Quel che noi scartiamo

LECTIO MAGISTRALIS di PIER ALDO ROVATTI
in collaborazione con “aut aut” e la Scuola di Filosofia di Trieste

L’individualismo trionfa ormai ovunque e vorremmo renderlo presentabile attraverso un’idea di collettività solo ipotizzata e comunque non realizzata, un falso “noi” che accettiamo nel momento stesso in cui rifiutiamo di entrare in una relazione effettiva con gli altri, che produrrebbe fatica e problemi. Quello che scartiamo è proprio la pratica di ciò che il pensiero fenomenologico chiama “Inter soggettività”, cioè una comunità dove ciascuno agisce e mantiene la propria soggettività. Questa idea di soggettività, che sempre di più lasciamo da parte, non si identifica con la gestione attuale di ciò che chiamiamo “io” per il semplice motivo che non può essere limitata a un atteggiamento narcisistico, mentre la “soggettività” ha sempre come suo obiettivo il riconoscimento dell’altro soggetto.

PIER ALDO ROVATTI Filosofo, dirige la rivista “aut aut” e la Scuola di filosofia di Trieste. Ha fondato nel 1983, insieme a Gianni Vattimo, la corrente filosofica pensiero debole. Fra le pubblicazioni più recenti: L’intellettuale riluttante (elèuthera 2018); Le nostre oscillazioni (alpha beta 2019); Gli egosauri (elèuthera 2019); La filosofia è un esercizio (con N. Gaiarin, La nave di Teseo 2020); Michel Foucault (Feltrinelli 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Non esiste un posto al mondo

EVENTO DI CHIUSURA
parole e musica
con ANDREA STAIDMAURIZIO CARUCCI

con il sostegno di Amga Energia & Servizi

Cosa significa insediarsi e prosperare in territori marginali, percepiti come “scarti” dalla narrazione dominante? Riscoprire antiche pratiche e saperi locali, in particolare nelle aree montane, significa guardare a modelli di convivenza sostenibile e resiliente. Un’agricoltura a piccola scala e una produzione di vino naturale possono diventare forme di resistenza e riconnessione con la terra, generando non solo prodotti di qualità, ma anche un rinnovato senso di comunità e identità. Attraverso aneddoti, riflessioni antropologiche, musica e suggestioni letterarie – adottando uno sguardo ecologico e sociale integrato – l’antropologo Andrea Staid e il cantautore Maurizio Carucci, autore di Non esiste un posto al mondo, vogliono stimolare una riflessione sul potenziale nascosto negli “scarti” geografici e sociali, invitando a riconsiderare il nostro rapporto con il territorio e con le comunità che lo abitano,promuovendo un’idea di abitare che sia proiettata verso un futuro più sostenibile ed equo.

MAURIZIO CARUCCI Front man degli Ex-Otago, una delle band più importanti dell’itpop italiano, ha legato la sua voce a canzoni che hanno segnato una generazione. Oltre alla musica, coltiva da sempre un profondo legame con la terra. Insieme alla sua compagna, ha fondato Cascina Barbàn, un progetto agricolo collettivo dedicato al recupero e alla coltivazione naturale di antiche varietà di vite, frutta e ortaggi, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile. Ha esordito nella scrittura con Non esiste un posto al mondo (HarperCollins 2024).

ANDREA STAID Insegna Antropologia culturale e visuale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Antropologia culturale allo IED di Torino. Tra i suoi volumi più recenti: I dannati della metropoli (Milieu 2020); Disintegrati (Nottetempo 2020); La casa vivente (add 2021); Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente (UTET 2022). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Maurizio Carucci

Front man degli Ex-Otago, una delle band più importanti dell’itpop italiano, ha legato la sua voce a canzoni che hanno segnato una generazione. Oltre alla musica, coltiva da sempre un profondo legame con la terra. Insieme alla sua compagna, ha fondato Cascina Barbàn, un progetto agricolo collettivo dedicato al recupero e alla coltivazione naturale di antiche varietà di vite, frutta e ortaggi, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile. Ha esordito nella scrittura con Non esiste un posto al mondo (HarperCollins 2024).

Europa inquieta: il rimosso ritorna

CONFRONTO
con MANLIO GRAZIANO, DANIEL SCHULZ, GEMINELLO PRETEROSSI
modera NICOLA GASBARRO
in collaborazione con Bottega Errante per il progetto Estensioni dentro le letterature di confine

Che cosa sta succedendo all’Europa? Popolazioni disorientate affidano i destini dei loro Paesi a uomini e donne forti che aggirano esplicitamente le regole del patto democratico. L’ansia e l’inquietudine per una situazione internazionale caotica e indecifrabile, la sensazione che un’epoca di benessere e sicurezza garantite da altri stia volgendo al termine, la convinzione che il futuro sarà peggiore del presente, diffondono in una popolazione invecchiata un sentimento di frustrazione che chiede risposte immediate. E gli speculatori della paura ne traggono un inestimabile vantaggio elettorale. Così riprendono fiato i nazionalismi e i sovranismi, che segnano la fine della “fraternità” europea. E intanto si esibiscono impunemente croci celtiche, svastiche e teste rasate. E gruppi di razzisti antidemocratici, eredi del fascismo e neonazisti di ritorno, esaltano la violenza, resuscitando fantasmi di un passato che credevamo archiviato. 

MANLIO GRAZIANO Insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di SciencesPo e alla Sorbona. Dirige il Nicholas Spykman International Center for Geopolitical Analysis, scrive su ‘LiMes’, ‘Gnosis’ e il Corriere della Sera e collabora con International Affairs Forum. È autore di saggi tradotti in varie lingue, tra cui: Geopolitica della paura. Come l’ansia sociale orienta le scelte politiche (Egea 2021); Disordine mondiale. Perché viviamo in un’epoca di crescente caos (Mondadori 2024).

GEMINELLO PRETEROSSI Si è formato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. È professore di Filosofia del diritto all’Università di Salerno, dove insegna anche Storia delle dottrine politiche e coordina il Collegio di Dottorato in Scienze giuridiche. È direttore scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Laterza: La politica negata (2011), Ciò che resta della democrazia (2015), Teologia politica e diritto (2022).

DANIEL SCHULZ Giornalista. Nato nel 1979 a Potsdam, è cresciuto nella regione del Brandeburgo, allora DDR. Dirige la sezione di reportage e giornalismo investigativo del quotidiano Die Tageszeitung, occupandosi principalmente di Europa orientale, estremismo di destra e tematiche legate alla Germania orientale. È stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il Deutscher Reporterpreis e il Theodor-Wolff-Preis.  Eravamo come fratelli (Bottega Errante Edizioni 2024) è il suo romanzo d’esordio.

NICOLA GASBARRO Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).

Daniel Schulz

Giornalista. Nato nel 1979 a Potsdam, è cresciuto nella regione del Brandeburgo, allora DDR. Dirige la sezione di reportage e giornalismo investigativo del quotidiano Die Tageszeitung, occupandosi principalmente di Europa orientale, estremismo di destra e tematiche legate alla Germania orientale. È stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il Deutscher Reporterpreis e il Theodor-Wolff-Preis.  Eravamo come fratelli (Bottega Errante Edizioni 2024) è il suo romanzo d’esordio.

Foto di Yelizaveta Smith

Geminello Preterossi

Si è formato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. È professore di Filosofia del diritto all’Università di Salerno, dove insegna anche Storia delle dottrine politiche e coordina il Collegio di Dottorato in Scienze giuridiche. È direttore scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Laterza: La politica negata (2011), Ciò che resta della democrazia (2015), Teologia politica e diritto (2022).

Scarti urbani

PASSEGGIATA GUIDATA

Alla scoperta di:
Piazza xx settembre 
Ex caserma dei vigili del fuoco
Ambulatorio sanitario 
Piazzale dell’autostazione

con PAOLO BON, VITTORIO FORAMITTI
ritrovo sul plateatico, vicino al pozzo

Nella città di Udine sono presenti ampie zone e grandi volumi urbani abbandonati, magari da lungo tempo. È una situazione che vivono quasi tutte le città italiane di media e piccola dimensione. La riduzione del numero di abitanti, delle attività commerciali e dei servizi, legata spesso a una riduzione dei valori immobiliari, è una tendenza opposta a quella dei grandi centri ma è difficile da gestire quanto la ben più studiata “gentrificazione”. La passeggiata propone di visitare alcuni dei luoghi del centro città, di proprietà pubblica e privata, che sono attualmente inutilizzati, ma che potrebbero costituire elementi strategici nell’indispensabile processo di rigenerazione urbana.       

PAOLO BON Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di UdineÈ presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

VITTORIO FORAMITTI Architetto e dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici, insegna Restauro dei beni culturali all’Università di Udine. Esercita attività professionale e di ricerca nel campo del restauro architettonico. È autore o curatore di numerose pubblicazioni scientifiche sulla teoria e storia del restauro, la metodologia di progetto e le architetture fortificate.

Piazza XX Settembre

Un tempo chiamata “piazza dei grani” perché sede del mercato delle granaglie, è incorniciata da edifici di pregio: il palazzo Antivari-Kechler, con la sua elegante facciata neoclassica firmata da Giuseppe Jappelli (1833), e la Casa Veneziana in stile gotico, con bifore e trifore, trasferita qui da via Cavour nel 1929. Oggi è un angolo affascinante nel cuore di Udine, dove passato e presente si incontrano.

Vittorio Foramitti

Architetto e dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici, insegna Restauro dei beni culturali all’Università di Udine. Esercita attività professionale e di ricerca nel campo del restauro architettonico. È autore o curatore di numerose pubblicazioni scientifiche sulla teoria e storia del restauro, la metodologia di progetto e le architetture fortificate.

Friulani visionari – Raimondo D’Aronco e Giuseppe Marchetti

INCONTRO
con FLAVIO SANTI, WILLIAM CISILINO
a cura di ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane

Raimondo D’Aronco (1857-1932) ha segnato profondamente l’architettura europea e ottomana. A Istanbul ha saputo fondere il liberty occidentale con il gusto decorativo orientale, creando uno stile unico e riconoscibile. Marcello Piacentini lo descrisse come “un artista sempre alla ricerca di rinnovamento”. Giuseppe Marchetti (1902-1966) è stato il “padre” della lingua friulana moderna. Il suo impegno, rigoroso e appassionato, ha attraversato numerosi campi, dalla linguistica alla letteratura, dal giornalismo alla storia dell’arte. Di lui Pier Paolo Pasolini scrisse: “È il solo lettore che ho in Friuli”. Due friulani visionari che, ciascuno nel proprio ambito, hanno saputo plasmare e arricchire la cultura del loro tempo e la nostra.

WILLIAM CISILINO Direttore dell’ARLeF, l’Agenzia regionale per la lingua friulana. È stato vice-presidente dell’NPLD, il network europeo delle lingue minoritarie. Ha pubblicato vari saggi sulla tutela delle minoranze linguistiche e sulla lingua e la cultura friulane.

FLAVIO SANTI Insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Traduce autori classici e contemporanei. Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, sia in poesia che in prosa. Nel 2024 ha pubblicato per Solferino L’autunno del sultano.

La scoperta del mondo

con LUCIANA CASTELLINA, ANTONELLA FIORE
con la partecipazione di NICCOLÒ NISIVOCCIA 

Luciana Castellina, militante e parlamentare comunista, fra i quattordici e i diciotto anni ha tenuto un diario che racconta la sua iniziazione politica: dal giorno in cui, il 25 luglio 1943, a Riccione, la partita di tennis con la sua compagna di scuola Anna Maria Mussolini viene interrotta perché la figlia del Duce deve scappare (suo padre è stato appena arrestato a Roma), a quando si iscrive al Pci. In mezzo, l’evoluzione di una ragazza dei Parioli, con gli occhi aperti sul mondo e sulla storia, titubante nei suoi pensieri e curiosa di capire; i primi viaggi a Praga e nella Parigi del Dopoguerra, i primi compagni; il primo gioioso lavoro, insieme a tanti coetanei di tuftta Europa, per costruire una ferrovia nella Jugoslavia di Tito. Le domande, le ribellioni, le scoperte di uno spirito impaziente di prendere forma. Nell’occasione, Niccolò Nisivoccia anticipa alcune riflessioni contenute nel suo saggio di imminente uscita per Laterza, sulla possibilità che le leggi possano, e debbano, aspirare alla bellezza.

LUCIANA CASTELLINA Giornalista e scrittrice. Militante nel PCI dal 1947, è stata tra i fondatori de Il Manifesto nel 1969, direttrice di Liberazione dal 1992 al 1994, più volte deputata italiana ed europea. Tra le sue pubblicazioni più recenti, per Nottetempo: Guardati dalla mia fame (con M. Agus, 2014) e Amori comunisti (2018); per Forum: Un mondo di donne in cammino (con D. De Marco e A. Floramo, 2024). La scoperta del mondo (Nottetempo 2025) è l’edizione aggiornata e rivista del suo diario del 2011.

ANTONELLA FIORE Impegnata nell’associativismo del terzo settore da venticinque anni, è oggi vicepresidente del Circolo Arci MissKappa di Udine, dopo essere stata presidente dell’Arci di Udine e Pordenone dal 2008 al 2018. Coordina l’ufficio amministrazione della cooperativa sociale Hattiva Lab di Udine. 

NICCOLÒ NISIVOCCIA Avvocato e scrittore, collabora con il manifesto e con Il Sole 24 Ore. È autore di libri di poesia e di prosa poetica, tra cui Un dialogo notturno (Industria & letteratura 2024) e di saggi: Il diavolo mi accarezza i capelli (con A. Ceretti, Il Saggiatore 2020); Il silenzio del noi(Mimesis 2022); La storia di ognuno. Racconti dalla Casa della Carità (Castelvecchi 2024). È in uscita Le belle leggi (Laterza 2025).

Gli scarti dell’inconscio: risorse del desiderio

SEMINARIO
presenta LAURA MARTINI
relaziona LORETTA BIONDI
discutono MARIAVIRGINIA FABBRO, GELINDO CASTELLARIN
a cura della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi-Udine

ingresso libero su prenotazione:
tel. 0432/295695 – 0432/506413

Ci scusiamo per il disagio: a causa di un cantiere in corso nell’edificio, l’ascensore non sarà utilizzabile per raggiungere la sala in cui si svolgono gli incontri.

Il desiderio è il motore inconscio che ci accompagna tutta la vita. Diversamente dai bene-dire e bene-apparire dell‘Io nella sua impresa intersoggettiva, il desiderio è dirompente, travolgente, illogico come è anticonservativa la protesta di Antigone quando decide di mettersi contro il Tiranno di Atene, Creonte che si oppone alla sepoltura del fratello Polinice. Contro la legge di Creonte Antigone segue il suo desiderio sino alla sua condanna a morte e al suicidio. Antigone non scarta il suo desiderio, lo vive e lo agisce sino alle estreme conseguenze. “Sta qui l’esperienza dell’azione umana – scrive Lacan ne Il seminario. Libro VII. L’etica della psicoanalisi (§ XXIV. I paradossi dell’etica) – riconoscere la natura del desiderio che è al centro di tale esperienza, che una revisione etica è possibile, che un giudizio etico è possibile, il quale ripresenta la questione nel suo valore di Giudizio Universale – Avete agito conformemente al desiderio che vi abita?”

LORETTA BIONDI Psicoanalista AME della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Docente incaricata dell’Istituto freudiano. Vive e lavora a Rimini.

GELINDO CASTELLARIN Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista lacaniano SlPcf, esercita a Udine. È membro AME-AMP, docente dell’Istituto freudiano di Milano e dell’ISDSF di Catania.

MARIAVIRGINIA FABBRO Psicologa, psicoterapeuta, Giudice onorario Corte d’Appello di Trieste, partecipante SLP.

LAURA MARTINI Psicologa, psicoterapeuta lacaniana, partecipante SLPcf, esercita a Udine. È coordinatrice dei seminari presso la SLPcf-Udine.

Mariavirginia Fabbro

Psicologa, psicoterapeuta, Giudice onorario Corte d’Appello di Trieste, partecipante SLP.

Loretta Biondi

Psicoanalista AME della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Docente incaricata dell’Istituto freudiano. Vive e lavora a Rimini.

La resistenza della realtà individuale

INCONTRO 
con BEATRICE BONATO, GIOVANNI LEGHISSA
nell’ambito del ciclo Filosofia in città 2025. L’Occidente sotto accusa
in collaborazione con Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg 

La società contemporanea è davvero dominata da un’eccessiva attenzione per l’individuo? In apparenza è così, almeno a giudicare dalla ricerca spasmodica di visibilità per ciascuno sollecitata dai social media, oppure dall’imperativo a distinguersi dalla “massa” attraverso stili di vita e consumi che ci rendano “speciali”. Se però si scavasse un po’ al di sotto di questa patina retorica, ci si accorgerebbe che le vite dei singoli contano sempre meno, mentre i “target” del discorso neoliberale come della propaganda politica, ma anche degli onnipresenti sondaggi, sono piuttosto fasce, raggruppamenti definiti dall’età, dalla condizione sociale, dal grado di istruzione e così via, oppure da “tratti” comuni, particolari preferenze o idiosincrasie, sulle quali funzionano in modo più efficace i condizionamenti. La singolarità degli individui si rivela allora un residuo di queste operazioni omologanti, uno scarto non ancora riassorbito, ma anche il luogo di una resistenza. 

BEATRICE BONATO È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente(con C. Tondo 2025). 

GIOVANNI LEGHISSA Filosofo, è professore associato all’Università di Torino. È redattore di “aut aut” e direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Neoliberismo. Un’introduzione critica (Mimesis 2012); Postumani per scelta. Verso un’ecosofia dei collettivi (Mimesis 2015); The Origins of Neoliberalism (con G. Becchio, Routledge 2016); L’inconscio e il trascendentale. Saggi tra filosofia e psicoanalisi (Orthotes 2023). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano.

La Cina è un’aragosta. Come sta cambiando il Gigante Asiatico

con GIADA MESSETTI
introduce SABRINA BARACETTI 

Ci scusiamo per il disagio: a causa di un cantiere in corso nell’edificio, l’ascensore non sarà utilizzabile per raggiungere la sala in cui si svolgono gli incontri.

Quante cose sono cambiate in pochi anni nella vita quotidiana dei cinesi? Dall’atteggiamento dei giovani verso il lavoro e il loro futuro, alla nuova consapevolezza delle donne riguardo la famiglia e il loro ruolo tradizionale, fino alla nuova voglia degli anziani di godersi gli anni della pensione. Una testimonianza di prima mano, per contrastare gli stereotipi ancora troppo diffusi in Occidente. Perché il Dragone, benché al momento soffra di seri problemi interni, come l’invecchiamento della popolazione, il rallentamento della crescita, la disoccupazione giovanile e la crisi immobiliare, è ancora in ascesa e capace di ridefinire le dinamiche economiche e geopolitiche del mondo. Perciò tentare di comprenderne le contraddizioni e le sfumature, in questo momento storico di grandi cambiamenti, è davvero cruciale.

GIADA MESSETTI Sinologa e autrice di programmi televisivi e radiofonici per Rai, Mediaset e La7, è divulgatrice e opinionista su temi relativi alla Cina. Ha ideato, scritto e co-condotto il programma televisivo CinAmerica, andato in onda su Rai3 e ora disponibile su Raiplay; ogni giovedì cura una rubrica di notizie cinesi per il programma Uno, nessuno, 100Milan di Radio24. Per Mondadori ha pubblicato: Nella testa del Dragone (2020) e La Cina è già qui (2022). La Cina è un’aragosta (2025) chiude un’ideale trilogia.

SABRINA BARACETTI Socia fondatrice e Presidente del Far East Film Festival, presidente dell’associazione culturale Centro Espressioni Cinematografiche, collaboratrice della Tucker Film nel settore degli acquisti, cofondatrice e consulente per Ties That Bind e componente del Consiglio di amministrazione della Cineteca del Friuli.

Sabrina Baracetti

Socia fondatrice e Presidente del Far East Film Festival, presidente dell’associazione culturale Centro Espressioni Cinematografiche, collaboratrice della Tucker Film nel settore degli acquisti, cofondatrice e consulente per Ties That Bind e componente del Consiglio di amministrazione della Cineteca del Friuli.

Borderless

PROIEZIONI
ciclo a cura di Gioia Meloni

The Jungle
di Cristian Natoli
2021, durata 58’

A Gorizia, sulle sponde dell’Isonzo, comparve qualche anno fa un accampamento di migranti chiamato “The Jungle”. Il regista Cristian Natoli ci fa scoprire questo luogo attraverso gli occhi di Elisa Menon, attrice e regista di teatro sociale. Elisa mette in scena uno spettacolo teatrale che mira a creare un legame tra gli abitanti della Jungle e la cittadinanza locale. Il film propone una storia creativa e coinvolgente, legata agli esseri umani e ai loro sentimenti, e non indulge in storie patetiche e drammatiche, spesso sfruttate dai media. Il film e lo spettacolo teatrale trasmettono passione, devozione, energia creativa e tutto il divertimento che i partecipanti hanno provato nella realizzazione della performance. Con un accesso privilegiato alla Jungle, il film mostra un punto di vista più intimo e personale sulla migrazione attraverso l’empatia dello spettacolo teatrale e la sua capacità di creare una nuova dimensione per un dibattito sul tema.

Cristian Natoli È nato a Gorizia e dal 2004 lavora in produzioni cinematografiche e televisive con alcune tra le principali case di produzione italiane. Dal 2010 è autore e regista di diversi documentari pluripremiati tra cui Attores e Allamhatar, dedicati al confine, Per Mano Ignota (selezionato ai David di Donatello e finalista al Golden Door Film Festival) e Figli di Maria, in programmazione su Rai Storia. Nel 2016 è regista di unità per il docureality Chiedi a Papà, prodotto da Indigo Film e trasmesso da Rai3. Nel 2017 Cristian fonda assieme a Chiara Toffolo la casa di produzione Tesla Production, per cui scrive e dirige i due cortometraggi Branded content per Coop Italia. Il suo ultimo documentario, La Fiaba Perduta, è stato premiato all’International Tour Film Festival.

In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi

PRESENTAZIONE
con ALEŠ ŠTEGER
introduce SIMONETTA DI ZANUTTO
prima nazionale
in collaborazione con Bottega Errante Edizioni

Non è una guida turistica e neanche un libro di storia, ma un itinerario sentimentale che rivela tutte le intersezioni che animano la giovane Slovenia. In occasione di Gorizia/Nova Gorica capitale della cultura europea, un reportage per esplorare e scoprire storie e contraddizioni di una terra. La Slovenia può essere descritta in tanti modi diversi. È conosciuta come il polmone verde dell’Europa, circondata in ogni angolo da foreste e paesaggi naturali mozzafiato, la cui principale caratteristica è la sostenibilità. È la terra in cui pannonico, alpino e mediterraneo si fondono. Ma è anche la culla delle culture e tradizioni europee, che si intrecciano e mescolano fondando l’identità di un unico popolo. 

ALEŠ ŠTEGER Nato nel 1973 a Ptuj (allora Jugoslavia), è uno degli scrittori sloveni più famosi. È anche redattore, editore, traduttore e promotore di eventi culturali. Le sue poesie, tradotte in numerose lingue, hanno meritato molti premi, tra cui l’Horst Bienek per la poesia dell’Accademia bavarese di Belle Arti, di cui è anche membro, e l’ITB Berlin BookAward 2023. Con Bottega Errante ha pubblicato: Le finestre di Berlino (2019) e In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi (2025).

SIMONETTA DI ZANUTTO Giornalista professionista, da vent’anni lavora nel settore della comunicazione. Appassionata di viaggi, ama in particolare i Balcani e l’Europa centro-orientale. Per Odòs è autrice delle guide turistiche Sofia e dintorni (2016), Bratislava e dintorni (2018) e Tirana e dintorni (2024). Per Olmis ha scritto Around Sebrenica (2016) e per goWare Bosnia Erzegovina. Viaggio on the road nel cuore dei Balcani(2018). Il suo blog è ritaglidiviaggio.it.

Aleš Šteger

Nato nel 1973 a Ptuj (allora Jugoslavia), è uno degli scrittori sloveni più famosi. È anche redattore, editore, traduttore e promotore di eventi culturali. Le sue poesie, tradotte in numerose lingue, hanno meritato molti premi, tra cui l’Horst Bienek per la poesia dell’Accademia bavarese di Belle Arti, di cui è anche membro, e l’ITB Berlin BookAward 2023. Con Bottega Errante ha pubblicato: Le finestre di Berlino (2019) e In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi (2025).

Foto di Mankica Kranje

L’Upcycling in architettura

con MICHELE BONINO, GABRIELE NERI
introduce PAOLO BON
in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Udine

L’idea di riutilizzare parti di edifici in disuso per realizzare nuove costruzioni è antichissima, come dimostrano innumerevoli esempi del passato in cui frammenti di epoche diverse convivono. Nel Novecento, tale pratica è stata spazzata via dall’impeto della produzione industriale e da nuovi modelli economici e culturali, che hanno privilegiato il ciclo continuo di costruzione/distruzione. Contro tale mentalità, nel solco di una maggiore consapevolezza ambientale ed energetica, negli ultimi anni ricercatori e progettisti hanno invece esplorato molteplici forme di “Upcycling”, inteso come reimpiego critico di materiali ed elementi costruttivi. Da queste pratiche emergono nuovi paradigmi costruttivi, economici e pure estetici, che riguardano tra l’altro la reinvenzione di parte del patrimonio architettonico del secolo scorso.

MICHELE BONINO Professore di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, è delegato del Rettore per le relazioni con la Cina. Coordina il progetto di ricerca “Transition towards Urban Sustainability through Socially Integrative Cities, in the EU and in China” Tra i libri recenti: The City after Chinese New Towns (con F. Governa, M.P. Repellino, A. Sampieri, Birkhäuser 2019). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

GABRIELE NERI Architetto e storico dell’architettura e del design, insegna al Politecnico di Torino (DAD), dove è coordinatore del progetto di ricerca “Upcycling Architecture in Italy”, finanziato dall’Unione Europea/NextGenerationEU. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione MAXXI di Roma. Dal 2012 scrive di architettura su Domenica de Il Sole 24 ore e su “Archi. Rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica”.

PAOLO BON Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di Udine. È presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

Gabriele Neri

Architetto e storico dell’architettura e del design, insegna al Politecnico di Torino (DAD), dove è coordinatore del progetto di ricerca “Upcycling Architecture in Italy”, finanziato dall’Unione Europea/NextGenerationEU. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione MAXXI di Roma. Dal 2012 scrive di architettura su Domenica de Il Sole 24 ore e su “Archi. Rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica”.

Il suicidio di Israele

PRESENTAZIONE 
con ANNA FOA
introduce FRANCESCO DE FILIPPO

Israele stava già attraversando una crisi drammatica prima del criminale attacco del 7 ottobre 2023. Grandi manifestazioni chiedevano le dimissioni di Netanyahu e del suo governo e il paese era bloccato. La risposta al gesto terroristico di Hamas con la guerra di Gaza rischia però di essere un suicidio per Israele. Il mondo ebraico si confronta ora con un crescente antisemitismo, che dalle vicende della guerra di Gaza trae alimento. Per salvare Israele è necessario contrapporre al suprematismo ebraico dell’attuale governo l’uguaglianza dei diritti verso tutti i suoi cittadini, la fine dell’occupazione e la creazione di uno Stato palestinese. Qualunque sostegno ai diritti di Israele – all’esistenza, alla sicurezza – non può prescindere dai diritti dei palestinesi. Altrimenti Hamas continuerà a risorgere dalle sue ceneri. Non saranno le armi a sconfiggere Hamas, ma la politica.

ANNA FOA Storica e saggista. Specializzata in storia degli ebrei in Italia e nel mondo, ha insegnato Storia moderna all’Università La Sapienza di Roma. Tra le sue numerose pubblicazioni: per il Mulino, Giordano Bruno (1998); Andare per i luoghi di confino (2018); e per Laterza: Ebrei in Europa (1992); Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento (2009); Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni (2022); Il suicidio di Israele (2024). 

FRANCESCO DE FILIPPO Giornalista, scrittore e saggista. Direttore di Ansa Fvg.  Vincitore di premi letterari internazionali. Tra le sue pubblicazioni: La nuova via della seta (Castelvecchi 2019); Filosofia per i prossimi umani (con M. Frega, Giunti 2020); Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino (Castelvecchi 2020); Prima sterminammo gli uccelli… (Castelvecchi 2020); No vax: il grande sogno negato (Castelvecchi 2022); Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).

Anna Foa

Storica e saggista. Specializzata in storia degli ebrei in Italia e nel mondo, ha insegnato Storia moderna all’Università La Sapienza di Roma. Tra le sue numerose pubblicazioni: per il Mulino, Giordano Bruno (1998); Andare per i luoghi di confino (2018); e per Laterza: Ebrei in Europa (1992); Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento (2009); Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni (2022); Il suicidio di Israele (2024).

Ricchi sempre più ricchi. Poveri sempre più poveri

CONFRONTO
con EMILIA ROMANO, RICCARDO STAGLIANÒ
modera CLAUDIO SICILIOTTI 

L’1% della popolazione mondiale possiede più del doppio della ricchezza del restante 99%; più di metà della popolazione mondiale – 3,4 miliardi di persone – vive con meno di 5,5 dollari al giorno. Ogni anno, 100 milioni di persone scivolano nella povertà per potersi curare. A oggi, 258 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione. Le donne guadagnano in media il 24% in meno degli uomini e possiedono il 50% in meno della ricchezza. Sono dati forniti da Oxfam International. E l’Italia come sta? L’Ocse dice che siamo l’unica nazione, in cui, dal 1990 al 2020, i salari sono diminuiti del 3 per cento invece di crescere. Le politiche fiscali e legislative hanno contribuito a creare un divario sempre più ampio tra ricchi e poveri e ogni intervento perequativo dello Stato è stato contrastato o rimosso in nome dell’ideologia neoliberista. Così è andata col reddito di cittadinanza, che aveva quantomeno tamponato il disastro della pandemia. Di salario minimo neanche parlarne… Dove sono le forze politiche la cui vocazione dovrebbe essere quella di contrastare le diseguaglianze? 

EMILIA ROMANO Presidente di Oxfam Italia, laureata in matematica, ha oltre 30 anni di esperienza nel no profit. Ha lavorato per Greenpeace, Save the Children e UNHCR, occupandosi di fundraising e strategie globali. Nel 2017 ha fondato la sede italiana di HelpAge, associazione che si occupa della tutela dei diritti degli anziani in Italia e nel mondo, della quale è Direttrice. 

RICCARDO STAGLIANÒ Giornalista de la Repubblica, ha lavorato per ResetCorriere della Sera e ora scrive per il Venerdì. Autore di libri sull’impatto di internet e sull’economia, tra cui Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli 2000). Per Einaudi ha pubblicato Lavoretti (2018), Gigacapitalisti (2022) e Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe (2024).

CLAUDIO SICILIOTTI Dottore commercialista e pubblicista economico, ha ricoperto cariche istituzionali in organismi rappresentativi della categoria a livello nazionale. Dal 2024 è presidente di Net, società municipalizzata che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti a Udine e in altri 56 Comuni del Friuli Venezia Giulia. Sui temi dell’economia e del fisco è editorialista per il Messaggero Veneto e per quotidiani e riviste nazionali.

Emilia Romano

Presidente di Oxfam Italia, laureata in matematica, ha oltre 30 anni di esperienza nel no profit. Ha lavorato per Greenpeace, Save the Children e UNHCR, occupandosi di fundraising e strategie globali. Nel 2017 ha fondato la sede italiana di HelpAge, associazione che si occupa della tutela dei diritti degli anziani in Italia e nel mondo, della quale è Direttrice.

I perché delle guerre. Da Sparta al XXI secolo

CONFRONTO
con MARCO MONDINI, LAURA PEPE 
modera ANDREA ZANNINI
in collaborazione con èStoria

In tempo di guerra cambia il modo in cui guardiamo alle guerre del passato? Dalle civiltà del Mediterraneo fino all’età dei droni, quale è stato il perché delle guerre? E qual è il rapporto, se ne esiste uno, tra guerra e natura umana? La guerra è stata uno dei fattori storici di maggiore modernizzazione degli Stati, delle società, delle economie, della politica. È un acceleratore delle condizioni e delle prospettive delle comunità umane: le guerre implicano scarti e provocano fughe in avanti ma anche, spesso, conducono ad arretramenti spaventosi. Da Sparta fino alle guerre del Novecento, quale è stato il ruolo della guerra nel processo di civilizzazione umana? 

MARCO MONDINI Insegna History of conflicts e Storia contemporanea all’Università di Padova ed è ricercatore associato all’UMR Sirice (CNRS-Paris Sorbonne). Con il Mulino ha pubblicato: La guerra italiana (2014), Andare per i luoghi della Grande Guerra (2015), La guerra come apocalisse(a cura di, 2017), Il Capo. La Grande Guerra del generale Luigi Cadorna (nuova ed. 2019), Roma 1922 (2022), Il ritorno della guerra (2024).

LAURA PEPE Storica. È stata allieva di Eva Cantarella e insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università degli Studi di Milano. Ha scritto manuali per le scuole secondarie superiori e ha curato per il Corriere della Sera le collane Vita degli antichi (35 volumi, 2020) e Amori mitici (20 volumi, 2024). Ha collaborato con il canale televisivo Focus. Tra i suoi numerosi titoli: Atene a processo (Zanichelli 2019); I tendini di Zeus. (Solferino 2023); Un giorno con i giganti. La Grecia antica in sei lezioni (Rizzoli 2023); Sparta (Laterza 2024). 

ANDREA ZANNINI Insegna Storia moderna all’Università di Udine, collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Scrive sul Messaggero Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi, prefazione di Walter Veltroni (Marsilio 2022); Controstoria dell’alpinismo (Laterza 2024). È vice presidente dell’associazionevicino/lontano.

Laura Pepe

Storica. È stata allieva di Eva Cantarella e insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università degli Studi di Milano. Ha scritto manuali per le scuole secondarie superiori e ha curato per il Corriere della Sera le collane Vita degli antichi (35 volumi, 2020) e Amori mitici (20 volumi, 2024). Ha collaborato con il canale televisivo Focus. Tra i suoi numerosi titoli: Atene a processo (Zanichelli 2019); I tendini di Zeus. (Solferino 2023); Un giorno con i giganti. La Grecia antica in sei lezioni (Rizzoli 2023); Sparta (Laterza 2024).

Marco Mondini

Insegna History of conflicts e Storia contemporanea all’Università di Padova ed è ricercatore associato all’UMR Sirice (CNRS-Paris Sorbonne). Con il Mulino ha pubblicato: La guerra italiana (2014), Andare per i luoghi della Grande Guerra (2015), La guerra come apocalisse(a cura di, 2017), Il Capo. La Grande Guerra del generale Luigi Cadorna (nuova ed. 2019), Roma 1922 (2022), Il ritorno della guerra (2024).

Senza fissa dimora

Con MATTEO FESTI, MARIA LUISA PONTELLI, FRANCESCA VUCAS
modera GIOIA MELONI

Finire nella povertà estrema fino a ritrovarsi senza casa, a dormire per strada, su una panchina o in auto, mangiare nelle mense della Caritas, sempre più frequentate da uomini italiani espulsi dal mondo del lavoro o da lavoratori precari, è assai più facile di quanto si creda. Un debito non pagato, una separazione, una depressione… ed ecco che passi nella categoria degli ultimi, degli invisibili. Diventi – come ha detto papa Francesco – uno scarto.  Secondo l’Istat in Italia ci sarebbero quasi 100mila persone senza casa, ma è senza dubbio un calcolo per difetto che tiene conto solo dei senza dimora iscritti all’anagrafe con un indirizzo di residenza fittizio. E tutti gli altri chi sono e chi se ne occupa?  Quali le politiche di contrasto alla grave marginalità adulta? Cosa fanno i servizi territoriali e i sistemi regionali di accoglienza? Qual è il ruolo del volontariato e delle comunità, cos’è l’Housing First? 

MATTEO FESTI Avvocato civilista, dal 2024 è coordinatore dello sportello di Bologna dell’Associazione Avvocato di Strada, che presta assistenza legale totalmente gratuita alle persone senza dimora che vivono in strada, nei dormitori, in stazione, in alloggi di fortuna. A oggi è presente in 60 città italiane e conta sulla collaborazione di circa 1300 volontari tra avvocati e non.

MARIA LUISA PONTELLI Psicologa e psicoterapeuta, è vice presidente nazionale della fio.PDS-Federeazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora. Si occupa di grave emarginazione adulta da oltre vent’anni, lavorando con l’Associazione Opera diocesana Betania di Udine, con funzione di coordinamento. Ha collaborato allo sviluppo e implementazione dei Servizi e dei progetti a favore delle persone senza dimora del territorio e alla realizzazione di occasioni di formazione, supervisione e supporto agli operatori e volontari impegnati nei Servizi a livello locale e nazionale.

FRANCESCA VUCAS Assistente sociale ed educatrice socio-pedagogica. Lavora per la Comunità di San Martino al Campo di Trieste, dove dal 2016 è coordinatrice dei servizi rivolti alla marginalità adulta e ai senza dimora e coordina i servizi che operano nell’ambito della giustizia.

GIOIA MELONI Giornalista. Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente. 

Francesca Vucas

Assistente sociale ed educatrice socio-pedagogica. Lavora per la Comunità di San Martino al Campo di Trieste, dove dal 2016 è coordinatrice dei servizi rivolti alla marginalità adulta e ai senza dimora e coordina i servizi che operano nell’ambito della giustizia.

Matteo Festi

Avvocato civilista, dal 2024 è coordinatore dello sportello di Bologna dell’Associazione Avvocato di Strada, che presta assistenza legale totalmente gratuita alle persone senza dimora che vivono in strada, nei dormitori, in stazione, in alloggi di fortuna. A oggi è presente in 60 città italiane e conta sulla collaborazione di circa 1300 volontari tra avvocati e non.

Cristina Avonto

Presidente nazionale della fio.PDS-Federeazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora e della cooperativa sociale Progetto Tenda di Torino, laboratorio di sperimentazione di un modello sociale che sviluppa politiche di parità. Accompagna donne immigrate, sole o con bambini, vittime di tratta, rifugiate politiche, senza dimora e in povertà estrema, vittime di violenza famigliare.

Borderless

PROIEZIONI
ciclo a cura di Gioia Meloni

Umar
di Francesco Cibati 
2021, durata 15’

Umar, 24 anni, arriva a Trieste dal Pakistan dopo un lungo e terribile viaggio a piedi. Ha visto morire il suo migliore amico, è stato torturato dalla polizia croata, ha rischiato di perdere la gamba e infine si è salvato, anche grazie a Linea d’Ombra, un’associazione che accoglie i migranti in arrivo dalla Rotta Balcanica e che per Umar ha rappresentato un nuovo inizio, una famiglia adottiva. Girato a Trieste nel maggio 2021 è in urdu e inglese e sottotitolato in italiano. Il filmato, opera prima di Francesco Cibati, è un cortometraggio d’osservazione scritto con Marco Bergonzi e Michael Petrolini. Ha ricevuto una menzione speciale al Torino Film Festival e due “miglior prima regia” al Napoli Film Festival e alla Berlinale. 

Francesco Cibati Libero professionista nel campo della comunicazione, dal 2019 è attivo nel supporto delle persone in movimento lungo la rotta balcanica. Ha contribuito alla realizzazione di reportage fotografici, articoli e documentari. Attualmente vive a Trieste, dove porta avanti il proprio impegno politico e sociale in vari modi.

Il gioco
soggetto di Lorenzo Cecutti
regia di Andrea Deganuto 
2020, durata 8’

Waqar, giovane pakistano, è arrivato a Udine attraverso la Rotta Balcanica da alcuni mesi. Per vincere la nostalgia di casa ha un’idea: costituire una squadra di Cricket a Udine. I richiedenti asilo si incontrano in piazza Primo maggio per organizzare la squadra ma la cittadinanza vede con sospetto e diffidenza questi loro incontri. Tre amici decidono di spiarli per vedere cosa succede. Alla fine, si scopre che è tutto un grande equivoco.

Lorenzo Cecutti, Andrea Deganuto Collaborano da anni portando nelle loro opere filmiche le proprie esperienze maturate nel campo delle produzioni televisive e nella comunicazione commerciale e aziendale. Un sodalizio artistico che vuole raccontare i temi sociali in maniera unica ed originale.

Rotta Balcanica – Ultima fermata
di Davide Ludovisi 
2020, durata 29’

La rotta balcanica è quel percorso che per migliaia di persone rappresenta la speranza di un futuro in Europa. Il documentario racconta di come Trieste sia diventata una delle principali porte d’accesso europee per chi scappa da guerre e miserie. Racconta delle violenze subite lungo il percorso ma anche di come un certo tipo di accoglienza possa fare la differenza tra l’emarginazione e l’integrazione.

Davide Ludovisi In qualità di filmmaker ha realizzato diversi documentari riguardanti le migrazioni, la paleontologia e la letteratura. Si è occupato a lungo di comunicazione della scienza e come giornalista ha collaborato per anni con l’Unità e Wired Italia.

Concorso Scuole Tiziano Terzani 2025

PREMIAZIONE
con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale 
premia i vincitori SASKIA TERZANI
conduce DORIS CUTRINO

Il Concorso Scuole Tiziano Terzani, che si realizza anche quest’anno con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stato ideato da vicino/lontano in collaborazione con la famiglia Terzani. È aperto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Friuli Venezia Giulia e ha l’obiettivo di stimolare e promuovere all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione e creatività, attraverso modalità espressive e didattiche differenti. Intende contribuire a sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di ‘cittadinanza attiva’ con l’obiettivo di prepararli ad “assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona” (art. 29 della Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite – 1989).  

A sostegno di GO!2025, Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025, per tutte e quattro le sezioni del Concorso la traccia di lavoro proposta è GO! BORDERLESS / SENZA CONFINI

SCUOLA CAPOFILA per l’edizione 2025 
Istituto Comprensivo 3 Udine

GIURIA 2025
Doris Cutrino, docente Scuola Secondaria di Secondo Grado e responsabile del Concorso
Anna Chiarandini, ex docente Scuola Secondaria di Secondo Grado, Udine
Gianni Cianchi, regista e critico teatrale
Anna Croppo, docente e coordinatrice Scuola dell’Infanzia, Qualso-Reana del Rojale
Luca d’Agostino, fotografo
Carlo Della Vedova, Entract Multimedia, professionista dell’audiovisivo
Mariangela Di Maio, docente Scuola Primaria, Udine
Margherita Mangilli, docente Scuola Secondaria di Primo Grado, Udine
Vanessa Marcone docente presso I.C. 3 Udine e referente della scuola capofila per l’edizione 2024/25
Marzia Martinis, docente presso I.C. di Tavagnacco e referente della scuola capofila per l’edizione 2023/24
Antonella Sbuelz, scrittrice ed ex docente Scuola Secondaria di Secondo Grado, Udine
Gabriella Scrufari, giornalista, responsabile della redazione ragazzi dell’inserto “Scuola” del Messaggero Veneto.


PROGRAMMA

Merak Čoček
con C.P. Jazz Band
insegnante preparatore: Flavio Zanuttini
musicisti: Fabio Bozzi, tromba – Alessandro Coccolo, sax – Raffaele Biancuzzi, pianoforte – Leonardo Zuppello, vibrafono – Emma Bianchini, basso – Paolo Sartor, batteria
voce recitante: Emanuele Battistin
L’ensemble jazz del Liceo musicale “Caterina Percoto” di Udine presenta un brano tradizionale balcanico riarrangiato dagli stessi studenti. Ognuno ha dato il proprio apporto, personalizzando il brano popolare fino a ottenere una commistione di generi che rappresenta idealmente l’unione tra i popoli.
Insegnante preparatore Flavio Zanuttini

I confini: noi-loro
spettacolo teatrale con gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d’arte drammatica Nico Pepe
regia Claudio de Maglio

Il termine “confini” si apre a varie suggestioni e interpretazioni. Abbiamo esplorato questo tema da vari punti di vista: geografico, politico, sociale, umano, personale, emotivo… E ne è venuto fuori un materiale ricco di gesti e poesia, di paradossi e contrasti che aiutano a riflettere sul concetto stesso di identità e sul bisogno di definire, di delimitare, per capire e per capirsi. Ma tutto ciò non basta, poiché facciamo tutti esperienza di quell’anelito dell’andare aldilà, di varcare i propri confini e andare verso l’altro forse, cercare di darsi spazio, creare uno scambio. Sarà mai possibile questo scambio? Cosa perdiamo e cosa acquistiamo? Forse è utopia ma vale la pena di percorrerla o almeno tenerla come faro per il nostro cammino e per andare appunto oltre i confini. Claudio de Maglio
Interpreti: Giovanni Aresi, Beatrice Barale, Giulia Chiarotti, Jacopo Rocco de Luca, Francesca Garofalo, Umberto Ghirardo, Andrea Macchi, Marcello Maggiori, Federico Mazzotti, Chiara Paccalini, Eleonora Pedrelli, Arianna Ridolfi, Enrico Simone, Andrea Stetur Cogliati, Domenico Vavalà

C’è posto per tutti
Non vedrai mai un arcobaleno se guardi verso il basso (Charlie Chaplin)
con New Faboulouse Circus Copernicus 
spettacolo circense con gli studenti del Liceo Scientifico Nicolò Copernico partecipanti all’omonimo Progetto di Circo Contemporaneo, diretto da Davide Perissutti
referente progetto Sonia Adorinni
collaborazione Anna Chiarandini


I premi in denaro sono messi a disposizione da Banca di Udine Credito Cooperativo

I libri sono messi a disposizione da Salani Editore, Gruppo Mauri Spagnol

Giochi ed educational sono offerti da Trudi e Sevi

E targhe consegnate ai vincitori sono realizzate da Carraro Chabarik mosaico contemporaneo


DORIS CUTRINO È docente di Discipline letterarie nella scuola superiore, a Udine, dopo essere stata insegnante di sostegno in diversi istituti della provincia. Nel 2017 ha aderito al progetto nazionale promosso dall’Accademia della Crusca, realizzando il percorso didattico “Viaggio nelle Parole della Cucina Friulana”, poi pubblicato sul sito “Cruscascuole”.  Dal 2019 è responsabile per vicino/lontano del Concorso Scuole “Tiziano Terzani”. 

SASKIA TERZANI Figlia di Tiziano Terzani. Nata in Italia e cresciuta in Asia, si è laureata in Storia all’Università di Cambridge. Dopo la specializzazione in Storia dell’Arte, ha lavorato per 25 anni nel campo della moda per prestigiosi marchi internazionali, vivendo a Hong Kong, Milano, Parigi, Londra. È da poco rientrata in Italia. È sposata e ha tre figli. Dal 2025 fa parte della Giuria del Premio Terzani.

Executive MBA UNIUD Graduation & Reunion

LECTIO MAGISTRALIS 
di CARLO COTTARELLI
iniziativa organizzata dall’Università degli Studi di Udine
in collaborazione con Confindustria Udine
ingresso libero fino a esaurimento posti

A conclusione della IV edizione dell’Executive Master of Business Administration (EMBA), organizzato dall’Università degli Studi di Udine in collaborazione con Confindustria Udine, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ospita anche quest’anno una lectio magistralis a ingresso libero seguita dalla consegna dei diplomi. Relatore d’eccezione della lectio magistralis di quest’anno è il professor Carlo Cottarelli. 

CARLO COTTARELLI Economista. Ha lavorato in Banca d’Italia, Eni e al Fondo Monetario Internazionale. È stato Commissario straordinario per la revisione della spesa, nominato dal governo italiano e senatore della Repubblica. È direttore del Programma per l’Educazione nelle Scienze Economiche e Sociali e dell’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano. Tra le sue pubblicazioni più recenti, con Feltrinelli: I sette peccati capitali dell’economia italiana (2018), Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere(2019), All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica (2021), Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia (2023); con Mondadori: Dentro Il Palazzo (2024).

Carlo Cottarelli

Economista. Ha lavorato in Banca d’Italia, Eni e al Fondo Monetario Internazionale. È stato Commissario straordinario per la revisione della spesa, nominato dal governo italiano e senatore della Repubblica. È direttore del Programma per l’Educazione nelle Scienze Economiche e Sociali e dell’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano. Tra le sue pubblicazioni più recenti, con Feltrinelli: I sette peccati capitali dell’economia italiana (2018), Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere(2019), All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica (2021), Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia (2023); con Mondadori: Dentro Il Palazzo (2024).

La “missione impossibile” del carabiniere Cosma Manera

PRESENTAZIONE
con ANDREA PAMPARANA
introduce TONI CAPUOZZO

Una missione “impossibile” per salvare i prigionieri italiani della Prima Guerra mondiale in Russia. Il maggiore dei carabinieri Cosma Manera nel corso della Grande Guerra e della rivoluzione bolscevica, tra il 1916 e il 1920, riuscì a recuperare e riportare a casa migliaia di soldati trentini, triestini e giuliani, che erano stati mandati a combattere dall’impero asburgico ed erano caduti prigionieri dei russi, finendo dispersi fino alle zone più desolate della Siberia. Questo è il racconto della lunga odissea che coinvolse circa trentamila soldati, dall’estrema steppa siberiana alla Cina, che Cosma riuscì a riportare in Italia. 

ANDREA PAMPARANA Giornalista, ex vice direttore del Tg5, scrittore e sceneggiatore, avvalendosi di documenti della Direzione dei Beni Storici e Documentali, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, del Ministero della Difesa, e con la collaborazione del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, ha ricostruito la vicenda di una “missione impossibile” e semisconosciuta della Grande Guerra in un racconto avvincente: Il grande Cosma dalla Siberia alla Cina. Il carabiniere Manera che salvò gli «Irredenti» (Gaspari 2024).

TONI CAPUOZZO Giornalista e scrittore. Ha collaborato con le testate Lotta Continua, Reporter, Panorama Mese, Epoca, il Foglio e ha lavorato in televisione, a Mediaset, come inviato dei telegiornali e conducendo il programma Terra!. Ha seguito per trent’anni conflitti in ogni parte del mondo. Tra i suoi libri, per Signs Publishing: Giorni di guerra. Russia e Ucraina, il mondo a pezzi (2022) e Cos’è la guerra? I conflitti spiegati ai ragazzi (con illustrazioni di A. M. Polacco, 2024); per Biblioteca dell’Immagine: Balcania (2022) e Vite di confine (2024). Fa parte della Giuria del Premio Terzani.

Toni Capuozzo

Giornalista e scrittore. Ha collaborato con le testate Lotta Continua, Reporter, Panorama Mese, Epoca, il Foglio e ha lavorato in televisione, a Mediaset, come inviato dei telegiornali e conducendo il programma Terra!. Ha seguito per trent’anni conflitti in ogni parte del mondo. Tra i suoi libri, per Signs Publishing: Giorni di guerra. Russia e Ucraina, il mondo a pezzi (2022) e Cos’è la guerra? I conflitti spiegati ai ragazzi (con illustrazioni di A. M. Polacco, 2024); per Biblioteca dell’Immagine: Balcania (2022) e Vite di confine (2024). Fa parte della Giuria del Premio Terzani.

 foto di Barbara Trivani

Andrea Pamparana

Giornalista, ex vice direttore del Tg5, scrittore e sceneggiatore, avvalendosi di documenti della Direzione dei Beni Storici e Documentali, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, del Ministero della Difesa, e con la collaborazione del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, ha ricostruito la vicenda di una “missione impossibile” e semisconosciuta della Grande Guerra in un racconto avvincente: Il grande Cosma dalla Siberia alla Cina. Il carabiniere Manera che salvò gli «Irredenti» (Gaspari 2024).

Borderless

La proiezione è stata spostata alle ore 9.00 di domenica 11 maggio

PROIEZIONE
ciclo a cura di Gioia Meloni

Fauna senza confini
di Marco VirgilioIvo Pecile
2018, durata 30’

Gli ambienti naturali compresi tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia sono tra i più ricchi di biodiversità in Europa. Qui è possibile immergersi in territori ancora selvaggi e incontaminati. Sui monti il bosco ha riconquistato prati e radure favorendo il ritorno dell’orso, della lince e del lupo. Con il ripristino e la protezione dei preziosi habitat naturali delle pianure e delle lagune sono cresciute le popolazioni di uccelli stanziali e migratori. Specie che erano assenti, come i fenicotteri, provano oggi a nidificare nelle acque basse e salmastre. Sulle rupi è tornato a volare silenzioso il grifone, il grande avvoltoio da tempo estinto sulle nostre Alpi. Solitari e misteriosi cacciano nelle tenebre i leggendari rapaci notturni. Queste terre, ricche di acque superficiali e sotterranee, ospitano, inoltre, una grande varietà di anfibi di straordinaria bellezza. Con la forza di spettacolari immagini aeree e terrestri Fauna senza confini racconta la straordinaria ricchezza di un territorio a cavallo tra il FVG e la Slovenia, definito dagli scienziati come un vero e proprio “hotspot” di biodiversità che esige salvaguardia e rispetto.

Ivo Pecile e Marco Virgilio hanno unito le loro forze e le loro competenze a fine 2017 dedicandosi alla produzione di documentari in campo naturalistico, scientifico, paesaggistico, storico e artistico, con particolare attenzione all’interazione uomo-territorio. Dopo una lunga esperienza come divulgatori e conduttori di trasmissioni televisive su scala regionale, come autori di libri e articoli con importanti collaborazioni a livello nazionale, hanno dato vita al progetto audiovisivo Ianus, una sorta di marchio di qualità nella realizzazione dei documentari basato sul continuo aggiornamento di un enorme archivio di riprese video. Tra il 2018 e oggi il sodalizio Pecile-Virgilio ha realizzato ottanta lavori destinati ai canali RAI, ai cinema e a istituzioni come regioni, parchi, fondazioni, Università.

L’abisso

SPETTACOLO 
di e con DAVIDE ENIA
tratto da Appunti per un naufragio (Sellerio editore 2017)
musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
evento in collaborazione Teatro Contatto e vicino/lontano

ingresso a pagamento
Biglietteria Teatro Contatto 
c/o Teatro Palamostre
dal lunedì al sabato
ore 17.30-19.30
tel 0432-506925
biglietteria@cssudine.it
intero 22 euro
ridotto (Amici di vicino/lontano) 15 euro
studenti 10 euro

Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. Era la Storia. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari”. da Appunti per un naufragio, di Davide Enia, un romanzo diventato in teatro L’abisso. È l’abisso del Mediterraneo che ingoia i migranti e insieme, in forma di metafora, è l’abisso interiore di un uomo di mare che scopre con sgomento che quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti: è uno “scarto” della storia, e insieme un ponte tra il mondo che conoscevamo e quello di domani. Ed è soprattutto la prova di un naufragio umano: personale e collettivo.

DAVIDE ENIA Siciliano di Palermo. La sua carriera teatrale come attore e drammaturgo inizia nel 2002. Ha vinto prestigiosi premi: l’Ubu speciale, l’Hystrio, il Premio E.T.I. Olimpici del teatro (novità drammaturgica per l’intero corpus della sua opera), il Fescennino d’Oro (miglior attore); in Moldavia, con Maggio ’43 vince il premio come miglior spettacolo al festival internazionale Teatrul Unui Actor; nel 2006 il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Gassman (miglior talento emergente); nel 2009 con Il cuoco vince il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione e viene insignito a Pagani (SA) del Premio Scenari Pagani. Ha pubblicato anche romanzi e i suoi testi teatrali sono rappresentati in Europa da compagnie estere.

Davide Enia

Siciliano di Palermo. La sua carriera teatrale come attore e drammaturgo inizia nel 2002. Ha vinto prestigiosi premi: l’Ubu speciale, l’Hystrio, il Premio E.T.I. Olimpici del teatro (novità drammaturgica per l’intero corpus della sua opera), il Fescennino d’Oro (miglior attore); in Moldavia, con Maggio ’43 vince il premio come miglior spettacolo al festival internazionale Teatrul Unui Actor; nel 2006 il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Gassman (miglior talento emergente); nel 2009 con Il cuoco vince il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione e viene insignito a Pagani (SA) del Premio Scenari Pagani. Ha pubblicato anche romanzi e i suoi testi teatrali sono rappresentati in Europa da compagnie estere.

foto di Futura Tittaferrante

Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia

INCONTRO
con MARCELLO BORTOLATO, EDOARDO VIGNA
modera LUANA DE FRANCISCO
saluti PINA RIFIORATI
con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Udine

La giustizia riparativa – che ha l’ambizione di risanare la frattura tra chi ha commesso e chi ha subìto un torto – non è l’utopia di qualche filosofo del diritto: è ormai a tutti gli effetti una legge italiana. Per questo è importante capire che cosa è e come funziona. Non si tratta di sostituire il processo penale tradizionale. È invece uno strumento parallelo e pienamente operativo che chiama in causa non solo vittima e autore del reato, ma anche il giudice, i mediatori, in qualche caso pezzi di collettività che possano essere stati coinvolti: un quartiere, un paese, un’associazione. Alla ‘vendetta pubblica’ della punizione tradizionale si offre un’altra strada, un percorso di pacificazione, perché la società intera possa tentare di superare le fratture che ogni atto criminoso comporta.

MARCELLO BORTOLATO Magistrato, è presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, ha partecipato agli Stati generali dell’esecuzione penale nel 2015 ed è stato più volte com­ponente di commissioni ministeriali di riforma dell’ordinamento penitenziario. Ha fatto parte del gruppo di studio istituito nel 2021 dalla ministra Cartabia per la redazione del testo della disciplina organica sulla giustizia riparativa. È autore di numerose pubblicazioni in materia di carcere e pena. Per Laterza ha pubblicato, con E. Vigna, Ven­detta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

EDOARDO VIGNA Caporedattore del Corriere della Sera dove è responsabile di “Pianeta 2030”, l’area del giornale dedicata a clima, ambiente e sostenibilità. Sul magazine settimanale è titolare della rubrica di politica internazionale “Leadership”. È autore di diversi saggi tra cui: Europa. La meglio gioventù (Neri Pozza 2019) e, per Laterza, con M. Bortolato, Vendetta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

LUANA DE FRANCISCO Giornalista del Messaggero Veneto, è caposervizio responsabile della cronaca di Udine. Collabora con Repubblica. È coautrice di Mafia a Nord-Est (Bur 2015); Crimini a Nord-Est (Laterza 2020); Robot. Lavoratori e contribuenti di domani (Santelli editore 2023). Direttrice artistica del festival dell’informazione Il mondo fuori di Cormons. Ha vinto i premi giornalistici Silvia Trabalzini e Simona Cigana.

PINA RIFIORATI Componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine.

Edoardo Vigna

Caporedattore del Corriere della Sera dove è responsabile di “Pianeta 2030”, l’area del giornale dedicata a clima, ambiente e sostenibilità. Sul magazine settimanale è titolare della rubrica di politica internazionale “Leadership”. È autore di diversi saggi tra cui: Europa. La meglio gioventù (Neri Pozza 2019) e, per Laterza, con M. Bortolato, Vendetta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

Marcello Bortolato

Magistrato, è presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, ha partecipato agli Stati generali dell’esecuzione penale nel 2015 ed è stato più volte com­ponente di commissioni ministeriali di riforma dell’ordinamento penitenziario. Ha fatto parte del gruppo di studio istituito nel 2021 dalla ministra Cartabia per la redazione del testo della disciplina organica sulla giustizia riparativa. È autore di numerose pubblicazioni in materia di carcere e pena. Per Laterza ha pubblicato, con E. Vigna, Ven­detta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

Materie prime. Tra speculazione, geopolitica e crisi ambientale

INCONTRO 
con GIOVANNI BRUSSATO, LAURA CUTAIA, ALESSANDRO GIRAUDO
modera ANTONIO MASSARUTTO

Le materie prime sono tornate di prepotenza al centro del dibattito politico ed economico. Se negli anni ‘70 temevamo che potessero un giorno esaurirsi, oggi le preoccupazioni sono soprattutto quelle di ordine geopolitico e relative all’impatto ambientale e climatico. Non sono più solo le fonti energetiche a scarseggiare: le “materie prime critiche” hanno spesso nomi astrusi che solo pochi addetti ai lavori conoscono, ma ciò non le rende meno importanti per la transizione tecnologica in corso. Magneti, superconduttori, reagenti, catalizzatori trovano impieghi nelle fonti di energia rinnovabile e nell’elettronica. L’Europa – che da sempre scarseggia di fonti primarie, e ci ha messo del suo abdicando anche da un ruolo nella trasformazione e raffinazione – è particolarmente esposta. Una via alternativa può essere offerta da un lato da un uso più efficiente dei materiali in una logica di “riutilizzo a catena” e di “simbiosi industriale”, dall’altro dallo sfruttamento di quella che molti chiamano la “miniera urbana”, ossia da quei materiali che un tempo scartavamo come rifiuti.

GIOVANNI BRUSSATO Ingegnere minerario, ha sviluppato software e algoritmi per la coltivazione mineraria, la valutazione dell’impatto visivo delle opere sul territorio e la realizzazione di una delle prime banche dati ambientali. Collabora con L’Astrolabio, la newsletter di Amici della Terra. Ha pubblicato Energia verde? Prepariamoci a scavare. I costi ambientali e sociali delle energie rinnovabili (Montaonda 2021) e Cina, la nuova egemonia. La guerra dei metalli rari (Guerini e Associati 2024), con prefazione di Franco Prodi.

LAURA CUTAIA Prima ricercatrice presso la Divisione Economia Circolare dell’ENEA, è laureata in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e ha un Dottorato di ricerca in Ingegneria dei materiali, materie prime, metallurgia. Presidente della Commissione Tecnica 057 di UNI, Economia circolare, e della rete SUN (Symbiosis Users Network) promossa da ENEA. Partecipa alle attività di ECESP (European Circular Economy Stakeholder Platform) e ICESP (Italian Circular Economy Stakeholder Platform). Le sue attività di ricerca si concentrano sui temi della ecologia industriale, simbiosi industriale, life cycle thinking, valutazioni di sostenibilità e circolarità. 

ALESSANDRO GIRAUDO Economista e storico. Insegna Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi. Con add editore ha pubblicato: Storie straordinarie delle materie prime (2019); Altre storie straordinarie delle materie prime (2021); Quando il ferro costava più dell’oro (2023); Oro, argento e scintillanti follie. Storie dei metalli dei re (2024).

ANTONIO MASSARUTTO Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine. Esperto di economia dell’ambiente, delle risorse idriche, dei rifiuti, collabora con numerose testate online come lavoce.info, RIE energia, L’Astrolabio. La sua ultima pubblicazione: Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (il Mulino 2019). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Alessandro Giraudo

Economista e storico. Insegna Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi. Con add editore ha pubblicato: Storie straordinarie delle materie prime (2019); Altre storie straordinarie delle materie prime (2021); Quando il ferro costava più dell’oro (2023); Oro, argento e scintillanti follie. Storie dei metalli dei re (2024).

Laura Cutaia

Prima ricercatrice presso la Divisione Economia Circolare dell’ENEA, è laureata in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e ha un Dottorato di ricerca in Ingegneria dei materiali, materie prime, metallurgia. Presidente della Commissione Tecnica 057 di UNI, Economia circolare, e della rete SUN (Symbiosis Users Network) promossa da ENEA. Partecipa alle attività di ECESP (European Circular Economy Stakeholder Platform) e ICESP (Italian Circular Economy Stakeholder Platform). Le sue attività di ricerca si concentrano sui temi della ecologia industriale, simbiosi industriale, life cycle thinking, valutazioni di sostenibilità e circolarità. 

Giovanni Brussato

Ingegnere minerario, ha sviluppato software e algoritmi per la coltivazione mineraria, la valutazione dell’impatto visivo delle opere sul territorio e la realizzazione di una delle prime banche dati ambientali. Collabora con L’Astrolabio, la newsletter di Amici della Terra. Ha pubblicato Energia verde? Prepariamoci a scavare. I costi ambientali e sociali delle energie rinnovabili (Montaonda 2021) e Cina, la nuova egemonia. La guerra dei metalli rari (Guerini e Associati 2024), con prefazione di Franco Prodi.

Alla ricerca del Paesaggio perduto

CONFRONTO
con GIORGIO BRIZIO, FRANCO FARINELLIANNALISA METTA
modera ÀLEN LORETI
in collaborazione con Leggimontagna-Cortomontagna

Il Paesaggio è la nostra quotidianità: è l’innesco di ogni nostro rapporto col mondo. Eppure la sua rimozione dal discorso pubblico è totale. Da sempre la Terra è un territorio instabile e inquieto, devastato da campi di battaglia con tensioni e conflitti irrisolti. E oggi sempre più inquinato per avidità. Come ritrovare un equilibrio tra uomo e paesaggio che ne preveda un uso collettivo e democratico? Secondo Gianni Celati: “Occorre riuscire a guardare il mondo esterno come se si fosse già perso tutto, come chi è straniero dovunque, come chi ha rinunciato all’idea consolante di appartenere a un luogo”. Dinanzi a crisi geopolitiche che ridisegnano poteri e confini e a crisi climatiche e sociali che dimostrano quanto quei confini siano illusori, l’umanità ha forse l’occasione di ripensare i bisogni dell’abitare, del produrre, del viaggiare, del convivere in spazi in continua mutazione. E il paesaggio può ancora suggerire una prospettiva alternativa, delle linee di fuga impreviste, una visione inattesa. 

GIORGIO BRIZIO Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su DomaniLa StampaTPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barcaLe sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).

FRANCO FARINELLI Geografo, professore emerito all’Università di Bologna, ha insegnato a Ginevra, Berkeley e Parigi. Ha vinto il premio Navicella d’Oro 2024 della Società Geografica Italiana. L’ultima delle sue numerose pubblicazioni è Il paesaggio che ci riguarda. Un progetto collettivo, un metodo sovversivo (Touring Club 2024).

ANNALISA METTA Professoressa di Architettura del paesaggio all’Università Roma Tre. La sua ricerca è rivolta ad approfondimenti teorico-critici ed esperienze applicate alla progettazione degli spazi aperti a diverse scale. Tra i libri: Verso sud (Libria 2018); Il paesaggio è un mostro(DeriveApprodi 2022); Alberi! (Marsilio Arte 2022).

ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Annalisa Metta

Professoressa di Architettura del paesaggio all’Università Roma Tre. La sua ricerca è rivolta ad approfondimenti teorico-critici ed esperienze applicate alla progettazione degli spazi aperti a diverse scale. Tra i libri: Verso sud (Libria 2018); Il paesaggio è un mostro(DeriveApprodi 2022); Alberi! (Marsilio Arte 2022).

I demoni della mente

PRESENTAZIONE
MARTA ALLEVATO dialoga con MATTIA FERRARESI
introduce TOMMASO PIFFER
in collaborazione con Friuli Storia

Ci scusiamo per il disagio: a causa di un cantiere in corso nell’edificio, l’ascensore non sarà utilizzabile per raggiungere la sala in cui si svolgono gli incontri.

Siamo davvero sicuri che la realtà che ci circonda non celi una terribile verità tenuta nascosta? Come nascono i complottismi, i “demoni della mente”? In questi anni in cui la mala informazione imperversa abbiamo visto crescere l’interesse per ciò che è antiscientifico e molti hanno abbracciato la convinzione che niente è come sembra. Grandi delusioni e frustrazioni legate alla società e alla politica contemporanea hanno poi concorso a radicalizzare questi convincimenti. I social network come nuove fonti di informazioni a costo zero, insieme alla diffusa confusione tra scienza e pseudoscienza, ci pongono di fronte alle conseguenze dell’attuale tendenza a non avere fiducia in niente, ma a credere a tutto. Fino al punto che i complottisti della destra reazionaria e i progressisti della sinistra woke si tengono per mano, accomunati dall’idea che la realtà che sperimentiamo è una copertura che nasconde qualcos’altro.

MARTA ALLEVATO Giornalista della redazione Esteri dell’agenzia AGI a Roma, dove si occupa di Russia, spazio postsovietico e Iran. Laureata in Lingua e letteratura russa, ha lavorato da freelance a Mosca dal 2010 al 2018 per diversi media, tra cui Sky Tg24, Il Foglio e la Radiotelevisione svizzera italiana, coprendo i principali eventi della vita politica, economica e culturale del Paese. Ha pubblicato La Russia moralizzatrice (Piemme 2024).

MATTIA FERRARESI Giornalista e scrittore, è caporedattore del Domani. Ha lavorato per Il Foglio e ha scritto per importanti testate internazionali: The New York TimesThe Wall Street JournalThe Boston Globe e Foreign Policy. Tra le sue opere più recenti: Solitudine. Il male oscuro delle società occidentali (Einaudi 2020) e I demoni della mente. Il racconto di un’epoca in cui non si ha fiducia in niente ma si crede a tutto (Mondadori 2024). 

TOMMASO PIFFER Insegna Storia contemporanea all’Università di Udine ed è presidente della giuria scientifica del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia. Tra le sue pubblicazioni, per Il Mulino: Gli Alleati e la Resistenza Italiana (2010) e la raccolta di saggi Porzûs. Violenza e resistenza sul confine orientale (2012); per Mondadori: Il fronte segreto. Gli Alleati, la Resistenza europea e le origini della guerra fredda 1939-1945 (2024).

Mattia Ferraresi

Giornalista e scrittore, è caporedattore del Domani. Ha lavorato per Il Foglio e ha scritto per importanti testate internazionali: The New York TimesThe Wall Street JournalThe Boston Globe e Foreign Policy. Tra le sue opere più recenti: Solitudine. Il male oscuro delle società occidentali (Einaudi 2020) e I demoni della mente. Il racconto di un’epoca in cui non si ha fiducia in niente ma si crede a tutto (Mondadori 2024).

Marta Allevato

Giornalista della redazione Esteri dell’agenzia AGI a Roma, dove si occupa di Russia, spazio postsovietico e Iran. Laureata in Lingua e letteratura russa, ha lavorato da freelance a Mosca dal 2010 al 2018 per diversi media, tra cui Sky Tg24, Il Foglio e la Radiotelevisione svizzera italiana, coprendo i principali eventi della vita politica, economica e culturale del Paese. Ha pubblicato La Russia moralizzatrice (Piemme 2024).

Dulcis in fundo: una storia di riscatto al sapore di cioccolato

INCONTRO
con TINA BORZACCHIELLO
intervista di FABIO CASTALDO, ANNA STEOLO
in collaborazione con il progetto “Il piacere della legalità?”
e con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

“Dulcis in fundo” nasce a Casal di Principe, in un bene confiscato alla camorra, nel cuore di un territorio segnato dalla malavita e dalla povertà. Il progetto è il frutto della volontà di Tina Borzacchiello e di altri volontari, che hanno dato vita a una cioccolateria sociale, offrendo a ragazzi disabili la possibilità di formarsi in un laboratorio artigianale. Lavorano insieme e imparano a produrre cioccolato di alta qualità sotto la guida di un maestro cioccolataio che, gratuitamente, ha trasmesso loro la sua passione. La cioccolateria è diventata un simbolo di riscatto, una realtà produttiva che offre anche una speranza concreta per i giovani del territorio, perché offre un’opportunità di lavoro in un luogo che una volta apparteneva alla criminalità organizzata. In questo laboratorio, i ragazzi non solo sviluppano competenze, ma imparano anche a sentirsi parte di una comunità che crede nel loro valore e nel loro futuro.

TINA BORZACCHIELLO Presidente della cooperativa sociale mista Davar nata nella parrocchia di San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana, e fondatrice di Dulcis in fundo, una cioccolateria sociale nata in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe. La cioccolateria non solo produce dolci di alta qualità, ma rappresenta anche un esempio di riscatto sociale, offrendo formazione e inclusione a giovani con disabilità e trasformando un luogo segnato dalla malavita in un’opportunità di speranza e cambiamento per la comunità.

FABIO CASTALDO Studente del Liceo artistico Sello di Udine. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

ANNA STEOLO Studentessa del Liceo artistico Sello di Udine, fa parte della redazione del Messaggero Veneto Scuola. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

Anna Steolo

Studentessa del Liceo artistico Sello di Udine, fa parte della redazione del Messaggero Veneto Scuola. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

Fabio Castaldo

Studente del Liceo artistico Sello di Udine. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

Lingua Mater

PROIEZIONE 
documentario di Massimo Garlatti-Costa
prima proiezione pubblica
interviene MASSIMO GARLATTI-COSTA
una coproduzione Belka Media e Raja Films
con il sostegno di LEM-Italia, Fondo Audiovisivo del FVG, Film Commission FVG, Università di Girona, Università di Udine, Regione Autonoma FVG
Italia, 2024, durata 54’

La lingua madre è il primo suono che un bambino impara a conoscere, rappresenta l’origine e l’appartenenza di un individuo e di un popolo in ogni parte del mondo. È un principio di diversità universale. Di fronte al grave pericolo di omologazione o cancellazione che tutte le lingue, minori e non, stanno affrontando in questo momento storico, in un colorato mosaico di interviste ed emozioni raccolte in sei anni di ricerche e viaggi – dall’Europa all’Africa e al Sud America – il documentario esplora i sentimenti linguistici delle persone e la lotta delle comunità per la sopravvivenza delle lingue minoritarie, quelle legate all’affetto, seguendo le rotte commerciali delle mastodontiche navi che solcano mari e oceani e collegano porti e popoli. Il viaggio si conclude a Buenos Aires, in una piccolissima ma attiva comunità di friulani che cercano di mantenere viva la loro lingua e la loro cultura.

MASSIMO GARLATTI-COSTA Regista, produttore e sceneggiatore. Nel Regno Unito ha collaborato per un decennio con la BBC, Channel 4 e numerose case di produzione indipendenti, lavorando in fiction, documentari e pubblicità. In Italia ha fondato Raja Films, sviluppando progetti innovativi per la RAI e altre emittenti. Dal 2016 collabora con Belka Media alla realizzazione di documentari e progetti crossmediali. Tra le sue opere: Toros, Ho visto un Re, Predis, Isonzofront, Missus, Quando la terra chiama, Nuovi Italiani, Fronte del Rock. Lingua Mater (2025) è il suo ultimo lavoro.

Massimo Garlatti-Costa

Regista, produttore e sceneggiatore. Nel Regno Unito ha collaborato per un decennio con la BBC, Channel 4 e numerose case di produzione indipendenti, lavorando in fiction, documentari e pubblicità. In Italia ha fondato Raja Films, sviluppando progetti innovativi per la RAI e altre emittenti. Dal 2016 collabora con Belka Media alla realizzazione di documentari e progetti crossmediali. Tra le sue opere: Toros, Ho visto un Re, Predis, Isonzofront, Missus, Quando la terra chiama, Nuovi Italiani, Fronte del Rock. Lingua Mater (2025) è il suo ultimo lavoro.

Giovanni Tuni, Gorizia e la filosofia contemporanea

LEZIONE 
di ENRICO PETRIS
introduce BEATRICE BONATO
in collaborazione con Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg

Benché poco noto, il filosofo goriziano Giovanni Tuni (1895 – 1968) merita di essere ricordato per diversi motivi. Innanzitutto perché la formazione liceale nella Gorizia austriaca gli permise di leggere la bibliografia filosofica in lingua originale. Poi perché, oltre ai classici, cita sempre anche i filosofi contemporanei, e non solo gli italiani, dimostrando di essere aggiornato sui temi del dibattito filosofico che si andava sviluppando fra intellettuali europei ed americani. In terzo luogo, e soprattutto, perché ha tentato una critica e una riforma dell’idealismo gentiliano. E infine, perché lo ha fatto cercando di mettere in luce e di valorizzare il discorso sulla scienza, modalità rara in un idealista e in generale nell’Italia degli anni Cinquanta del secolo scorso. Questa sua idealità riformatrice si è trasformata nella redazione di tre volumi che insistono fin dal titolo sull’importanza della filosofia della scienza quando ancora nell’accademia italiana non c’era una cattedra dedicata.

ENRICO PETRIS Insegna Storia e Filosofia al liceo Marinelli di Udine. Fra le sue pubblicazioni: La lezione di Sergio Sarti. Metafisica classica e democrazia del fairplay (La Nuova Base 2020); Variazioni nel campo della metafisica. Scienza, filosofia e fede in Angelo Crescini (La Nuova Base 2020); Elio Bartolini (KappaVu 2022); Cominciai ad aspettare con ansia e desiderio il momento di andare al liceo (La Nuova Base, 2024). Sua la voce del Dizionario biografico dei friulani dedicata a Giovanni Tuni.

BEATRICE BONATO È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente(con C. Tondo 2025).

Tina Borzacchiello

Presidente della cooperativa sociale mista Davar nata nella parrocchia di San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana, e fondatrice di Dulcis in fundo, una cioccolateria sociale nata in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe. La cioccolateria non solo produce dolci di alta qualità, ma rappresenta anche un esempio di riscatto sociale, offrendo formazione e inclusione a giovani con disabilità e trasformando un luogo segnato dalla malavita in un’opportunità di speranza e cambiamento per la comunità.

Il piacere della legalità? Mondi a confronto. Legami di responsabilità

PROGETTO FORMATIVO DELLE SCUOLE IN RETE INTERISTITUZIONALE
presentazione dei risultati della XVIII edizione dedicata a Walter Max Cosina
coordinamento del progetto LILIANA MAURO, CHIARA TEMPO

intervengono nell’ordine:
SILVIA STENER La memoria come forma di giustizia
PIERO PETRUCCO Testimonianza di un imprenditore
TINA BORZACCHIELLO Il cioccolato: opportunità e inclusione
FABRIZIO ARENA Costruzione di Comunità
TORIALE HASHEMI Nato e cresciuto in guerra
STUDENTI INTERNAZIONALI DI RONDINE Trasformare positivamente il conflitto
GIANLUCA COSTANTINI Aggiustare il mondo con il disegno
DJ TUBET Parole e musica di legalità

conducono gli studenti e le studentesse della Rete
Amira Almi, Samuele Bellina, Donia Imene Bouchenafa, Gaia Del Gobbo, Alessandro Gallo, Nikolina Kojcinovic, Matilda Menazzi, Engy Yuma Scarpin

video degli studenti
Nord e Sud uniti contro le mafie Liceo Scientifico N. Copernico 
Macramè: intrecciare legami Liceo Artistico G. Sello
Sulle terre di don Peppe Diana: storie di riscatto Liceo C. Percoto 
Il potere del no! PCTO Licei C. Percoto e N. Copernico
Colletta Alimentare: una passione lunga 10 anni ISIS B. Stringher
Questo non è amore ISIS A. Malignani
La videoteca della Rete ITT GG. Marinoni e Elia Fuligni

Parole e musica di legalità – freestyle
CPIA Casa Circondariale Udine
Licei C. Percoto, G. Sello e Dj Tubet
esibizioni degli studenti
Duloc: mondo luminoso e bello!
rielaborazione teatrale del film Shrek
con il Gruppo teatrale Liceo Percoto
coordinamento: Federica Sansevero

musica
SOUNDBURST BAND
Flavia Martini chitarra
Alessandro Moroso basso
Gianluigi Nuccio tastiera
Giulia Nuccio voce
Gioele Pennasilico batteria
Liceo C. Percoto, ISIS A. Malignani, Uniud

Presentazione dei risultati della XVIII edizione, dedicata a Eddie Walter Max Cosina, agente della scorta del giudice Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio a Palermo. Per tenere viva la memoria, per restituire dignità alle vite spezzate e trasformare quella tragica storia in memoria collettiva.

Momento conclusivo di un percorso formativo rivolto agli studenti su cittadinanza attiva, legalità, etica e responsabilità. Durante la mattinata in teatro, i ragazzi delle Scuole della Rete presentano i risultati delle loro attività e si confrontano con testimoni che spendono la vita per i valori di cittadinanza: dignità, solidarietà, legalità.

Il progetto, alla sua diciottesima edizione, ha coinvolto quattordici istituti scolastici di Udine, San Daniele, Gemona del Friuli e Tolmezzo.

Insieme a: Magistratura di sorveglianza – Tribunale Udine; Casa Circondariale Udine; Ufficio Esecuzione Penale Esterna UD-PN; Garante Comunale dei diritti delle persone detenute; Carcere Femminile di Pozzuoli; Camera Penale FVG; Direzione Investigativa Antimafia Trieste; Nucleo Polizia di Stato Udine; Corpo Vigili del Fuoco Udine; Agenzia delle Entrate Udine, Comitato Pari Opportunità-Ordine Avvocati Udine; Zero Tolerance Comune Udine; ASUFC-Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze-SERT Udine; CEFS Udine; Centro di accoglienza e promozione culturale E. Balducci Zugliano; Laboratorio teatrale Spazio Aperto 

e con le Associazioni: vicino/lontano; Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie; ICARO Volontariato Giustizia; SISIFO; Centro Servizi Volontariato-CTA Friuli Centrale; MoVI FVG; Centro Caritas Udine; Mensa La Gracie di Diu Caritas; Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra; ADO FVG, AFDS San Daniele del Friuli, CeVI; OIKOS; GET UP; Festival Costituzione San Daniele del Friuli; Rete delle Scuole di Pace; Rondine-Cittadella della Pace; L’ISTRICE-Centro formazione con uomini autori di violenza; Co.S.M.O Legacoop; CeVI; Linea d’Ombra Trieste; ARACON; Addiopizzo-Palermo; Gariwo-Giardino dei Giusti Milano; Memoriale Shoah-Binario 21-Milano; Casa ACMOS Torino; Emmaus Palermo, Centro Padre Puglisi Palermo; Comitato don Peppe Diana Casal di Principe; La Scugnizzeria-Libreria di Scampia – Napoli, Art Espressa Caserta; Fondazione Giancarlo Siani; Associazione Pereira, Bagnacavallo (RA); Cooperativa sociale Al di là dei sogni Caserta; Cooperativa sociale DAVAR – Dulcis in Fundo – Casal di Principe. 

a cura di 
Liceo C. Percoto, Scuola capofila Udine
Liceo Artistico G. Sello Udine
Liceo Scientifico N. Copernico Udine
Liceo Scientifico G. Marinelli Udine 
ISIS A. Malignani Udine
ISIS B. Stringher Udine
ISIS C. Deganutti Udine
ISIS V. Manzini San Daniele del Friuli
ISIS Magrini Marchetti Gemona del Friuli
ISIS R. D’Aronco Gemona del Friuli
ISIS Paschini Linussio Tolmezzo
ITT GG. Marinoni Udine
CPIA Centro Provinciale Istruzione Adulti-Casa Circondariale Udine
IC 2° Udine sede Valussi
Presidio degli insegnanti di Libera Udine, intitolato a Rita Atria

con il patrocinio di
Regione FVG, Comune di Udine, Garante Comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, Camera Penale FVG, Comitato Pari Opportunità – Avvocati di Udine, vicino/lontano, Direzione Investigativa Antimafia Trieste, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, MoVI FVG, CTA Friuli centrale, Get Up, Osservatorio Regionale Antimafia.

con il sostegno di
Regione FVG, Comune di Udine, vicino/lontano, Fondazione Paolo Petrucco, Fondazione Friuli, MoVI FVG, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

SILVIA STENER Nipote di Walter Eddie Max Cosina, agente di scorta del magistrato Paolo Borsellino, che il 19 luglio 1992, insieme ad altri colleghi, fu ucciso nella strage di via d’Amelio a Palermo. Silvia tiene viva la memoria di quanto accaduto, per restituire dignità alle vite spezzate e trasformare quella tragica storia in memoria collettiva.

PIERO PETRUCCO Ingegnere civile, Amministratore Delegato di I.CO.P. SpA Società Benefit, impresa di costruzioni di famiglia, fondata nel 1920. Socio fondatore e vicepresidente dal ’96 di Vicini di Casa onlus, associazione che favorisce l’accesso alla casa a persone in condizioni di disagio. Presidente di Sudin onlus, associazione che ha fatto nascere e sostiene da oltre 15 anni una scuola di arti e mestieri in Sud Sudan.

TINA BORZACCHIELLO Presidente della cooperativa sociale mista Davar nata nella parrocchia di San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana, e fondatrice di Dulcis in fundo, una cioccolateria sociale nata in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe. La cioccolateria non solo produce dolci di alta qualità, ma rappresenta anche un esempio di riscatto sociale, offrendo formazione e inclusione a giovani con disabilità e trasformando un luogo segnato dalla malavita in un’opportunità di speranza e cambiamento per la comunità.

FABRIZIO ARENA Presidente dell’Associazione Laboratorio Zen Insieme, attivo nel quartiere Zen, Zona Espansione Nord di Palermo. Il Laboratorio Zen Insieme ha come priorità la presa di coscienza, la crescita e l’autonomia degli abitanti del quartiere, in particolare dei bambini e delle loro famiglie. Promuove attività per la rimozione delle cause del disagio e il superamento delle varie forme di marginalità.

TORIALE HASHEMI Giovane afghano, laureato in giornalismo, lascia il proprio Paese in seguito alla persecuzione della sua famiglia da parte dei talebani. Dopo un viaggio molto rischioso, attraverso Iran, Turchia e Grecia, arriva in Italia, dove vive da quattordici anni e lavora come interprete, educatore professionale e mediatore culturale. È anche rappresentante del Comitato Afghano per il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia.

STUDENTI INTERNAZIONALI DI RONDINE Organizzazione fondata nel 1998 da Franco Vaccari, Rondine Cittadella della Pace si impegna a diffondere il proprio metodo per la trasformazione creativa dei conflitti (Metodo Rondine). Lo Studentato internazionale-World House accoglie ogni anno giovani provenienti da Paesi che vivono, o hanno vissuto, guerre e conflitti: due anni di formazione e convivenza fra “nemici” per diventare ambasciatori di pace nel proprio Paese e contribuire alla trasformazione dei conflitti.

GIANLUCA COSTANTINI Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione (con D. Morgante, Altreconomia 2024). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House), portoghese (Objectiva) e italiano (Oblomov Edizioni).

DJ TUBET Rapper, produttore e freestyler friulano, contamina l’hip hop con dub, reggae e world music. Nel freestyle in friulano raggiunge 15 sillabe al secondo. Fin Cumò è il suo album più recente (14 canzoni in 14 lingue). È tra i pionieri di una tecnica rap e della Pedagogia Hip Hop che applica nelle scuole.

SOUNDBURST BAND Cinque ragazzi, uniti dalla passione per il rock, con un sound energico e coinvolgente. Attraverso la loro musica trasmettono entusiasmo e autenticità, portando sul palco tutta la forza del rock.

FEDERICA SANSEVERO Attrice-autrice freelance e direttrice artistica del Teatro del Silenzio APS; dal 2000 promuove il pensiero a-duale, basato sulla compresenza e sulla connessione degli opposti. Il suo percorso integra invenzione del Femminile, interculturalità, lavoro sociale, anche con adolescenti, oltre a realizzare produzioni che uniscono lo stile del teatro popolare con quello filosofico. Ultimo lavoro: IL MOSTRO sul tema del disagio giovanile.

Soundburst Band

Cinque ragazzi, uniti dalla passione per il rock, con un sound energico e coinvolgente. Attraverso la loro musica trasmettono entusiasmo e autenticità, portando sul palco tutta la forza del rock.

Studenti Internazionali di Rondine

Organizzazione fondata nel 1998 da Franco Vaccari, Rondine Cittadella della Pace si impegna a diffondere il proprio metodo per la trasformazione creativa dei conflitti (Metodo Rondine). Lo Studentato internazionale-World House accoglie ogni anno giovani provenienti da Paesi che vivono, o hanno vissuto, guerre e conflitti: due anni di formazione e convivenza fra “nemici” per diventare ambasciatori di pace nel proprio Paese e contribuire alla trasformazione dei conflitti.

Toriale Hashemi

Giovane afghano, laureato in giornalismo, lascia il proprio Paese in seguito alla persecuzione della sua famiglia da parte dei talebani. Dopo un viaggio molto rischioso, attraverso Iran, Turchia e Grecia, arriva in Italia, dove vive da quattordici anni e lavora come interprete, educatore professionale e mediatore culturale. È anche rappresentante del Comitato Afghano per il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia.

Fabrizio Arena

Presidente dell’Associazione Laboratorio Zen Insieme, attivo nel quartiere Zen, Zona Espansione Nord di Palermo. Il Laboratorio Zen Insieme ha come priorità la presa di coscienza, la crescita e l’autonomia degli abitanti del quartiere, in particolare dei bambini e delle loro famiglie. Promuove attività per la rimozione delle cause del disagio e il superamento delle varie forme di marginalità.

Silvia Stener

Nipote di Walter Eddie Max Cosina, agente di scorta del magistrato Paolo Borsellino, che il 19 luglio 1992, insieme ad altri colleghi, fu ucciso nella strage di via d’Amelio a Palermo. Silvia tiene viva la memoria di quanto accaduto, per restituire dignità alle vite spezzate e trasformare quella tragica storia in memoria collettiva.

Non siamo scarti

con LUCIO CARACCIOLO 
intervista di PAOLO POSSAMAI

in collaborazione con Historia e LiMes Club Pn-Ud-Ve   

con il sostegno di Amga Energia & Servizi

Stiamo assistendo in diretta alla dissoluzione dell’asse euroatlantico: è venuto a galla il risentimento americano nei confronti degli europei, definiti “scrocconi” e approfittatori di una protezione militare immeritata. Insomma, l’America ci ha mollato con il realismo sbrigativo e la sgradevole brutalità di Trump. E ora, il sistema degli schieramenti tradizionali subisce una torsione che cambia la storia. Gli europei – che da tre generazioni hanno introiettato la certezza che la guerra in Europa fosse stata abolita per sempre – nelle grandi manovre fra grandi potenze, dove tutto sembra ridursi alla competizione fra Stati Uniti, Cina e Russia, sono marginali e divisi e l’Italia rischia l’irrilevanza totale in un eventuale tavolo negoziale. Ma il mondo è molto più grande e nessuno ama essere scartato a priori. Se non vogliamo rischiare di finire schiacciati tra oligarchie e autocrazie e scegliamo di essere “protagonisti”, dobbiamo rivendicare storia e memoria, valorizzando la centralità del Mediterraneo che ci lega con vincoli secolari al vicino Oriente e al Nordafrica.

LUCIO CARACCIOLO Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per Repubblica e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023).

PAOLO POSSAMAI Direttore editoriale di Nord Est Multimedia. Giornalista e storico, ha realizzato il proprio percorso professionale prima nel gruppo Espresso poi in Gedi. Ha diretto i quotidiani Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Corriere delle AlpiLa Nuova di Venezia e Mestre e Il Piccolo di Trieste. Per oltre venti anni è stato una delle principali firme del settimanale economico di Repubblica Affari&Finanza e ha collaborato con La Stampa. Collabora con Rai Storia e Rai Radio 3 per il programma Prima pagina.

Corpo medico, psichico, vivente

LECTIO MAGISTRALIS
di VITTORIO LINGIARDI
introduce FRANCESCA MEDIOLI
a cura di Università Popolare di Udine

Ci scusiamo per il disagio: a causa di un cantiere in corso nell’edificio, l’ascensore non sarà utilizzabile per raggiungere la sala in cui si svolgono gli incontri.

I corpi non sono tutti uguali. Ci sono i corpi dei ricchi e quelli dei poveri, i corpi giovani e non più giovani, i corpi sani e quelli malati. Malati per un po’ o per sempre; tra questi, quelli trascurati e gli accuditi. Corpi liberi e imprigionati, di pace o di guerra. Oggi i nostri corpi sono sottoposti a una torsione, attraversati da un doppio movimento: da una parte il progressivo svanire nel virtuale, dall’altra la loro assillante concretezza decorativa e muscolare. Intanto i “corpi veri” (quelli schiacciati mentre lavorano, dissanguati sotto le bombe, annegati nel Mediterraneo, ammalati dalla povertà) vengono rimossi. Il corpo ci segue e ci accompagna. È il nostro io, ma anche il primo tu.

VITTORIO LINGIARDI Psichiatra e psicoanalista, professore di Psicologia dinamica alla Sapienza di Roma e Senior Research Fellow della Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza (SSAS). Tra i suoi ultimi libri: Arcipelago N. Variazioni sul narcisismo (Einaudi 2021); I meccanismi di difesa (Cortina 2002/2023); L’ombelico del sogno (Einaudi 2023); Corpo, umano (Einaudi 2024).

FRANCESCA MEDIOLI Ha insegnato vent’anni Storia delle donne all’Università di Reading nel Regno Unito e ora insegna a Ca’ Foscari a Venezia. Dal 2022 è presidente dell’Università Popolare di Udine.

Francesca Medioli

Ha insegnato vent’anni Storia delle donne all’Università di Reading nel Regno Unito e ora insegna a Ca’ Foscari a Venezia. Dal 2022 è presidente dell’Università Popolare di Udine.

Borderless

PROIEZIONE
ciclo a cura di GIOIA MELONI

La storia dei confini appartiene al DNA della nostra regione e passa attraverso dominazioni e guerre, saghe famigliari di sofferenza ed esodi, accoglienza e respingimenti, sangue e amicizia. Fino a qualche decennio fa, da qui si emigrava in cerca di fortuna. Con i nostri confini aperti, oggi siamo capolinea di una rotta di disperazione che ha come traguardo l’Occidente. In occasione di GO 2025, una piccola rassegna di video di autori della regione riflette su tutto questo. Chi ci racconta i giochi di potere alle frontiere dell’Italia nel dopoguerra, chi le vite dei migranti, chi ci rivela con un sorriso i nostri pregiudizi e chi ci parla di collaborazioni scientifiche. E chi di natura, per ricordarci la straordinaria ricchezza di biodiversità di un territorio affacciato su tre paesi…

U.Z.C Ufficio Zone di Confine
di Massimo Garlatti-Costa
2017, durata 35’00”

Il documentario racconta il difficile momento storico dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando l’Italia si trovò a dover gestire il destino di due regioni di frontiera, abitate da consistenti minoranze nazionali e contese da due Stati confinanti: l’Alto Adige/Südtirol, che voleva ricongiungersi con l’Austria; e la Venezia Giulia, rivendicata dalla Jugoslavia comunista di Tito. Per fare fronte alla spinosa situazione, venne istituito l’Ufficio Zone di Confine, un ufficio il cui scopo era mantenere l’italianità in questi territori, soprattutto attraverso delle attività “riservate”. U.Z.C.  è una storia segreta, venuta alla luce dopo oltre cinquant’anni, che mostra i giochi di potere ai confini dell’Italia e la costruzione della democrazia dopo la guerra. 

Massimo Garlatti-Costa Regista, produttore e sceneggiatore. Nel Regno Unito ha collaborato per un decennio con la BBC, Channel 4 e numerose case di produzione indipendenti, lavorando in fiction, documentari e pubblicità. In Italia ha fondato Raja Films, sviluppando progetti innovativi per la RAI e altre emittenti. Dal 2016 collabora con Belka Media alla realizzazione di documentari e progetti crossmediali. Tra le sue opere: Toros, Ho visto un Re, Predis, Isonzofront, Missus, Quando la terra chiama, Nuovi Italiani, Fronte del Rock. Lingua Mater (2025) è il suo ultimo lavoro.

GO VID. Quando riappare il confine – Ko vidiš spet mejo
di Carlo Ghio
produttrice Sara Terpin 
2020, durata 27’00”

Gorizia e Nova Gorica: due città su un confine cancellato più di 10 anni fa, ma riapparso improvvisamente nella primavera del 2020. In piazza Transalpina/Trg Evrope ricompare una grata. Non si può più passare da una parte all’altra. La rete che è tornata a dividere l’Italia dalla Slovenia ha inciso fortemente sulla vita quotidiana, spezzando legami, riaprendo vecchie ferite e interrompendo molteplici attività transfrontaliere. Come hanno reagito le persone, quali emozioni e quali storie si sono intrecciate in quei mesi lungo il confine ripristinato?

Carlo Ghio Fotografo e videomaker, è fondatore assieme a Sara Terpin, traduttrice e pubblicista, del blog Slovely.eu, da 13 anni punto di riferimento per il pubblico italiano su turismo, cultura e tradizioni della Slovenia. Nell’ambito di Slovely.eu la coppia ha realizzato una serie di brevi videoreportage, con particolare attenzione agli aspetti etnografici delle usanze slovene legate alle festività tradizionali. 

Fermata Padriciano
di Elisa Cozzarini
da un’idea di Pietro Spirito
2021, durata 16’ 

Il documentario riporta alla luce la storia poco nota del Campo profughi stranieri di Padriciano che, negli anni della guerra fredda tra il 1965 e il 1979, accolse a Trieste coloro che fuggivano dai regimi comunisti e cercavano la libertà in Occidente. Giungevano per lo più dall’Europa orientale e, negli ultimi anni, dal Vietnam. Il Campo profughi di Padriciano era il primo luogo di accoglienza per chi chiedeva asilo politico in Italia. Qui, gli immigrati venivano identificati, il personale sanitario verificava il loro stato di salute e una commissione valutava l’idoneità a ricevere l’asilo politico o altra forma di protezione. Il film raccoglie le testimonianze di tre medici, di un’infermiera e due funzionari che lavorarono nel Campo. Il racconto di Victor Foia completa il quadro con il punto di vista di un ex profugo, che abitò a Padriciano nell’autunno del 1969, prima di partire per una nuova vita negli Stati Uniti. 

Elisa Cozzarini Giornalista e autrice di documentari. Dal 2006 scrive di ambiente e di temi sociali, per Vita.it e La Nuova Ecologia. Si dedica al racconto dei luoghi, in particolare del Nordest, attraverso la scrittura, la fotografia e l’audiovisivo. Tra i suoi libri, Il deserto negli occhi (con Ibrahim Kane Annour, Nuova dimensione 2013). Come fotografa, ha partecipato alla mostra They won’t budge, sugli immigrati africani in Europa, alla New York University. Collabora con l’associazione culturale Cinemazero di Pordenone, per le iniziative di sostenibilità ambientale.

Place of Memory 
di Stefano Morandini, Alessandro Monsutti
2019, durata 6’40”

Eugenio e Adriana hanno acquistato per passione un bunker militare della Guerra fredda, Il bunker di Purgessimo, diventandone custodi e guide, e trasformando un luogo che per necessità strategiche doveva rimanere celato, in un nodo di una vasta rete turistica, denominata EuropeangreenbeltUna sorta di cintura che attraversa per 12.500 chilometri, otto regioni biogeografiche in ventiquattro paesi europei ed extraeuropei e che ha lo scopo di consentire la riconversione verde di un territorio ad alto valore bioambientale, segnato dalla presenza di infrastrutture militari.

Stefano Morandini Antropologo visuale, specializzato nelle aree linguistiche di contatto della regione Fvg, è autore di saggi e documentari di ricerca (www.docufriul.com).

Alessandro Monsutti Antropologo, professore al Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra. Dagli anni Novanta conduce ricerche su rifugiati e frontiere. È autore di numerosi libri e articoli accademici.

Terra di incontro, dialogo e conoscenza Esperienze di educazione al patrimonio culturale in Friuli Venezia Giulia

presentazione del volume curato da Morena Maresia per Nardini Editore, Firenze 2024
con TOMASO MONTANARI
interventi di ANDREA PESSINA, VALENTINA MINOSI, ELISABETTA BORGIA, MARINA DI BERARDO, SUSANNA OCCORSIO, CAMILLA CASONATO, ANNA FRANGIPANE, ENRICO SBRIGLIA, DAVIDE ZOLETTO, MARCO IUS, CARMINE MARINUCCI, FABIO SPITALERI, VALENTINA MASOTTO, MONICA BERNACCHIA, ELENA ROCCO, GIOVANNA DE APPOLONIA, FARNAZ FARAHI, ELISABETTA IOB, ERICA CANTALUPPI, MORENA MARESIA
in collaborazione con il Segretariato Regionale per il Friuli Venezia Giulia e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia. Ministero della Cultura

L’evento inaugura e apre le Giornate di Studio organizzate dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia. Due giornate dedicate all’educazione al patrimonio culturale, approfondito con uno sguardo multidisciplinare. Gli interventi sono rivolti a docenti, educatori socio-pedagogici, professionisti del patrimonio e studenti. I contributi, gli approfondimenti storici e i percorsi progettuali presentati nel volume hanno l’obiettivo di condividere riflessioni e metodologie di ricerca atte a sviluppare attività replicabili in ambito educativo con esperienze di inclusione e partecipazione. Tra palazzi, piazze, paesaggi, emerge con evidenza l’eterogeneità e la ricchezza storica di un territorio di confini e di attraversamenti, di emigrazione e immigrazione.


TOMASO MONTANARI Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

ANDREA PESSINA Dirigente del Ministero della Cultura dal 2009, soprintendente dell’Abruzzo e della Toscana, quindi soprintendente unico di Firenze, è attualmente Segretario regionale per il Friuli Venezia Giulia. Docente di Archeologia preistorica presso diverse università italiane.

VALENTINA MINOSI Architetto, dottore di ricerca, da maggio 2024 è Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.

ELISABETTA BORGIA Funzionaria archeologa, Ministero della Cultura – Direzione generale, Educazione, ricerca e istituti culturali – Servizio I Ufficio studi – Responsabile dell’Ufficio Educazione, formazione e ricerca e, per il Centro servizi educativi, degli aspetti legati all’accessibilità culturale.

MARINA DI BERARDO Funzionario Storico dell’arte, Ministero della Cultura – Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali – Servizio I Ufficio studi – Responsabile U.O. Educazione al patrimonio culturale – Centro per i servizi educativi (Sed) – Formazione e Ricerca.

SUSANNA OCCORSIO Funzionario Storico dell’arte, Ministero della Cultura – Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali – Servizio I Ufficio studi – Responsabile U.O. Educazione al patrimonio culturale – Centro per i servizi educativi (Sed) – Promozione e comunicazione e Istituti italiani di cultura all’estero.

CAMILLA CASONATO Professore associato presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, si occupa di educazione al paesaggio culturale di prossimità, sostenibilità, ICTs, cittadinanza attiva e pratiche partecipative.

ANNA FRANGIPANE Docente di Conservazione e recupero degli edifici, individua nel rapporto con le comunità il senso di una ricerca ventennale su materiali e tecniche costruttive dei luoghi, tracciando percorsi inclusivi di conoscenza reali/virtuali.

ENRICO SBRIGLIA Laureato in giurisprudenza alla Federico II di Napoli e Cultore del diritto degli Enti Locali presso l’Università di Trieste. Già Provveditore Regionale dell’amministrazione penitenziaria dal 2024 è il Garante dei diritti della Persona della Regione Friuli Venezia Giulia.

DAVIDE ZOLETTO Professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università di Udine. Si occupa principalmente di ricerca pedagogica in contesti eterogenei. Fra le pubblicazioni recenti: Migrazioni, complessità, territori (a cura di), Carocci 2022 e Superdiversità a scuola, Scholé 2023.

MARCO IUS Professore associato di Pedagogia generale e sociale (Università degli Studi di Trieste) si occupa di educazione, resilienza e bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità. È componente del gruppo scientifico del programma nazionale P.I.P.P.I.

CARMINE MARINUCCI Presidente #DiCultHer e direttore della rivista Culture Digitali, promuove l’educazione al e con il patrimonio culturale digitale. Già consigliere per l’internazionalizzazione della ricerca del MUR e ideatore di iniziative europee sulla cultura digitale.

FABIO SPITALERI Già referendario alla Corte di giustizia delle Comunità europee, è professore associato di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università di Trieste. Fa parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Studiosi di Diritto dell’Unione Europea.

VALENTINA MASOTTO Avvocatessa, lavora per UNICEF ECARO quale Alternative Care Specialist, responsabile degli interventi di protezione e governance integrata in favore delle persone minorenni non accompagnate e giovani migranti presenti in Friuli Venezia Giulia.

MONICA BERNACCHIA Responsabile del Dipartimento Comunicazione del Museo Tattile Statale Omero. Con oltre venti anni di esperienza, prima nel campo dell’educazione, poi della comunicazione museale, lavora per la redazione di contenuti accessibili e inclusivi.

ELENA ROCCO Ricercatrice e docente di marketing a Ca’ Foscari, è stata Fulbright Scholar a UCLA e post-doctoral fellow in Michigan. Nel 2012 ha fondato Fondazione Radio Magica, che promuove l’educazione inclusiva con lo storytelling digitale. Premio Andersen 2014.

GIOVANNA DE APPOLONIA Dottore di ricerca in Storia dell’Arte alla Boston University, ha insegnato a Boston e Padova, lavorando anche come curatrice e educatrice museale. Dal 2012 collabora con Fondazione Radio Magica, coordinando #smARTradio® e le Mappe Parlanti.

FARNAZ FARAHI Docente di Pedagogia Generale e Sociale all’Università degli Studi di Trieste. Si occupa di relazioni educative e contesti interculturali. Pubblicazioni recenti: Iran, realtà sociale e questione femminile. Modelli pedagogici e spunti autobiografici (2024).

ELISABETTA IOB Sudasiatista e cultrice della materia presso l’Università degli Studi di Trieste. È autrice di Refugees and the Politics of the Everyday State in Pakistan. Resettlement in Punjab, 1947-1962 (Routledge, 2018).

ERICA CANTALUPPI Dottoranda presso il Politecnico di Milano, si occupa di educazione al patrimonio culturale e al paesaggio. Ricerca metodologie educative innovative, con attenzione a processi di scambio interdisciplinare ed esperienze partecipative.

MORENA MARESIA Funzionaria restauratrice conservatrice del Ministero della Cultura. Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e laguna / Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.

GIORNATE DI STUDIO APERTE AL PUBBLICO

GIOVEDÌ 8 MAGGIO

ORE 10.00-11.30 – CHIESA DI SAN FRANCESCO
interventi di: Tomaso Montanari, Andrea Pessina, Valentina Minosi

ORE 14.00-17.00 – PALAZZO CLABASSI, via Zanon 22
interventi di: Elisabetta Borgia, Marina Di Berardo, Susanna Occorsio, Camilla Casonato, Anna Frangipane, Enrico Sbriglia, Davide Zoletto

VENERDÌ 9 MAGGIO

ORE 10.00-13.00 e ORE 14.00-17.00 – PALAZZO CLABASSI, via Zanon 22
interventi di: Morena Maresia, Marco Ius, Carmine Marinucci, Fabio Spitalieri, Valentina Masotto, Monica Bernacchia, Elena Rocco, Giovanna De Apollonia, Farnaz Farahi, Elisabetta Iob

Programma dettagliato e iscrizioni: www.sabapfvg.cultura.gov.it

Andrea Pessina

Dirigente del Ministero della Cultura dal 2009, soprintendente dell’Abruzzo e della Toscana, quindi soprintendente unico di Firenze, è attualmente Segretario regionale per il Friuli Venezia Giulia. Docente di Archeologia preistorica presso diverse università italiane.

Valentina Minosi

Architetto, dottore di ricerca, da maggio 2024 è Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.

Scarto

EVENTO DI APERTURA
con PAOLA CARIDI, TOMASO MONTANARI
con il sostegno di BCC Banca di Udine

Questa non è un’edizione come le altre, non è un tempo come gli altri. Abbiamo chiesto a due intellettuali, amici di vicino/lontano, di aprire il festival 2025 intrecciando le loro intelligenze e le loro sensibilità, a partire dalla parola “scarto”, filo conduttore di questo programma. Dopo i loro singoli interventi, dialogheranno tra loro e poi con chi vorrà intervenire dal pubblico, per riflettere, tutti insieme, sui temi che ci stanno a cuore e interrogano le nostre coscienze. 

«Quando sono debole, è allora che sono forte» 
La profezia degli scartati
LECTIO MAGISTRALIS di TOMASO MONTANARI

La parola ‘scarto’. La sua polisemia è, per i linguisti, casuale. Ma, ai miei occhi, felicissima. Nella sua forma si trovano a confluire due storie etimologiche diverse. Lo scarto è ciò che si scarta, cioè che si butta via. La seconda scelta, quello che si lascia ai margini. Ma lo scarto è anche il movimento improvviso e imprevisto che riapre i giochi, e cambia paradigma. È dagli scartati che viene la salvezza. La mossa del cavallo che riapre i giochi, e cambia la storia. 

Non dimenticare un solo nome 
Elegia per i sudari di Gaza 
LECTIO MAGISTRALIS di PAOLA CARIDI

Teli di mussola, e poi di plastica. Bianchi perché bianco è il colore del sudario. Le sindoni di Gaza sono il simbolo dei corpi che non abbiamo visto, prima, quando erano ancora vivi. Avvolgere, “incartare” i corpi dei defunti non è solo la pratica che dà dignità anche alla morte. È la rappresentazione della fisicità della guerra. Del suo costo insopportabile, occultato dentro sudari allineati, tutti uguali. Tutti bianchi. 

A restituire la loro storia, il loro volume nel mondo sono i nomi. Scritti con un pennarello che stingerà presto. Dare nome, e non dimenticarne neanche uno, è atto di resistenza. È tentativo, tenace, di conservare la dignità almeno dei morti. Quando persa è stata la strada per salvare i vivi.

PAOLA CARIDI Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

TOMASO MONTANARI Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

No Other Land

PROIEZIONE
documentario di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor
produzione Wanted Cinema con il patrocinio di Amnesty International
anno 2024, durata 96’
premiato alla Berlinale 2024 e agli EFA (European Film Awards) 2024 
Premio Oscar 2025 come Miglior Documentario 

in collaborazione con CEC-Centro Espressioni Cinematografiche, AssoPace Palestina
ingresso a pagamento. Biglietti disponibili presso la biglietteria del Cinema Visionario e online a questo link.

interviene LUISA MORGANTINI
introduce GIANPAOLO CARBONETTO

Diretto, prodotto, scritto e montato da un collettivo israelo-palestinese, il film è stato girato nell’arco di cinque anni, dal 2019 al 2023, ma incorpora anche video registrati negli anni precedenti, con il cellulare o piccole videocamere, da Basel Adra e altri attivisti palestinesi per mostrare al mondo, tramite quelle testimonianze video, l’ingiustizia e l’oppressione che gli abitanti di Masafer Yatta – nel governatorato di Hebron in Cisgiordania – continuano a subire da parte delle forze di difesa israeliane (IDF), che vogliono appropriarsi del territorio per costruirci una zona d’addestramento militare. Mentre si susseguono le demolizioni di case e infrastrutture energetiche, oltre che dell’unica scuola costruita dagli abitanti stessi durante la notte contro il volere del governo israeliano, Basel stringe un rapporto professionale e d’amicizia col suo coetaneo Yuval Abraham, un giornalista israeliano che lo aiuta a filmare le demolizioni. Parallelamente allo spopolamento forzato, fioriscono nella zona nuovi insediamenti illegali di coloni israeliani armati fino ai denti, che vessano e terrorizzano gli abitanti con la protezione dell’esercito.

LUISA MORGANTINI Attivista e politica italiana, presidente dell’associazione Assopace Palestina, è tra le fondatrici delle Donne in Nero italiane, dell’Associazione per la pace e della rete internazionale di Donne contro la guerra. Prima donna eletta alla segreteria della Federazione Lavoratori Metalmeccanici di Milano. Dal 2007 è stata vicepresidente del Parlamento Europeo con l’incarico delle politiche per l’Africa e per i diritti umani.

GIANPAOLO CARBONETTO Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure... Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).

Luisa Morgantini

Attivista e politica italiana, presidente dell’associazione Assopace Palestina, è tra le fondatrici delle Donne in Nero italiane, dell’Associazione per la pace e della rete internazionale di Donne contro la guerra. Prima donna eletta alla segreteria della Federazione Lavoratori Metalmeccanici di Milano. Dal 2007 è stata vicepresidente del Parlamento Europeo con l’incarico delle politiche per l’Africa e per i diritti umani.

Svanire

VERNISSAGE
personale di MATTIA CUTTINI

Fino al 31 maggio negli orari di apertura della libreria

Una riflessione visiva sullo scarto: ciò che resta indietro, ciò che si perde, ciò che viene rimosso o dimenticato. Le opere in mostra, fisiche, digitali o ibride, raccontano il dissolversi dei supporti, dei formati, delle memorie. L’errore di stampa, l’inchiostro che svanisce, l’impacchettamento che nega il contenuto, diventano gesti di resistenza o tracce di una trasformazione. Il confronto tra materiali fragili e permanenze digitali apre domande sul tempo, sull’identità, sulla sopravvivenza dell’opera. In un’epoca di sovraccarico e obsolescenza, Svanire non è solo sparire, ma anche scegliere cosa lasciare, cosa salvare, cosa reinventare. La scomparsa diventa linguaggio, lo scarto diventa forma.


MATTIA CUTTINI Artista e designer friulano, lavora tra collage, stampa sperimentale e NFT. I suoi lavori, tra gesto analogico ed errore tecnico, gli hanno permesso di esporre in diversi Paesi grazie al mondo crypto e digitale. 

Mattia Cuttini

Artista e designer friulano, lavora tra collage, stampa sperimentale e NFT. I suoi lavori, tra gesto analogico ed errore tecnico, gli hanno permesso di esporre in diversi Paesi grazie al mondo crypto e digitale. 

Foto di Benedetta Folena

Su quale sponda la felicità? Modernità e nostalgia nell’Asia di Tiziano Terzani

INAUGURAZIONE
mostra fotografica
30 foto dall’Archivio Terzani per i 30 anni di Un indovino mi disse
a cura di Nicole Pecoitz

intervengono NICOLE PECOITZ, ÀLEN LORETI

in collaborazione con Archivio Tiziano Terzani, Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Compararte-Fondazione Giorgio Cini, Venezia courtesy Afi e Festival Fotografico Europeo

si ringraziano la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il Centro Digitale ARCHIVe per la digitalizzazione dell’intero archivio

orari
dal 6 al 9 maggio: ore 17.00-19.30
10 e 11 maggio: ore 10.00-19.30

Che tipo di fotografo era Tiziano Terzani? Che cosa cercava? Che cosa desiderava mostrare? Al cuore della sua indagine c’era una contraddizione insanabile: da un lato l’elogio della bellezza di un continente antico, l’Asia, dall’altro il lamento per la sua progressiva dissoluzione nella folle corsa verso il materialismo e il conformismo di matrice occidentale. Dinanzi a questo processo, ormai irreversibile, nel viaggio dell’Indovino intrapreso nel 1992/1993 e pubblicato nel 1995, Terzani cercò le radici di un’umanità capace di resistere alla massificazione dei consumi, all’omologazione delle culture ovvero alla scomparsa della diversità. Nicole Pecoitz, che da anni studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica, ha scelto 30 immagini dall’Archivio Terzani che restituiscono il talento fotografico del viaggiatore fiorentino e la sua ostinata ricerca di un’armonia possibile, anzi necessaria, tra umanità e pianeta. La mostra è stata esposta al Festival Fotografico Europeo.

NICOLE PECOITZ Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l’Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.

ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Mercoledì 7 maggio, alle 18.30, la mostra ospita Dance Machine, un dispositivo d’improvvisazione interattivo, una roulette artistica di temi e danzatori di Arearea che verranno casualmente chiamati a danzare, davanti a un pubblico attivamente coinvolto nella messa in scena. 
musica dal vivo: Leo Virgili e Watta Sguazzin – sintetizzatore e chitarra
danza: Compagnia Arearea / Alta Formazione#6
conduce il gioco: Alessandro Maione
ingresso a pagamento, massimo 35 persone
biglietto unico: 5 euro

Nicole Pecoitz

Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l’Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.

Distrazione di massa

PRESENTAZIONE
opera di SANDRO MELE

“Chi fa politica attraverso l’arte ha un obiettivo chiaro e preciso, ovvero far conoscere la realtà nella sua complessità, molto spesso annullata dalla semplificazione dei media. E chi lo fa, ma chi lo fa per davvero, finisce per esporsi molto rischiando di essere emarginato. Chi continua a fare o a pensare l’arte come un modo di abbellire il mondo, è come se andasse avanti con la testa ruotata all’indietro. Io credo che a differenza delle cosiddette regole del sistema dell’arte, l’unico artista che si può definire politico è chi usa l’arte per raccontare i fatti della società, quelli che vive e che vede, esponendosi in prima persona e prendendo una posizione.”  Sandro Mele 

SANDRO MELE Classe 1970. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive a Roma. Il suo lavoro si ispira alle dinamiche politiche e sociali dell’attualità. Video, fotografie, installazioni, ambientazioni sonore con storie di vita quotidiana danno forma a una struttura espositiva che dialoga con l’interlocutore. Attivo con mostre personali e partecipazioni collettive di respiro internazionale dal 2006. Tra le pubblicazioni monografiche, per Marietti Editore: Far (West) Away (2015), GASNERO (2018).

I versi di Celso Macor (1925-2025) nelle opere di Dario Delpin

INAUGURAZIONE
personale di Dario Delpin
intervengono DARIO DELPIN, FEDERICO VICARIO
iniziativa a cura della Società Filologica Friulana 
per la Settimana della cultura friulana 2025

orari
6 maggio: ore 15.30-17.30

7-11 maggio: ore 10.00-12.30 e ore 15.30-17.30

Ricorre nel 2025 il centesimo anniversario della nascita di Celso Macor, poeta, intellettuale e giornalista di Versa (Romans d’Isonzo). L’esposizione propone tutte le opere grafiche realizzate da Dario Delpin ispirate alle poesie di Macor: dalle incisioni raccolte nelle cartelle grafiche Viarsa (1987), Aghis (1991) e Mistîrs (1995) pubblicate dal Circolo Ricreativo Sportivo Filodrammatico di Versa e dal circolo ACLI di Romans, alle recentissime opere realizzate per la nuova edizione della raccolta di poesie Impiâ peraulis, pubblicata dalla Società Filologica Friulana. La mostra è completata da pannelli che propongono i significativi versi di Impiâ Peraulis in quattro lingue – italiano, friulano, tedesco e sloveno – e che consentono anche di ascoltare le poesie interpretate dall’attore Giorgio Monte. 

DARIO DELPIN Pittore acquerellista, il suo maestro è stato Paride Castellan, allievo di Giovanni Fattori. La sua collaborazione con Biagio Marin è sfociata nella cartella di acqueforti e versi “Laguna”. Ha poi collaborato con Celso Macor ed Elio Bartolini, autori di opere letterarie in italiano e friulano. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, private, museali, italiane e straniere.

FEDERICO VICARIO Presidente della Società Filologica Friulana, insegna Glottologia e linguistica all’Università di Udine.

Federico Vicario

Presidente della Società Filologica Friulana, insegna Glottologia e linguistica all’Università di Udine.

Dario Delpin

Pittore acquerellista, il suo maestro è stato Paride Castellan, allievo di Giovanni Fattori. La sua collaborazione con Biagio Marin è sfociata nella cartella di acqueforti e versi “Laguna”. Ha poi collaborato con Celso Macor ed Elio Bartolini, autori di opere letterarie in italiano e friulano. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, private, museali, italiane e straniere.

Bioscritture

INAUGURAZIONE
personale di MARIA ELISABETTA NOVELLO
intervengono GIANLUCA ALBICOCCO, GIORGIA GASTALDON
a cura di Giorgia Gastaldon e Stamperia d’arte Albicocco

fino al 29 giugno

orari
da lunedì a sabato: ore 9.00-12.00 e 16.00-18.00
domenica: ore 10.00-12.00

a cura di Stamperia d’arte Albicocco

Maria Elisabetta Novello presenta una serie di lavori che dialogano da un lato con il tema della natura e di ciò che, giunto a maturazione, è ritenuto “scarto”, dall’altro con le pratiche tradizionali della stampa e dell’incisione, in un progetto che ben si coniuga con la lunga tradizione operativa della Stamperia d’arte Albicocco. Partendo dai punti fondativi della Carta della Terra (2000) – “una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifica nel ventunesimo secolo” – la mostra indaga il ciclo della vita vegetale attraverso il ricorso alla fisiotipia e cioè a quell’antica pratica di stampa che prevede l’utilizzo del piombo puro, qui applicata a elementi naturali. Ne viene così generata un’impronta, a creare una vera e propria scrittura vegetale.  

GIORGIA GASTALDON Ricercatrice in Storia dell’Arte contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata e curatrice indipendente. Ha co-curato la mostra Accardi. Contesti al Museo del Novecento di Milano e Unica. Sei storie di artiste italiane allo Spazio Ilisso di Nuoro. Le sue pubblicazioni riguardano la ricezione dell’arte americana in Italia, la critica d’arte italiana, la questione di genere nella rappresentazione delle artiste e nell’arte astratta. 

MARIA ELISABETTA NOVELLO Artista visiva, ha trovato nella cenere e nella polvere la componente strutturale essenziale del suo lavoro, il mezzo principale per dare voce alla sua poetica. Materiali effimeri e fuggevoli che alludono alla instabilità del tempo contemporaneo, alla fragilità della bellezza e dell’esistenza stessa. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.

GIANLUCA ALBICOCCO Nel 2010, dopo la laurea in economia aziendale, entra nella Stamperia d’arte Albicocco, attività di famiglia dal 1974. Oltre al lavoro artigianale di stampa calcografica – di cui impara i segreti dal padre Corrado – è impegnato nella realizzazione di progetti artistici ed espositivi con alcuni dei più importanti artisti contemporanei italiani ed europei. Svolge anche attività didattica e di divulgazione della tradizione calcografica e delle sue tecniche.

Maria Elisabetta Novello

Artista visiva, ha trovato nella cenere e nella polvere la componente strutturale essenziale del suo lavoro, il mezzo principale per dare voce alla sua poetica. Materiali effimeri e fuggevoli che alludono alla instabilità del tempo contemporaneo, alla fragilità della bellezza e dell’esistenza stessa. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.

Giorgia Gastaldon

Ricercatrice in Storia dell’Arte contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata e curatrice indipendente. Ha co-curato la mostra Accardi. Contesti al Museo del Novecento di Milano e Unica. Sei storie di artiste italiane allo Spazio Ilisso di Nuoro. Le sue pubblicazioni riguardano la ricezione dell’arte americana in Italia, la critica d’arte italiana, la questione di genere nella rappresentazione delle artiste e nell’arte astratta.

Rosanna Paroni Bertoja

Maestra elementare, è stata tra i promotori del Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina (1989), di cui è ora presidente. Sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste e antologie friulane e nei “Quaderni del Menocchio”. Per i bambini, e per gli adulti, ha pubblicato diversi racconti tra realtà e fantasia.

Foto di Danilo De Marco

Marco Iob

Attivista impegnato nella difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano fondamentale. Coordina per il CeVI campagne di sensibilizzazione e progetti di cooperazione internazionale. Ne è stato portavoce e rappresentante in conferenze e seminari internazionali. Partecipa alle COP sul clima e ai Forum Alternativi Mondiali dell’Acqua.

Bolivia

INAUGURAZIONE

fotografie di Danilo De Marco
intervengono DANILO DE MARCO, ANGELO FLORAMO, MARCO IOB, ROSANNA PARONI BERTOJA 
fisarmonica PAOLO FORTE
dal 22 aprile al 17 maggio

Danilo De Marco oltre le immagini
“La fotografia di Danilo De Marco è sempre la fotografia della lotta e della speranza… C’è il sorriso che trattiene il pianto e c’è il silenzio che trattiene il grido. Immagini che parlano un linguaggio universale… Danilo De Marco penetra nel dolore e nella forza della lotta e tesse l’atmosfera della paura e del coraggio di un popolo, cercando di narrare l’orgoglio e le contraddizioni di un sogno. È un viaggio tra la gente e con la gente, condividendo umori e sapori, vizi e virtù, sempre alla ricerca di una immagine che offra verità alla realtà. L’arte, anche quella fotografica, è uno specchio necessariamente alterato, e proprio grazie a questa deformazione, ancora oggi permette che l’essere umano possa riconquistare la voce che il potere ha manomesso”. Maurizio Bagatin   

Insieme alla mostra nasce il volumetto Bolivia, di Zulema Alanes, Danilo de Marco, Oscar Olivera Foronda pubblicato nella collana ‘Il gallo forcello’ dei Quaderni del Circolo culturale Menocchio.

orari di apertura
22-24 aprile: ore 16.30-19.30
25 aprile: ore 10.30-12.30
30 aprile-17 maggio, da mercoledì a domenica: ore 16.30-19.30
10 e 11 maggio: ore 10.30-12.30 e 16.30-19.30

DANILO DE MARCO Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (con A. Floramo e L. Castellina, 2024); Cantata per il Cid (con A. Floramo, 2025).

ANGELO FLORAMO Insegnante, storico medievista, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Come narratore ha pubblicato: Balkan Cirkus (Ediciclo 2013) e per Bottega Errante: Guarneriana segreta (2015), L’osteria dei passi perduti (2017), La Veglia di Ljuba (2018), Vino e libertà (2023), Breve storia sentimentale dei Balcani (2024); Cantata per il Cid (con D. De Marco, Forum 2025). È stato insignito del Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2024 insieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace.

MARCO IOB Attivista impegnato nella difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano fondamentale. Coordina per il CeVI campagne di sensibilizzazione e progetti di cooperazione internazionale. Ne è stato portavoce e rappresentante in conferenze e seminari internazionali. Partecipa alle COP sul clima e ai Forum Alternativi Mondiali dell’Acqua.

PAOLO FORTE Fisarmonicista. Suona nel quartetto multietnico Safar Mazì. Ha inciso l’album solista Al Buio e, con l’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, Kum! Ha composto la colonna sonora per il film Menocchio (Rai Cinema) e le musiche per il docufilm E tu slegalo, prodotto da RaiTre in memoria di Franco Basaglia. Ha registrato in Scozia l’album Tempo (2023), in un ambiente sotterraneo col più lungo riverbero acustico al mondo. 

ROSANNA PARONI BERTOJA Maestra elementare, è stata tra i promotori del Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina (1989), di cui è ora presidente. Sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste e antologie friulane e nei “Quaderni del Menocchio”. Per i bambini, e per gli adulti, ha pubblicato diversi racconti tra realtà e fantasia.

Danilo De Marco

Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (con A. Floramo e L. Castellina, 2024); Cantata per il Cid (con A. Floramo, 2025).

Foto di Gianluigi Colin

Àlen Loreti

Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Tomaso Montanari

Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

Paolo Possamai

Direttore editoriale di Nord Est Multimedia. Giornalista e storico, ha realizzato il proprio percorso professionale prima nel gruppo Espresso poi in Gedi. Ha diretto i quotidiani Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Corriere delle AlpiLa Nuova di Venezia e Mestre e Il Piccolo di Trieste. Per oltre venti anni è stato una delle principali firme del settimanale economico di Repubblica Affari&Finanza e ha collaborato con La Stampa. Collabora con Rai Storia e Rai Radio 3 per il programma Prima pagina.

Giorgio Brizio

Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su DomaniLa StampaTPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barcaLe sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).

Luciana Castellina

Giornalista e scrittrice. Militante nel PCI dal 1947, è stata tra i fondatori de Il Manifesto nel 1969, direttrice di Liberazione dal 1992 al 1994, più volte deputata italiana ed europea. Tra le sue pubblicazioni più recenti, per Nottetempo: Guardati dalla mia fame (con M. Agus, 2014) e Amori comunisti (2018); per Forum: Un mondo di donne in cammino (con D. De Marco e A. Floramo, 2024). La scoperta del mondo (Nottetempo 2025) è l’edizione aggiornata e rivista del suo diario del 2011.

Antonella Fiore

Impegnata nell’associativismo del terzo settore da venticinque anni, è oggi vicepresidente del Circolo Arci MissKappa di Udine, dopo essere stata presidente dell’Arci di Udine e Pordenone dal 2008 al 2018. Coordina l’ufficio amministrazione della cooperativa sociale Hattiva Lab di Udine.

Niccolò Nisivoccia

Avvocato e scrittore, collabora con il manifesto e con Il Sole 24 Ore. È autore di libri di poesia e di prosa poetica, tra cui Un dialogo notturno (Industria & letteratura 2024) e di saggi: Il diavolo mi accarezza i capelli (con A. Ceretti, Il Saggiatore 2020); Il silenzio del noi(Mimesis 2022); La storia di ognuno. Racconti dalla Casa della Carità (Castelvecchi 2024). È in uscita Le belle leggi (Laterza 2025).

Flavio Santi

Insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Traduce autori classici e contemporanei. Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, sia in poesia che in prosa. Nel 2024 ha pubblicato per Solferino L’autunno del sultano.

Manlio Graziano

Insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di SciencesPo e alla Sorbona. Dirige il Nicholas Spykman International Center for Geopolitical Analysis, scrive su ‘LiMes’, ‘Gnosis’ e il Corriere della Sera e collabora con International Affairs Forum. È autore di saggi tradotti in varie lingue, tra cui: Geopolitica della paura. Come l’ansia sociale orienta le scelte politiche (Egea 2021); Disordine mondiale. Perché viviamo in un’epoca di crescente caos (Mondadori 2024).

Francesco Visentin

Professore di Geografia umana all’Università di Udine. Si interessa di evoluzione dei paesaggi, dinamiche dell’abbandono e impatti del turismo sulle comunità e sugli immaginari paesaggistici. Tra le ultime pubblicazioni: Waterways and the Cultural Landscape (con F. Vallerani, Routledge 2018); Costruire Contratti di Fiume (con A. Brusarosco, Forum editrice 2023); Arcipelago delle maree (con F. L. Cavallo e F. Vallerani, Cafoscarina 2023); Geografie d’acqua: paesaggi ibridi (Elementi 2024).

Diletta Coppi

Psicologa. Redattrice della rivista Charta Sporca, componente del direttivo dell’omonima associazione e del collettivo Into the Game. Organizza eventi e scrive articoli sui temi della violenza e della diseguaglianza sociale. Ha partecipato alla realizzazione del docu-film Comizi d’amore 2.0 (Charta Sporca 2023), remake triestino ispirato all’originale di Pasolini.

Alessandro Aresu

È stato consulente e consigliere di diverse Istituzioni e ministeri governativi. Consigliere scientifico di LiMes, scrive per Atlante TreccaniAspeniaCiviltà delle MacchineLe Grand ContinentGnosisUnione Sarda. Numerosi i suoi studi sulla geopolitica della tecnologia. Tra gli ultimi, con Feltrinelli: Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (2022) e Geopolitica dell’intelligenza artificiale (2024).

Anna Brusarosco

Geografa, è assegnista di ricerca all’Università di Udine-DILL e docente alla Laurea magistrale internazionale “Climate Change and Diversity: Sustainable Territorial Development” dell’Università di Padova. Si occupa di processi di gestione partecipativa e comunitaria dei corpi idrici in Friuli Venezia Giulia e Bolivia, e collabora con associazioni ed enti locali allo sviluppo di progetti educativi, di sensibilizzazione e di cooperazione su temi ambientali e sociali.

Raffaele Conte

Avvocato penalista del Foro di Udine, dal 2014 è presidente della Camera Penale Friulana ed è attualmente al terzo mandato.

Elda Baggio

Chirurga vascolare, docente dell’Università di Verona e vice presidente nazionale di Medici Senza Frontiere Italia. Ha un’ampia esperienza come chirurga di guerra a Gaza e in Siria, Iraq, Yemen, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Haiti.

Mario Soldaini

Nato a Roma nel 2000, si è laureato in Filosofia del linguaggio e in Antropologia Culturale. Ha fondato il festival culturale ilmondonuovo e organizzato il Festival Treccani della Lingua Italiana. Scrive per le pagine culturali de il manifesto. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025). Dal 2024 è membro della giuria del Premio Terzani.

Gianluca Albicocco

Nel 2010, dopo la laurea in economia aziendale, entra nella Stamperia d’arte Albicocco, attività di famiglia dal 1974. Oltre al lavoro artigianale di stampa calcografica – di cui impara i segreti dal padre Corrado – è impegnato nella realizzazione di progetti artistici ed espositivi con alcuni dei più importanti artisti contemporanei italiani ed europei. Svolge anche attività didattica e di divulgazione della tradizione calcografica e delle sue tecniche.

Giuseppina Scavuzzo

Professoressa associata in Composizione architettonica e urbana presso l’Università di Trieste. Al centro della sua attività di ricerca è la dimensione simbolica e narrativa dell’architettura.

Erika Rossi

Documentarista e regista triestina. I suoi documentari sono stati selezionati in numerosi festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, Vision du Reél, IFF Teheran, Il Cairo IFF. È autrice di (Tra parentesi), la vera storia di una impensabile liberazione (con P. Dell’Acqua e M. Cirri, Alphabeta 2019), diventato poi uno spettacolo. Con Massimo Cirri è autrice anche del docu-film 50 anni di CLU (2023), storia della cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia. Il suo ultimo documentario Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza (2024) ha vinto il premio del pubblico al PerSo FF e il Best Feature Film al FF del Garda.

Palazzo Antonini Stringher

Le origini del palazzo risalgono al tardo XVI secolo, l’edificio costituiva un ampliamento della vicina residenza nobiliare, progettata dal celebre architetto Palladio per la famiglia Antonini, originaria di Amaro, Carnia. Nel corso dei secoli il palazzo fu oggetto di diversi ampliamenti, ristrutturazioni e adattamenti sia delle parti strutturali, sia dei suoi spazi interni. La Banca d’Italia ne divenne proprietario nel 1899 e dal 1923 attuò una serie di importanti trasformazioni interne. Nel febbraio del 2007 l’intero complesso edilizio venne dichiarato di interesse culturale, ma appena due anni dopo, nel 2009, e dopo 110 anni di utilizzo, a seguito del piano di ridimensionamento della sua presenza sul territorio, l’istituto chiuse i propri uffici e mise in vendita l’immobile. I portoni rimasero chiusi fino al 2020 quando l’Università di Udine, già proprietaria del vicino palazzo palladiano, grazie alla donazione dell’eminente chirurgo di fama mondiale Attilio Maseri, lo acquisì, cedendolo prima in comodato e poi in proprietà alla Fondazione Friuli.

Accanto agli uffici di rappresentanza e a quelli operativi della Fondazione Friuli, nel palazzo sono stati ricavati spazi espositivi per ospitare la pinacoteca e l’archivio storico dell’ente Friuli, con oltre 600 opere d’arte e numerosi antichi documenti, e per accogliere mostre temporanee di artisti locali. Inoltre, un’ampia sala conferenze è in grado di ospitare incontri, dibatti e presentazioni. Il progetto di ristrutturazione ha previsto anche l’apertura di un percorso pedonale pubblico tra via Gemona e piazza Primo Maggio, attraverso un sottoportico e il Parco monumentale di palazzo Antonini-Maseri, in virtù di un accordo della Fondazione Friuli con l’Università e il Comune di Udine. Il rinato palazzo, ora sede della Fondazione Friuli, unitamente al nome della famiglia storica Antonini che lo fece realizzare, è stato intitolato alla memoria di Bonaldo Stringher, nato a Udine nel 1854, diventato nel corso della sua vita accademico in materie finanziarie, dirigente ministeriale, deputato e ministro del Tesoro, direttore generale e primo governatore della Banca d’Italia.

Ci scusiamo per il disagio: a causa di un cantiere in corso nell’edificio, l’ascensore non sarà utilizzabile per raggiungere la sala in cui si svolgono gli incontri.

Cristina Simonelli

Teologa laica. Dal 1976 al 2012 ha vissuto in un accampamento Rom, prima in Toscana e poi a Verona. Attiva nel femminismo ecclesiale italiano e internazionale, è stata presidente del Coordinamento delle teologhe italiane dal 2013 al 2021. Ha insegnato Storia della Chiesa e Teologia antica (patristica/matristica) a Verona, presso gli istituti San Zeno e San Pietro Martire, e alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano.

Geia Laconi

Nata sull’isola di Sumatra da madre fiorentina e padre indonesiano, è cresciuta a Firenze, dove si è laureata. Dopo molti viaggi tra Indonesia, Thailandia, Malesia, India, Stati Uniti, oggi vive a Fiesole con il marito Folco Terzani e i loro due figli. Ha raccontato la sua storia in Figlia dell’uomo tigre (Giunti 2023).

Raffaele Simone

Linguista e saggista di fama internazionale. Professore emerito dell’Università Roma Tre, ha insegnato in diverse università nel mondo. È membro dell’Académie Royale belga e dell’Accademia della Crusca ed è Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres di Francia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Prix de l’Institut de France nel 2022. Ha progettato e diretto importanti opere lessicografiche per la Treccani e scritto saggi di analisi della modernità. Tra i titoli più recenti: L’ospite e il nemico (Garzanti 2020); Il software del linguaggio (Raffaello Cortina 2020); La grammatica presa sul serio (Laterza 2022); Divertimento con rovine. La nostra vita tra guerra e pandemia (Solferino 2022); Come la democrazia fallisce (Garzanti 2023). Collabora con Avvenire, Domani e Nouvel Obs.

Elettra Stamboulis

Curatrice d’arte e sceneggiatrice di origini greche. Ha scritto numerose graphic novel e articoli sui fumetti, pubblicati in molte lingue. È specializzata in fumetti ispirati alla realtà e ha curato mostre europee su Joe Sacco e Marjane Satrapi. Come curatrice, il suo lavoro è dedicato alla promozione degli artisti a rischio e recentemente ha curato mostre di opere di Zehra Doğan, Badiucao e Victoria Lomasko.

Fabiana Dallavalle

Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).

Francesca Mannocchi

Giornalista, scrittrice, regista. Ha vinto prestigiosi premi giornalistici per i suoi reportage dai più caldi teatri di guerra. Ha diretto Isis, Tomorrow (con A. Romenzi 2018) e Lirica Ucraina (2025). Fra i libri, per Einaudi: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019, finalista Premio Terzani 2020); Bianco è il colore del danno (2021); e, per De Agostini, Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (2022); Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi (2024). Ha curato il fascicolo Conflitti della rivista Sotto il Vulcano (06/10, Feltrinelli 2023).

Michela Vogrig

Cooperatrice e Presidente di Legacoop Fvg, da oltre 20 anni si occupa di salute mentale, inserimento lavorativo ed economia sociale ed è impegnata in diversi progetti di cooperazione internazionale.

Torre di Santa Maria

A Udine restano tracce o notizie di cinque cerchia di mura che hanno protetto la città a partire dal Medioevo. La quarta cinta muraria venne completata nel 1383, racchiudendo i borghi Superiore, Cascanan, Poscolle e Grazzano. Ne faceva parte anche la porta o torre di Santa Maria. Edificata nel 1295, venne in epoca successiva unita a un palazzo adiacente, oggi denominato palazzo Torriani e sede di Confindustria Udine, che ha acquistato l’intero complesso a metà degli anni Settanta.

Rimasta chiusa negli ultimi 15 anni, la Torre di Santa Maria è stata al centro di un ambizioso progetto di riqualificazione, finanziato da Confindustria Udine, che nei mesi scorsi ha restituito l’edificio alla città. La Torre è ora sede permanente della “Vetrina dell’ingegno”, un polo espositivo, didattico e formativo. Con questo progetto Confindustria intende accompagnare le aziende nel recupero e nella valorizzazione della loro storia aziendale, che è anche storia del territorio e della comunità, rendendola punto di partenza per la futura competitività dell’imprenditoria e del territorio. La Vetrina dell’ingegno ospita a piano terra un’esposizione permanente dedicata alla storia dell’Associazione Industriali di Udine e uno spazio incontri, cortesemente messo a disposizione anche del nostro festival. Nei cinque piani della Torre verrà ogni anno allestita una mostra temporanea dedicata a uno degli 11 settori merceologici di Confindustria Udine. Edilizia e materiali da costruzione sono il tema della prima esposizione, tuttora in corso.

Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia

Franceschino Barazzutti

Nato a Mena (Lago di Cavazzo), è un attivista e politico impegnato nella difesa della montagna e dell’ambiente. Sindaco di Cavazzo Carnico dal 1975 al 1995 e Consigliere Regionale, ha promosso battaglie per la tutela delle acque e la giustizia sociale. Fondatore del Comitato per la Tutela delle Acque del Bacino del Tagliamento, continua a essere un punto di riferimento per la lotta ambientale, anche a 88 anni.

Palazzo Di Toppo Wassermann

La storia dell’edificio è legata ad alcune famiglie nobiliari di Udine: inizialmente residenza dei nobili di Polcenigo, diviene poi proprietà dei Garzolini per tutto l’Ottocento.

All’inizio del Novecento tale tesoro architettonico, sistemato ed ampliato per cura del Comune e della Provincia di Udine, si trasforma in un istituto di educazione, voluto dal conte Francesco di Toppo.

Nel 2002 il Palazzo viene concesso in uso all’Università degli Studi di Udine, che in seguito ad accurati lavori di ristrutturazione e restauro, lo ha reso la nuova sede della Scuola Superiore dell’Ateneo.

Con una superficie di 7000 m², al suo interno l’edificio oggi ospita 84 stanze per gli allievi, 10 aule, l’auditorium ed il velario, periodicamente utilizzato per mostre, eventi culturali ed esposizioni.

Alessandro Lussiana

Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio, conduttore. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, sotto la guida di Mauro Avogadro, lavora con registi quali Beppe Navello, Claudio Longhi, Valter Malosti, Massimo Castri, Marco Plini, Federico Tiezzi e Teresa Ludovico. Oggi collabora stabilmente con il Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History Boys, Angels in America, Moby Dick alla prova e Amadeus. Nell’estate ‘25 sarà al teatro greco di Siracusa in Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia.

Franco Farinelli

Geografo, professore emerito all’Università di Bologna, ha insegnato a Ginevra, Berkeley e Parigi. Ha vinto il premio Navicella d’Oro 2024 della Società Geografica Italiana. L’ultima delle sue numerose pubblicazioni è Il paesaggio che ci riguarda. Un progetto collettivo, un metodo sovversivo (Touring Club 2024).

Gianluca Costantini

Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione (con D. Morgante, Altreconomia 2024). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House), portoghese (Objectiva) e italiano (Oblomov Edizioni).

Riccardo Noury

Portavoce di Amnesty International Italia. È responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Tra i suoi volumi recenti: Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa (Infinito Edizioni 2022); Qatar 2022. I Mondiali dello sfruttamento (Infinito Edizioni 2022); Giustizia senza confini. Crimini internazionali e lotta all’impunità (con A. Marchesi, People 2023). Scrive blog per Corriere della Serail Fatto QuotidianoFocus on AfricaArticolo 21 e Pressenza. Collabora col quotidiano Domani.

Giada Messetti

Sinologa e autrice di programmi televisivi e radiofonici per Rai, Mediaset e La7, è divulgatrice e opinionista su temi relativi alla Cina. Ha ideato, scritto e co-condotto il programma televisivo CinAmerica, andato in onda su Rai3 e ora disponibile su Raiplay; ogni giovedì cura una rubrica di notizie cinesi per il programma Uno, nessuno, 100Milan di Radio24. Per Mondadori ha pubblicato: Nella testa del Dragone (2020) e La Cina è già qui (2022). La Cina è un’aragosta (2025) chiude un’ideale trilogia.

Tommaso Piffer

Insegna Storia contemporanea all’Università di Udine ed è presidente della giuria scientifica del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia. Tra le sue pubblicazioni, per Il Mulino: Gli Alleati e la Resistenza Italiana (2010) e la raccolta di saggi Porzûs. Violenza e resistenza sul confine orientale (2012); per Mondadori: Il fronte segreto. Gli Alleati, la Resistenza europea e le origini della guerra fredda 1939-1945 (2024).

Nicoletta Taricani

Cantante e compositrice, ha all’attivo due dischi: In un mare di voci (artesuono 2021) e Memorie (nusica.org 2024), quest’ultimo entrato nel 2025 nella classifica dei 100 migliori del 2024 secondo Jazzit. Ha vinto il Premio Grimaz 2023 come miglior interprete. Ha suonato in festival e rassegne culturali: Jazz Area Metropolitana, Udin&Jazz, Vicino/Lontano, Borghi Swing, More Than Jazz, Veneto Jazz, Tra Piave e Livenza, Crusco Jazz Brienza.

foto di Christian Zoratto

Andrea Staid

Insegna Antropologia culturale e visuale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Antropologia culturale allo IED di Torino. Tra i suoi volumi più recenti: I dannati della metropoli (Milieu 2020); Disintegrati (Nottetempo 2020); La casa vivente (add 2021); Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente (UTET 2022). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Edoardo Greblo

Redattore di ‘aut aut’ dal 1987, ha insegnato presso le Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze della Formazione e Giurisprudenza dell’Università di Trieste. Tra le sue ultime pubblicazioni: Filosofia di Beppe Grillo (Mimesis 2012); Politiche dell’identità (Mimesis 2012); e per Edizioni Società Aperta, con L. Taddio: Tensioni globali (2023); Nuovi Conflitti (2024). Scrive per la pagina culturale de Il Piccolo.

Sandro Fabbro

Già professore di Urbanistica e pianificazione territoriale all’Università di Udine e direttore scientifico dei Piani di Governo del Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia (2002, 2011 e 2022), è presidente della sezione Fvg dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e membro del direttivo nazionale. È autore di Postmetropoli e sistemi ecopolitani (Carocci 2024).

Anton Špacapan Vončina

Nato nel 1975 a Šempeter pri Gorici (Jugoslavia), è illustratore, scultore, performer del riciclo e scenografo. Sue opere sono comparse su riviste, copertine, dischi, libri. Ha lavorato alla scenografia per innumerevoli cortometraggi e film, tra i quali Zoranil mio nipote scemoDrevo, Babylon Sisters, Menocchio, L’uomo selvatico, L’uomo senza colpa, Fiume o morte!. Insieme a Francesco Tomada, è tra i fondatori del festival internazionale Če povem 83. Per Bottega Errante ha pubblicato Il figlio della lupa (con F. Tomada 2025).

Helena Janeczek

Nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da trentacinque anni. Autrice di racconti e romanzi, ha vinto il Premio Strega 2018 per La ragazza con la Leica (Guanda 2017). Il suo ultimo libro è Il tempo degli imprevisti (Guanda 2024). Cofondatrice del blog letterario “Nazione indiana”, ha collaborato con “Nuovi Argomenti”, “Alfabeta2”, “Lo Straniero” e scritto per RepubblicaL’Unitàil Sole 24Ore e Pagina 99.

Laura Montanari

Insegna Diritto pubblico comparato e Diritto dei Paesi dell’Est europeo all’Università di Udine. Ha curato il volume L’allargamento dell’Unione europea e le transizioni costituzionali nei Balcani occidentali (ES, 2022).

Oscar D’Agostino

Giornalista del Messaggero Veneto, cura le pagine Cultura e Spettacoli e si occupa anche dell’inserto Messaggero Veneto Scuola. Copre l’incarico di fiduciario provinciale (Udine) per Assostampa. È tra gli organizzatori del Festival LignanoNoir intitolato allo scrittore Giorgio Scerbanenco.

Davide Conti

Storico, consulente della Procura di Bologna per l’inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980. Per Einaudi ha pubblicato: Gli uomini di Mussolini (2017 e 2018), L’Italia di piazza Fontana. Alle origini della crisi repubblicana (2020) e Fascisti contro la democrazia (2023). Per Forum, nel 2021: Sull’uso pubblico della storia. Per Carocci, nel 2024: Roma in armi. La Resistenza nella capitale (1943-1944).

Doris Cutrino

È docente di Discipline letterarie nella scuola superiore, a Udine, dopo essere stata insegnante di sostegno in diversi istituti della provincia. Nel 2017 ha aderito al progetto nazionale promosso dall’Accademia della Crusca, realizzando il percorso didattico “Viaggio nelle Parole della Cucina Friulana”, poi pubblicato sul sito “Cruscascuole”.  Dal 2019 è responsabile per vicino/lontano del Concorso Scuole “Tiziano Terzani”.

Sagrato della Chiesa di San Francesco

La chiesa di San Francesco è uno degli edifici religiosi più antichi di Udine. Con l’annesso convento, ora occupato dal Tribunale, la chiesa fu la sede principale dei frati minori in città e per tutto il Friuli. Il sagrato della chiesa è oggi utilizzato per eventi e spettacoli. Sulla sinistra ospita un monumento al poeta Emilio Girardini (1858-1946), opera di Max Piccini (1955).

Michele Bonino

Professore di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, è delegato del Rettore per le relazioni con la Cina. Coordina il progetto di ricerca “Transition towards Urban Sustainability through Socially Integrative Cities, in the EU and in China” Tra i libri recenti: The City after Chinese New Towns (con F. Governa, M.P. Repellino, A. Sampieri, Birkhäuser 2019). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Anna Maria Giordano

Giornalista a Rai Radio3, è tra gli ideatori di Radio3Mondo, programma di cui è responsabile e che va in onda da 25 anni. Conduce la rassegna Stampa estera ogni giorno alle 6.50 e la trasmissione di approfondimento di temi internazionali delle 11. Ha ideato e condotto Radio3Europa ed è autrice e conduttrice di Lovely Planet, le guide di Radio3. Ha curato settimanali di informazione politica, economica e culturale per Euronews, primo canale televisivo europeo multilingue. È cofondatrice di Audiodoc, prima associazione italiana di audio documentaristi, e cofondatrice di MediaAid onlus.

Stefano Di Bartolomeo

Cavaliere della Repubblica, è medico all’ospedale di San Daniele, specialista in Anestesia, Rianimazione, Igiene e Medicina Preventiva; si è diplomato alla scuola di Medicina Tropicale di Londra e conta diversi titoli e riconoscimenti. Ha preso parte a diverse missioni con organizzazioni italiane (COVS in Africa e “Un Ponte” in Medio Oriente) e internazionali (con il Comitato Internazionale della Croce Rossa in Africa e Medio Oriente e con Medici Senza Frontiere, per la quale ha operato anche come referente per Svizzera e Germania, in Yemen, Iraq, Ucraina, Siria, Sud Sudan, Nigeria, Italia). L’ultima missione è stata a Rafah, Gaza.

Gioia Meloni

Giornalista. Ha diretto la Struttura Programmi in lingua italiana e friulana della sede Rai FVG. Come redattrice e conduttrice della TGR ha collaborato alle rubriche Il Settimanale e Est-Ovest. Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente. Per molti anni curatrice dell’edizione italiana di Alpen Donau Adria, primo magazine televisivo transfrontaliero delle emittenti pubbliche dell’Europa centro orientale. Il suo lavoro “Porrajmos. L’olocausto dimenticato” è stato insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica.

Federico Venturini

Geografo, assegnista di ricerca all’Università di Udine, si occupa di contratti di fiume, zero waste, ecologia sociale e processi partecipativi. Ha fatto parte delle delegazioni internazionali di pace İmrali organizzate dalla Commissione civica dell’EU-Turchia.  Ha curato i volumi: La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan (con J. Miley, Edizioni Punto Rosso 2020); Ecologia sociale e diritto alla città (con E. Degirmenci, I. Morales, Zero in Condotta 2024).

Fabiana Martini

Giornalista professionista, ha diretto il settimanale Vita Nuova, prima donna laica ad assumere la guida di un periodico religioso in Italia, ed è stata vicesindaca del Comune di Trieste. Si occupa di formazione e comunicazione sui temi delle pari opportunità, dell’infanzia e della salute mentale ed è coordinatrice per il Friuli Venezia Giulia dell’associazione Articolo 21.

Sandro Mele

Classe 1970. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive a Roma. Il suo lavoro si ispira alle dinamiche politiche e sociali dell’attualità. Video, fotografie, installazioni, ambientazioni sonore con storie di vita quotidiana danno forma a una struttura espositiva che dialoga con l’interlocutore. Attivo con mostre personali e partecipazioni collettive di respiro internazionale dal 2006. Tra le pubblicazioni monografiche, per Marietti Editore: Far (West) Away (2015), GASNERO (2018).

Luca Meneghesso

Educatore e insegnante di sostegno. Redattore della rivista Konrad. Ha curato il libro-provocazione Ronchi dei Partigiani(Kappa Vu 2020).

Piero Petrucco

Ingegnere civile dal 1988, è Amministratore delegato di I.CO.P. SpA, impresa di costruzioni di famiglia fondata nel 1920. Dal 2013 è Presidente del Consorzio Housing Sociale FVG. È uno dei soci fondatori, e Vicepresidente dal ’96, di Vicini di Casa ONLUS, l’associazione che favorisce l’accesso alla casa a persone in condizioni di disagio.

Remo Andrea Politeo

Libraio, è presidente dell’associazione Librerie in Comune di Udine e membro della Giuria del Premio Terzani.

DJ Tubet

Rapper, produttore e freestyler friulano, contamina l’hip hop con dub, reggae e world music. Nel freestyle in friulano raggiunge 15 sillabe al secondo. Fin Cumò è il suo album più recente (14 canzoni in 14 lingue). È tra i pionieri di una tecnica rap e della Pedagogia Hip Hop che applica nelle scuole.

Guido Barbujani

Insegna Genetica all’Università di Ferrara. Brillante divulgatore, tra i suoi volumi di successo: Questione di razza (Mondadori 2003 e Solferino 2023); per Bompiani: L’invenzione delle razze (2018), Sillabario di genetica per principianti (2019), Europei senza se e senza ma(2021); per Laterza: Gli africani siamo noi (2016), Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con P. Cheli, 2022), Come eravamo (2022), L’alba della storia (2024).

Gino Colla

Presidente dell’associazione culturale On Art Udine, collabora con istituzioni, aziende, enti di ricerca e fondazioni attraverso progetti e iniziative volte a promuovere il dialogo tra arte e saperi umanistici.

Francesco De Filippo

Giornalista, scrittore e saggista. Direttore di Ansa Fvg.  Vincitore di premi letterari internazionali. Tra le sue pubblicazioni: La nuova via della seta (Castelvecchi 2019); Filosofia per i prossimi umani (con M. Frega, Giunti 2020); Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino (Castelvecchi 2020); Prima sterminammo gli uccelli… (Castelvecchi 2020); No vax: il grande sogno negato (Castelvecchi 2022); Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).

Pier Paolo Portinaro

Allievo di Norberto Bobbio, ha insegnato presso le Università di Freiburg e Mainz ed è ordinario di Filosofia politica e Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino. Fra le sue pubblicazioni: Il labirinto delle istituzioni nella storia europea (il Mulino 2007); I conti con il passato (Feltrinelli 2011); L’imperativo di uccidere (Laterza 2017); Il lessico del potere (Carocci 2021); La metamorfosi degli imperi (Solferino 2025), in uscita a giugno.

Alberto Rochira

Giornalista free lance e docente. Collabora con diverse testate, tra cui l’agenzia Ansa e il portale Ansa Nuova Europa, occupandosi di news e approfondimenti sulla regione Friuli Venezia Giulia e l’Europa centrale e orientale. Segue con particolare attenzione i settori cultura, costume, società, relazioni internazionali, scuola, formazione professionale, università.

Paolo Bon

Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di Udine. È presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

Marta Serafini

Giornalista inviata del Corriere della Sera, lavora per lo più nelle zone di conflitto e crisi umanitarie. Ha vinto il Premiolino nel 2022 per la copertura della guerra in Ucraina. È autrice di L’ombra del nemico (Solferino 2020).

Andrea Muni

Ricercatore indipendente, ex operaio stagionale, dottore di ricerca all’Università di Trieste, attualmente docente di sostegno nelle scuole superiori. Si occupa di filosofia contemporanea, storia dei sistemi di pensiero, marxismo e psicoanalisi. Coordina il sito chartasporca.it, è redattore di “aut aut” e docente della Scuola di Filosofia di Trieste. Collabora con le riviste Argo, Le parole e le cose 2, Blue Labyrinths.

Anna Dazzan

Giornalista, responsabile della sezione Dossier per UdineToday e Trieste Prima. Dopo la laurea in Culture e diritti umani, ha conseguito un Master su fenomeni migratori e trasformazioni sociali.

Vito Di Piazza

Medico, è stato primario di Medicina interna all’Ospedale di Tolmezzo. È autore di Vivere e morire con dignità (con P. Di Piazza, B. Englaro, G. Facchini Martini, nuova dimensione 2016); Per un dolore umano. La sofferenza considerata da un punto di vista etico, medico e spirituale (con P. Di Piazza, L. Orsi, nuovadimensione 2020).

Simonetta Di Zanutto

Giornalista professionista, da vent’anni lavora nel settore della comunicazione. Appassionata di viaggi, ama in particolare i Balcani e l’Europa centro-orientale. Per Odòs è autrice delle guide turistiche Sofia e dintorni (2016), Bratislava e dintorni (2018) e Tirana e dintorni (2024). Per Olmis ha scritto Around Sebrenica (2016) e per goWare Bosnia Erzegovina. Viaggio on the road nel cuore dei Balcani(2018). Il suo blog è ritaglidiviaggio.it.

Paolo Forte

Fisarmonicista. Suona nel quartetto multietnico Safar Mazì. Ha inciso l’album solista Al Buio e, con l’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, Kum! Ha composto la colonna sonora per il film Menocchio (Rai Cinema) e le musiche per il docufilm “E tu slegalo“, prodotto da RaiTre in memoria di Franco Basaglia. Ha registrato in Scozia l’album Tempo (2023), in un ambiente sotterraneo col più lungo riverbero acustico al mondo.

Cristina Noacco

Docente di Letteratura francese del Medioevo all’Università di Tolosa, dal 2018 viaggia a piedi e in bicicletta lungo e dentro i fiumi e i torrenti del Friuli Venezia Giulia. Dalle sue esplorazioni fluviali sono tratti i racconti di viaggio I Segreti del Tagliamento (Ediciclo 2020); La Via del Torre (Ribis 2021); Timavo Natisone Isonzo. Fiumi, uomini e confini (Ribis 2024); Acque vive. La Via dei fiumi in Friuli Venezia Giulia (Ribis 2025).

Foto di Bruno Beltramini

Andrea Zannini

Insegna Storia moderna all’Università di Udine, collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Scrive sul Messaggero Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi, prefazione di Walter Veltroni (Marsilio 2022); Controstoria dell’alpinismo (Laterza 2024). È vice presidente dell’associazionevicino/lontano.

Elisabetta Iob

Sudasiatista e cultrice della materia presso l’Università degli Studi di Trieste. È autrice di Refugees and the Politics of the Everyday State in Pakistan. Resettlement in Punjab, 1947-1962 (Routledge, 2018).

Morena Maresia

Funzionaria restauratrice conservatrice del Ministero della Cultura. Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e laguna / Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia

Luana De Francisco

Giornalista del Messaggero Veneto, è caposervizio responsabile della cronaca di Udine. Collabora con Repubblica. È coautrice di Mafia a Nord-Est (Bur 2015); Crimini a Nord-Est (Laterza 2020); Robot. Lavoratori e contribuenti di domani (Santelli editore 2023). Direttrice artistica del festival dell’informazione Il mondo fuori di Cormons. Ha vinto i premi giornalistici Silvia Trabalzini e Simona Cigana.

Massimo Somaglino

Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.

Paolo Mosanghini

Giornalista, per il Gruppo NEM è vicedirettore del Messaggero Veneto. Si è laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e mass media all’Università Carlo Bo di Urbino. Con Gaspari Editore ha pubblicato: (S)badanti (2017) e Tre vedove quasi inconsolabili (2020).

Vittorio Lingiardi

Psichiatra e psicoanalista, è professore ordinario di Psicologia dinamica all’Università La Sapienza di Roma. Tra le sue pubblicazioni: L’alleanza terapeutica. Teoria, clinica, ricerca (Cortina 2002); Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale (Il Saggiatore 2007, 2012); La confusione è precisa in amore (Nottetempo 2012); Alterazioni del ritmo (Nottetempo 2015).

Tiziano Possamai

Insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. I suoi ambiti di ricerca principali riguardano i processi di costruzione e trasformazione dell’umano, le pratiche rivolte al sé, il rapporto tra pensiero ecologico, psicoanalisi e teorie dell’inconscio. Tra le sue pubblicazioni: Dove il pensiero esita (Ombre Corte 2009; Mimesis International 2022); Consulenza filosofica e postmodernità (Carocci 2011); Inconscio e ripetizione (Meltemi 2017); La pazienza della libertà (Mimesis 2023).

Paola Caridi

Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

Federica Sansevero

Attrice-autrice freelance e direttrice artistica del Teatro del Silenzio APS; dal 2000 promuove il pensiero a-duale, basato sulla compresenza e sulla connessione degli opposti. Il suo percorso integra invenzione del Femminile, interculturalità, lavoro sociale, anche con adolescenti, oltre a realizzare produzioni che uniscono lo stile del teatro popolare con quello filosofico. Ultimo lavoro: IL MOSTRO sul tema del disagio giovanile.

Palazzo Mantica

Sede udinese della Società Filologica Friulana, è una prestigiosa dimora udinese del XVI secolo. Si trova al civico 18 di via Manin, in borgo San Bartolomio, nei pressi dell’omonima porta che faceva parte della terza cerchia muraria della città. A seguito del terremoto del 1976 venne sottoposto ad un primo intervento di restauro, che terminò nel 1986 e che portò alla luce reminiscenze di un passato assai ricco. In effetti, la sede della Società Filologica ha mantenuto la stessa struttura voluta dai Mantica nella seconda metà del Cinquecento. Il suo maggior pregio architettonico è la facciata cinquecentesca che appare al tempo stesso austera ed elegante. Il piano superiore è dominato da una pentafora con due poggioli aggettanti alle estremità e una balaustra, a filo di muratura, al centro. Proprio al di sotto di tale balaustra è posto il bassorilievo Madonna con bambino circondata da cherubini, opera di Carlo da Carona, datata 1520 circa. All’interno si conservano frammenti di affreschi tardo-cinquecenteschi. Sempre del XVI secolo è un soffitto in legno con travi a vista e cantinelle, mentre sono tardo settecentesche alcune decorazioni di gusto chinoiserie e ottocenteschi gli affreschi che adornano i soffitti di alcuni locali al primo piano.

Nel 2009 hanno avuto inizio nuovi lavori di restauro e manutenzione straordinaria dell’immobile, per migliorarne la struttura architettonica, renderlo più funzionale e per recuperare nuovi spazi da dedicare ai depositi della biblioteca sociale. Nel corso di questi interventi sono venuti alla luce rinvenimenti archeologici di età protostorica, in particolare alcuni resti dell’aggere del castelliere di Udine (il terrapieno difensivo del villaggio abitato), databili all’età del Bronzo recente (1400 a.C.), ma sono emersi anche altri elementi che attestano la frequentazione dell’area già all’età del Bronzo medio (cioè al 1700 a.C.).

Nel corso dei lavori sono venuti alla luce anche un vano con copertura a volta, realizzata in laterizi e murature perimetrali in ciottoli, e una porzione delle fondamenta dell’edificio bassomedievale preesistente alla struttura attuale.

Teatro Palamostre, Sala Pasolini

Di gestione comunale, è stato sede dagli anni ‘70 di tutte, o quasi, le più significative esperienze culturali della città e oggi, dopo una recente ristrutturazione, è stato riqualificato a fulcro per programmazioni organiche, attente soprattutto alle espressioni della sensibilità contemporanea. L’edificio è stato progettato dall’architetto Gianni Avon  e costruito fra il 1964 e il 1971. Fino al 2012 è stato la sede della Galleria d’Arte Moderna di Udine, che ora ha seda a Casa Cavazzini.

Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia

Loggia del Lionello

Magnifico esempio di gotico veneziano, è la storica sede del palazzo del Comune, luogo emblematico delle autonomie cittadine. Eretta fra il 1448 e il 1456 su disegno dell’orafo Nicolò Lionello, fu realizzata dal capomastro capodistriano Bartolomeo delle Cisterne. La contraddistinguono le fasce alterne di pietra bianca e rosa, l’elegante leggerezza del portico a grandi arcate e le finestre ad archetti trilobati. In una nicchia a pinnacoli e guglie all’angolo destro, opera di Bartolomeo Bon (1450), è la statua della Madonna con Bambino, che tiene in mano un modello di quel che era il castello prima che il terremoto del 1516 lo abbattesse. La stessa loggia del Lionello fu gravemente danneggiata da un incendio nel 1876 e immediatamente restaurata: sul lato verso via Mercatovecchio un affresco ottocentesco di Giuseppe Ghedina è liberamente ispirato a un’opera del Pordenone quasi interamente perduta in quell’incendio.

Folco Terzani

Scrittore e documentarista, è nato a New York e cresciuto in Asia, seguendo gli spostamenti del padre al quale ha dedicato La fine è il mio inizio (Longanesi 2006) e l’album fotografico Un mondo che non esiste più (Longanesi 2010). È autore del memoir sportivo Ultra (con M. Graglia, Sperling & Kupfer 2017) e della favola Il cane, il lupo e dio (Longanesi 2017) illustrata da Nicola Magrin. Nel 2024 è stata pubblicata la nuova edizione di A piedi nudi sulla terra (TEA 2024).

Elena Commessatti

Autrice, giornalista letteraria e sceneggiatrice radiofonica. Sua la serie della black comedy I libri di Agata Est (Gaspari Editore 2019, 2020). Ha ideato la collana di guide turistiche Incentro per Odòs Editore, della quale è direttrice editoriale e autrice: Udine una guida e Aquileia una guida sono uscite entrambe nel 2023.

Simone Furlani

Insegna Filosofia teoretica e Filosofia ed estetica dei media all’Università di Udine e Filosofia dell’arte all’Università di Trieste. Le sue ricerche riguardano le forme di riflessione nella filosofia e nell’arte contemporanee e i problemi epistemologici sollevati dalle odierne teorie dell’immagine. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con M. Lorber, EUT 2024).

Gianpaolo Carbonetto

Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure... Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).

Giovanni La Varra

Architetto, professore associato in Composizione architettonica e urbana all’Università di Udine. Con Gianandrea Barreca e Stefano Boeri ha fondato nel 1999 Boeri Studio e nel 2008 Barreca&LaVarra.

Claudio Tondo

Insegna Storia e Filosofia al Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone. È vicepresidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg. Per Mimesis ha curato: i Quaderni di “Edizione” Fabbricare l’uomo. Tecniche e politiche della vita (con B. Bonato, 2013), Le voci del corpo (con C. Furlanetto 2015), Pensare il presente (con B. Bonato 2025).

Francesco Stoppa

È analista membro del Forum Lacaniano in Italia e docente dell’Istituto ICLeS per la formazione degli psicoterapeuti. Insegna presso la Scuola di Filosofia di Trieste e l’Università Lateranense di Roma. È redattore di «aut aut» e «L’Ippogrifo». Tra i suoi testi per Vita e Pensiero: Istituire la vita (2014), La costola perduta (2017), Salviamo la cosa pubblica (con P. Gomarasca, 2025); per Libreria al Segno editrice: La rivoluzione dentro (a cura di, 2018), Dimmi come parli (2022).

Michele Morgante

Professore di Genetica all’Università di Udine, accademico dei Lincei, presidente della Associazione Genetica Italiana ed editore associato di prestigiose riviste scientifiche. È direttore scientifico dell’Istituto di Genomica applicata. Ha pubblicato: I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante (Il Mulino 2020). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Enrico Petris

Insegna Storia e Filosofia al liceo Marinelli di Udine. Fra le sue pubblicazioni: La lezione di Sergio Sarti. Metafisica classica e democrazia del fairplay (La Nuova Base 2020); Variazioni nel campo della metafisica. Scienza, filosofia e fede in Angelo Crescini (La Nuova Base 2020); Elio Bartolini (KappaVu 2022); Cominciai ad aspettare con ansia e desiderio il momento di andare al liceo (La Nuova Base, 2024). Sua la voce del Dizionario biografico dei friulani dedicata a Giovanni Tuni.

Giovanni Leghissa

Filosofo, è professore associato all’Università di Torino. È redattore di “aut aut” e direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Neoliberismo. Un’introduzione critica (Mimesis 2012); Postumani per scelta. Verso un’ecosofia dei collettivi (Mimesis 2015); The Origins of Neoliberalism (con G. Becchio, Routledge 2016); L’inconscio e il trascendentale. Saggi tra filosofia e psicoanalisi (Orthotes 2023). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano.

Coro Popolare della Resistenza

Nato nel 2012 da un’idea di alcune socie e di alcuni soci dell’Anpi e dell’Arci di Udine per festeggiare il 25 aprile cantando le canzoni della lotta partigiana che giovani donne e uomini avevano intonato per fortificare i loro ideali di libertà, da allora il Coro Popolare della Resistenza, oltre a esibirsi in occasioni concertistiche, ha accompagnato tutte le manifestazioni della Festa della Liberazione e altre commemorazioni e cerimonie dell’anno. Hanno guidato il coro Claudia Grimaz e Nicoletta Oscuro, profonde conoscitrici del repertorio della canzone popolare. Il repertorio si è poi ampliato per comprendere anche canti di lotta, libertà e Resistenza di altre parti del mondo, canti di protesta e di rivendicazione sociale. Dal 2021 il Coro Popolare della Resistenza eÌ diretto da Roberto Frisano con la collaborazione di Aida Talliente.

Gabriele Giacomini

Ricercatore, insegna Teoria politica e media digitali ed è coordinatore scientifico del master in Filosofia del digitale e Intelligenza Artificiale all’Università di Udine. Tra le sue monografie: Potere digitale (Meltemi 2018); The Arduous Road to Revolution (Mimesis International 2022); Il governo delle piattaforme (con A. Buriani, Meltemi 2022). Ha vinto diversi premi: il Frascati “Elio Matassi” (miglior esordiente), l’“Achille Ardigò”, il “Libro ComPol dell’anno” (ex aequo) e il “Gigliozzi”.

Laura Martini

Psicologa, psicoterapeuta lacaniana, partecipante SLPcf, esercita a Udine. È coordinatrice dei seminari presso la SLPcf-Udine.

Francesco Tomada

Vive a Gorizia. Ha pubblicato raccolte poetiche con diverse case editrici. Una sua antologia ragionata è stata edita da Dot.com Press per la collana “Autoriale” nel 2016. È stato tradotto in una quindicina di lingue. Una selezione dal titolo Questo è il mio tempo è stata edita dalla casa editrice Scalino di Sofia. Insieme ad Anton Špacapan Vončina, è tra i fondatori del festival internazionale Če povem 83. Per Bottega Errante ha pubblicato Il figlio della lupa (con A. Špacapan Vončina, 2025).

Libreria Tarantola

Fondata a Udine nel 1904, la Libreria Tarantola rappresenta oggi la più antica libreria ancora attiva in città. Deve il suo nome alla storica famiglia di librai itineranti originaria di Pontremoli, che ha segnato la storia della diffusione libraria in Italia. Nel corso del tempo, la libreria ha attraversato epoche e cambiamenti, vendendo libri in tre diverse valute: lire, marchi di occupazione ed euro.

Gestita per tre generazioni prima dalla famiglia Tarantola e successivamente dalla famiglia Tavoschi, nel 2014 la libreria è stata rilevata dalla Cooperativa Libraria Udinese, composta da giovani professionisti del settore e alcune delle libraie già attive nello staff. L’obiettivo condiviso è stato sin da subito quello di preservare l’identità storica del luogo, con un’attenzione costante alla qualità della selezione libraria e alla cura del catalogo.

Nel 2016, parte degli spazi di magazzino sono stati riconvertiti in sala multimediale, permettendo così l’organizzazione regolare di presentazioni editoriali ed eventi culturali. Nel 2019, la libreria entra a far parte del circuito Ubik, ampliando la propria rete e offrendo ai lettori un’esperienza più ricca e interattiva nella scoperta di libri e autori.

La Libreria Tarantola continua a distinguersi come punto di riferimento culturale in città, luogo di incontro e scambio, fedele alla propria vocazione originaria: la passione per i libri e per chi li legge.

Claudio Siciliotti

Dottore commercialista e pubblicista economico, ha ricoperto cariche istituzionali in organismi rappresentativi della categoria a livello nazionale. Dal 2024 è presidente di Net, società municipalizzata che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti a Udine e in altri 56 Comuni del Friuli Venezia Giulia. Sui temi dell’economia e del fisco è editorialista per il Messaggero Veneto e per quotidiani e riviste nazionali.

Roberta Altin

Professoressa di antropologia culturale all’Università di Trieste, studia le migrazioni transnazionali e l’antropologia pubblica e museale. Dirige il Centro interdipartimentale su Migrazioni e Cooperazione allo sviluppo sostenibile dell’ateneo triestino. Ha pubblicato: Destini incrociati. Migrazioni tra località e mobilità: spazi e rappresentazioni (con A. Guaran e F. Virgilio, Forum 2014); Border Heritage: Migration and Displaced Memories in Trieste (Lexington Books 2024).

Angela Terzani Staude

Nata a Firenze da genitori tedeschi, ha conosciuto Tiziano Terzani a 18 anni e lo ha seguito da allora nelle sue peregrinazioni. Ha scritto per Longanesi Giorni cinesi (1987) e Giorni giapponesi (1994), ha curato con Àlen Loreti i diari del marito Un’idea di destino (2014) e l’antologia di reportage In America (2018). Autrice del memoir L’età dell’entusiasmo (2022), è presidente della giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine.

Beatrice Bonato

È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente (con C. Tondo 2025).

Angelo Floramo

Insegnante, storico medievista, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Come narratore ha pubblicato: Balkan Cirkus (Ediciclo 2013) e per Bottega Errante: Guarneriana segreta (2015), L’osteria dei passi perduti (2017), La Veglia di Ljuba (2018), Vino e libertà (2023), Breve storia sentimentale dei Balcani (2024); Cantata per il Cid (con D. De Marco, Forum 2025). È stato insignito del Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2024 insieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace.

Foto di Danilo De Marco

Davide Zoletto

Professore ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università di Udine. Si occupa principalmente di ricerca pedagogica in contesti eterogenei. Fra le pubblicazioni recenti: Migrazioni, complessità, territori (a cura di), Carocci 2022 e Superdiversità a scuola, Scholé 2023. 

Antonio Massarutto

Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine. Esperto di economia dell’ambiente, delle risorse idriche, dei rifiuti, collabora con numerose testate online come lavoce.info, RIE energia, L’Astrolabio. La sua ultima pubblicazione: Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (il Mulino 2019). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Stefano Allievi

Professore di Sociologia e direttore del Master in Religions, Politics and Global Society all’Università di Padova. Si occupa di migrazioni in Europa, analisi del cambiamento culturale e pluralismo religioso. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Governare le migrazioni (Laterza 2023); Dizionario del Nordest (Ronzani 2023); Il sesto continente (con G. Bernardi e P. Vineis, Aboca 2023); Diversità e convivenza. Le conseguenze culturali delle migrazioni (Laterza 2025). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Furio Honsell

Laureatosi in Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è titolare della Cattedra di Teoria degli Automi all’Università di Udine, della quale è stato Rettore (2001-2008). È stato Visiting Professor presso l’École Normale Supérieure di Parigi, Stanford e Parigi VII. Dal 1988 ha partecipato e diretto a progetti europei di ricerca in informatica, salute pubblica, ambiente e sviluppo urbano. Ha tenuto conferenze in 22 dei 27 paesi dell’UE. È stato Sindaco di Udine per due mandati, dal 2008 al 2018. Dal 2018 è consigliere regionale del FVG per la lista civica Open-Sinistra FVG.

Luca Taddio

Insegna Estetica all’Università di Udine. È direttore del Master in Filosofia del digitale e coordinatore del corso di laurea triennale in Filosofia e Trasformazione digitale. Cofondatore di Mimesis Edizioni, ne è stato direttore editoriale. Tra i suoi ultimi libri: per Edizioni Società Aperta, con E. Greblo: Tensioni globali (2023); Nuovi Conflitti (2024) e  Maurice Merleau Ponty. L’apparire del senso (Feltrinelli 2024). È responsabile scientifico del Festival Mimesis e del Premio Udine Filosofia.

Gelindo Castellarin

Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista lacaniano SlPcf, esercita a Udine. È membro AME-AMP, docente dell’Istituto freudiano di Milano e dell’ISDSF di Catania.

Guglielmo Cevolin

Insegna Istituzioni di Diritto pubblico all’Università di Udine, dove è vicedirettore del Master in Intelligence e Ict e referente nella Rete delle Università per la pace (RUniPace). È presidente di Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, coordinatore del LiMes club Pordenone-Udine-Venezia e membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Riccardo Staglianò

Giornalista de la Repubblica, ha lavorato per ResetCorriere della Sera e ora scrive per il Venerdì. Autore di libri sull’impatto di internet e sull’economia, tra cui Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli 2000). Per Einaudi ha pubblicato Lavoretti (2018), Gigacapitalisti (2022) e Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe (2024).

Galleria Tina Modotti

La galleria, conosciuta come ex Mercato del Pesce, si trova in via Paolo Sarpi.

L’edificio, attualmente sede di mostre fotografiche, era di proprietà della Confraternita del SS. Sacramento e fu acquistato da Antonio Someda nel 1691.

Nel 1796 la casa venne venduta alla famiglia Tomadini e nel 1809 Giovanni Tomadini, negoziante, l’affitta a Anna Marcona.

Nel 1925 vengono abbattute alcune case di via Valvason, per consentire lavori di costruzione di nuovi edifici e di trasformazione di edifici preesistenti. In quell’occasione vengono eseguiti anche i lavori a opera dell’ingegnere comunale Davide Badini (1897-1947), che – secondo Della Porta nelle “Memorie su le antiche case di Udine” a cura di Vittoria Masutti – modificano l’edificio antico conservando i due piani; al piano terreno è sita la pescheria. Lo stile ricalcherebbe temi del rinascimento toscano.

Davide Badini aveva collaborato anche con D’Aronco ai disegni del Municipio di Udine.

Lo storico edificio liberty , sede del mercato del pesce fino agli anni ’90, dal 2009 è intitolato alla celebre fotografa Tina Modotti (Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942), ed é divenuto uno spazio permanente per l’esposizione di opere fotografiche, provenienti sia dall’ingente patrimonio conservato nei musei cittadini, sia da fuori città.

(Testo tratto da Udine Cultura)

Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia

Palazzo Morpurgo

Sorto dall’unione di più abitazioni nobiliari (famiglie Erasmi, Strassoldo, Colloredo, Candida, Susanna e Burali), il palazzo fu acquistato nel 1705 dai Sarmede, ricchi mercanti che lo trasformarono in una dimora signorile con interventi strutturali e decorativi importanti.

Nel tardo Settecento passò ai conti Valvason, che affidarono a Giambattista Canal e Giuseppe Borsato la decorazione degli interni in stile neoclassico, con affreschi allegorici di grande pregio nel salone e nello scalone.

Nel 1871 divenne proprietà di Abramo Morpurgo, banchiere e figura di rilievo nella vita pubblica udinese. Sotto i Morpurgo il palazzo fu adattato alle esigenze moderne (impianti, giardino romantico) mantenendo l’impronta settecentesca.

Tra gli elementi architettonici di spicco: il “passalizio” (ponte ligneo unico in città), la loggia con le statue delle Stagioni e i ricchi soffitti affrescati con temi mitologici, storici e allegorici. Le decorazioni pittoriche, ispirate all’arte di Canova, rendono Palazzo Morpurgo una delle residenze storiche più affascinanti di Udine.

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Oratorio del Cristo

In Memorie su le antiche case della città di Udine, Giovanni Battista Della Porta scrive che nel 1548 i frati di San Francesco vendettero alla Confraternita del SS. Crocifisso un terreno affinché si potesse costruire “un luogo idoneo con servizi ad uso della confraternita stessa” (G.B. Della Porta, Memorie su le antiche case della città di Udine).

Sempre Della Porta annota che nel 1592 i fratelli Savorgnan concessero alla stessa confraternita alcune case adiacenti al fine di trasformarle in un oratorio.

Si procedette quindi, secondo una serie di documenti notarili e di pagamento risalenti alla fine del XVI secolo, alla costruzione di quello che è oggi conosciuto come Oratorio del Cristo. Nel XVI secolo, a lavori ultimati, l’oratorio fu usato anche come sede del Tribunale dell’Inquisizione di Aquileia e Concordia.

Nell’ampia sala rettangolare, le pareti sono scandite da doppie lesene con capitelli pseudo-ionici. La decorazione murale è dipinta a imitazione di marmi policromi. Il soffitto ligneo è a cassettoni regolari con dentellature sulle cornici.

Attualmente l’oratorio è affidato all’uso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.

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Visionario

Al suo interno: tre sale cinematografiche (Astra, Minerva e Eden per un totale di 400 posti), un ampio spazio espositivo (con una parete di oltre 20 metri e un’area plasmabile di 200 metri quadri per meglio accogliere le mostre), un Internet bar (110 metri quadri coperti), una mediateca, una sala incontri/conferenze e un bookshop con novità librarie alle quali si aggiunge una vasta selezione di DVD che spaziano dai classici della storia del cinema ai più noti film popolari italiani fino alle cinematografie asiatiche).

L’edificio, caratterizzato da una architettura razionalista anni Trenta, porta la firma dell’architetto Ermes Midena è dotato dei più recenti ritrovati della tecnologia: sistema WI FI in ognuno dei locali, dolby surround EX per le tre sale, estrema potenza luminosa per le lampade di proiezione.

Visionario, allacciandosi nel nome allo specifico dell’arte cinematografica, alla magia, all’artificio, all’immaginazione e all’idea dell’invenzione fantastica, vuole essere nella sostanza espressione di un sentimento idealista, utopico, sognatore. Un luogo fuori dal comune, originalissimo, non costretto nelle rigidità e nei ritmi dei grandi complessi a multisale – fabbriche di fatturato, supermercati del cinema – bensì un posto da vivere e assorbire come totalità e in assoluta autodeterminazione. Un nuovo luogo fisico unico, dove fare e ospitare cultura: arti visive e proiezioni cinematografiche, video e mostre, intrattenimento e formazione; luogo espressione di un patrimonio di conoscenze capace di nuove acquisizioni.

Una parete visionaria di dieci metri firmata da Gianluigi Toccafondo ne rende unico e prezioso l’ingresso. Quasi fosse una storia illustrata del cinema queste “figure pennellate” si presentano come un richiamo archetipo alle immagini mitiche del cinema di qualità e del cinema di ricerca. Forme colorate, segni svolazzanti, linee allungate di colore si stemperano su di una superficie di 10 metri di altezza e invadono, incorniciandoli, i volti di Clint Eastwood ne Gli spietati, di Nicole Kidman in Ritratto di Signora, di Al Pacino in Scarface. I colori intensi di Film Blu e Film Rosso di Kieslowski si incendiano in un’esplosione di tinte e di forme sul poster di Trainspotting fino a diventare evanescenti nei pastelli dei paesaggi ripresi dal poster di Dov’è la casa del mio amico di Kiarostami o nel rosso tenue reinventato di Paris, Texas di Wim Wenders. Uniti insieme i 74 manifesti fanno di questa parete un’opera d’arte unica, fortemente simbolica. L’immagine totale è ammaliante. Un’opera d’arte permanente coloratissima, originale ed esclusiva.

www.visionario.info

Testo tratto da Udine Cultura

Silvia Bolognini

Direttrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine.

Pier Aldo Rovatti

Filosofo, dirige la rivista “aut aut” e la Scuola di filosofia di Trieste. Ha fondato nel 1983, insieme a Gianni Vattimo, la corrente filosofica pensiero debole. Fra le pubblicazioni più recenti: L’intellettuale riluttante (elèuthera 2018); Le nostre oscillazioni (alpha beta 2019); Gli egosauri (elèuthera 2019); La filosofia è un esercizio (con N. Gaiarin, La nave di Teseo 2020); Michel Foucault (Feltrinelli 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Nicola Gasbarro

Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).

William Cisilino

Direttore dell’ARLeF, l’Agenzia regionale per la lingua friulana. È stato vice-presidente dell’NPLD, il network europeo delle lingue minoritarie. Ha pubblicato vari saggi sulla tutela delle minoranze linguistiche e sulla lingua e la cultura friulane.

Fabio Chiusi

Giornalista, poeta, ricercatore e docente universitario, è autore di diversi saggi su culture, politiche e conseguenze sociali del digitale e dell’intelligenza artificiale. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo libro (profetico): L’uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk (Bollati Boringhieri). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Lucio Caracciolo

Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per Repubblica e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023).

Chiesa San Francesco

In Largo Ospedale Vecchio sorge, slanciata e solenne, la Chiesa di San Francesco, una delle più belle di Udine. Principale edificio di culto dell’ordine francescano a Udine, fu costruito tra il 1260 e il 1266, anno in cui fu consacrato dal Patriarca di Aquileia Gregorio da Montelongo.

Esempio dell’architettura francescana in Friuli – le linee architettoniche infatti riecheggiano modelli dell’architettura umbra del tardo Duecento -, ha una pianta a croce latina con un’unica navata e transetto. L’esterno ricalca le linee dell’architettura romanica, cedendo tuttavia ai primi influssi del gotico, riconoscibili negli archi a sesto acuto delle finestre e del portale. La facciata a capanna ospita un grande rosone, la cui decorazione originaria non si è conservata.

L’interno presenta un tetto a capriate lignee e tre cappelle absidali, delle quali la centrale, più grande, ospita l’altare maggiore.

Alcuni cicli di affreschi si sono conservati, anche se in condizioni non buone. I più antichi, di poco posteriori alla costruzione della chiesa, furono eseguiti da maestri nel cui stile è presente il ricordo del lavoro di Giotto alla Cappella degli Scrovegni di Padova. I cicli più tardi, invece, risalgono al XIV e XV secolo e sembrano di scuola umbro-toscana.

L’edificio fu pesantemente rimaneggiato alla fine del 1700, quando l’interno fu completamente riprogettato e trasformato: nel 1771 i francescani si trasferirono definitivamente presso la Chiesa della Beata Vergine del Carmine e San Francesco divenne di pertinenza del vicino ospedale.

Dal 1934 si cercò di riportare la chiesa alle forme originarie attraverso un progetto di restauro filologico, eliminando tutte le sovrastrutture neoclassiche. Il pesante bombardamento di Udine nel 1945 interruppe quest’opera, terminata solo negli anni Cinquanta. Ulteriori, pesanti danni furono causati dal terremoto del 1976: la ricostruzione di San Francesco divenne uno dei simboli della lotta per salvare il patrimonio culturale del Friuli.

Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia