Libreria Einaudi

via Vittorio Veneto 49, Udine

La casa editrice iniziò le pubblicazioni nel 1993 con il nome di Istituto Editoriale Veneto Friulano.

I primi titoli riguardavano la storia dei contadini e della nobiltà veneta, l’etica civile e il recupero culturale di Ippolito Nievo; il punto di partenza fu l’elaborazione di Carlo Tullio Altan riguardante il sistema dei valori di una collettività trasfigurati in virtù. I valori dell’epos, dell’ethnos e dell’ethos orientano quindi la moralità vissuta da una generazione all’altra, mentre la storia dell’epica collettiva italiana trova nella Grande Guerra l’elemento unificante, così com’è necessario recuperare l’etica civile dell’aristocrazia veneta come elemento fondante del sistema di valori a livello locale. Nel 1996, su suggerimento di Giulio Einaudi, fu scelto l’attuale logo del levriero tratto anch’esso dagli stemmi dell’umanista Paolo Giovio, al pari dello struzzo dell’Einaudi. Nel 1997 si passò a ripubblicare importanti titoli sulla Grande Guerra ormai introvabili (Tomaselli, Bencivenga e Pieri), ai quali seguirono nuovi e originali studi sui vari aspetti della stessa e soprattutto sulla ritirata di Caporetto. Nacquero così le prime collane. In quest’ottica si pubblicarono studi su personaggi e argomenti un po’ trascurati dalla storiografia, al fine di unire il rigore della ricerca e la necessità di offrire questi studi ad un pubblico più vasto. Si scelse quindi di corredare il testo con piante topografiche e molte foto, e di accomunare studi di storici di chiara fama con storici al di fuori dell’ambito accademico. L’intendimento è quello di fornire libri di buon livello ad un prezzo contenuto. Per i prossimi anni è in preparazione una serie di video e DVD sulla Grande Guerra di grande valore documentario.