Politica e potere. Chi sono i soggetti del “patto”?

  • 22 aprile 2015
  • 18:00
  • Casa della Contadinanza

Terzo incontro del ciclo “Le parole per dirlo”

In collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Nella figura del patto il pensiero politico moderno ha pensato la fondazione della società civile e dello stato a partire dai cittadini, dai loro interessi e dalle loro volontà rivolte al bene comune. Per quanto astratta sia poi risultata l’immagine del patto sociale, qualcosa ne è sopravvissuto a lungo nella convinzione democratica che la politica dovesse essere legittimata dal consenso, espresso attraverso procedure previste dalle costituzioni. Certo è risaputo che la politica “reale” viene decisa nelle stanze del potere, attraverso negoziazioni personali, e il realismo ha sempre avuto buon gioco nell’opporre l’impurità dell’azione alla purezza della teoria. Che però i soli patti da prendere sul serio siano quelli tra i leader politici, che le elezioni non contino quasi più, sono effetti recenti dell’evoluzione post-democratica dei nostri sistemi di governo e delle nostre società. Si tratta di un processo irreversibile o esiste qualche alternativa, magari più consistente e meno ambigua della democrazia digitale?