Adua

  • 07 maggio 2016
  • 18:00
  • Biblioteca dell’Africa

Presentazione

Adua è ormai una donna matura e vive a Roma da quando ha diciassette anni. Medita di tornare in Somalia dopo la fine della guerra civile. Si confida con la statua dell’elefante del Bernini che sorregge l’obelisco in piazza Santa Maria sopra Minerva. Piano piano, in un flash- back, gli racconta la sua storia: suo padre, ultimo discendente di una famiglia di indovini, lavorava come interprete durante il regime coloniale fascista e negli anni trenta ha barattato involontariamente la sua libertà con la libertà del suo popolo. Adua, fuggita dai rigori paterni e dalla dittatura comunista, approda a Roma inseguendo il miraggio del cinema. Purtroppo l’unico film da lei interpretato, un porno soft dal titolo Femina somala, è solo fonte di umiliazione e vergogna. Solo adesso Adua sente di essere pronta a riprendere in mano la sua vita.  Un romanzo a due voci: quella di un padre e di una figlia, traditi entrambi da un sogno impossibile di libertà.

A seguire

ORE 18.30 – GALLERIA ANTIVARI

Jumanji Quintet in concerto

Max Ravanello
trombone e composizioni

Jesse Schilderink  sax tenore

Edoardo Liberati  chitarra

Jurriaan De Kok contrabbasso

Elvis Homan batteria

Jumanji Quintet è l’ultima creazione del trombonista e compositore Max Ravanello. Il quintetto, formatosi a Rotterdam nell’ottobre 2015, esegue musiche originali. Il sound delle composizioni è la sintesi dei differenti  background dei cinque giovani musicisti: due italiani, due olandesi e uno sloveno.