Tokyo Beyond

  • 18 aprile 2015
  • 18:00
  • Cinema Teatro Odeon

Mostra fotografica di Michele Biasutti

A cura di Sabrina Zannier

Allestimento Luigi Montalbano, Alessandro Verona, Sabrina Zannier

Inaugurazione

Da sabato 18 aprile a domenica 10 maggio

Orari di apertura:

da martedì a domenica, ore 18.00-22.00 

Con il sostegno di Autostar, Friultrans, Banca di Manzano, Juliagraf, Delta Studios, Entract

Omaggio fotografico a una grande icona metropolitana del nostro tempo. Attraverso un procedere discreto, scopriamo “dietro le quinte” il volto poliedrico di una Tokyo “altra” da quella che campeggia nell’immaginario collettivo. Sono frammenti della grande metropoli, dai toni talvolta sottilmente decadenti, laddove si svelano dettagli architettonici fatiscenti, oppure piacevolmente puliti, negli scorci dal rigoroso taglio compositivo, o sagacemente grotteschi, quando l’artista s’insinua nei modus vivendi dei locali notturni. Con un gergo quasi cinematografico, prefigurando le attese di un pubblico che vuole ritornare all’Odeon per calarsi nella sala buia e lasciarsi trasportare in una narrazione, la mostra mette in scena un’insolita mappatura della città giapponese, sviluppata su un doppio registro. Il primo, intitolato Landscape, narra l’ambientazione, avvolge il visitatore nella visione orizzontale degli ampi scenari urbani svuotati dalle masse, degli scorci architettonici e dei brani esistenziali in cui i rapporti segnici e chiaroscurali fanno da esca ad altre immagini, attivando relazioni con corpi costretti nella tipica pratica orientale del bondage, che richiamano i fili della corrente, le ringhiere delle case o la struttura di un vegetale. Faces è il registro dedicato ai ritratti, alle persone incontrate, spesso conosciute, delle quali il fotografo svela la parte più intima, ridisegnandone l’anima. Dai giovani volti puliti e levigati ai visi perforati dai piercing, dagli sguardi imperativi a quelli dolci, sfrontati o serrati su se stessi, Michele Biasutti fa sfilare una vivace e stimolante carrellata d’individui, per narrare l’eterogeneità degli abitanti della sua singolare “Tokyo Beyond”, esplorata oltre la maschera stereotipata della Tokyo-metropoli, abitata da soggetti simili a se stessi, con l’intenzione di entrare nella tridimensionalità unica e irripetibile che ogni umano possiede a ogni latitudine.