Alejandro Solalinde Guerra
Sacerdote cattolico messicano, ha fondato nel 2007 Hermanos en el Camino, un centro di aiuto per i migranti diretti negli Usa. Per il suo impegno sociale, ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio nazionale per i diritti umani. Più volte minacciato di morte dai “cartelli” dei narcotrafficanti, è costretto a vivere sotto scorta. La sua autobiografia, scritta a quattro mani con Lucia Capuzzi, I narcos mi vogliono morto. Un prete contro i trafficanti di uomini (EMI 2017) è da pochi giorni in libreria. È tra i candidati al Premio Nobel per la pace 2017.