Rappresentazione e realtà

  • 09 maggio 2015
  • 16:30
  • Libreria Tarantola

I limiti di ciò che possiamo immaginare sono anche limiti del nostro mondo? Ciò che è rappresentabile definisce l’ambito di ciò che è possibile? E, se sì: in che senso? Quale il rapporto tra immaginazione e percezione? In che misura la sfera dell’immaginario è in grado di ricreare, e anticipare, la sfera della realtà sensibile? Quali sono le potenzialità del linguaggio nel processo di transizione tra immaginario di tipo sensibile e rappresentazione concettuale? Quale il rapporto tra gli apriori della rappresentazione e la sfera di ciò che è possibile? Rispondere a queste domande significa ridefinire il rapporto tra rappresentazione, realtà e verità. Tale ridefinizione porta ad evidenziare un senso e una funzione strutturalmente differenti per l’uso scientifico delle rappresentazioni rispetto al loro uso filosofico.