A MANI NUDE. I costi umani ed ambientali dello smantellamento navale

  • 11 maggio 2018
  • 18:30
  • Make Spazio Espositivo

Mostra fotografica di Isacco Chiaf, Tomaso Clavarino

Inaugurazione

A cura di NGO Shipbreaking Platform

Con il sostegno di: European Journalism Centre, Greens/EFA, Legambiente

Dal 10 al 26 maggio

Orari

durante vicino/lontano

giovedì 10 maggio: 16.00 – 20.00

da venerdì a domenica: 10.00 – 20.00

dopo il festival

dal giovedì alla domenica 17.30 – 19.30

Dopo un ciclo medio di vita di trent’anni in mare, le grandi navi commerciali vengono vendute a cantieri di smantellamento per essere rottamate. La demolizione è un’attività pericolosa, che richiede misure adatte a proteggere l’ambiente, ad assicurare un corretto smaltimento dei rifiuti tossici presenti nelle strutture delle imbarcazioni e a garantire sicurezza e salute per i lavoratori. Eppure, solo poche navi vengono smembrate in modo sicuro e “pulito”. Ogni anno, circa 700 imbarcazioni giunte a fine servizio vengono inviate sulle spiagge dell’Asia meridionale, dove sono fatte a pezzi manualmente da lavoratori, per lo più migranti. Il web documentario A Mani Nude, di cui la mostra fotografica è un estratto, mette in evidenza le conseguenze ambientali e sociali determinate dalle attività di demolizione in Bangladesh e in India: l’inquinamento, l’abbandono di rifiuti pericolosi, le inumane condizioni di lavoro e lo sfruttamento dei minori fanno dell’industria dello smantellamento navale una delle pagine più vergognose delle storia marittima internazionale.