari, contribuendo così a tracciare un percorso innovativo nel panorama dell’editoria turistica contemporanea.
Libreria Feltrinelli
LaFeltrinelli Libri e Musica di Udine è uno dei 115 punti vendita del Gruppo Feltrinelli, una delle principali realtà italiane nel campo dell’editoria, della distribuzione libraria e della promozione culturale. Il gruppo nasce ufficialmente nel 2005 dalla fusione tra Giangiacomo Feltrinelli Editore – fondata a Milano nel 1954 – e la rete delle Librerie Feltrinelli, la cui prima apertura risale al 1957 a Pisa.
Negli anni il gruppo ha ampliato il proprio raggio d’azione con la creazione della piattaforma digitale lafeltrinelli.it e l’acquisizione della maggioranza della società Promozione Distribuzione Editoria (PDE), attiva in oltre 5.000 punti vendita, rendendola la seconda rete distributiva del settore in Italia. Nel 2014, la joint venture tra Messaggerie Italiane e Gruppo Feltrinelli ha portato alla nascita di un polo logistico capace di gestire oltre 70 milioni di libri l’anno.
Il punto vendita di Udine si affaccia anche all’interno della storica Galleria Bardelli, uno degli spazi più centrali e frequentati della città, contribuendo alla vita culturale locale con un’offerta variegata di libri, musica e incontri con autori.
Libreria Einaudi
La libreria Einaudi di Udine, situata in via Vittorio Veneto, è nata alla fine degli anni Settanta grazie all’iniziativa di Paolo Gaspari, sociologo di origini trevigiane laureatosi all’università di Trento. Dopo aver conosciuto Giulio Einaudi, Gaspari decise di fondare un’agenzia per la vendita diretta dei libri dell’omonima casa editrice torinese nel capoluogo friulano.
Nel tempo, all’attività libraria si è affiancata quella editoriale, con una specializzazione nella saggistica storica, in particolare sulla prima guerra mondiale. Molti dei volumi pubblicati portano la firma dello stesso Paolo Gaspari, che ha poi condiviso il lavoro editoriale con il figlio Marco.
Libreria Friuli
Fondata nel 1971, la Libreria Friuli rappresenta da oltre cinquant’anni un punto di riferimento per la lettura e la cultura a Udine e in tutta la regione. Situata nel centro cittadino, è riconosciuta come uno spazio di promozione culturale e di incontro tra autori e pubblico.
Elemento distintivo della libreria è la costante organizzazione di eventi e incontri con autori, che spaziano da figure del panorama locale a nomi di rilievo nazionale e internazionale. Questi appuntamenti rendono la Libreria Friuli un luogo dinamico, in cui lettori e lettrici possono partecipare a momenti di approfondimento, confronto e dialogo.
Nel corso degli anni, ha ospitato numerosi protagonisti della scena culturale, tra cui Carlo Sgorlon, Paolo Maurensig, Fulvio Tomizza e padre Davide Maria Turoldo, consolidando il suo ruolo di presidio culturale cittadino.
La libreria dispone inoltre di un ampio spazio espositivo dedicato alla promozione di libri, letture pubbliche e altre iniziative culturali.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Galleria Tina Modotti
La galleria, conosciuta come ex Mercato del Pesce, si trova in via Paolo Sarpi.
L’edificio, attualmente sede di mostre fotografiche, era di proprietà della Confraternita del SS. Sacramento e fu acquistato da Antonio Someda nel 1691.
Nel 1796 la casa venne venduta alla famiglia Tomadini e nel 1809 Giovanni Tomadini, negoziante, l’affitta a Anna Marcona.
Nel 1925 vengono abbattute alcune case di via Valvason, per consentire lavori di costruzione di nuovi edifici e di trasformazione di edifici preesistenti. In quell’occasione vengono eseguiti anche i lavori a opera dell’ingegnere comunale Davide Badini (1897-1947), che – secondo Della Porta nelle “Memorie su le antiche case di Udine” a cura di Vittoria Masutti – modificano l’edificio antico conservando i due piani; al piano terreno è sita la pescheria. Lo stile ricalcherebbe temi del rinascimento toscano.
Davide Badini aveva collaborato anche con D’Aronco ai disegni del Municipio di Udine.
Lo storico edificio liberty , sede del mercato del pesce fino agli anni ’90, dal 2009 è intitolato alla celebre fotografa Tina Modotti (Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942), ed é divenuto uno spazio permanente per l’esposizione di opere fotografiche, provenienti sia dall’ingente patrimonio conservato nei musei cittadini, sia da fuori città.
(Testo tratto da Udine Cultura)
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Udine, Oratorio del Cristo
In Memorie su le antiche case della città di Udine, Giovanni Battista Della Porta scrive che nel 1548 i frati di San Francesco vendettero alla Confraternita del SS. Crocifisso un terreno affinché si potesse costruire “un luogo idoneo con servizi ad uso della confraternita stessa” (G.B. Della Porta, Memorie su le antiche case della città di Udine).
Sempre Della Porta annota che nel 1592 i fratelli Savorgnan concessero alla stessa confraternita alcune case adiacenti al fine di trasformarle in un oratorio.
Si procedette quindi, secondo una serie di documenti notarili e di pagamento risalenti alla fine del XVI secolo, alla costruzione di quello che è oggi conosciuto come Oratorio del Cristo. Nel XVI secolo, a lavori ultimati, l’oratorio fu usato anche come sede del Tribunale dell’Inquisizione di Aquileia e Concordia.
Nell’ampia sala rettangolare, le pareti sono scandite da doppie lesene con capitelli pseudo-ionici. La decorazione murale è dipinta a imitazione di marmi policromi. Il soffitto ligneo è a cassettoni regolari con dentellature sulle cornici.
Attualmente l’oratorio è affidato all’uso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Fabrizio Gatti
Giornalista. Dal 2022 è direttore editoriale del quotidiano Today.it. Le sue inchieste sotto copertura per l’Espresso e il Corriere della sera e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e hanno vinto numerosi premi internazionali, tra i quali il Premio Terzani 2008 per Bilal, il mio viaggio da infiltrato verso l’Europa (Bur 2007, La Nave di Teseo 2023), da cui è nata la serie tv-Sky Unwanted. Sempre sul tema dell’immigrazione: Viki che voleva andare a scuola (Fabbri 2006, Bur 2015, 2022) e Nato sul confine (Rizzoli 2023).
Pier Aldo Rovatti
Filosofo, dirige la rivista “aut aut” e la Scuola di filosofia di Trieste. Ha fondato nel 1983, insieme a Gianni Vattimo, la corrente filosofica pensiero debole. Fra le pubblicazioni più recenti: L’intellettuale riluttante (elèuthera 2018); Le nostre oscillazioni (alpha beta 2019); Gli egosauri (elèuthera 2019); La filosofia è un esercizio (con N. Gaiarin, La nave di Teseo 2020); Michel Foucault (Feltrinelli 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Nicola Gasbarro
Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).
William Cisilino
Direttore dell’ARLeF, l’Agenzia regionale per la lingua friulana. È stato vice-presidente dell’NPLD, il network europeo delle lingue minoritarie. Ha pubblicato vari saggi sulla tutela delle minoranze linguistiche e sulla lingua e la cultura friulane.
Fabio Chiusi
Giornalista, poeta, ricercatore e docente universitario, è autore di diversi saggi su culture, politiche e conseguenze sociali del digitale e dell’intelligenza artificiale. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo libro (profetico): L’uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk (Bollati Boringhieri). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Lucio Caracciolo
Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes e Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per Repubblica e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023).
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Il nuovo teatro di Udine è stato inaugurato il 18 ottobre 1997: il teatro Puccini, storico teatro del capoluogo friulano, era infatti stato distrutto da un incendio nel 1911 e mai più riaperto. Dovettero passare più di ottant’anni perché un nuovo teatro fosse restituito ai cittadini udinesi: nel corso del XX sec. la città fu modellata dagli eventi storici, in un susseguirsi di distruzioni e ricostruzioni, ma senza che venisse trovato l’accordo per l’edificazione di un nuovo teatro.
Durante gli anni di assenza di un teatro comunale, però, l’utilizzo di molte sale – più o meno adatte o disagevoli, centrali o periferiche – aveva tenuto acceso nei cittadini l’amore per lo spettacolo dal vivo, un amore che Udine aveva coltivato fin dal 1600, tenendosi sempre aggiornata rispetto alla storia della musica, del teatro d’attore, del teatro d’opera. Proprio le lunghe vicissitudini della sua costruzione fanno del Teatro Nuovo Giovanni da Udine un luogo di grande importanza simbolica. Progettato dall’ing. Giuliano Parmegiani e dall’arch. Lorenzo Giacomuzzi Moore, il Teatro è oggi un grande edificio moderno, funzionale, elegante, dall’ottima acustica e dotato delle più avanzate tecnologie.
Appartiene al Comune di Udine ma è gestito dalla Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, che ha come enti partecipanti il Comune stesso, la Provincia di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia. Al suo interno la sala principale per gli spettacoli è dotata di tutti i moderni servizi e di adeguati spazi di supporto. Il palcoscenico, largo ben 34 metri e profondo 28, è dotato di attrezzature sceniche all’avanguardia. Altre strutture degne di nota sono l’ampio foyer, il ridotto, usato per le prove d’orchestra, la galleria espositiva (uno spazio di 170 mq dedicato alle mostre d’arte), la sala stampa e la sala danza.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Chiesa San Francesco
In Largo Ospedale Vecchio sorge, slanciata e solenne, la Chiesa di San Francesco, una delle più belle di Udine. Principale edificio di culto dell’ordine francescano a Udine, fu costruito tra il 1260 e il 1266, anno in cui fu consacrato dal Patriarca di Aquileia Gregorio da Montelongo.
Esempio dell’architettura francescana in Friuli – le linee architettoniche infatti riecheggiano modelli dell’architettura umbra del tardo Duecento -, ha una pianta a croce latina con un’unica navata e transetto. L’esterno ricalca le linee dell’architettura romanica, cedendo tuttavia ai primi influssi del gotico, riconoscibili negli archi a sesto acuto delle finestre e del portale. La facciata a capanna ospita un grande rosone, la cui decorazione originaria non si è conservata.
L’interno presenta un tetto a capriate lignee e tre cappelle absidali, delle quali la centrale, più grande, ospita l’altare maggiore.
Alcuni cicli di affreschi si sono conservati, anche se in condizioni non buone. I più antichi, di poco posteriori alla costruzione della chiesa, furono eseguiti da maestri nel cui stile è presente il ricordo del lavoro di Giotto alla Cappella degli Scrovegni di Padova. I cicli più tardi, invece, risalgono al XIV e XV secolo e sembrano di scuola umbro-toscana.
L’edificio fu pesantemente rimaneggiato alla fine del 1700, quando l’interno fu completamente riprogettato e trasformato: nel 1771 i francescani si trasferirono definitivamente presso la Chiesa della Beata Vergine del Carmine e San Francesco divenne di pertinenza del vicino ospedale.
Dal 1934 si cercò di riportare la chiesa alle forme originarie attraverso un progetto di restauro filologico, eliminando tutte le sovrastrutture neoclassiche. Il pesante bombardamento di Udine nel 1945 interruppe quest’opera, terminata solo negli anni Cinquanta. Ulteriori, pesanti danni furono causati dal terremoto del 1976: la ricostruzione di San Francesco divenne uno dei simboli della lotta per salvare il patrimonio culturale del Friuli.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Marco Pacini
Giornalista e scrittore. Ha pubblicato Epocalisse (Mimesis 2018); Pensare la fine. Discorso pubblico e crisi climatica (Meltemi 2022); Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia (2024 Meltemi). Con Paolo Cerutti è l’ideatore del progetto vicino/lontano. È membro della redazione di “aut aut” e della giuria del Premio Terzani.